Iran
Persia classica e deserto di Dasht-e Kavir
16 giorni tra storia e deserto

Isfahan

Meybod, Narin Qaleh

Oasi di Kharanaq

Dasht-e Kavir

Dune a Mesr

Sintesi del viaggio
Il programma prevede la visita dei siti storici principali e l’esplorazione del deserto del Dasht-e- Kavir. Il tour è molto interessante perché affianca alla parte naturalistica un intenso incontro con la Persia, che nei grandiosi resti millenari ci comunica il ruolo decisivo che questa civiltà ebbe nell’influenzare la cultura d’occidente. Ancor oggi si incontra l’antica religione di Zoroastro, e si resta basiti dall’armonia di forme e colori di opere sviluppate nell’incontro con l’islam sciita, che ha prodotto i maggiori capolavori di questa tradizione. L’odierno Iran ci potrà poi ancor più stupire per la grande signorilità e civiltà dei persiani, che esprimono una genuina apertura ed interesse verso i visitatori.
- Tehran
- Kashan
- Esfahan
- Pasargadae
- Shiraz
- Persepoli
- Yadz
- Meybod
- Zenoiddin
- Kharanaq
- Garmeh
- Mesr
- Farahzad
- Anarak
- Abyaneh
- Qom
- Tehran
Presentazione del viaggio
Il programma prevede la visita dei siti storici principali e un’esplorazione del cuore del deserto del Dasht-e Kavir. Si inizia con la visita di Tehran, capitale e città più popolata situata nel nord dell’Iran, da dove con un pulmino privato si segue un percorso che porta fino alle regioni più meridionali.
S’inizia incontrando la bella cittadina di Kashan e la mitica Esfahan, conosciuta come “l’Altra metà del mondo”, dove si sosta due giorni e si prosegue per l’antico sito di Pasagardae arrivando fino a Shiraz, città delle rose e dei poeti, con le splendide rovine di Persepoli. Da Shiraz si continua verso est per Yadz, capitale del culto di Zoroastro. Oltre Yadz si incontra la cittadella del deserto di Meybod e ci si addentra nel vasto Dasht-e Kavir, giungendo fino alle distese salate delle aree più interne di questo impressionante deserto. Dall’oasi di Garmeh attraversando le dune si arriva ad Anarak e lasciato il deserto si arriva al villaggio di Abyaneh, Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco posto tra i monti Karkas; tornando a nord fino a Tehran si visita la città santa di Qom.
Per i trasporti terrestri si usano comodi pulmini privati e le strade sono di buona qualità, con superstrade tra Tehran e Shiraz. Gli hotel utilizzati sono 4 stelle, puliti e di buona qualità, alcuni sono veri e propri gioielli tradizionali. Nel deserto i pernottamenti sono più spartani, in piccole locande o caravanserragli, dove spesso si dorme su materassi adagiati su un pavimento di tappeti. La cucina locale è varia e gustosa e adatta anche ai vegetariani.
Per ogni chiarimento o richiesta, contattateci: amitaba@amitaba.net – tel.: 02 33614196
ALCUNE NOTE SULLA PERSIA
La Persia (oggi Iran) è un paese affascinante, vasto e ricco di storia, impreziosito da una natura bella e varia. Occupa un vasto spazio geografico tra il Mar Caspio e il Golfo Persico, caratterizzato da una grande varietà climatica ed ambientale: una posizione fisica che ne ha favorito il ruolo di ponte tra le civiltà mediterranee e mesopotamiche con il mondo d’oriente, favorendo lo sviluppo di importanti movimenti religiosi e filosofici che hanno influenzato fortemente l’antica Grecia ed il mondo occidentale. L’eco degli insegnamenti di Zoroastro e l’antica lingua persiana, il cui alfabeto è molto vicino al sanscrito, hanno tracciato molti dei nostri archetipi culturali; e, nei secoli più vicini, i santi sufi persiani sono stati fonte d’ispirazione per il misticismo islamico.
La Persia è stata testimone di un affascinante percorso storico durato 4000 anni, che ha visto nascere potenti imperi ed ha lasciato un’eredità archeologica tra le più impressionanti al mondo. Fu nel 625 a.C. che i Medi unificarono in un unico regno la regione che corrisponde all’attuale Iran dove le dinastie Achemenide, Parsi e Sasanide si succedettero per circa 1000 anni. Dopo l’avvento dell’Islam e l’invasione araba dal 1501 si succedettero diverse dinastie che promossero la religione musulmana sciita a religione dell’Impero, e la monarchia con a capo lo Shah come regime sociale resse fino al 1979 con la dinastia Pahlavi, quando il paese è diventato una Repubblica Islamica.
Programma del viaggio
1°g. Volo per Tehran
Arrivo a Tehran e trasferimento in albergo.
2°g. Tehran – Kashan
Dopo colazione si visita Tehran, che è stata la capitale a partire dall’epoca Qajar alla fine del XVII secolo. Le visite previste sono il Palazzo del Golestan, residenza storica della dinastia reale dei Qajar, il Museo Archeologico Nazionale, il ricchissimo Museo dei Gioielli e il Museo del Vetro e della Ceramica. Verso metà pomeriggio si parte in direzione sud per Kashan, un percorso autostradale di 250 km; si pernotta.
3°g. Kashan – Esfahan
Visita di Kashan, residenza favorita dello Shah Abbas I che chiese in punto di morte di esservi sepolto. Kashan è famosa per le case dei ricchi commercianti ed i curatissimi giardini, per le ceramiche, la seta e l’acqua di rose. Visita della Casa di Brujerdi, del giardino di Fiane, che è uno dei più famosi della Persia, e del ricco bazar. Quindi nei pressi della città sulle collinette di Sialk si visita un importante sito preistorico, dove sono stati rinvenuti reperti che risalgono a circa 8000 anni fa. Si parte nel pomeriggio in direzione sud per Esfahan, che dista 200 km di autostrada, dove si alloggia.
4°g. Esfahan
Esfahan è il gioiello dell’antica Persia, per secoli crocevia di commerci, mercanti e artigiani, che lascia senza fiato per la bellezza dei monumenti. Il periodo di maggior splendore è stato durante il regno di Abbas I (1587-1629), sovrano safavide che fece costruire moschee, palazzi e dimore di pregevole fattura trasformando Isfahan in un centro artistico e culturale di prima grandezza. Si iniziano le visite dalla grandiosa piazza Nagshe Jahan, conosciuta come piazza dell’Imam, chiusa da portici e adornata su ogni lato da 4 gioielli architettonici del XVII secolo che simboleggiano gli ambiti politici, economici e religiosi della Persia safavide: a nord l’entrata del Qaysariyyeh Bazar, a est la moschea Lotfallah, ad ovest il palazzo reale Ali Qapu ed infine a sud la grandiosa Moschea Shah. Nel pomeriggio si esplora il bazar, dove tra le varie attività artigianali una delle più interessanti è la lavorazione delle miniature. Proseguimento al palazzo safavide Hasht-Behesht (gli otto paradisi), e allo storico ponte e rito del tè al tramonto.
5°g. Esfahan
Si proseguono le visite; ci si reca al Chelo Sotun, conosciuto come il Palazzo delle quaranta colonne, che fu una residenza di ricevimento di dignitari e ambasciatori, e alla Moschea del Venerdì con l’antico e vasto complesso architetturale. Si prosegue con la visita del quartiere armeno, della cattedrale di Vank con il suo complesso museale e di un’antica torre piccionaia.
6°g. Esfahan – Pasargadae – Shiraz
Partenza per Shiraz, un percorso di 480 km lungo un’ottima strada; si sosta a Izad Khast per la visita di un caravanserraglio e un’antica cittadella abbandonati. Prossima tappa, Pasagardae: patrimonio dell’Unesco, venne fondata da Ciro il Grande, di cui resta il monumento funerario, e fu la prima capitale dell’Impero Achemenide. Si prosegue per Shiraz (mancano da qui 135 km, circa un’ora e mezza), dove si alloggia in un hotel a 4 stelle. Shiraz, situata in una valle fertile a 1.525 metri ai piedi del monte Allahakbar, fu una delle più importanti città del mondo Islamico medievale ed anche capitale del paese nel XVIII secolo, ed è tutt’ora considerata la capitale della cultura e della poesia.
7°g. Shiraz: escursione a Persepoli
Ci si reca a Persepoli, che dista 60 km da Shiraz. E’ uno dei siti archeologici più belli e spettacolari, fu una delle antiche capitali dell’Impero Achemenide, utilizzata come sede delle celebrazioni rituali, mentre il centro amministrativo era ubicato dove ora è la città di Susa. Persepoli era edificata su una roccaforte che domina le pianure di Marvdasht; fu fondata da Dario I nel 518 a.C., completata dai suoi successori e distrutta poi secondo la leggenda da Alessandro Magno.Tra le sue numerose strutture architettoniche si potrà visitare l’Apadana, luogo famoso per i meravigliosi rilievi su pietra, la Porta delle Nazioni, la Sala del Trono, il Palazzo di Dario, l’Harem e il Palazzo di Serse. Al termine si prosegue per la località di Nagash-e Rostam, dove si vedono le imponenti tombe di quattro imperatori achemenidi, tra Dario il Grande e Serse, ricavate intagliando le pareti rocciose dei monti. Rientrati a Shiraz si visita la città, nota per i giardini e per la mitezza del clima, patria d’illustri poeti quali Saadi e Hafez; possiede importanti monumenti come il complesso di Vakil, la Moschea del Venerdì, la fortezza di Karim Khan e il mausoleo di Hafez. Da non perdere il bazar di Vakil, che risale al XVIII secolo.
8°g. Shiraz – Yadz
Partenza per Yazd, lungo un percorso che fu descritto da Marco Polo; dista 450 km, un viaggio di circa sette ore. Yadz, situata nel deserto, fu un importante centro carovaniero medioevale, accolse per secoli mercanti e viaggiatori e divenne una roccaforte dei seguaci del culto di Zoroastro; vi risiede ancora oggi la piccola comunità zoroastriana persiana. Nei pressi della città al tramonto ci si reca alle Torri del Silenzio, gli antichi luoghi funerari zoroastriani.
9°g. Yadz
Al mattino si visita il Tempio del Fuoco zoroastriano, dove la fiamma arde da circa 1500 anni; al pomeriggio ci si reca presso un’antica cisterna nel centro di Yazd per partecipare ad uno spettacolo di ‘Zurkaneh’. La traduzione letterale è ‘casa della forza’ ed è la ‘palestra’ dove si pratica l’attività sportiva tradizionale iraniana, un insieme di allenamento fisico e purificazione spirituale, ritmato dal tamburo e dai canti tramandati dal poeta mistico Hafez.
10°g. Yadz – Meybod – Zenoiddin
Ci si reca alla cittadella di Narin Qaleh a Meybod, che risale a 3000 anni fa, situata nelle vicinanze di Yazd; è piuttosto simile a Bam, e fortunatamente non ha subito i danni del terremoto che distrusse quest’ultima. Si prosegue per Zenoiddin, dove si pernotta nel deserto in un affascinante caravanserraglio.
11°g. Zenoiddin – Kharanaq – Garmeh
Partenza per il deserto del Dasht-e Kavir, il più grande dell’Iran; prima tappa l’oasi di Kharanaq. Oltre, si prosegue attraverso un susseguirsi di montagne colorate fino a raggiungere Garmeh. Quest’oasi, piccola e silenziosa, è alimentata da una sorgente d’acqua che permette la crescita di ben venticinque diversi tipi di palme da dattero. Si alloggia in una casa tradizionale del villaggio, con camere gradevoli e pulite dai pavimenti coperti con tappeti persiani su cui vengono sistemati materassi e coperte; i bagni sono comuni ma ben funzionanti e vengono forniti gli asciugamani. Alla sera si assiste alle improvvisazioni musicali dei proprietari eseguite con strumenti tipici persiani.
12°g. Garmeh, escursione a Mesr e Farahzad
Ci si immerge nel deserto profondo verso nord est con un’escursione di circa 200 km, arrivando al lago salato al cuore del Dasht-e Kavir. Nei pressi di Farahzad si passeggia tra le dune con i dromedari e si visitano il villaggetto di Mesr e altri piccoli paesi come Arusan Kure-gaz e Amir Abad. Si rientra a Garmeh per la notte.
13°g. Garmeh – Anarak
Si continua il percorso nel deserto, ora in direzione ovest per circa 200 km, incontrando diverse aree di dune e giungendo in tre ore circa ad Anarak, un villaggio con una bella fortificazione e un’architettura tradizionale che definiremmo oggi bio-climatica: le case sono costruite con terra, paglia e legno cotti al sole. Pernottamento in un tipico caravanserraglio.
14°g. Anarak – Abyaneh
Partenza per Abyaneh, che dista 260 km verso ovest. Sul percorso si visitano le antiche città di Zavareh, Ardestan e Nain, famosa per i tappeti, dove si trova la moschea Jame che risale all’VIII secolo e fu tra le prime quattro ad essere costruite in Persia. Si prosegue per Abyaneh, che da qui dista ormai solo 40 km, dove si sosta per la notte.
15°g. Abyaneh – Qom – Tehran
Abyaneh, eletto a Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, è un antico villaggio zoroastriano sui pendii dei monti Karkas che visse un periodo di splendore durante la dinastia safavide. I costumi tradizionali delle donne sono molto colorati e le case edificate con mattoni crudi ottenuti da un impasto di acqua, argilla e paglia che hanno un particolare colore ocra, dato dalla terra utilizzata che qui è ricca di ossidi di ferro. Finite le visite si esce dalla vallata raggiungendo la strada principale; si transita dalla città di Kashan e proseguendo verso nord ci si ferma a Qom (114 km), una delle città sante per i musulmani sciiti, dove si proverà a visitare la grande moschea; non è assicurato potervi entrare, le regole d’accesso per gli stranieri variano molto. Da Qom si raggiunge Tehran, 150 km sempre in direzione nord, dove si cena e ci si trasferisce in tarda serata all’aeroporto internazionale Khomeini per il volo di rientro.
16°g. Arrivo a destinazione
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Golestan, particolare
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