India Himalaia
Tawang, terra dei Monpa. Un viaggio in Arunachal Pradesh e Assam
Estensione: Etnie del Nord Est dell’India









Sintesi del viaggio
Il viaggio, riservato ai veri viaggiatori, è frutto di approfondite esplorazioni di Amitaba nelle regioni del Nord Est dell’India. La meta è la remota area himalaiana di Tawang nell’Arunachal Pradesh, incuneata tra il Bhutan, che ne segna il confine a sud, ed il Tibet a nord. Questo territorio, pur molto remoto, è raggiungibile in auto anche a fine dicembre perché l’India ha costruito una strada efficiente che viene tenuta aperta tutto l’anno per motivi strategici. Si completa con la visita del Parco Nazionale di Kaziranga in Assam; da qui si può poi proseguire con l’estensione che porta nelle parti etniche più interessanti dell’India del nord est: a Ziro in Arunachal, nell’isola di Majuli sul Brahmaputra e a Mon nel Nagaland.
Presentazione del viaggio
Recarsi a Tawang richiede una certa esperienza perché le condizione climatiche sono fredde; si sarà in compenso con grande probabilità gli unici stranieri presenti e si potrà godere appieno del peculiare mondo dei Mompa, etnia di stirpe tibetana che non ha subito la fagocitazione cinese. La strada per Tawang è decisamente spettacolare, attraversa diversi villaggi e alcune interessanti paesi; si risalgono i monti occidentali dell’Arunachal valicando alcuni passi, con il più alto di 4050 mt dove è probabile trovare neve sulla strada, ma che è tenuto sempre aperto dall’esercito indiano. È quindi un percorso che regala un vero senso d’avventura.
Al rientro si raggiunge il Parco Nazionale di Kuziranga, il principale dell’Assam, dove si cercano tigri e rinoceronti anche a dorso di elefante. Si torna a Delhi da Guwahati, il medesimo aeroporto utilizzato all’andata.
ESTENSIONE: ETNIE DEL NORD EST
Con l’estensione dal parco assamese di Kuziranga si raggiungono i monti della parte orientale dell’Arunachal Pradesh (Tawang resta nella parte occidentale), arrivando nel distretto di Ziro dove risiedono gli Apatani, una tra le etnie più interessanti dell’Asia; si sosta qui due giorni potendo esplorare a fondo le aree tribali. Si rientra poi in Assam arrivando in traghetto nella bucolica isola del Brahmaputra di Majuli, Patrimonio dell’Unesco, dove si dedica una giornata, e si prosegue per Sivasagar riattraversando il grande fiume e lasciando il vasto bacino del Brahmaputra per accedere alla regione di Mon nel Nagaland, a ridosso del confine birmano. È la patria dell’etnia Konyak, dove si sosta a Mon due notti per potersi spingere fino al villaggio di Longwa, sul confine con la Birmania, e si rientra quindi in Assam a Dibrugarh pr il volo di rientro.
Si effettua così un’esplorazione delle aree tribali più interessanti, con un’avvincente sintesi di quei mondi lontani, ancora pressoché sconosciuti.
ALCUNE NOTE SU TAWANG
Tawang, il distretto nord occidentale dell’Arunachal Pradesh, è un’aerea himalaiana incuneata tra il Bhutan, che ne segna il confine a sud, ed il Tibet a nord. Un territorio molto remoto che è raggiungibile in auto perché l’India, a seguito della guerra del 1962 con la Cina, ha costruito una strada efficiente, tenuta aperta tutto l’anno per motivi strategici, che serpeggia risalendo le valli himalaiane con un percorso spettacolare attraverso alcuni passi e che offre anche molti spunti d’interesse, come Bomdila e Dirang. Tawang è così uno dei pochi territori dove la cultura tibetana non ha subito il trauma della devastazione cinese, ed è per questo un microcosmo particolarmente interessante da visitare. È è il centro della popolazione Monpa, un grande villaggio posto a circa 2900 mt distribuito sui pendii dei monti. Alcuni Monpa vivono anche più a sud, in Bhutan, e molti dei festival delle regioni più orientali del Bhutan sono frequentati dai Monpa provenienti dal territorio amministrato dall’India, che hanno il permesso di entrare in Bhutan senza formalità; la stessa regola vale per chi abita in territorio bhutanese e può partecipare ai festival di Tawang e Gorsam Chorten.
Il grande monastero di Tawang, il cui nome significa “benedetto da un cavallo”, è il punto focale della vita culturale dei Monpa; fondato nel XVII secolo da Lodre Gyatso per incarico del quinto Dalai Lama, coordina le attività spirituali di altri 17 monasteri minori diffusi in tutto il territorio. Pare che il punto dove è stato edificato sia stato prescelto da Lodre Gyatso, popolarmente conosciuto come Mera Lama, perché il suo cavallo gli sfuggì e si rifiutò di muoversi da lì dopo esserci giunto: il Lama prese questo come un segno divino che questo fosse il luogo dove sarebbe dovuto sorgere il grande Gompa. Posizionato su di un poggio in posizione ben difendibile, nei secoli passati era anche stato fortificato ed utilizzato da parte dei tibetani nei conflitti con i bhutanesi; questi ultimi occupano infatti la parte più meridionale della grande vallata del Tawangchu, il possente fiume che da qui scorre impetuoso verso le lontane pianure dell’India, e vi hanno costruito gli Dzong di Trashigang e Tashiyangtse. Il Gompa è costituito da un gran numero di piccoli edifici arroccati attorno ad un grande spiazzo su cui si affacciano il tempio principale (il Dunkhang), la libreria (il Parkhang) ed il Rumkhang, che ospita le cucine; il Dunkhang è finemente affrescato e contiene molte statue di fattura fine, inclusa una gigantesca raffigurazione del Buddha storico. Nel Perkhang sono custoditi un gran numero di preziosi testi antichi scritti con caratteri d’oro e molti altri oggetti di eccellente valore artistico.
NOTA TECNICA
Si ricorda che in molte delle aree visitate non è possibile effettuare cambio valuta e che le carte di credito spesso non sono accettate. Gli alloggi sono puliti con stanze quasi sempre dotate di bagno con acqua calda e lenzuola, ma si segnala che in queste remote regioni orientali spesso sono piuttosto spartani e in alcune località possono richiedere un minimo di adattabilità (ad esempio l’acqua calda può venir fornita in un secchio). Per gli spostamenti si utilizzano veicoli comodi, tipo Scorpio o Tata Safari. Il clima previsto in questo periodo è solitamente secco; si tenga comunque presente che ci possono sempre essere precipitazioni locali. Si deve essere attrezzati per le condizioni della regione; a Tawang, che è il punto più freddo dove si sosta, di notte ci possono anche essere punte di -8°C e le massime difficilmente superano gli 8 – 10°C. Per l’estensione le temperature previste sono confortevoli e piuttosto fredde a Ziro, dove le minime notturne possono arrivare a 2°C, con massime di 10° – 14°C.
Programma del viaggio
(NB: i tempi di tappa indicati possono a volte subire variazioni significative dovuti allo stato delle strade)
1°g. Venerdì 26 dicembre, partenza in volo per Delhi
Molti voli giungono a Delhi nelle prime ore del mattino successivo, consentendo di proseguire in transito per Guwahati. Se in funzione della scelta dei voli fosse preferibile usufruire di servizi a Delhi in andata o ritorno (trasferimenti, hotel o altro) Amitaba potrà soddisfare ogni richiesta.
2°g. 27/12 Delhi – Guwahati
Il volo per Guwahati in Assam, nell’estremo est dell’India, parte da Delhi alle 9.50 con arrivo alle 12.15 (orario da confermare), dove è in attesa dei partecipanti la guida; si alloggia presso l’hotel Dynasty. Si effettua una breve visita di Guwahati, il centro principale dell’Assam situato sulle rive meridionali del Bramaputra; il punto di maggior interesse è il tempio di Kamakhya, il più importante dell’Assam dove fin dai tempi più antichi sono state coltivate tradizioni tantriche e Shakta, che è situato sulla cima della collina di Nilachal, un punto da dove si gode di un bel panorama.
3°g. 28/12 Guwahati – Tezpur
Si parte in auto per Tezpur che dista 180 km, un viaggio di circa 5 ore in direzione est attraverso le regioni pianeggianti dell’Assam; sistemazione presso l’hotel KRC Palace. A Tezpur si visitano il tempio shivaita di Mahabhairab, le rovine di Bamuni, la collina di Agnigarh, punto panoramico sul Bramaputra e Tezpur il cui nome significa ”Fortezza di fuoco”, per via della leggenda che lega il luogo al mitologico amore tra Usha e Aniruddha, e il parco di Chitralekha Udyan.
4°g. 29/12 Tezpur – Dirang
Si lascia al città procedendo verso nord; al punto di controllo di Bhalukpong si esibiscono i permessi di accesso e si entra nell’Arunachal Pradesh. Sul percorso a Tippi si trova un centro botanico dove vengono coltivate le orchidee; la strada si inoltra lungo un possente fiume e si inerpica nelle foreste fino al passo del Nechipu (circa 1650 mt), per poi ridiscendere ad un altro fiume a circa 630 mt, attraverso un ambiente naturale sempre caratterizzato da foreste rigogliose. Si risale il flusso delle acque fino al villaggio di Tenga (1250 mt circa) proseguendo fino a Bomdila (2350 mt circa), il centro principale del distretto di Kameng. Oltre Bomdila si valica un colle a circa 2500 mt, da dove si scende fino al villaggio di Munna (1325 mt circa) e da qui si risale la valle fino a Dirang (1640 mt circa), che dista da Bomdila 45 km. Si alloggia presso l’hotel Pemaling, una semplice locanda; la tappa è di circa 180 km, circa 7 ore. Dirang è un paese abitato in maggioranza da persone di etnia Monpa; è particolarmente interessante il paesello di Dirang Dzong, situato poco prima della nuova Dirang, con le vecchie case in pietra e la torre del Raj di circa 500 anni. Sui monti sopra il villaggio si trova il sito Nyingmapa di Dirang Kastung che presenta statue ed affreschi custoditi da una pittoresca comunità Gomchen. A Dirang nel 1983 venne tenuta l’iniziazione di Kalachakra dal XIV Dalai Lama, e si può visitare il veneratissimo piccolo tempio dove venne costruito il Mandala.
5°g. 30/12 Dirang – Tawang
Oltre Dirang la strada sale gradatamente verso il passo del Se che dista 63 km ed è posto a 4050 mt, incontrando un ambiente naturale tipico dell’alta quota con scenari spettacolari. La salita necessita usualmente circa 3 ore, ma se si trova la neve può richiedere più tempo; il passo è tenuto aperto tutto l’inverno dall’esercito indiano. Oltre il valico si entra nel territorio di Tawang; la discesa è molto bella, si transita dal mausoleo di Jaswantgarth, un eroico militare indiano che si era immolato nel 1962 per rallentare l’invasione delle truppe cinesi, e verso la base del passo si vedono le cascate di Nuranang. Giunti al fiume Tawangchu (1950 mt circa) si risale lungo l’altro versante della valle fino a Tawang (2900 mt), il centro più importante della regione, posto a 75 km dal passo del Se; il tempo di guida complessivo è normalmente di circa 7 o 8 ore. Si alloggia in un semplice hotel, il Zakyi Khang Zhang.
6°g. 31/12 Tawang
Tawang è un centro abitato piuttosto grande e distribuito sulle coste dei monti, il cuore della comunità dei Monpa. Il punto di maggior interesse è il grande monastero tibetano Ghelupa, costituito da circa 60 costruzioni, con alcuni grandi templi e case dove vive la comunità monastica. Posto su di un colle a breve distanza dall’abitato, fu fondato nel 1643 ed è stato il più grande Gompa per numero di monaci in India fino all’arrivo dei rifugiati tibetani, che ne hanno costruiti alcuni ancora più ampi nell’India meridionale; attualmente vi risiedono oltre 400 monaci. Nel Gompa sono custodite importanti reliquie ed antichi testi di Dharma buddista dipinti con caratteri d’oro. Nei dintorni di Tawang si trovano un certo numero di importanti centri di culto tibetani: i conventi di Thukje Cheling, che ospita circa 30 monache, e di Jangchup Choling, che ne ospita circa 50, entrambi fondati nel XVII secolo. È molto venerato il sito di Urgyeling Gompa perché è il luogo dove nel 1683 nacque Tsangyang Gyatso, il VI° Dalai Lama; mentre a Choekhorling, di recente fondazione, si trova una piccola comunità di giovani monaci impegnati nello studio.
7°g. 1/1/2015 Tawang, escursione a Lumla e Gorsam Chorten
Si segue la valle di Tawang verso sud fino al paese di Lumla, posto a circa 2250 mt (35 km), da dove lo sguardo spazia fino al confine col Bhutan, verso la regione di Trashigang e Gomkora. Da Lumla si risale una valle laterale che porta a Gorsam Chorten (1900 mt circa), che dista altri 43 km. Questo grande Chorten ha una datazione incerta, alcune fonti citano che risale al XII secolo, altre al XVIII; è stato costruito seguendo lo stile dello Stupa di Bodnath in Nepal e di Chorten Kora in Bhutan. Ogni anno vi si svolge un festival dove le persone eseguono innumerevoli circumambulazioni seguendone la base, una tradizione simile a quella dei vicini Cham bhutanesi di Gomkora e Chorten Kora. Poco oltre Gorsam si trova l’interessante villaggio di Hapman Kaleteng, nei cui pressi vi è un tempietto Nyingmapa custodito da una piccola comunità Gomchen che contiene statue molto belle; proseguendo altri 8 km oltre Zhimithang vi è il piccolo tempio di Zangopelri, rappresentazione della Terra Pura di Guru Rimpoce.
8°g. 2/1 Tawang – Bomdila
Si inizia il viaggio di ritorno, attraverso le spettacolari valli himalaiane ed il passo di Se fino a Bomdila, dove si alloggia presso l’hotel Tsepal Yongjom. Arrivando, se c’è tempo, o il mattino successivo, si visita Bomdila, un paese adagiato tra le montagne himalaiane dell’Arunachal con molte case costruite in legno e adornate di fiori ed un piccolo mercato; sono interessanti i due templi buddisti tibetani, Lower e Upper Gompa; il secondo, Gonte Gaden Rabgyeling, è un importante monastero retto dal 13° Tsona Gonpatse Rimpoce di Drepung.
9°g. 3/1 Bomdila – Kaziranga
Si ripercorre la strada fino a Tezpur; quindi si attraversa il grande fiume Bramaputra con un ponte a sud della città e si procede ora verso est fino al Parco Nazionale di Kaziranga, che dista da Tezpur circa 50 km. Si alloggia presso l’hotel Iora – The Retreat.
10°g. 4/1 Parco Nazionale di Kaziranga
Il Parco Nazionale di Kaziranga, situato lungo la sponda meridionale del Brahmaputra, è inserto nella lista ‘World Heritage’ dell’ONU. È particolarmente importante per il grande numero di rinoceronti asiatici, ed ospita una grandissima varietà di specie diverse, tra cui circa 1000 elefanti e, all’ultimo censimento, 81 tigri. Si effettua una prima escursione alle prime luci con l’elefante, sono possibili due orari, alle 5.30 o alle 6.30 – decidono i rangers l’assegnazione. Si proseguono le esplorazioni con le jeep; la prima può iniziare tra le 7.30 le 9; la seconda tra le 13.30 e le 15.00.
PER CHI RIENTRA
11°g. 5/1 Kaziranga – Guwahati – Delhi e volo di rientro
Si prende commiato dai partecipanti che proseguono il viaggio e si parte presto verso ovest per Guwahati (185 km, massimo 5 ore di viaggio); il volo per Delhi parte alle 13.20 con arrivo alle 17.05 (orario da confermare). A Delhi si viene ricevuti dal corrispondente indiano di Amitaba; si avrà a disposizione un veicolo con autista per recarsi in città. In tarda serata si torna all’aeroporto internazionale per imbarcarsi sul volo di rientro; la maggior parte dei voli di rientro parte tra le tarde ore della sera e le prime del mattino.
12°g. Martedì 6 gennaio, arrivo a destinazione
PER CHI SI RECA NEL NORD EST
11°g. 5/1 Kaziranga – Ziro
Si attraversa il Bramaputra tornado a Tezpur a da qui si procede a settentrione del grande fiume in direzione est fino a Narayanpur; si lascia la cittadina in direzione nord entrando in Arunachal Pradesh, iniziano a percorre le valli che conducono a Ziro, con una tappa di circa 340 km che richiede almeno 7 ore di viaggio. Si alloggia presso il confortevole Hotel Blue Pine. Ziro è posto a circa 2000 mt su di un plateau tra monti coperti di foreste di pino, una delle zone più belle dell’Arunachal. È il territorio degli Apatani, un’importante etnia caratterizzata da molta amichevolezza; hanno un aspetto particolare per via dell’utilizzo di tatuaggi facciali e le donne portano inserti nasali tipici fatti col legno, la cui ampiezza è motivo di distinzione.
12°g. – 13°g. (6 – 7/1) Ziro
Si esplora l’altopiano degli Apatani, rientrando in hotel per le pause pranzo. Si visitano i villaggi di Hong, Hari, Hija e altri minori con i loro mercati locali, ed anche il museo di Ziro. Il principale è Hong, e ciascun villaggio evidenzia caratteristiche proprie.
14°g. 8/1 Ziro – Isola di Majuli
Si segue la strada utilizzata per giungere qui fino al bivio che conduce in direzione sud ovest verso North Lakhimpur, rientrando in Assam. Si attraversa il Bramaputra in traghetto arrivando all’isola di Majuli, eletta a Patrimonio dell’Unesco. Si alloggia presso il Mepo Okum Eco Camp; la tappa richiede circa 6 ore in tutto.
15°g. 9/1 Isola di Majuli
Majuli è la più grande isola fluviale abitata della Terra, con villaggi tradizionali delle etnie Assamese e Mishing, un mondo dall’aspetto bucolico, fuori dal tempo; dal XVI secolo, a seguito dell’opera di Srimanta Shankerdev, ha visto una fioritura di comunità vishnavite. Si visita uno dei monasteri più interessanti guidati da un monaco, che ci accompagna nei templi e tra le celle e illustrerà le attività e vita della comunità; i monaci sono anche i custodi della Satriya, un’antica forma di danza.
16°g. 10/1 Isola di Majuli – Neematighat – Mon
Si raggiunge il punto d’imbarco per il traghetto che porta a Neematighat; si prevede circa un’ora e mezza di navigazione, ma la durata dipende molto dalla quantità del flusso d’acqua del fiume. Si prosegue da qui verso est per la vicina Sivasagar. Questa cittadina fu per circa 600 anni la capitale dell’impero Ahom, fondato dagli Shan tailandesi nel XIII secolo; si vistano il tempio di Shiva e le rovine dei palazzi. Si prosegue quindi per Mon, che dista da qui circa 100 km; si alloggia presso la Paramount Guest House. Questo villaggio del Nagalad, posto a 900 mt di quota, è il centro dell’etnia dei Konyak Nagas, con i tipici tatuaggi sui volti e costumi tradizionali, particolarmente abili in diverse attività artigianali tra cui la scultura del legno; il governo dei vari gruppi è affidato agli Angh, ovvero a capi tribù a carica ereditaria.
17°g. 11/1 Mon, esc. a Longwa
Ci si reca a Longwa, uno dei villaggi più importanti del distretto di Mon, che dista 60 km. È peculiarmente edificato tra l’India e la Birmania, con circa metà delle case oltre il confine. Ci si reca anche ai villaggi di Tang e Shenga Chingnyu dove si possono vedere alcune interessanti magioni tradizionali degli Angh, i capitribù.
18°g. 12/1 Mon – Dibrugarh
Si visita il vicino villaggio di Chui, con molte case tradizionali Konyak ben preservate con gli usci ornati con corna di bufalo dipinte; si potrà visitare la magione dell’Angh, il capo villaggio, dove vengono conservati centinaia di teschi di cervi. Si parte quindi in direzione nord per Dibrugarth, che dista 170 km, un percorso di circa 6 ore. Si alloggia presso i tipici Heritage Chang Bungalow, costruzioni coloniali di epoca britannica poste su palafitte, immersi in una tranquilla natura tra le piantagioni di tè. Si vedranno le tipiche danze Bihu, tra le più popolari dell’Assam, ricche di vitalità ritmica, una celebrazione delle forze della primavera e dell’amore.
19°g. 13/1 Dibrugarh – Delhi e volo di rientro
Nel corso della mattina, prima del pranzo, si potranno visitare le piantagioni di tè, il mercato locale e un centro artigianale di produzione tessile. Il volo per Delhi parte alle 15.25 con arrivo alle 18.05 (orari da confermare; effettua uno scalo). All’arrivo si ha a disposizione un veicolo con autista per recarsi in città per visite o acquisti fino al trasferimento in aeroporto, dove la buona parte dei voli di rientro parte in tarda serata o nelle primissime ore del mattino.
20°g. Mercoledì 14 gennaio, arrivo a destinazione
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