Iran
Le regioni del nord, alle origini della storia
Estensione: Persia classica e millenaria, rientro il 30/4

Mausoleo di Sultanyeh

Fiume Aras

Azerbaigian persiano

Masuleh

Kandovan









Sintesi del viaggio
Il viaggio segue un anello che in otto giorni partendo da Tehran attraversa tutto il nord ovest dell’Iran: si attraversano le regioni dell’Azerbaijan iraniano e del Gilan con un percorso ancora nuovo al turismo internazionale che offre un alternarsi di paesaggi magnifici intervallati da inaspettati gioielli storici e artistici, in una terra dove inaspettatamente si incontrano le origini della storia dell’umanità.
Il tour è estremamente vario ed interessante: si vedono mausolei di importanti santi Sufi, complessi monastici e chiese cristiane armene, antichi luoghi di culto zoroastriani, bazar coperti coi soffitti a volta decorati e caravanserragli; tra questi, sono inclusi 6 siti parte del Patrimonio dell’Umanità Unesco, che appartengono a periodi storici ed a culture differenti.
- Tehran
- Qazvin
- Valle degli Assassini (Alamut)
- Masuleh
- Ardebil
- Jolfa
- Tabriz
- Kandovan
- Takht-e Soleiman
- Zanjan
- Soltaniyyeh
Presentazione del viaggio
Il tour è estremamente vario ed interessante: si vedono mausolei di importanti santi Sufi, complessi monastici e chiese cristiane armene, antichi luoghi di culto zoroastriani, bazar coperti coi soffitti a volta decorati e caravanserragli; tra questi, sono inclusi 6 siti parte del Patrimonio dell’Umanità Unesco, che appartengono a periodi storici ed a culture differenti. L’itinerario attraversa la catena montuosa degli Elborz, con caratteristiche orografiche, ambientali e paesaggistiche diverse a seconda del versante, sud o nord, e si percorrono anche numerosi canyon e valli multicolori. Si visitano villaggi inerpicati su pendii scoscesi, dove le popolazioni autoctone mantengono tradizioni secolari, si pernotta in grotte troglodite ancora oggi abitate – e, nel nostro caso, trasformate in hotel a 5 stelle!, ci si arrampica su colli e impervi monti leggendari dove sorgevano i castelli della Setta degli Assassini, si costeggiano le valli di fiumi biblici, risaie terrazzate e foreste pluviali verdeggianti.
In sintesi, è un percorso che ci fa scoprire un mondo ancora sconosciuto, che pur diversissimo condivide con la Persia più classica l’ottima benevolenza, ospitalità e cordialità delle persone. E chi volesse estendere ulteriormente l’esplorazione dei territori remoti dell’Iran potrà partire un poco prima, l’8 di aprile, seguendo il programma che si svolge nel Kurdistan persiano, e si congiunge con questo programma ad Alamut il 14/4.
ESTENSIONE: PERSIA CLASSICA E MILLENARIA
Al termine del tour è prevista un’estensione, eseguibile anche come programma a se stante, che porta in tutti i siti classici della Persia, da Shiraz a Persepoli e Isfahan, da Yadz a Qom. Questa parte inizia con la visita del centro e degli splendidi musei di Tehran, capitale e città più popolata del Paese con circa 12 milioni di abitanti, da dove si raggiunge in volo Shiraz nelle regioni del sud, iniziando un circuito con un pulmino privato che esplora la regione centrale del Paese con i suoi altipiani desertici e riporta fino alla capitale a nord. Da Shiraz, splendida città ricca di siti e conosciuta come “la città della poesia e delle rose”, ci si reca alle imponenti, millenarie rovine della piana di Persepolis, capitale della dinastia achemenide e di Dario il Grande, e alla vicina Naqsh-e Rostam, dove si ammirano le tombe rupestri di quattro di questi imperatori. Attraverso un bell’ambiente naturale lungo paesaggi montagnosi e desertici si arriva a Pasagardae, fondata da Ciro il Grande, e da qui a Yadz, la città di paglia e argilla, capitale del culto di Zoroastro e dei badghir, le torri del vento. Si prosegue poi verso la mitica Isfahan, conosciuta come “l’Altra metà del mondo”, dove si sosta due giorni per ammirarne le numerose bellezze: piazze, moschee, palazzi, hammam, bazar, caravanserragli, giardini che dal XVII secolo, grazie al mecenatismo ed all’amore per l’arte dello Shah safavide Abbas I, la resero una delle città culturalmente e architettonicamente più apprezzate al mondo. Le ultime due tappe sono Kashan, che secondo la leggenda fu la patria dei Re Magi, ricca di giardini e splendidi palazzi privati del XIX secolo, e Qom, città santa degli sciiti, dove ci si immerge per qualche ora nel cuore religioso del paese tra stupende moschee e mausolei.
NOTA TECNICA
Il viaggio si svolge nella stagione ideale di primavera, quando il clima non è più troppo freddo, ma spesso le cime delle montagne sono ancora innevate arricchendo i panorami di ulteriori colori. Le massime stagionali a Tehran indicano 23°C., a Tabriz 17°C. e ad Ardebil 16°C. Le medie notturne vanno dai 5 ai 10°C.
Le sistemazioni sono di livelli diversi, si utilizza ovunque quanto di meglio vi è di disponibile, compatibilmente col fatto di essere fuori dai circuiti turistici; si avranno alcune notti in hotel di livello internazionale, dove disponibili si utilizzano hotel a 3-4 stelle e si pernotta una notte in una locanda.
Per i trasferimenti si utilizza un pulmino privato; le strade sono asfaltate con molti panoramici tratti di montagna. La cucina locale è varia e gustosa ed adatta anche ai vegetariani.
LETTURE CONSIGLIATE
Per chi si reca in Persia, a parte le guide che si trovano facilmente in libreria, possiamo suggerire alcune letture, utili per capire il paese:
- F. Ad-Din Attar, La lingua degli uccelli, ed. Mediterranéé; il classico della letteratura Sufi, una favola esoterica del viaggio metaforico dell’anima.
- R. Byron, La Via per l’Oxiana, ed. Adelphi; il libro di viaggio che Bruce Chatwin portava con sé, un racconto colto e appassionante del viaggio verso Afghanistan e India attraverso Palestina, Siria e soprattutto Iran, negli anni 30.
- R. Kapuscinski, Sha-in-Shah, ed. Feltrinelli; dal famoso corrispondente estero e reporter del secolo scorso la cronaca-storia dell’Iran dei Pahlavi e degli eventi che condussero alla rivoluzione khomeinista nel 1979.
- Rumi, Poesie mistiche, ed. Bur; alcuni dei versi del Divan, composto dal massimo poeta mistico della letteratura persiana.
- F. Stark, Le valli degli Assassini, ed. Guanda; una memorabile avventura in Persia di questa scrittrice degli anni 30, alla ricerca del famigerato castello della setta degli Assassini.
NOTA TECNICA
La stagione è ottima, con un clima secco continentale e soleggiato di mezza stagione, leggermente più fresco nella capitale (le massime stagionali ad aprile a Teheran indicano 23°C.) e più caldo nelle città più a sud (a Shiraz e a Yadz le massime stagionali ad aprile indicano 26°C.). I servizi sono di buona qualità e gli alberghi puliti e comodi, 4 stelle, anche se la loro classificazione non corrisponde a quella di standard europeo; in particolare gli affascinanti hotel tradizionali nelle città di Yazd e Kashan sono case tipiche persiane nei centri storici, composte da cortili interni con sale comuni e camere affacciate sui cortili, di grandezza variabile, a volte poste al primo piano (senza ascensore) con bagni in genere piccoli e senza persiane o tende scure.
Si viaggia comodi con un pulmino privato e le strade sono asfaltate e ben tracciate, in prevalenza diritte, con l’autostrada nel tratto tra Isfahan e Tehran. I tratti da percorrere tra le città sono a volte lunghi, ma con panorami molto belli che variano dal deserto a montagne dalle forme e colori ammirevoli.
Le visite ai siti storici e artistici ed ai musei sono molto numerose e i programmi delle giornate intensi; si segnala che in alcuni palazzi è necessario utilizzare le scale. Si consigliano scarpe comode.
La cucina locale è varia e gustosa ed adatta anche ai vegetariani.
ALCUNE NOTE SULLA PERSIA
(vedi anche Iran e Iran: si parte!)
La Persia occupa un vasto spazio geografico tra il Mar Caspio e il Golfo Persico, caratterizzato da una grande varietà climatica ed ambientale: una posizione fisica che ne ha favorito il ruolo di ponte tra le civiltà mediterranee e mesopotamiche ed il mondo d’oriente, favorendo lo sviluppo di importanti movimenti religiosi e filosofici che influenzarono fortemente l’antica Grecia ed il nostro mondo occidentale. L’eco degli insegnamenti di Zoroastro e l’antica lingua persiana, il cui alfabeto è molto vicino al sanscrito, hanno plasmato molti dei nostri archetipi culturali; e, nei secoli più vicini, i santi sufi persiani sono stati fonte d’ispirazione per il misticismo islamico.
La Persia è stata testimone di un affascinante percorso storico durato più di 4000 anni, che ha visto nascere potenti imperi ed ha lasciato un’eredità archeologica tra le più impressionanti al mondo. Fu nel 625 a.C. che i Medi unificarono in un unico regno la regione che corrisponde all’attuale Iran e le dinastie Achemenide, Parsi e Sasanide vi si succedettero per circa 1000 anni. L’invasione araba (633 – 656) portò l’avvento dell’Islam, un processo che si è consolidato nel corso dei secoli successivi portando ad un progressivo declino del zoroastrismo. Nel 1219 arrivarono i mongoli e fu solo nel 1501 che la Persia venne riunificata e tornò indipendente. Da quel tempo si succedettero diverse dinastie persiane, che promossero la religione musulmana sciita a religione dell’Impero e la monarchia, con a capo l’imperatore, o Shah, come regime sociale, un sistema che resse fino al 1979 con la dinastia Pahlavi, quando il paese è diventato una Repubblica Islamica basata sul credo sciita; motivo questo che ne fa, in aggiunta alle motivazioni storiche legate alla brutale invasione araba che qui non è mai stata perdonata, un oppositore naturale degli arabi sauditi di fede sunnita.
Programma del viaggio
1°g. Giovedì 13 aprile, volo per Tehran
Per raggiungere Tehran vi sono diverse possibilità di volo e Amitaba può prenotare quello scelto dai viaggiatori. Quello da noi suggerito per questo programma è della compagnia Alitalia che parte da Roma Fiumicino alle 17.30 con arrivo a Tehran alle 00.30; per gli orari dei collegamenti da altre città contattare Amitaba. Accoglienza in aeroporto da parte del corrispondente iraniano di Amitaba e trasferimento all’Hotel Enghelab (4*) o simile per il pernottamento.
2°g. 14/4 Tehran – Qazvin – Valle degli Assassini (Alamut)
Partenza da Teheran accompagnati dal corrispondente locale di Amitaba per Qazvin (150 km – 2 ore di strada), una città che nel XVI secolo fu per breve tempo capitale. Proseguimento da Qazvin per la celebre valle di Alamut, detta anche Valle degli Assassini, fino alla base del castello di Alamut (un’ora circa – 100 km) situato a 1700 metri di altezza, dove ci si incontra con la guida del viaggio e i partecipanti giunti dal Kurdistan iraniano. Questa valle è divenuta famosa in Occidente ad opera della scrittrice e viaggiatrice Freya Stark, grazie al libro Le Valli degli Assassini da lei pubblicato negli anni ’30: Alamut è punteggiata da 50 forti disseminati nella valle e fu sede di una temutissima setta mercenaria, di fede spirituale ismailita, i cui seguaci per guadagnarsi il paradiso uccidevano sotto effetto dell’hashish. Da qui il nome “Hashish-iyun”, radice del termine “assassino”. Si sale in circa mezz’ora a piedi alle rovine del castello, da cui si ammira uno splendido panorama, e si esplora brevemente la zona. Si cercherà anche di raggiungere il lago Ovan, circondato da alberi di ciliegio con bei villaggi in mattoni di fango che si alternano a risaie terrazzate e pinnacoli rocciosi. Cena e pernottamento in una piccola locanda sotto al castello.
3°g. 15/4 Alamut – Masuleh
Dopo 320 kilometri e 5 ore di strada attraverso la verde regione del Gilan e la splendida catena dei monti Elborz, con il caratteristico boscoso entroterra del Mar Caspio, si giunge al millenario villaggio rurale di Masuleh. E’ uno dei più caratteristici e celebri della Persia, posto a 1000 metri di altitudine, aggrappato al fianco della montagna e terrazzato in modo che ogni tetto della casa inferiore costituisca il cortile e l’entrata di quella superiore. Si passeggia per il paese e si cena in una casa da tè posta su un terrazzo con vista sul villaggio, quando alla sera il panorama è ancora più pittoresco. Pernottamento in loco in una locanda dotata di bagni privati.
4°g. 16/4 Masuleh – Ardebil
Partenza per Ardebil (280 km, 4 ore e mezzo). Si attraversa la regione iraniana dell’Azerbaijan orientale in direzione nord, tra le montagne che si affacciano sul Mar Caspio. Ardebil, ex capitale e patria dello sceicco Safi-od Din, mistico sufi e derviscio, e di Ismail Safavi, patriarca della dinastia safavide (poi trasferitasi coi suoi successori a Isfahan), ospita un magnifico sito Patrimonio dell’Unesco: il Mausoleo di Safi-od Din che, oltre alla torre che conserva il suo sarcofago e alle incantevoli cupole di maioliche colorate e smaltate, presenta nella Casa delle Lanterne e nella Sala delle Porcellane splendidi interni con decorazioni in oro e blu. Si visitano anche la bella moschea di Haji Fakr e, non lontano, la chiesa di Maryam, con l’originale piramide di pietra. Se si sarà fortunati si potrà assistere ad uno spettacolo di zurkhaneh, la “ginnastica spirituale” persiana. La traduzione letterale di Zurkhaneh è ‘casa della forza’, nome usato per denominare la ‘palestra’ dove si pratica questa particolare attività sportiva tradizionale; gli adepti eseguono un insieme di allenamento fisico e purificazione spirituale, a ritmo di tamburo e accompagnati dai canti tramandati dal poeta mistico sufi Hafez. Pernottamento al Darya Grand Hotel o simile.
5°g. 17/4 Ardebil – Jolfa
Si prosegue l’attraversamento della regione dell’Azerbaijan orientale, ancora in direzione nord ovest, verso Jolfa (350 km, 6 ore), un percorso che si svolge nella parte finale all’interno di un parco nazionale dove, oltre gli agglomerati di rocce di vari colori, si intravedono le vette innevate del Caucaso; tra queste il Monte del Serpente, un monte che gareggia con l’Ararat quale candidato per aver avuto l’approdo dell’Arca di Noè. Nell’ultimo tratto il percorso segue il confine con l’Armenia, lungo una strada panoramica in una valle multicolore che costeggia il fiume Aras (conosciuto nella tradizione biblica come fiume Ghilhon). Nei pressi della cittadina di Jolfa si visita la magnifica chiesa armena di Santo Stefano costruita nel XIV secolo, conosciuta anche come Kelisa Darré Sham, patrimonio dell’Unesco. Jolfa nell’antichità fu la patria di esperti artigiani armeni il cui talento e la cui fama erano tali che lo Shah Abbas I decise di trasferire l’intera popolazione a Isfahan (… non venne chiesto il consenso …), al fine di contribuire alla costruzione della sua nuova, sontuosa capitale. Pernottamento a Jolfa, presso l’hotel Altinaras o simile.
6°g. 18/4 Jolfa – San Taddeo – Tabriz
Lasciata la valle del fiume Aras di mattina presto ci si dirige 150 km verso ovest per visitare il monastero di San Taddeo, conosciuto anche col nome di Qareh Kelisa, anche questo Patrimonio dell’Unesco. E’ una splendida e scenografica chiesa medievale di culto cristiano armeno, a strisce chiare e scure, si dice fondata da San Taddeo (Tatavoos) addirittura nel 43 d.C. Si riparte ora in direzione sud verso Tabriz, ex capitale persiana (durante il periodo turkmeno e safavide, nel XV e XVI secolo), crocevia importante nella storia, posta lungo la Via della Seta, e oggi quarta città dell’Iran (3 ore, 220 km). Visita serale dell’immenso bazar di Tabriz, citato anche da Marco Polo ne “il Milione”, sicuramente uno dei più affascinanti dell’Iran, con gli infiniti soffitti a volta e i numerosissimi caravanserragli, nominato anch’esso Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Pernottamento a Tabriz presso l’hotel El Goli Pars Hotel o simile.
7°g. 19/4 Tabriz – Kandovan
Visita di Tabriz: la Moschea Blu, costruita nel XV secolo, ora parzialmente restaurata dopo un violento terremoto che ne distrusse l’intricato mosaico di maioliche blu, interno ed esterno, che ne faceva una delle più magnifiche dell’epoca; il ricco Museo dell’Azerbaijan; l’Arg-e Tabriz, ciò che resta della antica cittadella medievale (se visitabile alla data); un parco cittadino dove si trovano un grazioso lago artificiale e un padiglione qajaro restaurato e dove oggi, soprattutto nei giorni di festa, passeggiano le giovani coppie locali. Dopo pranzo si parte per il magico villaggio troglodita di Kandovan, (55 km circa, 1 ora). Passeggiata nel pomeriggio lungo gli antichissimi e ripidi sentieri del paese, coi suoi bizzarri coni di roccia erosa, detti “camini fatati”, simili ai più conosciuti della Cappadocia; si pernotta nel villaggio presso l’affascinante e lussuoso Hotel Laleh, ricavato nelle antiche grotte.
8°g. 20/4 Kandovan – Takht-e Soleiman – Zanjan
Si parte di primissima mattina per una lunga tappa verso sud e la regione del Kurdistan, che costeggeremo. Dopo 400 km (5 ore e mezzo) lungo una strada secondaria si giunge a Takht-e Soleiman, l’antico luogo sacro zoroastriano, affascinante sito Patrimonio dell’Unesco. Posto a 2150 metri di altezza, in mezzo alle montagne, fu il centro spirituale nel periodo della dinastia sassanide (III secolo d.C.), quando lo zoroastrismo divenne religione ufficiale. I 4 elementi zoroastriani vi erano tutti presenti: acqua, vento, terra e fuoco; il suggestivo lago di origine vulcanica posto al suo centro, dove ancora oggi si specchiano i resti del complesso, forniva l’acqua al Tempio dell’acqua, un Tempio del Fuoco garantiva una fiamma continua e lunghe mura circondavano la fortezza interna. Non lontano sorge Zendan-e Soleiman, letteralmente Prigione di Salomone, uno scenografico cono vulcanico alto 100 metri, dove un tempo sorgeva un santuario e dove le esalazioni sulfuree erano causa di morte sicura. Nel pomeriggio proseguimento per Zanjan: altri 150 km, circa 3 ore. Pernottamento presso lo Zanjan Grand Hotel.
9°g. 21/4 Zanjan – Soltaniyyeh – Teheran
Dopo mezzora di strada si arriva a Soltaniyyeh per la visita all’imponente e maestoso mausoleo di Oijeitu, Patrimonio dell’Unesco, che presenta la più alta cupola conosciuta costruita in mattoni e la maggiore doppia cupola del mondo. Si parte poi per Tehran arrivando nel pomeriggio (3 ore di strada – 290 km). Chi prosegue con l’estensione si reca in hotel, il medesimo utilizzato all’arrivo, dove nella notte arrivano i partecipanti che seguono solo questa parte. Chi rientra si reca in aeroporto dove il volo Alitalia parte in tarda serata (Se in funzione degli orari di volo di altra compagnia aerea fosse utile o necessario pernottare a Tehran, Amitaba predisporrà tutti i servizi richiesti, che non sono però inclusi nel prezzo del programma). Su richiesta Amitaba può organizzare un prolungamento individuale per la visita della capitale Tehran.
PER CHI RIENTRA
10°g. Sabato 22 aprile, arrivo a destinazione
PER CHI SEGUE L’ESTENSIONE
10°g. 22/4 Tehran – Shiraz
Visita di Tehran, che è stata la capitale a partire dall’epoca Qajar dalla fine del XVII secolo. Le visite previste sono nella parte sud della città, che si estende per una lunghezza di 20 km.: il Palazzo del Golestan, residenza storica della dinastia reale dei Qajar, una vera e propria cittadella nella metropoli, incluso tra i Patrimoni dell’Unesco, e il Museo Nazionale che contiene ben 300.000 oggetti e reperti, una indispensabile ed ottima introduzione alla storia della Persia millenaria da un punto di vista archeologico. Dopo pranzo si visita il ricchissimo Museo Nazionale dei Gioielli, dove si resta basiti dalla quantità di tesori delle dinastie reali persiane. Trasferimento nel pomeriggio all’aeroporto domestico Mehrabad con sosta lungo il tragitto per ammirare la Torre Azadi, bell’esempio di moderna architettura persiana. Ci si imbarca sul volo per Shiraz, dove si alloggia presso l’Hotel Royal o simile.
11°g. 23/4 Shiraz ed escursione a Persepoli
La giornata è molto intensa e si consiglia una partenza presto dopo una lauta prima colazione; per il pranzo si farà uno spuntino in pullman. Durante la mattina si visita Shiraz: conosciuta come città delle rose, della poesia, del vino e degli usignoli, nel 1750 divenne la capitale di Karim Khan, re della dinastia Zand (noto nella storia anche come Vakil, cioè reggente), che la abbellì con splendidi edifici. Si passeggia nel centro storico visitando dapprima la moschea di Nassir el Molk, detta Moschea Rosa, dove i riflessi di mille colori delle maioliche si godono soprattutto di prima mattina, ed i giardini di Narenjestan con gli aranceti e il padiglione adibito a piccolo museo. Si completa con la visita del pittoresco bazar Vakil in centro città dove si possono fare interessanti acquisti (tappeti, stoffe, foulard, profumi, gioielli, pietre, spezie o altro) negli oltre 200 negozi presenti. Nel primissimo pomeriggio ci si reca a Persepoli, che dista 60 km (circa un’ora o più), il sito archeologico più bello e spettacolare della Persia, insieme alla vicina località di Naqsh-e Rostam, dove si ammirano le tombe rupestri di quattro imperatori achemenidi, tra cui Dario il Grande e Serse, e alcuni bassorilievi di epoca sassanide rappresentanti la vittoria sui romani. Persepoli fu una delle antiche capitali dell’Impero Achemenide, sede delle celebrazioni rituali, mentre il centro amministrativo era situato nella città di Susa. Edificata su una roccaforte che domina le pianure di Marvdasht, venne costruita tra il V e il IV secolo a.C.; tra le sue numerose strutture architettoniche colpiscono maggiormente l’Apadana, famoso per i meravigliosi bassorilievi, la Porta delle Nazioni, la Sala del Trono, il Palazzo di Dario, l’Harem e il Palazzo di Serse. Si rientra a Shiraz in serata, dopo aver goduto del calare del sole sulla piana di Persepoli. Se i tempi ed il traffico lo permettono si effettua una breve passeggiata a piedi in serata fino al mausoleo dell’amatissimo poeta Hafez, con un rilassante e curato giardino.
12°g. 24/4 Shiraz – Pasagardae – Yazd
Si parte presto per Yazd, una tappa di 440 km verso nord est che si percorre in circa 7 ore. Sul percorso si visita Pasagardae, antica città della Persia Patrimonio dell’Unesco fondata da Ciro il Grande, di cui resta il solitario monumento funerario, che fu la prima capitale dell’Impero Achemenide. Ripresa la strada per Yazd si visita Abar Kuh, dove si trova un cipresso di ben 4000 anni, e si sosta per pranzo o per un picnic. Si prosegue per Yazd dove si visitano le Torri del Silenzio, antichi luoghi funerari zoroastriani posti su due isolate colline, dove si sale con una breve passeggiata godendo della luce del tramonto, che rende il sito ancor più magico. Yazd, importante centro carovaniero medioevale, accolse per secoli mercanti e viaggiatori e divenne una roccaforte dei seguaci del culto di Zoroastro. Si pernotta in un hotel tradizionale del centro, una delle numerose khan-e sonnati (case tipiche persiane nel centro storico, restaurate ed adibite ad hotel, composte da cortili interni con sale comuni e camere affacciate sui cortili, di grandezza variabile, a volte poste al primo piano (senza ascensore) con bagni in genere piccoli e senza persiane o tende scure), il Moshir Garden o simile.
13°g. 25/4 Yazd
Giornata dedicata alla visita della città, situata nel cuore del deserto, considerata tra le più tipiche per l’architettura persiana e una delle più antiche città del mondo. In mattinata passeggiata in centro nelle viuzze e lungo il bazar nell’antico quartiere di Fahadan, dominato dai badghir, le caratteristiche torri del vento, condizionatori naturali; si visitano la moschea Masjed-e Jameh del XV secolo, con il caratteristico portale sovrastato dai due minareti più alti della Persia e ornato di bellissimi mosaici, la Prigione di Alessandro, l’Amir Chakhmaq con l’originale facciata a tre piani e, proprio accanto, l’interessante Museo dell’Acqua e dei qanat, situato in una bella abitazione privata. Nel pomeriggio con una breve escursione fuori città si raggiunge verso sud est la località di Saryazd (circa 50 km) dove si visita una cittadella di epoca sassanide abbandonata alle propaggini del deserto. Al ritorno a Yazd per chi è interessato vi è la possibilità di assistere ad uno spettacolo di Zurkaneh che si svolge in una antica cisterna in centro città. La traduzione letterale di Zurkhaneh è “casa della forza”, un nome usato per denominare la “palestra” dove si pratica questa particolare attività sportiva tradizionale iraniana; gli adepti eseguono un insieme di allenamento fisico e purificazione spirituale, ed eseguono la pratica ritmati dal tamburo e accompagnati dai canti tramandati dal poeta mistico sufi Hafez.
14°g. 26/4 Yazd – Isfahan
Dopo la visita, all’apertura mattutina, al Tempio del Fuoco, centro della piccola comunità zoroastriana di Persia e luogo di pellegrinaggio, dove la fiamma arde ininterrottamente da oltre 1500 anni, partenza per Isfahan (320 km, circa 4 ore di strada). Isfahan è il gioiello dell’antica Persia, dove i mosaici dall’inconfondibile colore blu delle moschee che si affacciano sulla piazza centrale la fanno ritenere a ragione il “capolavoro” dell’Iran, descritta da Robert Byron nel suo libro La via per l’Oxiana come “uno di quei rari luoghi, come Atene e Roma, in cui l’umanità trova comune sollievo”. Fu lo Shah della dinastia safavide Abbas I che tra il XVI e XVII secolo ordinò la costruzione di palazzi, moschee, caravanserragli, ponti e giardini con il desiderio che diventasse la città più bella d’Oriente. Dopo una veloce pausa pranzo si iniziano le visite dalla grandiosa piazza dell’Iman, chiusa da portici e adornata su ogni lato da 4 gioielli architettonici che simboleggiano gli ambiti politici, economici e religiosi della Persia safavide: a nord l’entrata del bazar, a est la moschea Lotfollah, una delle rarissime senza minareti, ad ovest il palazzo reale Ali Qapu ed infine a sud la grandiosa Moschea dell’Imam. Si pernotta presso l’hotel Setarè o simile.
15°g. 27/4 Isfahan
Si prosegue con la visita alla Moschea del Venerdì (patrimonio Unesco), il cui complesso architettonico rivela 800 anni di sviluppo, dall’XI al XVIII secolo, e ne fa una delle più imponenti del mondo islamico. Dalla moschea ci si sposta al Chehlo Sotoun, il Palazzo delle 40 Colonne, antica residenza di ricevimento di dignitari e ambasciatori, dove si visita la grande sala di ricevimento sostenuta da venti esili colonne, il cui riflesso nella adiacente piscina ne raddoppia la maestosità; si ammirano i magnifici affreschi interni e si gode degli splendidi e freschi giardini, facenti parte dei nove giardini persiani Patrimonio dell’Unesco. Nel pomeriggio, dopo il proseguimento delle visite alla Piazza dell’Imam, tempo libero per visitare il bazar e fare acquisti. Cena in ristorante tipico e passeggiata serale all’Hotel Abbasi, antico caravanserraglio con uno splendido giardino con fontane, e lungo la magnifica piazza dell’Imam, illuminata da mille luci e riflessi.
16°g. 28/4 Isfahan – Kashan
Oggi è venerdì, giorno di festa musulmano; si completa la visita della città lungo la sponda sud del fiume e nell’allegro quartiere armeno cristiano di Jolfa con i suoi caffè, la bella Cattedrale di Vank e l’interessante complesso museale; ci si reca quindi a vedere un’antica torre piccionaia, esempio di castello per piccioni utilizzato per la raccolta del loro guano a scopi fertilizzanti. Si completano le visite con i due magnifici ponti di epoca safavide, sul fiume purtroppo spesso asciutto. Dopo pranzo si lascia Isfahan in direzione nord per Kashan, la città detta “dell’acqua di rose e dei Re Magi”. La tappa è di 220 km, circa 3 ore; si alloggia presso l’hotel Raheb, un palazzo qajaro recentemente restaurato e adibito ad hotel o simile.
17°g. 29/4 Kashan – Qom e volo di rientro
Visita della città di Kashan: dapprima la Khan Tabatabei, casa tradizionale qajara di un ricco commerciante dell’epoca con splendidi cortili e decorazioni in stucco, specchi e nicchie affrescate; poi lo stupefacente Hammam-e Sultan Mir Ahmad. Si attraversa quindi a piedi il centro storico fino all’entrata del bazar, dove si passeggia per le viuzze e si visita il bel caravanserraglio di Khan Amin al-Dowleh Timche e infine dopo pranzo ci si reca fuori città al giardino di Fian, archetipo del giardino persiano e Patrimonio dell’Unesco. Si riprende poi la strada principale che procede verso nord; ci si ferma, ultima tappa di questo magnifico percorso, a Qom (110 km), una delle città sante per i musulmani sciiti, dove si visitano il mausoleo della sorella dell’Imam e la grande moschea, un’immersione nel profondo Iran sciita. Da Qom si raggiunge direttamente l’aeroporto internazionale, 100 km circa sempre in direzione nord, per imbarcarsi sul volo di rientro; Alitalia parte in tarda serata. Se in funzione degli orari di volo di altra compagnia aerea fosse utile o necessario pernottare a Tehran, Amitaba predisporrà tutti i servizi richiesti, che non sono però inclusi nel prezzo del programma
18°g. Domenica 30 aprile, arrivo a destinazione
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Shiraz, Nassir el Molk
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