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Nepal


Vette del mondo e dello spirito

Visioni dell’Himalaia: un incontro con la storia, la natura e la saggezza


Annapurna Sud e Hiunchuli

Machapuchare da Pokhara

Donna a Changu Narayan

Patan, Tempio d’Oro

Sadhu a Pashupatinath

PARTENZA
20/04/2018
RITORNO
01/05/2018
PRE-ESTENSIONE
ESTENSIONE
2a ESTENSIONE
DURATA
12 giorni
PARTECIPANTI
GUIDA

 Sintesi del viaggio


Il Nepal offre alcuni degli scenari naturali più coinvolgenti al mondo, ed in questo contesto magico la dimensione religiosa e culturale delle tante etnie che lo popolano non ha subito gli sconvolgimenti che hanno afflitto le altre aree dell’Asia. Così, oltre ad una natura di bellezza assoluta, possiamo incontrare resti storici ed artistici che rivelano uno stile particolare, con la plasticità delle forme creata da una progressiva fusione di elementi induisti e buddisti; in questa terra nacque il Buddha, e, se pur offuscata dal costante progresso, la spiritualità permea la vita ed il modo di pensare e di porsi, un humus che consente ancora l’emergere di menti illuminate. Questo viaggio nasce dal desiderio di avvicinare e condividere tutto questo.

Se apriamo le mani, possiamo ricevere ogni cosa. Se siamo vuoti, possiamo contenere l’Universo.

 Presentazione del viaggio


Arrivati a Katmandu ci si dedica alle visite dei siti più significativi. Si inizia salendo il colle che porta allo stupa di Swayambu e si dedica una giornata ad assaporare il santuario shivaita di Pashupatinath, il grande stupa di Bodnath, cuore buddista della valle circondato da una profusione di monasteri, e la preziosa piazza storica della città. Si prosegue per Patan, la più antica della capitali della valle, attiva già dai tempi Ashoka, arrivando poi a Pharping, dove con un pizzico di fortuna si potrà incontrare un venerato Lama tibetano. Da qui si sale sui monti di Damam per godere di una vista tra le più grandiose dell’arco himalaiano, per scendere poi ai loro piedi ed immergersi nella giungla di Chitawan, dove con l’ausilio dei rangers ed utilizzando anche gli elefanti si esplorerà uno degli ultimi regni delle tigri. Si prosegue per Lumbini, luogo della nascita del Buddha ed oggi anche centro di pratica meditativa e religiosa con templi e monasteri di gran parte delle tradizioni buddiste del mondo. Tornando verso i monti si sosta a Tansen, l’antica capitale del regno Magar, e da qui si raggiunge lo Stupa della Pace ed il lago di Pokhara; quindi, utilizzando delle jeep, si arriva nel paesello tradizionale di Dampus, al cospetto del Machhapuchare e con una visuale eccezionale sui monti che spazia fino alle falde del Manaslu: fino a ier l’altro si giungeva qui solo camminando, ed il luogo mantiene l’atmosfera dei mitici villaggi dei trekking. Ridiscesi a Pokhara si torna in volo a Katmandu, dove si avrà del tempo per gli acquisti, per i quali la città è giustamente famosa, e si completerà con una serata di musica e danze nepalesi.

NOTA TECNICA

In Nepal a fine aprile il clima è solitamente mite e secco; si tenga comunque presente che possono sempre esserci piogge locali. Per gli spostamenti si utilizzano dei comodi pulmini e gli alloggi sono puliti con camere dotate di bagno con acqua calda e lenzuola, tranne che nel villaggio di Dampus, dove si alloggia in un rifugio himalaiano in stanze non dotate di servizi.

 Programma del viaggio


1°g.    Venerdì 20 aprile, partenza in volo per il Nepal
Non ci sono collegamenti diretti dall’Italia per Katmandu ed alcuni viaggiatori scelgono di transitare da Delhi in India; vi è un’ampia scelta di compagnie aeree e Amitaba può prenotare quella di maggior gradimento. La maggior parte dei voli prevede di viaggiare la notte arrivando nella giornata successiva.

2°g.    21/4 Arrivo a Katmandu
Accoglienza in aeroporto da parte del corrispondente nepalese di Amitaba e trasferimento all’Hotel Vajra, posizionato ad un quarto d’ora di cammino dal centro della città; è immerso in un bel giardino e costruito nello stile tradizionale newari con decorazioni in legno eseguite dall’artista Utam Raj di Patan. Per chi desidera sgranchirsi, dopo il viaggio è prevista una passeggiata al “colle delle scimmie” che dista circa 15 minuti dall’hotel, dove si erge il magnifico Stupa di Swayambhu.

3°g.    22/4 Katmandu: Pashupatinath, Bodnath, Durbar
Ci si reca a Pashupatinath, l’antichissimo santuario indù lungo le rive del fiume Bagmati dedicato a Shiva, luogo di pellegrinaggio dove giungono anche molti pittoreschi Sadhu. L’intera collina è un mondo da scoprire, disseminata di antichi tempietti immersi nel verde; sulla riva del fiume avvengono le cremazioni. Da qui si raggiunge il vicino Stupa di Bodnath, nel cuore del quartiere tibetano, ricco di botteghe, negozi e importanti templi e monasteri, dove si sceglierà un panoramico ristorantino per il pranzo. Si visitano quello Nyingma di Sechen, sede della reincarnazione di Dilgo Kyentse Rinpoche, il “monastero bianco” Ka-Nying di tradizione Kagyu e Nyingma fondato da Urgyen Tulku e, tempo permettendo, anche altri. Si completa la giornata con la visita del centro storico di Katmandu: Durbar Square e dintorni con i magnifici templi, l’antico palazzo reale e la galleria nazionale d’arte.

4°g.    23/4 Katmandu – Patan – Pharping – Daman
Ci si reca a Patan, la più antica delle tre capitali della valle di Katmandu. La piazzetta centrale, dove sono ancora evidenti i danni causati dal recente terremoto, è un gioiello dell’architettura newari; tra i vari templi della zona circostante i più importanti sono il Tempio d’Oro e il Kumbeshwor. Si prosegue quindi per il villaggio di Pharping, a sud di Patan, per incontrare presso la sua residenza Lama Monlam, un sant’uomo di 91 anni che ha visitato più volte l’Italia; in gioventù era uno dei monaci del Potala e dopo la fuga dal Tibet ha proseguito con una vita profondamente ascetica diventando per molti oggi un esempio fortissimo di profondità spirituale e nobiltà d’animo. Stante l’età della persona, l’incontro potrà svolgersi in funzione del suo stato di salute. Si prosegue da Pharping per Danan, salendo le montagne in direzione sud ovest, un viaggio da Pharping è di soli 57 km ma che può richiedere anche 3 ore o più. Qui si alloggia e si cena presso l’Everest Panoramic View Resort, situato a circa 2300 mt; la posizione offre uno stupendo panorama sulla catena himalaiana, perché si è un poco arretrati a sud e non si hanno cime più alte di fronte all’arco dei giganteschi monti che contornano l’altopiano del Tibet; si ha così una visuale ampissima che diventa ancor più bella con le luci del tramonto e dell’alba.

5°g.    24/4  Daman – Chitawan
Si scende da Daman verso sud e giunti nelle aree più pianeggianti alla base dei monti si prosegue verso ovest per il Parco Nazionale di Chitawan, arrivando per pranzo al Safari Nayani; il tragitto è di circa 130 km, approssimativamente 5 ore. Questo resort è una comoda base da cui si esplora il territorio, immersi nella foresta del parco su di un colle che sovrasta il fiume Rapti, il corso d’acqua che segna il confine occidentale del Parco. Quest’area naturale, dichiarata riserva nel 1970 e successivamente Parco Nazionale, si estende per 932 kmq e ospita; tra gli animali più celebri, un gran numero di rinoceronti e di tigri, oltre a diversi tipi di gazzelle, bufali, coccodrilli ed una grandissima varietà di uccelli (525 specie!). Nel corso del giorno e mezzo che si trascorre qui si seguiranno diverse attività con la guida degli esperti ranger, iniziando con un’introduzione al luogo che solitamente si tiene presso le stalle degli elefanti. Si consumano tutti i pasti nel ristorante del centro.

6°g.    25/4 Chitawan
Nella giornata di oggi si inizia all’alba, quando è più facile vedere gli animali. Le attività previste durante il soggiorno a Chitawan sono diverse ed interessanti. Un safari di circa un’ora e mezza con gli elefanti nella foresta; la visita ad un villaggio dell’etnia Tharus utilizzando carri trainati dai buoi; una camminata guidata nella foresta – che presuppone di attenersi scrupolosamente alle indicazioni date dal ranger; discendere il corso del fiume Rapti per circa 5 km con le canoe tradizionali, che è il modo migliore per osservare gli uccelli acquatici e gli animali sulle rive mentre si scivola in silenzio sull’acqua; la visita al centro di riproduzione dei coccodrilli; e si assiste al bagno degli elefanti nel fiume, dove chi vuole potrà aiutare a spazzolare i pachidermi!

7°g.    26/4 Chitawan – Lumbini
Si seguono verso ovest le pianure che lambiscono in monti himalaiani arrivando a Lumbini, un viaggio di circa 140 km che richiede da 4 a 5 ore; si alloggia e si cena presso l’hotel Buddha Maya Garden o Lumbini Hokke e si dedica il pomeriggio alle visite. A Lumbini nacque il Buddha; nel Giardino Sacro nel 1996 è stata portata alla luce una pietra che segna il punto dove secondo la tradizione avvenne la nascita. Il sito è tranquillo ed è stata predisposta una vasta area protetta dove sono stati costruiti i monasteri di tante diverse tradizioni, molti dei quali interessanti da visitare; si ha così l’opportunità di vedere in un unico spazio i diversi stili dei templi buddisti dell’Asia.

La nascita del Buddha
Secondo la tradizione, il padre di Siddharta Gautama fu il re Shuddhodana e sua madre la regina Maya, che lo partorì nel parco di Lumbini, non lontano dalla città di Kapilavastu, capitale del piccolo regno dei Shakya. La data di nascita del Buddha è ancora oggetto di discussioni: secondo il pandit kashmiro Sakya Sri, che giunse in Tibet all’inizio del XIII secolo, il Buddha nacque  circa 2500 anni fa. Ciò concorda con la posizione generalmente accettata dalla tradizione Theravada ma, secondo alcuni studiosi tibetani, il Buddha apparve nel mondo più di 3000 anni fa.  C’è poi una terza opinione che fa risalire la nascita del Buddha all’VIII secolo a.C. Nonostante le contrastanti asserzioni sulla data di nascita del Buddha, la letteratura mostra generale accordo riguardo agli eventi principali della sua vita che, al di là della leggenda, esemplifica le immense potenzialità e capacità che sono intrinseche della natura umana. Si narra che Siddharta, dopo una serie innumerevole di esistenze in forma animale, umana e divina condotte compiendo azioni compassionevoli verso ogni essere vivente, fosse giunto all’ultima incarnazione durante la quale, per i meriti acquisiti, avrebbe conseguito l’Illuminazione e predicato la dottrina che ad essa conduce. Si racconta che egli, prima di rinascere nel parco di Lumbini, risiedesse nel paradiso di Tushita, il luogo in cui gli dei vivono in perfetta beatitudine. Qui, essendo maturato il tempo dell’ultima esistenza, decise di venire al mondo. La narrazione della nascita di Buddha è arricchita da particolari straordinari: egli nasce dal fianco destro della madre, la terra trema e soffiano leggere brezze che conducono nell’aria soavi profumi, mentre gli dei esprimono il loro compiacimento facendo cadere una pioggia di fiori di loto. La tradizione artistica raffigura generalmente questo avvenimento della vita di Buddha mostrando la madre Maya in piedi, sotto un albero, circondata dalle ancelle e sorretta dalla sorella, mentre il bimbo fuoriesce dal suo fianco. Al parto miracoloso partecipano anche due divinità del pantheon brahmanico: Brahma e Indra. Quest’ultimo accoglie il bimbo su un candido panno, a significare che la nascita di Gautama è un evento che coinvolge non solo le sorti del genere umano, ma l’intero cosmo. Gli stessi dei si prostrano dinnanzi al Buddha nascente poiché attendono ansiosi la predicazione del Dharma (la dottrina) che li renderà finalmente liberi. Al bambino vengono posti i nomi di Siddharta (Colui che ha raggiunto lo scopo) e di Gautama poichè egli deriva dalla stirpe brahmanica di Gotama. La mamma morì pochi giorni dopo il parto ed il bimbo venne allevato dalla sorella di lei, Mahaprajapati, che era la seconda moglie del re. Gautama era venuto al mondo recando sul proprio corpo dei segni straordinari che ne lasciavano intuire la grandezza. Interpretandoli, i veggenti che frequentavano il palazzo predissero a Shuddodana, il papà, che il bambino, qualora fosse rimasto nel mondo sarebbe divenuto un chakravartin, ossia un sovrano universale. Se diversamente, nel corso della sua esistenza, avesse deciso di abbandonare la vita di corte per intraprendere un sentiero spirituale, sarebbe giunto allo stato di Buddha perfettamente compiuto.

8°g.    27/4 Lumbini – Tansen
Nel corso della mattina si potranno completare le visite e, prima di partire, visitare le rovine di Kapilvastu, la capitale del regno del Buddha (vi è ‘concorrenza’ su questo: anche oltre il vicino confine dell’India ci sono delle rovine che là vengono considerate quelle ‘vere’…). Si procede quindi per Tansen, centro principale della regione di Palpa, 75 km a nord ovest di Lumbini, un percorso di circa 3 ore e mezza. Questa cittadina è un luogo interessante: il centro ha un aspetto medioevale con vicoli ripidi dove le auto non possono transitare e palazzi in stile Newari con le tipiche finestre finemente intagliate; in passato fu la capitale del regno Magar, che per un luogo periodo fu uno dei più potenti principati del Nepal. Si alloggia e si cena presso l’hotel Papali Chen.

9°g.    28/4 Tansen – Shanti Stupa – Pokhara – Dampus
Si parte per Pokhara che dista circa 123 km a nord est, un percorso che richiede circa 4 ore di guida. Ci si reca per una breve visita alla Pagoda della Pace, la Shanti Stupa, posizionata in punto molto panoramico sopra al celebre lago della cittadina. Dopo il pranzo in un ristorantino della celebre ‘lake side’ si lascia Pokhara utilizzando delle jeep locali con cui si raggiunge in circa un’ora o poco più il villaggio di Dampus, edificato nel tipico stile locale su di un costone dei monti, da dove si ha una visuale formidabile sulla catena himalaiana, ed in particolare dell’ardito Machhapuchare, il monte conosciuto come “il Cervino dell’Himalaia”. Si alloggia e si cena in una casa – rifugio tipica di questa regione, dove si segnala che non si hanno i servizi in camera, ma si assapora l’atmosfera magica che sanno regalare questi luoghi che fino a pochissimo tempo addietro erano raggiungibili solo a piedi.

10°g.    29/4 Dampus – Pokhara – Katmandu
Tornati a valle con le jeep si procede per l’aeroporto di Pokhara per il volo di rientro a Katmandu, dove si arriva indicativamente per l’ora di pranzo. Si alloggia nel medesimo hotel e si avrà il resto del tempo a disposizione. È prevista una serata folk con cena in un locale tipico dell’area di Tamel.

11°g.    30/4 Katmandu e volo di rientro
Tempo libero fino al trasferimento all’aeroporto per il volo di rientro. Quasi tutti i voli partono nel pomeriggio con arrivo nella giornata successiva.

12°g.    Martedì 1 maggio, arrivo a destinazione.

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L’iscrizione e la partecipazione al viaggio è regolata dalle Condizioni Generali di Partecipazione; la quota include la polizza “Assistenza sanitaria, rimborso spese mediche e danneggiamento bagaglio” fornita da Europ Assistance, la polizza “Viaggi Rischio Zero” di UnipolSai Assicurazioni e la polizza “Filodiretto Protection” fornita da Nobis Compagnia di Assicurazioni. Le normative (Condizioni Generali e polizze assicurative) sono visibili nel sito di Amitaba e presso il nostro ufficio.

Amitaba S.r.l. è un operatore turistico legalmente costituito con sede in viale Ca’ Granda, 29 a Milano, iscritto al Registro Imprese della Camera di Commercio di Lecco col numero 313373, REA numero 1623197, partita IVA 13152290154. È autorizzato a svolgere la propria attività con licenza rilasciata con il decreto della Provincia di Milano numero 67762/00 del 30/10/2000. Amitaba S.r.l. ha stipulato ai sensi dell’art. 50 del Codice del Turismo (D.lgs 79/2011) una polizza per la Responsabilità Civile Professionale con la UnipolSai Assicurazioni n. 100073953 per un massimale di € 2.065.000,00.