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Tibet


A nord di Lhasa

Viaggio di 10 giorni in Tibet. Periodo consigliato: da maggio a settembre


Drak-Yerpa

Drigung Til

Reting, Chorten

Nam Tso

Lhasa, il Potala

 Sintesi del viaggio


Il programma concilia l’interesse culturale con lo spirito d’avventura: il percorsi include infatti cinque notti in tenda da passare in zone prive di strutture turistiche, fatiche ripagate dall’opportunità di spingersi fino all’altopiano del Ciangtang e alla sacra penisola di Tashidor.

Il viaggio, che segue la parte iniziale dell’itinerario “Spiritualità e cultura del Tibet“, richiede una certa adattabilità perché raggiunge quote elevate e porta in regioni prive di strutture turistiche, dove è necessario allestire dei campi per 5 notti consecutive. L’attrezzatura è tutta fornita, ad esclusione del sacco a pelo. I campi vengono ben organizzati, con cibo accettabile e assistenti che curano i montaggi delle tende; il personale che costituisce lo staff è tibetano, sono persone disponibili ma non abituate a servire gli occidentali secondo uno standard europeo. Tutti i trasporti sono effettuati con veicoli privati.

Conoscere una sola parola di saggezza è conoscere cento parole ordinarie.
  • Gongsar
  • Lhasa
  • Gaden
  • Drigung Til
  • Reting
  • Nam Tso
  • Lhasa
  • Gongsar

 Presentazione del viaggio


Il viaggio, che segue la parte iniziale dell’itinerario “Spiritualità e cultura del Tibet“, richiede una certa adattabilità perché raggiunge quote elevate e porta in regioni prive di strutture turistiche, dove è necessario allestire dei campi per 5 notti consecutive. L’attrezzatura è tutta fornita, ad esclusione del sacco a pelo. I campi vengono ben organizzati, con cibo accettabile e assistenti che curano i montaggi delle tende; il personale che costituisce lo staff è tibetano, sono persone disponibili ma non abituate a servire gli occidentali secondo uno standard europeo. Tutti i trasporti sono effettuati con veicoli privati.

A Lhasa si alloggia nella città vecchia, unendo alle visite classiche della città quelle alle università monastiche di Sera, di Drepung e dei siti adiacenti, oltre a delle piacevoli passeggiate nel circuito sacro del Barkor e nelle affascinanti stradine dei dintorni. Si parte quindi per l’eremo di Drak Yerpa e Gaden e si prosegue verso i siti più importanti della regione a nord di Lhasa: Drigung Til, sede principale dell’omonima scuola di tradizione Kagyu dove è situato il cimitero celeste più importante del Tibet Classico, e Reting, il monastero fondato da Domtonpa, il discepolo di Atisha; lungo il percorso si visitano anche alcuni interessanti siti meno conosciuti. Si prosegue verso nord attraverso una regione raramente visitata fino allo stupendo lago di Nam Tso, perla dell’altopiano del Ciangtang, uno dei luoghi naturali più belli del Tibet, rifugio di molti mistici, dove si sosta per due notti sulla sacra penisola di Tashidor, meta di pellegrinaggi. Dal Nam Tso si torna a Lhasa visitando Tsurphu, il monastero sede della scuola Karmakagyu, e i vicini siti di Nenag e Kyormolung.

ORGANIZZAZIONE DEL VIAGGIO

La descrizione del viaggio riporta solo la parte del programma che si svolge in Tibet; la maggior parte dei viaggiatori arriva in aereo da Katmandu e alcuni dalla Cina. Amitaba fornisce chiaramente anche tutti gli altri servizi necessari: voli internazionali dall’Italia, voli dal Nepal al Tibet, voli interni in Cina, visite e itinerari in Nepal e Cina, eccetera; nella parte del sito dedicata al Nepal trovate i nostri suggerimenti per questo paese. Amitaba fornisce l’attrezzatura completa per i campi ad esclusione del sacco a pelo; è possibile richiedere una tenda singola. Quando si eseguono i campi il trattamento è sempre in “pensione completa” con possibile richiesta di menu vegetariani; altrimenti la formula è a discrezione del viaggiatore.
I viaggi in Tibet prevedono la presenza di una guida tibetana che segue i partecipanti per l’intero percorso e parla la lingua inglese; è anche possibile avere un accompagnatore che parla italiano, in aggiunta alla guida tibetana, se la richiesta viene fatta con sufficiente anticipo.

Il costo del viaggio varia in funzione del numero dei partecipanti (è possibile svolgerlo anche individualmente), del tipo di servizi, alberghi e voli richiesti; sarà nostra cura fornire una valutazione economica in tempi brevi. I preventivi di viaggio di Amitaba includono sempre la polizza assicurativa Europ Assistance e non richiedono costi extra per iscrizione, polizze di cancellazione o altro. Sono escluse le mance, le tasse aeroportuali, il costo dei visti e le spese per l’invio di documenti.
Per gli aspetti pratici di un viaggio si consiglia di consultare la pagina Viaggiare in Tibet.

Per ogni chiarimento o richiesta, contattateci: amitaba@amitaba.net – tel.: 02 33614196

 Programma del viaggio


1°g. Gongsar – Lhasa
Arrivo in volo a Gongsar e trasferimento a Lhasa dove ci si sistema in un hotel nei pressi del Barkor, nel cuore della città vecchia. Si passa il pomeriggio tranquillamente, per favorire l’acclimatazione passeggiando nel circuito sacro del Barkor che circonda la cattedrale di Lhasa, animato da un vivace mercato e frequentato dai pellegrini, alcuni dei quali eseguono ancora l’intera circumambulazione con le prostrazioni.

2°g. Lhasa
Giornata dedicata all’esplorazione di Lhasa con le visite del Potala, del Norbulingka o palazzo estivo, e del Jokhang, il tempio più importante del Tibet. Si esplorerà poi anche la zona circostante, passeggiando fino al convento di Ani Tshamkhung – dove oggi vivono un’ottantina di monache – e a Ramoche, che fu fondato nel medesimo periodo del Jokhang ed è la sede del collegio tantrico del Gyuto.

3°g. Lhasa
Si visitano le università monastiche negli immediati dintorni di Lhasa, iniziando da Drepung, dove ci si reca anche al tempio di Nechung, sede dell’Oracolo di stato tibetano che contiene affreschi molto particolari. Nel pomeriggio, dopo la visita dell’università di Sera, ci si reca al piccolo monastero di Pawangka, dove, in una grotta posta ai piedi della roccia sotto le mura rotonde del gompa, nel VII secolo meditava Songtsen Gampo, il re del Tibet.

4°g. Lhasa – Gaden
Si lascia Lhasa con tutta l’attrezzatura necessaria per i campi. La prima tappa è all’eremo di Drak Yerpa che si raggiunge con un tragitto di circa 2 ore. Le grotte di meditazione si trovano in un anfiteatro naturale di rocce chiare. Il re Songtsen Gampo e le sue due regine venivano qui per i loro ritiri spirituali. Nella grotta di Dawa Puk, la Grotta della Luna, Guru Rimpoce fece un ritiro di 7 mesi, e poco lontano nell’anno 1057 in un’altra grotta Atisha dimorò ed insegnò per tre anni. Alcuni monaci ed eremiti sono ora tornati qui: è un luogo che pulsa di storia, interessantissimo da esplorare. Ci si reca poi a Gaden Namgyeling, l’università monastica fondata da Tsongkhapa, il capostipite della scuola Ghelupa, costruita in posizione panoramica a 4500 mt su un monte che sovrasta la valle del Kychu. Lo sforzo tenace e la devozione dei tibetani ha reso possibile la ricostruzione di tutti i templi principali e il grande stupa contiene una reliquia del corpo del grande maestro, che fu ritrovata passando tra le mani le macerie lasciate dalla distruzione perpetrata dai cinesi, esaminando ogni pietra e rovistando anche nella terra. La breve circumambulazione del monte offre splendidi panorami. Il campo viene posto nei pressi del complesso; si potrà così godere dei siti anche il mattino successivo.

5°g. Gaden – Drigung Til
Si risale il corso del fiume Kychu fino alla confluenza con lo Zhorong Tsangpo e si segue questo affluente verso nord est; un percorso di circa 110 chilometri, da cui con una breve deviazione si raggiunge il tempio geomantico di Uru Katsel, uno dei 108 costruiti originariamente da Songtsen Gampo nel VII secolo su vari punti che erano ritenuti corrispondere al corpo dell’orchessa del Tibet, in questo caso la spalla destra; per cui il tempio costituisce una sorta di agopuntura mistica del terreno. Quindi, prima di arrivare a Drigung, si raggiunge Uruzhva Lhakhang, dove si trovano degli obelischi del IX secolo. Il monastero di Drigung Til, costruito in posizione panoramica su un monte, fu fondato nel 1179 ed è la sede principale dell’omonima branchia della scuola Kagyu. Nei pressi si trova il cimitero celeste più sacro del Tibet dove quasi ogni giorno vengono alimentati dei grassissimi avvoltoi con i resti smembrati dei morti. Questa tradizione apparentemente cruenta e lontana dal nostro culto dei defunti ha un triplice significato: elimina l’attaccamento dello spirito del deceduto alla sua forma passata, evitando di indurlo a trattenersi nello stadio intermedio (bardo) tra le rinascite, regala del cibo agli animali e risparmia il legno, elemento prezioso in molte aree del Tibet. Si pone il campo nella piana sottostante il monastero.

6°g. Drigung Til – Reting
Una strada sterrata che serpeggia per valli dove passano pochissimi veicoli porta a Reting, che dista circa 145 chilometri. Questo monastero posto a una quota di 4100 mt. fu fondato da Dromtonpa, il principale discepolo di Atisha, e divenne la sede principale della scuola Kadampa. Tsongkhapa qui ebbe la visione di Atisha e compilò il celebre Lamrim Chenmo, uno dei testi fondamentali tutt’oggi utilizzati da chi pratica gli insegnamenti del buddismo tibetano. L’abate di Reting era importante in Tibet perché poteva essere nominato reggente quando il Dalai Lama era giovane o non ancora rinato. Il monastero è stato in parte restaurato; la posizione è molto bella, si è immersi in una foresta – rarissima in queste zone – di antichi alberi dalle forme bizzarre, dove dei sentieri portano all’eremo di Tsongkhapa e all’eremo femminile; quest’ultimo dista circa 1 ora e mezza di cammino, ma merita di essere visto. Si pone il campo nei pressi del monastero.

7°g. Reting – Nam Tso
La strada sterrata prosegue per valli bellissime, dimenticate dal mondo, e si congiunge a nord con la strada principale che collega Lhasa a Golmud. La si segue per un tratto e a Damzung si procede per il passo di Lhachen (5150mt), che si apre sulla distesa turchese del lago salato di Nam Tso. È uno dei luoghi più belli del Tibet, ai bordi meridionali dell’altopiano del Ciangtang, il mondo quasi disabitato e senza confini dei nomadi, vasto quanto un continente con un’altezza media di 4700 metri; il lago si estende per 70 chilometri, sullo sfondo a sud ovest domina l’orizzonte la massa glaciale del Nyenchen. Si pone il campo sulla penisola di Tashidor.

8°g. Nam Tso
La penisola di Tashidor si protende nel lago turchese; la si percorre a piedi lungo un sentiero che offre panorami indimenticabili. È un luogo meta di pellegrinaggi, adornato con bandiere di preghiera e quantità infinite di sciarpe rituali. Nelle grotte che circondano Tashidor meditarono, oltre a Guru Rimpoce e a Yeshe Tsogyel, molti importanti maestri tra cui il terzo Karmapa, Rangjung Dorje; vi sono anche dei tempietti e alcuni eremiti sono tornati ad abitare qui. Il tramonto dalla sommità del promontorio che si raggiunge in breve tempo, è indimenticabile.

9°g. Nam Tso – Lhasa
Si riattraversa il passo di Lhachen e si raggiunge la strada che conduce verso Lhasa. Circa 70 chilometri prima di Lhasa una deviazione porta a Tsurphu, il monastero da cui proviene il Karmapa, il giovane monaco capo della scuola Karmakagyu che è fuggito in India. Nella valle di Tsurphu ci si reca anche a Nenang, un monastero posto in posizione panoramica sulla valle. Raggiunta la valle del Kychu con una deviazione ci si porta a Kyormolung, un interessante sito del XIII secolo dove parte degli affreschi sono sopravvissuti alla rivoluzione culturale. A Lhasa sistemazione in hotel.

10°g. Lhasa – Gongsar
Partenza in volo da Gongsar, l’aeroporto che serve anche Lhasa ma che è in effetti più vicino a Tsetang.

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Lhasa, il Potala

L’iscrizione e la partecipazione al viaggio è regolata dalle Condizioni Generali di Partecipazione; la quota include la polizza “Assistenza sanitaria, rimborso spese mediche e danneggiamento bagaglio” fornita da Europ Assistance, la polizza “Viaggi Rischio Zero” di UnipolSai Assicurazioni e la polizza “Filodiretto Protection” fornita da Nobis Compagnia di Assicurazioni. Le normative (Condizioni Generali e polizze assicurative) sono visibili nel sito di Amitaba e presso il nostro ufficio.

Amitaba S.r.l. è un operatore turistico legalmente costituito con sede in viale Ca’ Granda, 29 a Milano, iscritto al Registro Imprese della Camera di Commercio di Lecco col numero 313373, REA numero 1623197, partita IVA 13152290154. È autorizzato a svolgere la propria attività con licenza rilasciata con il decreto della Provincia di Milano numero 67762/00 del 30/10/2000. Amitaba S.r.l. ha stipulato ai sensi dell’art. 50 del Codice del Turismo (D.lgs 79/2011) una polizza per la Responsabilità Civile Professionale con la UnipolSai Assicurazioni n. 100073953 per un massimale di € 2.065.000,00.