Turkmenistan e Uzbekistan
Le meraviglie della Via della Seta
Alla scoperta degli inestimabili tesori dell’Asia Centrale. Estensione in Turkmenistan

Registan, Samarcanda

Vie della Seta

Venditore di spezie

Samarcanda, Registan

Muynak









Sintesi del viaggio
Il viaggio porta nelle mitiche città della Via della Seta: Khiva, Bukhara e Samarcanda, gioielli preziosi dell’Asia Centrale, dove storia e leggenda si sovrappongono in un insieme unico al mondo; si sosta per due notti in ciascuna, potendo godere appieno del loro imperdibile fascino, che sembra esulare dal divenire del tempo. Si completa il tour con la Corasmia, Nukus ed il lago di Aral; è poi prevista un’estensione in Turkmenistan.
- Tashkent
- Samarcanda
- Shahrisabz
- Bukhara
- Khiva
- Nukus
- Muynak
- Tashkent
- Konya Urgench (Turkmenistan)
- Darvaza (la “Porta dell’Inferno”)
- Ashgabat
- Nissa
Presentazione del viaggio
L’arrivo è a Tashkent, capitale del Paese, dove si dedica un giorno per esplorare questa interessante città per poi prendere il treno per Samarcanda, una della città più famose di tutti i tempi, dove si avrà modo di approfondire e conoscerne l’antica storia. Da Samarcanda si transita a Shakhrisabz, città natale di Tamerlano, per giungere a Bukhara, dove si dedica una giornata alla scoperta di questa meravigliosa città. Si prosegue da qui attraverso il deserto del Kyzylkum in direzione di Khiva dove, anche qui, si dedica una giornata piena alla visita. Si prosegue poi per le regioni occidentali desertiche dell’Uzbekistan, dove si visitano i siti archeologici dell’antica Corasmia fino a giungere a Nukus, dove si rimane affascinati dal “Louvre del deserto”, e ci si spinge fino alla regione del lago di Aral. Da Nukus si rientra in volo a Tashkent, proseguendo da qui per l’Italia.
Da Nukus è prevista un’estensione in Turkmenistan che inizia con il sito di Konya Urgench per proseguire attraverso il deserto del Karakum fino all’infuocata voragine di Darvaza, conosciuta come la “Bocca dell’Inferno”. Si prosegue da qui per Ashgabat, la capitale del Paese, dove, prima di prendere il volo di rientro, si visitano questa peculiare città e l’affascinante sito archeologico di Nissa, l’antica capitale dei Parti.
NOTA TECNICA
Gli hotel utilizzati sono di buona qualità, tra i migliori disponibili, e sono stati selezionati, dove ve ne sono, quelli che hanno carattere tipico; la qualità degli hotel è mediamente migliore in Uzbekistan, mentre in Turkmenistan sono comunque puliti ma meno carini: il turismo qui è ancora poco presente. A Darvaza in Turkmenistan si dorme per una notte in tenda in quanto è stata pianificata la chiusura del cratere ed eliminato il campo yurte lì vicino (tenda, materassino e sacco a pelo vengono forniti dall’organizzazione locale). Per i trasporti terrestri si utilizzano comodi pulmini di recente immatricolazione dotati di aria condizionata. Turkmeni e uzbechi sono molto orgogliosi della loro cucina e dell’ottimo pane che sfornano, e i viaggiatori concordano; si consumano i pasti in diversi locali tipici, non solo negli hotel. È possibile richiedere un menù vegetariano per l’intero viaggio. Ci si aspetta un clima secco e non eccessivamente caldo, con massime di circa 28° e minime notturne di circa 10°.
Programma del viaggio
1°g. Venerdì 29 settembre, partenza per Tashkent
Per raggiungere Tashkent, capitale dell’Uzbekistan, si possono utilizzare diverse compagnie; Amitaba può prenotare il volo preferito dai viaggiatori. La gran parte dei voli dall’Europa giunge a destinazione nella mattinata successiva alla partenza.
2°g. 30/9 Arrivo ad Tashkent
L’arrivo a Tashkent è solitamente nelle prime ore del mattino; qui è in attesa il corrispondente locale di Amitaba. Ci si trasferisce presso il Krokus Plaza hotel o similare. Si iniziano le visite della città, che è il centro urbano più grande dell’Asia centrale, iniziando dal complesso di Khast Imom, centro religioso del Paese, dove si trovano diversi siti interessanti (la madrassa Barak-Khan, la moschea Tilla Sheikh, il mausoleo di Abu Bakr Kaffal Shashi e l’istituto islamico dell’Imam al-Bukhari), e dal grandissimo bazar di Chor-Su. Si prende poi un tratto della metropolitana, che è uno dei punti di interesse per la sua tipologia costruttiva e le ricche decorazioni risalenti al regime sovietico, arrivando nel centro della Tashkent moderna alla grande piazza con la statua equestre di Amir Timur (Tamerlano), la piazza dell’Indipendenza ed il museo di Arti Applicate.
3°g. 1/10 Tashkent – Samarcanda
Ci si reca in stazione per prendere il treno veloce per Tashkent, che dista circa 300 km, parte alle 8.00 con arrivo alle 10.20. Giunti a Samarcanda si visitano la tomba di San Daniele ed il museo dell’area archeologica di Afrosiab, che in antichità era il centro della città. Si raggiunge quindi il villaggio di Koni Ghil, dove viene prodotta artigianalmente la tipica carta di Samarcanda. Ci si accomoda quindi presso l’hotel Bibi Khanum o similare.
4°g. 2/10 Samarcanda
Considerata il gioiello della Via della Seta, è una città il cui centro affascina chiunque abbia il piacere di percorrerlo: oggi se ne visitano gran parte delle meraviglie. Solitamente si inizia dal mausoleo di Tamerlano, che fa a gara con gli altri siti per bellezza assoluta, e colpisce anche per la visuale che si ha della cupola al suo interno; da qui una gradevole e breve passeggiata porta alla colossale moschea di Bibi Khanym, la cui storia ha anche un fondo romantico. Proseguendo si giunge nel cuore di Samarcanda: il Registan, uno dei punti più esteticamente appaganti dell’Asia Centrale, con i tre magnifici edifici che la contornano, un luogo che ci fa comprendere lo stupore che si riscontra nei racconti degli antichi viaggiatori. Si continua con il bazar di Siyob, l’osservatorio di Ulugbek, il Gur Emir e la necropoli di Shah-i-Zinda, dove i mausolei compongono una linea di edifici mirabilmente decorati, dalle proporzioni perfette, con molti dei meravigliosi interni visitabili.
5°g. 3/10 Samarcanda – Shakhrisabz – Bukhara
Si parte in direzione sud valicando un panoramico passo, che offre visuali sui monti Fan, arrivando a Shakhrisabz, il luogo natale di Tamerlano che dista 90 km. Qui si effettua una visita completa: ai resti del palazzo di Ak-Saray, ai mausolei di Jehangir e di Dorut Tilovat ed alla moschea di Kok-Gumbaz. Si prosegue quindi per Bukhara. che dista da qui 275 km, circa 4 ore di viaggio. Arrivati, ci si accomoda presso il Labirud Boutique Hotel o similare.
6°g. 4/10 Bukhara
Il centro della città storica è un gioiello; lo si esplora principalmente a piedi con la guida locale. Il punto d’inizio è la piazza di Lyabi Hauz ed alcuni dei punti salienti sono la moschea Maghoki-Attar, che è la più antica dell’Asia ed il punto più sacro della città, i bazar coperti, il minareto di Kalon, le moschee di Kalon e Bolo-Khauz, le madrasse Chor Minar, Mir-i-Arab, Ulugbek e Abdul Aziz Khan, il palazzo di Ark e i mausolei di Ismail Samani e Chashma Ayub. In serata si assiste allo spettacolo folcloristico tenuto presso la madrassa di Nodir Devan Begi
7°g. 5/10 Bukhara – Khiva
Al mattino si visita il palazzo estivo dell’emiro e si parte poi in direzione di Khiva, che da qui dista 460 km, circa 7 ore di auto attraversando il Kizilkum, il deserto rosso e costeggiando per alcuni tratti le rive del fiume Amu Darya, anticamente noto come Oxus. Si pernotta presso lo Zarafshon Boutique Hotel.
8°g. 6/10 Khiva
Si dedica la giornata alla visita di Khiva; la parte antica, designata dall’Unesco ‘Patrimonio dell’Umanità’, è circondata da mura perimetrali e contiene i principali monumenti storici, una città-museo. La si percorre tutta a piedi accompagnati dalla guida locale, si ha decisamente la sensazione di essere fuori dal tempo; gli edifici sono stupendi, le maioliche colorate preziose, un insieme unico al mondo. Pur essendo essenzialmente un sito storico, non è solo un’incantevole cittadina museo ma offre anche interessanti negozi con dell’ottimo artigianato da acquistare; il pomeriggio è libero per poter esplorare la città murata a proprio piacimento, senza pericolo di perdersi avendo anche gli alti minareti come ottimi punti di riferimento.
9°g. 7/10 Khiva – Castelli della Corasmia – Nukus
Oggi si parte per Nukus, che dista circa 200 km verso nord ovest visitando lungo il tragitto importanti siti dell’antico regno della Corasmia: le impressionanti rovine di Shylpyk-Kala, Toprak-Kala, e Ayas Khala, un’altra antica fortezza che domina il deserto di Kyzylkum. Giunti a Nukus si visita lo straordinario museo Savitsky, appellato da alcuni ‘il Louvre del deserto’ – anche se gli interessanti reperti sono principalmente inerenti all’arte del periodo sovietico. Si alloggia presso il Jipek Joly Hotel o similare.
10°g. 8/10 Nukus, escursione a Muynak
Da Nukus si continua ancora verso nord, arrivando a Muynak in circa 3 ore e mezza (200 km), che, prima dell’inizio del processo di prosciugamento del lago Aral, era un porto sulle sue rive: ne sono testimoni le navi appoggiate sulla sabbia. Si passeggia tra le navi e si pranza qui. Il luogo è molto bello pur essendo la testimonianza di una catastrofe ecologica, per la peculiare bellezza che la natura offre giungendo fin qui. Infatti negli anni ’50, prima che il massiccio utilizzo della acque d’immissione per l’agricoltura iniziasse a consumarlo, l’Aral misurava 486 per 284 km, aveva una profondità di 68 metri e si estendeva per 68.000 kmq. Era il quarto lago per dimensioni al mondo, e fino agli anni ’80 vi vivevano 34 specie di pesci. Oggi è diviso in tre parti, di cui una interamente in Kazakistan, che tutte insieme rispetto al lago che avremmo trovato negli anni ’50 hanno una superfice ridotta ad un quarto ed un volume d’acqua che corrisponde a circa un decimo.
PER CHI RIENTRA
11°g. 9/10 Nukus – Tashkent
Si salutano i compagni di viaggio che proseguono con l’estensione in Turkmenistan e ci si reca in tempo utile all’aeroporto di Nukus dove il volo della Uzbekistan Airlines parte alle 9.45 con arrivo alle 11.05 (orari da confermare). Giunti a destinazione ci si accomoda presso lo stesso hotel utilizzato all’arrivo e si avrà il pomeriggio libero per riposarsi un po’e dedicarsi agli ultimi acquisti. Si cena in un locale tipico e ci si riposa qualche ora prima della partenza presso l’hotel Krokus Plaza o similare.
12°g. Martedì 10 ottobre, arrivo a destinazione
I voli per l’Italia partono nelle prime ore del mattino e gli arrivi presso gli aeroporti italiani sono previsti in giornata.
PER CHI SEGUE L’ESTENSIONE “ASHGABAT E LA PORTA DELL’INFERNO”:
11°g. 9/10 Nukus – Konya Urgench (Turkmenistan) – Darvaza (la “Porta dell’Inferno”)
Salutati i compagni di viaggio si parte in direzione del confine (50 km, circa un’ora di viaggio) dove dopo aver sbrigato le pratiche doganali ed aver salutato gli autisti uzbeki si entra in Turkmenistan arrivando nella città di Konya Urgench. Qui si trova il sito UNESCO di Urgench, dove si ammirano in un’area piuttosto ampia diversi ben preservati edifici che datano dal XI al XVI secolo. Le origini di questa antica capitale della Corasmia risalgono secondo gli archeologi al V secolo a.C., ma le opere d’interesse che vediamo oggi sono del periodo islamico; tra queste spiccano l’altissimo minareto, alcune moschee e l’ingresso di un caravanserraglio. Completate le visite si prosegue verso sud attraverso il deserto del Karakum in direzione di Darvaza che dista 269 km, un tragitto che richiede quasi cinque ore. Giunti a Darvaza si gode del tramonto sulla “Porta dell’Inferno” quando, con le luci che si attenuano, l’emissione delle fiamme diventa molto spettacolare. Questo cratere, largo circa 70 metri e profondo 30, si è formato per il collasso del terreno in un’area dove si trova la più grande riserva di gas naturale del mondo. I fuochi che vi bruciano costantemente vennero iniziati dai geologi nel 1971 per evitare che il gas metano emesso dal terreno si propagasse; da allora ne è conseguito questo fenomeno spettacolare. Lo spettacolo durerà ancora per poco, perché è stato deciso di chiudere la voragine a breve … comunque, non prima del prossimo settembre! Questa sarà così una delle ultime occasioni possibili per ammirare questo fenomeno.
12°g. 10/10 Darvaza – Nissa – Ashgabat
Dopo aver ammirato ancora una volta la porta dell’inferno, questa volta con il sorgere del sole, si continua la traversata del deserto del Karakum, il cui nome significa ‘sabbia nera’ per via della base scura del terreno su cui poggiano le sabbie. Una vasta distesa che, partendo a settentrione della catena dei Kopet Dag, che delinea il confine meridionale con la Persia, arriva fino in Uzbekistan ai margini del lago d’Aral; questo deserto occupa circa l’80% del territorio del Turkmenistan, un’area più ampia di tutta l’Italia. Si giunge quindi ad Ashgabat in circa 3 ore e mezza di auto dove si iniziano le visite della città. Si pernotta presso l’Archabil hotel o similare.
13°g. 11/10 Ashgabat
Si iniziano le visite della giornata con il sito archeologico di Nissa, Patrimonio UNESCO, l’antica capitale dei Parti fondata nel III secolo, che sorge a pochi chilometri dalla capitale. Rientrati ad Ashgabat la giornata è dedicata alla visita della capitale del Paese. L’insieme è molto particolare, l’attuale capo di stato ha proseguito con una politica di abbellimento della capitale, forte dei formidabili introiti portati dalla vendita del gas naturale. Ne è uscita un’urbanistica ordinata con grandi strade e poco traffico, dove i lampioni ed i corrimano delle strade sono fatti con acciaio cromato e le macchine hanno il divieto di parcheggio quasi ovunque, con parecchie realizzazioni edilizie che evocano le antiche glorie dei grandi guerrieri turkmeni e la megalomania degli ultimi leader, con grandi statue di guerrieri sparse attorno ai monumenti; il Museo Nazionale ha un’intera ala dedicata al presidente… un luogo sicuramente molto particolare e che merita una visita. Ci si reca alla moschea di Ertogrul Gazi, alle stalle dei cavalli di Ahalteke, all’Arco della Neutralità, al Parco dell’Indipendenza ed al Museo. Ai margini della città si raggiunge la moschea – mausoleo di Turkmenbashi, un ben proporzionato colossale complesso dedicato all’ultimo presidente, che fu realizzato in soli due anni. Alla sera sono interessanti da vedere i giochi luminosi creati su molti dei modernissimi palazzi.
14°g. Giovedì 12 ottobre, volo di rientro
I voli per l’Italia partono le prime ore del mattino e gli arrivi presso gli aeroporti italiani sono previsti in giornata.
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Ragazza Uzbeka
GALLERIA FOTOGRAFICA

Calligrafo

Darvaza

Registan, Samarcanda

Vie della Seta

Venditore di spezie

Samarcanda, Registan

Muynak

Donna Uzbeka

Merv

Muynak

Anziani Uzbeki

Toprak Kala

Bukhara, mura

Dipinto di Tamerlano

Museo Savitsky, dipinto raccolta del cotone

Tashkent, Khast Imom

Anziano uzbeko

Palo sciamanico

Ulug Bek, il re astronomo

Samarcanda, mausoleo di Tamerlano

Ashgabat

Tashkent, Chor-Su Bazar
L’iscrizione e la partecipazione al viaggio è regolata dalle Condizioni Generali di Partecipazione; la quota include la polizza “Assistenza sanitaria, rimborso spese mediche e danneggiamento bagaglio” fornita da Europ Assistance, la polizza “Viaggi Rischio Zero” di UnipolSai Assicurazioni e la polizza “Filodiretto Protection” fornita da Nobis Compagnia di Assicurazioni. Le normative (Condizioni Generali e polizze assicurative) sono visibili nel sito di Amitaba e presso il nostro ufficio.
Amitaba S.r.l. è un operatore turistico legalmente costituito con sede in viale Ca’ Granda, 29 a Milano, iscritto al Registro Imprese della Camera di Commercio di Lecco col numero 313373, REA numero 1623197, partita IVA 13152290154. È autorizzato a svolgere la propria attività con licenza rilasciata con il decreto della Provincia di Milano numero 67762/00 del 30/10/2000. Amitaba S.r.l. ha stipulato ai sensi dell’art. 50 del Codice del Turismo (D.lgs 79/2011) una polizza per la Responsabilità Civile Professionale con la UnipolSai Assicurazioni n. 100073953 per un massimale di € 2.065.000,00.