Tibet
Trekking di Kangshung
Tre colossi himalaiani: l’Everest, il Lhotse ed il Makalu









Sintesi del viaggio
Le valli di Kartha e di Karma del Tibet sono tra le più belle in assoluto al mondo, con pasture e laghi d’alta quota dove vivono gli yak e zone coperte di foreste nelle parti più basse. Sono valli che portano ai piedi di tre colossi himalaiani: l’Everest, il Lhotse ed il Makalu, lungo sentieri che vengono poco percorsi da visitatori, offrendo panorami che tutti gli appassionati di montagna anelano vedere. Difficile dire quale sia il trekking più bello al mondo; ma questo è sicuramente in lizza!
Il viaggio prevede di raggiungere Lhasa e, dopo delle interessanti visite utili anche per l’acclimatazione, di partire in jeep verso ovest transitando dal lago di Yamdrok Tso, Gyantse, Shigatse e Sakya, soffermandosi a vedere i siti di interesse principale. Oltre Sakya si utilizzano dei campi fino alla fine del trekking, per un totale di 8 notti consecutive. Completato il circuito si propongono due opzioni di rientro: una più veloce, che riporta a Shigatse e da qui a Chengdu ed in Italia. L’altra che prevede di andare a Rongbuk (parete nord dell’Everest) e da qui al campo base del Cho Oyu proseguendo per il Nepal e da qui all’Italia.
Presentazione del viaggio
Il viaggio prevede di raggiungere Lhasa e, dopo delle interessanti visite utili anche per l’acclimatazione, di partire in jeep verso ovest transitando dal lago di Yamdrok Tso, Gyantse, Shigatse e Sakya, soffermandosi a vedere i siti di interesse principale. Oltre Sakya si utilizzano dei campi fino alla fine del trekking, per un totale di 8 notti consecutive. Completato il circuito si propongono due opzioni di rientro: una più veloce, che riporta a Shigatse e da qui a Chengdu ed in Italia. L’altra che prevede di andare a Rongbuk (parete nord dell’Everest) e da qui al campo base del Cho Oyu proseguendo per il Nepal e da qui all’Italia.
NOTA TECNICA
La stagione prescelta è ottimale e si prevede un clima secco; si deve però essere attrezzati molto bene per sopportare eventuali piogge e nevicate. Si ricorda che le temperature minime notturne possono arrivare a volte fino a -10°c e per prudenza è meglio predisporsi per valori anche più bassi. L’attrezzatura per i campi è tutta fornita ad eccezione del sacco a pelo; si dispone di tende da due o individuali e di una tenda comune. Seguono il gruppo un cuoco e assistenti per il montaggio dei campi. Durante il trekking il bagaglio personale viene trasportato con animali o portatori, i partecipanti devono caricarsi solo quanto serve per la giornata.
Per gli spostamenti da Lhasa fino al confine nepalese o fino al rientro verso Gongsar si utilizzano jeep tipo Toyota Landcruiser o simile; nelle altre parti veicoli normali.
Programma del viaggio
(NB: I tempi di tappa riportati sono indicativi e basati su di una capacità media; le altitudini sono approssimative)
1°g. Domenica 18 settembre, partenza per Chengdu
2°g. 19/9 Chengdu – Gongsar – Lhasa
Alle 12.50 (orario da confermare) parte il volo per Gongsar, l’aeroporto posto sulle rive dello Tsangpo, con arrivo alle 15.00. E’ in attesa dei partecipanti la guida tibetana; trasferimento in pulmino privato a Lhasa. Ci si sistema presso l’hotel Gang Gyen, situato nella città vecchia e ci si reca per una passeggiata al circuito sacro del Barkor che lo circonda, animato da un vivace mercato e frequentato dai pellegrini, alcuni dei quali eseguono l’intera circumambulazione con le prostrazioni. Ci si muove a piedi, con calma, per favorire l’acclimatazione.
3°g. 20/9 Lhasa
Giornata dedicata alla visita di Lhasa, ci si reca al Potala ed al palazzo estivo, il Norbulingka. Si dedica il pomeriggio alle visite della città vecchia che è fortunatamente ancora abitata in prevalenza da tibetani, iniziando dalla magnifica cattedrale del Jokhang e passeggiando dal Barkor, il circuito sacro che la circonda, fino al convento di Ani Tshamkhung ed al tempio di Ramoce, che fu fondato nel medesimo periodo del Jokhang ed ospitò la sede del collegio tantrico del Gyuto, toccando anche altri siti minori, cari al cuore dei tibetani.
4°g. 21/9 Lhasa – Gyantse
Valicato il passo di Gampa (4794 mt) si lascia la valle dello Tsangpo e lo sguardo spazia sul lago turchese di Yamdrok, incastonato tra magnifiche vette, una delle perle naturali del Tibet. Se ne seguono le rive fino a Nakartse e da qui verso ovest si supera un altro passo, il Khari (5045 mt), su cui si affacciano poderosi ghiacciai. Gyantse è una delle città del Tibet meglio preservate; l’enclave monastica prima delle distruzioni perpetrate includeva 16 collegi monastici appartenenti a diverse scuole. Fortunatamente il tempio principale, lo Tsuklakhang (XV sec.) e la costruzione più preziosa, l’inestimabile stupa di Kumbum, sono rimasti intatti. La visita al castello di Gyantse, dove solitamente ci si reca in serata, regala un’ottima panoramica sul complesso, sulla cittadina e le valli circostanti. Sistemazione presso l’hotel Dzongri.
5°g. 22/9 Gyantse – Shigatse – Sakya
Da Gyantse ci si sposta a Shigatse, seconda città del Tibet, dove si sosta per una vista al Tashilhumpo, ottimamente preservato e ricco di inestimabili tesori, che fu fondato dal primo Dalai Lama nel 1447 ed è stato la sede storica del Panchen Lama. Si prosegue seguendo la strada che conduce verso il Nepal deviando ad un certo punto in direzione sud per raggiungere Sakya, che dista da Shigatse circa 150 km; il tragitto si completa in circa tre ore date le buone condizioni della strada. Sistemazione presso l’hotel Manosarovar.
6°g. 23/9 Sakya – Yulok
Dopo la visita del poderoso monastero di Sakya di parte verso sud valicando i passi di Gyatso (5220 mt) e di Pang (5000 mt) giungendo al villaggio di Kartha e da qui a Yulok, a circa 3700 mt di quota, dove si pone il primo campo. E’ una tappa di circa 260 km.
7°g. 24/9 Yulok – Dhampu
Tappa di circa 4 ore che risale la valle fino a Dhampu, arrivando a circa 4260 mt.
8°g. 25/9 Dhampu – Shaotso – Methok Sechen
Tappa di 5 ore che valica il passo di Shao (4890 mt) con stupendi panorami verso il Makalu; oltre il lago Shaotso si arriva al campo di Methok Sechen (4750 mt).
9°g. 26/9 Methok Sechen – Zoksham – Tsonak – Thangsum
Il sentiero attraversa le meravigliose foreste e le pasture nomadiche della valle di Karma. Si pone il campo a Thangsum (4400 mt) con panorami stupendi sull’Everest, Lhotse e Makalu; tappa di 6 ore.
10°g. 27/9 Thangsum – Pethang
Si trascorre la mattinata tranquilli, godendo della splendida posizione panoramica del luogo. Si scende quindi verso Pethang in 3 ore, ponendo il campo a 4310 mt, godendo degli impareggiabili panorami.
11°g. 28/9 Pethang – Pethang Ringmom
Tappa di 3 ore che porta vicino ai tre colossi del Makalu, Lhotse ed Everest arrivando al campo base di Kangshung, la grandiosa parete orientale della vetta più alta del pianeta; il campo è a 4870 mt.
12°g. 29/9 Pethang Ringmom
Giornata di esplorazioni di questa valle glaciale, tra i luoghi d’alta quota più belli in assoluto al mondo; si tiene il campo fisso.
13°g. 30/9 Pethang Ringmo – Tso Shurima
Il sentiero mantiene poderosi panorami sull’Everest e sul Lhotse, a cui si aggiunge il Karthapuri, un bel monte glaciale di 6600 mt. Si pone il campo nei pressi del lago di Shurima; la tappa è di 5 ore.
14°g. 1/10 Tso Shurima – Langmala – Shomaling
Si sale al passo di Langma, che con i suoi 5250 mt è il punto più alto del percorso; da qui si godono ancora una volta degli stupendi panorami su Everest e Lhotse. Si scende fino a Shomaling (4170 mt) transitando dal laghetto di Danyen.
PER CHI RIENTRA
15°g. 2/10 Shomaling – Yulok – Shegar
Si segue la valle di Kartha dove si trovano alcuni tipici villaggi la cui agricoltura è basata sulla tsampa, il tenace tipo orzo che cresce a queste altitudini. Si arriva a Yulok, punto di partenza del trekking, in 2 ore e si trovano le jeep che sono in attesa dei partecipanti. Si raggiunge in jeep Shegar, dove si alloggia presso un semplice albergo; qui è molto interessante la visita dello Dzong, chiamato la ‘Montagna di cristallo’, con le mura che corrono ardite fino alla ripidissima vetta rocciosa del monte; all’interno si trova un monastero che è stato in parte ricostruito.
16°g. 3/10 Shegar – Shigatse
Si segue la strada che giunge dal Nepal valicando un primo passo che porta a Lhartse e, ripercorrendo da qui il tratto visto il 22/9, si arriva alla città di Shigatse, dove si alloggia presso l’hotel Manosarovar.
17°g. 4/10 Shigatse – Gongsar – Chengdu
Da Shigatse si raggiunge Gongsar, l’aeroporto sul fiume Tsangpo che serve Lhasa; un percorso di circa 5 ore. Il volo per Chengdu parte alle 15.55 e arriva alle 18.00, dove si viene accolti dal corrispondente locale e ci si trasferisce presso l’hotel Shufeng Garden o simile.
18°g. Mercoledì 5 ottobre, volo di rientro
PER CHI PROSEGUE
15°g. 2/10 Shomaling – Yulok – Rongbuk
Si segue la valle di Kartha dove si trovano alcuni tipici villaggi la cui agricoltura è basata sulla tsampa, il tenace tipo orzo che cresce a queste altitudini. Si arriva a Yulok, punto di partenza del trekking, in 2 ore e si trovano le jeep che sono in attesa dei partecipanti. Con i veicoli si prosegue fino a Rongbuk, il monastero posto a circa 5000 mt alle falde della parete nord dell’Everest, che dista circa 110 km.
16°g. 3/10 Rongbuk – Cho Oyu BC
Le stradine che collegano la nord dell’Everest al campo base del Cho Oyu attraversano un ambiente naturale stupendo, con alcuni bei villaggi e vaste aree nomadiche. Si pone il campo nella valle del Cho Oyu, completando così questo incredibile percorso tra i monti più alti della Terra.
17°g. 4/10 Cho Oyu BC – Kodari
Si lascia il campo base del Cho Oyu arrivando a Tingri, dove si può visitare il monastero. Scavalcato lo spartiacque himalaiano si scendono le profonde gole che portano al confine con il Nepal, incontrando prima di Nyalam un monastero edificato su di una grotta dove ha meditato Milarepa. Si prosegue per Kodari, dove si alloggia in un semplice hotel.
18°g. 5/10 Kodari – Katmandu
Al confine nepalese sono in attesa gli assistenti di Amitaba con il pulmino che porta fino a Katmandu. Si salutano qui gli autisti e la guida tibetana e si prosegue il viaggio fino alla capitale, dove si alloggia presso l’hotel Vajra.
19°g. 6/10 Katmandu
Giornata a disposizione per visite e acquisti.
20°g. 7/10 Katmandu e volo di rientro
Mattina a disposizione anche per eventuali acquisti; nel pomeriggio ci si reca all’aeroporto per l’imbarco sul volo internazionale. In funzione del volo di rientro utilizzato Amitaba predisporrà gli eventuali servizi aggiuntivi richiesti.
21°g. Sabato 8 ottobre, arrivo a destinazione
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Amdo, donna nomade
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Makalu da Methok Sechen
L’iscrizione e la partecipazione al viaggio è regolata dalle Condizioni Generali di Partecipazione; la quota include la polizza “Assistenza sanitaria, rimborso spese mediche e danneggiamento bagaglio” fornita da Europ Assistance, la polizza “Viaggi Rischio Zero” di UnipolSai Assicurazioni e la polizza “Filodiretto Protection” fornita da Nobis Compagnia di Assicurazioni. Le normative (Condizioni Generali e polizze assicurative) sono visibili nel sito di Amitaba e presso il nostro ufficio.
Amitaba S.r.l. è un operatore turistico legalmente costituito con sede in viale Ca’ Granda, 29 a Milano, iscritto al Registro Imprese della Camera di Commercio di Lecco col numero 313373, REA numero 1623197, partita IVA 13152290154. È autorizzato a svolgere la propria attività con licenza rilasciata con il decreto della Provincia di Milano numero 67762/00 del 30/10/2000. Amitaba S.r.l. ha stipulato ai sensi dell’art. 50 del Codice del Turismo (D.lgs 79/2011) una polizza per la Responsabilità Civile Professionale con la UnipolSai Assicurazioni n. 100073953 per un massimale di € 2.065.000,00.