Nepal
L’Alta Via del Solo Kumbhu, trek all’Everest e Lobuche Est (6119 mt)
Estensione: salita al Lobuche Est (6119 mt)









Sintesi del viaggio
Il Solo Khumbu del Nepal, dove troneggia l’Everest contornato da colossali monti di epica bellezza, è sicuramente la meta più ambita di ogni appassionato di montagna: la regione più spettacolare del nostro pianeta. Il viaggio, organizzato sulla base di una trentennale esperienza, attraversa il meglio di quanto la natura offre nella terra degli Sherpa, vero cuore dell’Himalaia; l’itinerario è ottimo anche per chi vi si fosse già recato e desideri conoscere in modo più completo queste magiche valli. Al termine del trekking è prevista l’opzione di salire il Lobuche Est, un monte di 6119 mt posto in posizione fantastica: menzionando le cime più note, si ha di fronte la triade regale di Everest, Lhotse e Nuptse, a ovest il Cho Oyu e il Gyachung Kang, ad est il Makalu e l’Ama Dablang, a nord il Pumori e l’altopiano del Tibet.
Presentazione del viaggio
Le due principali valli alte del Solo Khumbu sono, da ovest ad est, la valle di Gokyo che oltre Namche Bazar, la ‘capitale’ degli Sherpa, si dirama in direzione nord fino alla base del Cho Oyu, e la valle principale che porta al campo base dell’Everest aggirando le straordinarie pareti del Nuptse. Il programma prevede di visitare queste due valli e di collegarsi da una all’altra attraverso il passo del Cho, che offre prospettive e visuali meravigliose tracciando un’Alta Via. Arrivati in volo a Lukla si inizia il cammino andando a Namche Bazar, il villaggio principale della regione; per favorire l’acclimatazione da qui si risale la bella valle che porta a Thame e si trascorre una notte anche al villaggio di Khumjung. Si prosegue per Gokyo, dove si sale il Gokyo Ri (5483 mt), un punto panoramico di una bellezza che va oltre l’immaginabile: la visuale spazia dal Cho Oyu al massiccio dell’Everest e ad est fino al Makalu. Si lascia la valle di Gokyo attraversando il ghiacciaio (morenico, senza problemi di crepacci) e si valica il passo del Cho (5420 mt); si lascia il deflusso della valle salendo al passo dell’Awi Peak, nei pressi del campo base del Lobuche, e si scende verso il ghiacciaio che fluisce dall’Everest seguendolo fino a Gorak Shep, da dove si raggiunge il campo base e si sale sul Kala Pattar, uno dei punti panoramici più celebri dell’Himalaia. Inizia quindi il percorso di ritorno, che segue il deflusso della valle riportando a Namche Bazar via Tengboche, con una deviazione che porta a Chhukung alla base del Lhotse e in vista delle spettacolari canne d’organo glaciali a nord dell’Ama Dablang. Il capogruppo esegue il tentativo di salita al Lobuche e chi rientra viene accompagnato da una nostra guida nepalese fino a Lukla, da dove si rientra in volo a Katmandu. Per chi lo desidera, è possibile rimanere coi compagni che salgono al Lobuche seguendoli fino al campo alto e poi rientrando a Lukla con loro.
Chi si cimenta con la vetta del Lobuche, che raggiunge 6119 metri di altezza ha a disposizione tre giorni; se ne utilizzano usualmente solo due, un giorno è tenuto di riserva. Dopo l’ascensione si rientra a Lukla.
Durante il trekking per l’alloggio si utilizzano i lodge, piccoli rifugi costruiti dagli Sherpa che consentono di dormire più caldi rispetto alla tenda, ed offrono del buon cibo. Si utilizzano dei campi solo per la salita al Lobuche, ma nella fase di rientro si torna ad utilizzare i logde. Il bagaglio personale è trasportato dai portatori; accompagna il gruppo, oltre al capogruppo, una guida Sherpa.
NOTA TECNICA
L’Alta Via del Solo Kumbhu è un trekking per persone in salute che abbiano una buona forma fisica. Le tappe previste sono ragionate sulla base di una lunga esperienza; la parte iniziale prevede un’adeguata acclimatazione che consente di arrivare a superare l’alta quota del passo del Cho, di 5420 mt. Sono previste anche due salite, al Gokyo Ri (5483 mt) nella valle del Cho Oyu e al Kala Pattar (5545 mt) ai piedi dell’Everest, i punti panoramici tra i più belli del pianeta. Tutta questa parte non è tecnica, non bisogna essere alpinisti e basta avere un po’ determinazione.
La salita al Lobuche Est, una vetta alta 6119 mt, si esegue alla fine quando l’acclimatazione è ormai ottima; per salire bisogna utilizzare ramponi e picozza e, anche se la salita fino all’anticima non è particolarmente difficile e con l’aiuto del capogruppo e della guida Sherpa una persona non molto esperta può farcela, è necessario avere avuto già precedenti esperienze di progressione sul ghiaccio. L’ultimo tratto, dall’anticima alla vetta, è più tecnico e percorribile solo da persone esperte.
ATTREZZATURA
Per godere appieno di questa magnifica avventura è necessario premunirsi per le basse temperature. È fondamentale un sacco a pelo omologato per i – 20°C e vestiario e calzature che consentano il confort a queste temperature. È un fattore di prudenza, perché non è usuale avere –20 in questa stagione. Chi si cimenta nella salita al Lobuche deve avere scarponi da ghiaccio, ramponi, piccozza, imbracatura, jumar e moschettoni; il resto dell’attrezzatura è fornito dall’organizzazione. Per chi non avesse materiali adatti a Katmandu è possibile noleggiare o acquistare a prezzi convenienti tutto, ma in questo caso è meglio avvisare il capogruppo prima della partenza per fare predisporre il materiale. È però obbligatorio avere con se prima di partire gli scarponi, perché non è detto che si trovino quelli adatti a Katmandu.
Programma del viaggio
(I tempi indicati per le tappe sono riferiti a un percorso senza soste eseguito con un ritmo normale)
1°g. Sabato 18 ottobre, partenza in volo per il Nepal
2°g. 19/10 Arrivo a Katmandu
Accoglienza in aeroporto da parte del corrispondente nepalese di Amitaba e trasferimento all’Hotel Vajra, immerso in un bel giardino a un quarto d’ora di cammino dal centro della città e dallo Stupa di Swayambhu.
3°g. 20/10 Katamandu
Giornata a disposizione, utile per controllare l’attrezzatura e fare eventuali acquisti.
4°g. 21/10 Katmandu – Lukla – Bengkar (2650)
Partenza in volo per Lukla, tipico aeroporto himalaiano appeso al bordo di una valle posto a circa 2800 mt di quota, che si raggiunge in circa 30 minuti. Si inizia già oggi il cammino con una facile tappa di circa 3 ore e mezza, scendendo al fiume Dudh Kosi e risalendo verso nord la valle che porta a Namche Bazar, arrivando a Phakding e proseguendo fino a Bengkar, dove i lodge sono forse meno belli che a Phakding ma si gode della vista del Tamerseku.
5°g. 22/10 Bengkar – Namche Bazar (3440)
Si segue il fiume fino alla base della salita che porta al villaggio di Namche Bazar, il centro principale degli Sherpa. Tappa di circa 4 ore.
6°g. 23/10 Namche Bazar – Thame (3800)
Per favorire l’acclimatazione si risale il sentiero che porta verso ovest fino al villaggio di Thame, alle porte della valle che conduce verso il Rolwaling; qui si trova anche un interessante monastero. Tappa di circa 4 ore.
7°g. 24/10 Thame – Khumjung (3790)
Si torna verso Namche e nei pressi del villaggio si segue il sentiero più alto che porta al bel villaggio di Khumjung, situato su di un poggio posto sopra alla “capitale” degli Sherpa. Tappa di circa 3 ore e mezza.
8°g. 25/10 Kumjung – Luza (4360)
Si segue il sentiero che si inerpica per i costoni della montagna fino ad una discesa di circa 400 mt che porta a Phortse Tenga, da dove si inizia a risalire il fiume che origina dal ghiacciaio del Cho Oyu e si risale verso le pasture più alte attraversando alcuni alpeggi. Si sosta per il pranzo a Dole (4200) e da qui si prosegue per il vicino alpeggio di Luza. Tappa di 5 / 6 ore.
9°g. 26/10 Luza – Gokyo (4750)
Si prosegue camminando tra le pasture degli Yak, con visuali sempre più entusiasmanti, attraverso l’alpeggio di Machhermo (4410), a nord domina l’orizzonte il Cho Oyu; si arriva ad un primo lago e poco oltre si giunge al lago turchese di Gokyo. Tappa di circa 4 ore. Chi se la sente potrà cimentarsi già questo pomeriggio con una salita al Gokyo Ri (5483) per ammirare un indimenticabile tramonto.
10°g. 27/10 Gokyo
Si parte prestissimo, per godere delle prime luci del mattino dalla vetta del Gokyo Ri (5483). La salita è facile, segue un sentiero che si inerpica lungo crinali erbosi, e richiede al massimo tre ore. Dopo il pranzo chi lo desidera può prosegue il cammino da Gokyo verso il Cho Oyu seguendo le morene erbose arrivando ad un primo, stupendo lago; se ci si avventura oltre si arriva ad un altro laghetto. In alternativa questa escursione può essere fatta la mattina successiva, in quanto la tappa per Taknak è breve.
11°g. 28/10 Gokyo – Taknak (4700)
Si segue per un tratto il sentiero utilizzato per giungere fin qui e si attraversa il ghiacciaio che fluisce dal Cho Oyu; il ghiaccio è coperto dai sassi, il percorso è segnato da ometti di pietra e non presenta pericoli. Raggiunto il versante orientale s’incontra l’alpeggio di Taknak, dove ci si accomoda per la notte. Tappa di circa 3 ore.
12°g. 29/10 Taknak – Cho La (5420) – Dzonglha (4620)
La salita al passo inizia con una prima parte ripida alle spalle dell’alpeggio e porta alla base della rampa che sfocia sul passo, un tratto questo spesso coperto dalla neve. La parte iniziale della discesa transita da un nevaio e, dopo un tratto più ripido, attraversa una zona di alpeggi. Si sosta per la notte a Dzonglha. La salita al passo richiede al massimo 4 ore, la discesa a Dzonglha massimo 2.
13°g. 30/10 Dzonglha – Lobuche (4830)
Si segue la dorsale settentrionale della valle e si sale al passo dell’Awi Peak, dove si trovano i campi alti utilizzati per la salita al Lobuche; si ha una stupenda visuale del Nuptse, del Lhotse e dei monti a sud. Procedendo, si scende nella valle che conduce all’alpeggio di Lobuche. Chi preferisse, può seguire il sentiero che gira attorno alla base dell’Awi scendendo fino a Duglha (4620 mt) e raggiungendo in quel punto la valle principale che porta a Lobuche, un percorso di circa 3 ore. La via dell’Awi Peak se si è allenati necessita solo circa un’ora in più, e richiede un minimo di familiarità con la progressione su roccia. Da Lobuche ci si reca a visitare la Piramide del CNR, una facile passeggiata di circa mezz’ora.
14°g. 31/10 Lobuche – Gorak Shep (5100); escursione al campo base
Si seguono le morene lungo i bordi del ghiacciaio godendo della vista del Pumori che si erge di fronte; dopo l’attraversamento di un ghiacciaio che confluisce dal lato della valle, anche questo coperto da sassi e senza pericolo di crepacci, si arriva a Gorak Shep, impiegando circa 2 ore e mezza. Da qui il campo base dell’Everest, situato di fronte alla famosa cascata di ghiaccio, dista circa 2 ore; chi lo desidera può recarvisi, rientrando poi a Gorak Shep per la notte.
15°g. 1/11 Salita al Kala Pattar (5545) – Lobuche
La salita al Kala Pattar, uno dei punti panoramici più celebri al mondo, non presenta difficoltà ed impegna per circa 2 ore. Nel pomeriggio si torna a Lobuche.
PER CHI RIENTRA
16°g. 2/11 Lobuche – Chhukung – Pangboche
Il capogruppo saluta i partecipanti; la responsabilità del trekking da qui a Lukla sarà in carico ad uno Sherpa che parla la lingua inglese. Tutto il percorso segue dei comodi sentieri, quindi non vi sono difficoltà. Si scende al villaggio di Pangboche, dove si sosta per la notte. Da qui chi lo desidera può risalire la vallata che porta a Chhukung seguendo il sentiero graduale, senza tratti di salita ripidi. Con questa escursione si gode di una grandiosa visuale sulla parete sud del Lhotse, uno dei bastioni di roccia più imponenti al mondo, mentre a sud si ha la piramide dell’Ama Dablang il cui lato orientale forma un anfiteatro di ghiaccio ornato da colossali canne d’organo, decisamente spettacolare, che si ammira al meglio proseguendo una mezz’ora oltre Chhukung.
17°g. 3/11 Pangboche – Tengboche – Namche Bazar (3440)
Si procede in discesa, con i soliti saliscendi di ogni sentiero himalaiano, arrivando a Temboche (3867) dove si trova un bel monastero buddista in vista della spettacolare parete sud dell’Ama Dablam. Da qui si scende al fiume (3250) e si risale il versante settentrionale della valle verso Namche Bazar. Si impiegano 5 – 6 ore.
18°g. 4/11 Namche Bazar – Lukla
Si ripercorrono in discesa le prime due tappe.
19°g. 5/11 Lukla – Katmandu
Si parte in volo per Katmandu; all’arrivo si viene ricevuti dal corrispondente di Amitaba, trasferimento in hotel e relax.
20°g. 6/11 Katmandu e volo di rientro
Tempo libero fino al trasferimento in aeroporto.
21°g. Venerdì 7 novembre, arrivo a destinazione
PER CHI SALE IL LOBUCHE EST (6119 MT)
16°g. – 18°g. (2/11 – 4/11) Salita al Lobuche Est
La salita al Lobuche viene eseguita di solito in due giorni. Nella prima giornata si sale al campo alto, nei pressi del passo dell’Awi Peak, e nel giorno successivo si sale in vetta e si ridiscende alla base della montagna, dove si alloggia in campo, o si rientra a Lobuche o Duglha. La salita, superati i tratti rocciosi, richiede una progressione su ghiaccio di moderata difficoltà fino all’anticima, che è poi collegata da una cresta che sale in direzione nord ovest fino alla vetta; il tratto dall’anticima alla vetta effettiva è più impegnativo e richiede maggiori capacità tecniche, ed è eseguibile solo se le condizioni sono ottimali. Si tiene un giorno di riserva da utilizzare nel caso vi fossero condizioni climatiche non buone. Se si sale in due giorni, si potrà utilizzare il giorno di riserva per anticipare il rientro verso Lukla potendo includere una puntata a Chhukung.
19°g. 5/11 Base del Lobuche – Tengboche (3867)
Il percorso segue dei comodi sentieri e in circa 5 ore si raggiunge Tengboche, dove si trova un bel monastero buddista in vista della spettacolare parete sud dell’Ama Dablam.
20°g. 6/11 Tengboche – Lukla
Da Tengboche si scende al fiume (3250) e si risale il versante settentrionale della valle verso Namche Bazar, per ridiscendere nuovamente al fiume e proseguire fino a Lukla, una tappona di circa 8 ore, ben eseguibile con l’allenamento finora accumulato.
21°g. 7/11 Lukla – Katmandu
Si parte in volo per Katmandu; all’arrivo si viene ricevuti dal corrispondente di Amitaba, trasferimento in hotel e relax.
22°g. 8/11 Katmandu e volo di rientro
Tempo libero fino al trasferimento in aeroporto.
23°g. Domenica 9 novembre, arrivo a destinazione
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Everest, Lhotse e Nuptse da Gokyo Ri
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