Kazakistan
Selvaggio Tien Shan e grandi laghi
Un tour tra le meraviglie dell’Asia Centrale

Charyn canyon

Kolsay

Ghiacciaio di Engilchek

Khan Tengri

Elicottero per Engilchek









Sintesi del viaggio
Dalla città di Osh in Kirghizistan si segue un itinerario entusiasmante che attraversa tutto il Paese fino ai confini orientali. Si transita ad est dell’area uzbeca di Fergana arrivando a Kazarman e da qui, sempre in direzione nord est, al lago di Son-Kul e al vasto specchio azzurro dell’Issyk-kul. Si visitano le gole di Jety-Oguz e si procede per Karakol arrivando al bordo settentrionale della spettacolare catena del Tien Shan.
Qui sono possibili due programmi: un trek nella regione di Karakol o un’escursione con l’elicottero che porta nel cuore delle montagne più alte sul ghiacciaio di Engilchek, dove si sosta per due notti in un campo fisso alla base dell’ardita vetta del Khan Tengri (7010 mt) e del Jengish Chokusu (7,439 mt), la cima più alta del Tien Shan. Si continua quindi il viaggio in direzione nord ovest entrando in Kazakistan, dove si esplorano i laghi di Kolsay e il canyon di Charyn, arrivando ad Almaty; prima del volo di rientro si visitano le belle montagne a sud della città, usufruendo anche di una comoda funivia.
- Osh
- Jalal Abad
- Kazarman
- Lago Son-Kul
- Kochkor
- Lago Issyk-Kul
- Jety-Oguz
- Karakol
- Karkara
- Karkara: Ghiacciaio di South Engilchek (4050 mt)
- Lago di Alakul
- Charyn Canyon
- Almaty
- Ghiacciaio Bogdanovich
Presentazione del viaggio
Si segnala che il programma Tagikistan, grande traversata del Pamir, che parte il 28/6 o l’1/7, può essere seguito in congiunzione con questo.
NOTA TECNICA
Il viaggio prevede due notti nelle yurte, una presso una famiglia locale e 3 intenda. E’ necessario portare il proprio sacco a pelo; per chi va sul ghiacciaio di Engilchek si consiglia un gradiente termico minimo di -10°C, considerando che spesso i valori di tabella dei sacchi è indicato in modo ottimistico. Come attrezzatura personale serve il solito materiale che si usa nei trekking (scarponi adatti, vestiario anti acqua e vento, ecc); il materassino viene fornito dall’organizzazione.
Per i trasporti in Kirghizistan si utilizzano minivan 4 x 4 tipo Toyota Delica, con massimo 4 passeggeri per mezzo; in Kazakistan veicoli tipo Toyota Previa/T9 o Hyundai Starex che porta fino a 6 passeggeri.
La stagione prescelta per il viaggio è statisticamente la migliore; bisogna però tener presente che può sempre piovere e, alle quote più alte, non sono escluse precipitazioni nevose. Le temperature notturne possono a volte scendere fino allo zero termico, in particolare sul ghiacciaio di Engilchek dove si possono avere anche punte più basse mentre di giorno nei punti più caldi dell’itinerario si possono avere anche 25 gradi.
Programma del viaggio
1°g. Sabato 11 luglio, partenza per Osh
2°g. 12/7 Osh – Jalal Abad – Kazarman
L’arrivo a Osh è previsto alle 3.55; è in attesa all’aeroporto la guida kirghisa. Si raggiunge per un breve riposo l’hotel dove sono alloggiati i partecipanti giunti con il programma “Tagikistan, grande traversata del Pamir”. Si lascia Osh contornando il confine uzbeco che delimita la parte più orientale della valle di Fergana, transitando da Uzgen dove è molto interessante una sosta per visitare il mercato, e arrivando a Jalal Abad (104 km). Si procede quindi in direzione nord est attraversando la catena di Fergana, con un valico di circa 3000 mt, arrivando a Kazarman, che è situata a 1310 mt di quota. Si alloggia in una locanda; la tappa è di 244 km, 5 / 6 ore.
3°g. 13/7 Kazarman – Lago di Son-Kul (3100 mt)
Si procede in direzione est seguendo la strada che porta a Naryn superando diversi panoramici costoni incontrando alcuni villaggi e ampie aree dove si vedono le yurte dei pastori; si ridiscende fino al fiume Naryn e si lascia l’ampia valle del fiume andando a nord superando attraverso il passo di Moldu-Ashu la barriera di monti che cingono le alte pasture del bacino del Son-Kul, uno stupendo e vasto lago posto a 3000 mt di altezza dove si vedono tantissime yurte e vaste mandrie, con cavalli, yak, pecore, capre e vacche. La regione è utilizzata per la transumanza estiva e si vedono anche diversi animali selvaggi; si alloggia nelle yurte, l’abitazione utilizzata da tutti i kirghisi che passano i mesi caldi attorno al lago. Per esplorare i dintorni è possibile noleggiare un cavallo.
4°g. 14/7 Son-Kul – Kochkor (1800 mt)
Dopo pranzo si parte per Kochkor, transitando da Sary-Bauk; dista 120 km a nord est, circa 3 ore di viaggio. Si alloggia presso una famiglia locale; si vedono le produzioni artigianali di tappeti di feltro.
5°g. 15/7 Kochkor – Lago Issyk-Kul – Jety-Oguz
Si prosegue verso est arrivando in breve al lembo occidentale del vasto lago Issyk-Kul: lungo 170 km e largo 70, è un bacino d’acqua senza emissari che per via del contenuto salino e delle attività termali non gela mai. È situato tra due grandi catene di monti, propaggini del Tien Shan, i Kungey Ala-Too a nord, che delineano il confine col Kazakistan, e i Terskey Ala-Too a sud, dove si trovano diversi sentieri per il trekking. Se ne segue la costa meridionale e prima di Karakol si lascia la strada principale verso sud con una breve deviazione che porta alla valle di Jety-Oguz. Si alloggia nelle yurte; la tappa è di 280 km, circa 5 ore di guida. Si esplora la valle a piedi raggiungendo una bella cascata, con un percorso di circa 2 ore, o anche più lungo se si desidera addentrarsi maggiormente nel canyon.
6°g. 16/7 Jety-Oguz – Karakol – Karkara
Raggiunta la vicina città di Karakol (1760 mt) si visitano il museo Prjevalski, la chiesa ortodossa e la moschea cinese; si pranza presso una famiglia uigura. Nel pomeriggio ci si trasferisce a Karkara (2250 mt); il campo, dove si pernotta in tenda ed è il punto di partenza per l’elicottero, è situato a circa 25 km a sud del villaggio nella valle nell’area di Churduk.
PROGRAMMA ALTO TIEN SHAN
7°g. – 8°g. (17/7 – 18/7) Karkara: Ghiacciaio di South Engilchek (4050 mt)
Si decolla al mattino; vengono utilizzati elicotteri russi tipo MI-8 MTF di recentissima produzione, condotti dai migliori piloti disponibili in Kirghizistan, che lavorano abitualmente tra le montagne del Tien Shan anche per operazioni di salvataggio in alta quota e per lo sci con l’elicottero. Il volo dura circa 40 minuti attraverso un ambiente estremamente spettacolare di altissima montagna; si atterra ad una quota di circa 4050 mt al campo allestito sul ghiacciaio Engilchek, il più lungo di tutta la catena del Tien Shan. Le visioni più spettacolari da qui sono a nord est la vetta del magnifico Khan Tengri (7010 mt), mentre sul lato sud del possente ghiacciaio si affaccia il massiccio del Jengish Chokusu (o Peak Pobeda) di 7439 mt, il più alto della catena. Si effettuano diverse passeggiate esplorative, prive di pericoli, accompagnati dal capogruppo italiano; non serve attrezzatura alpinistica.
PROGRAMMA ALTERNATIVO DI TREKKING
7°g. – 8°g. (17/7 – 18/7) Trek di Altyn-Arashan
Dal campo ci si trasferisce al canyon di Karakol utilizzando un camion militare. Si inizia da qui il percorso a piedi che nella prima giornata impegna da 4 a 5 ore; si parte da una quota di circa 2500 mt e si sale al lago di Alakul, situato a circa 3600 mt, dove viene posto il campo. Il giorno successivo si attraversa il passo di Alakul (3860 mt) arrivando nella valle di Keldike, e si scende fino alle fonti termali di Altyn-Arashan (2500 mt); sono previste da 5 a 6 ore di cammino. Si rientra quindi al campo di Karkara con un camion militare.
PROSECUZIONE
9°g. 19/7 Karkara – Laghi di Kolsay (Kazakistan)
I viaggiatori che si sono recati sul ghiacciaio rientrano in volo al campo di Karkara, dove si ricongiungono ai partecipanti che hanno optato per il trekking. Si parte per il confine kazako, che da qui dista solo circa 35 km. Si salutano la guida e gli autisti kirghisi e, superate le formalità di frontiera, si prosegue con la nuova guida e i mezzi kazaki per i laghi di Kolsay, che distano 140 km in direzione ovest; si alloggia presso lo Zhibek Zholy Cottage sul lago Kolsay I (1800 mt).
10°g. 20/7 Laghi di Kolsay
Si esplora la valle, partendo a piedi dal Cottage. La meta è il secondo lago, situato a 2250 metri di quota, che dista circa 9 km, da molti ritenuto il più bello; per chi se la sente, è possibile provare a raggiungere il terzo lago, che è però più lontano e posto a 2800 mt.
11°g. 21/7 Laghi di Kolsay – Charyn Canyon – Almaty
Si torna per un tratto verso est e quindi si raggiunge a nord il Charyn Canyon, scavato dalle acque nella steppa kazaka; il punto più spettacolare è stato denominato la ‘valle dei castelli’ per la spettacolarità e cromia delle formazioni. Si effettua un’escursione a piedi di circa 2 ore. Si continua quindi il viaggio verso ovest per Almaty, dove si alloggia presso l’hotel Kazzhol; la tappa è di 350 km e richiede circa 5 ore di guida.
12°g. 22/7 Almaty, Medeo Gorge e ghiacciaio Bogdanovich
Ci si reca sui monti a sud della città, che separano il Kazakistan dal Kirghizistan e dal lago Issyk-Kul. Si sale con le funivie da Medeo (1691 mt) a Shymbulak (2230 mt) e da qui a Talgar (3168 mt); dalla stazione d’arrivo di Talgar si può proseguire a piedi fino al ghiacciaio di Bogdanovich, che si raggiunge con circa 1 ora e mezza di cammino.
13°g. Giovedì 23 luglio, volo di rientro
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Lago Kolsay
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Amitaba S.r.l. è un operatore turistico legalmente costituito con sede in viale Ca’ Granda, 29 a Milano, iscritto al Registro Imprese della Camera di Commercio di Lecco col numero 313373, REA numero 1623197, partita IVA 13152290154. È autorizzato a svolgere la propria attività con licenza rilasciata con il decreto della Provincia di Milano numero 67762/00 del 30/10/2000. Amitaba S.r.l. ha stipulato ai sensi dell’art. 50 del Codice del Turismo (D.lgs 79/2011) una polizza per la Responsabilità Civile Professionale con la UnipolSai Assicurazioni n. 100073953 per un massimale di € 2.065.000,00.