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India Himalaia Ladakh


Lago di Pangong

Escursione di 2 giorni


Salendo al passo di Chang

Passo del Chang

Pangong

Pangong

Pangong

Immacolato spazio turchese


L’area del lago di Pangong, un gioiello turchese lungo 150 chilometri e largo al massimo 4 incastonato tra i monti a 4400 metri di altezza, è una grande riserva naturale. Oltre agli yak ed altri greggi la regione ospita molti animali selvatici, dalle marmotte alle aquile: con un po’ di fortuna si possono anche avvistare i Kyang, i cavalli selvaggi dell’altopiano. Il lembo occidentale del lago è in India, ma la maggior parte delle acque di questo gioiello turchese sono in territorio a dominazione cinese, una perla nel cuore della zona contesa tra le due grandi nazioni dell’Asia.

L’istruzione è un tesoro che nessun ladro può rubare.
  • Leh
  • Pangong
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 Recarsi a Pangong


Una delle più belle escursioni in Ladakh porta nella remota area di Pangong, un lago lungo 150 chilometri e largo al massimo 4, incastonato tra monti altissimi a 4400 metri di altezza, in una zona che per via della grande altezza del territorio, che non rende possibili le coltivazioni, è sempre stata essenzialmente nomadica. Pur essendo una zona decisamente remota, ai tempi del grandioso regno di Gughe la capitale del regno nord occidentale, Rutok, fu posta nei pressi della costa orientale del lago.

Pangong dista circa 160 km da Leh, una visita richiede normalmente 2 giorni e la predisposizione di un permesso di accesso, un aspetto burocratico di cui si occupa Amitaba. Per il pernottamento si può utilizzare un campo mobile o alloggiare in una spartana locanda sui bordi del lago; un’ulteriore alternativa sono le piccole locande di Tangtse, un villaggio che si incontra 36 km prima di raggiungere Pangong.

Un’opzione che si può considerare è di raggiungere da qui la valle di Nubra seguendo da Tangtse il flusso del fiume Shyok, tenendo presente che questa strada richiede ancora (2023) di guadare il fiume coi mezzi ed a volte può non essere praticabile.

Per ogni chiarimento o richiesta, contattateci: amitaba@amitaba.net – tel.: 02 33614196

 Itinerario suggerito


(Questa escursione è prevista nel viaggio Conoscere il Ladakh e il Rupshu).

1°g. Leh – Pangong
Si risale per un tratto il corso del fiume Indo verso est ed oltre Tikse si lascia la strada principale seguendo una valle laterale che conduce a nord del fiume, inerpicandosi fino al passo di Chang (5360 mt), con grandiosi panorami che spaziano dall’oasi di Tak Tok e Chemrey alle catene di monti che si affacciano sulla valle dell’Indo ed oltre, fino al Kang Yaze, la più alta vetta della regione. La discesa attraversa alcune pasture e si immerge tra monti policromi fino a giungere al fiume Shyok che da qui scorre verso Nubra; lo si risale per un breve tratto fino al villaggio di Tangtse, il principale della regione con le rovine di un vecchio castello ed un tempio recentemente ricostruito, dove si trovano alcune semplici locande. Oltre il paese si risale un piccolo affluente dello Shyok verso est, attraverso un ambiente con forti colorazioni dove deserto e pasture si intersecano tra monti sulle cui cime si vedono dei ghiacciai e si arriva presto in vista delle acque incredibilmente turchesi del mitico lago di Pangong. Una vastità azzurra, l’aria incredibilmente pura, tra monti altissimi, oltre ogni nostra capacità descrittiva, che ispirò alcuni passaggi stupendi dell’interessante libro “La via delle nuvole bianche” di A. Govinda.

2°g. Pangong – Leh
Al mattino si gode della vista delle acque di Pangong che nelle prime ore del giorno presentano luci e sfumature di colore molto diverse. Tornati a Tangtse con una deviazione di circa 10 km che risale per un tratto il fiume Shyok ci si inoltra poi per una valle a sud raggiungendo il villaggio ed il monastero di Shachukul, di scuola Drigung Kagyu, dove, nel vecchio Gompa, si ammirano alcune interessanti statue, e, nel Lhakhang, affreschi nuovi ma di ottima fattura che ritraggono, tra i vari soggetti, l’origine della scuola Drigung. Proseguendo verso Leh, superato di nuovo l’altissimo Chang La, si visitano i monasteri posti nella valle alla base del passo: Tak Tok, l’unico di scuola Nyingmapa del Ladakh, costruito davanti ad una grotta santificata dalle meditazioni di Guru Rimpoce, assolutamente magnetica, e Chemrey, che sembra un vero archetipo del luogo di ritiro himalaiano, tanto che fu scelto per girarvi il film ‘Samsara’. Lungo la strada sono possibili anche altre visite, perché si passa proprio di fronte a Stakna, Tikse e Shey.

Per ogni chiarimento o richiesta, contattateci: amitaba@amitaba.net – tel.: 02 33614196

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L’iscrizione e la partecipazione al viaggio è regolata dalle Condizioni Generali di Partecipazione; la quota include la polizza “Assistenza sanitaria, rimborso spese mediche e danneggiamento bagaglio” fornita da Europ Assistance, la polizza “Viaggi Rischio Zero” di UnipolSai Assicurazioni e la polizza “Filodiretto Protection” fornita da Nobis Compagnia di Assicurazioni. Le normative (Condizioni Generali e polizze assicurative) sono visibili nel sito di Amitaba e presso il nostro ufficio.

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