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Mongolia


Le terre del Signore Oceanico

Un itinerario storico e naturalistico, nel cuore della cultura mongola


PARTENZA
02/09/2017
RITORNO
17/09/2017
PRE-ESTENSIONE
ESTENSIONE
2a ESTENSIONE
DURATA
16 giorni
PARTECIPANTI
GUIDA

 Sintesi del viaggio


Il viaggio ripercorre i luoghi citati dalla “Storia segreta dei mongoli”, la cronaca dell’epopea mongola scritta all’indomani della morte di Gengis Khan, massimo esempio della letteratura mongola antica. Il percorso abbina l’approfondimento storico con la fruizione di una fra le più belle aree naturali del paese: la Mongolia è una terra che può regalare la sensazione di essere catapultati in un’altra epoca se non addirittura su di un altro pianeta. L’immensità degli spazi sovrastati da vasti cieli azzurri, senza barriere né recinzioni è sorprendente, e le tenaci persone che vi abitano mantengono le antiche tradizioni e rivelano un cuore sorprendente.

Meglio vedere una volta, che ascoltare mille volte.
  • Ulaanbaatar
  • Mungunmorit
  • Burkhan Khalduun
  • Lago Khukh
  • Baldan Bereeven
  • Binder
  • Lago Tsagaan
  • Dadal
  • Undurkhaan
  • Riserva naturale di Ikh Nart
  • Ikh Gazryn Chuluu

 Presentazione del viaggio


Questo viaggio etno-storico e naturalistico riprende e migliora le esperienze esplorative eseguite in queste regioni, con grande apprezzamento dei partecipanti, negli anni scorsi. Si salirà su una delle montagne più sacre per i mongoli, il Burkhan Khalduun, grande protettore di Gengis Khan e probabile luogo della sepoltura del grande imperatore, che si erge nel vasto parco naturale del Khaan Khentii, ad est di Ulaanbaatar: zona meravigliosa, lontana dai centri abitati e dai campi gher. La pista di 150 km che va dall’ingresso del parco alle pendici del monte è un vero fuoristrada, ma la salita non è particolarmente difficoltosa e il tragitto richiede tre ore e mezza incluse le soste; ad un primo tratto che potrebbe essere il più impegnativo seguono due vasti pianori. Si ricorda che la salita alla vetta è preclusa alle donne, mentre sulle altre cime attorno non vi è alcuna restrizione. Si visita Avraga, la prima capitale e luogo d’incoronazione a Khan del giovane Temugjin, con possibile bagno nel lago di acque sulfuree i cui fanghi sono utilizzati dalle donne mongole come maschere di bellezza, e altri luoghi connessi alla giovinezza del grande imperatore situati nell’aimag (regione) del Khentii. Questo vasto territorio è caratterizzato a nord dalla foresta sub siberiana e, più a meridione, dalla presenza di immense foreste solcate da fiumi pescosi. Si dedica una giornata alla visita del monastero di Baldan Baraivan e delle grotte con immagini sacre buddiste che si trovano nei suoi dintorni. Prima del rientro ad Ulaanbataar si completa il tour con le visite a due parchi naturali: l’Ikh Nart e l’Ikh Gazryn Chuluu.

L’itinerario segue un grande anello che porta a nord est di Ulaanbaatar fino a Dadal, da dove si prosegue ancor più ad oriente fino ai monti di Deluun Boldog, luogo natale di Gengis Khan, iniziando poi da qui il percorso di rientro. Buona parte del viaggio si svolge in aree selvagge, che richiedono in tutto 6 campi: in molti dei luoghi che si visitano non esistono strutture ricettive, neppure dei campi gher. Si fanno diverse escursioni a piedi che prevedono tutte il rientro in un punto di campo raggiungibile con le jeep; ci si porta all’imbocco dei sentieri con i veicoli e ci si allontana a volte per un’intera giornata, portando con se solo l’occorrente per la passeggiata e per il picnic. Non si prevedono guadi e i sentieri non sono particolarmente impegnativi, ma il viaggio è maggiormente adatto a persone che abbiano già avuto delle precedenti esperienze di questo tipo o che siano almeno sufficientemente adattabili ed un poco allenate. Ricordiamo che nella zona del Burkhan Khalduun si possono trovare zanzare, meno fameliche delle nostre ma comunque fastidiose; si consiglia di portare un buon repellente.

ORGANIZZAZIONE DI AMITABA IN MONGOLIA

I viaggi di Amitaba in Mongolia dal 2010 vengono organizzati con la cooperativa Sain Sanaa (il cui nome in mongolo significa ‘buona idea’) che è stata fondata con il nostro supporto aggregando un gruppo di persone mongole guidate da Alfredo Savino, con l’obbiettivo di curare attentamente la qualità dei servizi offerti. Ogni socio mette a disposizione le proprie conoscenze ed abilità iniziando dal tracciare itinerari che consentano ai viaggiatori di entrare in contatto con la Mongolia più vera, e, ovunque opportuno, si estendono al di fuori dai circuiti turistici. Le finalità della cooperativa sono in sintesi le seguenti: ridistribuire gli utili ricavati dai viaggi ugualmente fra i soci (siano essi guide, autisti o cuochi, stranieri o mongoli); non portare fuori dal Paese i ricavati del turismo; pagare i non soci locali che collaborano alla realizzazione dei viaggi in modo equo; favorire le piccole realtà imprenditoriali locali; cogliere l’opportunità del soggiorno di ospiti stranieri in Mongolia per generare un mezzo concreto d’aiuto; favorire progetti d’aiuto, destinando alle iniziative di sostegno una parte dei ricavi della cooperativa; aiutare gli studenti mongoli meritevoli che studiano l’italiano ad avere delle esperienze formative; soggiornare nei monasteri di campagna con lo scopo di fornire un aiuto a queste piccole realtà locali dando nel contempo ai viaggiatori la possibilità di conoscere più approfonditamente un aspetto fondamentale della cultura mongola.

Amitaba in Mongolia è attiva in diverse attività di sostegno, come indicato nel nostro sito.

MODALITÀ DEL VIAGGIO

Per l’intero viaggio vengono utilizzati veicoli a quattro ruote motrici Uaz seguendo sia strade che piste tracciate dal passaggio di altri veicoli; gli unici tratti asfaltati sono nei pressi della capitale. Le Uaz russe sono i mezzi più idonei per la Mongolia: sono il tipo di veicolo più diffuso e ogni eventuale problema tecnico può essere facilmente risolto pressocchè ovunque, sono molto solide e comunque comode. La velocità sugli sterrati è abbastanza buona, si tengono medie di circa 50 km/h con alcuni tratti anche più veloci o più lenti in relazione all’irregolarità del terreno. Il circuito complessivo è di circa 2200 km; le distanze approssimative coperte nelle singole tappe sono indicate nel programma.
Fuori da Ulaanbaatar si alloggia per 6 notti in tenda (per tre notti consecutive all’inizio, poi una e alla fine prima di tornare in città due), 1 notte in un albergo locale e per 4 notti nelle gher: le tipiche tende mongole che si trovano predisposte in campi fissi e sono fornite di letti con lenzuola e asciugamani. In questi campi fissi si trovano anche servizi e docce con acqua calda e viene proposta una cucina semplice ma sostanziosa anche vegetariana. I campi mobili vengono allestiti con tende di tipo europeo a due posti e si dispone di una tenda comune dove mangiare; cucina e allestimento sono curati da nostro personale. Viene fornita tutta l’attrezzatura necessaria dall’organizzazione, ad eccezione del sacco a pelo.

Un viaggio in Mongolia richiede quindi un certo spirito d’avventura: per chi ama viaggiare ed è disposto ad affrontare qualche disagio, attraversare la Mongolia è una grandiosa esperienza d’incontro con una popolazione cordiale e ospitale e di totale immersione in un ambiente naturale stupendo.

CLIMA E ATTREZZATURA

Il clima all’inizio di settembre è secco, le temperature previste sono tra i 10 e i 20 gradi, con possibili punte minime notturne di 5 gradi. È necessario portare un sacco a pelo, che abbia un gradiente di minimo termico di zero gradi. Prevedere un abbigliamento che possa essere resistente ad acqua e vento, scarponcini tipo trekking leggeri possibilmente con l’interno in goretex, portare creme protettive per il sole e occhiali. Si tenga presente che lungo il percorso non ci sono lavanderie.

 Programma del viaggio


(Si ricorda che l’itinerario previsto può subire modifiche dovute a fattori naturali e climatici)

1°g.    Sabato 2 settembre, partenza dall’Italia
Per raggiungere Ulaanbaatar un volo comodo è della Aeroflot, ma vi sono anche opzioni diverse; nel programma si considera l’utilizzo di questo collegamento che fa da riferimento per i servizi del viaggio, ma Amitaba può verificare anche le possibilità offerte dalle altre compagnie (si segnala solo che se per via di un orario d’arrivo diverso fossero necessari servizi d’accoglienza e trasferimento aggiuntivi per questi verrà richiesto un piccolo extra). Con Aeroflot la partenza da Milano Malpensa per Mosca è alle 12.15 con arrivo alle 16.40; da Roma Fiumicino alle 12.40 con arrivo alle 17.25; il volo transcontinentale da Mosca per Ulaanbaatar parte alle 19.00 (orari da confermare).

2°g.    3/9 Arrivo a Ulaanbaatar
Arrivo alle ore 7.00, trasferimento e sistemazione in centro città presso l’hotel Sant Asar (3*) o simile. Incontro con la guida e presentazione del programma di viaggio. Visita del monastero di Gandan, il principale monastero della Mongolia costruito circa 300 anni fa, ascesa alla collina Zaisan alla cui base si trova una enorme statua di Buddha, da dove si gode un bellissimo panorama sulla città e delle colline circostanti, e visita del Museo di Bogd Khan, il palazzo invernale dell’ultimo imperatore-lama.

3°g.    4/9 Ulaanbaatar – Mungunmorit (Burkhan Khalduun)
Si lascia Ulaanbaatar in direzione est portando con se l’attrezzatura necessaria per i campi. La prima tappa porta a Mungunmorit, paese vicino all’aerea strettamente protetta del monte Burkhan Khalduun; si monta il primo campo nella steppa in questa zona. Si percorrono circa 180 km.

4°g.    5/9 Burkhan Khalduun
Oggi si entra nell’aerea protetta del Khaan Khentii dove si trova il Burkhan Khalduun, ritenuto il possibile luogo di sepoltura di Genghis Khan. Il paesaggio è caratterizzato dalla foresta boreale e da un ambiente non antropizzato dove vivono cervi e orsi. Si posiziona il secondo campo alle pendici della montagna. Si percorrono circa 90 km.

5°g.    6/9 Burkhan Khalduun
Si lascia fisso il campo e si sale sulla cima della montagna più sacra per i Mongoli, il Burkhan Khalduun (la salita è vietata alle donne, le quali, se lo desiderano, potranno compiere una passeggiata nella zona). Sarà anche possibile esplorare i dintorni.

6°g.    7/9 Burkhan Khalduun – Khentii – Lago Khukh  
Partenza per il lago Khukh – il luogo dove Temujin è stato incoronato con il titolo di Genghis Khan e proclamato imperatore dello Stato Mongolo. Il lago è una perla blu circondato da foreste di larici. Cena e pernottamento in campo gher, il Khukh baaz o simile. Si percorrono circa 230 km.

7°g.    8/9 Lago Khukh – Baldan Bereeven  
Continuando verso est si transita dal lago di Khangal arrivando al monastero di Baldan Bereeven, costruito nel 1700 per volere della prima guida spirituale buddhista. Questo era uno dei monasteri più grandi della Mongolia e particolare per la sua struttura architettonica, si trascorre la giornata visitando le grotte dove i monaci si ritiravano in meditazione attorno al monastero. Pernottamento in campo gher, il Bayan tal o simile; si percorrono circa 190 km.

8°g.    9/9 Baldan Bereeven – Binder – Lago Tsagaan  
Proseguimento per Binder; si passa da un sito militare di Gengis Khan, Tulgyn Gurvan Chuluu. Dopo la visita si continua fino al lago Tsagaan, dove si posiziona il campo tendato. Si percorrono circa 200 km.

9°g.    10/9 Lago Tsagaan – Dadal
Partenza per Dadal, sempre verso nord est, una zona ricca di laghi e fiumi, di cui i più grandi sono i fiumi Onon e Balj. Si alloggia nel campo gher Mongol History o simile; si percorrono circa 140 km.

10°g.    11/9 Dadal – Deluun Boldog 
Oggi si effettua una facile escursione a piedi fino alla collina di Deluun Boldog, considerato dalle fonti mongole il luogo natale di Temuujin, il futuro Genghis Khan; questo è il punto più nord orientale del percorso.

11°g.    12/9 Deluun Boldog – Undurkhaan 
Inizia il percorso verso ovest, seguendo la vallata di Genghis Khan fino ad Undurkhaan, ora chiamata Chinggis xot in onore del grande condottiero, dove si visita il museo. Cena e pernottamento in hotel locale. Si percorrono circa 280 km.

12°g.    13/9 Undurkhaan – Riserva naturale di Ikh Nart
Oggi si entra nella regione del Gobi centrale raggiungendo Ikh Nart, un’area famosa per la presenza di molte pecore argali, che qui si inerpicano su montagne granitiche. Cena e pernottamento nel campo gher Ikh Nart o simile. Si percorrono circa 270 km.

13°g.    14/9 Riserva naturale di Ikh Nart – Ikh Gazryn Chuluu
Dopo il completamento della visita dell’area ci si sposta verso nord, la tappa è di circa 100 km; si posiziona il campo tendato all’interno del complesso granitico di Ikh Gazryn Chuluu in un punto molto bello, ottima base per esplorare il territorio con tranquille passeggiate. Questa catena di monti lunga una trentina di chilometri nasconde interessanti grotte intrise di antiche leggende, tra rocce granitiche consumate dal tempo che creano forme plastiche sorprendenti.

14°g.    15/9 Ikh Gazryn Chuluu
La giornata di oggi è dedicata alla visita di questo straordinario complesso roccioso; ci sarà il tempo per godersi questo luogo arcaico.

15°g.    16/9 Ikh Gazryn Chuluu – Ulaanbaatar
Dopo colazione si inizia il rientro ad Ulaanbaatar. All’arrivo nella capitale, se in programmazione, si assisterà ad uno spettacolo folcloristico di musica, danza e canto tradizionali, che non è il solito spettacolo per turisti, ma una vero ensemble di grandi professionisti; sistemazione all’ hotel Sant Asar o simile. La tappa è di circa 360 km quasi tutti asfaltati.

16°g.    Domenica 17 settembre
Per chi è giunto con Aeroflot, la partenza da Ulaanbaatar è alle 8.10 con arrivo a Mosca alle 8.50; partenza per Milano Malpensa alle 14.45 con arrivo alle 17.20 e per Roma Fiumicino alle 11.35 con arrivo alle 14.20 (orari da confermare).

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 DOCUMENTI DI VIAGGIO

PAESI E TRADIZIONI

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Ovoo, Mongolia

L’iscrizione e la partecipazione al viaggio è regolata dalle Condizioni Generali di Partecipazione; la quota include la polizza “Assistenza sanitaria, rimborso spese mediche e danneggiamento bagaglio” fornita da Europ Assistance, la polizza “Viaggi Rischio Zero” di UnipolSai Assicurazioni e la polizza “Filodiretto Protection” fornita da Nobis Compagnia di Assicurazioni. Le normative (Condizioni Generali e polizze assicurative) sono visibili nel sito di Amitaba e presso il nostro ufficio.

Amitaba S.r.l. è un operatore turistico legalmente costituito con sede in viale Ca’ Granda, 29 a Milano, iscritto al Registro Imprese della Camera di Commercio di Lecco col numero 313373, REA numero 1623197, partita IVA 13152290154. È autorizzato a svolgere la propria attività con licenza rilasciata con il decreto della Provincia di Milano numero 67762/00 del 30/10/2000. Amitaba S.r.l. ha stipulato ai sensi dell’art. 50 del Codice del Turismo (D.lgs 79/2011) una polizza per la Responsabilità Civile Professionale con la UnipolSai Assicurazioni n. 100073953 per un massimale di € 2.065.000,00.