Skip to main content

Myanmar


Festival di Inle e siti classici

Cultura, arte e storia del Paese del Sorriso


Tessitrice a Inle

Lago Inle

Pagode di Indein

Etnia Kayan

Mandalay, Shwe Kyaung

PARTENZA
28/09/2014
RITORNO
11/10/2014
PRE-ESTENSIONE
ESTENSIONE
2a ESTENSIONE
DURATA
14 giorni
PARTECIPANTI
GUIDA

 Sintesi del viaggio


Il viaggio consente la visita dei siti artistici e storici principali della Birmania, ed è studiato per godere di un forte contatto con la cultura del Paese. Si esplora a fondo la regione del lago di Inle: qui si avrà l’opportunità di assistere al festival della pagoda di Phaungdaw Oo con la grandiosa processione rituale delle barche, uno dei momenti più belli del folclore birmano, e si raggiungono anche alcune aree tribali particolarmente affascinanti. È un percorso che porta ad avvicinare un popolo splendidamente sorridente, che trasmette un grande senso di cordialità, infondendo al visitatore un sereno senso di pace.

Se incontri qualcuno senza un sorriso, regalagliene uno dei tuoi.

 Presentazione del viaggio


L’itinerario inizia con la visita di Yangon (Rangoon), la capitale, dove si trova la pagoda di Shwedagon, il centro spirituale della Birmania. Si parte quindi con un volo per l’area archeologica di Bagan, un luogo tra i più affascinanti al mondo, dove sorgono centinaia di templi e pagode, edificati in gran parte tra l’XI ed il XIII secolo quando la città fu la capitale dell’impero birmano, immersi nella bella natura di una grande ansa del fiume Irrawaddy. Da Bagan si vola a Heho e si prosegue per il lago di Inle dove si avrà l’opportunità di godere dei momenti più belli del grande festival annuale; si scopre un microcosmo con templi e villaggi costruiti su palafitte dove la gente coltiva gli orti galleggianti, mantenendo attive raffinate capacità artigianali: qui viene prodotto anche un raro tessuto creato con gli steli del fiore di loto. Oltre ai mercati in piroghe che scivolano sull’acqua, colpiscono in special modo i resti di Indain, dove centinaia di piccole pagode emergono dalla giungla, e il remoto sito di Sanghar, un luogo speciale poco conosciuto dal turismo che si raggiunge con un’escursione in barca. Si lascia quindi Inle recandosi a Pindaya alle “grotte dei mille Buddha” e ci si sposta in volo a Mandalay per immergersi nelle visite dei siti di questa antica capitale e di Mingun, Amarapura, Sagaing e Ava, ricchissimi di storia; in queste regioni vivono la maggior parte dei monaci birmani e si trovano templi costruiti in legno di tek. Nella regione di Mandalay si partecipa al festival della ‘Danza dell’elefante’ di Kyaukse, un intenso momento del folclore birmano. Da Mandalay si rientra in volo a Yangon e ci si imbarca sul volo di rientro.

IL FESTIVAL DEL LAGO DI INLE

Il viaggio si svolge in occasione del festival del lago di Inle, o più precisamente il festival della pagoda di Phaungdaw Oo. E’ una ricorrenza eccezionale per chi è interessato a incontrare da vicino il folclore birmano in una delle sue manifestazioni più belle, nel contesto particolarmente accattivante del lago di Inle dove si trovano villaggi e templi in legno di tek su palafitte e la vita si svolge in simbiosi con l’acqua, con i mercati che si tengono sulle barche e le coltivazioni sviluppate con gli orti galleggianti. Durante il festival le immagini sacre della pagoda di Phaungdaw Oo, le più venerate della regione dello Shan di cui il lago è parte, vengono trasportate con tutti gli onori con una barca speciale (il Karaweick) in processione da villaggio a villaggio. L’evento più atteso è la processione principale, quando tutto attorno si crea una situazione gioiosa e di festa e anche un ampio mercatino con miriadi di banchetti che propongono cibi e mercanzie, dove si vedono anche spettacolini di pupazzi e teatrali. Passeggiando si incontra un gran numero delle diverse etnie che sfoggiano i propri costumi migliori, in particolare gruppi di Danu, Inntha, Pa-O, Palaung, Kachin e Taung Yoe, oltre ovviamente agli Shan.

 Programma del viaggio


1°g.  Domenica 28 settembre, partenza per Myanmar

2°g.  29/9 Arrivo a Yangon  
Arrivo a Yangon, dove è in attesa dei partecipanti la guida birmana. Si inizia con un giro della città di Yangon con i tanti edifici in stile coloniale e si visitano l’antica pagoda di Sule, il Monument Park, la chiesa di Emanuele e ci si reca al piccolo mercato locale della verdura completando con il classico Strand Hotel. Si pranza in un ristorante tipico e si prende alloggio presso l’hotel My o simile. Completano questa ricca giornata la visita di Chauk Htut Gyi, che contiene un’immagine del Buddha reclinato lunga 70 mt, e della pagoda di Shwedagon, immortale centro spirituale della Birmania dove numerosi devoti eseguono le proprie preghiere, con la grande costruzione centrale alta 98 metri circondata da una profusione di templi minori che, anche se realizzati con diversi stili, creano un insieme sorprendentemente armonico. Cena in un ristorante tipico.

3°g.  30/9 Yangon – Bagan  
Il volo per Bagan parte al mattino presto (orari da confermare). Giunti a destinazione si prende alloggio presso l’hotel Arthawka o simile e si inizia ad esplorare quello che è uno dei siti archeologici più incredibili al mondo, con centinaia di costruzioni di circa 800 anni. L’area d’interesse è molto estesa, su circa 10 chilometri quadrati, ma i templi e pagode principali sono nei pressi della grande ansa del fiume Irrawaddy. Nel corso di queste due giornate si visitano tutti i monumenti più importanti e belli. Citando i principali, si vedono la pagoda di Shwezikone, la cui sacralità è grande, che risale all’undicesimo secolo e presenta un antico stile architettonico in pietre e sabbia. Kyansitthar, famosa per le pitture murali, il tempio di Wetkyiinn Gupyaukgyi, con le pareti affrescate nel tredicesimo secolo, Htilo Minlo, egregio esempio di architettura, il celebre tempio di Ananda, dai battenti mirabilmente cesellati in legno teak. Nell’arco della prima giornata si avrà anche tempo per una digressione profana quanto interessante presso la locale industria di lacche. Pranzo e cena si consumano in ristoranti tipici. Uno dei momenti più preziosi si ha al tramonto, che si ammira da una delle antiche pagode.

4°g.  1/10 Bagan  
Si prosegue con l’esplorazione di Bagan; sarà molto interessante anche recarsi al mercato locale e al villaggio di Phwar Saw. Per chi lo desidera, è possibile noleggiare delle biciclette e percorrere tra le pagode i sentieri più tranquilli, scoprendo luoghi preziosi e sconosciuti. Si gode il tramonto da una barca sul fiume Irrawaddy.

5°g.  2/10 Bagan – Heho – Lago di Inle  
Si parte in volo per Heho al mattino presto (orari da confermare), nella regione centrale del Paese. Dall’aeroporto si prosegue per il lago di Inle; si sosta per una visita del monastero di tek di Shwe Yan Pyae, dove studiano dei piccoli monaci. Dal villaggio di Nyaung Shwe, sulle rive del lago, si raggiunge in barca l’hotel Golden Island Cottages o l’Inle Palace. Si dedica il pomeriggio all’esplorazione con la barca del lago, lungo 22 chilometri e largo 11, una perla di bellezza naturale; vi si trovano 17 villaggi e molti templi costruiti su palafitte. L’industriosa gente che vi abita ha creato dei giardini galleggianti per poter coltivare e ha sviluppato molte interessanti forme di artigianato, compresa una filatura eseguita con i fiori di loto; la visita delle botteghe di produzione è molto interessante. Tra i diversi luoghi che si visiteranno vi è il bel monastero di Nga Phe Kyaung, dove si trovano statue e decorazioni di ottima fattura e i monaci fanno esibire dei gatti che saltano.

6°g.  3/10 Lago di Inle: festival di Phaungdaw Oo  
Oggi è in corso la grande processione, con la barca sacra (il Karaweick) che trasporta le preziose statue del Buddha seguita da uno stuolo di barche adornate e decorate, con tutti che indossano costumi titpici. Si segue l’evento e al termine si proseguono le esplorazioni del lago.

7°g.  4/10 Lago di Inle, festival e visita di Indein  
La processione del lago continua, oggi le barche vanno da Mine Tauk a Tha Le; si segue l’evento e quindi, navigando lungo i canali che si dipartono dal bordo del lago, ci si reca al villaggio di Indein. Alle spalle del villaggio si raggiunge uno dei siti più interessanti, una miriade di pagode che sorge dalla giungla in cima a un colle a cui si accede risalendo una stradina gradinata, interamente coperta da una tettoia sotto cui sostano e vendono prodotti locali d’artigianato genti appartenenti a diverse etnie.

8°g. 5/10 Lago di Inle, escursione a Sanghar  
Ci si reca al mercato locale, dove affluisce gente delle diverse etnie della regione con diverse mercanzie; un momento festoso e molto colorato. Si prosegue lungo il lago e, giunti al bordo meridionale, accompagnati anche da una guida dell’etnia Pa-O, si imbocca un fiume fino a un secondo lago seguendo un percorso molto panoramico e interessante che richiede circa 3 ore di navigazione. Si arriva a Sanghar, un remoto villaggio che nel XVIII secolo era un’importante città dello stato di Shan; è molto interessante da visitare, nei pressi si trovano un gran numero di Stupa e si potranno anche osservare attività artigianali.

9°g.  6/10 Lago di Inle – Pindaya – Heho – Mandalay  
Raggiunto con la barca Nyaung Shwe si prosegue in auto per Pindaya. Questo paese dello stato di Shan è famoso per le “grotte dei mille Buddha”, poste in una falesia nei pressi di un bel laghetto; nella grotta principale sono state collocate nel corso dei secoli oltre 8.000 statue del Buddha. Si torna quindi verso Heho, dove ci si imbarca sul volo per Mandalay (orari del volo da confermare). A Mandalay ci si accomoda presso l’hotel Ayeyarwaddy Riverview o il Mandalay City. Mandalay è il centro più importante dopo Yangon, ed è considerata la capitale culturale e religiosa dello stato: vi risiede oltre la metà dei monaci birmani. Già capitale del regno birmano settentrionale, il re Mingon vi eresse nel 1856 una sontuosa fortezza di cui resta l’imponente cinta muraria, lunga 8 km e alta 8 metri, circondata da un fossato pieno d’acqua di 70 metri di ampiezza. Nei dintorni della città e lungo l’Irrawaddy (il fiume degli elefanti), si trovano località e monumenti di commovente bellezza.

10°g. 7/10 Mandalay, escursione a Kyaukse  
Oggi a Kyaukse, a circa 50 km da Mandalay, si svolge il festival della ‘Danza dell’elefante’: viene creata una grande effige d’elefante col bambù che viene portata da due uomini che danzano con grande perizia tra il suono di strumenti e tamburi ed eseguono per tre volte la circumambulazione della pagoda di Shwe Tha Lyaung. Per la ricorrenza affluiscono qui un gran numero di persone da tutti i villaggi della zona e anche da Mandalay e si forma una grande festa. Si potrà anche visitare la panoramica pagoda di Shwe Tha Lyaung, posta su di un colle, che si raggiunge con una passeggiata. Si rientra quindi a Mandalay. Nell’arco di questi giorni si visiteranno anche diverse attività artigiane di questa regione, come la scultura di statue in pietra, la tessitura della seta e la preparazione delle foglie d’oro.

11°g.  8/10 Mandalay, escursione ad Ava e Sagaing  
Ava (o Inwa), posta 17 km a sud di Mandalay, è stata la capitale della Birmania dal 1364 per circa 400 anni; qui tra i molti spunti interessanti si trovano dei bellissimi monasteri, tra cui il Bagaya Kyaung, interamente costruito con il legno di tek. Si effettua la visita con un calesse trainato da un cavallo. Nel pomeriggio ci si reca a Sagaing, che fu capitale nel 1315, e presenta una collina disseminata di templi e pagode. E’ considerata il centro spirituale del paese con circa 3000 monaci e molti centri di meditazione; i punti d’interesse principale sono il tempio di U Minn Thone Sel e la pagoda di Hsun Oo Pone Nya Shin. Si gode da qui il tramonto e s rientra a Mandalay.

12°g.  9/10 Mandalay, escursione a Mingun
Con una piacevolissima gita in barca sul fiume si raggiunge in circa un’ora l’antico sito di Mingun, dominato dalla mastodontica massa di una pagoda incompiuta, dove è anche custodita un’enorme campana che si dice essere la più grande al mondo. Rientrati a Mandalay si visitano il monastero di Shwe Kyaung, adornato di sculture lignee di raffinata esecuzione; la pagoda di Kuthodaw, recentemente assurta a patrimonio dell’umanità, celebre perché vi sono incise su 729 lastre di marmo diverse scritture buddiste: motivo per cui è stata anche nominata il ‘Libro più grande del mondo’. In serata si ammira il tramonto dalla panoramica collina di Mandalay, dove si erge un interessante tempio.

13°g.  10/10 Mandalay – Amarapura – Yangon  
Ci si reca al tempio di Mahamuni, principale luogo di culto di Mandalay che contiene una veneratissima statua del Buddha ricoperta di foglie d’oro. Si raggiunge quindi la vicina città di Amarapura dove si trova il ponte di U Bein che attraversa un tranquillo specchio d’acqua, interamente costruito in legno di tek e lungo circa 1.200 metri; nei pressi vi è il grande monastero di Mahagandayon, dove si può assistere alla processione e pranzo dei monaci e osservare lo svolgimento della loro vita quotidiana. Ci si trasferisce quindi in aeroporto per imbarcarsi sul volo per Yangon (orari da confermare); a destinazione si alloggia presso l’hotel My o simile.

14°g.  Sabato 11 ottobre, volo di rientro

RICHIESTA INFORMAZIONI

Per qualsiasi domanda e curiosità,
compila tutti i campi del form:

 DOCUMENTI DI VIAGGIO

PAESI E TRADIZIONI

Entra nella sezione dedicata agli approfondimenti culturali:

Colori

 GALLERIA FOTOGRAFICA

Lago di Inle
Tessitrice a Inle
Lago Inle
Pagode di Indein
Etnia Kayan
Mandalay, Shwe Kyaung

L’iscrizione e la partecipazione al viaggio è regolata dalle Condizioni Generali di Partecipazione; la quota include la polizza “Assistenza sanitaria, rimborso spese mediche e danneggiamento bagaglio” fornita da Europ Assistance, la polizza “Viaggi Rischio Zero” di UnipolSai Assicurazioni e la polizza “Filodiretto Protection” fornita da Nobis Compagnia di Assicurazioni. Le normative (Condizioni Generali e polizze assicurative) sono visibili nel sito di Amitaba e presso il nostro ufficio.

Amitaba S.r.l. è un operatore turistico legalmente costituito con sede in viale Ca’ Granda, 29 a Milano, iscritto al Registro Imprese della Camera di Commercio di Lecco col numero 313373, REA numero 1623197, partita IVA 13152290154. È autorizzato a svolgere la propria attività con licenza rilasciata con il decreto della Provincia di Milano numero 67762/00 del 30/10/2000. Amitaba S.r.l. ha stipulato ai sensi dell’art. 50 del Codice del Turismo (D.lgs 79/2011) una polizza per la Responsabilità Civile Professionale con la UnipolSai Assicurazioni n. 100073953 per un massimale di € 2.065.000,00.