Kirghizistan
Tra i monti del Tien Shan
Periodo consigliato: luglio-settembre

Passo di Moldu Ashu

Sary Tash, monti a sud est

Son Kul, pastore

Son Kul

Vallate arrivando a Osh

Sintesi del viaggio
Un viaggio avventuroso alla scoperta della natura e della cultura del Kirghizistan, addentrandosi nel cuore della catena montuosa del Tien Shan.
Questo itinerario parte dalla gola di Chunkurchak per poi salire tra le vette del Tien Shan. Durante il viaggio si visiteranno siti storici come la Torre di Burana e il museo dei Petroglifi di Cholpon-Ata, ma anche fonti termali e laghi di montagna. La parte più interessante del viaggio rimane l’incontro con una popolazione ospitale e con le sue affascinanti tradizioni.
Il viaggio non presenta difficoltà particolari, richiede solo un minimo di spirito d’adattamento: in mancanza di hotel in Kirghizistan si utilizzano le case private convertite in guesthouse da famiglie locali. Alloggiando in famiglia si potrà sperimentare l’ottima ospitalità di queste persone che, pur abitando in territori selvaggi, sono molto accoglienti.
- Bishkek
- Gola di Chunkurchak
- Chon-Kemin
- Tamchy
- Cholpon-Ata
- Karakol
- Altyn Arashan
- Passo di Tosor
- Eki-Naryn
- Kel-Suu
- Tash Rabat
- Naryn
- Son-Kul
- Kyzyl-Oi
- Suusamyr
- Sary-Chelek
- Arslanbob
- Osh
- Bishkek
Presentazione del viaggio
Questo itinerario parte dalla gola di Chunkurchak per poi salire tra le vette del Tien Shan. Durante il viaggio si visiteranno siti storici come la Torre di Burana e il museo dei Petroglifi di Cholpon-Ata, ma anche fonti termali e laghi di montagna. La parte più interessante del viaggio rimane l’incontro con una popolazione ospitale e con le sue affascinanti tradizioni.
NOTA TECNICA
Il viaggio non presenta difficoltà particolari, richiede solo un minimo di spirito d’adattamento: in mancanza di hotel in Kirghizistan si utilizzano le case private convertite in guesthouse da famiglie locali. Alloggiando in famiglia si potrà sperimentare l’ottima ospitalità di queste persone che, pur abitando in territori selvaggi, sono molto accoglienti. Si tenga però presente che queste abitazioni – per quanto pulite e curate – non sono delle stanze d’albergo, per cui non avranno i servizi in camera e richiederanno di condividere gli spazi tra donne e uomini all’interno del gruppo.
Per ogni chiarimento o richiesta, contattateci: amitaba@amitaba.net – tel.: 02 33614196
Programma del viaggio
1°g. Bishkek — Gola di Chunkurchak
Accoglienza all’aeroporto di Bishkek da parte del corrispondente di Amitaba e trasferimento in città per cenare in un ristorante locale. Dopo cena si procede verso la gola di Chunkurchak, prima tappa di questo itinerario (45 km). Si tratta di un luogo a dir poco unico, una vallata ricca di vegetazione – dalle macchie di ginepro ai maestosi pini, passando per larici, betulle e sorbo – circondata da montagne innevate. Una volta arrivati, si procede al check-in nell’albergo Supara Chunkurchak, dotato di doccia.
2°g. Gola di Chunkurchak — Chon-Kemin
Colazione in albergo e traserimento a Chon-Kemin (200 km), con una sosta al villaggio di Don-Aryk per osservare un incontro di Ulak Tartysh (detto anche Buzkashi), suggestivo sport a cavallo diffuso in tutta l’Asia centrale. Per pranzo si è ospiti di una famiglia kirghisa, che darà ai viaggiatori la possibilità di assaggiare il piatto tipico del paese, il beshbarmak: un piatto di pasta, cipolle e carne da mangiare rigorosamente con le mani. Nel pomeriggio è prevista una visita alla Torre di Burana, minareto medievale che insieme alle iscrizioni tombali e al mausoleo è tutto ciò che rimane della città perduta di Balasagun, fondata dalla dinastia Karakhanide intorno al X-XI secolo. Lasciata la Torre, si prosegue verso Chon-Kemin per effettuare il check-in nella guesthouse (sempre dotata di doccia) e godersi un po’ di tempo libero prima di cena.
3°g. Chon-Kemin — Tamchy — Cholpon-Ata e Rukh-Ordo
Colazione alla guesthouse e partenza per Cholpon-Ata, sulla riva settentrionale del lago Issyk-Kul (180 km). Durante il percorso ci si ferma al villaggio di Tamchy per visitare una famiglia di artigiani locali, che darà una dimostrazione dei processi di lavorazione del feltro a cui si può partecipare e che ospiterà i viaggiatori per pranzo. Salutata la famiglia, si procede con la visita al museo dei Petroglifi e al complesso culturale di Rukh-Ordo, che racconta l’intreccio di religioni e culture del Kirghizistan attraverso un’eterogenea collezione di sculture, dipinti e artefatti. Si prosegue con una piacevole gita in barca di circa un’ora sulla superficie del lago Issyk-Kul, segue il check-in nell’hotel a tre stelle Corony o simili. Prima di cena si può scegliere tra un po’ di tempo libero e una nuotata nel lago.
4°g. Cholpon-Ata — Karakol e Altyn Arashan
Una volta fatta colazione si parte per Karakol, una delle prime cittadine costruite dai cosacchi russi nel XIX secolo (150 km). Una volta arrivati si visitano i maggiori punti di interesse del centro, la moschea dei musulmani dungani – che ricorda nello stile le pagode cinesi – e la chiesa ortodossa, la Cattedrale della Santa Trinità, costruita senza utilizzare neppure un chiodo. La cattedrale custodisce diverse icone sacre, tra cui una dedicata alla Madre di Dio, dipinta nel 1897. L’atmosfera che si respira è davvero affascinante, tra finestre bordate di blu e casette che sembrano fatte di pan di zenzero. Dopo aver pranzato in un ristorante locale si cambia mezzo, abbandonando il pulmino per una 4×4, necessaria per raggiungere le sorgenti termali naturali di Altyn Arashan. Il primo pomeriggio è dedicato a una passeggiata nella natura, rientrando poi a Karakol per cenare al ristorante e assistere a un concerto di musica folk kirghisa. Si pernotta in guesthouse, dotata di doccia.
5°g. Karakol — Passo di Tosor — Valle di Eki-Naryn
Colazione e trasferimento alla valle di Eki-Naryn, attraverso il Passo di Tosor (a circa 3900 metri d’altezza) e le cime innevate delle montagne del Tien Shan. Sulle vette soleggiate dei monti Teskey Ala è stata costruita una strada per collegare il lago di Issyk-Kul alle regioni di Naryn. Il percorso non è dei più facili: si tratta di sentieri ripidi e coperti di neve, ma una volta in cima si è colti da un senso di serenità tale che sembra di poter sentire il respiro delle montagne. Lungo la strada per il villaggio di Tosor è possibile osservare una battuta di caccia con l’aquila, una delle tradizioni più antiche di questo popolo. Si pranza con un pic-nic all’aria aperta oppure ospiti di un pastore in una yurta, per poi riprendere il viaggio dopo pranzo verso Eki-Naryn. Cena e pernottamento in yurta.
6° g. Valle di Eki-Naryn — Lago di Kol-Suu
Dopo colazione si prosegue verso il lago di Kol-Suu (160 km), avvicinandosi sempre di più al confine cinese. Il lago di Kol-Suu, annidato tra le montagne, si trova a 3500 metri d’altezza all’interno di una stretta gola rocciosa. La strada per arrivare al lago è piuttosto imprevedibile e, a seconda delle condizioni climatiche, è possibile che il tragitto venga svolto in jeep. Normalmente invece si opta per una passeggiata a cavallo, per poi montare il campo vicino al lago oppure fermarsi a dormire in una yurta ospitati da una famiglia locale. In ogni caso, questa parte del viaggio richiede un po’ di spirito di adattamento per via dell’assenza di servizi interni e di docce.
7*g. Lago di Kel-Suu — Caravanserraglio di Tash Rabat — Città di Naryn
Dopo colazione si inizia un percorso di trekking di circa 2 ore per godere a pieno del bellissimo paesaggio che circonda il lago, fermandosi per un pic-nic o per un pranzo al sacco. Nel pomeriggio si riparte alla volta di Naryn (250 km), attraverso il caravanserraglio di Tash Rabat, monumento alla Via della Seta del XV-XVI secolo. Arrivati a Naryn, check-in all’hotel a tre stelle Khan Tengri (ovvero “signore del cielo”) o simili e cena. Nella struttura sono presenti le docce.
8°g. Città di Naryn — Lago di Son-Kul
Colazione in guesthouse e poi in macchina verso il lago di Son-Kul (170 km), il secondo lago più grande del Kirghizistan. La vista che garantisce sulla gola di Karatal è splendida e per raggiungerlo si costeggerà il fiume Naryn, il più lungo del territorio con i suoi 535 km, che sfocia nel mare di Aral. Una volta arrivati a Son-Kul (3.013 m s.l.m.) si avrà un po’ di tempo libero per riprendersi dal lungo viaggio in auto e chi lo desidera può partecipare a un’escursione a cavallo. Cena e pernottamento in yurta.
9°g. Lago di Son-Kul — Kyzyl-Oi — Valle di Suusamyr
Dopo colazione si parte per la valle di Suusamyr, attraversando il villaggio di Kyzyl-Oi. Questo villaggio, situato in una stretta gola accanto al potente fiume di Kokomeren, può vantare uno dei paesaggi più belli e affascinanti del paese: le montagne che lo circondano, con il loro caratteristico colore rosso, formano un anello che ha ispirato il nome del luogo: “kyzyl”, rossa, e “oi”, scodella. La vallata di Suusamyr, prossima tappa dell’itinerario, è invece conosciuta come meta di pascolo estivo per cavalli e pecore. Per cena e per la notte ci si ferma al Mare’s Milk Remedial Center di Baytur o simili, struttura dotata di doccia.
10°g. Valle di Suusamyr — Lago di Sary-Chelek
Per raggiungere il lago di Sary-Chelek, a 360 km di distanza, è richiesta un’intera giornata (7-8 ore). Durante il tragitto si passerà accanto all’impressionante serbatoio di Toktogul, uno dei più belli dell’Asia Centrale, che porta l’acqua del fiume Naryn a una centrale idroelettrica. La riserva naturale di Sary-Chelek, che ne protegge la biosfera, è situata nella gola di Arkit e circondata dai monti Chatkal. Qui si può osservare una grande varietà di flora e fauna, in particolare fiori selvatici. Per cena e per la notte si è ospiti di una famiglia locale, in un’abitazione privata pulita e curata dove però bisognerà condividere servizi e spazi.
11°g. Lago di Sary-Chelek — Arslanbob
Colazione di buon mattino e partenza per il lago (circa 45 min) per una passeggiata in mezzo alla natura incantevole del posto. Dopo pranzo inizia il trasferimento verso Arslanbob, a circa 5 ore di viaggio, attraversando campi, frutteti e fattorie al confine con l’Uzbekistan. Si prevede di raggiungere il villaggio di Arslanbob entro sera: gli abitanti di questa zona sono di etnia uzbeka, generalmente più conservatori rispetto ai kirghisi ma ugualmente ospitali. Anche qui infatti è possibile fermarsi per cena e per la notte presso una famiglia locale, condividendo servizi e spazi.
12°g. Arslanbob — Osh
In estate e in primavera il villaggio di Arslanbob è una delle mete preferite di turisti e pellegrini, grazie alla bellezza del paesaggio – incluse le due imponenti cascate – e al clima piacevole e temperato. Dopo colazione, trasferimento con un veicolo a noleggio fino ai piedi delle cascate per iniziare il percorso di trekking. Per pranzo invece si verrà accompagnati per un pic-nic in un luogo davvero spettacolare, la più grande foresta di noci al mondo, di cui la popolazione locale si prende cura con un riguardo solitamente riservato ai luoghi sacri. Lasciata la foresta, si riparte per un viaggio di circa 180 km verso Osh. Durante il tragitto, si attraversa la fertile valle di Fergana e si effettua una breve sosta a Uzgen per visitarne il mausoleo e il minareto. La città è stata una capitale del khanato Karakhanide tra l’XI e il XII secolo. Una volta arrivati a Osh, pernottamento in guesthouse, al Sun Rise hotel o simili.
13°g. Osh – Bishkek (in aereo)
Colazione e visita dei luoghi d’interesse di Osh, la seconda città più grande del Kirghizistan. La leggenda narra che sia stata fondata dal saggio Re Salomone ed è stata a lungo uno dei luoghi di transito più importanti della Via della Seta. La montagna di Salomone (“Sulaiman-Too”), patrimonio dell’Unesco, è stata per più di un millennio un punto di riferimento per viaggiatori e pellegrini: oggi ospita un museo con più di cento petroglifi. Si potrà visitare anche il bazaar di Osh, mercato in funzione dai tempi d’oro della Via della Seta. Pranzo in un ristorante locale e nel pomeriggio trasferimento in aeroporto dove si prenderà un volo interno per Bishkek. Una volta arrivati, check-in al Grand Hotel o simili e cena in un ristorante della città.
14°g. Bishkek – Parco Nazionale di Ala Archa – Volo di rientro
Prima di rientrare in Italia c’è tempo per visitare lo splendido parco naturale di Ala Archa, prendendosi tutto il tempo che serve per una passeggiata in questa gola mozzafiato con prati ricoperti di stelle alpine, macchie di ginepro e foreste di pini, larici e sorbo. Pranzo sul tardi in un ristorante locale e ritorno a Bishkek, per visitare la città e dedicarsi allo shopping. Tra i punti di interesse, la piazza centrale di Ala-Too, il museo di Storia, i parchi di Oak e Panfilov il bazaar Osh, organizzato in stile mediorientale. La sera, trasferimento in aeroporto e volo di rientro.
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L’iscrizione e la partecipazione al viaggio è regolata dalle Condizioni Generali di Partecipazione; la quota include la polizza “Assistenza sanitaria, rimborso spese mediche e danneggiamento bagaglio” fornita da Europ Assistance, la polizza “Viaggi Rischio Zero” di UnipolSai Assicurazioni e la polizza “Filodiretto Protection” fornita da Nobis Compagnia di Assicurazioni. Le normative (Condizioni Generali e polizze assicurative) sono visibili nel sito di Amitaba e presso il nostro ufficio.
Amitaba S.r.l. è un operatore turistico legalmente costituito con sede in viale Ca’ Granda, 29 a Milano, iscritto al Registro Imprese della Camera di Commercio di Lecco col numero 313373, REA numero 1623197, partita IVA 13152290154. È autorizzato a svolgere la propria attività con licenza rilasciata con il decreto della Provincia di Milano numero 67762/00 del 30/10/2000. Amitaba S.r.l. ha stipulato ai sensi dell’art. 50 del Codice del Turismo (D.lgs 79/2011) una polizza per la Responsabilità Civile Professionale con la UnipolSai Assicurazioni n. 100073953 per un massimale di € 2.065.000,00.