Iran
Il paradiso persiano
L’approfondito incontro con questa stupefacente terra antica

Shiraz, il Naranjestan

Isfahan

Dasht-e Lut, kaluts

Anziano a Kerman

Naqsh-e Rostam









Sintesi del viaggio
La natura dell’Iran è stupefacente, come lo sono l’arte, la storia e la sua gente; questo viaggio è stato preparato con attenzione per poterne ammirare le parti più importanti. Iniziando dai percorsi della Via della Seta, tra le città, i giardini, le fortificazioni ed i caravanserragli si arriva fino al deserto del Dasht-e Lut, una delle aree più pittoresche al mondo, che ci ammalia con le forme bizzarre delle rocce e l’armonia delle distese di sabbia. Da qui si prosegue per gli altopiani della regione centrale del Paese, teatro degli eventi principali della millenaria storia della Persia, dove si visitano i siti più importanti rientrando fino alla capitale: un incontro con le innumerevoli tracce del mirabile passato artistico, sia islamico che pre-islamico, che include ben dodici siti Patrimoni dell’Unesco.
- Tehran
- Kerman
- Mahan
- Raien
- Bam
- Dasht-e Lut
- Yazd
- Pasagardae
- Shiraz
- Persepoli
- Esfahan
- Kashan
- Qom
Presentazione del viaggio
LETTURE CONSIGLIATE
Questo ricchissimo itinerario inizia a Tehran con una breve introduzione storica nei musei della capitale, e si vola da qui per Kerman, nel lontano sud est del Paese al limitare del vasto deserto. Da qui si inizia un percorso che, utilizzando un pulmino privato, porta attraverso le regioni meridionale e centrale del Paese: un viaggio da sud a nord che ripercorre anche la storia di questo millenario paese. La prima tappa è a Bam, mirabile cittadella fortificata in paglia e fango, antico avamposto lungo la Via della Seta, conosciuta anche per l’ambientazione del film “Il deserto dei Tartari”. Da qui inizia la graduale risalita verso nord con tappe in mausolei e giardini ed un tuffo nell’incredibile deserto del Dasht-e Lut; a Mahan si resta colpiti dalla cupola turchese che si staglia sui colori ocra del deserto ed a Kerman, storico punto di transito delle carovane che percorrevano la Via della Seta, si ammirano le ricca vestigia del periodo islamico.
Attraverso le piantagioni di pistacchio si arriva a Yadz, la città di paglia e argilla, capitale del culto di Zoroastro e dei badghir, le torri del vento. Si continua lungo paesaggi montagnosi e desertici per Pasagardae, fondata da Ciro il Grande, arrivando a Shiraz, la città della poesia e delle rose. Da Shiraz si visitano le imponenti, millenarie rovine della piana di Persepolis, la capitale della dinastia achemenide e di Dario il Grande, e la vicina Naqsh-e Rostam, dove si possono ammirare le tombe rupestri di quattro di questi imperatori. Si prosegue poi verso la mitica Isfahan, conosciuta come “l’Altra metà del mondo”, dove si sosta due giorni per ammirarne le numerose bellezze: piazze, moschee, palazzi, hammam, bazar, caravanserragli, giardini che dal XVII secolo, grazie al mecenatismo ed all’amore per l’arte dello Shah safavide Abbas I, la resero una delle città culturalmente e architettonicamente più apprezzate al mondo. Le ultime due tappe sono Kashan, che secondo la leggenda fu la patria dei Re Magi, ricca di giardini e splendidi palazzi privati del XIX secolo, e Qom, città santa degli sciiti, dove ci si immerge per qualche ora nel cuore religioso del paese tra stupende moschee e mausolei.
Per chi si reca in Persia, a parte le guide che si trovano facilmente in libreria, possiamo suggerire alcune letture, utili per capire il paese:
- F. Ad-Din Attar, La lingua degli uccelli, ed. Mediterranéé; il classico della letteratura Sufi, una favola esoterica del viaggio metaforico dell’anima.
- R. Byron, La Via per l’Oxiana, ed. Adelphi; il libro di viaggio che Bruce Chatwin portava con sé, un racconto colto e appassionante del viaggio verso Afghanistan e India attraverso Palestina, Siria e soprattutto Iran, negli anni 30.
- R. Kapuscinski, Sha-in-Shah, ed. Feltrinelli; dal famoso corrispondente estero e reporter del secolo scorso la cronaca-storia dell’Iran dei Pahlavi e degli eventi che condussero alla rivoluzione khomeinista nel 1979.
- Rumi, Poesie mistiche, ed. Bur; alcuni dei versi del Divan, composto dal massimo poeta mistico della letteratura persiana.
- F. Stark, Le valli degli Assassini, ed. Guanda; una memorabile avventura in Persia di questa scrittrice degli anni 30, alla ricerca del famigerato castello della setta degli Assassini.
NOTA TECNICA
La stagione è ottima, con un clima secco continentale e soleggiato di mezza stagione, leggermente più fresco nella capitale (le massime stagionali ad aprile a Teheran indicano 23°C.) e più caldo nelle città meridionali (a Shiraz le massime stagionali ad aprile indicano 24°C e a Kerman 25°C.). I servizi sono di buona qualità e gli alberghi puliti e comodi, e nelle città decisamente ottimi, anche se la loro classificazione non corrisponde a quella di standard europeo. La cucina locale è varia e gustosa ed adatta anche ai vegetariani. Per gli spostamenti si utilizza un pulmino privato su strade comode e ben asfaltate.
ALCUNE NOTE SULLA PERSIA
(vedi anche Iran e Iran: si parte!)
La Persia occupa un vasto spazio geografico tra il Mar Caspio e il Golfo Persico, caratterizzato da una grande varietà climatica ed ambientale: una posizione fisica che ne ha favorito il ruolo di ponte tra le civiltà mediterranee e mesopotamiche ed il mondo d’oriente, favorendo lo sviluppo di importanti movimenti religiosi e filosofici che influenzarono fortemente l’antica Grecia ed il nostro mondo occidentale. L’eco degli insegnamenti di Zoroastro e l’antica lingua persiana, il cui alfabeto è molto vicino al sanscrito, hanno plasmato molti dei nostri archetipi culturali; e, nei secoli più vicini, i santi sufi persiani sono stati fonte d’ispirazione per il misticismo islamico.
La Persia è stata testimone di un affascinante percorso storico durato più di 4000 anni, che ha visto nascere potenti imperi ed ha lasciato un’eredità archeologica tra le più impressionanti al mondo. Fu nel 625 a.C. che i Medi unificarono in un unico regno la regione che corrisponde all’attuale Iran e le dinastie Achemenide, Parsi e Sasanide vi si succedettero per circa 1000 anni. L’invasione araba (633 – 656) portò l’avvento dell’Islam, un processo che si è consolidato nel corso dei secoli successivi portando ad un progressivo declino del zoroastrismo. Nel 1219 arrivarono i mongoli e fu solo nel 1501 che la Persia venne riunificata e tornò indipendente. Da quel tempo si succedettero diverse dinastie persiane, che promossero la religione musulmana sciita a religione dell’Impero e la monarchia, con a capo l’imperatore, o Shah, come regime sociale, un sistema che resse fino al 1979 con la dinastia Pahlavi, quando il paese è diventato una Repubblica Islamica basata sul credo sciita; motivo questo che ne fa, in aggiunta alle motivazioni storiche legate alla brutale invasione araba che qui non è mai stata perdonata, un oppositore naturale degli arabi sauditi di fede sunnita.
Programma del viaggio
1°g. Sabato 29 aprile, volo per Tehran
Per raggiungere Tehran vi sono diverse possibilità di volo e Amitaba può prenotare quello preferito dai viaggiatori. Il volo da noi suggerito per questo programma è della compagnia Alitalia che parte da Roma Fiumicino alle 17.30 con arrivo a Tehran alle 23.30; per gli orari dei collegamenti da altre città contattare Amitaba. Accoglienza in aeroporto da parte del corrispondente iraniano di Amitaba e trasferimento all’Hotel Enghelab (4*) per il pernottamento.
2°g. 30/4 Tehran – Kerman
Dopo colazione visita di Tehran, che è stata la capitale a partire dall’epoca Qajar alla fine del XVII secolo. Le visite nella parte sud della città sono il Palazzo del Golestan, residenza storica della dinastia reale dei Qajar, e primo dei numerosi siti Patrimoni dell’Unesco che si visitano, e il Museo Nazionale, una indispensabile e ottima introduzione alla storia della Persia millenaria. Dopo pranzo visita al ricchissimo Museo Nazionale dei Gioielli, dove si resta basiti dalla quantità di tesori delle dinastie reali persiane. Trasferimento nel pomeriggio all’aeroporto domestico Mehrabad con sosta lungo il tragitto per ammirare la Torre Azadi, bell’esempio di moderna architettura persiana, dove ci si imbarca sul volo per Kerman. Questa città, posta sull’altopiano a 1750 metri nelle remote regioni del sud est, è stata nella storia un’importante tappa dei commerci sulle vie dell’Asia, governata da diverse dinastie arabe, buyids, selijuq, turche e mongole, ed ancora oggi abitata da numerosi beluchi. Pernottamento presso l’hotel ITTC o simile.
3°g. 1/5 Kerman – Mahan – Raien – Bam
Dopo una breve visita al centro di Kerman, che si snoda tutto intorno all’animato bazar, uno dei più antichi dell’Iran, organizzato nel modo tradizionale con una suddivisione in varie aree per i diversi prodotti: rame, oro, frutta e così via, si lascia la città in direzione sud-est per raggiungere la cittadina di Bam, che dista 190 km, circa 2 ore e mezza di strada. Sul percorso dopo circa 30 km si sosta a Mahan, dove si trova uno stupendo complesso formato da una moschea ed un mausoleo arricchiti da splendide cupole turchesi e, nei pressi della cittadina, un palazzo Qajar con freschi e ombreggiati giardini e fontane, Patrimonio dell’Unesco, dove si può sostare a degustare un buon tè. Proseguendo, con una deviazione di 25 km si raggiunge l’antica cittadella-castello di Rayen, le cui torri e bastioni risalgono ad almeno 1000 anni fa; da qui si gode anche di una bellissima visuale sul territorio desertico contornato da alte catene di monti. Arrivati a Bam si alloggia presso l’Hotel ITTC Tourist o simile. L’antica cittadella di Bam, edificata in mattoni e fango, ha subito gravissime distruzioni col terremoto del 2003, ma è stata in gran parte restaurata e mantiene ancora il suo fascino; la si visita nel tardo pomeriggio e al tramonto, quando la temperatura è più piacevole e le luci indimenticabili.
4°g. 2/5 Bam – Deserto Dasht-e Lut – Kerman
Per rientrare a Kerman si segue la medesima strada, lasciandola poi in direzione nord seguendo un percorso che con circa 90 km di guida porta nel deserto del Dasht-e Lut, divenuto nel luglio 2016 Patrimonio dell’Umanità. Il paesaggio è stupendo, si ammirano paesaggi formati dalle sabbie e dai kalut, le peculiari formazioni di guglie di argilla, sabbia e sale modellate dai venti, che creano l’illusione di addentrarsi tra città fantasma. Arrivati a Kerman si pernotta nel medesimo hotel.
5°g. 3/5 Kerman – Zenoiddin – Yazd
Si parte alla volta di Zenoiddin, che dista 300 km, un percorso di circa 4 ore e mezzo attraverso una regione dove abbondano i campi con gli alberi del pistacchio. Zenoiddin è un tipico caravanserraglio di epoca safavide posto vicino alla strada, dall’originale forma circolare, restaurato e adibito ad hotel tradizionale, e fa rievocare le soste delle carovane lungo la Via della seta. Se il tempo lo permette, visita alla cittadella fortificata di Saryazd, di epoca sassanide, a pochi chilometri di distanza. Si prosegue in auto per Yazd – altri 60 km di superstrada – dove si visitano alle Torri del Silenzio, antichi luoghi funerari zoroastriani, posti su due isolate colline, dove si sale con una breve passeggiata godendo della luce del tramonto, che rende il sito ancor più magico. Yazd, importante centro carovaniero medioevale, accolse per secoli mercanti e viaggiatori e divenne una roccaforte dei seguaci del culto di Zoroastro. Si pernotta in un hotel tradizionale del centro, una delle khan-e sonnati (case tradizionali restaurate e adibite ad hotel), il Moshir Garden o simile.
6°g. 4/5 Yazd
Giornata dedicata alla visita della città di Yazd, situata nel cuore del deserto, considerata tra le più tipiche per l’architettura persiana. Si inizia la visita dalla piazza centrale dell’Amir Chakhmaq, magnifico edificio con l’originale facciata a tre piani. Proprio accanto si visita l’interessante Museo dell’Acqua e, attraversando le viuzze dell’antico bazar, si giunge alla moschea costruita nel XIV secolo, con il caratteristico portale sovrastato dai due minareti più alti della Persia e ornato da bellissimi mosaici. Continuando la passeggiata attraverso il quartiere vecchio di Fahadan dominato dai badgir, le caratteristiche “torri del vento”, si pranza in uno degli hotel tradizionali. Yadz è il centro della piccola comunità zoroastriana della Persia: nel primo pomeriggio si visita nei pressi della città il Tempio del Fuoco, dove la fiamma arde ininterrottamente da oltre 1500 anni. In serata si assiste ad un tipico spettacolo di Zurkaneh che si svolge in una antica cisterna in centro città. La traduzione letterale di Zurkhaneh è ‘casa della forza’, un nome usato per denominare la ‘palestra’ dove si pratica questa particolare attività sportiva tradizionale iraniana; gli adepti eseguono un insieme di allenamento fisico e purificazione spirituale, ed eseguono la pratica ritmati dal tamburo e accompagnati dai canti tramandati dal poeta mistico sufi Hafez.
7°g. 5/5 Yazd – Pasargadae – Shiraz
Si parte per Shiraz, che si raggiungerà nel pomeriggio, un viaggio lungo ma interessante, 440 km che richiedono circa 7 ore. Sul percorso, dopo aver attraversato bei paesaggi di montagne, colline e deserti, si sosta brevemente a Abar Kuh, dove si trova un cipresso di ben 4000 anni. Si sosta poi a Pasagardae, Patrimonio dell’Unesco, che fu la prima capitale dell’Impero Achemenide fondata da Ciro il Grande, di cui resta il solitario monumento funerario. Si prosegue per Shiraz, che fu capitale del paese nel XVIII secolo, nonché una delle più importanti città del mondo Islamico sotto il regno di Karim Khan, noto come Vakil (reggente), primo re della dinastia Zand nel 1750. Shiraz è famosa per il vino, le rose, la poesia e gli usignoli. Sistemazione all’Hotel Royal o similare. In serata passeggiata fino al mausoleo dell’amatissimo poeta Hafez, posto in un rilassante e curato giardino.
8°g. 6/5 Shiraz ed escursione a Persepoli
Durante la mattina si visita Shiraz, si passeggia nel centro storico visitando dapprima la moschea di Nassir el Molk, dove i riflessi di mille colori delle maioliche si godono soprattutto di prima mattina, i giardini di Narenjestan con gli aranceti e il padiglione adibito a piccolo museo, e la Scuola Teologica di Khan, dove con un po’ di fortuna si familiarizzerà cogli studenti. Si visita il pittoresco bazar Vakil dove si possono fare interessanti acquisti (tappeti, stoffe, foulard, profumi, gioielli, pietre, spezie o altro) negli oltre 200 negozi presenti. Nel primissimo pomeriggio ci si reca a Persepoli, che dista 60 km, il sito archeologico più bello e spettacolare della Persia. Fu una delle antiche capitali dell’Impero Achemenide ed era la sede delle celebrazioni rituali, mentre il centro amministrativo era situato nella città di Susa. Persepoli, edificata su una roccaforte che domina le pianure di Marvdasht, venne costruita tra il V e il IV secolo a.C.; tra le sue numerose strutture architettoniche colpiscono maggiormente l’Apadana, famoso per i meravigliosi rilievi su pietra, la Porta delle Nazioni, la Sala del Trono, il Palazzo di Dario, l’Harem e il Palazzo di Serse. Al termine si proseguirà per la località di Naqsh-e Rostam, dove si vedono le tombe di quattro imperatori achemenidi, tra cui Dario il Grande e Serse, e alcuni bassorilievi di epoca sassanide rappresentanti la vittoria sui romani. Si rientra a Shiraz in serata.
9°g. 7/5 Shiraz – Isfahan
Partenza per Isfahan (320 km, circa 4 ore di strada). Isfahan è il gioiello dell’antica Persia, dove i mosaici dall’inconfondibile colore blu delle moschee che si affacciano sulla piazza centrale la fanno ritenere a ragione il “capolavoro” dell’Iran, descritta da Robert Byron nel suo libro La via per l’Oxiana come “uno di quei rari luoghi, come Atene e Roma, in cui l’umanità trova comune sollievo”. Fu lo Shah della dinastia safavide Abbas I che tra il XVI e XVII secolo ordinò la costruzione di palazzi, moschee, caravanserragli, ponti e giardini con il desiderio che diventasse la città più bella d’Oriente. Si iniziano le visite dalla grandiosa piazza dell’Iman, chiusa da portici e adornata su ogni lato da 4 gioielli architettonici che simboleggiano gli ambiti politici, economici e religiosi della Persia safavide: a nord l’entrata del bazar, a est la moschea Lotfollah, una delle rarissime senza minareti, ad ovest il palazzo reale Ali Qapu ed infine a sud la grandiosa Moschea dell’Imam. Si pernotta presso l’hotel Setarè o simile.
10°g. 8/5 Isfahan
Si proseguono le visite alla Moschea del Venerdì (patrimonio Unesco), il cui complesso architettonico rivela 800 anni di sviluppo, dall’XI al XVIII secolo, e ne fa una delle più imponenti del mondo islamico. Dalla moschea ci si sposta al Chehlo Sotoun, il Palazzo delle 40 Colonne, antica residenza per il ricevimento di dignitari e ambasciatori, dove si visita la grande sala sostenuta da venti esili colonne, il cui riflesso nella adiacente piscina ne raddoppia la maestosità, e si ammirano i magnifici affreschi interni; si sorseggia qui un tè, godendo degli splendidi e freschi giardini, facenti parte dei nove giardini persiani Patrimonio dell’Unesco. Si completano le visite con i tre ponti di epoca safavide. Nel pomeriggio tempo libero per visitare il bazar e fare acquisti, utilizzabile anche per completare le visite della piazza dell’Imam se non fossero state completate nel giorno precedente. Cena in ristorante tipico e passeggiata serale all’Hotel Abbasi, antico caravanserraglio con uno splendido giardino con fontane, e lungo la magnifica piazza dell’Imam, illuminata da mille luci e riflessi.
11°g. 9/5 Isfahan – Kashan
Oggi si completa la visita della città recandosi lungo la sponda sud del fiume e nell’allegro quartiere armeno cristiano di Jolfa con i suoi caffè, la bella Cattedrale di Vank e l’interessante complesso museale; ci si reca quindi a vedere un’antica torre piccionaia, esempio di castello per piccioni utilizzato per la raccolta del loro guano a scopi fertilizzanti. Dopo pranzo si lascia Isfahan in direzione nord per Kashan, la città detta dell’acqua di rose e dei Re Magi. La tappa è di 220 km, circa 3 ore; si alloggia presso l’hotel Raheb, un bellissimo palazzo qajaro recentemente restaurato e adibito ad hotel, o simile.
12°g. 10/5 Kashan – Qom e volo di rientro
Visita della città di Kashan: dapprima la Khan Tabatabei, casa tradizionale qajara di un ricco commerciante dell’epoca con splendidi cortili e decorazioni in stucco, specchi e nicchie affrescate; poi lo stupefacente Hammam-e Sultan Mir Ahmad. Si attraversa quindi a piedi il centro storico fino all’entrata del bazar, dove si passeggia per le viuzze e si visita il bel caravanserraglio di Khan Amin al-Dowleh Timche e infine dopo pranzo ci si reca fuori città al giardino di Fian, archetipo del giardino persiano e Patrimonio dell’Unesco. Si riprende poi la strada principale che procede verso nord; ci si ferma, ultima tappa di questo magnifico percorso, a Qom (110 km), una delle città sante per i musulmani sciiti, dove si visitano il mausoleo della sorella dell’Imam e la grande moschea, un’immersione nel profondo Iran sciita. Da Qom si raggiunge direttamente l’aeroporto internazionale, 100 km circa sempre in direzione nord, per imbarcarsi sul volo di rientro; Alitalia parte in tarda serata. Se in funzione degli orari di volo di altra compagnia aerea fosse utile o necessario pernottare a Tehran, Amitaba predisporrà tutti i servizi richiesti, che non sono però inclusi nel prezzo del programma.
13°g. Giovedì 11 maggio, arrivo a destinazione in mattinata
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Shiraz, Nassir el Molk
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