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Nepal


Trek nel Solo Kumbhu: Everest, Lhotse e Cho Oyu

Con Gokyo Ri (5483 mt), Kala Pattar (5554 mt) e Chhukung Ri (5500 mt)


Tramonto sull’Everest da Gokyo Ri

Everest re Nuptse da Kala Pattar

Pumori

Ama Dablang

Visuale da Gokyo Ri

PARTENZA
13/10/2018
RITORNO
03/11/2018
PRE-ESTENSIONE
ESTENSIONE
2a ESTENSIONE
DURATA
22 giorni
PARTECIPANTI
GUIDA

 Sintesi del viaggio


Il percorso si snoda lungo alcuni dei sentieri più belli in assoluto al mondo e si prevede la salita di tre monti (non si richiede capacità tecnica) che offrono panoramiche stupende e regalano la soddisfazione di spaziare con lo sguardo a 360° gradi sugli scenari inimmaginabili dell’alto Himalaya! Nella regione dell’Everest (il Solo Kumbhu) sono due le valli principali: il programma prevede di visitarle entrambe; da Namche Bazar, la “capitale” degli Sherpa, si arriva alle falde del Cho Oyu e da qui si aggirano i monti fino all’Everest, arricchendo ulteriormente il trekking con un tratto nella valle di Chhukung ai piedi del Lhotse.

Se apriamo le mani, possiamo ricevere ogni cosa. Se siamo vuoti, possiamo contenere l’Universo.

 Presentazione del viaggio


Raggiunta Katmandu, si parte in volo per Lukla e si inizia il cammino andando a Namche Bazar, il villaggio principale della regione. Per favorire l’acclimatazione da qui si risale la bella valle che porta a Thame, dove si trova anche un bel monastero tibetano che si potrà visitare, e si trascorre una notte anche al villaggio di Khumjung, posizionato sopra a Namche Bazar. Si prosegue per Gokyo, dove si sale il Gokyo Ri (5483 mt), un punto panoramico di una bellezza che va oltre l’immaginabile: la visuale spazia dal Cho Oyu al massiccio dell’Everest e ad est fino al Makalu. Si lascia Gokyo attraversando il ghiacciaio (morenico, senza problemi di crepacci) e si scende lungo il versante opposto a quello utilizzato nella salita, aggirando in due giorni i bellissimi monti che separano dal gruppo dell’Everest, Nuptse e Lhotse. Percorrendo il bordo del grande ghiacciaio che fluisce dall’Everest si arriva a Gorak Shep, da dove si raggiunge il campo base e si sale sul Kala Pattar (5545 mt), uno dei punti panoramici più celebri dell’Himalaia. Si rientra aggirando le falde del Nuptse e proseguendo verso est arrivando ai piedi della parete sud del Lhotse a Chhukung. Qui si esplora il bacino a nord dell’Ama Dablam, che lascia basiti per l’imponenza degli anfiteatri glaciali a canna d’organo, dove si potrà arrivare fino alla base dell’Imje Tse ed oltre, e si sale il Chhukung Ri (5500 mt), speciale in particolare per le visuali sul Lhotse. Inizia quindi il percorso di ritorno, che segue il deflusso della valle riportando a Namche Bazar via Tengboche ed a Lukla, da dove si rientra in volo a Katmandu. Qui si avrà un giorno a disposizione, quando sono previste delle interessanti visite ai siti storici; la giornata potrà essere utilizzata come giorno di riserva per il trekking.

Durante il trekking per l’alloggio si utilizzano i lodge, piccoli rifugi costruiti dagli Sherpa che consentono di dormire più caldi rispetto alla tenda, ed offrono del buon cibo. Il bagaglio personale è trasportato dai portatori (per un massimo di 15 kg a testa).

NOTA TECNICA

Il percorso tiene conto della necessaria acclimatazione e le tappe sono ragionate sulla base di una lunga esperienza; sono previste tre salite, al Gokyo Ri (5483 mt) nella valle del Cho Oyu, al Kala Pattar (5545 mt) ai piedi dell’Everest ed alla cima di Chhukung (circa 5200 mt) di fronte al Lhotse: i punti panoramici tra i più belli del pianeta. Non è un percorso tecnico, non bisogna essere alpinisti e basta avere un po’ di determinazione; in sintesi è adatto a persone in salute che abbiano un’adeguata forma fisica.
È necessario attrezzarsi per le basse temperature; durante il trekking si dorme sempre nei “Lodge”, i rifugetti himalaiani che sono abbastanza confortevoli; è importante comunque avere un sacco a pelo omologato per i – 10° / – 20°C, vestiario e calzature che consentano il confort a queste temperature. È un fattore di prudenza, perché non è usuale avere –20°C in questa stagione. Si segnala che a volte in queste locande non è possibile avere la stanza singola e dove si può avere la doccia calda questa va pagata in loco da chi la richiede (una cifra minima).
Il visto nepalese viene rilasciato all’aeroporto, serve una foto e il passaporto deve avere almeno sei mesi di validità dal momento dell’ingresso nel Paese; si raccomanda di portare una foto in più per il permesso di trekking.

 Programma del viaggio


(I tempi indicati per le tappe sono riferiti ad un percorso senza soste eseguito con un ritmo normale)

1°g.    Sabato 13 ottobre, partenza in volo per il Nepal
Per andare a Katmandu non ci sono collegamenti diretti dall’Italia e molti viaggiatori scelgono di transitare da Delhi in India o utilizzano linee aeree che fanno scalo in Medio Oriente; vi è un’ampia scelta e Amitaba può prenotare quella di maggior gradimento. La maggior parte dei voli prevede di viaggiare la notte arrivando nella giornata successiva.

2°g.    14/10 Arrivo a Katmandu   Accoglienza in aeroporto da parte del corrispondente nepalese di Amitaba e trasferimento all’Hotel Vajra, immerso in un bel giardino ad un quarto d’ora di cammino dal centro della città e dallo Stupa di Swayambhu, dove, chi lo desidera, potrà recarsi a piedi dall’albergo.

3°g.    15/10 Katmandu – Lukla – Bengkar (2650 mt)
Partenza in volo per Lukla, tipico aeroporto himalaiano appeso al bordo di una valle e posto a circa 2800 mt di quota, che si raggiunge in circa 30 minuti. Si inizia già oggi il cammino con una facile tappa di circa 4 ore, scendendo al fiume Dudh Kosi e risalendo verso nord la valle che porta a Namche Bazar; si transita da Phakding e si prosegue fino a Bengkar, dove i lodge sono forse meno belli che a Phakding ma si gode della vista del Tamerseku.

4°g.    16/10 Bengkar – Namche Bazar (3440 mt)
Si segue il fiume fino alla base della salita che porta al villaggio di Namche Bazar, il centro principale degli Sherpa. Tappa di circa 5 ore.

5°g.    17/10 Namche Bazar – Thame (3800 mt)
Per favorire l’acclimatazione si risale il sentiero che porta verso ovest fino al villaggio di Thame, alle porte della valle che conduce verso il Rolwaling; qui si trova anche un interessante monastero. Tappa di circa 4 ore e mezza.

6°g.    18/10 Thame – Khumjung (3790 mt) 
Si torna verso Namche e giunti nei pressi si segue il sentiero più alto che porta al bel villaggio di Khumjung, situato su di un poggio posto sopra alla “capitale” degli Sherpa. Tappa di circa 4 ore.

7°g.    19/10 Khumjung – Luza (4360 mt)
Si segue il sentiero che si inerpica per i costoni della montagna fino ad una discesa di circa 400 mt che porta a Phortse Tenga, da dove si inizia a risalire il fiume che origina dal ghiacciaio del Cho Oyu e si risale verso le pasture più alte attraversando alcuni alpeggi. Si sosta per il pranzo a Dole (4200 mt) e da qui si prosegue per il vicino alpeggio di Luza. Tappa di circa 5 ore.

8°g.    20/10 Luza – Gokyo (4750 mt)   Si prosegue camminando tra le pasture degli yak, con visuali sempre entusiasmanti, attraverso l’alpeggio di Machhermo (4410 mt) con la visuale Cho Oyu verso nord che completa l’orizzonte. Si arriva ad un primo lago e poco oltre si giunge al lago turchese di Gokyo. Tappa di circa 5 ore. Chi se la sente potrà cimentarsi già questo pomeriggio con una salita al Gokyo Ri (5483 mt) per ammirare un indimenticabile tramonto.

9°g.    21/10 Gokyo – Gokyo Ri (5483 mt) – Phortse (3850 mt)   Si parte prestissimo, per godere delle prime luci del mattino dalla vetta del Gokyo Ri (5483 mt). La salita è facile, segue un sentiero che si inerpica lungo crinali erbosi, e richiede al massimo tre ore. Dopo il pranzo si parte per Phorte; si segue per un tratto il sentiero utilizzato per giungere fin qui, si oltrepassa quindi il ponte sul fiume che fluisce dal ghiacciaio del Cho Oyu e, discendendo lungo il versante opposto a quello della salita, si giunge alla congiunzione con la valle che sale verso l’Everest arrivando a destinazione. La tappa è di circa 5 ore.

10°g.    22/10 Phortse – Dingboche (4280 mt)
Si risale la valle fino a Dingboche, con la visuale del Lhotse a nord e dell’Ama Dablam ad est, una tappa ci circa 5 ore.

11°g.    23/10 Dingboche – Lobuche (4830 mt)
Si prosegue la salita iniziando ad aggirare le falde del Nuptse; si lascia ad est la vallata che sale verso il Lhotse e ad ovest la valle che porta al Cho La, arrivando a Lobuche con circa 6 ore di cammino. Da Lobuche alla Piramide, per chi desidera visitare il luogo, si impiega circa mezz’ora.

12°g.    24/10 Lobuche – Gorak Shep (5100 mt); escursione al campo base
Si seguono le morene lungo i bordi del ghiacciaio godendo della vista del Pumori che si erge di fronte; dopo l’attraversamento di un ghiacciaio che confluisce dal lato della valle, anche questo coperto da sassi e senza pericolo di crepacci, si arriva a Gorak Shep, impiegando circa 2 ore e mezza. Da qui il campo base dell’Everest, situato di fronte alla famosa cascata di ghiaccio, dista circa 2 ore; chi lo desidera può recarvisi, rientrando poi  a Gorak Shep per la notte.

13°g.    25/10 Salita al Kala Pattar (5545 mt) – Lobuche
La salita al Kala Pattar, uno dei punti panoramici più celebri al mondo, non presenta difficoltà ed impegna per circa 2 ore. Nel pomeriggio si torna a Lobuche.

14°g.    26/10 Lobuche – Chhukung (4730 mt)
Nella parte iniziale si segue il sentiero utilizzato nella salita deviando poi ad est per seguire la valle che porta ai piedi del Lhotse ed arrivando alle pasture dell’alpeggio di Chhukung, situato a nord dell’Ama Dablam ed ai piedi della parete sud del Lhotse. Si cammina per circa 5 ore.

15°g.    27/10 Chhukung
Esplorazione della vallata alla base del Lhotse; la si risale verso est, godendo di un panorama fantastico sulle formazioni di ghiaccio a canna d’organo del grande bacino a nord dell’Ama Dablam, potendo scegliere di risalire diversi crinali panoramici ed arrivando fino ad oltre la base dell’Imje.

16°g.    28/10 Chhukung – Chhukung Ri (5500 mt) – Tengboche (3867 mt)
Si parte presto al mattino per raggiungere la vetta del Chhukung Ri, da dove si gode di un panorama stupendo sulla parete sud del Lhotse e sui colossi che contornano la valle, tra cui l’Ama Dablam e, ad est, la sommità del Makalu. Si inizia quindi la prima tappa del percorso di rientro che in circa 5 ore e mezza porta a Tengboche, dove si trova un bel monastero buddista in vista della spettacolare parete sud dell’Ama Dablam.

17°g.    29/10 Temboche – Namche Bazar
Da Temboche si scende al fiume (3250 mt) e si risale il versante settentrionale della valle verso Namche Bazar (3440 mt), seguendo un sentiero che segue il bordo della montagna senza salire fino a Khumjung. Con la buona acclimatazione che si possiede, per questa tappa si impiegano circa 4 ore.

18°g.    30/10 Namche Bazar – Lukla
Si continua per Lukla, ripercorrendo in discesa le prime due tappe fatte all’inizio; la tappa è di circa 6 ore.

19°g.    31/10 Lukla – Katmandu
Si parte in volo per Katmandu; all’arrivo, trasferimento in hotel e relax.

20°g.    1/11 Katmandu; visita di Pashupatinath, Bodnath e Durbar
Sono previste delle visite ai siti storici dell’interessantissima valle di Katmandu; si inizia da Pashupatinath, l’antichissimo santuario indù lungo le rive del fiume Bagmati dedicato a Shiva, luogo di pellegrinaggio dove giungono anche molti pittoreschi Sadhu. L’intera collina è un mondo da scoprire, disseminata di antichi tempietti immersi nel verde; sulla riva del fiume avvengono le cremazioni. Da qui si raggiunge il vicino Stupa di Bodnath, nel cuore del quartiere tibetano, ricco di botteghe, negozi e importanti templi e monasteri, dove si potrà anche scegliere un panoramico ristorantino per il pranzo. Si completa la giornata con la visita del centro storico di Katmandu: Durbar Square e dintorni con i magnifici templi, l’antico palazzo reale e la galleria nazionale d’arte.

21°g.    2/11 Katmandu e volo di rientro 
Tempo libero fino a quando ci si reca all’aeroporto per l’imbarco sul volo internazionale. In funzione del volo di rientro utilizzato Amitaba predisporrà gli eventuali servizi aggiuntivi richiesti sia a Katmandu che a Delhi per chi transitasse dall’India.

22°g.    Sabato 3 novembre, arrivo a destinazione

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L’iscrizione e la partecipazione al viaggio è regolata dalle Condizioni Generali di Partecipazione; la quota include la polizza “Assistenza sanitaria, rimborso spese mediche e danneggiamento bagaglio” fornita da Europ Assistance, la polizza “Viaggi Rischio Zero” di UnipolSai Assicurazioni e la polizza “Filodiretto Protection” fornita da Nobis Compagnia di Assicurazioni. Le normative (Condizioni Generali e polizze assicurative) sono visibili nel sito di Amitaba e presso il nostro ufficio.

Amitaba S.r.l. è un operatore turistico legalmente costituito con sede in viale Ca’ Granda, 29 a Milano, iscritto al Registro Imprese della Camera di Commercio di Lecco col numero 313373, REA numero 1623197, partita IVA 13152290154. È autorizzato a svolgere la propria attività con licenza rilasciata con il decreto della Provincia di Milano numero 67762/00 del 30/10/2000. Amitaba S.r.l. ha stipulato ai sensi dell’art. 50 del Codice del Turismo (D.lgs 79/2011) una polizza per la Responsabilità Civile Professionale con la UnipolSai Assicurazioni n. 100073953 per un massimale di € 2.065.000,00.