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India


Tamil Nadu e Kerala, spiritualità e natura con safari nel Parco del Periyar

Riti religiosi, profumi, sapori, natura e colori dell’India del Sud


Affresco a Sri Rangam, Tiruchirapalli

Auroville, il Matrimandir

Giovani pellegrini

Thanjavur

Kumbakonam

PARTENZA
4/2/2023
RITORNO
18/2/2023
PRE-ESTENSIONE
ESTENSIONE
21/2/2023
2a ESTENSIONE
DURATA
15 -18 giorni
PARTECIPANTI
GUIDA

 Sintesi del viaggio


Il viaggio rivela diversi aspetti, anche inaspettati, dell’India del Sud, spaziando dai luoghi naturali più belli ai siti dove s’incontrano spiritualità e tradizioni vivissime; un incontro intenso attraverso i colori, le tradizioni religiose, la storia e la vita quotidiana; alla scoperta della ricchezza dei profumi, dei sapori intensi dei cibi e delle spezie, che si assaporeranno nei locali tipici e durante l’esperienza di lezioni di cucina. Il Tamil Nadu vanta alcuni dei templi e delle sculture più spettacolari del Paese; i suoi abitanti sono tra i devoti più ferventi del subcontinente, e vi vengono preservate le tradizioni antiche di danza e di poesia. Qui, oltre ai templi, si visitano gli Ashram ed i luoghi di ricerca spirituale che alimentano la straordinaria energia mistica di questa parte dell’India. In Kerala si scoprono la regione del tè e si vivono le fresche foreste ricche di flora e fauna tra i monti del Ghati Occidentale, riconosciuti dall’UNESCO come uno dei principali siti di biodiversità al mondo: in un territorio dove vive ancora la tigre, si esplora la Riserva Naturale del Periyar. Un insieme che crea un affascinante contrasto con il caotico mondo del Tamil Nadu. Si arriva, infine, sulle rive dell’Oceano Indiano tra le lagune interne, le famose “backwaters” che ospitano una fauna ornitologica di grande ricchezza, si esplora questo mondo bucolico utilizzando una casa galleggiante e corona il tour con un bel relax in un bel centro ayurvedico sulle rive del mare su una grande spiaggia tropicale.

L’India ha due milioni di dei e li venera tutti.
  • Chennai
  • Mamallapuram
  • Auroville
  • Pondicherry
  • Tiruvannamalai
  • Pondicherry
  • Gangaikonda
  • Kumbakonam
  • Thanjavur
  • Swamimalai
  • Tiruchirappalli
  • Madurai
  • Munnar
  • Parco nazionale di Periyar
  • Alappuzha
  • Kovalam
  • Trivandrum
  • Kovalam

 Presentazione del viaggio


Partendo da Chennai (Madras) si visitano molti dei siti più importanti del Tamil Nadu, seguendo un percorso che rivela alcuni dei luoghi più preziosi e segreti, con i complessi templari più maestosi ed artisticamente affascinanti, da Mahabalipuram fino a Madurai. Tutti luoghi vivissimi, dove oltre ad ammirare le forme architettoniche si è testimoni della vita religiosa e delle tradizioni. In questi templi si ritrovano le caratteristiche architettoniche tradizionali, con le grandi torri (gopuram) decorate da sculture di divinità e demoni, e le vasche di abluzione; quando i bramini dovessero invitarci ad entrare, si potrà partecipare alle cerimonie e, lasciando una piccola offerta, si riceve il tilak di buono auspicio, un segno di polvere solitamente rossa che viene posto sulla fronte.
Al cospetto del sacro monte Arunachala, si respira la potente spiritualità che ha lasciato Ramana Maharshi, e s’incontra l’eredità di Sri Aurobindo ad Auroville ed a Pondicherry, nel peculiare contesto di un Ashram distribuito tra le case della città. Questa enclave francese potrebbe darci, inoltre, l’occasione di immergerci nel quotidiano con particolare intensità.
Il Kerala ci offrirà il fascino delle lagune interne che si esplorano con una comoda casa galleggiante, del mare e delle spiagge ed anche l’atmosfera e l’esperienza delle piantagioni di tè e di cardamomo, scoprendo località di origine coloniale tra i monti che separano i due stati. E, ultimo ma non ultimo, un safari in jeep nella riserva naturale di Peryar porta a scoprire un’India meno conosciuta, degli animali selvatici nel loro ambiente naturale e delle foreste; un’esperienza unica che vale il viaggio.
Prima di ripartire si completa con un momento di relax nel paradiso dell’ayurveda.
Il tutto viene condito da esperienze gastronomiche e simpatiche lezioni di cucina a Pondycherry e Munnar, che faranno avvicinare ancora di più i sapori e la cucina indiana: dal cibo di strada, all’Ashram e ai ristoranti tipici.

Al termine è prevista la possibilità di estendere il viaggio con un soggiorno di relax sulle rive del mare, immersi nella stupenda natura del Kerala soggiornando in un centro dove sono disponibili anche i trattamenti ayurvedici.

NOTA TECNICA 

La stagione è ottima, si prevede un tempo secco con un caldo non eccessivo: a Chennai (Madras) in febbraio la media stagionale indica la minima a 20°C e la massima a 31°C ed un unico giorno con possibilità di pioggia. Per gli spostamenti si utilizza un comodo pulmino privato dotato di aria condizionata e gli hotel sono di buona qualità. In Kerala si utilizza per una notte una comoda casa galleggiante dotata di servizi privati.

 Programma del viaggio


1°g. Sabato 4 febbraio, partenza per Chennai
Per raggiungere Chennai si possono utilizzare diverse compagnie; Amitaba può prenotare il volo preferito dai viaggiatori. La gran parte dei voli dall’Europa giunge a destinazione nella mattinata successiva alla partenza.

2°g. 5/2 Arrivo a Chennai e trasferimento a Mahabalipuram (Mamallapuram)
L’arrivo a Chennai è solitamente al mattino; qui è in attesa il corrispondente locale di Amitaba. Trasferimento a Mahabalipuram, che dista circa 1 ora e mezza. Man mano che ci si allontana dalla città verso sud, il territorio del Tamil Nadu si trasforma in un paesaggio di terra rossa, cieli azzurri, palme e campi verdi, punteggiato di cittadine e villaggi. Mamallapuram fu il più importante porto marittimo dell’antico regno dei Pallava, famosa anche per i templi di piccole dimensioni, prototipi architettonici ideali in scala dei templi dravidici assunti come modelli per la costruzione dei complessi templari del sud dell’India. I templi conosciuti come “Cinque Carri” (Pancha Rata) hanno l’aspetto di normali edifici ma in realtà furono scavati in giganteschi blocchi di roccia; risalgono al VII secolo e sono dedicati a ciascuno dei 5 fratelli Pandava, mentre “Rhata” è il termine sanscrito per “carro” e potrebbe riferirsi alla forma dei templi o alla loro funzione di veicoli per le divinità. La luce del tramonto rende la visita dei Pancha Ratha particolarmente affascinante per la colorazione assunta dalla pietra. Il capolavoro scultoreo per eccellenza è il gigantesco bassorilievo dedicato ad Arjuna, una delle opere d’arte antica più importanti dell’India. Sistemazione presso il Grand Bay Resort, un rilassante e tranquillo hotel.

3°g. 6/2 Mahabalipuram –  Auroville – Pondicherry
Si parte in direzione sud per Auroville, che dista 95 km da percorrere in circa 2 ore e mezza. Auroville, che significa “La città dell’Aurora”, fu fondata nel 1968 da Mirra Alfassa (la Madre), co-fondatrice dell’Ashram di Sri Aurobindo di Pondicherry, ed è una comunità internazionale ispirata alla pace, alla sostenibilità e alla “consapevolezza divina”, dove persone provenienti da ogni parte del mondo, senza distinzione di credo, colore e nazionalità, lavorano insieme per realizzare una città universale nella quale non esistono denaro e religioni. Lo scopo sarebbe quello di creare le condizioni per cui ognuno possa liberamente seguire le proprie aspirazioni, in un luogo nel quale si possa realizzare l’unità tra uomini in assenza di autorità statale. Auroville non appartiene a nessuno, le prestazioni sanitarie vengono fornite equamente, l’educazione dei bambini non mira tanto al superamento di esami quanto allo sviluppo delle capacità personali indipendentemente dalla posizione sociale. I rapporti umani non sono di competizione ma di collaborazione. Tra i non adepti gli abitanti di Auroville suscitano reazioni diverse, dall’ammirazione alle critiche di chi vi vede un’enclave di gente in cerca di evasione rurale: quasi il 60% degli abitanti sono stranieri; la maggior parte dei membri spende più denaro di quanto la maggior parte degli indiani potrà mai possedere. Il Matrimandir è il fulcro di Auroville, concepito come luogo di raccoglimento silenzioso dedicato alla Shakti, l’energia creatrice.
Dopo una panoramica sui villaggi costruiti nell’area di Auroville ci si reca a Pondicherry che dista 15 km, circa mezz’ora percorrendo una strada particolarmente suggestiva per la vita che vi scorre; qui si visitano il Samadhi, dove sono conservati i resti di Sri Aurobindo e della Madre, ed il tempio dedicato a Ganesh dove Lakshmi infonde la benedizione ai pellegrini. A Pondicherry si alloggia presso l’hotel Shenbaga, che sarà la nostra base per tre notti dandoci la possibilità di vivere la quotidianità del luogo.

4°g. 7/2 Pondicherry: escursione a Tiruvannamalai
Ci si reca a Tiruvannamalai (circa 4 ore di viaggio tra andata e ritorno). Il tragitto è di grande fascino tra risaie e palmeti di un colore verde acceso che mettono in risalto i coloratissimi sari delle donne che vi lavorano; si attraversano villaggi dove la vita scorre vivacissima, anche lungo l’arteria principale. Tiruvannamalai è una delle destinazioni più venerate del Tamil Nadu perché nel misticismo induista si ritiene che qui Shiva si manifestò sul monte Arunachala come elemento fuoco e la zona è nota per la presenza di forti energie spirituali, ragion per cui ospita molti Ashram e richiama viaggiatori interessati alla meditazione. Si visita il celebre ashram di Ramana Maharsh; è molto interessante salire per un tratto sul monte Arunachala seguendo un sentiero molto suggestivo che parte dallo Sri Ramanashram e raggiunge la grotta sacra di Skandashram, dove Ramana Maharshi ha passato molti anni della sua vita in ritiro, un luogo che ha una forza particolare. Qui ci si può fermare a meditare o restare semplicemente seduti in silenzio. Dalla terrazza di fronte alla grotta si dominano la città ed il tempio di Arunachaleshwar, che visiteremo; si tratta di uno dei templi più grandi dell’India, caratterizzato da quattro enormi e decoratissime torri bianche (i gopuram)  che definiscono gli ingressi; il più alto misura 66 metri. Qui Shiva, il Dio Distruttore, è venerato nella forma di  Agnilingam, o elemento fuoco.
Si rientra a Pondicherry e in serata, per chi è interessato vi è la possibilità di assistere ad uno spettacolo di danze tradizionali Barathanatyan (un piccolo extra).

5°g. 8/2 Pondicherry
In questa giornata ci si immerge nella quotidianità dell’India e dell’Ashram di Sri Aurobindo. Il Territorio dell’Unione rimase sotto il dominio della Francia fino al 1954, e per questo motivo molti abitanti parlano ancora francese. La parte vecchia della città è un intreccio di tranquille viuzze spesso alberate sulle quali si affacciano case di epoca coloniale. La parte più nuova (il quartiere Tamil) è invece un frenetico e caotico mix di rumori tipicamente indiani. C’è poi “il villaggio”, una parte molto povera fatta di casette basse e strade sterrate.
Una parte importante della città è occupata da edifici che fanno parte dell’Ashram di Sri Aurobindo, riconoscibili perché dipinti di grigio. Si tratta di un Ashram “aperto” in quanto sparso nella città, non corrispondente ad un edificio fisico. Fondata nel 1926 da Sri Aurobindo e da Mirra Alfassa, la mistica francese conosciuta come “la Madre”, questa comunità spirituale conta attualmente 2000 persone occupate nei vari settori dell’Ashram. La filosofia di Sri Aurobindo si basa sullo “Yoga integrale”, ovvero nel far sì che tutte le azioni del quotidiano vengano offerte al divino, e i suoi seguaci operano nel mondo anziché allontanarsene; diceva Aurobindo: “In verità, la vita tutta quanta è uno yoga”. Si potrà assistere alla cerimonia che si tiene nel tempio indù e visitare il mercato del pesce e una scuola, pranzare nell’Ashram, e poi nel pomeriggio si prende parte ad una lezione di cucina con cena. Da non tralasciare il Quartiere Francese e il lungomare, una cornice incantevole per una passeggiata, specialmente all’alba ed al tramonto, sicuramente dopo le 16 quando viene chiuso al traffico.

6°g. 9/2 Pondicherry – Gangaikonda – Kumbakonam – Thanjavur – Swamimalai
Si lascia Pondicherry verso sud; la strada, spesso sovrastata da alberi maestosi che fanno da tunnel, attraversa campi verdissimi, villaggi vivi di gente e animali, attraverso panorami che raccontano di una vita difficile e dura immersa in una natura bellissima e rigogliosa. Lungo il percorso si sosta all’originale mercato delle banane. A Gangaikonda (100 km, 2 ore e mezza) si visita il tempio di Gangaikondacholapuram, che custodisce un gigantesco lingam, e, arrivati a Kumbakonam (altri 35 km), l’Airavatesvara; sono entrambi magnifici, di epoca Chola e dedicati a Shiva, dichiarati Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.
Kumbakonam, a prima vista può apparire come una piccola tipica città indiana, fino a che si notano le decine di variopinte torri (i gopuram) che si innalzano verso il cielo dai templi, a testimonianza del fatto che è considerata la città santa dell’India meridionale e del ruolo svolto in passato. Oltre ai templi ospita grandi vasche di abluzione; tra queste la principale è il Mahamaham, dove periodicamente si svolge uno dei festival più importanti del Tamil Nadu, il celebre “Kumbhamela del Sud”. Secondo la tradizione, infatti, qui ogni 12 anni, per via delle congiunzioni astrali, ciascuna delle 20 fonti che nutrono la grande vasca versano l’acqua di uno dei fiumi sacri dell’India, facendo sì che un’abluzione eseguita qui in questo momento d’auspicio equivalga ad un’abluzione in tutte le acque sacre dell’India. Il prossimo evento sarà nel 2028.
Da qui ci si reca nel vicino villaggio di Swamimalai (7 km) dove si alloggia presso l’hotel Indeco Swamimalai, immerso nel verde dei palmeti, molto accogliente e caratteristico. Nel tardo pomeriggio è prevista un’escursione a Thanjavur (37 km più a sud, circa un’ora), un luogo che fu la capitale del grandioso impero dei Chola all’epoca della sua massima espansione, uno dei pochi regni che diffusero l’induismo oltre i confini dell’India, per ammirare il famoso tempio shivaita di Brihadeshwara, patrimonio dell’UNESCO, edificato nell’XI secolo, che viene paragonato per la maestosità della struttura alle cattedrali europee. La visita al tramonto è particolarmente suggestiva.

7°g. 10/2 Swamimalai – Tiruchirappalli – Madurai
Prima di raggiungere Madurai, che dista circa 4 ore, si fa sosta a Tiruchirappalli (Trichy) che vanta un animatissimo bazaar e diversi templi importanti; si accede con grande rispetto all’Amma Mandapan Bathing Ghat, per vivere un frammento di vita quotidiana degli indiani di fede induista: famiglie che eseguono rituali di consacrazione per i defunti, bramini che leggono il futuro e ragazzi che cercano di propiziarsi un buon matrimonio, barbieri, schemi disegnati col gesso per effettuare rituali, l’elefante che infonde la benedizione con la sua proboscide, ed infine nel ghat sul fiume numerosi devoti che fanno abluzioni di purificazione nell’acqua. Un luogo di grande intensità da vivere con profondo rispetto. Si visita quindi il tempio più importante, il Sri Ranganathaswamy (Ranganatha) dedicato a Vishnu che secondo la tradizione ha 2000 anni di storia; fu edificato nella forma attuale tra il XIII e il XIV secolo e contiene anche un suo tempio che la tradizione afferma essersi autogenerato. Il luogo è famoso per i 7 cerchi di mura concentrici attorno al tempio centrale, ornati da 21 torri; si estende su un’area di 156 acri. Da non perdere la vista che si gode dal punto che sovrasta i tetti.
Si prosegue quindi per Madurai. La città è edificata attorno al magnifico tempio di Meenakshi, dedicato al dio Shiva; anche questo sito affonda la sue origine nella mitologia che pone l’inizio a 2000 anni fa; la costruzione nella forma attuale, con le quattro grandi torri perimetrali decorate con migliaia di statue, è dovuta alla dinastia dei Nayaks del XVI secolo. Vi si svolgono continuamente cerimonie religiose e rituali a cui è molto interessante assistere, un luogo eccezionale per ammirare il colorato vigore induista; in particolare alla sera, quando si sarà presenti, perché viene portata a spalla dai bramini, con un seguito di devoti e tridenti fiammeggianti, l’effige di Shiva per condurla tra il rullare dei tamburi nel tempio della dea Parbati, sua consorte, per trascorrervi la notte. Si alloggia presso il confortevole hotel Fortune Pandiyan.

8°g. 11/2 Madurai – Munnar
Si parte per il Kerala; la meta è Munnar, 155 km ad ovest, situata tra i bellissimi monti che lo separano dal Tamil Nadu. Il tragitto è lungo ma bellissimo: porta dalla pianura ricca di diverse piantagioni (canna da zucchero, cotone, banani, risaie) alla Top Hill Station posizionata sui monti Ghati Occidentali, da cui si gode uno spettacolare panorama.
Il nome Munnar si ritiene che derivi da munu (tre) e aaru (fiume), riferendosi alla posizione strategica della località, che sorge alla confluenza di tre fiumi di montagna: Mudrapuzha, Nallathanni e Kundala. Situata a 1.600 metri sul livello del mare, durante il periodo coloniale era un luogo di rifugio prediletto dei britannici, per il clima e la tranquillità; nei dintorni si trova anche il monte più alto dell’India meridionale, l’Anamudi, di 2.695 mt. Oggi è al centro di un’area di piantagioni di tè e le dolci colline nei dintorni sono ammantate di piantagioni color smeraldo, curate ed accudite quasi fossero siepi ornamentali di quella che è la più grande regione di coltivazione del tè dell’India del Sud. L’origine di tutto questo si deve ad un ufficiale inglese che nel 1877 iniziò a piantare caffè, cardamomo e molte altre spezie, ma ben presto scoprì che il terreno e l’ambiente erano ideali per la coltivazione del tè. Il tè di Munnar è pulito e mediamente tonico, di colore giallo dorato con una profondità di arancia, offre un sapore corposo e vivace con un tocco di frutta e una nota sorprendentemente persistente di dolcezza nel finale. A Munnar si alloggia presso l’hotel Tall Trees dove si potrà partecipare nel tardo pomeriggio ad una lezione di cucina.

9°g. 12/2 Munnar: la regione del tè
Presto al mattino ha inizio un trekking tra le piantagioni: un’esperienza indimenticabile tra le piante di tè che danno alle colline un aspetto morbido, come fossero ricoperte da tanti cuscini. A seguire si potrà visitare la fabbrica di lavorazione del tè e degustarne alcune qualità.

10°g. 13/2 Munnar – Parco Nazionale di Periyar
Trasferimento al Parco Nazionale di Periyar, uno dei più grandi ed importanti dello stato del Kerala, oltre 700 chilometri quadrati. È diventato parco protetto nel 1982 ed è famoso perché è uno dei pochi luoghi dove si trova ancora la tigre del bengala. Nel parco vivono numerose specie di mammiferi, tra cui i bellissimi elefanti indiani, di rettili e di uccelli. Un susseguirsi di foreste tropicali e boschi di eucalipto, in cui si possono ammirare varie specie di orchidee. Il Parco Nazionale di Periyar è bagnato da due grandi fiumi e numerosi corsi d’acqua più piccoli, mentre al centro esatto della riserva si trova un grande lago di origine artificiale, costruito oltre un secolo fa dagli inglesi. Si alloggia presso il Greenwoods Resort.

11°g. 14/2 Parco Nazionale di Periyar
La giornata è dedicata alla visita del parco, lo si esplora con le jeep, con dei tratti a piedi e con le barchette sul lago Gavi. Si inizia prestissimo, alle 5.30, per avere la migliore opportunità di vedere gli animali e si completano le attività verso le 15.30, consumando il pranzo nel Parco. Si segnala che, a propria discrezione, le autorità del Parco possono far modificare i percorsi per garantire la sicurezza dei visitatori (ad esempio se fosse piovuto troppo), nel qual caso viene garantito un programma alternativo valido.

12°g. 15/2 Periyar – Alappuzha
Prima di partire per le rive dell’Oceano Indiano ad Alappuzha, 133 km che si coprono con circa 4 ore di viaggio, si visitano le piantagioni di spezie che caratterizzano questa zona ed il mercato di Kumily. Alappuzha, ancora comunemente nota come Allapey, è il cuore delle “backwaters”, le lagune interne del Kerala, una regione tropicale con bellissimi spazi d’acqua collegati da un’ampia rete di canali, un mondo immerso in una rigogliosa vegetazione con villaggi, canoe spinte da pertiche e rivendite di toddy (una bevanda leggermente alcolica ricavata dalla linfa degli alberi di palma) dove ci si può muovere utilizzando le case galleggianti. Si sale a bordo di una di queste, che sarà il nostro “hotel” fino a domani, trovando il pranzo pronto ed iniziando a navigare fra le verdissime risaie, ammirando le chiatte per il trasporto del raccolto e isolati villaggi che si affacciano sulle rive, dove la vita dei contadini prosegue immutata da secoli. Si attraversano laghi orlati di palme, disseminati di reti da pesca, e percorrono canali dove fibra di cocco, copra (polpa di cocco disidratata) e anacardi vengono caricati sulle chiatte. Si cena a bordo della casa galleggiante, godendo di una delle esperienze più gradevoli e rilassanti che si possano fare nel Kerala.

13°g. 16/2 Alappuzha – Kovalam
Si lascia la casa galleggiante e si parte verso sud per Kovalam, che dista 165 km, circa 4 ore di viaggio; si alloggia presso l’hotel Travancore Heritage, dove sono disponibili trattamenti di terapia ayurvedica e massaggi. Il centro si affaccia in posizione panoramica su un’ampia spiaggia, un luogo che si presta in modo pressoché perfetto ad una pausa di relax. Sul percorso si sosta a Poovara  per un giro in barca tra le mangrovie e la foresta per osservare la fauna ornitologica; per chi fosse interessato vi è la possibilità di pranzare su un ristorante galleggiante conosciuto per la preparazione del pesce ma che offre anche pietanze vegetariane.

14°g. 17/2 Kovalam   Giornata di relax.

PER CHI RIENTRA: 

15°g. Sabato 18 febbraio Kovalam – Trivandrum e volo di rientro
Ci si reca all’aeroporto di Trivandrum, che dista 20 km, per prendere il volo di rientro prenotato.

ESTENSIONE IN KERALA (NB: SE RICHIESTO, LA DURATA PUÒ ESSERE ESTESA): 

15°g. – 17°g (18 – 20/2) Soggiorno di relax
Presso l’hotel Travancore Heritage, dove sono disponibili trattamenti ayurvedici e massaggi di elevata qualità. L’accompagnatrice potrà organizzare delle escursioni per chi è interessato.

18°g. Martedì 21 febbraio Kovalam – Trivandrum e volo di rientro
Ci si reca all’aeroporto di Trivandrum, che dista 20 km, per prendere il volo di rientro prenotato.

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Trattamento ayurvedico

 GALLERIA FOTOGRAFICA

Mamallapuram (Mahabalipuram) – Durga e demone
Mamallapuram (Mahabalipuram), Shore Temple
Affresco a Sri Rangam, Tiruchirapalli
Auroville, il Matrimandir
Giovani pellegrini
Thanjavur
Kumbakonam
Tiruvannamalai, grotta di Virupaksha
Cibo locale tipico
Ayurveda
Costa del Kerala
Kerala, oceano
Canale ad Alappuzha
Case galleggianti

L’iscrizione e la partecipazione al viaggio è regolata dalle Condizioni Generali di Partecipazione; la quota include la polizza “Assistenza sanitaria, rimborso spese mediche e danneggiamento bagaglio” fornita da Europ Assistance, la polizza “Viaggi Rischio Zero” di UnipolSai Assicurazioni e la polizza “Filodiretto Protection” fornita da Nobis Compagnia di Assicurazioni. Le normative (Condizioni Generali e polizze assicurative) sono visibili nel sito di Amitaba e presso il nostro ufficio.

Amitaba S.r.l. è un operatore turistico legalmente costituito con sede in viale Ca’ Granda, 29 a Milano, iscritto al Registro Imprese della Camera di Commercio di Lecco col numero 313373, REA numero 1623197, partita IVA 13152290154. È autorizzato a svolgere la propria attività con licenza rilasciata con il decreto della Provincia di Milano numero 67762/00 del 30/10/2000. Amitaba S.r.l. ha stipulato ai sensi dell’art. 50 del Codice del Turismo (D.lgs 79/2011) una polizza per la Responsabilità Civile Professionale con la UnipolSai Assicurazioni n. 100073953 per un massimale di € 2.065.000,00.