Iran
Il paradiso persiano
L’approfondito incontro con questa stupefacente terra antica

Mahan, il mausoleo

Decorazioni a Isfahan

Persepoli

Dasht-e-Lut

Isfahan









Sintesi del viaggio
La parola paradiso ha radici persiane e davvero la Persia è un paradiso da ammirare per natura, arte, storia e genti; questo viaggio, frutto di un’approfondita conoscenza del Paese, permette di godere delle parti più importanti. Si inizia dai percorsi della Via della Seta, tra le città, i giardini, le fortificazioni, i caravanserragli e si arriva fino al deserto del Dasht-e Lut, una delle aree più pittoresche al mondo, che ammalia con le forme bizzarre delle rocce e l’armonia delle distese di sabbia. Si prosegue per gli altopiani della regione centrale, teatro degli eventi principali della millenaria storia della Persia, dove si visitano i siti storici più importanti, risalendo fino alla capitale. Un incontro con le innumerevoli tracce del mirabile passato artistico, sia islamico che pre-islamico, che include ben tredici siti Patrimoni dell’Unesco.
- Teheran
- Kerman
- Mahan
- Raien
- Bam
- Dasht-e Lut
- Kerman
- Yazd
- Pasargadae
- Shiraz
- Persepoli
- Isfahan
- Kashan
- Qom
Presentazione del viaggio
Questo ricchissimo itinerario inizia con una breve introduzione storica nei musei della capitale Teheran, da dove si vola poi per Kerman, nel lontano sud est del Paese al limitare del vasto deserto. Da qui si inizia un percorso che, utilizzando un pulmino privato, porta attraverso le regioni meridionali e centrali del Paese: un viaggio da sud a nord che ripercorre anche la storia di questo millenario paese. La prima tappa è a Bam, mirabile cittadella fortificata in paglia e fango, antico avamposto lungo la Via della Seta, conosciuta anche per l’ambientazione del film “Il deserto dei Tartari”. Da qui inizia la graduale risalita verso nord con tappe in mausolei e giardini ed un tuffo nell’incredibile deserto del Dasht-e Lut; a Mahan si resta colpiti dalla cupola turchese che si staglia sui colori ocra del deserto ed a Kerman, storico punto di transito delle carovane che percorrevano la Via della Seta, si ammirano le ricca vestigia del periodo islamico. Attraverso le piantagioni di pistacchio si arriva a Yadz, la città di paglia e argilla, capitale del culto di Zoroastro e dei badghir, le torri del vento. Si continua lungo paesaggi montagnosi e desertici per Pasagardae, fondata da Ciro il Grande, arrivando a Shiraz, la città della poesia e delle rose. Da Shiraz si visitano le imponenti, millenarie rovine della piana di Persepolis, la capitale della dinastia achemenide e di Dario il Grande, e la vicina Naqsh-e Rostam, dove si possono ammirare le tombe rupestri di quattro di questi imperatori. Si continua poi verso la mitica Isfahan, conosciuta come “l’Altra metà del mondo”, dove si sosta due giorni per ammirarne le numerose bellezze: piazze, moschee, palazzi, hammam, bazar, caravanserragli, giardini e ponti che dal XVII secolo, grazie al mecenatismo ed all’amore per l’arte dello Shah safavide Abbas I, la resero una delle città culturalmente e architettonicamente più apprezzate al mondo. Le ultime due tappe sono Kashan, che secondo la leggenda fu la patria dei Re Magi, ricca di splendidi palazzi privati del XIX secolo, e Qom, città santa degli sciiti, con le sue moschee e mausolei, dove ci si immerge per qualche ora nell’interessante cuore religioso del Paese.
LETTURE CONSIGLIATE
Alcune letture, oltre alle guide che si trovano facilmente in libreria, possono essere utili per capire meglio il Paese; Andreana suggerisce:
- F. Ad-Din Attar, La lingua degli uccelli, ed. Mediterranéé; il classico della letteratura Sufi, una favola esoterica del viaggio metaforico dell’anima.
- R. Byron, La Via per l’Oxiana, ed. Adelphi; il libro di viaggio che Bruce Chatwin portava con sé, un racconto colto e appassionante del viaggio verso Afghanistan e India attraverso Palestina, Siria e soprattutto Iran, negli anni 30.
- R. Kapuscinski, Sha-in-Shah, ed. Feltrinelli; dal famoso corrispondente estero e reporter del secolo scorso la cronaca-storia dell’Iran dei Pahlavi e degli eventi che condussero alla rivoluzione khomeinista nel 1979.
- Rumi, Poesie mistiche, ed. Bur; alcuni dei versi del Divan, composto dal massimo poeta mistico della letteratura persiana.
NOTA TECNICA
La stagione è ottima, con un clima secco continentale e soleggiato di mezza stagione, leggermente più fresco nella capitale (le massime stagionali ad aprile a Teheran indicano 23°C.) e più caldo nelle città meridionali (a Shiraz le massime stagionali ad aprile indicano 24°C e a Kerman 25°C.). I servizi sono di buona qualità e gli alberghi puliti e comodi, 4 stelle, anche se la loro classificazione non corrisponde a quella di standard europeo; in particolare gli affascinanti hotel tradizionali nelle città di Yazd e Kashan sono case tipiche persiane nei centri storici, composte da cortili interni con sale comuni e camere affacciate sui cortili, di grandezza variabile, a volte poste al primo piano (senza ascensore) con bagni in genere piccoli e senza persiane o tende scure. Si viaggia comodi con un pulmino privato e le strade sono asfaltate e ben tracciate, in prevalenza diritte, con l’autostrada nel tratto tra Isfahan e Tehran. I tratti da percorrere tra le città sono a volte lunghi, ma con panorami molto belli che variano dal deserto a montagne dalle forme e colori ammirevoli. Le visite ai siti storici e artistici ed ai musei sono molto numerose e i programmi delle giornate intensi; si segnala che in alcuni palazzi è necessario utilizzare le scale. Si consigliano scarpe comode. La cucina locale è varia e gustosa ed adatta anche ai vegetariani.
ALCUNE NOTE SULLA PERSIA
La Persia occupa un vasto spazio geografico tra il Mar Caspio e il Golfo Persico, caratterizzato da una grande varietà climatica ed ambientale: una posizione fisica che ne ha favorito il ruolo di ponte tra le civiltà mediterranee e mesopotamiche ed il mondo orientale, favorendo lo sviluppo di importanti movimenti religiosi e filosofici che influenzarono fortemente l’antica Grecia e la nostra cultura occidentale. L’eco degli insegnamenti di Zoroastro e l’antica lingua persiana, il cui alfabeto è molto vicino al sanscrito, hanno plasmato molti dei nostri archetipi culturali; e, nei secoli più vicini, i santi sufi persiani sono stati fonte d’ispirazione per il misticismo islamico.
La Persia è stata testimone di un affascinante percorso storico durato più di 4000 anni, che ha visto nascere potenti imperi ed ha lasciato un’eredità archeologica tra le più impressionanti al mondo. Fu nel 625 a.C. che i Medi unificarono in un unico regno la regione che corrisponde all’attuale Iran e le dinastie Achemenide, Parsi e Sasanide vi si succedettero per circa 1000 anni. L’invasione araba (633 – 656) portò l’avvento dell’Islam, un processo che si è consolidato nel corso dei secoli successivi portando ad un progressivo declino del zoroastrismo. Nel 1219 arrivarono i mongoli e fu solo nel 1501 che la Persia venne riunificata e tornò indipendente. Da quel tempo si succedettero diverse dinastie persiane, che promossero la religione musulmana sciita a religione dell’Impero e la monarchia, con a capo l’imperatore, o Shah, come regime sociale, un sistema che resse fino al 1979 con la dinastia Pahlavi, quando il Paese è diventato una Repubblica Islamica basata sul credo sciita; motivo questo che ne fa, in aggiunta alle motivazioni storiche legate alla brutale invasione araba che qui non è mai stata perdonata, un oppositore naturale degli arabi sauditi di fede sunnita.
Programma del viaggio
1°g. Venerdì 20 aprile, volo per Tehran
Per raggiungere Tehran vi sono diverse possibilità di volo e Amitaba può prenotare quello preferito dai viaggiatori. Il volo da noi suggerito per questo programma è della compagnia Alitalia che parte da Roma Fiumicino alle 17.30 con arrivo a Tehran alle 23.30 (orari da confermare); per gli orari dei collegamenti da altre città contattare Amitaba. Accoglienza in aeroporto da parte del corrispondente iraniano di Amitaba e trasferimento all’Hotel Enghelab (4*) o similare per il pernottamento.
2°g. 21/4 Tehran – Kerman
Dopo colazione visita di Tehran, che è stata la capitale a partire dall’epoca Qajar alla fine del XVII secolo. Le visite nella parte sud della città sono il Palazzo del Golestan, residenza storica della dinastia reale dei Qajar (XIX secolo), una vera e propria cittadella nel cuore della città, dove tra i giardini si visitano varie sale magnifiche come la Sala degli Specchi e il Palazzo Badgir, famoso per le torri del vento, antico sistema persiano di aerazione e primo dei numerosi siti Patrimoni dell’Unesco che si visitano. Si passa poi al Museo Nazionale, o Museo Archeologico, che raggruppa capolavori dell’arte e civilizzazione iraniana, di epoca prevalentemente pre-islamica. Vi si trovano manufatti in bronzo del Lurestan, oggetti antichi in terracotta, sculture, bassorilievi e pezzi vari da Persepoli e Chora Zambil, e mosaici sassanidi, una indispensabile e ottima introduzione alla storia della Persia millenaria che visiteremo. Dopo pranzo visita al ricchissimo Museo Nazionale dei Gioielli, una stupefacente collezione tra le più inestimabili al mondo, installata nel caveau della Banca Nazionale, di pietre preziose, gioielli, troni e corone, da far eclissare quella della Regina di Inghilterra. Trasferimento nel pomeriggio all’aeroporto domestico Mehrabad con sosta lungo il tragitto per ammirare la Torre Azadi, bell’esempio di moderna architettura persiana, che richiama elementi antichi, costruita nel 1971 da Reza Pahlavi per la celebrazione dei 2500 anni di monarchia persiana. Ci si imbarca sul volo per la città di Kerman, posta sull’altopiano a 1750 metri nelle remote regioni del sud est, che è stata nella storia un’importante tappa dei commerci sulle vie dell’Asia, governata da diverse dinastie arabe, buyids, selijuq, turche e mongole, ed ancora oggi abitata da numerosi beluchi. Pernottamento presso l’hotel ITTC o simile.
3°g. 22/4 Kerman – Mahan – Raien – Bam
In mattinata si effettua una breve visita al centro di Kerman, che si snoda tutto intorno all’animato bazar, uno dei più antichi dell’Iran, organizzato nel modo tradizionale con una suddivisione in varie aree per i diversi prodotti: rame, oro, frutta e così via. Visita al famoso hammam Ganjali Khan e acquisti di frutta secca di cui Kerman è famosa grazie alla vicinanza con le piantagioni di pistacchio e con i palmeti di datteri di Bam. Si lascia quindi la città in direzione sud-est per raggiungere la cittadina di Bam, la destinazione più remota, che dista 190 km, circa 2 ore e mezza di strada. Sul percorso dopo circa 30 km si sosta a Mahan, dove si trova uno stupendo complesso formato da una moschea ed un mausoleo arricchiti da splendide cupole turchesi (il mausoleo funerario del santo sufi Aramgah-e Shah Ne’matollah Vali) e, nei pressi della cittadina, il Giardino di Bagh-e Shahzde, costruito in epoca qagiara da un principe che vi risiedeva per le attività di caccia, un palazzo Qajar con freschi e ombreggiati giardini e fontane, Patrimonio dell’Unesco. Proseguendo, con una deviazione di 25 km si raggiunge l’antica cittadella-castello di Raien, le cui torri e bastioni risalgono ad almeno 1000 anni fa; da qui si gode anche di una bellissima visuale sul territorio desertico contornato da alte catene di monti. Arrivati a Bam si alloggia presso l’Hotel ITTC Tourist o simile. L’antica cittadella di Bam, edificata in mattoni e fango, ha subito gravissime distruzioni col terremoto del 2003, ma è stata in gran parte restaurata e mantiene ancora il suo fascino; la si visita nel tardo pomeriggio e al tramonto, quando la temperatura è più piacevole e le luci indimenticabili.
4°g. 23/4 Bam – Deserto Dasht-e Lut – Kerman
Per rientrare a Kerman si segue la medesima strada, lasciandola poi in direzione nord seguendo un percorso che con circa 90 km di guida porta nel deserto del Dasht-e Lut, divenuto nel luglio 2016 Patrimonio dell’Umanità. Lut significa brullo, arido e gli unici insediamenti umani sono nella parte ovest del deserto, vicino alle montagne, dove il terreno è meno salato. Spesso in questa stagione è ancora possibile vedere le cime innevate delle montagne ad ovest. Arriviamo su strada asfaltata fino alla zona dei Kalut, lunga 120 km e larga 80 km. Il paesaggio che si ammira è stupendo: le sabbie e i kalut, o castelli di sabbia, letteralmente “strutture formate dal vento”, sono bizzarre formazioni naturali uniche al mondo, causate dall’erosione eolica e disposte parallelamente le une alle altre, come torri e castelli che formano una città fantasma. Si riprende poi la via verso Kerman (100 km) e arrivati in città si pernotta nel medesimo hotel.
5°g. 24/4 Kerman – Zenoiddin – Yazd
Si parte alla volta di Zenoiddin, che dista 300 km, un percorso di circa 4 ore e mezzo attraverso una regione dove abbondano i campi con gli alberi del pistacchio. Zenoiddin è un tipico caravanserraglio di epoca safavide posto vicino alla strada, dall’originale forma circolare, restaurato e adibito ad hotel tradizionale, e fa rievocare le soste delle carovane lungo la Via della seta. Se il tempo lo permette, visita alla cittadella fortificata di Saryazd, di epoca sassanide, a pochi chilometri di distanza. Si prosegue in auto per Yazd – altri 60 km di superstrada – per la visita alle Torri del Silenzio, antichi luoghi funerari zoroastriani, posti su due isolate colline, dove si sale con una breve passeggiata godendo della luce del tramonto, che rende il sito ancor più magico. Yazd, importante centro carovaniero medioevale, accolse per secoli mercanti e viaggiatori e divenne una roccaforte dei seguaci del culto di Zoroastro. Si pernotta in un hotel tradizionale del centro, una delle khan-e sonnati (case tradizionali restaurate e adibite ad hotel), il Dad o similare.
6°g. 25/4 Yazd
Giornata dedicata alla visita della città di Yazd, situata nel cuore del deserto, una delle più antiche città al mondo, considerata tra le più tipiche per l’architettura persiana e annoverata dal 2017 tra i Patrimoni dell’Unesco. Si inizia la visita dalla piazza centrale dell’Amir Chakhmaq, magnifico edificio con l’originale facciata a tre piani. Proprio accanto si visita l’interessante Museo dell’Acqua e dei qanat, situato in una bella abitazione privata, e, attraversando le viuzze dell’antico bazar, si giunge alla moschea Masjed-e Jameh costruita nel XIV secolo, con il caratteristico portale sovrastato dai due minareti più alti della Persia e ornato da bellissimi mosaici. Continuando la passeggiata attraverso il quartiere vecchio di Fahadan dominato dai badgir, le caratteristiche “torri del vento”, si pranza in uno degli hotel tradizionali. Yadz è il centro della piccola comunità zoroastriana della Persia: nel primo pomeriggio si visita nei pressi della città il Tempio del Fuoco, dove la fiamma arde ininterrottamente da oltre 1500 anni. In serata, per chi è interessato, vi è la possibilità di assistere ad uno spettacolo di Zurkaneh che si svolge in una antica cisterna in centro città. La traduzione letterale di Zurkhaneh è ‘casa della forza’, un nome usato per denominare la ‘palestra’ dove si pratica questa particolare attività sportiva tradizionale iraniana; gli adepti eseguono un insieme di allenamento fisico e purificazione spirituale, ed eseguono la pratica ritmati dal tamburo e accompagnati dai canti tramandati dal poeta mistico sufi Hafez.
7°g. 26/4 Yazd – Pasargadae – Shiraz
Si parte per Shiraz, che si raggiungerà nel pomeriggio, un viaggio lungo ma interessante, 440 km che richiedono circa 7 ore. Sul percorso, dopo aver attraversato bei paesaggi di montagne, colline e deserti, si sosta brevemente a Abar Kuh, dove si trova un cipresso di ben 4000 anni e si sosta per pranzo o per un picnic. Si sosta poi a Pasagardae, Patrimonio dell’Unesco, che fu la prima capitale dell’Impero Achemenide fondata da Ciro il Grande, di cui resta il solitario monumento funerario. Si prosegue per Shiraz, dove si alloggia presso l’Hotel Royal o similare. In serata, se il tempo lo permette, passeggiata fino al mausoleo dell’amatissimo poeta Hafez (venerato in tutto il paese e contemporaneo di Dante), posto in un rilassante e curato giardino, molto animato alla sera.
8°g. 27/4 Shiraz ed escursione a Persepoli
La giornata è molto intensa e si consiglia una partenza presto dopo una lauta prima colazione e, per essere più efficaci, per il pranzo si consuma uno spuntino in pullman. Durante la mattina si visita Shiraz: conosciuta come città delle rose, della poesia, del vino e degli usignoli, nel 1750 divenne la capitale di Karim Khan, re della dinastia Zand (noto nella storia anche come Vakil, cioè reggente), che la abbellì con splendidi edifici. Si passeggia nel centro storico visitando dapprima la moschea di Nassir el Molk, detta Moschea Rosa, dove i riflessi di mille colori delle maioliche si godono soprattutto di prima mattina, i giardini di Narenjestan con gli aranceti e il padiglione adibito a piccolo museo e l’Arg-e Karim Khan, l’antica cittadella che domina il centro con le sue mura. Si completa con la visita del pittoresco bazar Vakil in centro città dove si possono fare interessanti acquisti (tappeti, stoffe, foulard, profumi, gioielli, pietre, spezie o altro) negli oltre 200 negozi presenti. Nel primissimo pomeriggio ci si reca a Persepoli, che dista 60 km, 1 ora abbondante di strada, il sito archeologico più bello e spettacolare della Persia, insieme alla vicina località di Naqsh-e Rostam, dove si ammirano le impressionanti tombe rupestri di quattro imperatori achemenidi, tra cui Dario il Grande e Serse, e alcuni bassorilievi di epoca sassanide rappresentanti la vittoria sui romani. Persepoli fu una delle antiche capitali dell’Impero Achemenide, ed era la sede delle celebrazioni rituali, mentre il centro amministrativo era situato nella cittàà di Susa. Persepoli, edificata su una roccaforte che domina le pianure di Marvdasht, venne costruita tra il V e il IV secolo a.C.; tra le sue numerose strutture architettoniche colpiscono maggiormente l’Apadana, famoso per i meravigliosi bassorilievi su pietra, la Porta delle Nazioni, la Sala del Trono, il Palazzo di Dario, l’Harem e il Palazzo di Serse. Al tramonto, dopo aver goduto, se gli orari del sito ce lo permettono, della vista del calare del sole sulla piana di Persepoli, si rientra a Shiraz per una cena in un ristorante tipico.
9°g. 28/4 Shiraz – Isfahan
Partenza alla mattina presto per Isfahan (480 km, circa 6 ore di strada). Isfahan è il gioiello dell’antica Persia, dove i mosaici dall’inconfondibile colore blu delle moschee che si affacciano sulla piazza centrale la fanno ritenere a ragione il “capolavoro” dell’Iran, descritta da Robert Byron nel suo libro La via per l’Oxiana come “uno di quei rari luoghi, come Atene e Roma, in cui l’umanità trova comune sollievo”. Fu lo Shah della dinastia safavide Abbas I che tra il XVI e XVII secolo ordinò la costruzione di palazzi, moschee, caravanserragli, ponti e giardini con il desiderio che diventasse la città più bella d’Oriente. Si iniziano le visite dalla grandiosa piazza dell’Iman, chiusa da portici e adornata su ogni lato da 4 gioielli architettonici che simboleggiano gli ambiti politici, economici e religiosi della Persia safavide: a nord l’entrata del bazar, a est la moschea Lotfollah, una delle rarissime senza minareti, ad ovest il palazzo reale Ali Qapu ed infine a sud la grandiosa Moschea dell’Imam. Si pernotta presso l’hotel Setarè o simile dopo una tipica cena alla persiana.
10°g. 29/4 Isfahan
Si proseguono le visite alla Moschea del Venerdì (patrimonio Unesco), il cui complesso architettonico rivela 800 anni di sviluppo, dall’XI al XVIII secolo, e ne fa una delle più imponenti del mondo islamico e un’occasione per familiarizzare con i vari stili che si sono succeduti nei secoli. Dalla moschea ci si sposta al Chehlo Sotoun, il maestoso Palazzo delle 40 Colonne, antica residenza per il ricevimento di dignitari e ambasciatori, dove si visita la grande sala sostenuta da venti esili colonne, il cui riflesso nella adiacente piscina ne raddoppia la maestosità, e si ammirano i magnifici affreschi interni; si sorseggia qui un tè, godendo degli splendidi e freschi giardini, facenti parte dei nove giardini persiani Patrimonio dell’Unesco. Nel pomeriggio, dopo il proseguimento delle visite alla vicina Piazza dell’Imam ed ai suoi numerosi monumenti e moschee, tempo libero per visitare il bazar e fare acquisti nella irresistibile varietà di artigianato, dai gioielli di turchesi alle miniature, dagli oggetti in rame ai tessuti locali, senza dimenticare i pistacchi, la frutta secca e le spezie. Cena in ristorante tipico e passeggiata serale all’Hotel Abbasi, antico caravanserraglio con uno splendido giardino con fontane, e lungo la magnifica piazza dell’Imam, illuminata da mille luci e magici riflessi e spesso animata anche di sera da giovani e famiglie che consumano allegramente un picnic sull’erba dei giardini.
11°g. 30/4 Isfahan – Kashan
Oggi si completa la visita della città di Isfahan recandosi lungo la sponda sud del fiume Zayandeh-rood nell’allegro quartiere armeno cristiano di Jolfa con i suoi caffè, la bella Cattedrale di Vank e l’interessante complesso museale; ci si reca quindi a vedere un’antica torre piccionaia, esempio di castello per piccioni utilizzato per la raccolta del loro guano a scopi fertilizzanti. Si completano le visite con i due bellissimi ponti di epoca safavide, sul fiume purtroppo senza acqua per alcuni mesi all’anno. Nel pomeriggio si lascia Isfahan in direzione nord per Kashan, la città detta dell’acqua di rose e dei Re Magi. La tappa è di 220 km, circa 3 ore; si alloggia presso l’hotel Raheb, un bellissimo palazzo qajaro recentemente restaurato e adibito ad hotel, o simile.
12°g. 1/5 Kashan – Qom e volo di rientro
Visita della città di Kashan: dapprima la Khan Tabatabei, casa tradizionale qajara di un ricco commerciante dell’epoca con splendidi cortili e decorazioni in stucco, specchi e nicchie affrescate; poi lo stupefacente Hammam-e Sultan Mir Ahmad. Si attraversa quindi a piedi il centro storico fino all’entrata del bazar, dove si passeggia per le viuzze e si visita il bel caravanserraglio di Khan Amin al-Dowleh Timche e infine dopo pranzo ci si reca fuori città al giardino di Fian, archetipo del giardino persiano e Patrimonio dell’Unesco. Si riprende poi la strada principale che procede verso nord; ci si ferma, ultima tappa di questo magnifico percorso, a Qom (110 km), una delle città sante per i musulmani sciiti, dove si visitano il mausoleo della sorella dell’Imam e la grande moschea, un’immersione nel profondo Iran sciita. Da Qom si raggiunge direttamente l’aeroporto internazionale, 100 km circa sempre in direzione nord, per imbarcarsi sul volo di rientro; Alitalia parte in tarda serata. Se in funzione degli orari di volo di altra compagnia aerea fosse utile o necessario pernottare a Tehran, Amitaba predisporrà tutti i servizi richiesti, che non sono però inclusi nel prezzo del programma.
13°g. Mercoledì 2 maggio, arrivo a destinazione in mattinata
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Shiraz, Nassir el Molk
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L’iscrizione e la partecipazione al viaggio è regolata dalle Condizioni Generali di Partecipazione; la quota include la polizza “Assistenza sanitaria, rimborso spese mediche e danneggiamento bagaglio” fornita da Europ Assistance, la polizza “Viaggi Rischio Zero” di UnipolSai Assicurazioni e la polizza “Filodiretto Protection” fornita da Nobis Compagnia di Assicurazioni. Le normative (Condizioni Generali e polizze assicurative) sono visibili nel sito di Amitaba e presso il nostro ufficio.
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