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Laos


Da Luang Prabang alle 4.000 isole, con la visita di Bangkok

Estensione Cambogia (Angkor)


Visuale da Monte Phousi

Bassorielevi a Wat Phou

Monaco dipinge

Angkor Wat

Luang Prabang, questua dei monaci all’alba

PARTENZA
09/02/2020
RITORNO
23/02/2020
PRE-ESTENSIONE
ESTENSIONE
25/02/2020
2a ESTENSIONE
DURATA
15 – 17 giorni
PARTECIPANTI
GUIDA

 Sintesi del viaggio


Dopo un bel preludio nella vibrante città di Bangkok, tra edifici reali e pittoreschi canali d’acqua, si giunge in Laos, un Paese che per la sua serenità venne ben definito da Tiziano Terzani: “non un semplice luogo geografico, ma uno stato d’animo”. Fu l’ultimo Paese dell’Indocina ad essersi aperto agli stranieri, ed offre un’atmosfera tranquilla e luoghi dove si respira spiritualità e sacralità, attorniati da paesaggi incantevoli.

Il viaggio tocca numerosi siti storici, navigando alcuni tratti del fiume Mekong, l’arteria che unisce Laos e Cambogia, dove si specchiano le città ed i siti più belli, tra panorami imperdibili e grotte nascoste in falesie carsiche a picco sull’acqua, inaspettate isolette tropicali, cascate impetuose e fitte giungle. Sul percorso si incontrano culture dalle caratteristiche uniche, cittadine dal quieto ed irresistibile fascino, mercati coloratissimi ed un sito ancora misterioso per archeologi e studiosi. Al termine, una breve estensione porta in Cambogia all’imperdibile Angkor.

La terra di un milione di elefanti.
  • Bangkok
  • Luang Prabang
  • Phonsavan
  • Vang Vieng
  • Vientiane
  • Pakse
  • Wat Phou
  • Don Daeng
  • Si Phan Don
  • Don Det
  • Don Khone
  • Cascate di Khone Phapeng
  • Siem Reap
  • Angkor Wat
  • Kampong Phluk

 Presentazione del viaggio


Giunti a Bangkok in Tailandia si dedica una giornata alla visita dei siti principali della città, spaziando dal Palazzo reale ai canali che si percorrono con la barca. Si parte quindi in volo per il Laos, arrivando nell’antica capitale laotiana di Luang Prabang, un luogo affascinante annoverato tra i Patrimoni dell’Umanità dell’Unesco, che offre, oltre all’oggettiva bellezza dei monumenti, dei templi e della natura circostante, un ricco incontro con la variegata cultura del sud est asiatico. Si visitano anche i dintorni recandosi alle cascate di Khouang e si risale il corso del Mekong per un’escursione alle grotte sacre di Pak Ou, colme di statue del Buddha. Si parte poi per la regione centrale del Paese, dove ci attendono gli enigmi della misteriosa Piana delle Giare, un insieme di siti di interesse storico e culturale, contenenti migliaia di vasi di varie forme e dimensioni. Lungo la strada si visitano villaggi rurali dove risplendono nel modo più bello il calore ed i sorrisi dei laotiani, ed in particolare delle minoranze etniche: il Laos è infatti anche conosciuto come il paese del milione di sorrisi. Dopo una visita alla cittadina di Van Vieng con i suoi meravigliosi paesaggi carsici e bucolici, che si ammirano anche da una barca sul fiume Nam Song, si giunge a Vientiane, considerata la capitale più tranquilla al mondo, che offre una miscela di influenze architettoniche e diversi templi interessanti. Ci si sposta quindi in volo a Pakse, nel sud del Paese, dove si incontra il grande sito archeologico khmer di Wat Phou, e si soggiorna sulla rilassata isola del Mekong di Don Daeng. Si prosegue da qui per il delta interno del Mekong, un’area di bucolica bellezza, conosciuta col nome di Si Phan Don (“le 4000 isole”), dove lingue di sabbia più o meno grandi affiorano quando il fiume si ritira nella stagione secca. Si esplora la regione in barca, a piedi e/o in bicicletta soggiornando a Don Khon, arrivando fino alle imponenti cascate sul confine cambogiano e cercando con la barca i delfini d’acqua dolce, le orcelle, in una zona del fiume contornata dalla “foresta sommersa”, che impressiona per le forme bizzarre delle piante, scolpite e piegate dalla forza della corrente. Per il rientro si riparte in volo da Pakse, solitamente via Bangkok.

ESTENSIONE IN CAMBOGIA

Se si segue l’estensione da Pakse si prende un volo per Siem Reap dove ci si immerge nelle visite di Angkor, una delle meraviglie del mondo, godendo di tutti i siti principali, primi tra tutti il Bayon e l’imprescindibile Angkor Wat. Si completa con l’interessante l’esplorazione del villaggio di palafitte Kampong Phluk ai margini del vasto bacino d’acqua del Tonle Sap, dove, oltre alle dimore di legno appollaiate sulle altissime palafitte, vi sono anche molte case galleggianti.

NOTA TECNICA

Per i percorsi su strada si usano pulmini privati e, per piccoli spostamenti, i tuktuk. I brevi tratti di navigazione sul Mekong si effettuano su pittoresche e funzionali barche locali. In Laos ci si imbarca su un volo interno (Vientiane – Pakse) per passare dalle regioni centrali a quelle meridionali. I pernottamenti sono in graziosi boutique hotel, in prevalenza situati in luoghi panoramici, puliti e di buona qualità. La stagione è la migliore dell’anno, con un clima secco e soleggiato. Le temperature massime e minime storiche stagionali per Luang Prabang e Vientiane in febbraio sono di 30°C e 18°C, a Pakse 32°C e 21°C, a Siem Reap di 33°C e 23°C.

 Programma del viaggio


1°g. Domenica 9 febbraio, volo per Bangkok
Per raggiungere Bangkok in Tailandia vi è un’ampia scelta di voli. Quello suggerito che fa da riferimento per i servizi offerti è della Oman Air via Muscat con partenza da Milano Malpensa alle 21.30 o da Roma Fiumicino alle 22.00.

2°g. 10/2 Arrivo a Bangkok
L’arrivo a Muscat da Milano è alle 7.05 o da Roma alle 7.10 e da qui si parte per Bangkok alle 9.05 con arrivo alle 17.45, dove è in attesa dei partecipanti la guida locale per il trasferimento in albergo. Si alloggia presso l’hotel Vic 3; serata libera.

3°g. 11/2 Bangkok
Oggi, accompagnati dalla guida locale, si visitano alcune delle meraviglie di Bangkok: il Palazzo Reale e il Wat Benchamabophit (Tempio di Marmo). Si prosegue con la visita di due dei principali templi, il Wat Trimitr, con il massiccio Buddha d’oro, e il Wat Po, con l’imponente Buddha Sdraiato. Si completa con un giro in barca per scoprire i canali di questa incredibile metropoli.

4°g. 12/2 Bangkok – Luang Prabang
Ci si reca in aeroporto per prendere il volo della Lao Airline con partenza alle 10.20 che giunge a Luang Prabang alle 12.20, dove è in attesa dei partecipanti la guida locale. Si pranza e si va in hotel, il Villa Chitara. Nel pomeriggio, intorno alle 16.00, come primo benvenuto laotiano si prende parte in una casa privata ad una cerimonia tradizionale “Baci”, un rito celebrato nei momenti salienti della vita: radunate attorno ad una composizione floreale, le persone si dispongono in cerchio tenendosi per mano, tra il suono di canti laotiani e sanscriti, eseguiti dal maestro della cerimonia, ed il rito si conclude legandosi vicendevolmente un laccetto di cotone al polso.

5°g. 13/2 Luang Prabang
Visita del Museo del Palazzo Reale, costruito nel 1904 durante l’era coloniale francese per il Re Sisavang Vong e la sua famiglia. Si parte quindi per un’escursione in battello risalendo il Mekong fino alle grotte di Pak Ou, un interessante sito che si raggiunge con una breve gradinata, dove in due ampi anfratti nella falesia sono custodite migliaia di statue del Buddha, realizzate con diversi stili e dimensioni, un luogo di pellegrinaggio molto vivo nel cuore dei laotiani. In questo bel tratto del Mekong si affacciano alcuni villaggi immersi nella natura pura, e si osservano le persone che, se non sono impegnate in altre attività o nella tessitura di coloratissimi tessuti, setacciano il limo del fiume in cerca di pagliuzze d’oro. Sul percorso si sosta al villaggio di Ban Xanghai, dove viene prodotto il vino di riso locale. Rientrati in città ci visita il magnifico Wat Vat Xieng Thong un superbo capolavoro di architettura Lao posizionato alla fine della penisola su cui sorge la città vecchia, dove il fiume Nam Khan fluisce nel Mekong, il tempio che a Luang Prabang, dove sono stati preservati circa 30 dei 65 templi originari, è considerato il più emblematico per le stupende decorazioni. Quindi nel Centro di Arte ed Etnologia Tradizionale ci si potrà fare un’idea sulle numerose culture etniche del Laos. Per gustare il tramonto ci si reca al Wat Prabath, un luogo tranquillo per catturare l’ultima bellezza della giornata. Completa questa ricca giornata il famoso mercato notturno, dove si trovano belle collezioni di tessuti fatti a mano realizzati dalla gente locale e dalle etnie dei dintorni.

6°g. 14/2 Luang Prabang
Chi si alza presto potrà assistere alla processione del “takbat”, la questua quotidiana dei monaci che passeggiano silenziosi in fila indiana reggendo grandi ciotole scure per ricevere l’elemosina; si potrà fare anche un sopralluogo al mercato mattutino, la migliore occasione per sperimentare il sapore della vita locale. Dopo il ritorno in hotel e la colazione si sale al Phou Si, la collinetta al centro della cittadina ornata con diverse statue del Buddha, sulla cui cima si trova un piccolo tempio con uno Stupa dorato, un bel punto panoramico sulla città ed il fiume Mekong. Il sentiero che porta sul colle ha 328 gradini e sale all’ombra di alberi secolari. Se il tempo lo consente, si visita il Centro Visitatori UXO, dove è possibile trovare documentazione sulla guerra segreta in Laos ai tempi del conflitto in Vietnam. Si lascia quindi la cittadina per una breve escursione verso sud (32 km) alle splendide cascate di Kuang Si, che si raggiungono con una brevissima passeggiata. Sono alte 25 metri e alimentano invitanti vasche naturali dove è possibile fare un rinfrescante bagno (sono disponibili anche cabine per cambiarsi). Qui si può raggiungere a piedi il vicino villaggio di Ban Thapene per vedere le cascate nascoste, che sono raramente visitate. Sulla via del ritorno a Luang Prabang si sosta all’“Asian Black Bear Rescue Center” che, come indica il nome, si occupa del salvataggio di una specie di orso asiatico, e si visita l’Ock Pop Tock Living Craft Center, situato serenamente vicino al Mekong, un interessante laboratorio in stile tradizionale dove tessitori, filatori e produttori di batik creano tessuti di alta qualità. Questo è anche uno dei posti migliori per ammirare il tramonto a Luang Prabang.

7°g. 15/2 Luang Prabang – Phonsavan (Piana delle Giare)
Partenza al mattino presto per la provincia di Xieng Khuang, a sud est di Luang Prabang, famosa per la sua Piana delle Giare. La strada offre bellissimi panorami di verdi valli intervallate da montagne carsiche, attraverso una delle regioni più belle del Paese, arrivando a 1500 metri di quota, che è il punto più alto toccato da una strada laotiana. Sul percorso si sosta in alcuni villaggi delle minoranze etniche che popolano questa regione. Il primo è Houi Hei, dove si gode anche di uno straordinario belvedere. Quindi Ban Kiu Kam Pone, che è un villaggio Khmu. E subito dopo pranzo un interessantissimo villaggio Hmong. La distanza che si percorre è di 260 km, circa 7 ore. A Phonsavan si alloggia presso l’hotel Vansana Plain of Jars.

8°g. 16/2 Phonsavan (Piana delle Giare) – Van Vieng
La mattina ci si dedica all’esplorazione dell’enigmatica Piana delle Giare, un’area che si estende a sud di Phonsavan dove si trovano raggruppate le grandi giare di pietra. Avvistate nel secolo scorso da una guardia francese, le ricerche su questi enigmatici reperti iniziarono nel 1930 e, da allora, sono state avanzate dagli archeologi numerose teorie per cercare di spiegarne la funzione. Ciononostante rimangono tutt’ora sconosciute le origini di questi enormi vasi megalitici ed il loro utilizzo: complessi di sepoltura, urne cinerarie, contenitori per la fermentazione del vino o per la conservazione del riso? Si ritiene che la datazione delle giare risalga al 500 a.C.; in merito vi è anche una leggenda che narra che nel VI secolo a.C. l’eroe Khun Jeuam, giunto dalla Cina meridionale, depose il tiranno locale e per celebrare la vittoria fece costruire delle giare per far fermentare il vino di riso. Si ipotizza che le giare furono realizzate con un composto di pelle di bufalo, sabbia, acqua e zucchero di canna e cotte in una fornace all’interno di una grotta calcarea, con condotti simili a canne fumarie, un luogo che in tempi recenti venne utilizzato come rifugio dai membri del Pathet Lao durante la guerra civile. Si inizia dal sito 1, situato a circa 10 chilometri da Phonesavanh, il più vasto, con 330 giare di cui 250 di peso superiore ai 600 kg. La giara più grande pesa ben 6 tonnellate ed è stata nominata a ricordo del leggendario re Jeuam, in quanto la tradizione vuole che questa sia stata la coppa della sua vittoria. Si procede per il sito 2, dove si trovano le giare più grandi, ed il sito 3, con 15 giare in spettacolare posizione in cima ad una collina. Dopo pranzo si parte per Van Vieng, l’antica capitale di questa regione che dista 236, circa 5 ore verso sud ovest. Lungo il percorso si possono visitare i villaggi etnici, come H’Mong, e Muang Khoun. Arrivati, si pernotta presso l’hotel Vansana Vang Vieng.

9°g. 17/2 Van Vieng – Vientiane
Si inizia la giornata con un’escursione in barca sul fiume Nam Song arrivando alla grotta di Tham Bang, utilizzata come rifugio della popolazione durante l’occupazione cinese. Si parte quindi per la capitale (160 km – 4 ore e mezza); ci si ferma presso il piccolo villaggio di Tha Heua, specializzato nella vendita di pesce secco, che viene esposto fuori da ogni casa. Si sosta al grande lago artificiale di Nam Ngum, e, prima di arrivare nella capitale, si visita il mercato di Don Makai. Qui vengono venduti insetti di tutti i tipi – che qui sono considerati delle prelibatezze … – e i più coraggiosi potranno cimentarsi ad assaggiarli. Arrivati a Vientiane nel tardo pomeriggio si pernotta presso l’Hotel City Inn.

10°g. 18/2 Vientiane
Visita della città, conosciuta come la città del legno di sandalo, o la città della luna, che divenne capitale nel XIX secolo. È tra la capitali più tranquille al mondo, piccola e ancora a misura d’uomo, edificata lungo una grande ansa del Mekong, che in questa regione e verso sud segna il confine con la Tailandia. Si inizia con il tempio più antico, il Wat Sisaket, che presenta 10.000 piccole statue di Buddha, e l’ex tempio reale, che custodiva l’immagine del Buddha di smeraldo, il Wat Prakeo, ora sconsacrato e adibito a museo di arte buddista. Oggetto di venerazione da parte dei laotiani e simbolo nazionale è lo stupa dorato di That Luang, il monumento religioso più importante del Paese che contiene una reliquia del Buddha. Dopo la visita all’arco di trionfo di Vientiane, l’imponente monumento alle vittime della guerra, ci si reca alla COPE, un centro di riabilitazione per persone che hanno avuto problemi con le bombe inesplose lasciate durante la guerra del Vietnam, un grande problema che il Laos sta ancora affrontando. Nel pomeriggio ci si reca al tempio di Wat Sri Muang, il più frequentato e vivo della città, dove solitamente un gran numero di devoti compie offerte alla memoria di una donna considerata una santa protettrice; all’ingresso i monaci sono spesso impegnati a benedire persone, ma anche ogni tipo di oggetti, inclusi motorini e automobili (… una bella benedizione forse tiene lontani meccanici e incidenti!). Si completa la giornata con la visita del Buddha Park, a circa 30 minuti dalla città, situato sulle sponde del fiume Mekong, dove si ammira una collezione di sculture buddiste e induiste e si corona la giornata godendo del tramonto dalle rive del Mekong.

11°g. 19/2 Ventiane – Pakse – Wat Phou – Isola di Don Daeng
Ci si reca all’aeroporto dove ci si imbarca sul volo della Lao Airline per Pakse, che parte alle 7.50 con arrivo alle 9.05 (orari da confermare). Giunti a destinazione si prosegue in pulmino attraversando la vicina cittadina di Ciampassak (40 km), posta sulla sponda occidentale del fiume Mekong, arrivando con altri 12 km di strada tra risaie e boschi al grande sito archeologico khmer di Wat Phou, che risale al V – VI secolo, designato dall’Unesco come “Patrimonio dell’Umanità”. L’ampio insieme parte dalla pianura con grandi bacini d’acqua, quindi presenta i primi templi e sale lungo le propaggini del monte Lingaparvata, con diversi punti fortemente evocativi. Costruito originariamente come complesso templare dedicato a Shiva, fu trasformato successivamente in tempio buddista ed i re Khmer ne curarono la manutenzione fino alla caduta dell’impero. Se si desidera visitare la parte alta del sito (merita!), occorre prepararsi a salire 300 gradoni in pietra. Dopo la visita si raggiunge la sponda del Mekong e con una barca si approda sulle rive sabbiose dell’isola di Don Daeng, arrivando al La Folie Lodge, un delizioso albergo con vista sul fiume, tranquillo e dotato di confort.

12°g. 20/2 Isola di Don Daeng – “4000 Isole” – Isola di Don Khone
In mattinata si effettua una breve passeggiata nei dintorni dell’hotel (a piedi o in bici), che porta tra le ben tenute casette ed al tempio di questo bucolico e remoto angolo di mondo. Si prosegue il viaggio lasciando l’isola con la barca e procedendo col pulmino in direzione sud fino a Si Phan Don, l’area delle “4000 isole”, una stupenda parte del Mekong dove il fiume raggiunge la sua massima ampiezza (ben 14 km!) formando un vero e proprio arcipelago fluviale. La destinazione di oggi, con un breve tragitto in barca, sono le due isolette gemelle di Don Det e Don Khone. Mentre Don Det è conosciuta per essere un’isola relativamente festaiola e mondana, Don Khone, dove si pernotta, è un paradiso rurale di palme, canna da zucchero e verdi risaie, dove pascolano i bufali. Qui i pescatori navigano sulle acque del Mekong che, da limaccioso com’era nelle regioni settentrionali del Laos, ora offre acque dove è possibile bagnarsi. Un ponte che fu costruito dai francesi unisce le due isole e permette a chi lo desidera di trascorrere la serata in uno dei vivaci ristorantini di Don Det. Si alloggia presso l’hotel Sala Done Khone di Don Khone o simile.

13°g. 21/2 Don Khone – Pakse
Si lascia l’isola di Don Khone tornando con la barca sulla riva orientale del Mekong per visitare il vivace mercato dove i laotiani giungono in barca dalle isole fluviali per vendere e comprare pesce e prodotti di ogni genere. Da qui via terra ci si reca alle grandiose cascate di Khone Phapeng, le più grandi del sud est asiatico. Nel pomeriggio ci si reca in barca nella zona lacustre al confine con la Cambogia, dove per via della acque relativamente profonde di questo punto del Mekong prospera un banco di delfini d’acqua dolce, o orcelle, che si cercherà di avvistare; il punto è molto bello perché si è ai margini della “foresta sommersa”, con i grandi alberi tutti orientati nel senso della corrente perché, quando il fiume è pieno d’acqua nel periodo delle piogge, restano in parte, o anche completamente, sommersi. Si parte quindi verso nord per tornare a Pakse, un viaggio di 150 Km, circa due ore e mezza, dove si alloggia presso il Champasak Grand Hotel.

PER CHI RIENTRA

14°g. 22/2 Pakse e volo di ritorno
Ci si separa dai compagni di viaggio e dall’accompagnatore italiano che proseguono per la Cambogia. L’aeroporto di Pakse dista circa 15 minuti di guida, dove il volo della Lao Airline per Bangkok parte alle 9.25 con arrivo alle 10.55. Per chi è giunto con Oman Air, la partenza è alle 20.05 con arrivo a Muscat alle 23.25.

15°g. Domenica 23 febbraio, arrivo a destinazione
Da Muscat si parte alle 2.30 per Milano Malpensa con arrivo alle 6.50, o alle 3.00 per Roma Fiumicino con arrivo alle 6.35.

PER CHI PROSEGUE PER LA CAMBOGIA

14°g. 22/2 Pakse – Siem Reap; Angkor
Il volo della Lao Airline per Siem Reap parte alle 13.00 con arrivo alle 14.00. All’arrivo si viene accolti dalla guida locale e si va in hotel per lasciare il bagaglio, si alloggia presso l’hotel Nich Boutique. Ci si reca al sito archeologico di Angkor ad Angkor Vat, il tempio più grande e meglio conservato della vasta area archeologica, considerato una delle meraviglie del mondo. S’iniziano le visite da qui; gli storici ritengono che questo stupefacente complesso fosse stato costruito come tempio e mausoleo per il Re Suryavarman II, all’apice dell’Impero Khmer, nella prima metà del XII secolo. Dopo una dettagliata visita, che include gli splendidi bassorilievi, se vi è tempo si visitano altri templi se no ci si reca per il tramonto al Pre Rup.

15°g. 23/2 Siem Reap, visita di Angkor
Nel corso di questa intensa giornata si visitano parecchi dei templi più belli ed importanti di Angkor; non è possibile ma neppure necessario passarli “tutti”, si cercherà di vedere bene i siti più importanti ed evocativi. Il programma, salvo dei possibili aggiustamenti in loco, è come segue. Utilizzando i tuk tuk si visitano alcuni dei templi nella zona centrale del complesso di Angkor; si contorna il bacino d’acqua del tempio di Angkor Vat e si prosegue entrando nella città reale di Angkor Thom, costruita da Udayadityavarman II nell’XI secolo. All’interno delle vaste mura si visita il Bayon, un tempio-montagna a forma piramidale, composto da tre piani e situato proprio al centro della città. Questo incredibile edificio è celebre per le stupefacenti torri, ciascuna delle quali è ornata da quattro volti giganteschi che rappresentano Avalokiteshvara, una manifestazione del Buddha. Si prosegue con i vicini Baphuon, Phimean Akas e la Terrazza degli Elefanti. Ci si reca poi al Benteay Srei, magnifico edificio Khmer del X secolo, conosciuto come la “Cittadella delle donne”. Dopo pranzo, utilizzando i tuk tuk, ci si reca al Ta Prohm, il tempio dove più di ogni altra cosa si ammira la celebre “lotta” tra i giganteschi alberi e le antiche rovine. Completano il tour la visita del tempio di Preah Khan (letteralmente la “sacra spada”) e di Ta Som. C’è poi la possibilità molto bella, facoltativa, di effettuare un tratto di esplorazione della zona archeologica in bicicletta, lungo le mura dell’antica città reale.

16°g. 24/2 Siem Reap, Tonle Sap e volo di rientro
Ci si reca nei pressi di Siem Reao per visitare il villaggio di palafitte di Kampong Phluk, sulle sponde del vasto lago di Tonle Sap. Per via delle considerevoli variazioni del livello di questa immensa distesa d’acqua nel corso delle diverse stagioni (fino ad 8 metri), che modificano anche l’estensione del lago, è sorta la necessità di costruire le case su impressionanti, altissime palafitte; l’alternativa sono le case galleggianti. Rientrati, ci si trasferisce in aeroporto per prendere il volo della Bangkok Airways con partenza alle 15.35 ed arrivo a Bangkok alle 16.55. Per chi è giunto con Oman Air, la partenza è alle 20.05 con arrivo a Muscat alle 23.25.

17°g. Martedì 25 febbraio, arrivo a destinazione
Da Muscat si parte alle 2.30 per Milano Malpensa con arrivo alle 6.50, o alle 3.00 per Roma Fiumicino con arrivo alle 6.35.

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Monaco dipinge
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L’iscrizione e la partecipazione al viaggio è regolata dalle Condizioni Generali di Partecipazione; la quota include la polizza “Assistenza sanitaria, rimborso spese mediche e danneggiamento bagaglio” fornita da Europ Assistance, la polizza “Viaggi Rischio Zero” di UnipolSai Assicurazioni e la polizza “Filodiretto Protection” fornita da Nobis Compagnia di Assicurazioni. Le normative (Condizioni Generali e polizze assicurative) sono visibili nel sito di Amitaba e presso il nostro ufficio.

Amitaba S.r.l. è un operatore turistico legalmente costituito con sede in viale Ca’ Granda, 29 a Milano, iscritto al Registro Imprese della Camera di Commercio di Lecco col numero 313373, REA numero 1623197, partita IVA 13152290154. È autorizzato a svolgere la propria attività con licenza rilasciata con il decreto della Provincia di Milano numero 67762/00 del 30/10/2000. Amitaba S.r.l. ha stipulato ai sensi dell’art. 50 del Codice del Turismo (D.lgs 79/2011) una polizza per la Responsabilità Civile Professionale con la UnipolSai Assicurazioni n. 100073953 per un massimale di € 2.065.000,00.