Skip to main content

India


Lath Mar Holi e Holla Mohalla

Un entusiasmante incontro con la cultura ed il variopinto folclore


Barsana, Holi

Tomba di Akbar, Agra

Festival dei colori

Holi a Barsana

Holla Mohalla

PARTENZA
21/02/2018
RITORNO
05/03/2018
PRE-ESTENSIONE
ESTENSIONE
2a ESTENSIONE
DURATA
13 giorni
PARTECIPANTI
GUIDA

 Sintesi del viaggio


Arrivati in volo a Delhi si raggiungono Barsana e Nandgaon, nella terra di Krishna ai margini del fiume Yamuna dove si affacciano Vrindavan e Mathura, per assistere alle celebrazioni del Lath Mar Holi, la versione più strepitosa dei festeggiamenti per la primavera che ricorrono nell’India settentrionale. Dopo la visita di Fatepur Sikri ed Agra si rientra Delhi e si prosegue per Amritsar, celebre per il Tempio d’Oro, ed Anandpur Sahib, le città sante dei Sikh, per seguire il loro festival annuale, il pittoresco ed energetico Holla Mohalla.
Un viaggio ricchissimo ed intenso, per un contatto con la straordinaria vitalità dell’India, impreziosito anche dalla visita di imperdibili siti storici.

Il cielo parla talvolta per bocca dei folli, degli ebbri e dei bambini.
  • Delhi
  • Vrindavan
  • Mathura
  • Fatehpur Sikri
  • Agra
  • Delhi
  • Amritsar
  • Anandpur Sahib
  • Chandigarh
  • Delhi

 Presentazione del viaggio


Il viaggio è eseguibile anche come estensione del programma “India: Mahamastakabhisheka, il grande festival dei Jain“.

LATH MAR HOLI

Il festival di Holi, che è particolarmente sentito nelle regioni settentrionali dell’India, è la ricorrenza che dà il benvenuto alla primavera ed in ogni luogo ha dei propri connotati locali; ma la conclusione con una profusione di polveri colorate lanciate a tutti è una caratteristica comune. Il coloratissimo (anche … letteralmente!) evento del Lath Mar Holi che si tiene ogni anno a Barsana ed a Nandgaon si svolge un poco in anticipo rispetto ai festival che si tengono nel resto dell’India e coinvolge tutte le persone del luogo oltre ad un gran numero di pellegrini e visitatori, accorsi per celebrare Holi nel modo più intenso. Qui siamo nella terra di Krishna, dove secondo la tradizione Egli nacque ed incontrò la consorte Radha, e “Lath Mar” significa “colpiti coi bastoni”: che in effetti è quello che avviene al festival! Secondo la leggenda infatti in questa giornata Krishna si recò a visitare il villaggio della sua amata Radha e giuntovi iniziò a stuzzicare lei e le sue amiche; questo fece infuriare le donne del villaggio che lo cacciarono. Quindi da allora gli uomini del villaggio di Khrisna, Nandgaon, si recano a Bersana, dove vi è l’unico tempio indiano dedicato a Radha ed è il suo luogo di nascita, per i festeggiamenti del Holi. All’interno del tempio gli uomini, che spesso lanciano verso le donne parole provocanti, vengono accolti dalle ragazze del villaggio armate di lunghi bastoni che si cimentano nel gesto di picchiarli, mentre questi si proteggono con dei piccoli scudi tra una folla di persone che osannano e cantano inni sacri, uscendo poi da qui nelle strade e proseguendo con questi “duelli” mentre le persone si lanciano addosso polveri colorate e bidoni di acqua colorata. Il giorno successivo gli uomini di Barsana si recano a Nandgaon, dove le donne locali riservano loro il medesimo trattamento. L’atmosfera generale è elettrizzata anche per le abbondanti bevute di thandal, un cocktail che contiene diverse sostanze inebrianti tra cui anche del bhang preparato impastando dell’hashish, che viene utilizzato con la motivazione di entrare più intensamente in contatto con le figure divine. Si dice che le donne del villaggio inizino a preparasi già un mese prima della ricorrenza, mangiando cibi nutrienti che le rendano forti per la grande occasione.

HOLLA MOHALLA

Il grande festival Sikh del Holla Mohalla inizia il giorno successivo alla festa di Holi; il nome ne rivela lo spirito, poiché “Holla” deriva dalla parola halla, che significa carica militare, mentre “Mohalla” significa colonna militare, si intende così il significato di “carica dell’esercito”. Questo importante raduno iniziò nel 1701 con il decimo guru dei Sikh, Gobind Singh; lo scopo era incontrarsi per eseguire esercitazioni e finte battaglie per ricordare alle persone la qualità del valore e la necessità di essere sempre pronti ad affrontare ogni ostacolo per difendere i principi nobili. Si tenga presente che in quel periodo i Sikh erano impegnati nella guerra con l’impero islamico dei Mughal e gli attori principali dell’evento erano, e sono tutt’ora, i Nihang Singh, ovvero l’esercito fondato dal decimo Guru. Le giornate al festival iniziano con le preghiere nei templi, a cui seguono gare di corsa coi cavalli con l’esibizione di diverse prodezze, dimostrazioni dell’arte del combattimento con la spada e del tiro con l’arco, ed anche battaglie simulate accompagnate dal tuono dei cannoni, un crescendo che culmina con la grande parata in cui i Nihang Singhs sfoggiano con grande orgoglio le uniformi tradizionali, ma sempre intervallato da momenti di preghiera ed incontri religiosi in cui vengono glorificati i valori su cui si fonda il movimento. Il festival dà così l’opportunità di condividere il peculiare e colorato mondo etico dei guerrieri Sikh, dove la forza è posta al servizio del cuore, e di immergersi nei costumi di questa parte importante dell’incredibile universo culturale indiano.

NOTA TECNICA

Il viaggio si svolge in un’ottima stagione, soleggiata e piacevolmente calda. Per i trasporti si utilizzano veicoli comodi, dotati di aria condizionata e di recente immatricolazione. Le sistemazioni utilizzate sono tutte di buon livello; ad Anandphur Sahib sono previste tre notti in un campo attrezzato: le tende sono arredate con letti e lenzuola e sono fornite di servizi e doccia; le temperature previste qui vanno da un minimo di 15°C. – 17°C, notturni a massime diurne che possono arrivare a 30°C. o poco più.

 Programma del viaggio


1°g.    Mercoledì 21 febbraio, volo per Delhi 
Per raggiungere Delhi in India Amitaba utilizza voli Lufthansa, KLM, Etihad, Emirates o altre compagnie scelte dai viaggiatori. Il volo suggerito per questo viaggio, che fa da riferimento per i servizi offerti, è della Etihad con partenza da Milano Malpensa alle 10.00 e arrivo ad Abu Dhabi alle 19.20 o da Roma Fiumicino alle 10.40 e arrivo a Abu Dhabi alle 19.30. Per i collegamenti da altre città o per gli orari di altre compagnie contattare Amitaba.

2°g.    22/2 Delhi
Si riparte da Abu Dhabi alle 2.55 con arrivo a Delhi alle 7.55, dove si viene accolti dal corrispondente locale di Amitaba. Trasferimento all’hotel Ashok Country Resort nei pressi dell’aeroporto, dove nel pomeriggio ci si incontrerà con la guida indiana che parla la lingua italiana e le persone che hanno seguito il programma “India: Mahamastakabhisheka, il grande festival dei Jain”.

3°g.    23/2 Delhi – Vrindavan – Mathura
Si lascia la capitale per Vrindavan e Mathura, circa 185 km, un percorso che richiede 4 o 5 ore. Queste due cittadine affacciate sul fiume Yamuna sono sacre a Krishna, la veneratissima ottava manifestazione di Vishnu, una meta di pellegrinaggio molto importante dell’India. Secondo la tradizione Egli soggiornò a Vrindavam nel periodo della fanciullezza e per questo vi si trovano centinaia di templi dedicati alla sua figura a volte associata alla consorte Radha; di questi i più importanti sono il Banke Bihari e l’Iskon. Mathura fu il luogo della nascita ed anche qui vi è una profusione di templi; lungo il fiume un gran numero di scalinate consentono le abluzioni dei fedeli. Ci si sistema presso l’hotel Brijwasi Lands Inn o simile. Tempo permettendo, si completa la giornata con una visita al tempio di Dwarkadheesh, il più importante, dove però a volte nel periodo di Holi non è concessa l’accesso interno.

4°g.    24/2 Mathura: Lath Mar Holi a Barsana
Ci si reca a Barsana (42 km) dove si dedica la giornata a seguire la festa di Lath Mar Holi; si ricorda ai partecipanti che nelle giornate di oggi e domani è molto probabile venire sporcati da acque colorate e polveri, ed è quindi opportuno indossare vestiti idonei e per chi fa delle foto avere modo di proteggere l’attrezzatura. Oggi è il giorno in cui gli uomini si recano al tempio di Radha, dando il via alle celebrazioni.

5°g.    25/2 Mathura: Lath Mar Holi a Nandgaon; Fatepur Sikri – Agra
Ci si reca a Nandgaon dove gli uomini di Barsana ricambiano la visita e le donne del luogo riservano loro la medesima accoglienza preparata da quelle dell’altro villaggio! Si lascia quindi Nandgaon per Fatehpur Sikri (80 km); fu costruita da Akbar per fungere da capitale, ma venne abbandonata per la carenza d’acqua ed è splendidamente conservata. Dopo la visita di prosegue per Agra, che dista 36 km; si alloggia presso l’hotel Crysatal Sarovar Premiere o simile.

6°g.    26/2 Agra – Delhi
Ci si reca al Taj Mahal all’alba per godere di uno dei momenti più magici offerti da questo armonioso mausoleo, divenuto simbolo dell’India. Nel corso della mattina ci si reca poi al Forte Rosso, il magnifico palazzo – fortezza degli imperatori Mughal dell’India la cui costruzione venne iniziata dall’imperatore Akbar nel 1565. Prima di lasciare Agra ci si reca al mausoleo di Sikandra, dove sono conservati i resti di Akbar. Si parte quindi per Delhi, che dista circa 250 km, un viaggio che richiede massimo 4 ore; si alloggia presso l’hotel Royal Plaza o simile.

7°g.    27/2 Delhi – Amritsar 
Si prende il treno per Amritsar che parte alle 7.20 con arrivo alle 13.45; l’hotel fornisce una prima colazione al sacco. A destinazione ci si accomoda presso l’hotel Best Western Merrion o simile, pomeriggio libero. Dopo cena verso le 21.00 ci si reca al Tempio d’Oro per assistere alla cerimonia serale del Palkhi Sahib, che si tiene alle 22.15. Ogni sera, dopo una giornata di preghiere e devozioni, viene preparata una portantina (il Palkhi) placcata di oro e d’argento ed adorna di fiori dove viene riposto su cuscini di broccato di seta il testo sacro dei Sikh, il Guru Grant Sahib, per portarlo per la notte dal tempio al trono dell’Akal Takht: il Maestro esce con il testo sacro riposto su di un cuscino sopra al proprio capo e, con grande solennità, lo ripone sui cuscini del Palkhi Sahib e al canto di inni accompagnati dai tamburi viene portato sul trono.

8°g.    28/2 Amritsar
Si visita con calma il Tempio d’Oro, uno dei luoghi magici dell’India, centro della sacralità per la religione Sikh. Le origini del luogo sono antichissime, in passato il lago era immerso nella foresta ed era un luogo di ritiro e meditazione per gli eremiti; pare che lo stesso Buddha giunse fin qui. Il fondatore della religione Sikh, Guru Nanak (1469-1539), visse qui e vi meditò a lungo; dopo la sua morte i discepoli continuarono a frequentare il luogo che in breve divenne il centro della loro religione.  Nel tempio costruito sull’acqua della grande vasca è custodito il Guru Grant, il testo religioso dei Sikh, che viene recitato con toni melodiosi che pervadono lo spazio santo, ispirando i presenti ad un’apertura spirituale. Attorno vi sono devoti e pellegrini, un insieme molto bello; chi lo desidera può mangiare qui, il cibo è offerto a tutti i visitatori. Nel pomeriggio verso le 16.00 ci si reca al punto di confine col Pakistan di Wagah (35 km), l’unico passaggio di frontiera aperto tra i due Paesi, per la cerimonia del ritiro della bandiera che si svolge alle 17.00; l’evento è diventato una specie di spettacolo nazionale con i soldati delle due parti che fanno una parata militare, interessante da vedere. Rientrando ad Amritsar ci si reca a visitare i templi di Durgiana, del XVI secolo dedicato a Durga, e di Mata Mandir, dove la sera è interessante osservare le famiglie indiane che vi si recano.

9°g.    1/3 Amritsar – Anandpur Sahib
Oggi ci si trasferisce ad Anandpur Sahib, che dista circa 195 km, uno dei centri storicamente più importanti della tradizione Sikh, il cui nome significa “Città della beatitudine”. Fu qui che nel 1699 Guru Gobind Singh fondò l’ordine dei santi guerrieri Sikh, caratterizzato da un’etica cavalleresca protesa all’aiuto dei deboli ed alla difesa dalla tirannia, dove il valore militare è soggetto agli scopi per i quali è nato: ed in effetti la prodezza degli eserciti Sikh è poi divenuta celebre nel mondo. Il grande festival del Holla Mohalla è una celebrazione di questo nobile intento marziale ed oggi anche della storia che ha contribuito a creare. L’alloggio per le tre notti di permanenza al festival è in un campo attrezzato, dove si utilizzano tende arredate dotate di servizi igienici e doccia, ed i pasti si consumano qui; chi vorrà potrà anche condividere il cibo vegetariano preparato dai volontari Sikh per i pellegrini ed i visitatori, una pratica di assistenza e generosità chiamata “Gurdwara”: anche questo fa parte della tradizionale ospitalità di quest’ordine religioso.

10°g. – 11°g. (2 e 3/3) Anandpur Sahib: Holla Mohalla
Si trascorrono queste due giornate seguendo gli eventi del festival.

12°g.    4/3 Anandpur Sahib – Chandigarh – Delhi e volo di rientro
Si parte presto per Chandigarh, che dista circa 95 km, dove il volo per Delhi parte alle 12.00 con arrivo alle 13.00 (orari da confermare). All’arrivo ci si trasferisce alle partenza internazionali per il volo di rientro; la Etihad parte alle 17.50 per Abu Dhabi con arrivo alle 20.30.

13°g.    Lunedì 5 marzo, arrivo a destinazione
Si prosegue per Milano Malpensa alle 2.50 con arrivo alle 7.00  o per Roma Fiumicino alle 2.25 con arrivo alle 6.15. Per gli orari di altre destinazioni contattare Amitaba.

RICHIESTA INFORMAZIONI

Per qualsiasi domanda e curiosità,
compila tutti i campi del form:

 DOCUMENTI DI VIAGGIO

PAESI E TRADIZIONI

Entra nella sezione dedicata agli approfondimenti culturali:

Donna Nakyas

 GALLERIA FOTOGRAFICA

Holla Mohalla
Barsana, Holi
Tomba di Akbar, Agra
Festival dei colori
Holi a Barsana
Holla Mohalla

L’iscrizione e la partecipazione al viaggio è regolata dalle Condizioni Generali di Partecipazione; la quota include la polizza “Assistenza sanitaria, rimborso spese mediche e danneggiamento bagaglio” fornita da Europ Assistance, la polizza “Viaggi Rischio Zero” di UnipolSai Assicurazioni e la polizza “Filodiretto Protection” fornita da Nobis Compagnia di Assicurazioni. Le normative (Condizioni Generali e polizze assicurative) sono visibili nel sito di Amitaba e presso il nostro ufficio.

Amitaba S.r.l. è un operatore turistico legalmente costituito con sede in viale Ca’ Granda, 29 a Milano, iscritto al Registro Imprese della Camera di Commercio di Lecco col numero 313373, REA numero 1623197, partita IVA 13152290154. È autorizzato a svolgere la propria attività con licenza rilasciata con il decreto della Provincia di Milano numero 67762/00 del 30/10/2000. Amitaba S.r.l. ha stipulato ai sensi dell’art. 50 del Codice del Turismo (D.lgs 79/2011) una polizza per la Responsabilità Civile Professionale con la UnipolSai Assicurazioni n. 100073953 per un massimale di € 2.065.000,00.