Marocco
Un mondo sospeso nel tempo
Marrakech e il deserto, le oasi incastonate nell’Atlante, Essaouira

Essaouira

Aït Benhaddou

Dune di Merzouga

Donna marocchina

Marrakech, commerciante









Sintesi del viaggio
Il viaggio è stato studiato per condividere la bellezza e le emozioni che il Marocco riserva a coloro che desiderano avvicinarne la cultura e la natura; si utilizzano sistemazioni tradizionali accuratamente selezionate, che offrono il piacere di assaporare un viaggio nel viaggio, gustando le kasbah (le antiche fortezze di paglia e fango rimesse a nuovo) e i riad (le case patrizie di un tempo, splendidi palazzi).
Il Marocco colpisce per la bellezza e varietà di una natura spesso selvaggia e per il connubio tra la storia berbera ed araba che si intrecciano con la mitologia classica: è la terra di Atlante, il titano che regge il mondo sulle spalle, ed è qui alle Colonne d’Ercole che un tempo si immaginava finisse il mondo.
- Marrakech
- Ait Benhaddou
- Ouarzazate
- Oasi di Skoura
- Valle di Dadés
- Gole di Todra
- Erfoud
- Merzouga
- Valle del Draa
- Taroudant
- Essaouira
Presentazione del viaggio
Il Marocco colpisce per la bellezza e varietà di una natura spesso selvaggia e per il connubio tra la storia berbera ed araba che si intrecciano con la mitologia classica: è la terra di Atlante, il titano che regge il mondo sulle spalle, ed è qui alle Colonne d’Ercole che un tempo si immaginava finisse il mondo. Un affascinante insieme di natura e storia che ha il suo culmine delle regioni meridionali che si esplorano nel viaggio: dove il grande Sahara incontra i monti dell’Atlante, tra oasi e canyon dove le architetture di sabbia trasportano in una dimensione fuori dal tempo e le tradizioni culturali nomade e berbera sono intatte.
Dopo un’approfondita visita di Marrakech si segue un percorso che porta ad est oltre la catena dell’Atlante incontrando luoghi di fiaba come Ait Benhaddou e, oltre l’oasi di Skoura, si scoprono le spettacolari valli e gole di Dadés e Todra, impreziosite da fortezze fatte di paglia e fango. Oltre Erfoud e Rissani si giunge al bordo del vasto Sahara, ed a Merzouga si esplorano le grandi dune ed i piccoli villaggi che le contornano, avendo anche la possibilità di trascorrere una notte in un campo nell’immensità del deserto (si utilizzano tende comode, ma in stile, dotate di letti e servizi) dove poter godere delle stelle allietati da un bel fuoco. Si prosegue percorrendo anche dei tratti di reg, il deserto di pietra, e dopo aver visitato la regione del Draa, celebre per gli infiniti palmeti e le kasbah che vi si nascondono, si giunge a Ouarzazate, un’oasi oggi divenuta famosa come città del cinema, e continuando verso l’oceano s’incontra la città storica di Taroudant. Giunti ad Agadir, attraverso le distese degli alberi di argan, si sosta alla romantica Essaouira, antico porto del mercato degli schiavi, da dove si rientra a Marrakech.
Si prevedono tranquille passeggiate nei punti più belli, per poter assaporare la magia dei luoghi che si incontrano.
Si compie così un tour bello e molto completo della parte più autentica del Marocco.
LETTURE CONSIGLIATE
Per chi visita il Marocco, a parte le guide che si trovano facilmente in libreria, per capire il Paese può essere interessante la lettura di alcuni romanzi:
- T. Ben Jelloun, Marocco, ed. Einaudi
- T. Ben Jelloun, Creatura di sabbia, ed. Einaudi
- L. Bianciardi, Viaggio in Barberia, ed. EDT
- E. Canetti, Le voci di Marrakech, ed. Adelphi
- P. Loti, Al Marocco, ed. Muzzio
- F. Mernissi, La terrazza proibita, ed. Bompiani
- T. Shah, La casa del califfo, ed. Ponte alle Grazie
NOTA TECNICA
Il clima previsto è secco e piacevolmente caldo, con temperature serali tra i 20 e i 25°C., e massime possibili tra i 27 e 30° C. Per gli spostamenti si usano mezzi comodi e moderni, dotati di aria condizionata. Le sistemazioni sono tutte di buon livello e opportunamente scelte, si utilizzano luoghi tipici e vicini alla cultura del Marocco. Si passa una notte in un campo fisso tra le dune di Merzouga, ma non serve portare alcunché di particolare perché le tende sono allestite con letti e lenzuola. Il cibo è vario ed interessante e adatto anche a chi è vegetariano.
Programma del viaggio
1°g. Venerdì 19 aprile, partenza in volo per Marrakech
Per raggiungere Marrakech in Marocco vi sono diverse opzioni di volo possibili, incluse diverse offerte “low cost”; Amitaba può eseguire la prenotazione richiesta dal viaggiatore. Il volo suggerito, che fa da riferimento per i servizi offerti, è quello della Royal Air Maroc. Con questa compagnia la partenza da Milano Malpensa è alle 18.50 con arrivo a Casablanca alle 21.05 e da Roma Fiumicino alle 18.50 con arrivo alle 21.10, si parte da Casablanca alle 22.50 con arrivo a Marrakech alle 23.40 (orari da confermare). Accoglienza in aeroporto da parte del corrispondente di Amitaba e trasferimento presso il riad, ovvero una casa tradizionale marocchina trasformata in hotel, Les Jardin des la Koutubia o simile.
2°g. 20/4 Marrakech
Visita di Marrakech accompagnati da una guida professionista locale. La Medina si estende per 700 ettari e racchiude un numero impressionante di capolavori di architettura ed arte come i bastioni e le porte monumentali, la Moschea Koutoubia, le tombe Saadiane, la kasbah, le rovine del Palazzo Badia, Palazzo Bahia, le sue case, i souk (mercati tradizionali), e i fondouks, i caravanserragli, dove si fermavano i mercanti provenienti dal deserto. Cena in ristorante tipico a Gueliz, il quartiere nuovo della città, sorto durante il protettorato francese.
3°g. 21/4 Marrakech – Aït Benhaddou – Ouarzazate – Oasi di Skoura
Si parte vero le 8,00 in direzione sud est, seguendo quella che un tempo era la via delle carovane che portava uomini e merci dai paesi oltre il deserto fino in città e poi di qui al mare. Si supera la catena dell’Atlante dal passo del Tiz’N Tichka (2.260 mt), si arriva dopo circa 4 ore di viaggio (185 km) al villaggio fortificato di Aït Benhaddou, Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, dove sono stati girati moltissimi film hollywoodiani come Lawrence d’Arabia, Babel, L’ultima tentazione di Cristo, Il Gioiello del Nilo e Kundun. Un villaggio di inaspettata bellezza lungo l’antica pista carovaniera del sale, bagnato da un fiume che arriva dai monti dell’Atlante ma che attraversando le miniere di salgemma diventa salato. Dopo la visita si continua verso Ouarzazate (30 km), un antico caravanserraglio, e da qui si prosegue verso nord est fino all’oasi di Skoura (altri 45 km) dove si visita la Kasbah di Amerhidill, una delle costruzioni fortezza che sembrano castelli di sabbia, tra le meglio conservate del Paese. Si alloggia e si cena presso l’hotel Kasbah Ait ben Moro o simile.
4°g. 22/4 Oasi di Skoura – Valle di Dadés – Valle di Todra – Erfoud
Si percorre verso nord est una strada che attraversa la “valle delle rose”, dove vengono raccolte le rose damascene per la produzione di cosmetici. È conosciuta anche come “la strada delle mille kasbah” per via delle innumerevoli costruzioni di paglia e fango che si incontrano, quasi castelli di sabbia, alcuni restaurati, altri in totale abbandono. Sul percorso si visita Kalaat M’Gouna, capitale delle rose ma nota anche per la produzione di pugnali. Dopo circa 80 km si giunge a Boumalne al centro della valle del Dadés, che fa parte dell’Alto Atlante; è stata scavata dall’omonimo fiume nel corso di 600 milioni di anni e da secoli è il principale collegamento tra il deserto e le antiche oasi commerciali della valle del Tifilalt. I suoi paesaggi lunari sono punteggiati da oasi e kasbah, che offrono al visitatore uno spettacolare contrasto tra le brune formazioni rocciose ed i colori brillanti di mandorli, fichi, noci e betulle. Si prosegue quindi per Tingherir, importante centro minerario per l’argento, con una medina molto interessante da visitare e un quartiere ebraico tra i più ricchi di artigiani cesellatori. Da qui ci si addentra nella valle del Todra, la più alta oasi del Marocco (qui si coltivano i mandorli) famosa per le spettacolari gole dove le pareti, levigate dall’erosione millenaria, raggiungono i 300 metri d’altezza. Si riprende la strada principale e si transita da Erfoud, cittadina nota per i giacimenti di fossili, tracce del mare che 10 milioni di anni fa ricopriva questa zona ora desertica. Poco oltre, verso sud, si sosta a Rissani, l’antica Sijilmassa, con un bellissimo souk; da qui si vedono già le prime dune di sabbia. Si prosegue sempre verso sud per un ultimo tratto fino alla piccola cittadina di Merzouga, un’oasi ai margini del vasto Sahara a soli 50 km dal confine algerino, nei pressi di gigantesche dune di sabbia fine che raggiungono anche i 250 metri di altezza e si estendono per oltre 20 km. Si pernotta presso l’hotel Xaluca Timbouctu, o simile, al bordo delle dune. La tappa è di circa 330 km.
5°g. 23/4 Erfoud: Escursione a Merzouga ed alle dune
Giornata dedicata al deserto, con un’escursione in 4×4 sulle dune e alla scoperta dei villaggi attorno a Erg Chebby, la duna più alta del Sahara marocchino. Si passa per il piccolo ed antico villaggio di Tissrdmin, dove sono stati girati molti film, e si prende la strada che un tempo era il tracciato della Parigi-Dakar. Si arriva al villaggio di Kamlia, dove gli abitanti provengono dall’Africa nera e sono noti per la musica gnaua, e da qui, se la stagione delle piogge è stata fortunata, ci si dirige al lago Dayet Srji dove si possono vedere i fenicotteri rosa. Rientrati all’hotel, ci si sposta a dorso di dromedario in un campo tendato tra le dune, simile agli accampamenti nomadi ma dotato di brandine (non occorre il sacco a pelo!). Cena sotto le stelle e pernottamento (NB: se qualcuno preferisse, è anche possibile non recarsi al campo e dormire in hotel).
6°g. 24/4 Merzouga – Valle del Draa – Ouarzazate
Si rientra dal campo tendato all’hotel dove si avrà il tempo per rinfrescarsi con una doccia e prendere la prima colazione. Ci si rimette in viaggio e, passando per Alnif e Tazzarine, si attraversa la valle del Draa, una zona di sconfinata bellezza, con una distesa di oasi collegate tra loro con palmeti che si estendono per 200 km quadrati. Qui è facile perdersi tra lotti agricoli segnati dal corso d’acqua, villaggi in paglia e fango e kasbah invisibili dalla strada. Giunti a N’Kob, si fa una sosta per visitare la kasbah di Tamnougalt, resa famosa dal film di Bertolucci Il tè nel deserto. Si prosegue poi per Ouarzazate antico snodo carovaniero, oggi sede degli studi cinematografici che la rendono la Hollywood d’Africa. Si alloggia presso il riad Chamaa o simile. La tappa odierna è di circa 340 km.
7°g. 25/4 Ouarzazate – Taroudant
Lasciata Ouarzazate antico snodo carovaniero, si procede in direzione dell’Oceano e, attraversando Taiouline e la sua vallata di zafferano, si arriva a Taroudant nel tardo pomeriggio; la tappa è di 274 km in direzione ovest. Impropriamente detta la piccola Marrakech per le mura rosa che ne circondano la medina, Taroudant è una cittadina che ha conosciuto splendori economici e politici, nonché centro per la produzione ed il commercio dell’argento. Cena e pernottamento presso il riad Tafilag o simile.
8°g. 26/4 Taroudant – Essaouira
Si inizia la giornata visitando l’affascinante cittadina di Taroudant e poi si riparte in direzione del mare per raggiungere Essaouira, via Agadir. Lungo il percorso si attraversa un ambiente unico al mondo, la valle degli arganier, dove crescono gli alberi di argan da cui si ricava il prezioso olio; qui si visita una cooperativa che lo produce. Giunti sulla costa, la si segue verso nord con un susseguirsi di scogliere e villaggi di pescatori: erano i luoghi cari agli hippies alla fine degli anni ‘60 e poi divenuti paradiso dei surfisti. Si giunge così ad Essaouira, conosciuta come la “città bianca”, uno dei luoghi più romantici e struggenti del Marocco. Da questo porto, dove ai tempi dei fenici partivano le navi cariche di porpora, più recentemente sono salpati bastimenti carichi di schiavi. Nella piazza dove un tempo venivano battuti all’asta, ora si sorseggia tè alla menta nei bar alla moda. Cena e pernottamento presso il riad Mimouna. La tappa di oggi è di circa 300 km.
9°g. 27/4 Essaouira – Marrakech
Si completa la visita della medina di Essaouira, Patrimonio dell’Unesco, e si fa ritorno a Marrakech con un viaggio di due ore, circa 200 km in direzione est. Ancora una volta la strada è molto pittoresca poiché attraversa l’ultima parte del bosco degli argan e si inoltra in villaggi rurali fino a raggiungere la periferia di Marrakech e poi la città. Pomeriggio libero per un giro nel souk e per respirare ancora una volta la magica atmosfera della piazza centrale, con i suoi incantatori di serpenti. Cena in ristorante tipico nella medina e pernottamento presso il medesimo riad utilizzato all’arrivo.
10°g. Domenica 28 aprile Marrakech e volo di rientro
Trasferimento in aeroporto per il volo di rientro. Per chi è giunto con Royal Air Maroc il volo parte alle 10.50 per Casablanca; da qui si riparte per Roma Fiumicino alle 13.45 con arrivo alle 17.50 o per Milano Malpensa alle 13.45 con arrivo alle 17.50 – orari da confermare (gli orari di volo per Milano o Roma sono i medesimi ma sono due voli diversi).
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Lampade, bazar di Marrakech
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Amitaba S.r.l. è un operatore turistico legalmente costituito con sede in viale Ca’ Granda, 29 a Milano, iscritto al Registro Imprese della Camera di Commercio di Lecco col numero 313373, REA numero 1623197, partita IVA 13152290154. È autorizzato a svolgere la propria attività con licenza rilasciata con il decreto della Provincia di Milano numero 67762/00 del 30/10/2000. Amitaba S.r.l. ha stipulato ai sensi dell’art. 50 del Codice del Turismo (D.lgs 79/2011) una polizza per la Responsabilità Civile Professionale con la UnipolSai Assicurazioni n. 100073953 per un massimale di € 2.065.000,00.