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Nepal trek


Circuito del Manaslu con il Larkya La

Viaggio di 17 giorni. Mesi migliori: aprile – maggio e ottobre – novembre


Lapubesi, ponte sul Buri Gandaki

Verso Phillin

Manaslu da Pung Gyen Gompa

Larkya La, monti a nord

Manaslu da Bimthang

 Sintesi del viaggio


Il cammino inizia nel distretto di Gorka ad ovest di Katmandu seguendo verso nord il possente fiume Buri Gandaki ed arrivando fino al cospetto del Manaslu (8163 mt), dove ci si reca a Pung Gyen Gompa ai piedi della maestosa parete sud est ed al Campo Base (4400 mt). Si prosegue il circuito attorno al Manaslu valicando il passo di Larkya (5160 mt) che conduce ad ovest del massiccio e, tornati verso sud si raggiunge la strada al villaggio di Dharapani, da dove si rientra a Katmandu in auto.

 Presentazione del viaggio


Il gruppo del Manaslu offre una grandiosa opportunità per il trekking, perché è possibile aggirarlo a nord camminando lungo valli che non sono ancora percorribili dalle jeep ed attraverso un passo che non presenta inconvenienti tecnici. Solitamente si compie il circuito in senso anti orario perché così si ha il tempo di fare una buona acclimatazione prima di valicare il Larkya La, che supera i 5000 metri. Il percorso di salita lungo il Buri Gandaki offre l’opportunità di vedere molti villaggi e diverse etnie, con popolazioni di religione induista che gradatamente lasciano spazio ai culti del buddismo tibetano, tipici dell’alto Himalaia. Questa transizione è accompagnata da un’analoga trasformazione ambientale, passando dalle colture e varietà arboree semitropicali di Soti Khola alle coltivazioni di tsampa ed ai pascoli degli yak di Pung Gyen Gompa, fino alle solitarie morene glaciali a nord del grandioso massiccio.

La discesa attraversa un territorio quasi disabitato fino a che non si arriva in prossimità della vallata che sale da Besisahar e porta poi verso ovest fino a Manang, a nord dell’Annapurna: il percorso storico del tour dell’Annapurna. Ora qui vi è una strada sterrata percorribile dalle jeep; alcuni seguono ancora parte di questo territorio a piedi, ma la maggioranza dei trekker opta, una volta arrivati qui, per l’utilizzo delle jeep. Il programma qui proposto prevede di chiudere il trekking a Dharapani, sul ciglio di questa mulattiera, ma nulla vieta di proseguire a piedi fino a dove si preferisce.

ORGANIZZAZIONE DEL VIAGGIO E NOTA TECNICA

QUANDO ANDARE – I mesi migliori dell’anno per visitare la regione del Manaslu sono aprile e maggio oppure ottobre e novembre, quando si ha un clima piuttosto secco, cambiamenti climatici permettendo, e si evitano i periodi monsonico ed invernale. Punto chiave del percorso è il valico del Larkya che può essere non transitabile se vi sono delle cadute nevose abbondanti. È prevista la presenza di un accompagnatore locale per l’intero viaggio e ci sono disponibili anche guide locali esperte dell’arte e della cultura nepalesi che parlano la lingua italiana, che vanno prenotate con un certo anticipo.

ALLOGGI E TRASPORTO – A Katmandu vi sono diverse possibilità per la scelta degli hotel; Amitaba ne predilige alcuni ma possiamo riservare quelli preferiti se diversi. Durante il trekking si alloggia e si consumano i pasti nei “logde”, ovvero nei rifugetti nepalesi che offrono un discreto livello di comodità e pulizia; in alcuni di questi sono anche disponibili docce con acqua calda. Si segnala che a volte in queste locande non è possibile avere la stanza singola e, dove si può avere la doccia calda, questa va pagata in loco da chi la richiede (una cifra minima). Si segnala che a Daramsala prima del passo del Larkya il livello delle sistemazioni è molto modesto.
Il bagaglio personale è trasportato da portatori che possono caricare al massimo 15 kg a testa; normalmente, salvo particolari necessità, si prevede di utilizzare un portatore per ogni partecipante.

PERCORSO E PREPARAZIONE – Il percorso tiene conto della necessaria acclimatazione e le tappe sono ragionate sulla base di una lunga esperienza. Non è un percorso tecnico, non bisogna essere alpinisti e basta avere un po’ di determinazione; è richiesto un livello di allenamento discreto per chi va in montagna, le tappe medie di cammino effettivo sono di circa 5 / 6 ore con alcune anche più lunghe. La tappa più impegnativa si svolge quando si attraversa il passo del Larkya a 5160 mt; ci si arriva gradatamente e non dovrebbero presentarsi problemi di acclimatazione, ma è parecchio lunga. Il giorno successivo, se si è in forma, normalmente si raggiunge Dharapani dove si trovano le jeep per rientrare; in alternativa ci si può fermare prima, ai villaggi di Gho o altrove.

ATTREZZATURA – Serve l’usuale attrezzature da trekking, tenendo anche conto che una parte del percorso si svolge a quote relativamente basse e che è opportuno essere sempre ben attrezzati per possibilità di piogge o nevicate. È necessario avere un sacco a pelo con un sufficiente gradiente termico minimo, anche se nelle locande sono disponibili le coperte. Per chi non avesse i materiali adatti a Katmandu è possibile noleggiare o acquistare a prezzi convenienti tutto; è però essenziale avere con sé prima di partire gli scarponi, perché non è detto che si trovino quelli adatti a Katmandu.

Per dei consigli pratici di viaggio consultare la pagina Viaggiare in Nepal; per ogni chiarimento o richiesta, contattateci: amitaba@amitaba.net – tel.: 02 33614196

 Programma del viaggio


(I tempi delle tappe sono indicativi, valutati per una persona mediamente allenata)

1°g. Partenza in volo per il Nepal
Per andare a Katmandu non ci sono collegamenti diretti dall’Italia e molti viaggiatori scelgono di transitare da Delhi in India o utilizzano linee aeree che fanno scalo in Medio Oriente; vi è un’ampia scelta e Amitaba può prenotare quella di maggior gradimento. La maggior parte dei voli prevede di viaggiare la notte arrivando nella giornata successiva

2°g. Arrivo a Katmandu
Accoglienza in aeroporto da parte del corrispondente nepalese di Amitaba e trasferimento in hotel; relax e riposo. Possibilità, in funzione dell’orario di arrivo, di una breve esplorazione della città e di una cena tipica.

3°g. Katmandu – Arughat – Soti Khola
Si parte in jeep da Katmandu seguendo la strada che porta verso Pokhara lasciandola poi in direzione nord ovest lungo il fiume Thopal; si oltrepassano diversi colli e villaggi arrivando fino al fiume Buri Gandaki; si passa da Arughat Bazar e si continua per un tratto fino a Soti Khola (136 km da Katmandu), il punto dove oggi (2022) giunge la strada sterrata. Il percorso (bello e panoramico) richiede solitamente da 6 a 7  ore. Sistemazione in una locanda.

4°g. Soti Kola – Lapubesi – Khorla Besi (970 mt)
In questa parte iniziale del trekking si risale per alcuni giorni la valle del fiume Buri Gandaki, alimentato da grandi massicci himalaiani tra cui il Manaslu e il Ganesh Himal e su cui si gettano numerose cascate, in una regione selvaggia popolata prevalentemente dall’etnia Gurung. La parte iniziale richiede l’aggiramento di una gigantesca frana che necessita di passare sul lato opposto della valle con un impegnativo saliscendi, tipico dell’Himalaia! Si inizia così subito la grande avventura. La tappa è di circa 6 ore; sistemazione in una locanda.

5°g. Khorla Besi – Jagat (1340 mt)
Si continua lungo la valle rigogliosa, il fiume è sempre possente e i pochi villaggi ospitano gente sorridente; iniziano ad essere più frequenti i segnali della cultura tibetana tipica delle valli più alte, con i muri Mani e così via. Tappa di circa 6 ore; sistemazione in una locanda.

6°g. Jagat – Bihi Phedi (1990 mt)
Superati i bei villaggi di Sirdibas e Phillin, di cultura tibetana, si superano le confluenze con le valli di Rupina da ovest e quindi di Tsum da est. Oltre Deng si giunge al villaggio di Bihi Phedi (circa 5 ore) si alloggia in una semplice locanda.

7°g. Bihi Phedi – Namrung – Lihi (2920 mt)
Oltre il villaggio la valle piega un poco ad ovest, iniziando l’aggiramento del Manaslu; le visuali e i villaggi sono molto interessanti con diverse cascate, monasteri e templi tibetani che ornano in diversi punti i versanti. Oltre la rigogliosa piana del villaggio di Ghap si sale attraverso le foreste fino a Namrung e si prosegue per il villaggio di Lihi, un luogo che sembra fermo nel tempo; dai pressi del villaggio a sud ovest troneggia il gruppo dell’Himal Chuli, il cui picco maggiore arriva a 7893 mt. La tappa è di circa 6 ore; sistemazione in una locanda spartana.

8°g. Lihi – Lho – Sho – Shyala (3500 mt)
Superata la valle che fluisce dal gruppo dell’Himal Chuli si transita dal bel villaggio di Sho, dove si trova un interessante tempo tibetano; da qui verso sud est si ammira la mole del Ganesh I. Si arriva quindi a Lho, uno dei villaggi più importanti in quest’area con le case tradizionali in pietra, dove si trova un bel monastero di scuola Nyingmapa; da qui si ha una prima, stupenda panoramica sul Manaslu (8163 mt). Si prosegue per Shyala, un villaggio posto ai piedi del grandioso anfiteatro formato dal Peak 29 (7871 mt) e dal maestoso Manaslu. Si alloggia in una locanda, la tappa è di circa 4 ore e mezza.

9°g. Shyala – Pung Gyen Gompa (4100 mt c.a.) – Sama Gau (3520 mt)
Oltre il ponte sospeso che supera il torrente che fluisce dalla valle glaciale del Peak 29 e del Manaslu si segue il sentiero che ne risale il bordo arrivando alle pasture incastonate tra morena e monti, un’area dove spesso si vedono le “blue sheep”, i caprioli himalaiani. Arrivati a Pung Gyen Gompa si ha la sorpresa di emergere in una vasta pastura pianeggiante dove brucano tranquilli gli yak, tra le molte marmotte. La massa verticale del Manaslu qui è da capogiro! Si consiglia di andare fino al bordo della morena ad ovest del piccolo Gompa: offre uno dei panorami più impressionanti, ai piedi del Manaslu e del Peak 29. Si ridiscende quindi al punto di deviazione, da dove in circa mezz’ora si arriva a Sama Gau. La tappa richiede circa 6 ore; si alloggia in una locanda.

10°g. Sama Gau – Lago Birendra Tal (3780 mt) – Campo Base del Manaslu (4400 mt) – Samdo (3875 mt)
Poco oltre il villaggio un sentiero ad ovest porta al lago di Birendra Tal, formato dalle cascate di ghiaccio che fluiscono dal Manaslu; da qui è possibile proseguire fino al Campo Base del Manaslu. Tornati sul sentiero principale si segue la valle verso nord, un percorso quasi pianeggiante fino alla confluenza dei fiumi, dove si sale al piccolo villaggio di Samdo. Tappa di circa 7 ore (o 3 / 4 se si va solo fino al lago); sistemazione in una semplice locanda.

11°g. Samdo – Daramsala (4460 mt)
Si sale al punto di attacco del passo del Larkya, piegando ad ovest; prima di arrivare al luogo di sosta si ha una bella visuale sul Manaslu, che ora si trova a sud.  Tappa di circa 4 ore; sistemazione in una locanda molto spartana – se le stanzette sono occupate vengono offerte delle tende.

12°g. Daramsala – Larkya La (5160 mt) – Bhimtang (3590 mt)
Oggi si valica il passo del Larkya, che porta ad ovest del Manaslu. La salita è graduale e si svolge in gran parte lungo le morene del ghiacciaio del Larkya, la cui vetta è a nord ovest. La discesa sull’altro versante è piuttosto ripida fino a quando si raggiungono i bordi delle morene sottostanti; la visuale è molto panoramica con l’ardita vetta dello Himlung (7126 mt) e diversi ghiacciai che confluiscono verso il centro della valle formando anche dei laghi, tra cui il Ponkar Tal è particolarmente bello. Si segue quindi il bordo della morena fino a Bhimtang, un paesello formato da alcune locande, dove si alloggia; da qui si rivedono le vette del Manaslu e del Peak 29, ora da nord ovest, ed a nord l’orizzonte è cinto dalla catena dello Himlung e del Larkya. La tappa è di circa 8 ore.

13°g. Bhimtang – Dharapani (1963 mt)
Oltre Bhimtang si contorna la testa di morena con panoramiche spettacolari ad est sull’ampia valle, dove diversi ghiacciai si tuffano dalle altissime montagne; ci si immerge gradatamente in foreste stupende ai bordi del fiume spumeggiante. Si transita da alcune locande, ottimi punti per rilassarsi un poco e bersi un buon tè. Il primo villaggio che si incontra è Gho, quindi Tilche, villaggio principale di queste valle, e si completa la discesa arrivando a Dharapani, dove transita la strada jeeppabile che porta fino a Manang. Tappa di circa 7 ore; sistemazione in una locanda.

14°g. Dharapani – Katmandu
Dal villaggio di Dharapani si parte in auto al mattino presto per Katmandu, dove si arriva in serata, sono circa 220 km, prevedere circa 9 ore di viaggio. Si alloggia presso il medesimo hotel usato all’arrivo.

15°g. Katmandu
Giornata libera (giorno di riserva, utilizzabile lungo il percorso se le condizioni lo richiedessero).

16°g.  Katmandu e volo di rientro
Tempo libero fino a quando ci si reca all’aeroporto per l’imbarco sul volo internazionale. In funzione del volo di rientro utilizzato Amitaba predisporrà gli eventuali servizi aggiuntivi richiesti sia a Katmandu che a Delhi per chi transitasse dall’India.

17°g. Arrivo a destinazione

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 DOCUMENTI DI VIAGGIO

PAESI E TRADIZIONI

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Donne a Bihi Phedi

 GALLERIA FOTOGRAFICA

Manaslu da Sama Gau
Manaslu da Lho
Lapubesi, ponte sul Buri Gandaki
Verso Phillin
Manaslu da Pung Gyen Gompa
Larkya La, monti a nord
Manaslu da Bimthang
Buri Gandaki dopo Dobhan
Sentiero verso Phillin
Sho Gompa
Lho
Mandala a Lho Gompa
Manaslu da Shyala
Blue Sheep
Manaslu da sopra Pung Gyen
Arrivando a Sama Gau
Sama Gau
Samdo, la scuola
Salita al Larkya La
Arrivando al Larkya La
Discesa dal Larkya La
Peak 29 da Bimthang

L’iscrizione e la partecipazione al viaggio è regolata dalle Condizioni Generali di Partecipazione; la quota include la polizza “Assistenza sanitaria, rimborso spese mediche e danneggiamento bagaglio” fornita da Europ Assistance, la polizza “Viaggi Rischio Zero” di UnipolSai Assicurazioni e la polizza “Filodiretto Protection” fornita da Nobis Compagnia di Assicurazioni. Le normative (Condizioni Generali e polizze assicurative) sono visibili nel sito di Amitaba e presso il nostro ufficio.

Amitaba S.r.l. è un operatore turistico legalmente costituito con sede in viale Ca’ Granda, 29 a Milano, iscritto al Registro Imprese della Camera di Commercio di Lecco col numero 313373, REA numero 1623197, partita IVA 13152290154. È autorizzato a svolgere la propria attività con licenza rilasciata con il decreto della Provincia di Milano numero 67762/00 del 30/10/2000. Amitaba S.r.l. ha stipulato ai sensi dell’art. 50 del Codice del Turismo (D.lgs 79/2011) una polizza per la Responsabilità Civile Professionale con la UnipolSai Assicurazioni n. 100073953 per un massimale di € 2.065.000,00.