India
Tamil Nadu e Kerala, un viaggio tra spiritualità e natura
Cultura, sapori e profumi dell’india del Sud. Estensione (durata a scelta): Kerala, mare tropicale e ayurveda

Affresco a Sri Rangam, Tiruchirapalli

Pranzo locale tipico

Bramino a Kanchipuram

Madurai

Thanjavur









Sintesi del viaggio
Il viaggio porta a vivere l’India del Sud attraverso i colori, le tradizioni, la storia e la sua vita quotidiana, è un viaggio alla scoperta della ricchezza dei profumi e dei sapori intensi dei cibi e delle spezie, che si assaporeranno nei locali tipici scelti con cura e durante l’esperienza di lezioni di cucina. Ma è anche un incontro con realtà molto diverse.
Il Tamil Nadu vanta alcuni dei templi e delle sculture più spettacolari del Paese; i suoi abitanti sono tra i devoti più ferventi del subcontinente, e vi vengono preservate le tradizioni antiche di danza e di poesia. Qui, oltre ai templi, si visitano gli Ashram ed i luoghi di ricerca spirituale che alimentano la straordinaria energia mistica di questa parte dell’India.
In Kerala si scoprono le fresche foreste ricche di fauna tra i monti del Ghati Occidentale, godendo di paesaggi naturali di rara bellezza e fascino, tra le piantagioni di tè e di spezie, un affascinante contrasto con il caotico mondo del Tamil Nadu. Si arriva sulle rive dell’Oceano Indiano tra le lagune interne e le grandi spiagge, dove si esplora questo mondo bucolico utilizzando una casa galleggiante e si completa con un bel relax in un hotel ayurvedico sulle rive del mare.
- Delhi
- Chennai
- Kanchipuram
- Mamallapuram
- Tiruvannamalai
- Auroville
- Pondicherry
- Chidambaram
- Kumbakonam
- Thanjavur
- Tiruchirappalli
- Chettinadu
- Madurai
- Munnar
- Alappuzha
- Kovalam
Presentazione del viaggio
Partendo da Chennai (Madras) il viaggio porta nella gran parte dei siti più importanti del Tamil Nadu, seguendo un percorso che rivela alcuni dei luoghi più preziosi e segreti, con i complessi templari più maestosi ed artisticamente affascinanti, da Kanchipuram e Tiruvannamalai fino a Madurai. Tutti luoghi vivissimi, dove oltre ad ammirare le forme architettoniche si è testimoni della vita religiosa e delle tradizioni. In questi i templi si ritrovano le caratteristiche architettoniche tradizionali, con le grandi torri (gopuram) decorate da sculture di divinità e demoni, e le vasche di abluzione; quando i bramini dovessero invitarci ad entrare, si potrà partecipare alle cerimonie e, lasciando una piccola offerta, si riceve il tilak di buono auspicio, un segno di polvere solitamente rossa che viene posto sulla fronte.
Al cospetto del sacro monte Arunachala, si respira la potente spiritualità che ha lasciato Ramana Maharshi, e s’incontra l’eredità di Sri Aurobindo ad Auroville ed a Pondicherry, nel peculiare contesto di un Ashram distribuito tra le case della città. Questa enclave francese potrebbe darci, inoltre, l’occasione di immergerci nel quotidiano con particolare intensità. E nella regione del Chettinad si scopre un mondo a sé, creato dai ricchi mercanti che la resero prospera.
Il Kerala ci offrirà il fascino delle lagune interne, del mare e delle spiagge ed anche l’atmosfera e l’esperienza delle piantagioni di tè e di cardamomo, passando dalle località di origine coloniale tra i monti che separano i due stati. E prima di ripartire ci regaleremo un momento di relax nel paradiso dell’ayurveda. Il tutto verrà condito da alcune simpatiche lezioni di cucina (a Pondicherry e Munnar) che ci faranno avvicinare ancora di più ai sapori ed alla cucina indiana, che comunque si potrà sperimentare in ogni ambito, dal cibo di strada, all’Ashram e nei ristoranti tipici.
Al termine è prevista la possibilità di estendere il viaggio con un soggiorno di relax sulle rive del mare, immersi nella stupenda natura del Kerala soggiornando in un centro dove sono disponibili anche i trattamenti ayurvedici.
NOTA TECNICA
La stagione è ottima, si prevede un tempo secco ed un caldo non eccessivo: a Chennai (Madras) in febbraio la media stagionale indica la minima a 20°C e la massima a 31°C ed un unico giorno con possibilità di pioggia. Per gli spostamenti si utilizza un comodo pulmino privato dotato di aria condizionata e gli hotel sono di buona qualità. A Pondicherry si alloggia in un hotel che è parte dell’Ashram di Aurobindo, pulitissimo ma un poco spartano. In Kerala si utilizza per una notte una comoda casa galleggiante dotata di servizi privati.
Programma del viaggio
1°g. Sabato 8 febbraio, partenza per Chennai
Il volo consigliato per questo viaggio, che fa da riferimento per i servizi offerti, è quello della Air India che parte per Delhi da Milano Malpensa alle 20.00 o da Roma Fiumicino alle 14.15; per i collegamenti con altre città e le possibilità di voli offerte da altre compagnie contattare Amitaba.
2°g. 9/2 Arrivo a Chennai
L’arrivo a Delhi da Milano è alle 7.45 e da Roma alle 2.05. Si parte da qui per Chennai alle 9.45 con arrivo alle 12.40, dove è in attesa dei partecipanti il corrispondente locale di Amitaba; si alloggia presso l’hotel Radha Regent. Chennai è la capitale del Tamil Nadu ed uno dei centri principali dell’India. In giornata si visita il tempio di Kabaleeswar che si trova in Mylapore, uno di quartieri più caratteristici e tradizionali della città. Il tempio di Kabaleeswar presenta i tipici elementi architettonici dei templi del Tamil Nadu: un gopurama (la torre) dai colori sgargianti, vari mandapa (padiglioni) e una grandissima vasca di abluzione; è consacrato al culto di Shiva, la divinità più venerata in queste regioni dell’India. Nel quartiere di Malyapore potremo gustare alcune prelibatezze tipiche dell’India del Sud, specialità tipiche quali vada, pav, idli e uttapam.
3°g. 10/2 Chennai – Kanchipuram – Mahabalipuram
Viaggiando a sud di Chennai, il Tamil Nadu offre gradatamente un paesaggio di terra rossa, cieli azzurri, palme e campi verdi, punteggiato di cittadine e villaggi. In questo scenario ci si dirige verso Kanchipuram, che dista 80 km, un tragitto di circa due ore. La città è meta di pellegrinaggi da tutta l’India perché è una delle 7 città sacre dell’induismo e fu capitale della dinastia dei Pallava, cui si devono anche gli straordinari monumenti in pietra di Mamallapuram. Si visitano il Kailasanatha dedicato a Shiva, forse il più interessante dal punto di vista storico e scultoreo, che risale all’VIII secolo. L’Ekambareshwara, un grande complesso shivaita dove si celebra l’elemento terra, fondato nel VII secolo, dove il gopuram all’ingresso, alto 59 mt, è adornato di splendide sculture. Il Vaikunta Perumal, dedicato a Vishnu, e il Varadaraja Perumal, un grandissimo complesso in stile Chola dell’XI secolo, dove però non si può accedere al sancta sanctorum perché l’edificio principale del tempio della dea Kamakshi, che è uno dei luoghi sacri dedicati al culto delle Shakti (energie creatrici che si manifestano come divinità femminili), è inaccessibili ai non hindu. Completate le visite si prosegue, tornando sulla costa 67 km a sud est a Mahabalipuram, circa due ore di viaggio. Si alloggia presso l’hotel Ideal Beach Resort, posizionato lungo la spiaggia.
4°g. 11/2 Mahabalipuram (Mamallapuram) – Tiruvannamalai
In mattinata si visita Mamallapuram che fu il più importante porto marittimo dell’antico regno dei Pallava, famosa anche per i templi di piccole dimensioni, prototipi architettonici ideali in scala dei templi dravidici assunti come modelli per la costruzione dei complessi templari del sud dell’India. Di particolare bellezza è il tempio di Shiva costruito nel VII secolo che sorge sulle sabbie di fronte all’oceano, dichiarato dall’Unesco “Patrimonio dell’Umanità”. I templi conosciuti come “Cinque Ratha (Pancha Rata) hanno l’aspetto di normali edifici ma in realtà furono scavati in giganteschi blocchi di roccia; risalgono al VII secolo e sono dedicati a ciascuno dei 5 fratelli Pandava, mentre “Rhata” è il termine sanscrito per “carro” e potrebbe riferirsi alla forma dei templi o alla loro funzione di veicoli per le divinità. Ma il capolavoro scultoreo per eccellenza è il gigantesco bassorilievo dedicato ad Arjuna, una delle opere d’arte antica più importanti dell’India. Completata la visita ci si sposta a Tiruvannamalai (4 ore di viaggio). Questa località è una delle destinazioni più venerate del Tamil Nadu perché nel misticismo induista si ritiene che qui Shiva si manifestò sul monte Arunachala come elemento fuoco e la zona è nota per la presenza di forti energie spirituali, ragion per cui ospita molti Ashram e richiama viaggiatori interessati alla meditazione. Si visita il celebre ashram di Ramana Maharsh; è molto interessante salire per un tratto sul monte Arunachala seguendo un sentiero molto suggestivo che parte dallo Sri Ramanashram e raggiunge la grotta sacra di Skandashram, dove Ramana Maharshi ha passato molti anni della sua vita in ritiro, un luogo che ha una forza particolare. Qui ci si può fermare a meditare o restare semplicemente seduti in silenzio. Dalla terrazza di fronte alla grotta si dominano la città ed il tempio di Arunachaleshwar, posto alla sua base. Si alloggia presso l’hotel Arunai Anantha.
5°g. 12/2 Tiruvannamalai – Auroville – Pondicherry
Si visita il tempio di Arunachhaleshwar, dove Shiva è venerato come Agnilingam, o elemento fuoco. Ci si sposta quindi ad Auroville, che dista 103 km da percorrere in circa 2 ore e mezza. “La città dell’Aurora” fu fondata nel 1968 da Mirra Alfassa (la Madre) co-fondatrice dell’Ashram di Sri Aurobindo di Pondicherry, ed è una comunità internazionale ispirata alla pace, alla sostenibilità e alla “consapevolezza divina”, dove persone provenienti da ogni parte del mondo, senza distinzione di credo, colore e nazionalità, lavorano insieme per realizzare una città universale nella quale non esistono denaro e religioni. Lo scopo sarebbe quello di creare le condizioni per cui ognuno possa liberamente seguire le proprie aspirazioni, in un luogo nel quale si possa realizzare l’unità tra uomini in assenza di autorità statale. Auroville non appartiene a nessuno, le prestazioni sanitarie vengono fornite equamente, l’educazione dei bambini non mira tanto al superamento di esami quanto allo sviluppo delle capacità personali indipendentemente dalla posizione sociale. I rapporti umani non sono di competizione ma di collaborazione. Tra i non adepti gli abitanti di Auroville suscitano reazioni diverse, dall’ammirazione alle critiche di chi vi vede un’enclave di gente in cerca di evasione rurale: quasi il 60% degli abitanti sono stranieri; la maggior parte dei membri spende più denaro di quanto la maggior parte degli indiani potrà mai possedere. Si visita il Matrimandir, che è il fulcro di Auroville, concepito come luogo di raccoglimento silenzioso dedicato alla Shakti, all’energia creatrice. Ci si reca poi a Pondicherry che dista 15 km, circa mezz’ora percorrendo una strada particolarmente suggestiva per la vita che vi scorre. A Pondicherry si dorme presso l’hotel Shenbaga.
6°g. 13/2 Pondicherry
Il Territorio dell’Unione rimase sotto il dominio della Francia fino al 1954, e per questo motivo molti abitanti parlano ancora francese. La parte vecchia della città è un intreccio di tranquille viuzze spesso alberate sulle quali si affacciano case di epoca coloniale. La parte più nuova (il quartiere Tamil) è invece un frenetico e caotico mix di rumori tipicamente indiani. C’è poi “il villaggio”, una parte molto povera fatta di casette basse e strade sterrate. Una parte importante della città è occupata dall’Ashram di Sri Aurobindo. Si tratta di un Ashram “aperto” in quanto sparso nella città, non corrispondente ad un edificio fisico. Fondata nel 1926 da Sri Aurobindo e da Mirra Alfassa, la mistica francese conosciuta come “la Madre”, questa comunità spirituale conta attualmente 2000 persone occupate nei vari settori dell’Ashram. La filosofia di Sri Aurobindo si basa sullo “Yoga integrale”, ovvero nel far si che tutte le azioni del quotidiano vengano offerte al divino, e i suoi seguaci operano nel mondo anziché allontanarsene; diceva Aurobindo: “In verità, la vita tutta quanta è uno yoga”. La mattina presto si assiste alla cerimonia che si tiene nel tempio indù e si visitano il mercato del pesce e una scuola in zona Muthialpet. Si pranza presso la mensa dell’Ashram, e poi nel pomeriggio si prende parte ad una lezione di cucina; si visita infine un laboratorio di batik nell’Ashram. Verso sera ci si reca al tempio di Sri Manakula Vinayagar, dedicato a Ganesh, dove l’elefante Laksmi benedice i pellegrini con la proboscide; il tempio si trova vicino al Samadhi, il luogo di sepoltura di Aurobindo, dove si potrà partecipare alla meditazione collettiva serale. Da non tralasciare il lungomare, una cornice incantevole per una passeggiata, specialmente all’alba e al tramonto, e il Quartiere Francese.
7°g. 14/2 Pondicherry – Chidambaram – Kumbakonam
Si lascia Pondicherry verso sud per Chidambaram, che dista 63 km. Qui il tempio principale è un maestoso complesso dedicato a Nataraja, ovvero Shiva nel suo aspetto di Signore della Danza Cosmica; è uno tra i più sacri siti indiani dedicati a Shiva e uno dei massimi capolavori dell’architettura dravidica. Una leggenda narra che Shiva e Kali eseguirono una danza con Vishnu come giudice; Shiva perse un orecchino e lo raccolse con un gesto che Kali non riuscì a ripetere, e, quindi, il titolo di Nartaraja (signore della danza) spettò a Shiva. Letteralmente Chidambaram significa “il fluire della coscienza”, ed oltre ad essere un interessantissimo complesso templare è importante perché secondo la tradizione custodisce l’invisibile lingam dell’etere. All’ingresso principale si trova il Gopuram più antico, ornato da sculture che illustrano le 108 posizioni sacre della danza classica tamil; impressiona il visitatore anche la sala delle mille colonne. Completata la visita ci si trasferisce a Kumbakonam, che dista circa 70 km, 2 ore e mezza di viaggio. A prima vista può apparire come una piccola tipica città indiana, fino a che si notano le decine di variopinti gopuram che si innalzano verso il cielo dai templi, a testimonianza del fatto che è considerata la città santa dell’India meridionale e del ruolo svolto in passato. Oltre ai templi ospita grandi vasche di abluzione; tra queste la principale è quella del Mahamaham dove periodicamente si svolge uno dei festival più importanti del Tamil Nadu, il celebre “Kumbhamela del Sud”. Secondo la tradizione, infatti, qui ogni 12 anni, per via delle congiunzioni astrali, le 20 fonti che nutrono la grande vasca versano l’acqua di uno dei fiumi sacri dell’India, facendo sì che un’abluzione eseguita qui in questo momento d’auspicio equivalga ad un’abluzione eseguita contemporaneamente in tutte le acque sacre dell’India. Il prossimo evento sarà nel 2028. Dopo la visita di questo mitico luogo ci si reca al tempio di Nagesware, il più antico e dedicato a Shiva; quindi al Sarangapani dedicato a Vishnu e al Kumbeshwara. Si alloggia presso l’hotel Indeco Swamimalai, situato nel piccolo centro di Swamimalai (6 km da Kumbakonam).
8°g. 15/2 Kumbakonam – Thanjavur – Tiruchirappalli
Prima di ripartire vale la pena visitare i due magnifici templi di epoca Chola dedicati a Shiva e dichiarati Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO che si trovano nei dintorni: l’Airavatesvara, dove la scalinata è scolpita con suggestivi elefanti e carri trainati da cavalli, e il Gangaikondacholapuram. Ci si dirige poi verso Thanjavur che dista 40 km, circa 1 ora di viaggio, un luogo che fu la capitale del grandioso impero dei Chola all’epoca della sua massima espansione, uno dei pochi regni che diffusero l’induismo oltre i confini dell’India. Si visita il famoso tempio shivaita di Brihadeshwara, patrimonio dell’UNESCO, edificato nell’XI secolo, che viene paragonato per la maestosità della struttura alle cattedrali europee. Ci si sposta quindi a Tiruchirappalli (59 km, 1 ora e mezza circa), dove si alloggia presso l’hotel Sangam.
9°g. 16/2 Tiruchirappalli – Chettinadu
Tiruchirappalli vanta un animatissimo bazaar e diversi templi importanti; ci si reca a visitare il più importante, il Sri Rangam (Ranganatha) dedicato a Vishnu che pare abbia 2000 anni di storia e fu edificato nella forma attuale tra il XIII e il XIV secolo e contiene anche un suo tempio che la tradizione afferma essersi autogenerato. Il luogo è famoso per i 7 cerchi di mura concentrici attorno al tempio centrale, ornati da 21 torri; si estende su un’area di 156 acri – è di fatto una cittadina religiosa, con innumerevoli avvenimenti quotidiani. Ci si reca anche al Forte, edificato su di un colle alto circa 90 mt, un luogo che nella storia ha vissuto innumerevoli battaglie; alla base si trova il tempio di Thayumanavar (VI secolo) dedicato a Shiva e sulla cima del colle, con una bella visuale, il tempio di Ganesh, del VII secolo. Completate le visite si parte per il Chettinadu, un’area che nel 2014 è stata inserita nel Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO per il valore artistico ed architettonico degli antichi palazzi appartenuti ai Chettiar, una comunità di mercanti che si arricchirono nel XIX secolo grazie alle attività bancarie e imprenditoriali nello Sri Lanka e nel sud-est asiatico. Nei 75 villaggi e paesi del Chettinadu costruirono un grande numero di magioni, sembra anche più di 10.000, straordinariamente opulente, dove in linea generale si riscontra al piano terra un’architettura tipica tamil, mentre i piani superiori hanno incorporato spesso un’influenza occidentale con l’utilizzo di materiali e competenze che provenivano da tutto il mondo. I villaggi furono costruiti in base a precise e sofisticate regole urbanistiche: strade ortogonali e particolari sistemi idrici. Dopo la seconda guerra mondiale gli affari non furono più così redditizi e la gran parte dei palazzi vennero lasciati andare in rovina. Il centro principale è Karaikuddi, dove si visitano due bei palazzi, mentre nel piccolo villaggio di Athangudi alcuni laboratori artigiani di piastrelle realizzate a mano, con i particolari disegni e modelli che decoravano i palazzi Chettiar. Si alloggia presso l’hotel Chettinadu Mansion a Kandukathan, una pittoresca residenza appartenente e abitata tuttora dalla famiglia originaria dove solo 12 camere delle oltre 100 sono state messe a disposizione dei clienti per preservare il patrimonio del Palazzo ed offrire un’atmosfera tranquilla e riservata, immersi nel passato.
10°g. 17/2 Chettinadu – Madurai
Completate le visite a Chettinad si parte verso est per Madurai, che da qui dista 90 km, circa due ore di viaggio. La città è edificata attorno al magnifico tempio di Meenakshi, dedicato al dio Shiva; ha una storia di 2000 anni che risale ai tempi della dinastia dei Panda, e la costruzione nella forma attuale con le quattro grandi torri perimetrali decorate con migliaia di statue è dovuta alla dinastia dei Nayaks del XVI secolo. Vi si svolgono continuamente cerimonie religiose e rituali a cui è molto interessante assistere, un luogo eccezionale per ammirare il colorato vigore induista; in particolare alla sera quando viene portata a spalla dai bramini con un seguito di devoti e tridenti fiammeggianti l’effige di Shiva per condurla tra il rullare dei tamburi nel tempio della dea Parbati, sua consorte, per trascorrervi la notte. È molto interessante anche il Palazzo edificato dal re Thirumalai della dinastia dei Nayak nel XVII secolo, presenta uno stile proprio che raccoglie elementi dravidici e rajput, e impressiona per i grandi colonnati. Si alloggia presso l’hotel Fortune Pandiyan.
11°g. 18/2 Madurai – Munnar
Si parte per il Kerala, la meta è Munnar, che dista 155 km, situata tra i bellissimi monti che lo separano dal Tamil Nadu. Il nome Munnar si ritiene che derivi da munu (tre) e aaru (fiume), riferendosi alla posizione strategica della località, che sorge alla confluenza di tre fiumi di montagna: Mudrapuzha, Nallathanni e Kundala. Situata a 1.600 metri sul livello del mare, durante il periodo coloniale era un luogo di rifugio prediletto dei britannici, per il clima e la tranquillità; nei dintorni si trova anche il monte più alto dell’India meridionale, l’Anamudi, di 2.695 mt. Oggi è il centro di un’area di piantagioni di tè e le dolci colline nei dintorni sono ammantate di piantagioni color smeraldo, curate ed accudite quasi fossero siepi ornamentali di quella che è la più grande regione di coltivazione del tè dell’India del Sud. L’origine di tutto questo si deve ad un ufficiale inglese che nel 1877 iniziò a piantare caffè, cardamomo e molte altre spezie ma ben presto scoprì che il terreno e l’ambiente erano ideali per la coltivazione del tè. Il tè di Munnar è pulito e mediamente tonico, di colore giallo dorato con una profondità di arancia, con un sapore corposo e vivace con un tocco di frutta e una nota sorprendentemente persistente di dolcezza nel finale. A Munnar si alloggia presso l’hotel Fort Munnar e si fa una piacevole passeggiata tra le piantagioni del tè per godere appieno di questi luoghi, con anche la visita del relativo museo, e si potrà partecipare ad una lezione di cucina.
12°g. 19/2 Munnar – Alappuzha
Oggi si raggiungono le rive dell’Oceano Indiano ad Alappuzha, che dista 170 km, circa 5 ore di viaggio. Questa località, ancora comunemente nota come Allapey, è il cuore delle “backwaters”, le lagune interne del Kerala, una regione tropicale con bellissimi spazi d’acqua collegati da un’ampia rete di canali, un mondo immerso in una rigogliosa vegetazione con villaggi, canoe spinte da pertiche, rivendite di toddy (una bevanda leggermente alcolica ricavata dalla linfa degli alberi di palma) dove ci si può muovere utilizzando le case galleggianti. Si sale a bordo di una di queste, che sarà il nostro “hotel” fino a domani, iniziando a navigare fra le verdissime risaie, ammirando le chiatte per il trasporto del raccolto e isolati villaggi che si affacciano sulle rive, dove la vita dei contadini prosegue immutata da secoli. Si attraversano laghi orlati di palme e disseminati di reti da pesca e percorrono canali dove fibra di cocco, copra (polpa di cocco disidratata) e anacardi vengono caricati sulle chiatte. Si cena a bordo del vascello, godendo di una delle esperienze più gradevoli e rilassanti che si possano fare nel Kerala.
13°g. 20/2 Alappuzha – Kovalam
Si lascia la casa galleggiante e si parte verso sud per Kovalam, che dista 165 km, circa 4 ore di viaggio; si alloggia presso l’hotel Travancore Heritage, dove sono disponibili trattamenti di terapia ayurvedica e massaggi. Il centro si affaccia in posizione panoramica su un’ampia spiaggia, un luogo che si presta in modo pressoché perfetto ad una pausa di relax.
14°g. 21/2 Kovalam
Giornata di relax.
PER CHI RIENTRA
15°g. Sabato 22 febbraio Kovalam – Trivandrum e volo di rientro
Ci si reca all’aeroporto di Trivandrum, che dista 20 km. Per chi è giunto con Air India il volo per Delhi è alle 6.05 con arrivo alle 10.45. Si parte da qui per Milano Malpensa alle 14.20 con arrivo alle 18.20; per Roma Fiumicino alle 13.05 arrivando via Parigi alle 23.15. Per i collegamenti con altre città o i voli offerti da altre compagnie contattare Amitaba.
ESTENSIONE: MARE TROPICALE E AYURVEDA
DURATA DEL SOGGIORNO: a discrezione dei partecipanti
22/2 e a seguire:
Kovalam, soggiorno di relax e ayurveda presso l’hotel Travancore Heritage.
PER CHI RIENTRA
Ci si reca all’aeroporto di Trivandrum, che dista 20 km. Per chi è giunto con Air India il volo per Delhi è alle 6.05 con arrivo alle 10.45. Si parte da qui per Milano Malpensa alle 14.20 con arrivo alle 18.20; per Roma Fiumicino alle 13.05 arrivando via Parigi alle 23.15. Per i collegamenti con altre città o i voli offerti da altre compagnie contattare Amitaba.
RICHIESTA INFORMAZIONI
Per qualsiasi domanda e curiosità,
compila tutti i campi del form:
DOCUMENTI DI VIAGGIO
PAESI E TRADIZIONI
Entra nella sezione dedicata agli approfondimenti culturali:

Donna Nakyas
GALLERIA FOTOGRAFICA
L’iscrizione e la partecipazione al viaggio è regolata dalle Condizioni Generali di Partecipazione; la quota include la polizza “Assistenza sanitaria, rimborso spese mediche e danneggiamento bagaglio” fornita da Europ Assistance, la polizza “Viaggi Rischio Zero” di UnipolSai Assicurazioni e la polizza “Filodiretto Protection” fornita da Nobis Compagnia di Assicurazioni. Le normative (Condizioni Generali e polizze assicurative) sono visibili nel sito di Amitaba e presso il nostro ufficio.
Amitaba S.r.l. è un operatore turistico legalmente costituito con sede in viale Ca’ Granda, 29 a Milano, iscritto al Registro Imprese della Camera di Commercio di Lecco col numero 313373, REA numero 1623197, partita IVA 13152290154. È autorizzato a svolgere la propria attività con licenza rilasciata con il decreto della Provincia di Milano numero 67762/00 del 30/10/2000. Amitaba S.r.l. ha stipulato ai sensi dell’art. 50 del Codice del Turismo (D.lgs 79/2011) una polizza per la Responsabilità Civile Professionale con la UnipolSai Assicurazioni n. 100073953 per un massimale di € 2.065.000,00.