Skip to main content

Tibet


Da Lhasa allo Yunnan, Kham sud orientale

L’opportunità di assistere al festival di Shoton


PARTENZA
26/08/2011
RITORNO
10/09/2011
PRE-ESTENSIONE
ESTENSIONE
2a ESTENSIONE
DURATA
16 giorni
PARTECIPANTI
GUIDA

 Sintesi del viaggio


Raggiunta Lhasa da Chengdu si visitano i siti classici della città e si ha l’opportunità di assistere al festival di Shoton, la ricorrenza religiosa e culturale più importante dell’anno, con grandi cerimonie e l’esposizione di gigantesche tanke alle università monastiche di Sera e Drepung, mentre nei giardini del Norbulinka si tengono le rappresentazioni del teatro tibetano.

È un momento di devozione, ma anche un’occasione molto gioiosa per i tibetani, con le famiglie che fanno picnic attorno ai monasteri e nel giardino del palazzo estivo. Si parte quindi per il Kham meridionale seguendo un itinerario che attraversa alcune delle zone più spettacolari del Tibet, arrivando fino nello Yunnan.

È meglio accendere una candela piuttosto che maledire l’oscurità.

 Presentazione del viaggio


È un momento di devozione, ma anche un’occasione molto gioiosa per i tibetani, con le famiglie che fanno picnic attorno ai monasteri e nel giardino del palazzo estivo. Si parte quindi per il Kham meridionale seguendo un itinerario che attraversa alcune delle zone più spettacolari del Tibet, arrivando fino nello Yunnan. L’ambiente naturale è entusiasmante; lasciata la semiarida vallata di Lhasa si attraversa il Mi La tra le pasture d’alta quota, un magico mondo di nomadi e greggi di yak, arrivando al lago di Druksum ed alle falde del Bonri, monte sacro della religione Bonpo, percorrendo le valli del Kongpo, dove le foreste cingono le montagne su sui si erge il Namchak Barwa, il colosso più orientale della catena himalaiana. Si lascia il bacino dello Tsangpo, o Bramaputra, scavalcando possenti catene di monti e profonde gole dove nei punti più bassi si incontrano anche foreste tropicali, inframmezzate da regioni erbose d’alta quota e laghi di tipo alpino, esplorando le vallate del Salween e del Mekong, dove si trovano alcuni remoti ed interessanti monasteri tibetani. A Dechen si dedica una giornata all’esplorazione della spettacolare catena del Kawa Karpo ed ai suoi poderosi ghiacciai, tra luoghi a cui il V Dalai Lama diede in nome di ‘Suprema beatitudine’ per la loro dirompente bellezza. Arrivando in Yunnan, verso il bacino dello Yangtse troviamo due importantissimi siti storici del Tibet: il monastero di Ganden Dondrubling e Gyeltang, nei cui pressi si trova una città monastica; una località che si è guadagnata il nome di Shangri La, sempre per la bellezza naturale dei luoghi. Da Lijiang) la storica città dell’etnia naxi nello stato cinese dello Yunnan, si raggiunge poi in volo Chengdu per il volo di rientro.

 Programma del viaggio


(NB: distanze e quote riportate sono indicative; per le località si utilizzano i nomi tibetani)

1°g.      Venerdì 26 agosto, per Chengdu

2°g.      27/8 Chengdu – Gongsar – Lhasa  

Alle 12.50 (orario da confermare) parte il volo per Gongsar, l’aeroporto posto sulle rive dello Tsangpo, con arrivo alle 15.00. E’ in attesa dei partecipanti la guida tibetana; trasferimento in pulmino privato a Lhasa. Ci si sistema presso l’hotel Gang Gyen, situato nella città vecchia e ci si reca per una passeggiata al circuito sacro del Barkor che lo circonda, animato da un vivace mercato e frequentato dai pellegrini, alcuni dei quali eseguono l’intera circumambulazione con le prostrazioni. Ci si muove a piedi, con calma, per favorire l’acclimatazione.

3°g.      28/8 Lhasa  

Giornata dedicata alla visita di Lhasa, ci si reca al Potala e al palazzo estivo, il Norbulingka. Si dedica il pomeriggio alle visite della città vecchia che è fortunatamente ancora abitata in prevalenza da tibetani, iniziando dalla magnifica cattedrale del Jokhang e passeggiando dal Barkor, il circuito sacro che la circonda, fino al convento di Ani Tshamkhung ed al tempio di Ramoce, che fu fondato nel medesimo periodo del Jokhang ed ospitò la sede del collegio tantrico del Gyuto, toccando anche altri siti minori, cari al cuore dei tibetani.

4°g.      29/8 Lhasa: festival di Shoton  

Oggi a Lhasa è una grande giornata di festa: nelle università monastiche di Sera e di Drepung vengono esposte le grandi tanke e si svolgono intense celebrazioni di carattere religioso, dove affluiscono frotte di pellegrini creando un’atmosfera di intensa devozione ma anche di gioia e di lieto stare insieme. Nel parco del Norbulingka si svolgono le rappresentazione del teatro classico tibetano. Una giornata intensa: si inizierà col partecipare alle celebrazioni di Sera, quindi si visita Drepung e ci si reca al Norbulingka.

5°g.      30/8 Lhasa – Druksum Tso – Nyingtri  

Si lascia Lhasa risalendo verso est la valle del Kyuchu, lasciandola attraverso il valico del Mi La (4865 mt) dove la strada attraversa una bella regione di pasture d’alta quota, punteggiate dalle tende dei nomadi e dai greggi degli yak. Verso sud est s’incontrano le prime foreste, che adornano anche i ripidi monti che cingono il lago sacro di Draksum (c.a. 3300 mt), impreziosito da un monastero posto su di un’isoletta, che si raggiunge con una deviazione. Tornati sulla strada principale si prosegue verso sud raggiungendo Nyingtri, dove si alloggia presso l’hotel Shambala; la tappa è di circa 470 km.

6°g.      31/8 Nyingtri – Rawok  

Oltre Nyingtri la strada segue il bordo settentrionale del Bonri, monte sacro per la religione bonpo, e sale fino al passo di Serkhyem (4551 mt), da dove si hanno delle splendide visuali verso il Namchak Barwa, il colosso himalaiano di 7756 mt che segna il confine orientale dell’immensa catena di monti. Si prosegue lungo la bucolica valle di Lunang che corre verso sud, da dove, se il tempo è limpido, si mantengono delle belle visuali sul Namchak Barwa, arrivando fino alle basse quote delle foreste tropicali. Si risale il corso del fiume, un affluente dello Tsangpo, transitando da Po-me dove si trova il Gompa Nyingmapa di Drodon. Giunti a Rawok si alloggia presso l’hotel Rawok; qui si trova il lago di Ngan, uno specchio d’acqua lungo 26 km posto a circa 3700 mt di quota, incastonato tra monti ammantati dalle foreste e coperti dalle nevi eterne. La tappa è ci circa 340 km.

7°g.     1/9 Rawok – Wamda (Zuogong)  

Si lascia il bacino fluviale dello Tsangpo attraverso il passo di Ngajuk (4468 mt) che porta verso il Salween. Si incontra il paese di Pema (Pasho) posto a circa 3200 mt, dove si trova un monastero Ghelupa, e si attraversa il fiume tra le profonde gole di Po, risalendo poi i ripidi versanti che portano con ben 180 tornanti al passo di Gama, a quota 4618, godendo di splendidi scenari naturali. Si procede ora attraverso le praterie della regione di Pomda, dove fluisce lo Yuchu, affluente del Salween, congiungendosi alla strada che collega Chamdo con lo Yunnan; la si seguirà per i prossimi giorni di viaggio. Si continua seguendo il deflusso del fiume fino a Wamda, dove si trova il monastero di Tsawa Dzogang; si alloggia presso la Zuogong Guest House. La tappa è di circa 308 km.

8°g.      2/9 Wamda – Markham (Gartok)  

Attraverso due passi, lo Yala (o Dungda La) di 5000 mt, da cui si hanno belle visuali sul Dungri Karpo (6090 mt), e lo Joba La di 3900, si arriva al fiume Mekong a Druka Zampa. Si risale più gradualmente l’altro versante fino al passo di Rongsho (4060 mt) che attraversa la catena dei monti Markhamgang arrivando nella regione di Gartok. Giunti a Markham si alloggia presso il Markham Distric Hotel e si visita il bel monastero Ghelupa, celebre per la grande statua di Maitreya. La tappa è di circa 158 km.

9°g.      3/9 Markham – Dechen  

Procedendo verso sud si valica il passo di Hung (4470 mt) tornando con una vertiginosa discesa al fiume Mekong. Si transita da Tsakalho, una località posta a picco quasi mille metri sopra la gola del Mekong, e si arriva poco oltre al confine tra la TAR e lo Yunnan. Si prosegue lungo il Mekong salendo poi dal fiume al paese di Dechen (3480 mt), dove si alloggia in una locanda; la tappa è di circa 223 km. Il percorso offre spettacolari vedute della grandiosa catena del Kawa Karpo, la cui cima principale svetta a 6740 mt. Dechen, il cui nome conferito dal V Dalai Lama significa ‘Suprema beatitudine’, meritato si ritiene per la grandiosa bellezza degli scenari e per la sacralità di questi monti glaciali nella tradizione tibetana, è abitata in prevalenza da gente di stirpe Kampa; vi si trovano il tempio di Kawa Karpo Lhakhang, che è stato ricostruito, ed il panoramico Dechenling.

10°g.  4/9 Dechen: esplorazione del Kawa Karpo  

Giornata dedicata all’esplorazione dei maestosi ghiacciai del Kawa Karpo. Con circa un’ora di guida si raggiunge il sentiero che porta in circa un’ora e mezzo di cammino al cospetto di uno dei punti panoramici più esaltanti della catena.

11°g.  x5/9 Dechen – Gyeltang (Shangri La)  

Si lascia Dechen attraverso il passo dello Yak (4230 mt), che se il tempo è limpido offre una grandiosa visuale sull’intera catena del Kawa Karpo e, a sud, sul monte Padma. Si entra ora nel bacino dello Yangtse e superando alcuni valichi minori si arriva al monastero Ghelupa di Ganden Dondrubling, il principale della regione. Attraversato lo Yangtse si valica un altro passo che porta nella regione di Gyeltang, a circa 3344 mt. Si alloggia presso l’hotel Songtsamling; la tappa è di circa 184 km.

12°g.  6/9 Gyeltang  

Visita della città di Gyeltang. Il sito più importante è la cittadella monastica di Gyeltang Sungtseling che sorge su di un colle a pochi chilometri dal centro, che ospita centinaia di monaci. Nella piazza della parte vecchia della città ogni sera vengono eseguite danze tradizionali tibetane.

13°g.  7/9 Gyeltang –Lijiang  

Si prosegue lungo al vallata di Gyeltang fino alla confluenza con lo Yangtse, dove il maestoso fiume entra nella gola conosciuta come ‘Il salto della tigre’, una sequenza di rapide impressionanti. Oltrepassato un valico si arriva a Lijiang, situata alle falde di una bella vetta glaciale, il ‘Monte del Drago di Giada’. Si alloggia presso l’hotel Ancien In; la tappa è di circa 180 km.

14°g.  8/9 Lijiang  

Giornata dedicata alle visite di questo centro, antica capitale dei naxi, un gruppo etnico di circa 250.000 persone che conserva tradizioni proprie, pur nel contesto della cinesizzazione del territorio. Si riscontrano forti tratti sciamanici ed uno stile musicale tipico; è molto interessante la parte vecchia della città.

15°g.  9/9 Lijiang – Chengdu  

Il volo per Kumning parte alle 8.20 del mattino con arrivo alle 9.05; si prosegue per Chengdu alle 11.55 con arrivo alle 13.10. All’arrivo è in attesa dei partecipanti il corrispondente locale di Amitaba; ci si trasferisce presso l’hotel Shufeng Garden e si effettua una visita guidata dei templi di Wuhou e di Qing Yang, quest’ultimo di tradizione taoista.

16°g.  Sabato 10 settembre, volo di rientro

Trasferimento in aeroporto e partenza

RICHIESTA INFORMAZIONI

Per qualsiasi domanda e curiosità,
compila tutti i campi del form:

 DOCUMENTI DI VIAGGIO

PAESI E TRADIZIONI

Entra nella sezione dedicata agli approfondimenti culturali:

Amdo, donna nomade

 GALLERIA FOTOGRAFICA

Lhasa, il Potala
Ganden Sungtseling, Gyeltang

L’iscrizione e la partecipazione al viaggio è regolata dalle Condizioni Generali di Partecipazione; la quota include la polizza “Assistenza sanitaria, rimborso spese mediche e danneggiamento bagaglio” fornita da Europ Assistance, la polizza “Viaggi Rischio Zero” di UnipolSai Assicurazioni e la polizza “Filodiretto Protection” fornita da Nobis Compagnia di Assicurazioni. Le normative (Condizioni Generali e polizze assicurative) sono visibili nel sito di Amitaba e presso il nostro ufficio.

Amitaba S.r.l. è un operatore turistico legalmente costituito con sede in viale Ca’ Granda, 29 a Milano, iscritto al Registro Imprese della Camera di Commercio di Lecco col numero 313373, REA numero 1623197, partita IVA 13152290154. È autorizzato a svolgere la propria attività con licenza rilasciata con il decreto della Provincia di Milano numero 67762/00 del 30/10/2000. Amitaba S.r.l. ha stipulato ai sensi dell’art. 50 del Codice del Turismo (D.lgs 79/2011) una polizza per la Responsabilità Civile Professionale con la UnipolSai Assicurazioni n. 100073953 per un massimale di € 2.065.000,00.