India Himalaia
Insegnamenti di S.S. il XIV Dalai Lama a Kaza
Un viaggio nella regione Himalaiana dello Spiti









Sintesi del viaggio
Questo viaggio nel cuore dell’Himalaia indiano consente di partecipare ad un evento importante: gli insegnamenti che S. S. il XIV Dalai Lama del Tibet terrà presso il monastero Sakya a Kaza, il villaggio principale della regione dello Spiti. Nel corso di tre giorni, il Dalai Lama darà anche un wangchen (iniziazione) di Avalokiteshvara, il bodhisattva della compassione. Si avrà così la rara opportunità di seguire i preziosi insegnamenti del più amato e competente Maestro tibetano, immersi in un contesto culturale ed ambientale tibetano.
Presentazione del viaggio
Il viaggio è arricchito dalla visita dei siti principali dello Spiti, una delle poche regioni himalaiane dove si incontrano la cultura, l’arte e la spiritualità tibetane e la gente non ha subito i travagli causati dall’invasione cinese. Questa regione è situata a sud-est del Ladakh, è quasi altrettanto arida, forse ancora più selvaggia, e preserva le radici di una storia millenaria legata alle vicende dell’antico regno tibetano di Gughe.
L’itinerario parte da Delhi seguendo un ampio anello che porta a nord via Chandigarh fino a Manali, la celebre cittadina tra le foreste dei monti dell’Himachal Pradesh, da dove si entra per un tratto nella regione semi arida del Lahaul e proseguendo verso est si risale la valle del fiume Chandra fino al passo del Kun Zum, che si apre sullo Spiti. Qui ci si immerge con una moltitudine di pellegrini tibetani nel grande evento degli insegnamenti e si visitano tutti i monasteri e i villaggi più interessanti avendo modo di ammirare alcuni dei reperti artistici più preziosi della cultura buddista tibetana: dall’incomparabile tempio di Tabo a luoghi meno conosciuti ma altrettanto preziosi. Si prosegue poi verso sud seguendo il flusso del fiume Spiti fino alla confluenza del Sutlej, che si segue fino a Shimla, ai bordi dell’Himalaia, tornando alle pianure gangetiche. Si avrà così una grandiosa esperienza di viaggio in queste remote regioni, che fornisce un quadro d’insieme ambientale e culturale piuttosto completo di questo magico lembo dell’Himalaia.
Si fa presente che il viaggio è adatto a persone che abbiano un buono spirito di adattamento e propensione alla collaborazione di gruppo. In Spiti si pernotta in semplici guest house e il percorso previsto può subire ritardi o variazioni per eventi naturali, tipicamente le frane che a volte bloccano le strade.
Programma del viaggio
NB: si ricorda ai partecipanti che le tappe indicate possono subire variazioni dovute a motivi tecnici, ed a volte le strade possono essere interrotte dalle frane.
1°g. Domenica 5 luglio, partenza in volo per Delhi
Per raggiungere Delhi Amitaba utilizza voli Air India, Luftansa, Swissair o altre compagnie gradite dai viaggiatori. All’arrivo, accoglienza in aeroporto da parte del corrispondente di Amitaba e sistemazione in hotel nei pressi dell’aeroporto; si utilizza il Kings Castle o simile.
2°g. 6/7 Delhi – Chandigarh
Mattina di riposo; verso le 13.00 si parte con un automezzo privato per Chandigarh a nord di Delhi, un percorso di circa 5 ore. Sistemazione presso l’hotel Pearl o simile.
3°g. 7/7 Chandigarh – Manali
Oltre Chandigarh la strada inizia ad addentrarsi verso nord nelle valli himalaiane, con un progressivo passaggio dagli scenari aridi delle pianure alle rigogliose foreste dell’Himachal Pradesh. Si transita dalla città di Kulu, risalendo la grande valle che porta fino a Manali, con un percorso complessivo di circa 7 ore. Sistemazione in hotel, il Kunzum o simile.
4°g. 8/7 Manali – Kaza
Da Manali si utilizzano dei nuovi veicoli, solitamente delle comode jeep di costruzione indiana. Si risale il passo del Rothang, che sfiora i 4000 metri, entrando nella valle del fiume Chandra, in un ambiente molto selvaggio dove i ghiacciai giungono fino al fondovalle e le montagne turrite sembrano delle magiche cittadelle sospese nel cielo. Superato il passo del Kunzum (4551 mt) si entra in Spiti, incontrando i primi insediamenti a Losar. E’ una tappa lunga, che può richiedere fino a 10 ore di guida. A Kaza sistemazione prezzo il Sakya o lo Snow Lion Hotel.
5°g. 9/7 Kaza
Escursione al monastero di Ki, il principale dello Spiti, dove nel 2000 S.S. il XIV Dalai Lama ha conferito la grande iniziazione tantrica di Kalachakra. Consultando il sito di Amitaba (www.amitaba.net) nella sezione “esperienze e cultura” si trovano dettagli e informazioni su questo evento. Da Ki si prosegue per Kibber (4205 mt) e Tashigang (4400 mt): questi interessanti villaggi ai bordi dell’altopiano del Tibet sono tra i più alti luoghi permanentemente abitati dell’Himalaia.
6°g. – 8°g. (10 – 12/7) Kaza, insegnamenti di S.S. il XIV Dalai Lama
Gli insegnamenti vengono tenuti presso il monastero Sakya di Kaza. Nella seconda e terza giornata il Dalai Lama darà anche l’iniziazione di Chenresi (Avalokiteshvara), bodhisattva della compassione.
9°g. 13/7 Kaza
Escursione sui monti di Kaza fino al monastero di Tag Yud, che si raggiunge in jeep.
10°g. 14/7 Kaza – Tabo
Si segue la valle del fiume Spiti verso sud lasciando la strada principale per recarsi a visitare il villaggio di Lhalung, il cui tempio fu fondato nel medesimo periodo di Tabo, intorno all’anno 1000, quando questa zona era parte dell’antico regno di Gughe. Gli interni di questo pressoché ignorato tempio sono un esempio rarissimo della metamorfosi che l’arte giunta da Ghandara e Nalanda ha avuto nell’incontro col mondo dell’Himalaia. Si torna quindi alla valle principale imboccando una stradina che porta fino ad un colle dove a 4000 metri è arroccato l’antico monastero di Dankar, che domina la confluenza dei fiumi Pin e Spiti. Dopo la visita si prosegue lungo la valle dello Spiti per Tabo, dove l’antico Gompa è rimasto intatto dai tempi del grande santo tibetano Rinchen Zangpo che ne curò la disposizione (XI secolo). Tabo è considerato l’ “Ajanta dell’Himalaia” per l’ineguagliabile bellezza di statue ed affreschi, ed è una perla anche per la potente energia spirituale che lo permea. Si pernotta in una piccola guest house tibetana.
11°g. 15/7 Tabo – Rekong Peo
Questa tappa porta dalle zone aride transhimalaiane al mondo arboreo dei monti raggiunti dal monsone, dove le gole profondissime che intagliano pareti verticali di rocce colorate pian piano si allargano consentendo ai primi alberi di rimanere appesi a pendii vertiginosi. Lasciata Tabo ci si reca al villaggio di Nako, dove si trova un antichissimo monastero. Quindi, nei pressi della confluenza dei fiumi Spiti e Sutlej, con un’escursione a piedi di circa 1 km, ci si reca al monastero di Tilasangh, dove alcuni lama custodiscono una statua si cui si dice che crescano i capelli. Si sosta a Morag ed a Ribba per visitare i monasteri arrivando a Rekong Peo, nella regine dell’Alto Kinnaur, dove ci si sistema in un alberghetto.
12°g. 16/7 Rekong Peo – Shimla
Si segue il fiume verso sud e nella regione di Rampur si risale il versante orientale della valle fino al villaggio di Sarahan per visitare il tempio induista di Bhimakali, un ottimo esempio di architettura del Kinnaur. Si prosegue quindi per Shimla, salendo sui versanti delle montagne e seguendone per alcuni tratti le creste; questa cittadina costruita sulla cima dei monti a 2100 metri era la capitale estiva dell’India nel periodo coloniale e presenta ancora nella parte centrale il sapore del vecchio Raj inglese. Sistemazione in albergo, lo Spring Field o simile.
13°g. 17/7 Shimla – Delhi e volo di rientro
Da Shimla si torna alle pianure indiane arrivando a Delhi nel pomeriggio. Dopo la cena ci si reca all’aeroporto internazionale; la maggior parte dei voli di rientro parte tra le tarde ore della sera e le prime del mattino.
14°g. Sabato 18 luglio, arrivo a destinazione
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Phyang Gompa
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Dankar, Spiti
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