India
Meraviglie del Karnataka
Da Goa a Badami, Hampi, Sravanabelagola e Mysore. Estensione iniziale “Natale a Goa”; Estensione finale “Kerala, relax tropicale”.

Donna del Tamil Nadu

Belur

Chitradurga

Goa, chiesa S. Francesco

Capodanno a Hampi









Sintesi del viaggio
Dopo la visita di Goa, enclave portoghese dell’India, si esplora il Karnataka da nord a sud arrivando fino a Mysore incontrando un insieme di siti storici che sono tra i più belli ed interessanti dell’India, e che fortunatamente non sono ancora stati raggiunti dal turismo di massa. La prima di queste gemme è Badami, dove sul lago Agastya in un contesto naturale stupendo si affacciano templi rupestri ed antiche fortificazioni; nei dintorni si visitano luoghi preziosi che stupiscono con i templi di Mahakuta, Pattadakal ed Aihole. La sera di Capodanno si arriva ad Hampi, il sito archeologico più stupefacente dell’India, dove l’interesse per le straordinarie opere dell’uomo è quasi superato dallo stupore che generano le forme plastiche delle rocce. Proseguendo verso sud si visitano il forte di Chitradurga, anche qui in un contesto di bellezza naturale sublime, ed i templi di Belur e Halebid, famosi per le strutture ornate da sculture finissime, per arrivare poi al santuario di Sravanabelagola, reso celebre tra gli amanti della cultura indiana per la gigantesca statua monolitica di Baubali e dove ha sede la tradizione jainista dei Digambara, i “Vestiti di Cielo”. Giunti a Mysore, che fu per sei secoli la capitale del regno dei Wodeyar fino all’indipendenza dell’India, si completa il tour con la visita del loro Palazzo e di questa interessante città e, nei dintorni, si completa con Somnathapura, l’antico tempio di epoca Hoysala, e l’isola fluviale di Srirangapatnam, con il grande tempio vishvaita e le opere in stile islamico lasciateci da Tippu Sultan. Si raggiunge quindi Bangalore per il volo di rientro.
- Goa
- Badami
- Mahakuta
- Pattadakal
- Aihole
- Hampi
- Chitradurga
- Chickmagalur
- Belur
- Halebidu
- Shravanabelagola
- Mysore
- Somanathapura
- Srirangapatna
- Bangalore
- Thiruvananthapuram
- Kovalam
Presentazione del viaggio
Sono previste due possibili estensioni. Un’estensione iniziale con partenza il 22/12, per un soggiorno di relax a Goa sull’Oceano Indiano nel periodo natalizio. Al termine è prevista un’estensione che porta in Kerala con un volo da Bangalore a Trivandrum; ci si accomoda presso un centro ayurvedico posizionato in un punto molto bello della costa; la durata suggerita è di sei notti, ma che può essere variata come si ritiene meglio.
NOTA TECNICA
Il viaggio si svolge in un’ottima stagione, soleggiata e piacevolmente calda. Per i trasporti si utilizzano veicoli comodi, dotati di aria condizionata e di recente immatricolazione. Le sistemazioni utilizzate sono tutte di ottimo livello ed alcune sono palazzi storici. Nel viaggio principale sono comprese le cene, incluso il cenone di Capodanno; non sono inclusi i pranzi per avere maggiore flessibilità nella gestione delle giornate. A Goa e durante le estensioni è prevista solo la colazione.
Programma del viaggio
ESTENSIONE INIZIALE, NATALE A GOA
1°g. Domenica 22 dicembre, volo per Goa
Per raggiungere Goa in India Amitaba utilizza voli Air India, Lufthansa, KLM, Etihad, Emirates o altre compagnie scelte dai viaggiatori. La maggioranza dei voli prevede un arrivo nel corso della giornata successiva; Amitaba può prenotare il volo preferito.
2°g. 23/12 Arrivo a Goa
All’aeroporto di Goa si viene ricevuti dal corrispondente indiano di Amitaba e ci si trasferisce all’hotel Casa Anjuna, una struttura tranquilla a pochi passi dalla spiaggia scelta per il suo sapore tradizionale, ma collocata in una zona dove vi sono diversi ristoranti e punti di ritrovo, e anche diversi centri che offrono sia massaggi che i trattamenti ayurvedici.
3°g. – 6°g. (24/12-27/12) Soggiorno a Goa
Soggiorno di relax. Il giorno 27 giungono in hotel i partecipanti che seguono la parte principale del viaggio.
PROGRAMMA PRINCIPALE
1°g. Giovedì 26 dicembre, volo per Goa
Per raggiungere Goa in India Amitaba utilizza voli Air India, Lufthansa, KLM, Etihad, Emirates o altre compagnie scelte dai viaggiatori. La maggioranza dei voli prevede un arrivo nel corso della giornata successiva; Amitaba può prenotare il volo preferito.
2°g. 27/12 Arrivo a Goa
All’aeroporto di Goa si viene ricevuti dal corrispondente indiano di Amitaba e ci si trasferisce all’hotel Casa Anjuna dove sono già presenti i partecipanti giunti a Goa per il Natale.
PROGRAMMA COMUNE
3°g. o 7°g. 28/12 Goa
Visita di Goa, dove i portoghesi giunsero nel XVI secolo e governarono fino al 1961, un passato che si riflette nel peculiare insieme architettonico e nella presenza di una grande comunità cristiana. Ci si reca a Vecchia Goa che fu la capitale dei portoghesi fino al XVII secolo, dove con una piacevole passeggiata si incontrano due siti che sono Patrimonio dell’Unesco, di cui il più famoso è la Basilica di Bon Jesus che custodisce i resti di San Francesco Saverio, la cui costruzione iniziò nel 1594. Sono molto belle anche la chiesa di San Francesco e la Cattedrale, mentre situata poco lontano, a pochi passi dall’arco di benvenuto dedicato a Vasco de Gama che si affaccia sul vecchio porto, vi è la chiesa di San Gaetano edificata prendendo a ispirazione la struttura della cattedrale di San Pietro a Roma. Si completa il tour con la visita di Panaji, il centro amministrativo del distretto di Goa, dove sono molto pittoreschi i “Quartieri Latini” e la cattedrale, edificata nel 1609.
4°g. o 8°g. 29/12 Goa – Badami
Si parte per Badami, che dista circa 250 km, un viaggio che impegna per almeno 7 ore; si segue per un tratto la costa verso sud entrando in Karnataka, quindi si procede verso nord est superando i colli coperti di foreste ed arrivando sul plateau agricolo giungendo nel tardo pomeriggio nel piccolo centro di Badami, dove si trova la stupenda vallata cinta da rocce arenarie rosse dove sorgeva questa antica capitale dei Chalukya, uno dei punti più evocativi dell’India. Si alloggia presso l’hotel storico Badami Court o simile.
5°g. o 9°g. 30/12 Badami, Mahakuta e Banashankari
Si dedica la mattina alle visite del sito archeologico di Badami, percorrendolo a piedi con una splendida passeggiata. I reperti più importanti sono i quattro templi rupestri edificati nel VI secolo, che presentano sculture magnifiche e suggestive; tre sono induisti dedicati uno a Shiva e due a Vishnu mentre il quarto, che fu il primo ad essere scolpito, è jainista. Sul lago di Agastya ai piedi delle colline, contornato quasi tutto dai ghat (scalinate), si affacciano due templi di pietra arenaria locale, dedicati a Shiva. Il forte che sovrasta i colli fu invece fatto costruire da Tippu Sultan nel XVIII secolo su fortificazioni precedenti che risalgono fino al V secolo; vi sono alcuni resti di quest’epoca più antica e torri d’avvistamento del XIV e XVI secolo. Nel pomeriggio ci si reca ai vicini templi di Mahakuta (16 km), ubicati dietro ai monti che cingono il bacino di Agastya, tutti dedicati a Shiva, che risalgono dal VI all’VIII secolo; il sito è molto vivo ed interessante, tra alberi secolari che sono un monumento della natura, con una vasca d’acqua alimentata da una fonte naturale, dove alcuni dei molti pellegrini che giungono fin qui fanno il bagno. Si prosegue per Banashankari, il tempio dedicato alla consorte di Shiva dove anche ai non induisti è consentito il darshan (vista) della divinità, anche questo molto frequentato dai pellegrini, nei pressi di un grande bacino artificiale di epoca Chalukya. Rientrando a Badami si fa una passeggiata nel mercato della cittadina.
6°g. o 10°g. 31/12 Badami – Pattadakal – Aihole – Hampi
Ci si sposta per un tratto verso est (22 km) attraverso le belle campagne di questa regione arrivando a Pattadakal, una delle tre capitali storiche dei Chalukya costruita sulle rive di un fiume, un sito Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Qui, all’interno del ben tenuto parco archeologico, si trovano diverse magnifiche opere templari che consentono di osservare il processo qui avvenuto di fusione armoniosa degli stili dell’india del nord e del sud, con le torri dei templi (gli shikara) di Galaganatha e Jambulinga curvilinee, secondo i dettami settentrionali, mentre quelle di Sangameshvara ed altri sono squadrate seguendo lo stile meridionale, e si ha una sintesi di stile nei due templi più importanti. Tra questi, il principale è il tempio di Virupaksha, costruito tra il 740 ed il 745 d.C. che è ancora attivo; all’interno le colonne rivelano bassorilievi di straordinario interesse ed una statua di Durga, a destra del tempio del lingam, che è tra le più rimarchevoli dell’India; di fronte, un gigantesco e ottimamente realizzato Nandi monolitico è curato con devozione da… 1300 anni. Dopo la visita si prosegue per Aihole, altri 23 km circa a nord est. Questo villaggio fu la prima capitale dei Chalukya e vi si trovano 22 siti archeologici, con anche diversi templi che sono di fatto fusi con le case del villaggio: gli archeologi ne hanno classificati più di 100. Il sito principale contiene due edifici maggiori ed alcuni più piccoli, con il richiamo principale dato dal tempio di Durga (VII secolo) che presenta, caso rarissimo per un tempio induista, un’abside circolare nella parte posteriore, con sculture di ottima fattura. E’ interessante anche salire la collina dove vi sono le mura della cittadella ed un isolato tempio jainista, anche per una visuale d’insieme. Si pranza ad Aihole e si procede ora per Hampi, situata circa 130 km a sud, dove si alloggia e si festeggia il nuovo anno presso l’hotel Welcome Heritage Shivavilas Palace.
7°g. o 11°g. 1/1 Hampi
Si dedica la giornata all’esplorazione del sito archeologico di Hampi, che dal 1986 è parte del Patrimonio Mondiale Unesco. Qui, nei pressi di un fiume che scorre tranquillo tra formazioni di rocce rosse dalle forme plastiche, si trovano i resti della capitale del potente impero Vijayanagara, una moltitudine di templi e rovine di edifici immersi in una natura stupenda. Dove sorge un grande tempio induista che i pellegrini raggiungono per i loro riti si trova un piccolo villaggio, che ora il governo indiano sta rimuovendo per non disturbare i siti archeologici, che è tutto quanto rimane di quello che nel XIV secolo fu il centro del grande regno induista che si oppose con successo all’espansione islamica nel meridione del Subcontinente fino alla sua soccombenza nel 1565. I punti artistici più celebri sono tantissimi, con i templi di Virupaksha, Vithala, Hazara Rama, Achuta Raya, il palazzo del Lotus Mahal e così via; ma la magia di Hampi si coglie anche solo passeggiando in questo grandioso insieme di storia e natura che ne fa uno dei luoghi imperdibili dell’India.
8°g. o 12°g. 2/1 Hampi – Chitradurga – Chikmagalur
Si lascia Hampi in direzione sud per Chitradurga, che dista circa 130 km. Qui si visita il grande forte edificato tra le rocce granitiche dalle forme meravigliosamente plastiche del monte che sorge ai margini della tranquilla e colorata cittadina. Fu il centro di un regno che divenne indipendente dal 1568 dopo la caduta dell’impero Vijayanagara di Hampi e rimase autonomo fino alla conquista da parte di Tippu Sultan alla fine del XVIII secolo; il nome ‘Chitra’, che significa ‘dipinto’, lo ha ricevuto per via dell’ambiente naturale particolare dove alcune rocce sembrano avere le forme di animali. Salendo oltre il cancello si superano diverse porte arrivando nella parte alta, dove vi sono due templi molto interessanti, ancora attivi, e chi è in grado può provare ad arrampicarsi lungo le ripide rocce aiutato da piccoli intagli arrivando sul panoramico basamento circolare che sovrasta il sito, un’opzione che però può essere pericolosa. Si prosegue quindi per Chikmagalur, circa 160 km a sud ovest, attraverso un bell’ambiente rurale. La tappa di oggi richiede in tutto da 6 a massimo 7 ore e mezza; si alloggia presso l’hotel The Gateway o simile.
9°g. o 13°g. 3/1 Chikmagalur – Belur – Halebid – Sravanabelagola – Mysore
Si visitano i gioielli architettonici della dinastia Hoysala, i templi di Belur e Halebid, edificati dove sorgevano le antiche capitali dinastiche Hoysala dal X al XII secolo. A Belur, situata a 25 km da Chikmagalur; all’interno delle mura del complesso vi sono diverse costruzioni che contornano il tempio di Vijaya Narayana: qui le sculture di finezza estrema rasentano una perfezione sovrannaturale, sia nel decoratissimo esterno che all’interno, dove si ha l’apice artistico in diverse figure ed in particolare nella rappresentazione di Mohini, forma femminile di Vishnu. Halebid, a 23 km da Belur, si chiamava in origine Dwarasamudra e fu la capitale del re Vishnuvardhana che vi fece erigere il celebre tempio dedicato a Shiva, una struttura molto particolare che presenta due cappelle affiancate che presentano ai loro ingressi due giganteschi Nandi monolitici, e sono collegate all’interno da un lungo colonnato. Anche qui si trovano sculture stupende eseguite nel particolare stile ornamentale del periodo Hoysala, e la struttura è analogamente posta sul tipico basamento che ne consente la circumambulazione ed è adornata da raffinate decorazioni in ogni suo punto. Dopo la visita si prosegue per Sravanbelagola, che dista 81 km, un antico sito e luogo di pellegrinaggio jainista che si sviluppò durante la dinastia Ganga, tra i secoli IX e X; ci sono due colline sacre, la Doddabetta o Vindyagiri e la Chikkabetta o Chandragiri, dove si trovano diversi templi jainisti. Il luogo è anche la sede principale dei Bhattaraka, o capi religiosi della tradizione jainista Digambara, i “Vestiti di Cielo” (asceti nudi). Si raggiunge con una scalinata la sommità del colle roccioso di Vindyagiri su cui è stata ricavata la colossale statua monolitica di Bahubali, alta 18 metri, che raffigura Bhagavan Gomatheshwara, che secondo la tradizione jainista fu il figlio minore di Adinath, il primo dei 24 illuminati, una figura molto venerata per la sua capacità di rinuncia ed ascetismo. E’ la più grande statua monolitica al mondo, una vera meraviglia non solo per le dimensioni ma per la qualità dell’esecuzione. Completata la visita si continua per Mysore, circa 80 km più a sud, dove si alloggia presso il Fortune Park JP Palace o simile (Southern Star).
10°g. o 14°g. 4/1 Mysore, Somanathapura e Srirangapatnam
La città di Mysore è stata il centro di un regno indipendente retto da un’unica dinastia dal 1399 al 1947, quando è divenuta parte dell’Unione Indiana; l’atmosfera della cittadina riflette questo prestigioso passato. Nel corso della mattina si effettua un’escursione a Somanathapura (36 km) dove si trova il tempio di Chennakesava edificato nel 1258, un esempio tra i più eccellenti dell’architettura Hoysala, che, come Belur e Halebid, colpisce per la qualità dei bassorilievi. Si prosegue per l’isola fluviale di Srirangapatnam (35 km) formata dal fiume Kaveri, dove si visitano il palazzo estivo di Tippu Sultan ed il mausoleo da lui costruito per il padre, Hyder Ali, dove riposa anche il suo corpo, magnifici esempi di architettura islamica. Ci si reca anche all’interno delle mura del grande forte, che fu conquistato dagli inglesi nel 1799, dove si trova il tempio vishvaita di Ranganatha, la cui origine risale alla dinastia Ganga nel IX secolo, Rientrati (23 km), nel pomeriggio ci si reca al Palazzo di Mysore, che è tutt’oggi la residenza ufficiale della famiglia reale e venne edificato a fine ‘800 dal 24° reggente della dinastia Wodeyar e si effettua un giro in città. Per chi fosse interessato, vi è la possibilità di visitare al tramonto il tempio di Bramasthanam, nei pressi di Mysore, edificato in stile keralese nell’ashram di Mata Amritanandamayi, dove si tiene una celebrazione dell’arati molto suggestiva.
PER CHI RIENTRA
11°g. o 15°g. 5/1 Mysore – Bangalore e volo di rientro
Si raggiunge l’aeroporto di Bangalore, che dista 155 km, un percorso che richiede almeno 4 ore. In funzione dell’orario dei voli di rientro si potrà valutare se fare un giro in città. La gran parte dei collegamenti per il rientro parte in serata con arrivo a destinazione nel corso della giornata successiva.
12°g. o 16°g. Domenica 6 gennaio, arrivo a destinazione
ESTENSIONE: KERALA, RELAX TROPICALE
(NB: il soggiorno può essere sia esteso che ridotto)
15°g. 5/1 Mysore – Bangalore – Trivandrum – Kovalam
Si raggiunge l’aeroporto di Bangalore, che dista 155 km, un percorso che richiede almeno 4 ore. Qui ci si imbarca sul volo per Trivandrum in Kerala; all’arrivo si viene ricevuti dal corrispondente locale di Amitaba e ci si trasferisce (20 km) presso il Travancore Heritage hotel.
12°g. – 16°g. o 16° – 20°g. (6/1 – 10/1) Kovalam, soggiorno di relax e ayurveda
Presso il Travancore Heritage hotel ci sono trattamenti di terapia ayurvedica e massaggi. Il centro si affaccia in posizione panoramica su un’ampia spiaggia, un luogo che si presta in modo pressoché perfetto ad una pausa di relax.
13°g. o 21°g. Sabato 11 gennaio, Kovalam – Trivandrum e volo di rientro
Ci si reca all’aeroporto di Trivandrum dove vi sono disponibili diversi collegamenti per l’Italia che giungono a destinazione nel corso della giornata.
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Donna Nakyas
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L’iscrizione e la partecipazione al viaggio è regolata dalle Condizioni Generali di Partecipazione; la quota include la polizza “Assistenza sanitaria, rimborso spese mediche e danneggiamento bagaglio” fornita da Europ Assistance, la polizza “Viaggi Rischio Zero” di UnipolSai Assicurazioni e la polizza “Filodiretto Protection” fornita da Nobis Compagnia di Assicurazioni. Le normative (Condizioni Generali e polizze assicurative) sono visibili nel sito di Amitaba e presso il nostro ufficio.
Amitaba S.r.l. è un operatore turistico legalmente costituito con sede in viale Ca’ Granda, 29 a Milano, iscritto al Registro Imprese della Camera di Commercio di Lecco col numero 313373, REA numero 1623197, partita IVA 13152290154. È autorizzato a svolgere la propria attività con licenza rilasciata con il decreto della Provincia di Milano numero 67762/00 del 30/10/2000. Amitaba S.r.l. ha stipulato ai sensi dell’art. 50 del Codice del Turismo (D.lgs 79/2011) una polizza per la Responsabilità Civile Professionale con la UnipolSai Assicurazioni n. 100073953 per un massimale di € 2.065.000,00.