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Iran


Conoscere la Persia

Storia, cultura e natura di una terra millenaria


Qom, nella moschea

Chehlo Sotun, Isfahan

Dasht-e-Lut

Tombe Achemenidi, bassorilievi

Kerman, il bazar

PARTENZA
23/10/2022
RITORNO
6/11/2022
PRE-ESTENSIONE
ESTENSIONE
2a ESTENSIONE
DURATA
15 giorni
PARTECIPANTI
GUIDA

 Sintesi del viaggio


Partendo da Tehran si giunge fino a Shiraz con tour molto completo che porta in tutte le città storiche e culturalmente più importanti e si estende a diversi siti meno noti ed anche etnicamente interessanti, includendo anche il deserto del Dasht-e Lut con le città carovaniere di Bam e Raien. Si ha così un intenso incontro con le bellezze artistiche ed i resti storici più importanti e famosi della Persia, sia islamici che pre-islamici, scoprendo un mondo che affonda le proprie origini agli albori della civiltà dell’uomo. Da Persepoli a Isfahan, da Yadz a Kashan e Abyaneh, da Kerman a Qom, s’incontra un incredibile insieme che stupisce per la ricchezza culturale, la storia, la varietà e bellezza della natura; e, soprattutto, per la sorprendente cordialità e calore della sua gente.

Mirare due obiettivi con una sola freccia.
  • Teheran
  • Qom
  • Kashan
  • Abyaneh
  • Natanz
  • Isfahan
  • Na’in
  • Meybod
  • Yazd
  • Saryazd
  • Rafsanjan
  • Kerman
  • Shahdad (Deserto del Dasht-e Lut)
  • Bam
  • Rayen
  • Mahan
  • Sirjan
  • Neyriz
  • Estahban
  • Shiraz
  • Persepoli
  • Naqsh-e Rostam
  • Pasargadae
  • Shiraz

 Presentazione del viaggio


Il viaggio parte da Teheran, la capitale, posizionata a nord del paese e, seguendo un affascinante circuito, si esplora la regione centrale con i suoi altipiani desertici arrivando fino alle regioni sudorientali a Bam e da qui a Shiraz, nel sud del Paese. Si utilizza lo stesso comodo pulmino privato per tutto il tour.
S’inizia con la visita del centro e degli splendidi musei di Tehran, capitale e città più popolata del Paese con circa 12 milioni di abitanti. Partendo per il sud s’incontra la città santa di Qom, meta di pellegrinaggio molto importante per la moschea che ospita i resti di Fatima e centro di studi religiosi per gli sciiti, arrivando a Kashan, che nella leggenda fu la patria dei Re Magi, ricca di giardini e splendidi palazzi privati del XIX secolo. Proseguendo, ci si inoltra tra i monti al villaggio di Abyaneh e si visita Nantanz e, giunti alla mitica Isfahan, vi si sosta due giorni per ammirarne le numerose e celebratissime bellezze: piazze, moschee, palazzi, hammam, bazar, caravanserragli e giardini che dal XVII secolo la resero una delle città più apprezzate al mondo. Da qui si visitano Na’in ed il castello di Meybod e ci si dirige a Yadz, la città di paglia e argilla, l’evocativa capitale del culto di Zoroastro dove sorgono le Torri del Silenzio, con la magnifica area centrale ricca di siti e di viuzze, con le tipiche torri del vento ed un animato bazar, dove viene coltivata la tradizione del Zurkaneh. Si continua poi per Kerman, che si affaccia sul deserto con il famoso bazar, storico centro si scambi delle antiche carovane, e da qui si esplora con le jeep il deserto del Dasht-e Lut, un luogo di rara bellezza naturale, e si arriva fino alla mitica cittadella carovaniera di Bam, il punto più orientale toccato con l’itinerario. Da qui la meta è Shiraz, che si raggiunge in due giorni sostando a Sirjan, attraverso aree naturali molto belle e visitando la cittadella del deserto di Raien, Mahan con il famoso mausoleo di un santo sufi ed il giardino quagiaro Bagh-e Shahzde, Patrimonio Unesco, e Neyritz. Giunti a Shiraz, splendida città ricca di monumenti, conosciuta come “la città della poesia e delle rose”, si dedica una giornata alle visite archeologiche iniziando con le imponenti e millenarie rovine della piana di Persepoli, capitale della dinastia achemenide e di Dario il Grande; la vicina Naqsh-e Rostam, dove si ammirano le tombe rupestri di quattro imperatori; e completando con Pasagardae, fondata da Ciro il Grande.
Oltre a tutte queste bellezze della storia e della natura, una delle innumerevoli emozioni che questo ricco itinerario conta di procurare è il piacere di riscontrare la grande civiltà dei persiani, che esprimono una genuina cordialità verso i visitatori.

Per chi si reca in Persia, oltre alle guide che si trovano facilmente in libreria, possiamo suggerire alcune letture, utili per capire il Paese:

  • F. Ad-Din Attar, La lingua degli uccelli, ed. Mediterranéé; il classico della letteratura Sufi, una favola esoterica del viaggio metaforico dell’anima.
  • R. Byron, La Via per l’Oxiana, ed. Adelphi; il libro di viaggio che Bruce Chatwin portava con sé, un racconto colto e appassionante del viaggio verso Afghanistan e India attraverso Palestina, Siria e soprattutto Iran, negli anni 30.
  • R. Kapuscinski, Sha-in-Shah, ed. Feltrinelli; dal famoso corrispondente estero e reporter del secolo scorso la cronaca-storia dell’Iran dei Pahlavi e degli eventi che condussero alla rivoluzione khomeinista nel 1979.
  • Rumi, Poesie mistiche, ed. Bur; alcuni dei versi del Divan, composto dal massimo poeta mistico della letteratura persiana.

NOTA TECNICA

La stagione è ottima, con un clima secco continentale e soleggiato di mezza stagione, leggermente più fresco nella capitale (le massime stagionali ad ottobre a Teheran indicano 20°C.) e più caldo nelle città più a sud (a Shiraz e a Yadz le massime stagionali indicano 26°C.). I servizi sono di buona qualità e gli alberghi puliti e comodi, solo un poco semplice quello di Shirjan, dove non vi è molta scelta; c’è solo da tenere presente che gli affascinanti hotel tradizionali nelle città di Yazd e Kashan, sono ricavati in case tipiche persiane nei centri storici, composte da cortili interni con sale comuni e camere affacciate sui cortili, di grandezza variabile, a volte poste al primo piano (senza ascensore) con bagni in genere piccoli e senza persiane o tende scure. Si viaggia comodi con un pulmino privato e le strade sono asfaltate e ben tracciate. La cucina locale è varia e gustosa ed adatta anche ai vegetariani.

ALCUNE NOTE SULLA PERSIA

La Persia occupa un vasto spazio geografico tra il Mar Caspio ed il Golfo Persico, caratterizzato da una grande varietà climatica ed ambientale: una posizione fisica che ne ha favorito il ruolo di ponte tra le civiltà mediterranee e mesopotamiche ed il mondo orientale, favorendo lo sviluppo di importanti movimenti religiosi e filosofici che influenzarono fortemente l’antica Grecia e la nostra cultura occidentale. L’eco degli insegnamenti di Zoroastro e l’antica lingua persiana, il cui alfabeto è molto vicino al sanscrito, hanno plasmato molti dei nostri archetipi culturali; e, nei secoli più vicini, i santi sufi persiani sono stati fonte d’ispirazione per il misticismo islamico.
La Persia è stata testimone di un affascinante percorso storico durato più di 4000 anni, che ha visto nascere potenti imperi ed ha lasciato un’eredità archeologica tra le più impressionanti al mondo. Fu nel 625 a.C. che i Medi unificarono in un unico regno la regione che corrisponde all’attuale Iran e le dinastie Achemenide, Parsi e Sasanide vi si succedettero per circa 1000 anni. L’invasione araba (633 – 656) portò l’avvento dell’Islam, un processo che si è consolidato nel corso dei secoli successivi portando ad un progressivo declino del zoroastrismo. Nel 1219 arrivarono i mongoli e fu solo nel 1501 che la Persia venne riunificata e tornò indipendente. Da quel tempo si succedettero diverse dinastie persiane, che promossero la religione musulmana sciita a religione dell’Impero e la monarchia, con a capo l’imperatore, o Shah, come regime sociale. Un sistema che resse fino al 1979 con la dinastia Pahlavi, quando il Paese è diventato una Repubblica Islamica basata sul credo sciita; motivo questo che ne fa, in aggiunta alle motivazioni storiche legate alla brutale invasione araba, che qui non è mai stata perdonata, un oppositore naturale degli arabi sauditi di fede sunnita.

 Programma del viaggio


1°g. Domenica 23 ottobre, volo per Tehran
Per raggiungere Tehran vi sono diverse possibilità di volo e Amitaba può prenotare quello preferito dai viaggiatori. Il volo suggerito per questo viaggio, che fa da riferimento per i servizi offerti, è quello della Turkish Airlines con partenza da Milano Malpensa alle 18.55 e arrivo a Istanbul alle 23.45 o da Roma Fiumicino alle 14.35 con arrivo alle 19.10 (orari da confermare) – per gli orari dei collegamenti da altre città contattare Amitaba. NB: i voli andranno riverificati perché potrebbero variare rispetto a quanto visibile alla data di redazione del viaggio.

2°g. 24/10 Tehran
Si parte da Istanbul per Tehran alle 1.55 con arrivo alle 5.35. Accoglienza all’aeroporto internazionale Khomeini di Tehran; trasferimento in città e sistemazione presso l’hotel Enghelab 4 * o similare. In mattinata visita di Tehran, che, rispetto alle altre località dell’Iran che hanno segnato la storia ed hanno visto nascere fiorenti civiltà, ha un passato recente che inizia con la fine del XVIII secolo, data in cui la città venne scelta come capitale da Agha Mohammad Khan, fondatore della dinastia Qajar, che venne incoronato qui nel 1795. La capitale è stata ampliata in seguito dal suo successore Fath-Ali Shah, che ha costruito il famoso Palazzo del Golestan, divenuto sede della stessa dinastia. Oggi Teheran è una metropoli moderna che conta dodici milioni di abitanti, ed è il fulcro economico del paese. Le visite previste in mattinata sono nella parte sud della città, che si estende per una lunghezza di 20 km. Si inizia con il Palazzo del Golestan, residenza storica della dinastia reale dei Qajar, una vera e propria cittadella nella metropoli, incluso tra i Patrimoni dell’Unesco, sorprendente per la ricchezza e la raffinatezza delle decorazioni, per l’arredamento e per le raccolte d’arte antica che ora vi sono custodite, famoso in particolare per la Sala degli Specchi e per il Palazzo Badgir. Quindi ci si reca all’Iranbastan, il Museo Archeologico Nazionale, dove sono custoditi preziosi reperti delle civiltà che hanno abitato la regione, un’ottima introduzione alla storia della Persia millenaria da un punto di vista archeologico. Nel primissimo pomeriggio si visita il ricchissimo Museo Nazionale dei Gioielli, una stupefacente collezione tra le più inestimabili al mondo di pietre preziose, gioielli, troni e corone, installata nel caveau della Banca Nazionale. Ci si dedica quindi alla Tehran moderna dirigendosi dapprima alla Torre Azadi, bell’esempio di audace architettura persiana moderna che richiama elementi antichi, fatta edificare nel 1971 da Reza Pahlavi per la celebrazione dei 2500 anni di monarchia persiana. Ci si sposta poi nella parte nord della città per visitare il ponte Tabiat, o ponte della Natura, un originale ponte pedonale che collega due parchi, passando sopra le arterie stradali cittadine. Progettato da una giovane iraniana e realizzato da italiani, ha vinto anche un concorso internazionale; è un luogo di passeggio molto in voga, offre vari bar e ristoranti.

3°g. 25/10 Tehran – Qom – Kashan
Si lascia Tehran prendendo l’autostrada in direzione sud per la città santa sciita di Qom, che dista circa 145 km. Qui ci si reca alla Moschea Santuario di Fatima al-Masumah ed alla scuola di scienze religiose di Feyzieh. Si prosegue quindi sempre verso sud riprendendo l’autostrada per per Kashan, che da qui dista circa 112 km. Kashan, residenza favorita dello Shah Abbas I che chiese in punto di morte di esservi sepolto, è famosa per le case dei ricchi commercianti ed i curatissimi giardini, per le ceramiche, la seta e l’acqua di rose. Visite: dapprima la Khan Tabatabei, casa tradizionale qajara di un ricco commerciante dell’epoca con splendidi cortili e decorazioni in stucco, specchi e nicchie affrescate; poi lo stupefacente Hammam-e Sultan Mir Ahmad. Si attraversa quindi a piedi il centro storico fino all’entrata del bazar, dove si passeggia per le viuzze e si visita il bel caravanserraglio di Khan Amin al-Dowleh Timche e, tempo permettendo, si completa col giardino di Fian, archetipo del giardino persiano e Patrimonio dell’Unesco, posizionato fuori dalla città. Si alloggia presso l’hotel Morshedir.

4°g. 26/10 Kashan – Abyaneh – Natanz – Isfahan
Si prosegue verso sud lasciando la strada principale per raggiungere Abyaneh (87 km), un antico villaggio zoroastriano tra i pendii dei monti Karkas, eletto a Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Qui i costumi tradizionali delle donne sono molto colorati e le case, edificate con mattoni crudi, ottenuti da un impasto di acqua, argilla e paglia, hanno un particolare colore ocra dato dalla terra utilizzata che qui è ricca di ossidi di ferro. Dopo questa interessante visita si prosegue il viaggio per Isfahan sostando a Natanz (42 km), una piccola località che custodisce il mausoleo di Abd al Samad che risale al XIV secolo. Da qui Isfahan dista 134 km; giunti in città si alloggia presso l’hotel Setareh; il tempo di guida oggi è da 4 a 5 ore in tutto.

5°g. 27/10 Isfahan
Isfahan è il gioiello dell’antica Persia, dove i mosaici dall’inconfondibile colore blu delle moschee che si affacciano sulla piazza centrale la fanno ritenere a ragione il “capolavoro” dell’Iran. Fu lo Shah della dinastia safavide Abbas I che tra il XVI e XVII secolo ordinò la costruzione di palazzi, moschee, caravanserragli, ponti e giardini con il desiderio che diventasse la città più bella d’Oriente. Si iniziano le visite nella grande piazza dell’Imam, terza nel mondo per ampiezza, è chiusa da portici e adornata su ogni lato da 4 gioielli architettonici che simboleggiano gli ambiti politici, economici e religiosi della Persia safavide: a nord l’entrata del bazar, a est la moschea Lotfollah, una delle rarissime senza minareti, con la sua rinomata cupola dagli spettacolari colori pastello, ad ovest il palazzo reale Ali Qapu, dove la Sala della Musica è uno dei capolavori dell’arte persiana per originalità e maestria, ed infine a sud la grandiosa Moschea dell’Imam, detta anche Moschea blu. Nel pomeriggio tempo libero per visitare il bazar e fare acquisti nella irresistibile varietà di artigianato, dai gioielli di turchesi alle miniature, dagli oggetti in rame ai tessuti locali, senza dimenticare i pistacchi, la frutta secca e le spezie. In serata tipica cena alla persiana nella zona della grandiosa piazza dell’Iman, illuminata da mille luci e magici riflessi e spesso animata anche di sera da giovani e famiglie che consumano allegramente un picnic sull’erba dei giardini.

6°g. 28/10 Isfahan
Si iniziano le visite dalla Moschea del Venerdì (patrimonio Unesco), il cui complesso architettonico rivela 800 anni di sviluppo, dall’XI al XVIII secolo, e ne fa una delle più imponenti del mondo islamico; ed offre anche un’occasione per familiarizzare con i vari stili che si sono succeduti nei secoli. Si proseguono le visite al Chehlo Sotoun, il maestoso Palazzo delle 40 Colonne, antica residenza per il ricevimento di dignitari e ambasciatori, dove si visita la grande sala sostenuta da venti esili colonne, il cui riflesso nella adiacente piscina ne raddoppia la maestosità, e si ammirano i magnifici affreschi interni; è molto piacevole sorseggiare qui un tè, godendo degli splendidi e freschi giardini, facenti parte dei nove giardini persiani Patrimonio dell’Unesco. Si proseguono le visite recandosi lungo la sponda sud del fiume Zayandeh-rood nell’allegro quartiere armeno cristiano di Jolfa con i suoi caffè, la bella Cattedrale di Vank e l’interessante complesso museale, completando con i due ponti costruiti in epoca safavide.

7°g. 29/10 Isfahan – Na’in – Meybod – Yazd
Si lascia Isfahan in direzione est per la cittadina di Na’in (154 km, circa 2 ore), dove si visita la moschea di Jame, tra le più antiche dell’Iran. Si prosegue a sud est per Meybod (118 km, un’ora e mezza), una cittadina del deserto dove si trova il castello di Narin, la cui origine risale a circa 2000 anni fa; posto in modo dominante sull’abitato fu costruito con mattoni di fango e conserva abbastanza integra la parte centrale. Dopo pranzo si prosegue per Yazd (56 km, un’ora); questa città, situata nel deserto, fu un importante centro carovaniero medioevale, accolse per secoli mercanti e viaggiatori e divenne una roccaforte dei seguaci del culto di Zoroastro; vi risiede ancora oggi la piccola comunità zoroastriana persiana. Si visita il giardino di Bagh-e Dolat Abad, un piccolo padiglione circondato da un giardino persiano, che furono costruiti nel 1750 come residenza dello scià di Persia Karim Khan Zand. Per il tramonto ci si reca nei pressi della città alle Torri del Silenzio, gli antichi luoghi funerari zoroastriani. Si alloggia presso l’hotel Moshir Garden o simile.

8°g. 30/10 Yazd
Giornata dedicata alla visita della città, considerata tra le più tipiche per l’architettura persiana ed anche una delle più antiche città del mondo. In mattinata passeggiata in centro nelle viuzze e lungo il bazar nell’antico quartiere di Fahadan, con i caratteristici badghir, le torri del vento, condizionatori d’aria naturali; si visitano la moschea Masjed-e Jameh del XV secolo, con il caratteristico portale sovrastato dai due minareti più alti della Persia e ornato di bellissimi mosaici, la Prigione di Alessandro, la tomba dei 12 Imam e infine l’Amir Chakhmaq con l’originale facciata a tre piani e, proprio accanto, l’interessante Museo dell’Acqua e dei qanat, situato in una bella abitazione privata. Nel pomeriggio si completa il tour con la visita al Tempio del Fuoco zoroastriano, dove la fiamma arde da oltre 1500 anni. In tardo pomeriggio vi è la possibilità di assistere ad uno spettacolo di Zurkaneh, che si svolge in una antica cisterna in centro città. La traduzione letterale di Zurkhaneh è ‘casa della forza’, un nome usato per denominare la ‘palestra’ dove si pratica questa particolare attività sportiva tradizionale iraniana; gli adepti eseguono un insieme di allenamento fisico e purificazione spirituale, e compiono la pratica ritmati dal tamburo accompagnati dai canti tramandati dal poeta mistico sufi Hafez.

9°g. 31/10 Yazd – Saryadz – Zenoiddin – Rafsanjan – Kerman
Oggi si procede in direzione sud est, la meta è Kerman. La prima tappa è Saryazd (50 km), un’interessante cittadella fortificata abbandonata di epoca sassanide, che si raggiunge con una breve deviazione dalla strada principale. Si prosegue incontrando dopo circa 30 km Zenoiddin, un tipico caravanserraglio di epoca safavide posto vicino alla strada, dall’originale forma circolare, restaurato ed adibito oggi ad hotel tradizionale, un luogo che fa rievocare le soste delle carovane lungo la Via della seta. Si sosta per il pranzo nella cittadina di Rafsanjan (218 km da Saryadz, circa 2 ore e mezza), in una regione dove abbondano le coltivazioni di pistacchio. Si prosegue quindi per Kerman, che da qui dista 110 km, circa un’ora e mezza. La città è posta su un altopiano a 1750 metri di altitudine nelle remote regioni del sud est; è stata un’importante tappa dei commerci lungo le vie dell’Asia e governata da diverse dinastie arabe, buyids, selijuq, turche e mongole, ed ancora oggi è abitata da numerosi beluchi. Si visitano il famoso hammam Ganjali Khan, la moschea del XIV secolo ed il centro storico, che si snoda tutto intorno all’animato bazar, uno dei più antichi dell’Iran, organizzato nel modo tradizionale con una suddivisione in aree per i diversi prodotti: rame, oro, frutta, tra cui i rinomati pistacchi ed i datteri di Bam – ottimi da acquistare – e così via. Si alloggia presso l’hotel ITTC Tourist.

10°g. 1/11 Kerman – Shahdad (Deserto del Dasht-e Lut) – Bam
Si raggiunge la località di Shahdad, 96 km verso est, alle soglie del deserto del Daht-e-Lut, un territorio che è Patrimonio dell’Umanità. Da qui, utilizzando delle jeep locali, si effettua un’escursione scoprendo un paesaggio stupendo tra le sabbie ed i kalut, o castelli di sabbia, letteralmente “strutture formate dal vento”, bizzarre formazioni naturali causate dall’erosione eolica e disposte parallelamente le une alle altre, come torri e castelli che formano una città fantasma. Completata l’esplorazione si riparte da Shahdad ripercorrendo per un tratto la medesima strada e proseguendo quindi in direzione sud per Bam, che da qui dista 220 km, circa tre ore; si alloggia presso l’hotel ITTC Tourist. L’antica cittadella di Bam (Patrimonio dell’Umanità UNESCO), edificata in mattoni e fango, ha subito gravissime distruzioni col terremoto del 2003, ma è stata in gran parte restaurata e mantiene il suo fascino; è particolarmente bella da visitare con le luci del tramonto.

11°g. 2/11 Bam – Rayen – Mahan – Sirjan
Si ripercorre la strada utilizzata venendo da Shahdad per un tratto proseguendo poi in direzione di Kerman; quindi con una deviazione di 25 km si raggiunge l’antica cittadella fortificata di Raien (136 km, massimo 2 ore), le cui torri e bastioni risalgono ad almeno 1000 anni fa; da qui si gode anche di una bellissima visuale sul territorio desertico contornato da alte catene di monti. Rientrati sulla strada principale di prosegue per Mahan (55 km), dove si trova uno stupendo complesso formato da una moschea ed un mausoleo arricchiti da splendide cupole turchesi (il mausoleo funerario del santo sufi Aramgah-e Shah Ne’matollah Vali). Nei pressi della cittadina ci si reca anche al giardino di Bagh-e Shahzde, costruito in epoca qagiara da un principe che vi risiedeva per le attività di caccia, un inaspettato palazzo Qajar in mezzo al nulla, con freschi ed ombreggiati giardini e fontane, Patrimonio UNESCO, dove si può sostare per un tè sotto alberi centenari. Si procede quindi per la cittadina di Sirjan, situata 202 km verso ovest (due ore e mezza), senza dover ripassare da Kerman, una località storica nota in particolare per la produzione dei pistacchi. Si visita l’interessante “casa del ghiaccio” e si alloggia in un hotel locale, il Tourism Hotel.

12°g. 3/11 Sirjan – Neyritz – Estahban – Shiraz
Si lascia Sirjan proseguendo ancora verso ovest, la meta è Shiraz, che dista da qui 400 km, circa 5 ore; si attraversa la riserva naturale di Bahram-e Gur, dove vivono molte specie di animali, tra cui la zebra iraniana, e si passano le cittadine di Neyritz e Estahban. A Neyritz, che originariamente sorgeva sulle rive del lago salato Bakhtegn che ora si è ritirato più a nord, è interessante la Moschea del venerdì, la cui fondazione risale al 973, con le parti principali del XV secolo; Estahban sorge in una regione molto fertile, famosa in particolare per lo zafferano e gli squisiti fichi che vengono lasciati a seccare sulla pianta e raccolti a terra. Giunti a Shiraz si alloggia presso l’hotel Royal e si completa la giornata recandosi al mausoleo dell’amatissimo poeta Hafez (venerato in tutto il paese e contemporaneo di Dante), posto in un rilassante e curato giardino, molto animato alla sera. Shiraz è situata in una valle fertile a 1525 metri di altitudine ai piedi del monte Allahakba e fu una delle più importanti città del mondo islamico medievale ed anche capitale del Paese nel XVIII secolo. Tutt’ora è considerata la capitale della cultura e della poesia.

13°g. 4/11 Shiraz, escursione a Persepolis, Naqsh-e Rostam e Pasagadae
Ci si reca a Persepoli (dista 60 km, 1 ora circa di strada), il sito archeologico più bello e spettacolare della Persia. Fu una delle antiche capitali dell’Impero Achemenide, ed era la sede delle celebrazioni rituali, mentre il centro amministrativo era situato nella città di Susa. Venne edificata su una roccaforte che domina le pianure di Marvdasht tra il V e il IV secolo a.C.; tra le sue numerose strutture architettoniche colpiscono maggiormente l’Apadana, famoso per i meravigliosi bassorilievi su pietra, la Porta delle Nazioni, la Sala del Trono, il Palazzo di Dario, l’Harem ed il Palazzo di Serse. Completata la visita ci si reca alla vicina (9 km) Naqsh-e Rostam, dove si ammirano le impressionanti tombe rupestri di quattro imperatori achemenidi, tra cui Dario il Grande e Serse, ed alcuni bassorilievi di epoca sassanide che raffigurano la vittoria sui romani. Da qui si prosegue a nord est per Pasagardae (70 km, un’ora), Patrimonio dell’Unesco, fondata da Ciro il Grande, che fu la prima capitale dell’Impero Achemenide e di cui restano il suo solitario monumento funerario ed alcune rovine. Si rientra quindi a Shiraz con circa due re di guida (136 km).

14°g. 5/11 Shiraz
Shiraz, conosciuta come città delle rose, della poesia, del vino e degli usignoli, nel 1750 divenne la capitale di Karim Khan, re della dinastia Zand (noto nella storia anche come Vakil, cioè reggente), che la abbellì con splendidi edifici. Si passeggia nel centro storico visitando dapprima la moschea di Nassir el Molk, detta Moschea Rosa, dove i riflessi di mille colori delle maioliche si godono soprattutto di prima mattina, quindi i giardini di Narenjestan con gli aranceti ed il padiglione adibito a piccolo museo, poi l’Arg-e Karim Khan, l’antica cittadella che domina il centro con le sue mura. Si completa con la visita del pittoresco bazar Vakil in centro città dove si possono fare interessanti acquisti (tappeti, stoffe, foulard, profumi, gioielli, pietre, spezie o altro) negli oltre 200 negozi presenti. Si avranno a disposizione delle stanze di appoggio fino al momento della partenza.

15°g. Domenica 6 novembre, volo di rientro
Il volo della Turkish Airlines parte da Shiraz alle 2.55 con arrivo a Istanbul alle 6.55; da qui si parte per Milano Malpensa alle 8.55 con arrivo alle 10.00 o per Roma Fiumicino alle 9.05 con arrivo alle 9.45 (orari da confermare); per gli orari di altre destinazioni contattare Amitaba.

 

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PAESI E TRADIZIONI

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Qom, la moschea

 GALLERIA FOTOGRAFICA

Ragazze iraniane
Shiraz
Qom, nella moschea
Chehlo Sotun, Isfahan
Dasht-e-Lut
Tombe Achemenidi, bassorilievi
Kerman, il bazar
Shiraz, Nassir el Molk
Anziano a Kerman
Yadz, Tempio di Zoroastro
Yadz Torri del Silenzio
Persepoli, bassorilievo
Isfahan, moschea dell’Imam

L’iscrizione e la partecipazione al viaggio è regolata dalle Condizioni Generali di Partecipazione; la quota include la polizza “Assistenza sanitaria, rimborso spese mediche e danneggiamento bagaglio” fornita da Europ Assistance, la polizza “Viaggi Rischio Zero” di UnipolSai Assicurazioni e la polizza “Filodiretto Protection” fornita da Nobis Compagnia di Assicurazioni. Le normative (Condizioni Generali e polizze assicurative) sono visibili nel sito di Amitaba e presso il nostro ufficio.

Amitaba S.r.l. è un operatore turistico legalmente costituito con sede in viale Ca’ Granda, 29 a Milano, iscritto al Registro Imprese della Camera di Commercio di Lecco col numero 313373, REA numero 1623197, partita IVA 13152290154. È autorizzato a svolgere la propria attività con licenza rilasciata con il decreto della Provincia di Milano numero 67762/00 del 30/10/2000. Amitaba S.r.l. ha stipulato ai sensi dell’art. 50 del Codice del Turismo (D.lgs 79/2011) una polizza per la Responsabilità Civile Professionale con la UnipolSai Assicurazioni n. 100073953 per un massimale di € 2.065.000,00.