Iran
Damavand (5610 mt), via meridionale
Spedizione alla massima vetta del Medio Oriente e visita di Isfahan

Spedizione del 2016

Damavand

Salita al Damavand

Il Demavand

Iran, Isfahan









Sintesi del viaggio
Il Damavand è un vulcano che si erge sui monti Albroz, la bella catena che separa il Mar Caspio dall’altopiano; con i suoi 5610 mt è il punto più alto non solo dell’Iran ma di tutto il Medio Oriente, un colosso dormiente ma potenzialmente attivo, come si evince dalle emissioni sulfuree che vengono rilasciate da alcune fumarole nei pressi della vetta. La spedizione prevede, dopo una salita di acclimatazione al picco Tochal (3900 mt), la salita in vetta lungo il versante meridionale, un percorso piuttosto lungo ma non impegnativo tecnicamente dove di norma a fine giugno non si incontrano ostacoli dovuti alla neve. Al termine ci si reca in volo alla città storica di Isfahan, città gioiello dell’arte persiana, visitando anche Kashan, la città dei Re Magi, sulla via del rientro.
Presentazione del viaggio
Come ci si può immaginare, la bellezza ed unicità di questo monte gli ha meritato un ruolo importante nella mitologia, tanto da essere scelto da scrittori e poeti come simbolo dello spirito indipendente del popolo persiano. Per l’antica religione di Zoroastro era la dimora dove era prigioniero il possente drago che sarebbe riapparso quando il destino della Terra si fosse compiuto.
La reverenza verso il Damavand deriva forse anche dal grande dislivello che vi è tra la base e la sua sommità, che lo fa stagliare maestoso nel cielo: la differenza è di ben 4667 mt – che per questa considerazione viene classificato 12° al mondo (vedi wikipedia). Vi sono diverse vie utilizzate per raggiungere la cima; abbiamo scelto questa volta il versante sud (nel 2016 la spedizione di Amitaba ha salito la vetta dal versante nord).
ORGANIZZAZIONE E NOTA TECNICA
L’organizzazione di Babak Kianpour, che accompagna con Giuseppe Magrin l’ascensione, cura l’allestimento dei campi per la salita. Al Campo 3 si utilizzano tende quadrangolari alte 2 mt allestite con letto, materassi e cuscino; vi è un generatore di corrente e la tenda comune per i pasti. Il cibo ai campi è molto vario e preparato da un cuoco professionista. Il bagaglio viene trasportato ai campi nella parte bassa da un camioncino e fino al Campo 3 dai muli.
Le temperature previste minime possono arrivare anche a -5°C al Campo 3; si deve portare pertanto un sacco a pelo adeguato. Per la salita, a parte i bastoncini, può essere utile avere dei ramponi leggeri in caso di condizioni di neve; la quantità di neve varia moltissimo da stagione a stagione, ma molto difficilmente a giugno rende la salita non eseguibile. Il clima previsto è secco, il momento prescelto presenta il miglior insieme medio tra stabilità atmosferica e visibilità panoramica; è però necessario essere ben attrezzati perché la posizione e altezza del monte possono causare cambiamenti del tempo rapidi portando perturbazioni in ogni momento dell’anno.
La salita al Damavand non richiede delle particolari capacità alpinistiche e le sue maggiori difficoltà sono dovute al dislivello ed alla quota. È pertanto consigliabile un certo allenamento nel camminare in montagna.
ALCUNE NOTE SULLA PERSIA
La Persia occupa un vasto spazio geografico tra il Mar Caspio e il Golfo Persico, caratterizzato da una grande varietà climatica ed ambientale: una posizione fisica che ne ha favorito il ruolo di ponte tra le civiltà mediterranee e mesopotamiche con il mondo d’oriente, favorendo lo sviluppo di importanti movimenti religiosi e filosofici che hanno influenzato fortemente l’antica Grecia ed il mondo occidentale. L’eco degli insegnamenti di Zoroastro e l’antica lingua persiana, il cui alfabeto è molto vicino al sanscrito, hanno tracciato molti dei nostri archetipi culturali; e, nei secoli più vicini, i santi sufi persiani sono stati fonte d’ispirazione per il misticismo islamico.
La Persia è stata testimone di un affascinante percorso storico durato più di 4000 anni, che ha visto nascere potenti imperi ed ha lasciato un’eredità archeologica tra le più impressionanti al mondo. Fu nel 625 a.C. che i Medi unificarono in un unico regno la regione che corrisponde all’attuale Iran, e le dinastie Achemenide, Parsi e Sasanide vi si succedettero per circa 1000 anni. Dopo l’avvento dell’Islam e l’invasione araba dal 1501 si succedettero diverse dinastie, che promossero la religione musulmana sciita a religione dell’Impero, e la monarchia, con a capo l’imperatore, o Shah, come regime sociale che resse fino al 1979 con la dinastia Pahlavi, quando il paese è diventato una Repubblica Islamica.
Programma del viaggio
1°g. Venerdì 23 giugno, volo per Tehran
Per raggiungere Tehran vi sono diverse possibilità di volo e Amitaba può prenotare quello preferito dai viaggiatori; un volo consigliato è quello di Alitalia che parte da Roma Fiumicino alle 16.30 con arrivo a Tehran alle 23.40, raggiungibile in connessione da un gran numero di aeroporti italiani (da Milano Linate ad esempio si parte alle 13.00 con arrivo a Roma Fiumicino alle 14.10). Accoglienza in aeroporto da parte del corrispondente iraniano di Amitaba e trasferimento al Enghelab Hotel per il pernottamento.
2°g. 24/6 Tehran – Monte Shelter (Shirpala)
Si lascia Tehran seguendo la strada che porta in direzione nord est attraverso la catena dei monti Alborz. Si lasciano i veicoli e con una camminata di circa 2 ore e mezza si arriva al rifugio Shirpala situato a 2750 metri di quota sul monte Shelter.
3°g. 25/6 Shirpala – Tochal – Damavand (Polur/Rineh, 2300 mt)
Salita al picco del Tochal (3900 mt); per l’ascensione si prevedono circa 5 ore e 2 e mezzo per la discesa. Ci si trasferisce quindi al Damavand arrivando in auto al rifugio Polur/Rineh, situato a 2300 metri di quota.
4°g. 26/6 Polur/Rineh (Campo 1) – Gusfandsara (Campo 2, 3050 mt) e salita di acclimatazione al Campo 3
Si sale con la jeep fino la Campo 2 (Gusfandsara, 3050 mt). Si parte da qui per il Campo 3 (4200 mt), che si raggiunge in circa 5 ore, ridiscendendo quindi al Camo 2 (circa 2 ore e mezza). Si sale poi al Campo 3, posto a 4200 mt, in circa 5 ore..
5°g. 27/6 Gusfandsara – Campo 3 (4200 mt)
Il bagaglio viene trasportato fino al Campo 3 dai muli. Si ha a disposizione una tenda comune per mangiare e si dorme in tende ampie a due posti con letti dotati di materassi e cuscino.
6°g. 28/6 Campo 3, salita alla vetta (5610 mt)
Si parte prestissimo; la salita richiede da 7 a 8 ore e non è tecnica, è possibile per i più allenati arrivare anche in 6 ore, ma è consigliabile muoversi piano e mantenere il gruppo unito. La visuale dalla cima, a 5610 mt, nei giorni limpidi spazia fino al Mar Caspio a nord ed alla città di Kashan, 250 km a sud. La discesa al campo 3 richiede da 4 a 5 ore.
7°g. 29/6 Campo 3 – Gusfandsara – Polur/Rineh – Tehran
Si torna al Campo 2, Gusfandsara. Ci si rilassa un po’ e quindi si scende in auto fino al Campo 1 e si parte per Tehran, che da qui dista circa 150 km circa, dove si alloggia nel medesimo hotel utilizzato all’arrivo. Serata libera nella capitale.
8°g. 30/6 Tehran – Isfahan
Trasferimento all’aeroporto domestico Mehrabad della capitale e volo per Isfahan (orario del volo da confermare). Isfahan è il gioiello dell’antica Persia, dove i mosaici dall’inconfondibile colore blu delle moschee che si affacciano sulla piazza centrale la fanno ritenere a ragione il “capolavoro” dell’Iran. Venne descritta da Robert Byron nel suo libro La via per l’Oxiana come “uno di quei rari luoghi, come Atene e Roma, in cui l’umanità trova comune sollievo”; fu lo Shah della dinastia safavide Abbas I che tra il XVI e XVII secolo ordinò la costruzione di palazzi, moschee, caravanserragli, ponti e giardini con il desiderio che diventasse la città più bella d’Oriente. Si iniziano le visite dalla piazza principale; chiusa da portici, è adornata su ogni lato da 4 gioielli architettonici che simboleggiano gli ambiti politici, economici e religiosi della Persia safavide: a nord l’entrata del bazar, a est la moschea Lotfollah, una delle rarissime senza minareti, ad ovest il palazzo reale Ali Qapu ed infine a sud la grandiosa Moschea dell’Imam. Sosta per un pranzo in un ristorante tipico nelle vicinanze della piazza e nel pomeriggio tempo libero per visitare il bazar e fare acquisti nella irresistibile varietà di artigianato, dai gioielli di turchesi alle miniature, dagli oggetti in rame ai tessuti locali, senza dimenticare i pistacchi, la frutta secca e le spezie. Cena in ristorante tipico persiano e passeggiata libera serale alla piazza illuminata. Pernottamento presso il Sunrise Hotel.
9°g. 1/7 Isfahan
Nella seconda giornata di visite di Isfahan si prosegue con la Moschea del Venerdì (patrimonio Unesco), il cui complesso architettonico rivela 800 anni di sviluppo, dall’XI al XVIII secolo, e ne fa una delle più imponenti del mondo islamico. Proseguimento al Chehlo Sotun, il Palazzo delle 40 Colonne, antica residenza di ricevimento di dignitari e ambasciatori, dove si visita la grande sala di ricevimento sostenuta da venti esili colonne, il cui riflesso nella adiacente piscina ne raddoppia la maestosità, e si ammirano i magnifici affreschi interni; si sorseggia qui un tè, godendo degli splendidi e freschi giardini, facenti parte dei nove giardini persiani Patrimonio dell’Unesco. Visita dei due magnifici ponti di epoca safavide. Passeggiata libera serale all’Hotel Abbasi, antico caravanserraglio con uno splendido giardino con fontane.
10°g. 2/7 Isfahan – Kashan – Aeroporto di Teheran
Si lascia Isfahan in direzione nord per Kashan, la città detta “dell’acqua di rose e dei Re Magi”, che dista 220 km, circa 3 ore e mezzo di autostrada. Pranzo e visita della città: dapprima la Khan Tabatabei, casa tradizionale qajara di un ricco commerciante dell’epoca con splendidi cortili e decorazioni in stucco, specchi e nicchie affrescate; poi lo stupefacente Hammam Sultan Mir Ahmad. Infine ci si reca fuori città al giardino di Fian, archetipo del giardino persiano e Patrimonio dell’Unesco. Da Kashan si raggiunge direttamente l’aeroporto internazionale, altri 200 km circa sempre in direzione nord. Volo in nottata per l’Italia.
11°g. Lunedì 3 luglio, volo di rientro e arrivo a destinazione in Italia
Chi è giunto con Alitalia parte alle 4.30 con arrivo a Roma Fiumicino alle 7.15; chi continua per Milano Linate parte alle 8.40 con arrivo alle 9.50 – per gli orari di altre località contattare Amitaba.
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L’iscrizione e la partecipazione al viaggio è regolata dalle Condizioni Generali di Partecipazione; la quota include la polizza “Assistenza sanitaria, rimborso spese mediche e danneggiamento bagaglio” fornita da Europ Assistance, la polizza “Viaggi Rischio Zero” di UnipolSai Assicurazioni e la polizza “Filodiretto Protection” fornita da Nobis Compagnia di Assicurazioni. Le normative (Condizioni Generali e polizze assicurative) sono visibili nel sito di Amitaba e presso il nostro ufficio.
Amitaba S.r.l. è un operatore turistico legalmente costituito con sede in viale Ca’ Granda, 29 a Milano, iscritto al Registro Imprese della Camera di Commercio di Lecco col numero 313373, REA numero 1623197, partita IVA 13152290154. È autorizzato a svolgere la propria attività con licenza rilasciata con il decreto della Provincia di Milano numero 67762/00 del 30/10/2000. Amitaba S.r.l. ha stipulato ai sensi dell’art. 50 del Codice del Turismo (D.lgs 79/2011) una polizza per la Responsabilità Civile Professionale con la UnipolSai Assicurazioni n. 100073953 per un massimale di € 2.065.000,00.