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Mongolia


Folclore di fine inverno

Festival del ghiaccio, delle aquile e dei cammelli


Ulaanbaatar, collina Zaisan

Festival delle aquile

Festa delle aquile

Amarbayasgalant, Statue

Lago Khubsgul

PARTENZA
24/02/2019
RITORNO
10/03/2019
PRE-ESTENSIONE
ESTENSIONE
2a ESTENSIONE
DURATA
15 giorni
PARTECIPANTI
GUIDA

 Sintesi del viaggio


Con l’avvicinarsi della primavera il clima in Mongolia inizia a cambiare: le giornate sono finalmente soleggiate e l’aria è secca, due condizioni che permettono lo svolgimento di molte attività all’aperto. I mongoli ne approfittano per organizzare tre importanti festival: il Festival del ghiaccio a Khubsugul, il Festival delle aquile nel Parco del Bogd Uul ed il Festival dei cammelli bactriani a Bulgan. Amitaba organizza ogni anno un viaggio per queste ricorrenze perché è un’occasione unica per scoprire la cultura ed entrare in contatto con il popolo mongolo.
L’itinerario, ben collaudato, non presenta alcuna difficoltà e, ben attrezzati, è adatto a tutti i viaggiatori.

Meglio vedere una volta, che ascoltare mille volte.
  • Ulaanbaatar
  • Erdenet
  • Monastero di Amarbayasgalant
  • Bulgan
  • Murun
  • Lago Khubsgul
  • Bogd Uul
  • Mandalgobi
  • Dalanzadgad
  • Bulgan
  • Baga Gazriin Chuluu

 Presentazione del viaggio


L’itinerario inizia con la visita di Ulaanbaatar, la capitale, nel momento più vivo del suo folclore, con il principale monastero buddista della Mongolia e l’antica residenza invernale del suo antico signore teocratico, il Bogd Khan. Da Ulaanbataar si parte poi alla volta del villaggio di Khatgal, raggiungibile da Murun attraversando coi fuoristrada il lago ghiacciato di Khubsugul, uno dei più profondi dell’Asia Centrale. Sempre sul lago ghiacciato, si assiste al Festival del ghiaccio: qui gli spettatori possono dilettarsi con passeggiate a cavallo e corse su slitte trainate da renne o cani, e improvvisarsi scultori di ghiaccio e lottatori.

Si ritorna nella capitale da dove ci si sposta nel Parco Nazionale del Bogd Uul per assistere al Festival delle aquile. La cerimonia di apertura comincia con la parata dei cacciatori che sfilano a cavallo con le loro aquile, esibendo il loro equipaggiamento. La aquile vengono poi lasciate libere da un’altura e, al segnale del padrone, devono tornare ed appoggiarsi sul suo braccio come avviene durante la caccia. Gli imponenti rapaci vengono lasciati liberi una seconda volta, per riportare al padrone la pelle di una volpe che il cacciatore esporrà come trofeo sul proprio cavallo.

Ci si sposta poi a Dalanzadgad, nella regione più meridionale del Gobi, per assistere, nel vicino villaggio di Bulgan, al Festival dei cammelli. L’obiettivo di questo festival, organizzato dal 1997 dall’Associazione dei “Diecimila Cammelli”, è la salvaguardia e la protezione dei cammelli bactriani, l’incentivazione al loro allevamento e l’incremento della produzione di lana. Analogamente, il festival ha l’obiettivo di tutelare l’ambiente, incentivare lo sviluppo ed il turismo sostenibili del Gobi e di educare sia la popolazione locale che gli stranieri all’importanza del cammello nello stile di vita nomade. Il festival dà infatti l’opportunità al viaggiatore di approfondire la conoscenza di questo straordinario animale e di vivere a contatto con i nomadi del Gobi, condividendone le tradizioni. Il festival inizia con la parata dei cammelli, prosegue con il concorso della “Coppia più bella sul Cammello”, valutata in base alla bellezza dei costumi tradizionali e degli addobbi, e si conclude con la premiazione degli esemplari più belli. Fatto curioso: anche i visitatori possono far parte della giuria! Sono inoltre previste una partita di “Camel Polo”, la corsa dei cammelli adulti (12-15 km), sulla quale è possibile scommettere, e la “Corsa di Torom” ovvero di cammelli di due anni cavalcati dai bambini, che copre una distanza di 5-7 km. Un’altra competizione è la staffetta, in cui vengono giudicate varie abilità riguardanti l’addestramento e la cattura dei cammelli, si valutano gli addobbi e si assiste ad altre esibizioni tradizionali.

MODALITÀ DEL VIAGGIO

Per l’intero viaggio vengono utilizzati veicoli a quattro ruote motrici; ci potrà essere della neve sul percorso, ma non sono necessarie le catene. Per gli spostamenti in treno si utilizzano cuccette da quattro letti fornite di lenzuola: i vagoni sono caldi, puliti e sicuri; offrono un modo speciale di spostarsi in questi luoghi. Fuori da Ulaanbaatar si alloggia in semplici alberghi locali e al lago Khubsgul nelle gher: le tipiche tende mongole che si trovano predisposte in campi fissi e sono fornite di letti con lenzuola, asciugamani e sono, soprattutto, riscaldate; si hanno a disposizione anche servizi, docce con acqua calda e una cucina semplice ma sostanziosa, anche vegetariana.
Questo viaggio in Mongolia richiede quindi un certo spirito d’avventura: lasciata la capitale non si trovano più hotel di standard europeo. Per chi ama viaggiare ed è disposto ad affrontare qualche disagio, esplorare la Mongolia in questa stagione dell’anno è una grandiosa esperienza d’incontro con una popolazione cordiale e ospitale, e di totale immersione in un ambiente naturale stupendo.

CLIMA E ATTREZZATURA

Tra fine febbraio ed inizio marzo il clima è freddo, anche se secco, ed è indispensabile prevedere un abbigliamento adeguato a temperature che possono scendere anche a –20° C. Si consigliano: giacca invernale molto pesante, pantaloni pesanti, calzamaglie, maglioni o pile spessi, guanti imbottiti, cappello caldo. Se comunicato con anticipo, tutto questo materiale è acquistabile dall’accompagnatore, che vive in Mongolia, a prezzi molto bassi. Verranno acquistati in loco degli stivali di feltro che andranno indossati sopra le scarpe per tenere caldi i piedi e per diminuire lo scivolamento sul ghiaccio.

 Programma del viaggio


Si ricorda che l’itinerario previsto può subire modifiche dovute a fattori naturali e climatici

1°g.    Domenica 24 febbraio, partenza dall’Italia 
Per raggiungere Ulaanbaatar il volo più comodo è quello della Aeroflot, ma vi sono anche opzioni diverse. Con Aeroflot la partenza da Milano Malpensa per Mosca è alle 11.55 con arrivo 17.25; da Roma Fiumicino è alle 12.45 con arrivo alle 18.40. Il volo transcontinentale da Mosca per Ulaanbaatar parte alle 20.05 (orari da confermare).

2°g.    25/2 Ulaanbaatar
Arrivo alle ore 7.10. Incontro con la guida e presentazione del programma di viaggio. Visita del monastero di Gandan, il principale della Mongolia, e ascesa alla collina Zaisan, da dove si gode un bellissimo panorama sulla città e sulle colline circostanti e dove si trova un’enorme statua del Buddha. Segue poi la visita al Museo di Bogd Khan, il palazzo invernale dell’ultimo imperatore-lama. Pernottamento presso l’hotel Sant Asar.

3°g.    26/2 Ulaanbaatar e partenza per Erdenet
Visita al mercato più importante della città e della Mongolia, dove sarà possibile acquistare indumenti caldi o oggetti di vita quotidiana dei nomadi. Nel pomeriggio, partenza con il treno in direzione della città mineraria di Erdenet. Pernottamento in cuccetta.

4°g.    27/2 Erdenet – Monastero di Amarbayasgalant – Bulgan
Arrivo ad Erdenet; dopo la colazione, ci si dirige, in circa 2 ore, verso Amarbayasgalant, il “monastero della felicità tranquilla”, uno dei pochi rimasto quasi completamente intatto durante il periodo sovietico, nonostante sia stato saccheggiato. Costruito nel XVIII secolo per ospitare le spoglie di Zanabazar, un importante religioso, il suo stile è quasi esclusivamente cinese. Il colore ocra di questa sontuosa successione di templi contrasta con la natura e le montagne boscose che fanno da sfondo. Dopo la visita si parte per la cittadina di Bulgan, situata ad ovest di Erdenet, un viaggio di circa 3 ore; si pernotta in un hotel locale.

5°g.    28/2 Bulgan – Murun  
Oggi si attraversa la regione del Selenge, la più coltivata del Paese, e si entra in quella di Khubsgul, dove si raggiunge il capoluogo Murun e si sosta per la notte in un albergo locale.

6°g.    1/3 Murun – Lago Khubsgul 
In mattinata si parte per il lago Khubsgul, che dista 100 km, immerso in un pittoresco scenario di montagne (il Monkh Saridag Uul raggiunge i 3491 mt) con le foreste che si estendono ad ovest. I mongoli lo considerano sacro e gli hanno conferito il rispettoso appellativo di “Madre delle Acque”: si tratta di un immenso bacino di acqua dolce potabile, situato ad un’altezza di 1650 mt e con una profondità massima di circa 260. Da nord a sud ha un’estensione di 136 km e da ovest ad est di 36, con una superficie complessiva di 2760 km2, ma ancora più curioso è il fatto che abbia ben 90 affluenti e un solo emissario! Durante il lungo inverno la sua superficie gela, formando uno spessore di ghiaccio di oltre un metro che non si scioglie fino all’inizio di giugno; questo consente addirittura ai camion di percorrerne l’intera lunghezza. Giunti ai suoi bordi meridionali, lo si attraversa per raggiungere il campo gher dove si alloggia per due notti. Nel pomeriggio tempo libero; si possono effettuare diverse escursioni col capogruppo, anche a cavallo.

7°g. – 8°g. (2/3 – 3/3) Lago Khubsgul (Festival del ghiaccio) – Murun  
Alle 10 di mattina si svolge la grande cerimonia di apertura del Festival del ghiaccio e la prima parte della maratona di pattinaggio. Si potrà assistere al rito sciamanico sacrificale per la “Regina delle Acque” del lago e per il “Re dei Monti” che lo circondano. Si seguirà una competizione di guida di automobili su ghiaccio e uno spettacolo dedicato ai costumi nazionali ed all’arte tradizionale. Nella serata del secondo giorno del festival, si lascia il lago per tornare nella cittadina di Murun, dove si pernotta nel medesimo albergo.

9°g.    4/3 Murun – Erdenet – partenza per Ulaanbaatar
La mattina si parte per Erdenet, da dove in serata si riprende il treno per Ulaanbaatar. Pernottamento in treno utilizzando delle comode cuccette da 4 posti.

10°g.    5/3 Ulaanbaatar – Parco del Bogd Uul (Festival delle aquile) – Mandalgobi 
Arrivo in mattinata a Ulaanbaatar e spostamento al Parco del Bodg Uul a circa 30 km dalla capitale, dove si svolge il Festival delle aquile. Nel pomeriggio si parte da qui per Mandalgobi, capoluogo della regione centrale del Gobi, un percorso verso sud di 300 km di buona strada asfaltata; pernottamento in hotel locale.

11°g.    6/3 Mandalgobi – Dalanzadgad – Villaggio di Bulgan nel Gobi (Festival dei cammelli)
Dopo colazione, fatta di buon mattino, si continua in direzione sud per Dalanzadgad, nel deserto del Gobi; la comoda strada asfaltata attraversa un ambiente selvaggio di montagne, praterie e dune generalmente ricoperte, in questo periodo dell’anno, da un manto di neve. Si prosegue quindi per Bulgan, che dista circa 60 km, dove nel pomeriggio si svolge la cerimonia di apertura del Festival dei cammelli con una parata degli animali bardati a festa, seguita da uno spettacolo di artisti bambini. Pernottamento in una locanda.

12°g.    7/3 Villaggio di Bulgan nel Gobi – Dalanzadgad
Giornata dedicata al Festival dei Cammelli. I protagonisti sono i cammelli bactriani, compagni di vita dei nomadi dell’Asia Centrale. Sono previste gare di velocità tra cammelli divisi per età su percorsi di diversa lunghezza, tra i 5 e i 15 km; i primi tre cammelli di ciascuna categoria vengono premiati rispettivamente con medaglie d’oro, d’argento e di bronzo. Si potrà anche assistere ad un’originale partita di polo, dove si cavalcano i cammelli al posto degli usuali cavalli, a diverse prove di abilità, tra le quali quella di caricare il più velocemente possibile una gher smontata su un cammello, e ad un “concorso di bellezza”, nel quale la prestanza dei cammelli è messa in risalto dalla ricchezza dei finimenti. È di particolare interesse il folclore che circonda questo evento, che richiama tutti i nomadi della regione. Nel pomeriggio ci si sposta a Dalanzadgad, dove si pernotta in un hotel locale

13°g.    8/3 Dalanzadgad – Baga Gazryn Chuluu 
Partenza per Baga Gazryn Chuluu, un’area ricca di bellissime formazioni di roccia granitica nel mezzo delle pianure desertiche, dove si trovano anche le rovine di un monastero segreto. Pernottamento in un hotel locale.

14°g.    9/3 Baga Gazryn Chuluu –  Ulaanbaatar
Oggi si ritorna a nord fino alla capitale; si segue per tutto il tragitto una comoda strada asfaltata, circa 260 km. Se sarà in calendario, in serata si assiste ad un concerto di musica tradizionale mongola. Pernottamento presso l’hotel Sant Asar.

15°g.    Domenica 10 marzo, Ulaanbaatar – Italia
Per chi è giunto fin qui con Aeroflot, la partenza da Ulaanbataar è alle 7.55 con arrivo a Mosca alle 9.45; partenza per Milano Malpensa alle 12.15 con arrivo alle 13.55 o per Roma Fiumicino alle 14.40 con arrivo alle 16.25.

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L’iscrizione e la partecipazione al viaggio è regolata dalle Condizioni Generali di Partecipazione; la quota include la polizza “Assistenza sanitaria, rimborso spese mediche e danneggiamento bagaglio” fornita da Europ Assistance, la polizza “Viaggi Rischio Zero” di UnipolSai Assicurazioni e la polizza “Filodiretto Protection” fornita da Nobis Compagnia di Assicurazioni. Le normative (Condizioni Generali e polizze assicurative) sono visibili nel sito di Amitaba e presso il nostro ufficio.

Amitaba S.r.l. è un operatore turistico legalmente costituito con sede in viale Ca’ Granda, 29 a Milano, iscritto al Registro Imprese della Camera di Commercio di Lecco col numero 313373, REA numero 1623197, partita IVA 13152290154. È autorizzato a svolgere la propria attività con licenza rilasciata con il decreto della Provincia di Milano numero 67762/00 del 30/10/2000. Amitaba S.r.l. ha stipulato ai sensi dell’art. 50 del Codice del Turismo (D.lgs 79/2011) una polizza per la Responsabilità Civile Professionale con la UnipolSai Assicurazioni n. 100073953 per un massimale di € 2.065.000,00.