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India


Le origini del Buddismo

Estensione finale: la vita del Budda


Bara Imambara, Lucknow

Sadhu indiani

Kushinagar

Sarnath

Rajghir

PARTENZA
26/12/2019
RITORNO
06/01/2020
PRE-ESTENSIONE
22/12/2019
ESTENSIONE
11/01/2020
2a ESTENSIONE
DURATA
12 – 17 – 21 giorni
PARTECIPANTI
GUIDA

 Sintesi del viaggio


Il viaggio porta a Bodhgaya, luogo storico dell’Illuminazione del Budda, a Varanasi, la città santa dell’India, e Sarnath, dove ebbero inizio gli insegnamenti del Budda: per visitare i siti storici ma anche per avvicinarne il più possibile il profondo spirito. Nei dintorni di Bodhgaya ci si reca a Gurpa, alla grotta di Makakala, allo Stupa di Sujata, a Nalanda ed a Rajghir. Saranno presenti a Bodhgaya molti Lama di diverse tradizioni e vi è la possibilità di incontrarli.

È prevista la possibilità, partendo alcuni giorni prima, di trascorre il Natale a Bodhgaya, avendo modo di esplorare questo magico luogo ancora più a fondo. L’estensione porta nei luoghi principali della vita del Buddha: Kushinagar, Lumbini, Shravasti e si completa con la visita di Lucknow.

Il cielo parla talvolta per bocca dei folli, degli ebbri e dei bambini.
  • Delhi
  • Gaya
  • Bodhgaya
  • Varanasi
  • Sarnath
  • Kushinagar
  • Lumbini
  • Shravasti
  • Lucknow
  • Nalanda
  • Rajgir

 Presentazione del viaggio


BODHGAYA

Bodhgaya è un villaggio nel cuore dell’antico regno Magadah, la terra santa del buddismo, cosparso di templi e monasteri di tutte le tradizioni buddiste (bhutanesi, birmani, giapponesi, tailandesi, tibetani, ecc.), dove sembra non essersi mai spento l’eco delle gesta di Budda. Dopo sei anni di ricerca spirituale e di stretta ascesi, Gautama interruppe l’austera disciplina a cui s’era sottoposto e s’incamminò lungo le rive del fiume Nairanjana che incornicia Bodhgaya, l’antica Uruvela. Qui si sedette sotto l’albero della bodhi (un ficus religiosa o pipal) ottenendo l’illuminazione completa e realizzando la mente dell’onniscienza. Accanto all’albero venne eretto dall’imperatore Ashoka, illustre pellegrino del II sec. a.C., un tempio (il bodhigara – da cui il nome di Bodhgaya) che esiste tuttora: il grande stupa, chiamato Mahabodhi, si trova al centro di un magnifico parco disseminato di stupa e di stele con sculture del Budda. Questo è il cuore del mondo buddista, meta di pellegrinaggio ininterrottamente da 2500 anni; qui anche la terra sembra risuonare delle preghiere accumulate in millenni di devozione e spesso tra gli stupa del giardino s’incontrano praticanti impegnati nell’esecuzione delle prostrazioni. L’albero che vi è custodito non è lo stesso di venticinque secoli or sono, poiché la pianta originale fu sradicata dai musulmani, ma è comunque un discendente diretto nato da un pollone del pipal originario che era stato portato anticamente in Sri Lanka.

NOTA TECNICA

Il clima nelle pianure gangetiche dell’India a fine dicembre ed a gennaio è secco ma può essere freddo, con temperature che in alcune occasioni di notte possono essere vicine allo zero; durante il giorno con il sole le temperature sono normalmente equivalenti alle nostre primaverili. È quindi necessario avere con sé anche degli indumenti caldi. Portare delle foto per l’iscrizione agli insegnamenti e per l’ingresso in Nepal se si segue l’estensione “La vita del Buddha”. La radiolina per sentire la traduzione ed i cuscini per sedersi a terra possono essere acquistati a Bodhgaya. Gli hotel utilizzati sono sempre tra i migliori disponibili ed a Bodhgaya l’hotel dove si alloggia è vicino al luogo degli insegnamenti ed al Mahabodhi. Per i trasferimenti si utilizzano veicoli privati dotati di aria condizionata.

 Programma del viaggio


ESTENSIONE INIZIALE: NATALE A BODHGAYA

1°g. Domenica 22 dicembre, volo per Delhi
Per raggiungere Delhi in India vi sono molti voli disponibili eseguiti da un gran numero di diverse compagnie e Amitaba prenota quello preferito dai viaggiatori. Il servizio di accoglimento in aeroporto a Delhi è previsto nella tarda mattina di lunedì 23; se si giunge in orari molto diversi o la sera precedente, Amitaba organizza l’accoglienza e il trasferimento in hotel chiedendo un piccolo contributo economico e le eventuali prenotazioni alberghiere aggiuntive richieste.

2°g. 23/12 Delhi
Accoglimento in aeroporto da parte del corrispondente indiano di Amitaba e trasferimento presso l’hotel Ashok Country Resort o simile nei pressi dell’aeroporto.

3°g. 24/12 Delhi – Gaya – Bodhgaya
Il volo della Air India per Gaya nel Bihar parte alle 12.10 con arrivo alle 13.40 (orari da confermare); dall’aeroporto ci si trasferisce alla vicina Bodhgaya (10 km), dove si alloggia presso l’hotel The Royal Residency. Nel tardo pomeriggio ci si reca al giardino del Mahabodhi per una prima visita al giardino dove si trovano l’albero dell’illuminazione del Budda ed il tempio tra bellissimi stupa.

4°g. 25/12 Natale a Bodhgaya
Si trascorre la giornata godendo delle opportunità offerte da Bodhgaya, in primo luogo l’immortale Mahabodhi. All’intorno vi sono molti templi e centri di diverse tradizioni buddiste, e si potrà scegliere con l’accompagnatrice quali si preferisce visitare. Tra i più significativi: il tempio bhutanese, il centro di meditazione zen, il Root Institute della FPMT, la grande statua del Buddha, il tempio nyingma, il Metta Buddharam (o tempio d’argento), il monastero di Tergar e così via.

5°g. e 6°g (26 – 27/12) Bodhgaya
Si prosegue con le visite, in questo periodo sono presenti a Bodhgaya molti Lama di diverse tradizioni e vi è la possibilità di incontrarli. Nel corso di queste due giornate ci si reca anche al centro Maitri, un’istituzione caritatevole fondata da Adriana Ferranti che si occupa di sostegno umanitario, in particolare dei lebbrosi, ed anche della cura degli animali.

PARTENZA DEL 26 DICEMBRE

1°g. Giovedì 26 dicembre, volo per Delhi
Per raggiungere Delhi in India vi sono molti voli disponibili eseguiti da un gran numero di diverse compagnie e Amitaba prenota quello preferito dai viaggiatori. È opportuno sceglierne uno che consenta una facile connessione con il volo per Gaya del 27/12; se per via del volo prescelto una connessione diretta non fisse possibile, Amitaba può predisporre ogni servizio ulteriore necessario (accoglienza, trasferimenti, hotel) chiedendo un piccolo contributo economico.

2°g. 27/12 Delhi – Gaya – Bodhgaya
Il volo della Air India per Gaya nel Bihar parte alle 12.10 con arrivo alle 13.40 (orari da confermare). All’arrivo si viene ricevuti dal corrispondente locale di Amitaba e ci si trasferisce alla vicina Bodhgaya (10 km), dove si alloggia presso l’hotel The Royal Residency e si incontrano l’accompagnatrice ed i partecipanti giunti qui in precedenza.

PROGRAMMA COMUNE

3°g. (o 7°g.) 28/12 Bodhgaya, cuore del mondo buddista
Ci reca al Mahabodhi, il giardino dove si trovano l’albero dell’illuminazione del Budda ed il tempio di Ashoka tra bellissimi stupa, un luogo che è il cuore pulsante del mondo buddista. Qui ad ogni ora del giorno e della sera un gran numero di devoti si raccoglie per le proprie pratiche: chi fa le prostrazioni, chi medita, chi recita i mantra, chi studia, chi esegue dei rituali, chi offre il Mandala, chi prega – un insieme molto intenso ma armonico e molto vivo. Nel corso del tempo all’intorno e nelle aree circostanti sono sorti un gran numero di templi ed istituti di diverse tradizioni (il tempio bhutanese, il centro di meditazione zen, il Root Institute della FPMT, la grande statua del Budda, il tempio nyingma, il Metta Buddharam (o tempio d’argento), il monastero di Tergar e così via. Saranno presenti a Bodhgaya molti Lama di diverse tradizioni e vi è la possibilità di incontrarli ed anche di partecipare agli insegnamenti che vengono conferiti. I tempi delle diverse visite vengono quindi scelti cercando di cogliere quello che vi è di più interessante.

4°g. (o 8°g.) 29/12 Bodhgaya, escursione a Gurpa
Il monte di Gurpa (o Kukkutapadagiri), a sud est di Bodhgaya, si raggiunge con circa due ore di guida. È un luogo bello e meta di pellegrinaggi, e richiede una salita lungo una lunga scalinata che arriva sulla cima. Secondo la tradizione sarà qui che il Buddha del futuro, Maitreya, riceverà i vestiti monastici custoditigli da Kassapa, discepolo del Budda storico, che, sempre secondo la tradizione, non morì ma entrò in samadhi qui ed ora riposa tra queste rocce in attesa di quel giorno d’auspicio.

5°g. (o 9°g.) 30/12 Bodhgaya, escursione alla grotta di Mahakala
Ci si reca nei pressi di Bodhgaya alla piccola grotta di Mahakala, che si raggiunge salendo le pendici del monte con un comodo sentiero. L’interno di questa venerata grotta ricorda la forma di una calotta cranica, ed è il luogo dove alcuni yogi tantrici si raccolsero in meditazione ed ebbero la visione di questo protettore del Dharma in forma terrifica, un sito che oggi è meta di pellegrinaggio. Nel tempo restante si continuano le attività a Bodhgaya.

6°g. (o 10°g.) 31/12 Bodhgaya, escursione allo Stupa di Sujata
Si parte dal Mahabody per una bella passeggiata che, attraverso la parte più tipicamente indiana di Bodhgaya, s’inoltra per una bella campagna arrivando al fiume Niranjana, dove il Budda visse i suoi sei anni di stretta ascesi, e raggiunge il tempio e lo Stupa dedicati a Sujata (la pastorella che offrì del latte e del riso al Budda al termine delle sue austerità); lo Stupa venne edificato nel secondo seco avanti Cristo. Il tempo richiesto per arrivare è di circa un’ora. Rientrati, si terrà anche del tempo libero per dare un’occhiata ai negozietti che qui pullulano, dove si trovano diverse cose interessanti.

7°g. (o 11°g.) 1/1/2020 Bodhgaya, escursione a Nalanda e Rajghir
Si raggiunge la grande università monastica di Nalanda (85 km). Secondo la tradizione fu fatta costruire dall’imperatore buddista Ashoka nel II secolo a.C. intorno allo stupa contenente le reliquie di Sariputra, uno dei principali discepoli di Budda. Gli scavi hanno rivelato l’esistenza di dieci monasteri, uno adiacente all’altro, e tre templi, oltre al maestoso stupa; Nalanda poteva ospitare circa diecimila studenti e pare che vi si tenessero fino a duecento corsi d’insegnamento al giorno su diversi temi. Fu certamente il centro di conoscenza più grande di quei tempi, dove studiarono alcune delle figure principali della tradizione buddista, tra cui: Nagarjuna, Shantideva, Aryadeva, Asanga e Naropa. All’inizio del XIII secolo le biblioteche furono incendiate, le sale di lettura ed i monasteri saccheggiati dalle ripetute incursioni musulmane che misero così fine alla gloriosa storia di Nalanda. Terminata la visita ci si sposta alla vicina Rajghir, antica capitale del regno Magadha, e ci reca nella zona collinare nei pressi del paese dove sorge il “Picco degli Avvoltoi” (si può salire usando una comoda seggiovia!). Fu qui che venne trasmessa la Prajnaparamita (il Sutra della saggezza) che segna l’inizio della tradizione del cosiddetto “secondo giro della ruota del Dharma”, il sentiero buddista Mahayana. Questo fu anche il luogo dove venne tenuto il primo concilio buddista; sulla sommità i giapponesi hanno costruito una “Pagoda della Pace”. Il sentiero da cui si scende transita da alcune importanti grotte di meditazione e dal sito del primo concilio. Dopo la visita si rientra a Bodhgaya, che da qui dista 70 km.

8°g. (o 12°g.) 2/1 Bodhgaya – Varanasi
Si parte con un veicolo privato alla volta di Varanasi, nello stato indiano dell’Uttar Pradesh, che dista circa 250 km, un viaggio di circa 6 ore. Qui ci si accomoda presso l’hotel Taj Gateways o il Ramada Plaza, i migliori della città. In serata si percorrono a piedi gli antichissimi ghat, le grandi gradinate che portano al sacro Gange, e ci si potrà sedere sulle rive del fiume al Dasashvamedh, il ghat principale, per osservare l’aarti, una splendida cerimonia officiata dai bramini vestiti con abiti da gran cerimonia tra i suoni di campanelle e salmodie vediche, con i bracieri fiammeggianti ruotati ad arte dagli officianti, mentre sul fiume scivolano i lumi appoggiati su foglie, un’offerta alla dea Ganga.

9°g. (o 13°g.) 3/1 Varanasi
Ci si reca al forte di Ramnagar, un palazzo del XVIII secolo in stile mughal posto panoramicamente sulla riva orientale del Gange dove vi è anche un vetusto museo, e, ai margini della città vecchia, si visitano l’ashram dell’esoterica scuola indiana degli Agora e l’Università di Benares, faro della cultura tradizionale indiana nel mondo. Ci si tuffa quindi nell’incredibile realtà della città vecchia di Varanasi, dove i vicoli sono così stretti che non circolano neppure i rikshò a pedali… ma dove riescono comunque a transitare vacche e bufali, con nonchalance, tra la moltitudine di gente e i banchetti che vendono di tutto. Colpiscono molto il visitatore i luoghi di cremazione, in particolare il più antico, dove tra tempietti, devoti, cani randagi, bovini e altissime cataste di legna polverosa ci sono sempre un gran numero di pire accese e spesso spuntano dai vicoli delle piccole processioni che portano fin qui i defunti: si dice che in questo luogo, tra i punti più sacri di tutta l’India, le pire siano al lavoro da oltre 10.000 anni!

10°g. (o 14°g.) 4/1 Varanasi e Sarnath
Ci si alza presto per ammirare il sorgere del sole da una barca portata a remi sulle acque del fiume. Dopo colazione ci si reca a Sarnath nei pressi di Varanasi (10 km), luogo legato alla memoria della prima predicazione del Budda, conosciuto come “primo giro della ruota del Dharma”, e centro di irradiazione della cultura buddista nel mondo. Il museo archeologico, il primo ad essere stato istituito in India, possiede inestimabili tesori d’arte dell’epoca Maurya (II secolo a.C.) ed il bellissimo Dhamekha Stupa nel Parco delle Gazzelle è di straordinaria suggestione; tutt’attorno vi sono monasteri buddisti di ogni tradizione. Si potrà anche visitare la scuola dell’organizzazione umanitaria del Progetto Alice diretta da Valentino Giacomin, che ha qui la propria sede principale. Il Progetto Alice svolge la propria missione mettendo a disposizione delle ragazze e dei ragazzi dei villaggi una scuola non confessionale con un completo programma di istruzione ispirato ai principi di consapevolezza propri dell’insegnamento buddista, formando anche insegnanti per la diffusione della scolarizzazione nell’India rurale. La sede di Sarnath è molto bella, con centinaia di bambini dall’aspetto sorridente e sereno, belli, puliti e ordinati con le eleganti divise blu. Qui si trovano anche uno stupa ed un tempio dedicato a Tara; il prossimo progetto è la costruzione di una grande statua di Maitreya. Rientrati in città, si avrà il tempo per un ultimo tuffo nell’incredibile realtà della città vecchia di Varanasi.

PER CHI RIENTRA

11°g. (o 15°g.) 5/1 Varanasi – Delhi e volo per l’Italia
Tempo libero fino al trasferimento in aeroporto per l’imbarco sul volo per Delhi accompagnati dal corrispondente locale di Amitaba. Giunti nella capitale, ci si trasferisce ai voli internazionali per il volo di rientro; la maggior parte dei voli parte tra le tarde ore della sera e le prime del mattino. Se si preferisse o fosse necessario per la scelta dei voli pernottare a Delhi, con un piccolo costo aggiuntivo Amitaba organizza ogni servizio necessario: trasferimenti, pernottamento presso l’hotel Ashok Country Resort o altri.

12°g. (o 16°g.) Lunedì 6 gennaio, arrivo a destinazione

ESTENSIONE: LA VITA DEL BUDDA

11°g. (o 15°g.) 5/1 Varanasi – Kushinagar
Si parte lasciando Varanasi verso nord per Kushinagar, coprendo la distanza di 230 km in circa 6/7 ore; si alloggia presso l’hotel Lotus Nikko. Kushinagar è un tranquillo villaggio con un giardino pieno di pace che circonda il tempio dove una statua che raffigura il Budda sdraiato sul fianco destro segna il punto in cui lasciò il corpo; nei pressi i resti di un antico stupa indicano il luogo dove venne allestita la pira per la Sua cremazione. Kushinagar ispira momenti di tranquilla contemplazione; nel tempio spesso si svolgono piccole cerimonie eseguite dai pellegrini giunti fin qui da tutto il mondo.

12°g. (o 16°g.) 6/1 Kushinagar – Lumbini (Nepal)
Chi lo desidera potrà tornare di prima mattina al sito sacro. Si parte quindi per Lumbini in Nepal, un percorso di circa 183 km che richiede approssimativamente 6 ore; il paese è a poca distanza dal confine. Sistemazione presso l’ottimo hotel Lumbini Hokke, posto in un giardino a breve distanza dai luogo della nascita del Budda.

13°g. (o 17°g.) 7/1 Lumbini
Si dedica la giornata alle visite. A Lumbini nacque il Budda; nel Giardino Sacro nel 1996 è stata portata alla luce una pietra che segna il punto dove si ritiene che sia avvenuta. Il sito è tranquillo ed è stata predisposta una vasta area protetta che si percorre a piedi o con i rikshò a pedali (meglio utilizzare questi perché è molto ampia) dove sono stati costruiti i monasteri di tante diverse tradizioni, molti dei quali interessanti da visitare; si ha così l’opportunità di vedere in un unico spazio i diversi stili dei templi buddisti dell’Asia. A breve distanza da quest’area si visitano le rovine di Kapilvastu, la cittadina, capitale dei Shakya, dove viveva Siddharta; su questo punto vi è però una controversia, perché alcuni studiosi danno il lustro di questo ruolo ad un altro omonimo sito archeologico in India – in ogni caso, si visitano entrambe le località!

14°g. (o 18°g.) 8/1 Lumbini – Shravasti (India)
Tornati in India ci si reca al sito indiano di Kapilvastu, ubicato nella località di Piprahwa a circa 110 km da Lumbini, molto meglio curato del ‘fratello’ nepalese. Si prosegue quindi per Shravasti, che da qui dista altri 126 km, un viaggio di circa 6 ore in tutto; si alloggia presso l’hotel Lotus Nikko. Shravasti fu capitale del Kosala ed è anche citata nel poema epico indiano della Mahabharata; le rovine di questa antica città sono venerate sia dai buddisti che dai jainisti perché qui predicò anche Mahavira, il loro maestro spirituale. Il Budda vi risedette per 25 stagioni delle piogge, in un giardino nei pressi della città che gli fu donato da un ricco discepolo che, secondo la tradizione, per acquistare questo bel terreno dovette ricoprirlo di monete d’oro da consegnare poi al re. Qui si trovano i resti di diversi monasteri e uno Stupa costruito sul luogo in cui il Budda compì dei miracoli ed a breve distanza si trovano le rovine dello stupa di Angulimala.

15°g. (o 19°g.) 9/1 Shravasti – Lucknow
Si lascia Shravasti in direzione sud ovest per Lucknow, capitale dello stato dell’Uttar Pradesh, che dista circa 180 km, un percorso di circa 5 ore. Lucknow è una città interessante, che per le sue caratteristiche culturali e ambientali si fregiava del nome di “Costantinopoli dell’India”. Si alloggia presso l’hotel Clarks Avadh.

16°g. (o 20°g.) 10/1 Lucknow – Delhi e volo di rientro
Ci si reca a visitare il sito di maggior interesse della città: il complesso di Bara Imambara, costruito nel 1784, dove la sala principale a volta, costruita senza pilastri di supporto, è tra le più ampie che si conoscano realizzate con mezzi tradizionali; la grande moschea e la parte chiamata “il labirinto” completano questo unico insieme. Il volo della Air India per Delhi parte alle 20.15 con arrivo alle 21.35 (orari da confermare), dove si procede con l’imbarco sul volo intercontinentale. La maggior parte dei voli di rientro parte tra le tarde ore della sera e le prime del mattino. Se si preferisse o fosse necessario per la scelta dei voli pernottare a Delhi, con un piccolo costo aggiuntivo Amitaba organizza ogni servizio necessario: trasferimenti, pernottamento presso l’hotel Ashok Country Resort o altri.

17°g. (o 21°g.) Sabato 11 gennaio, arrivo a destinazione

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Bodhgaya, monaci al Mahabodi
Bara Imambara, Lucknow
Sadhu indiani
Kushinagar
Sarnath
Rajghir

L’iscrizione e la partecipazione al viaggio è regolata dalle Condizioni Generali di Partecipazione; la quota include la polizza “Assistenza sanitaria, rimborso spese mediche e danneggiamento bagaglio” fornita da Europ Assistance, la polizza “Viaggi Rischio Zero” di UnipolSai Assicurazioni e la polizza “Filodiretto Protection” fornita da Nobis Compagnia di Assicurazioni. Le normative (Condizioni Generali e polizze assicurative) sono visibili nel sito di Amitaba e presso il nostro ufficio.

Amitaba S.r.l. è un operatore turistico legalmente costituito con sede in viale Ca’ Granda, 29 a Milano, iscritto al Registro Imprese della Camera di Commercio di Lecco col numero 313373, REA numero 1623197, partita IVA 13152290154. È autorizzato a svolgere la propria attività con licenza rilasciata con il decreto della Provincia di Milano numero 67762/00 del 30/10/2000. Amitaba S.r.l. ha stipulato ai sensi dell’art. 50 del Codice del Turismo (D.lgs 79/2011) una polizza per la Responsabilità Civile Professionale con la UnipolSai Assicurazioni n. 100073953 per un massimale di € 2.065.000,00.