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Nepal


Losar, il Capodanno tibetano

Viaggio in collaborazione con l’Istituto Lama Tzong Khapa (Pomaia)


PARTENZA
28/02/2014
RITORNO
09/03/2014
PRE-ESTENSIONE
ESTENSIONE
2a ESTENSIONE
DURATA
10 giorni
PARTECIPANTI
GUIDA

 Sintesi del viaggio


Il viaggio porta nella valle di Katmandu durante le celebrazioni del Losar, il capodanno tibetano, offrendo l’opportunità di entrare in forte contatto con un affascinante mondo culturale. Nella valle di Katmandu risiede una grande comunità di buddisti, incluso un cospicuo nucleo di rifugiati tibetani, che per il Losar organizzano un’infinità di celebrazioni ed eventi interessanti a cui è facile partecipare ed essere ben accetti, godendo appieno della giovialità e benevolenza espressa da queste persone.

Attorno ai grandi Stupa, a Swayambu e ancor più a Bodnath, ogni monastero apre le porte delle assemblee dei monaci, spesso presiedute da importanti Lama, e tutta la comunità partecipa alle celebrazioni. Molti dei monasteri più grandi organizzano manifestazioni rituali di danze eseguite con maschere e costumi, tra cui quelle del “monastero rosso” di Sechen che sono di eccellente qualità. Per la festa di Lhabsol, l’offerta del fumo prodotto da erbe aromatiche e incensi che conclude il Losar, fin dalle prime luci dell’alba migliaia di persone iniziano la circumambulazione dei sacri Stupa, e l’aria vibra con il suono dei mantra. Nel corso del soggiorno si avrà anche la possibilità di incontrare alcuni importanti Lama.

Se apriamo le mani, possiamo ricevere ogni cosa. Se siamo vuoti, possiamo contenere l’Universo.

 Presentazione del viaggio


Attorno ai grandi Stupa, a Swayambu e ancor più a Bodnath, ogni monastero apre le porte delle assemblee dei monaci, spesso presiedute da importanti Lama, e tutta la comunità partecipa alle celebrazioni. Molti dei monasteri più grandi organizzano manifestazioni rituali di danze eseguite con maschere e costumi, tra cui quelle del “monastero rosso” di Sechen che sono di eccellente qualità. Per la festa di Lhabsol, l’offerta del fumo prodotto da erbe aromatiche e incensi che conclude il Losar, fin dalle prime luci dell’alba migliaia di persone iniziano la circumambulazione dei sacri Stupa, e l’aria vibra con il suono dei mantra. Nel corso del soggiorno si avrà anche la possibilità di incontrare alcuni importanti Lama.

Questo periodo è uno dei momenti più belli nella vita della valle di Katmandu; il programma, oltre a seguire i vari momenti del Losar, dà l’opportunità di visitare gran parte dei siti storici e artistici più importanti.

A Katmandu si alloggia presso l’hotel Vajra, immerso in un bel giardino a un quarto d’ora di cammino dal centro della città e dallo Stupa di Swayambhu; è costruito nello stile tradizionale Newari con decorazioni in legno eseguite dall’artista Utam Raj di Patan e pitture del maestro tamang Bimal Moktan;  offre diversi servizi inclusi i massaggi ayurvedici e dispone di un’interessante biblioteca. Tutti i trasporti vengono effettuati con un pulmino privato.

 Programma del viaggio


Il programma è da ritenersi piuttosto flessibile, per poter seguire gli eventi di maggior interesse man mano che si svolgono: le celebrazioni non avvengono secondo un ‘calendario ufficiale’ rigidamente formale. Le attività di seguito indicate verranno tutte svolte, ma non necessariamente nell’ordine esposto; e se ne aggiungeranno anche altre non “prevedibili”.

1°g.   Venerdì 28 febbraio, partenza in volo per il Nepal  
Non ci sono collegamenti diretti dall’Italia per Katmandu e molti viaggiatori scelgono di transitare da Delhi in India; vi è un’ampia scelta di compagnie aeree e Amitaba può prenotare quella di maggior gradimento. La maggior parte dei voli prevede di viaggiare la notte arrivando nella giornata successiva.

2°g.  1/3 Arrivo a Katmandu  
Accoglienza in aeroporto da parte del corrispondente nepalese di Amitaba e trasferimento all’Hotel Vajra. Nel pomeriggio ci si reca a visitare Swayambhu, l’antichissimo stupa che si erge sulla valle, i templi circostanti e le colline adiacenti di Manjushri e Saraswati.

3°g.  2/3 Katmandu, inizio del Losar  
Ci si reca di prima mattina allo Stupa di Bodnath nel cuore del quartiere tibetano, ricco di botteghe, negozi e importanti templi e monasteri; sono in pieno svolgimento le attività di preparazione nei diversi gompa, la gente presenta offerte e si reca dai grandi Lama per riceverne la benedizione. Si lascia Bodanth, molto probabilmente dopo pranzo, per recarsi a Pashupatinath, l’antichissimo santuario indù lungo le rive del fiume Bagmati dedicato a Shiva, luogo di pellegrinaggio dove giungono anche molti pittoreschi Sadhu. L’intera collina è un mondo da scoprire, disseminata di antichi tempietti immersi nel verde; sulla riva del fiume avvengono le cremazioni. Si completa la giornata con la visita del centro storico di Katmandu: Durbar Square e dintorni con i magnifici templi, l’antico palazzo reale e la galleria nazionale d’arte; tempo permettendo ci si reca anche a Indra Chowk, il grande mercato con tantissimi negozi circostanti. Nel corso del pomeriggio si viene raggiunti dai partecipanti che provengono da Varanasi.

4°g.  3/3 Katmandu, Gulhuk Puja  
In buona parte dei monasteri tibetani dislocati nella valle di Katmandu vengono eseguite rappresentazioni di danza con maschere e costumi il cui scopo è cacciare le negatività per propiziare un buon inizio del nuovo anno. La zona dello Stupa di Bodnath offre alcuni dei momenti più speciali, con rappresentazioni molto significative al Sechen Gompa fondato da Dilgo Kyentse Rimpoce, conosciuto come il “monastero rosso”, dove per le danze è spesso presente anche l’attuale giovane reincarnazione del grande maestro. Sono molto speciali anche le celebrazioni che si svolgono al vicino “monastero bianco” Ka-Nying, di tradizione Kagyu e Nyingma, fondato da Urgyen Tulku, dove presiede le cerimonie un altro importante Lama, l’Abate Nima Choeky. Le attività proseguono per l’intera giornata.

5°g.  4/3 Katmandu, Lhabsol  
Presso gli Stupa di Swayambhu e Bodnath già dalle prime luci dell’alba iniziano le circumambulazioni e nei molti templi e monasteri si svolgono una moltitudine di riti e celebrazioni. È un momento festoso: una gran folla di persone di tutte le comunità di origine tibetana (esuli, Sherpa, Dolpo-pa, Mustangi, Gurung, ecc.) esegue la cosiddetta “offerta del fumo” bruciando rami di pino, incensi ed erbe aromatiche, un momento molto colorito di gioia collettiva. È una grande celebrazione che segna l’inizio del nuovo anno; tutti sfoggiano i costumi più belli formando un coloratissimo e interessante insieme. A Bodanth i monaci provenienti dai diversi monasteri circostanti eseguono una grande processione attorno allo Stupa. Al termine si avrà del tempo disponibile per altre attività; oggi si tengono anche varie esecuzioni dell’Opera tibetana, per noi difficili da capire, ma comunque interessanti.

6°g.  5/3 Katmandu  
Si visita durante la mattina il grande complesso monastico di Kopan, uno dei centri principali della FPMT fondato da Lama Yeshe, posto panoramicamente su una collina da dove si gode un ampio panorama sulla città. A seguire si effettuano altre visite e incontri.

7°g.  6/3 Katmandu: Patan e Pharping  
Ci si reca a Patan, una delle tre antiche capitali della valle di Katmandu. La piazzetta centrale è un gioiello dell’architettura newari; tra i vari templi della zona circostante i più importanti sono il Tempio d’Oro e il Kumbeshwor ed è molto stimolante anche il museo di scultura, dove volendo si può pranzare in giardino. Un aspetto interessantissimo di Patan sono anche le botteghe artigiane che producono le famose immagini sacre, e potranno essere visitate. Dopo la visita dei siti storici di Patan ci si reca a Pharping, dove Lama Ciampa Monlam ha la propria residenza. In questo villaggio posto sui monti a sud di Katmandu si trovano importanti luoghi di pellegrinaggio e grotte di meditazione che la tradizione orale riferisce essere stati luoghi di permanenza di Guru Padmasambhava quando si stava recando in Tibet. Si trovano anche altri importanti siti, tra cui spiccano quelli dedicati a Vajrayogini e Tara; all’intorno sono sorti moltissimi monasteri, principalmente Nyingmapa e Kagyu, tra cui quello di Pema Osel edificato presso la grotta degli Asura (titani) che venne utilizzata da Guru Rimpoce.

8°g.  7/3 Katmandu: Bhaktapur e Changu Narayan  
Visita di Bhaktapur, il cui nome significa “città dei devoti”; è, tra le tre antiche capitali della valle di Katmandu, quella preservata meglio. Qui è più facile rivivere l’atmosfera che permeava la vita della gente prima del recente avvento della ‘civiltà’ moderna. Oltre al piacere di curiosare, questa città-villaggio offre esempi stupendi di architettura newari, tra cui la Nyatapola Mandir, una pagoda a cinque livelli, e le tre piazze di Durbar, Tumadhi e Dattatraya; si potrà anche visitare un’importante scuola di pittura specializzata nella creazione di tanke. Dopo la visita ci raggiunge Changu Narayan, un villaggio tradizionale posto su un’altura che domina la valle dove è ubicato un magnifico santuario dedicato a Vishnu.

9°g.  8/3 Katmandu e volo di rientro  
Tempo libero fino al trasferimento in aeroporto, dove la maggior parte dei voli parte nel pomeriggio.

10°g.  Domenica 9 marzo, arrivo a destinazione

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Budhanilkanta

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Losar a Sechen Gompa, Nepal

L’iscrizione e la partecipazione al viaggio è regolata dalle Condizioni Generali di Partecipazione; la quota include la polizza “Assistenza sanitaria, rimborso spese mediche e danneggiamento bagaglio” fornita da Europ Assistance, la polizza “Viaggi Rischio Zero” di UnipolSai Assicurazioni e la polizza “Filodiretto Protection” fornita da Nobis Compagnia di Assicurazioni. Le normative (Condizioni Generali e polizze assicurative) sono visibili nel sito di Amitaba e presso il nostro ufficio.

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