Nepal
Magia di cultura, natura ed arte
Viaggio di 12 giorni. Periodo consigliato: primavera o autunno

Changu Narayan, famiglia

Patan Durbar, statua

Machapuchare

Lumbini

Annapurna Sud e Machapuchhare

Sintesi del viaggio
Si spazia da un incontro con tutti i siti storici e mistici principali della valle di Katmandu agli scenari grandiosi sull’arco himalaiano, che si ammirano da tre punti magnifici: Daman, Sarangkhot e Gandrung, un tipico villaggio Gurung al cospetto dell’Annapurna. Si visita Lumbini dove nacque il Budda, un luogo dove sono presenti tutte le diverse tradizioni del buddismo, si sosta nella vecchia capitale dei Magar e si esplora la giungla di Chitawan, regno delle tigri e dei rinoceronti, anche a dorso di elefante.
- Katmandu
- Swayambhunath
- Bhaktapur
- Pashupatinat
- Bodnath
- Bhaktapur
- Changu Narayan
- Durbar
- Patan
- Pharping
- Daman
- Chitawan
- Lumbini
- Tansen
- Pokhara
- Sarangkot
- Birethanti
- Gandrung
Presentazione del viaggio
Il Nepal offre alcuni degli scenari naturali più coinvolgenti al mondo, passando dalla giungla, casa delle tigri e dei rinoceronti, alle inaccessibili vette glaciali, dove l’uomo ha intuito che vi fosse la dimora degli dei. In questo magico insieme vivono popoli che nel corso dei secoli hanno sviluppato forme artistiche uniche, con una plasticità delle forme che evidenzia la progressiva fusione di elementi induisti e buddisti, favorite dal non aver subito le tremende invasioni e sconvolgimenti che hanno afflitto le altre aree dell’Asia. Questa preziosa eredità, che si incontra sia nei palazzi storici che nel raffinato artigianato, si affianca ad una spiritualità che permea la vita ed il modo di pensare e di porsi della gente.
Il viaggio si pone l’obbiettivo di unire in un unico percorso questo incredibile insieme, per una sintesi di ciò che il Nepal può offrirci.
Arrivati a Katmandu ci si dedica alle visite dei siti più significativi. Si inizia salendo il colle dello Stupa di Swayambunath e, sulle rive del piccolo fiume Bagmati, ci si reca al santuario shivaita di Pashupatinath, completando da qui con il grande Stupa di Bodnath, il vivace cuore buddista della valle, circondato dai negozietti dei tibetani e da una profusione di monasteri. A Baktapur e Changu Narayan si incontrano alcuni degli esempi più elevati dell’arte e del mondo culturale nepalese, frammisti ad un ambiente dove pulsa una ricca vita artigiana e rurale, dove storia e vita quotidiana condividono il medesimo spazio. Il centro storico di Katmandu, con Durbar ed i suoi bei palazzi, stupisce per la preziosità delle sue forme, ed ospita la Kumari, la dea vivente dei nepalesi induisti. Si prosegue per Patan, la più antica delle capitali della valle, attiva già dai tempi Ashoka (III secolo a.C.), e da qui si sale sui monti di Daman per godere di una vista tra le più grandiose dell’arco himalaiano (se è limpido lo sguardo giunge fino all’Everest!), per scendere poi ai loro piedi ed immergersi nella giungla di Chitawan, dove con l’ausilio dei rangers ed utilizzando anche gli elefanti si esplora uno degli ultimi regni delle tigri. Si prosegue per Lumbini, luogo della nascita del Budda, ed oggi anche centro di pratica meditativa e religiosa, con templi e monasteri di gran parte delle tradizioni buddiste del mondo. Tornando verso i monti si sosta a Tansen, l’antica capitale del regno Magar, e da qui si raggiunge il lago di Pokhara, dove si sale sui monti che lo sovrastano per ammirare il tramonto e l’alba: lo scenario spazia dal Daulagiri ad ovest fino al Manaslu ad est, di fronte si hanno gli Annapurna ed il Machapuchare. Da qui, utilizzando dei fuoristrada e con una breve passeggiata, si arriva a Gandrung nella valle che fluisce dagli Annapurna, un villaggio tradizionale ai piedi dell’Annapurna Sud ed al cospetto del Machapuchare, con le case in pietra nel perfetto stile dell’etnia gurung. Poiché fino a ier l’altro si giungeva qui solo camminando, il luogo mantiene l’atmosfera dei mitici villaggi dei trekking. Rientrati a Pokhara si torna in volo a Katmandu, dove si avrà del tempo per gli acquisti, per i quali il Nepal è giustamente famoso, e si completerà con una serata di musica e danze nepalesi.
ORGANIZZAZIONE DEL VIAGGIO
La descrizione del programma parte dall’arrivo a Katmandu e fornisce i dettagli fino alla ripartenza. Amitaba predispone chiaramente anche tutti gli altri servizi necessari, se richiesti: voli internazionali dall’Italia, collegamenti aerei dall’India, dal Bhutan, dal Tibet e da altre destinazioni o collegamenti terrestri dall’India o dal Tibet. A Katmandu, Daman, Chitawan, Lumbini e Pokhara ci sono hotel di diverso standard; si segnala che nel villaggio di Gandrung si alloggia in un rifugio himalaiano dove le stanze non dotate di servizi. Amitaba utilizza alberghi e lodge di buona qualità che offrono anche tipicità ambientale e può comunque prenotare, per chi preferisce, hotel scelti dai partecipanti. È prevista sempre la presenza di un accompagnatore locale per l’intero viaggio e ci sono disponibili anche guide locali esperte dell’arte e della cultura che parlano la lingua italiana che vanno prenotate con un certo anticipo. Gli spostamenti interni in Nepal vengono sempre eseguiti con veicoli privati.
Il costo del viaggio varia in funzione del numero dei partecipanti (è possibile svolgerlo anche individualmente), del tipo di servizi, trattamento, alberghi e voli richiesti; sarà nostra cura fornire una valutazione economica in tempi brevi. I preventivi di viaggio di Amitaba includono sempre la polizza assicurativa Europ Assistance e non richiedono costi extra per iscrizione o altro.
Per dei consigli pratici di viaggio consultare la pagina Viaggiare in Nepal; per ogni chiarimento o richiesta, contattateci: amitaba@amitaba.net – tel.: 02 33614196
Programma del viaggio
1°g. Arrivo a Katmandu
Accoglienza in aeroporto da parte del corrispondente nepalese di Amitaba e trasferimento in hotel. Per chi desidera sgranchirsi dopo il viaggio è prevista una passeggiata o allo Stupa di Bodnath o a quello di Swayambhunath, in funzione dell’hotel che si è scelto, per un primo incontro con la magia che si respira nei luoghi sacri di Katmandu.
2°g. Katmandu: Swayambhunath, Pashupatinath, Bodnath
Si iniziano le visite recandosi all’antichissimo Stupa di Swayambhunath, che si erge su di un panoramico colle adornato di tempietti, attorno alla cui base vi è un percorso di circumambulazione arricchito da muri Mani, ruote e bandiere di preghiera; nei pressi e sulle adiacenti colline di Manjushri e Saraswati vi sono diversi templi ed anche grandi statue con le figure principali del buddismo tibetano. Si prosegue per Pashupatinath, l’antichissimo santuario indù lungo le rive del fiume Bagmati dedicato a Shiva, luogo di pellegrinaggio dove giungono anche molti pittoreschi Sadhu. L’intera collina è un mondo da scoprire, disseminata di antichi tempietti immersi nel verde; sulla riva del fiume avvengono le cremazioni. Da qui si raggiunge il vicino Stupa di Bodnath (se lo si desidera è possibile arrivarci a piedi con un sentiero alle spalle del sito), nel cuore del quartiere tibetano, ricco di botteghe, negozi e importanti templi e monasteri; ci sono anche alcuni panoramici ristorantini per una gradita pausa. Nei dintorni del grande Stupa si visita il monastero Nyingma di Sechen, sede della reincarnazione di Dilgo Kyentse Rinpoche, il “monastero bianco” Ka-Nying di tradizione Kagyu e Nyingma fondato da Urgyen Tulku e, tempo permettendo, anche altri.
3°g. Katmandu: Baktapur, Changu Narayan, Durbar
Baktapur, il cui nome significa “città dei devoti”, è la meglio preservata tra le tre antiche capitali della valle di Katmandu. Qui è più facile rivivere l’atmosfera che permeava la vita della gente prima del recente avvento della “civiltà” moderna. Oltre al piacere di curiosare, questa città-villaggio offre esempi stupendi di architettura newari, tra cui la Nyatapola Mandir, una pagoda a cinque livelli, e le tre piazze di Durbar, Tumadhi e Dattatraya. Dopo la visita ci raggiunge Changu Narayan, un villaggio che ha conservato in larga misura il suo aspetto tradizionale, posto su un’altura, con un bel panorama sulla valle, dove al suo apice è ubicato un magnifico santuario dedicato a Vishnu. Si completa la giornata con la visita del centro storico di Katmandu: Durbar Square e dintorni con i magnifici templi, l’antico palazzo reale e la galleria nazionale d’arte.
4°g. Katmandu – Patan – Daman
Ci si reca a Patan, la più antica delle tre capitali della valle di Katmandu. La piazzetta centrale, dove sono anche qui ancora evidenti i danni causati dal terremoto, è un gioiello dell’architettura newari; tra i vari templi della zona circostante i più importanti sono il Tempio d’Oro e il Kumbeshwor. Da Patan si parte per Danan, salendo le montagne in direzione sud ovest, un tratto di soli 55 km che può richiedere anche 3 ore o più. Qui si alloggia e si cena presso un panoramico albergo situato a circa 2300 mt. La posizione offre uno stupendo panorama sulla catena himalaiana, perché si è un poco arretrati a sud e non si hanno cime più alte tra qui e l’arco dei giganteschi monti che contornano l’altopiano del Tibet; si ha così una visuale ampissima che diventa ancor più bella con le luci del tramonto e dell’alba.
5°g. Daman – Chitawan
Si scende da Daman verso sud e, giunti nelle aree più pianeggianti alla base dei monti, si prosegue verso ovest per il Parco Nazionale di Chitawan, arrivando per il pranzo; il tragitto è di circa 130 km, approssimativamente 5 ore. Vi sono alcuni bei resort dove si può alloggiare che offrono programmi simili, ottime basi da cui si esplora il territorio, immersi nella foresta del parco. Quest’area naturale, dichiarata riserva nel 1970 e successivamente Parco Nazionale, si estende per 932 kmq e ospita; tra gli animali più celebri, un gran numero di rinoceronti e di tigri, oltre a diversi tipi di gazzelle, bufali, coccodrilli ed una grandissima varietà di uccelli (525 specie!). Nel corso del giorno e mezzo che si trascorre qui si seguiranno diverse attività con la guida degli esperti ranger, che istruiscono sulla vita e l’ambiente, e conducono a dorso di elefante a cercare i rinoceronti bianchi e i mille animali che popolano la foresta, tra cui la tigre, che però è difficilissima da avvistare. Tornando nelle zone coltivate resta nel visitatore la sensazione di aver vissuto in un ambiente. Si consumano tutti i pasti nel ristorante del resort.
6°g. Chitawan
Si inizia all’alba, quando è più facile vedere gli animali. I. Le attività previste durante il soggiorno a Chitawan sono diverse ed interessanti. Un safari di circa un’ora e mezza con gli elefanti nella foresta; la visita ad un villaggio dell’etnia Tharus utilizzando carri trainati dai buoi; una camminata guidata nella foresta – che presuppone di attenersi scrupolosamente alle indicazioni date dal ranger; discendere il corso del fiume con le canoe, che è il modo migliore per osservare gli uccelli acquatici e gli animali sulle rive mentre si scivola in silenzio sull’acqua; la visita al centro di riproduzione dei coccodrilli; e si assiste al bagno degli elefanti nel fiume, dove chi vuole potrà aiutare a spazzolare i pachidermi!
7°g. Chitawan – Lumbini
Si seguono verso ovest le pianure che lambiscono in monti himalaiani arrivando a Lumbini, un viaggio di circa 140 km che richiede da 4 a 5 ore, e si dedica il pomeriggio alle visite. A Lumbini nacque il Budda; nel Giardino Sacro nel 1996 è stata portata alla luce una pietra che segna il punto dove si ritiene che sia avvenuta. Il sito è tranquillo ed è stata predisposta una vasta area protetta che si percorre a piedi o con i rikshò a pedali (meglio utilizzare questi perché è molto ampia) dove sono stati costruiti i monasteri di tante diverse tradizioni, molti dei quali interessanti da visitare; si ha così l’opportunità di vedere in un unico spazio i diversi stili dei templi buddisti dell’Asia.
8°g. Lumbini – Tansen
Nel corso della mattina si potranno completare le visite e, prima di partire, visitare le rovine di Kapilvastu, la capitale del regno dove nacque il Budda (vi è ‘concorrenza’ su questo: anche oltre il vicino confine dell’India ci sono delle rovine che là vengono considerate quelle “vere”…). Si procede quindi per Tansen, centro principale della regione di Palpa, 75 km a nord ovest di Lumbini, un percorso di circa 3 ore e mezza. Questa cittadina è un luogo interessante: il centro ha un aspetto medioevale con vicoli ripidi dove le auto non possono transitare e palazzi in stile Newari con le tipiche finestre finemente intagliate; in passato fu la capitale del regno Magar, che per un luogo periodo fu uno dei più potenti principati del Nepal.
9°g. Tansen – Shanti Stupa – Pokhara – Sarangkhot
Si parte per Pokhara che dista circa 123 km a nord ovest, un percorso che richiede circa 4 ore di guida. Giunti a destinazione ci si reca alla Pagoda della Pace, posizionata in bel punto panoramico sopra al celebre lago di Pokhara. Quindi si visita la cittadina, dove il lungolago (siamo a 800 metri ed il clima è quasi tropicale) è strapieno di ristorantini e negozietti con più o meno tutto quello che si può trovare in Nepal. Si sale quindi a Sarangkhot, sui monti a nord ovest del lago, dove si alloggia presso un hotel situato in posizione spettacolare a circa 1500 metri; dalla torre panoramica del colle se è limpido lo sguardo spazia dal Daulagiri ad ovest fino al Manaslu ad est e si vedono le cime dei 4 Annapurna, oltre all’Annapurna Sud ed al Machapuchare (o “Cervino dell’Himalaia”).
10°g. Sarangkhot – Birethanti – Gandrung
Si segue verso ovest il colle di Sarangkhot raggiungendo la strada principale che proviene da Pokhara; si valica un passo (1750 mt) e si prosegue per il villaggio di Birethanti, situato a 1100 mt lungo il fiume che scorre dall’Annapurna. Si risalgono le acque fino al punto in cui termina la strada; si impiegano in tutto circa 2 ore e mezza (sono pochi chilometri, ma la strada è lenta). Si lasciano qui i veicoli ed il bagaglio superfluo (viene custodito dagli autisti) e si prosegue a piedi per il villaggio di Gandrung, che dista circa mezz’ora di cammino [NB: questo all’atto della redazione di questo testo e ora potrebbe essere stata finita]. Gandrung (1940 mt) è forse il più bello dei villaggi gurung della regione, con le case tipiche costruite in pietra, ed è situato in un’ottima posizione panoramica di fronte alla vallata del Machhapuchare ed alla parete dell’Annapurna Sud. Si alloggia in un comodo rifugio; questa zona infatti da circa 50 anni è percorsa dai trekking e la gente del villaggio è abituata a curare i visitatori.
11°g. Gangdrung – Pokhara – Katmandu
Dopo aver goduto dell’alba e di una buona colazione si torna a valle e si rientra a Pokhara, dove si arriva indicativamente per l’ora di pranzo. Si rientra a Katmandu in volo, dove si alloggia nel medesimo hotel e si avrà il resto del tempo a disposizione. È prevista una serata folk con cena in un locale tipico.
12°g. Katmandu e volo di rientro
Tempo libero fino al trasferimento all’aeroporto per il volo di rientro. Quasi tutti i voli partono nel pomeriggio con arrivo nella giornata successiva.
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Bimbo nepalese
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L’iscrizione e la partecipazione al viaggio è regolata dalle Condizioni Generali di Partecipazione; la quota include la polizza “Assistenza sanitaria, rimborso spese mediche e danneggiamento bagaglio” fornita da Europ Assistance, la polizza “Viaggi Rischio Zero” di UnipolSai Assicurazioni e la polizza “Filodiretto Protection” fornita da Nobis Compagnia di Assicurazioni. Le normative (Condizioni Generali e polizze assicurative) sono visibili nel sito di Amitaba e presso il nostro ufficio.
Amitaba S.r.l. è un operatore turistico legalmente costituito con sede in viale Ca’ Granda, 29 a Milano, iscritto al Registro Imprese della Camera di Commercio di Lecco col numero 313373, REA numero 1623197, partita IVA 13152290154. È autorizzato a svolgere la propria attività con licenza rilasciata con il decreto della Provincia di Milano numero 67762/00 del 30/10/2000. Amitaba S.r.l. ha stipulato ai sensi dell’art. 50 del Codice del Turismo (D.lgs 79/2011) una polizza per la Responsabilità Civile Professionale con la UnipolSai Assicurazioni n. 100073953 per un massimale di € 2.065.000,00.