Tagikistan
Natura e storia, trek tra i laghi dei monti Fan
Viaggio di 11 giorni

Tagikistan

Valle dei 7 laghi

Lago Karakul

Lago Iskanderkul, monti Fan

Donna anziana

Sintesi del viaggio
Il viaggio offre un trekking di sei giorni nella sorprendente regione dei monti Fan, la catena che si estende a nord di Dushambe, la capitale. Un territorio con laghi meravigliosi incastonati tra i monti, popolato da persone ospitali che ricevono i visitatori con un pronto sorriso. Si vive un’immersione nella natura incontaminata del Tagikistan, facendo esperienza lungo il percorso dell’ospitalità e della generosità della gente del luogo.
Presentazione del viaggio
Il Tagikistan si trova nella parte sud-orientale dell’Asia Centrale. Confina con l’Uzbekistan ed il Kirghizistan a ovest e a nord, con l’Afghanistan a sud e con la Cina nelle montagne dell’est. Tra le montagne del Tagikistan ci sono i ghiacciai più grandi della regione, Fedchenko e Zaravshanskiy. Il ghiacciaio di Fedchenko, lungo 77 km, è in assoluto il più vasto del Pamir e prende il suo nome dal famoso naturalista russo A.P. Fedchenko (1844 – 1873), grande esploratore dell’Asia Centrale.
Il Tagikistan è una repubblica multietnica, costituita per la maggior parte da popolazione di etnia tagika (circa il 68%). La lingua ufficiale deriva dai linguaggi iranici occidentali, diffusi in tutta l’Asia Centrale: a partire dal IX – X secolo c’è stato un graduale consolidamento dei diversi gruppi di origine iranica in un’unica nazione, quella del Tagikistan.
La parte principale del viaggio prevede un trekking di sei giorni nella sorprendente regione dei monti Fan, la catena che si estende a nord di Dushambe, la capitale. Un territorio con laghi meravigliosi incastonati tra i monti, popolato da persone ospitali che ricevono i visitatori con un pronto sorriso. Si vive così un’immersione nella natura incontaminata del Tagikistan, facendo esperienza lungo il percorso dell’ospitalità e della generosità della gente del luogo. In aggiunta a questa parte etnico – naturalistica si visita un interessante insieme di siti storici, dal forte di Hisor alle antichissime rovine della valle di Panjakent.
NOTA TECNICA
Il Tagikistan ha aperto al turismo in tempi recenti. Spesso si alloggia presso le famiglie locali, potendo sperimentare l’ottima ospitalità di queste persone che, pur abitando in territori selvaggi, sono molto accoglienti; si tenga presente però che sono alloggi in case private, con le stanze senza servizi e dove spesso ci si divide tra donne e uomini del gruppo utilizzando due o tre stanze in tutto. La pulizia è di norma accettabile e il cibo che viene proposto è sostanzioso e saporito; si consiglia in ogni caso di portare con sé almeno un sacco lenzuolo e/o un sacco a pelo. Per i campi tutta l’attrezzatura viene fornita dall’organizzazione, ad eccezione del sacco a pelo.
Per ogni chiarimento o richiesta, contattateci: amitaba@amitaba.net – tel.: 02 33614196
Programma del viaggio
1°g. Dushanbe – Fortezza di Hisor
La compagnia aerea solitamente utilizzata da Amitaba per volare a Dushanbe, capitale del Tagikistan, è la Turkish Airlines.
Accoglienza in aeroporto da parte della guida e trasferimento in hotel per il check-in all’hotel Atlas o simili, poi pranzo e visita alla fortezza di Hisor, risalente al VII secolo d.C e situata a poca distanza dalla città. Un tempo era la residenza del rappresentante dell’Emiro di Bukhara e il suo aspetto riflette lo status elevato dei suoi antichi abitanti. Ritorno a Dushanbe per iniziare il tour della città, che comprende i suoi maggiori punti di interesse: il parco Rudaki, la Biblioteca Nazionale e la “Casa Bianca”, ovvero il Palazzo della Nazione, con il vessillo nazionale.
2°g. Dushanbe – Panjakent (320km, c.a. 5 ore di guida)
Lasciata la capitale, trasferimento verso Panjakent (320 km) passando per la gola di Varzob – destinazione frequente per i weekend fuori porta degli abitanti di Dushanbe – e per le pendici dei monti Fan, parte della cresta del Zarafshan. Dal finestrino potrete ammirare indisturbati la bellezza del panorama, lasciando vagare la mente e liberandovi dallo stress della vita quotidiana.
Si raggiunge Panjakent giusto in tempo per il pranzo, in cui si assaggia uno dei piatti più famosi dell’Asia Centrale, il Plov: delizioso riso con carne e carote. Segue il check-in all’hotel Umariyon o simili, poi visita alla città. Panjakent, la città dei cinque villaggi, si trova sulla rigogliosa valle del fiume Zeravshan. Costruita nel V secolo, era un fiorente centro regionale ai tempi della Via della Seta. Tra le sue attrattive principali ci sono il suo caratteristico mercato, la Moschea, il Museo di Storia locale e il sito archeologico di Sarazm, patrimonio UNESCO, con rovine risalenti al IV e al II secolo a.C.
3°g. Panjakent – Sette laghi – Lago di Hazorchashma
Il viaggio riprende lungo una strada di montagna attraverso la gola di Shing per ammirare le sette perle del Tagikistan, ovvero i sette laghi custoditi tra queste montagne, differenti l’uno dall’altro per la flora, il microclima e persino il colore. Non c’è fretta di raggiungere la prossima tappa: si avrà la possibilità di fermarsi per scattare fotografie a ogni lago, con una sosta al villaggio di Noffin in prossimità del quarto lago per pranzare, ospiti di una guesthouse a conduzione familiare. Con un po’ di fortuna, per pranzo si avrà pesce appena pescato dal lago. Dopo pranzo si riprende il viaggio verso il sesto lago, con una breve passeggiata al villaggio di Podrud e percorrendo a piedi il sentiero verso il settimo lago, Hazorchashma, a circa un’ora di distanza. Qui troveremo ad attenderci lo staff di supporto e il cuoco per un pomeriggio di relax al lago, scegliendo se approfittarne per una nuotata o una lunga passeggiata. Si dorme in tenda, ad un’altitudine di 2400 metri.
4°g. Lago di Hazorchashma – Passo di Tovassang – Danisher
La giornata inizia con una colazione nutriente al campo, per affrontare pieni di energia la salita verso il Passo di Tovassang, a ovest di Hazorchashma, ad un’altritudine di 3350 metri (circa 12 km, da percorrere in 6 ore). La vista incredibile sulla gola di Sarmat vi ripagherà ampiamente degli sforzi, così come lo splendore della gola di Danisher. Pernottamento in tenda lungo il percorso di trekking, ad un’altitudine di circa 2800 metri.
5°g. Danisher – Duoba
Per fortuna, a ogni salita corrisponde una discesa: il trekking di questa giornata è molto più riposante nonostante i suoi 14 km e conduce attraverso una fitta foresta al villaggio di Kohmori Goitan, prima di attraversare i fiumi Archamaidon e Sarmat. La presenza dello staff di supporto, con i muli per trasportare l’attrezzatura da campo, è una vera benedizione, permettendo di concentrarsi solo sulla bellezza del paesaggio. L’obiettivo è raggiungere il campo di Duoba, 1870 m. s.l.m., alla confluenza tra l’Archamaidon e il Sarmat.
6°g. Duoba – Villaggio di Voru – Villaggio di Zimtut
Comincia un’altra giornata di trekking, piacevole e non particolarmente impegnativa. Il percorso abbraccia le rive del fiume Archamaidon, con i suoi prati lussureggianti. Si segue la strada principale attraverso i villaggi di Voru e Gaza, fermandosi per consumare il pranzo al sacco dove si preferisce lungo la passeggiata. Una volta raggiunto il villaggio di Zimtut (1900 metri d’altezza) si verrà accolti da un’ospitale famiglia locale per la cena e per la notte: la sistemazione in guesthouse richiede un certo spirito d’adattamento, per via della condivisione degli spazi e dei servizi alla turca esterni all’abitazione. In serata ci sarà tempo sufficiente per esplorare questo incantevole villaggio e fare conoscenza dei suoi abitanti.
7°g. Villaggio di Zimtut – Lago Chukurak – Campo Artuch (Trekking, 10km, ca. 6h)
Questa giornata è dedicata al trek in salita verso il passo di Ghuytan (a 3000 metri d’altezza) per raggiungere il lago di Chukurak (2450 metri), percorrendo circa 10 km in 6 ore. Al lago si potrà riposare un po’ prima di proseguire con una camminata di circa mezz’ora fino al campo Artuch, dove sarà possibile dormire in stanze doppie con bagno privato e doccia.
8°g. Campo Artuch – Laghi di Kulikalon – Lago di Bibijanat
Dopo un sonno ristoratore è tempo di iniziare la salita verso i laghi di Kuikalon, un’area che raggiunge il plateau a un’altitudine di 2800 metri, ricca di fiumi e splendidi laghi di montagna. Sono in molti a considerare questi laghi tra i più belli dei monti Fan. Arrivando sul presto (10 km da percorrere in 6 ore) sarà possibile fermarsi per una nuotata o per darsi all’esplorazione dei dintorni. Pernottamento in tenda presso il Lago di Bibijanat, particolarmente pittoresco e adatto al nuoto.
9°g. Bibijanat – Lago di Alauddin
Si lascia Bibijanat per affrontare l’arrampicata verso il Passo di Alauddin (3860 metri), il punto più elevato del nostro tour. La salita al Passo è piuttosto ripida, per cui ci si fermerà spesso per riprendere fiato, bere un po’ d’acqua e mangiare qualcosa. Arrivati in cima sarete ricompensati da una vista spettacolare del ghiacciaio e delle vette dei monti. Guardando in basso si scorgono i laghi Alauddin: la discesa è da affrontare con cautela, per poi concedersi un bagno rinfrescante nelle acque degli Alauddin come conclusione delle sei ore di cammino per una distanza di 9 km.
Pernottamento in tenda sulle rive del lago.
10°g. Campo Alauddin – Lago Iskander Kul – Dushanbe
Questa mattina ci si dirige al campo di Alauddin (circa mezz’ora di distanza) per incontrare l’autista e iniziare il trasferimento al lago Iskander Kul. Dedicato ad Alessandro il Grande, questo placido lago di montagna offre la serenità necessaria per metabolizzare questa esperienza nella natura del Tagikistan. Nei pressi del lago c’è una famosa cascata, conosciuta come il “Niagara” dei monti Fan. Dopo un pranzo sulle rive del lago si torna a Dushanbe passando per il tunnel di Anzob e la gola di Varzog. Cena di addio e pernottamento all’hotel Atlas o simili.
11°g. Volo di rientro da Dushanbe
Trasferimento in aeroporto e volo di rientro.
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Rankul, preparazione cammelli
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