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India


Siti classici e città sante

Dal mondo magico dei Rajput ai luoghi più sacri attraverso i siti UNESCO


Varanasi

Agra, Forte Rosso

Trattamento ayurvedico

Mausoleo di Salim Chishti

Delhi, Jama Masjid


Il viaggio offre un percorso che, oltre ad essere emozionante ed interessante per quanto si ha l’opportunità di scoprire, sia appagante per il proprio benessere fisico ed interiore. Vengono utilizzate  sistemazioni di alto livello che offrono ottimi servizi di trattamento con massaggi terapeutici e rilassanti, di cui un certo numero già inclusi nel programma (ed è possibile riservarli anche in tutte le altre giornate del viaggio). Si viene accompagnati per l‘intero percorso da una guida indiana esperta che parla la lingua italiana.

È viaggiando che si trova la saggezza
  • Delhi
  • Jaipur
  • Fatehpur Sikri
  • Agra
  • Delhi
  • Varanasi
  • Sarnath
  • Bodhgaya
  • Patna
  • Delhi

 Presentazione del viaggio


Si inizia da Delhi, capitale dell’India, per conoscere le sue meraviglie storiche. Qui si viene accolti con un massaggio ayurvedico, ottimo per rilassarsi dopo il lungo viaggio, si condivide il pasto in un tempio sikh e si visita il più antico negozio di profumi dell’Asia. Si raggiunge poi in treno il Rajasthan, una tra le regioni più fortemente evocative dell’India, ricca di storia e tradizioni, che regala emozioni leggendarie e sospese nel tempo. In questi territori, contornati dal deserto e dalle pianure gangetiche, i popoli guerrieri dei Rajput rajasthani hanno costruito città e palazzi che primeggiavano per lo splendore e la raffinatezza delle loro decorazioni. Si visitano affascinanti castelli, si alloggia in case nobiliari e si sperimenta una sessione di yoga in uno scenario sorprendente. Si scoprono testimonianze di inestimabile valore artistico, immerse in un affascinante ambiente naturale dove i costumi locali sono rimasti fortemente legati alla tradizione: gli abiti, le rappresentazioni di musica e danza, i rituali che si svolgono in templi di bellezza eterea. Potremo conoscere  gli artigiani famosi per i loro tessuti colorati e i disegni a blocchi e la carta fatta a mano macerando le stoffe, e si sale in cima ad un palazzo – fortezza a dorso di elefanti. Si viene ospitati da una famiglia indiana che ci offre una lezione di cucina locale, e ci si potrà cimentare o anche solo … fare foto e gustare un’ottima cena. Si visitano l’antica Fatehpur Sikri, la residenza imperiale di Agra ed il Taj Mahal, una delle 7 meraviglie del mondo, s’incontra la tradizione dei ricami Zardozi e si pranza in un locale gestito da donne sfregiate dall’acido.

Il viaggio conduce poi nei luoghi più ricchi di spiritualità dell’India: Varanasi e Bodhgaya.

Varanasi, la città santa, con i suoi ghat [le gradi scalinate ai margini del fiume Gange] che scendono al grande fiume formicolanti di gente ed i colorati sari stesi sulle rive ad asciugare. Il suo nome era Kashi, al tempo dei Veda; divenne poi Varanasi, per essere poi deformato e trasformato in Benares dagli inglesi, che non sapevano pronunciarne correttamente il nome. Oggi è nuovamente Varanasi, il nome di questa città santa a Shiva, brulicante, particolarmente caotica e faticosissima, che nulla conserva nelle pietre del suo antichissimo passato, ma che offre la straordinaria opportunità di poter vedere, respirare e vivere riti millenari ed immutabili. Poi, nei pressi, ci attende Sarnath, dove ebbero inizio gli insegnamenti del Budda. Non ultimo, in questa zona, nel villaggio di Lallapur si ammira la produzione della seta più raffinata dell’India

Bodhgaya, luogo estremamente sacro in cui Siddharta Gautama, principe di Sakya, raggiunse l’Illuminazione divenendo il Budda, l’Illuminato. Il piccolo centro abitato vive secondo i ritmi del tempio di Mahabodhi, voluto da Ashoka, nei pressi del grande ficus religioso sotto il quale il Budda manifestò la piena Illuminazione. Nel tempio e nelle strade di Bodhgaya si respira un’atmosfera mistica, camminando tra migliaia di monaci e pellegrini provenienti da tutto il mondo.

NOTA TECNICA

È prevista la presenza di una guida indiana esperta che parla la lingua italiana e segue i partecipanti per l’intero percorso. Vengono utilizzate sistemazioni di eccellente qualità, che lo rendono fattibile in tutti i mesi dell’anno. Da un punto di vista climatico le stagioni ottimali sono da settembre a dicembre e da febbraio ad aprile: questo per evitare il momento più freddo (gennaio, che però offre solitamente un clima secco), ed i mesi più caldi e monsonici.

È necessario munirsi del visto indiano prima della partenza.

 Programma del viaggio


NB: Il programma prevede trattamenti di massaggio nei gg 2, 9, 11 e 13; è possibile prenotare questo servizio anche in tutte le altre giornate del viaggio

1°g. Volo per Delhi
Per raggiungere Delhi in India vi sono molti voli disponibili offerti da un gran numero di compagnie e Amitaba prenota quello preferito dai viaggiatori.

2°g. Arrivo a Delhi
Ricevimento in aeroporto da parte del corrispondente indiano di Amitaba e trasferimento presso l’hotel Claridges (5* – claridges.com) o simile in centro città. Si viene accolti con un rilassante massaggio tradizionale, l’aristocratica forma di benvenuto dell’India; il resto della giornata è libero e la cena prevista nell’ottimo ristorante dell’hotel. Delhi, capitale dell’India, ebbe questo ruolo dal 1911 quando gli inglesi vi spostarono da Calcutta il centro del loro impero; in epoca più antica diventò la sede principale delle dinastie Moghul quando Shah Jahan nel 1638 costruì le mura di cinta, il Forte Rosso e la grande moschea.

3°g. Delhi
La Vecchia Delhi risente ancora dell’influenza dei Moghul, conservandone monumenti, moschee e fortezze. Si transita dal Forte Rosso per recarsi a Jama Masjid (che significa moschea del venerdì), la più grande dell’India: un edificio imponente, iniziato a costruire nel 1644 e terminato 14 anni dopo. L’imperatore Shah Jahan fu il committente di quest’opera, come di altri importanti monumenti; per accedervi ci sono tre grandi porte, la maggiore delle quali era riservata all’imperatore. Dalla moschea ci si immerge tra i vicoli della città vecchia utilizzando dei tradizionali risciò. In queste stradine il tempo sembra essersi fermato tra mercanti, piccole bancarelle di cibo e oggetti di tutti i tipi, con una popolazione brulicante impegnata nelle attività quotidiane. Da qui si raggiunge il più vecchio negozio di profumi di Delhi, che vende fragranze essenziali come la rosa, il Ruh Khus (Vetiver), il gelsomino, ecc.: fu fondato nel 1816 nella città vecchia prima di spostarsi nella sua attuale posizione a Chandni Chowk. Si prosegue per il tempio di Bangla Sahib Gurudwara, dedicato all’ottavo guru sikh Sri Harkishen Sahib: è la casa di culto Sikh più importante di Delhi; si trova in pieno centro nel cuore di Connaught Place, immediatamente riconoscibile per la sua splendida cupola dorata ed il pennone. Si può visitare il complesso principale solo a piedi nudi, coprendosi la testa; entrando nel tempio si odono i canti devozionali che si susseguono incessantemente e si vive l’esperienza di un pasto vegetariano condiviso con tutti i devoti. Dal tempio ci si dirige alla Porta dell’India, il memoriale ai caduti indiani della prima grande guerra e del conflitto afgano, posto di fronte al maestoso palazzo del parlamento indiano, e si prosegue da qui per il Qutab Minar, la torre alta 73 metri edificata nel 1193 per commemorare una vittoria islamica, con interni decorati di calligrafia e iscrizioni di versi del corano. Si completa la giornata al mercato di Connaught Place e passeggiando per le strade di Janpath, dove è consigliata la vista del Cottage Emporium che raccoglie l’artigianato delle cooperative di stato di tutta l’India (NB: si tenga nota che alla domenica il mercato ed il Cottage Emporium sono chiusi). Si torna quindi in hotel per la cena.

4°g. Delhi – Jaipur
Si prende il treno per Jaipur che parte alle 6.00 con arrivo alle 10.40 (orari da confermare); Conosciuta come la “città rosa”, perché molti dei suoi edifici sono dipinti in una tonalità color salmone, Jaipur è la capitale e la città più grande dello stato del Rajasthan. A destinazione si viene accolti dal corrispondente locale e ci si accomoda presso il Samode Haveli (samode.com/samodehaveli), un meraviglioso palazzo storico ora famosissimo hotel, che da solo meriterebbe un viaggio in India. Costruito 175 anni fa come residenza dei sovrani di Samode, è ancora occupato dai loro discendenti, che hanno trasformato la loro casa in un hotel di lusso, una tradizionale villa indiana immersa in un giardino verdeggiante con appartamenti disposti intorno ad una serie di cortili intimi. Se le camere non saranno ancora pronte ci si reca direttamente a visitare il Jaigarh Fort, una grande struttura arroccata sulla cima dei colli che contornano Jaipur; fu commissionato da Sawai Jai Singh II nel 1726 per proteggere l’Amber Fort, a cui è collegato attraverso passaggi sotterranei, ed è noto come il “Forte della Vittoria”, perché non è mai stato conquistato. Dopo la visita ci si rilassa in hotel con la possibilità di avere un massaggio tradizionale, o in piscina. Nel tardo pomeriggio si esplorano i mercati locali di Jaipur, rinomati per le pietre preziose e per la varietà di grandi gioielli tribali di oro smaltato o di moderni gioielli con diamanti. In Rajasthan uomini e donne indossano quotidianamente collane, bracciali, cavigliere, orecchini e anelli; l’argento è più comunemente indossato dalle donne rurali ed è più economico. La cena è in hotel.

5°g. Jaipur
Per le persone interessate è prevista una lezione di yoga di prima mattina, che viene tenuta da un istruttore certificato sul tetto di un tradizionale haveli nel cuore della città avendo come sfondo panoramico il Nahargarh Fort; si torna in hotel per la colazione. Ci si reca quindi a visitare Forte Amer e, lungo il percorso, si sosta presso l’Hawa Mahal, il Palazzo dei Venti, costruito dal re poeta Sawai Pratap Singh per le signore della famiglia reale, affinché potessero assistere alla vita quotidiana e alle processioni in città dalla loro lussuosa clausura. Forte Amer, il forte più bello e l’orgoglio di Jaipur, è situato in cima ad una collina ed è notevole per la sua maestosa grandezza, per i dintorni, per i bei palazzi che lo compongono. La costruzione di questa cittadella-palazzo fortificata venne iniziata nel 1592 e fu la capitale del regno fino a quando la corte si trasferì a Jaipur, fondata nel 1727. Vi si accede a dorso di elefante, risalendo la strada regale che veniva percorsa così dai nobili del tempo. Nel pomeriggio ci si reca a Sanganer, una località ai margini di Jaipur conosciuta per i suoi tessuti che vengono colorati con disegni a blocchi fatti a mano. I coloratissimi tessuti tinti di fresco vengono messi al sole ad asciugare, rendendo le pareti piene di colore e impregnando l’ambiente con l’odore dei coloranti, un’esperienza memorabile. Una delle caratteristiche distintive del lavoro è che vengono utilizzati tutti i colori possibili ma su uno sfondo bianco, con tecniche del XVII secolo. Sanganer è anche un centro di produzione della carta fatta a mano, realizzata in piccoli laboratori; questo lavoro è considerato un’arte, tanto che chi effettua le operazioni viene chiamato ‘maestro’, proprio grazie all’altissima qualità del suo lavoro. La base della carta non è composta dalla comune pasta di legno, ma da avanzi di stoffa che prima vengono ridotti in poltiglia e poi appositamente colorati per i vari tipi di utilizzo; una variante è abbellire la base con decorazioni di petali di fiori o lustrini. A questa base si aggiunge del collante per consolidare il foglio (che in questa fase si presenta ancora come una poltiglia) che successivamente viene estratto dalle vasche e posizionato nella pressa, un procedimento che serve per togliere la maggior parte d’acqua e per compattare il foglio. Il foglio di carta, ancora umido, viene appeso ad asciugare in un ampio locale ben protetto ma aerato. Le donne appendono migliaia di fogli di carta al giorno con la stessa cura con cui stendono il bucato; quando i fogli sono ben asciutti sono pressati di nuovo per far riprendere loro la giusta forma. Al tatto questa carta rimane un poco ruvida per via della lavorazione artigianale, ma è proprio questa la caratteristica che la rende unica e bella. Rientro in hotel e relax; per chi lo desidera vi è la possibilità di fare un massaggio tradizionale. Alla sera la cena è prevista in un ristorante tipico.

6°g. Jaipur
La mattina si visita il complesso del Palazzo, situato nel cuore della città; costruito dal Maharaja Sawai Jai Singh II, un’affascinante fusione di architettura Rajput e Mughal. È ancora la dimora della famiglia reale, che risiede nella sezione privata. Il resto è stato trasformato in un museo con bellissimi dipinti sul soffitto, un’interessante esposizione di armi Rajput molto ben conservate, alcune risalenti al XV secolo, una vasta collezione di costumi reali, delicati scialli di pashmina (Kashmir), sari di seta di Benares e altri abiti con stampe Sanganeri e ricami popolari. Nei pressi ci si reca al Jantar Mantar, considerato il più grande osservatorio astronomico del mondo, parte del patrimonio Unesco. Contiene sedici dispositivi geometrici, progettati per misurare il tempo, tracciare i corpi celesti e osservare le orbite dei pianeti attorno al sole. Si rientra da qui in hotel per trascorrere il resto del pomeriggio in relax. La sera si è ospiti a casa di una famiglia per un’esperienza di cucina autentica seguita dalla cena; ci si unisce alla famiglia (parlano la lingua inglese) per imparare l’arte della cucina indiana, un processo che coinvolge una combinazione unica di vari ingredienti come spezie, verdure, cereali ed oli. Si potrà scegliere di partecipare direttamente alla cucina o semplicemente guardare, scattare foto o annotare le ricette per poi gustare quello che è stato preparato.

7°g. Jaipur – Fatehpur Sikri – Agra
Si parte in direzione est per Fatehpur Sikri, un tragitto di 206 km che si percorrono in circa quattro ore. Questa antica capitale moghul, parte dell’Unesco World Heritage, è splendidamente conservata; fu costruita da Akbar, ma venne abbandonata quasi subito per la carenza d’acqua. Venne edificata con uno stile composito indo-musulmano, con anche una fusione di culture di origini indigene e straniere. Nella parte sacra del complesso si trova la grande moschea a cui si accede attraverso due imponenti ingressi; nel grande cortile interno vi è l’incantevole mausoleo di Salim Chishti.
Si prosegue da qui per la vicina Agra (36 km), dove si alloggia presso il Jaypee Palace (4*) con giardini paesaggistici, laghetti e giochi d’acqua, spaziose camere caratterizzate da arredi d’ispirazione moghul, una spa ayurvedica con bagno turco e una grande piscina all’aperto. Nel pomeriggio si visita il laboratorio di ricamo tradizionale di Zardozi, un’arte tipica di Agra che qui è perfettamente preservata. Zardozi è un’arte del ricamo pesante ed elaborato che utilizza varietà di fili d’oro, lustrini, perline, perle di semi e fili che viene eseguita in un modello tridimensionale. L’artista prima fa schizzi a mano libera dei suoi soggetti e poi ricama ripetutamente con fili di cotone, il processo viene ripetuto finché il motivo ottiene lo spessore desiderato perché sembri una figura tridimensionale. Nell’ultima fase del lavoro si utilizzano fili di seta, che vengono attorcigliati nelle tonalità richieste e poi intrecciati. Questi ricami vengono utilizzati per abbellire abiti da sposa, cappotti pesanti, cuscini, tende, baldacchini, ornamenti di animali, borse, borsette, cinture e scarpe. Il materiale su cui viene eseguito il ricamo è solitamente seta pesante, velluto o raso. La cena è prevista in hotel.

8°g. Agra
Ci si reca al Taj Mahal all’alba per ammirare la magnificenza del sito con le luci tenui regalate dal sorgere del sole. Questo complesso, divenuto l’icona simbolo dell’India, venne edificato per volontà dell’imperatore Shah Jahan in onore della moglie, per celebrare il suo amore per lei; i lavori ebbero inizio nel 1632 e si conclusero nel 1654 con l’impegno di tantissimi artigiani, alcuni dei quali provenienti dall’Europa e addirittura uno dall’Italia, di nome Geronimo Veroneo, che incastonarono 28 diversi tipi di pietre preziose e semi preziose nel marmo bianco per comporre i motivi decorativi dell’intera struttura. Si torna in hotel per la colazione e quindi ci si reca al Forte Rosso, il magnifico palazzo – fortezza degli imperatori Moghul dell’India la cui costruzione venne iniziata dall’imperatore Akbar nel 1565. Per il pranzo ci si accomoda allo Sharo’s Cafe, un locale creato da donne indiane che sono state sfigurate con l’acido, uno dei luoghi simbolo dell’India: donne coraggiose con storie di vita incredibili, di sofferenza e di speranza. Ritorno in hotel per un po’ di relax e la cena, dove per chi lo desidera vi è la possibilità di fare un massaggio tradizionale.

9°g. Agra – Delhi – Varanasi
Si parte presto al mattino per l’aeroporto di Delhi (216 km, da 4 a 5 ore di guida) per imbarcarvi sul volo per Varanasi (13.20 – 14.45, orari da confermare). All’arrivo si viene accolti dal corrispondente locale di Amitaba e ci si reca al Taj Ganges (5*), un ottimo hotel immerso in un ampio giardino tropicale che offre anche validissimi servizi di ristorazione, un rifugio tranquillo nella caotica Varanasi, con una piscina all’aperto ed un centro benessere. All’arrivo è previsto un rilassante massaggio indiano completo, ottimo anche per recuperare le fatiche del viaggio. Varanasi è la città sacra vivente più antica al mondo, consacrata al Dio Shiva, dove si tocca con mano l’intensità spirituale dell’induismo percorrendone a piedi le parti antiche, tra i Ghat di cremazione e le cerimonie dei bramini in onore della Dea Ganga. La cena è prevista nell’ottimo ristorante dell’hotel.

10°g. Varanasi ed escursione a Sarnath
Ci si reca a Sarnath, ubicata a pochi chilometri dalla città, il luogo legato alla memoria della prima predicazione del Budda e centro di irradiazione della cultura buddista nel mondo. Il museo archeologico di Sarnath, il primo ad essere stato istituito in India, possiede inestimabili tesori d’arte dell’epoca Maurya (II secolo a.C.) e il Dhamekha Stupa nel Parco delle Gazzelle è di straordinaria suggestione; tutt’attorno vi sono monasteri buddisti di ogni tradizione. Dopo le visite si raggiunge il villaggio di Lallapur, noto perché la maggior parte della gente del posto qui si dedica alla tessitura della seta. I sari Banarasi realizzati dalle vedove sono tra i più raffinati sari dell’India, e sono noti per il loro broccato o zari d’oro e d’argento, seta fine e ricami opulenti. Vengono indossati dalle donne indiane in occasione di ogni festa. Rientrati in hotel ci si gode un po’ di relax e vi è la possibilità di avere un massaggio completo del corpo nella spa interna dell’hotel. Più tardi, di sera, si gode del tramonto in barca sul Gange, e si assiste alla grande cerimonia di preghiera sui ghat del fiume, il bellissimo rituale dell’aarati, officiato dai bramini vestiti con abiti da gran cerimonia tra i suoni di campanelle e salmodie vediche, con i bracieri fiammeggianti ruotati ad arte dagli officianti, mentre sul fiume scivolano i lumi appoggiati su foglie, un’offerta alla dea Ganga. Un momento particolarmente intenso e coinvolgente, in un luogo decisamente magico che può far sentire di essere trasportati in un mondo surreale.

11°g. Varanasi – Bodhgaya
Al mattino presto è previsto un giro in barca (soggetto alle condizioni meteorologiche) sul fiume Gange, per assistere ai bagnanti che al mattino si lavano nelle acque del fiume in modo rituale, alzando il viso al sole nascente e recitando preghiere. Si osservano i luoghi della cremazione, in particolare il più antico, dove tra tempietti, devoti, cani randagi, bovini e altissime cataste di legna polverosa ci sono sempre un gran numero di pire accese e spesso spuntano dai vicoli delle piccole processioni che portano fin qui i defunti: si dice che in questo sito, tra i punti più sacri di tutta l’India, le pire siano al lavoro da oltre 10.000 anni! Si approda poco lontano dal sito di cremazione principale e con una passeggiata si esplorano gli affascinanti vicoli di questa parte antichissima della città, incontrando anche diversi templi. Si torna in hotel per la colazione e, dopo una rapida rinfrescata, si parte con un veicolo provato per Bodhgaya, che dista circa 250 km, un viaggio di almeno sei ore. A destinazione si alloggia al Marasa Sarovar Premiere (5*), ubicato a 4 km dal Tempio di Mahabodhi, una struttura caratterizzata da un piacevole giardino con piscine decorato con due temi architettonici distinti. Il primo è Memory, che ci si sintonizza con le radici storiche dell’architettura buddista, ricca di dettagli in mattoni come volte, archi a sbalzo e stipiti a gradini, tutti sviluppati in uno stile visivo contemporaneo per rappresentare il presente. Il secondo tema architettonico è l’Emozione, ispirato all’ethos buddista di semplicità, compassione e serenità. Queste emozioni si riflettono nella struttura e nella scelta dei materiali. L’architettura si dispiega in modo incantevole attraverso una serie di strati che creano dolci transizioni dall’esterno all’interno attraverso verande e aperture incorniciate. Ci si accomoda qui dopo il viaggio ed è previsto un massaggio rilassante nella spa; la cena è in hotel

12°g. Bodhgaya
Bodhgaya è un luogo sereno che riecheggia di calma e intensa devozione, il sito dove il Budda ottenne la piena realizzazione. Punto focale è il Tempio del Mahabodhi, parte del patrimonio mondiale dell’UNESCO, legato al momento saliente della vita del Budda. La storia del buddismo narra infatti che dopo sei anni di ricerca spirituale Gautama interruppe la severa disciplina a cui s’era sottoposto e s’incamminò lungo le rive del fiume Nairanjana che incornicia Bodhgaya. Qui si sedette sotto l’albero della bodhi (un ficus religiosa o pipal) ottenendo l’illuminazione completa e realizzando la mente dell’onniscienza; l’albero che vediamo oggi è un discendente dell’orinale che fu portato da Sri Lanka, poiché il pipal storico fu distrutto dai musulmani. Accanto all’albero nel III secolo a.C. venne eretto dall’imperatore Ashoka un tempio (il bodhigara – da cui il nome di Bodhgaya), chiamato Mahabodhi, che si trova al centro di un magnifico parco disseminato di Stupa e di stele con sculture del Budda. Questo è il cuore del mondo buddista, meta di pellegrinaggio ininterrotto da 2500 anni. Qui ad ogni ora del giorno e della sera si raccoglie un gran numero di devoti per le proprie pratiche: chi fa le prostrazioni, chi medita, chi recita i mantra, chi studia, chi esegue dei rituali, chi offre il Mandala, chi prega. Dopo questa suggestiva visita si potranno visitare i templi circostanti che sono di maggior interesse, tra cui il tempio bhutanese, dove è conservata una statua del Budda che fu consacrata alla presenza di Sua Santità il XIV Dalai Lama nel 1989, considerata dalle proporzioni perfette.

13°g. Bodhgaya – Patna – Delhi
In mattinata ci si reca all’aeroporto di Patna (dista solo 115 km ma servono circa 4 ore di guida) per imbarcarsi sul volo per Delhi. Rientrati nella capitale si soggiorna presso l’hotel Roseate House (5*), vicino all’aeroporto; un luogo particolare, concepito come un “libro”, in cui ogni piano racconta una “storia” ed ogni categoria di camera un “capitolo” che incarna una perfetta miscela di moda e funzionalità. Qui è previsto un trattamento di massaggio tradizionale alla spa situata all’ultimo piano dell’hotel, con un rilassante specchio d’acqua di ciottoli al centro, quattro spaziose sale terapeutiche con un proprio bagno con doccia a pioggia, un’elegante vasca idromassaggio e una sauna a vapore. La cena è in hotel.

14°g. Delhi e volo di rientro
La mattina dopo colazione partenza per l’Italia.

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Amber dal forte di Jaigart
Amber Palace
Varanasi
Agra, Forte Rosso
Trattamento ayurvedico
Mausoleo di Salim Chishti
Delhi, Jama Masjid
Jaipur, Palazzo dei venti

L’iscrizione e la partecipazione al viaggio è regolata dalle Condizioni Generali di Partecipazione; la quota include la polizza “Assistenza sanitaria, rimborso spese mediche e danneggiamento bagaglio” fornita da Europ Assistance, la polizza “Viaggi Rischio Zero” di UnipolSai Assicurazioni e la polizza “Filodiretto Protection” fornita da Nobis Compagnia di Assicurazioni. Le normative (Condizioni Generali e polizze assicurative) sono visibili nel sito di Amitaba e presso il nostro ufficio.

Amitaba S.r.l. è un operatore turistico legalmente costituito con sede in viale Ca’ Granda, 29 a Milano, iscritto al Registro Imprese della Camera di Commercio di Lecco col numero 313373, REA numero 1623197, partita IVA 13152290154. È autorizzato a svolgere la propria attività con licenza rilasciata con il decreto della Provincia di Milano numero 67762/00 del 30/10/2000. Amitaba S.r.l. ha stipulato ai sensi dell’art. 50 del Codice del Turismo (D.lgs 79/2011) una polizza per la Responsabilità Civile Professionale con la UnipolSai Assicurazioni n. 100073953 per un massimale di € 2.065.000,00.