India Himalaia Ladakh
Valle di Nubra
Escursione di 3 giorni

Diskit, Nubra

Dune a Hunder

Nubra

Hunder, cammello bactriano

Leh, Tsemo Gompa e valle

Ai piedi del Karakorum
La valle di Nubra è situata a nord di Leh e si raggiunge nel modo più diretto scavalcando il passo di Kardung, che raggiunge i 5602 mt ed uno dei punti più alti al mondo raggiungibile con mezzi meccanici (NB: Wikipedia indica un’altezza di 5359 mt, 5602 è la quota indicata in India – quale che sia, è altissimo!). Nubra è un luogo prezioso incastonato ai piedi della catena del Karakorum, e il suo possente fiume nasce dai ghiacci del Siachen, il più grande dei ghiacciai di questa formidabile catena. E’ un mondo di cultura tibetana, con bellissimi monasteri e dune di sabbia bianca con i cammelli bactriani che vi si aggirano. Recentemente l’India ha strappato al Pakistan un tratto di territorio verso ovest, che si può ora percorrere, arrivando fino a dei villaggi musulmani dei baltì.
Presentazione
Recarsi a Nubra
La valle di Nubra è situata a nord di Leh e il modo più diretto per raggiungerla è scavalcare l’altissimo passo di Kardung; l’impatto fisico di una salita ad una quota così elevata (5359 o 5602 mt) è attenuato con l’accortezza di non sostare troppo a lungo al passo e procedendo per la spettacolare discesa che riporta ai circa 3300 mt di quota della valle del fiume Shyok; non si ha così il tempo di subire gli effetti dell’esposizione all’aria estremamente rarefatta del passo. La traversata, se le condizioni della strada sono a posto, richiede circa 4 ore di jeep. Il clima a Nubra è un po’ più mite che altrove in Ladakh; si possono avvistare anche dei cammelli bactriani che ricordano l’epoca carovaniera, quando Nubra era tappa di transito tra Tibet e Turkestan.
Da alcuni anni Nubra è collegata anche dal passo di Wari (5312 mt), che si raggiunge da una bellissima valle laterale dell’Indo ad est di Leh oltre il monastero di Tak Tok e porta al fiume Shyok. E vi è ora anche l’opzione di attraversare il passo di Chang (5360 mt), situato un poco più ad est del Wari, che porta nella valle di Tangtse, ai piedi del lago di Pangong, da dove si segue il corso del fiume Shyok fino a Nubra – si segnala che in questo tratto ad oggi (2023) è necessario guadare il fiume coi mezzi, cosa che a volte può creare delle difficoltà.
Per visitare Nubra si suggerisce un itinerario di 3 giorni, riducibile a due se ci si limita ad una visita veloce dei luoghi indicati. Nella valle oggi sono disponibili diverse locande piuttosto comode, alcune anche dotate di servizi. Quindi non è più necessario utilizzare dei campi mobili. Se si preferisse questa opzione Amitaba fornisce tutto l’occorrente: veicoli, guida e il materiale necessario per il campo ad esclusione del sacco a pelo. Si usano comode tende a due posti, utilizzabili anche singolarmente per dormire, tenda comune con tavolo e sedie, tenda cucina e tende per i servizi. In funzione del numero di partecipanti oltre alla guida si ha al seguito un cuoco (se si è solo in 2 o 3 si può reperire una guida che svolga anche questo ruolo) e, se si è in più persone, degli assistenti; il viaggiatore non deve quindi preoccuparsi degli aspetti pratici (montaggio /smontaggio del campo, cucina). Il personale utilizzato lavora con Amitaba da parecchi anni e i pasti sono preparati da un cuoco abituato a soddisfare gli ospiti italiani.
Itinerario suggerito
(Questa escursione è prevista nei viaggi La porta del Tibet, Valle dell’Indo e altopiano del Rupshu e Conoscere il Ladakh e il Rupshu).
1°g. Leh – Kardung La – Nubra
La salita al passo del Kardung offre una visuale vastissima sulle infinite catene di monti che si stendono lungo il fiume Indo: lo sguardo spazia verso est fino ai ghiacci del Kang Yaze, la vetta principale della regione di Markha; a ovest impressiona il groviglio di monti impervi che nascondono il remoto regno dello Zanskar. Lungo la salita a volte si incontrano dei temerari in bicicletta: l’orgoglio di pedalare fino al Kardung forse regala l’ossigeno necessario! La bellissima discesa si apre sulla valle del fiume Shyok (a circa 3300 mt) e conduce a una vasta piana formata dalla confluenza tra il fiume Shyok e il fiume Nubra, che scorre da nord alimentato dagli enormi ghiacciai del Karakorum. Questo spazio incastonato tra i monti custodisce alcuni monasteri e villaggi molto interessanti, ma già la bellezza naturale è sufficiente per spingersi fin qui: la cornice di monti maestosi ha al suo centro dune di sabbia bianca lambite dai due fiumi, laghetti nascosti e fonti di acque termali. Se non si utilizza una locanda a Diskit si pone il campo tra le dune di Hunder o nell’oasi del villaggio di Diskit, sovrastato da un monastero abbarbicato sulle rocce, che risponde appieno a quanto potremmo immaginarci da un tempio del regno di Shambala… luogo ideale per godere di una vista superba e per gustare il tramonto sulla valle! Questo Gompa è il più antico (c.a. 350 anni) e grande (c.a. 70 monaci) di questa regione; contiene statue e affreschi molto belli.
2°g. Nubra e villaggi Baltì
Da Diskit si prosegue lungo il fiume verso ovest, seguendo la vallata fino al villaggio di Turtuk, un tragitto di circa 85 km che richiede approssimativamente 2 ore e mezza. I panorami sono molto belli, si incontrano persone dell’etnia Baltì e si vedono piccole moschee. Rientrati nella valle di Nubra si sosta al minuto monastero di Hunder, situato ai piedi di una stretta gola, un luogo di ritiro dove vivono pochi ospitali monaci; nell’oasi rigogliosa si trovano anche dei bellissimi chorten. Nei pressi vi sono delle splendide dune di sabbia bianca, un luogo indimenticabile.
3°g. Nubra – Kardong La – Leh
Si prosegue l’esplorazione di Nubra raggiungendo la parte settentrionale della vallata, da dove fluisce il fiume Nubra che sgorga dal ghiacciaio del Siachen, il più ampio del Karakorum; oltre Sumur una breve passeggiata porta ad un magico laghetto, cinto da colline moreniche dalla cui sommità si gode una magnifica vista. Proseguendo ancora un poco si transita dalle acque termali di Panamik (non ci si aspetti un granché) e, giunti al ponte sul fiume, lo si attraversa e con una passeggiata si raggiunge il panoramico monastero di Ensa. Tornando ci si ferma per una visita a al monastero di Samtanling (Sumur), il cui abate segue anche il monastero di Rizong: entrambi sono luoghi famosi in Ladakh per la disciplina, la qualità degli insegnamenti e l’impegno con cui si dice vi vengano svolte le pratiche ascetiche. Proseguendo, si raggiungono le vicine dune bianche poste non lontano dalla confluenza dei fiumi. Si inizia quindi il percorso di ritorno – la vista incredibile merita almeno un secondo passaggio!
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