India
Regioni gangetiche e Capodanno a Varanasi
Estensione: Kalachakra a Bodhgaya, rientro il 16 o il 22/1/2017









Sintesi del viaggio
Il viaggio offre un compendio di quanto di più interessante si incontra nella magica India gangetica, si toccano luoghi intensamente spirituali, siti archeologici e storici anche fuori dagli usuali circuiti turistici: dopo una visita di Delhi si raggiunge Gwalior e si segue un percorso che porta a Datya, Orchha, Dubhela e Khajuraho arrivando poi da qui in volo a Varanasi per la notte di Capodanno. Si continua per Bodhgaya, dove si giunge all’inizio del grande raduno spirituale del Kalachakra condotto da SS il Dalai Lama, e si visitano Nalanda e Rajghir. Si potrà quindi scegliere se rientrare o fermarsi a Bodhagaya per il Kalachakra.
- Delhi
- Gwalior
- Datya
- Orchha
- Dhubela
- Khajuraho
- Varanasi
- Bodhgaya
- Nalanda
- Rajghir
- Patna
Presentazione del viaggio
NOTA TECNICA
Il clima nelle pianure gangetiche dell’India a gennaio è secco ma può essere freddo, con temperature che in alcune occasioni di notte possono avvicinarsi allo zero; durante il giorno con il sole le temperature sono normalmente equivalenti alle nostre primaverili. E’ quindi necessario avere con sé anche degli indumenti caldi. Gli hotel sono tutti di qualità e per i trasporti si utilizzano veicoli privati di recente immatricolazione; è previsto un tratto di treno tra Delhi e Gwalior, circa 3 ore e mezza.
Programma del viaggio
1°g. Lunedì 26 dicembre, partenza per Delhi
Per raggiungere Delhi Amitaba utilizza voli Etihad, Lufthansa, KLM o di altre compagnie scelte dai viaggiatori. La maggior parte dei voli tra l’Italia e Delhi parte nel pomeriggio o alla sera con arrivo nelle prime ore del mattino successivo.
2°g. 27/12 Delhi
Arrivo a Delhi e accoglienza in aeroporto da parte del corrispondente indiano di Amitaba; Teresa Bianca, che accompagna il viaggio, sarà già a Delhi in attesa dei partecipanti. Oggi si prevede la visita dei siti classici della città, iniziando dal Red Fort e dalla grande moschea. La sistemazione è presso l’hotel Royal Plaza nel centro di Delhi; se per via degli orari di volo fosse necessario o preferibile utilizzare una notte in hotel anche il 26/12 questa verrà addebitata a parte.
3°g. 28/12 Delhi – Gwalior
Il treno per Gwalior parte alle 6,00 con arrivo previsto alle 9,35. Qui è in attesa dei partecipanti l’autista con il mezzo che verrà utilizzato fino a Khajuraho. Si visitano il tempio Teli Ka Mandir dedicato a Vishnu, che risale al IX secolo, e il sontuoso palazzo di Jai Vilas, tutt’ora residenza della famiglia reale dei Scindia, che all’interno espone un misto di stili tipicamente eccessivi, ma che proprio per questo creano un ambiente unico nel suo genere. Nel pomeriggio ci si reca a visitare il forte costruito sul monte che domina la città, che si raggiunge risalendo una valle contornata da ripide falesie che rivelano delle splendide statue jainiste, capolavori di scultura rupestre; nell’aera del forte, le cui parti principali risalgono al XV secolo, si trovano anche alcuni antichi templi di squisita fattura. Si alloggia presso l’hotel Gwalior Regency.
4°g. 29/12 Gwalior – Datya – Orchha
Si lascia Gwalior in direzione est arrivando dopo circa 50 km di guida a Datya, un interessante villaggio dove si trova il magnifico Palazzo Govinda, costruito nel 1620 da Bir Singh sul bordo di un laghetto. E’ un vero gioiello dell’architettura indiana, con corridoi e ponti che intersecandosi tra ricami di pietra su più piani sovrapposti formano un grandioso Mandala tridimensionale. Si prosegue da qui per Orchha, che dista circa 75 km, dove si alloggia presso l’hotel Amar Mahal. Orchha è un tranquillo villaggio che nel XVII secolo fu la capitale di un regno Bundela creato dal condottiero rajput Bir Singh Deo sotto la protezione dei Moghul. Del suo periodo d’oro restano palazzi e templi di grande bellezza, tra cui il Palazzo Jahangir, costruito per una visita dell’imperatore in un caratteristico stile dove elementi architettonici induisti si integrano in un’architettura d’impronta moghul. Orchha è un luogo che i conoscitori dell’India annoverano tra i più interessanti per il connubio tra la realtà rurale dell’India, fatta di una vita semplice ma animata da forti momenti di devozione, ambientata tra i magnifici resti di un passato che rivela una gloria impensabile.
5°g. 30/12 Orchha – Dhubela – Khajuraho
Si completano le visite a Orchha e quindi si parte per Khajuraho che dista circa 170 km, un percorso di circa 4 ore attraverso un ambiente rurale con anche aree piuttosto selvagge. Dopo circa 100 km si sosta a Dhubela dove nel vecchio forte si trova un museo con reperti del periodo Chandela e statue dei culti Shakti; nei pressi si possono visitare interessanti rovine e due magnifici mausolei, incredibili opere d’arte indiana, situati in un’area rurale al di fuori de tempo, molto piacevole da esplorare. Si prosegue per Khajuraho, dove si alloggia presso l’hotel Radisson Jass.
6°g. 31/12 Khajuraho – Varanasi
Si visitano i famosi templi di epoca Chandela, costruiti tra il X e il XIII secolo, capolavori del medioevo indiano universalmente celebri anche per le sculture che rappresentano il maithuna, la congiunzione mistica del principio maschile e femminile. E’ molto interessante anche il vicino sito jainista con i templi dedicati al Thirtankara Jaina. Il volo per Varanasi parte alle 14.05 con arrivo alle 15.55 (orari da confermare). Accoglienza in aeroporto da parte del nuovo autista; si alloggia presso l’hotel Taj Gateway (gateway.tels.com/en-in/ganges-varanasi). Si iniziano subito le esplorazioni raggiungendo con una passeggiata nella città vecchia gli antichissimi Ghat, le grandi gradinate che portano al sacro Gange, e al calar del sole ci si potrà sedere sulle rive del fiume al ghat principale, il Dasashvamedh, per osservare l’aarati, uno splendido rito officiata dai bramini vestiti con abiti da gran cerimonia tra i suoni di campanelle e salmodie vediche, con i bracieri fiammeggianti ruotati ad arte dagli officianti, mentre sul fiume scivolano i lumi appoggiati su foglie, un’offerta alla dea Ganga. Un momento particolarmente intenso e coinvolgente, in un luogo decisamente magico, per chiudere il 2016! Si rientra in hotel per la cena.
7°g. 1/1/2017 Varanasi
Dopo colazione ci si reca a Sarnath nei pressi di Varanasi (10 km), luogo legato alla memoria della prima predicazione del Buddha e centro di irradiazione della cultura buddista nel mondo. Il museo archeologico, il primo ad essere stato istituito in India, possiede inestimabili tesori d’arte dell’epoca Maurya (II secolo a.C.) e il Dhamekha Stupa nel Parco delle Gazzelle è di straordinaria suggestione; tutt’attorno vi sono monasteri buddisti di ogni tradizione. Qui ha la sede l’organizzazione umanitaria Progetto Alice, diretta da Valentino Giacomin, che potrà essere visitata. Svolge la propria missione mettendo a disposizione delle ragazze e dei ragazzi dei villaggi una scuola non confessionale con un completo programma di istruzione ispirato ai principi di consapevolezza propri dell’insegnamento buddista, formando anche insegnanti per la diffusione della scolarizzazione nell’India rurale. Tornati a Varanasi ci si tuffa nell’incredibile realtà della città vecchia, dove i vicoli sono così stretti che non circolano neppure i rikshò a pedali… ma dove riescono comunque a transitare vacche e bufali, con nonchalance, tra la moltitudine di gente e i banchetti che vendono di tutto. Colpiscono molto il visitatore i luoghi di cremazione, in particolare il più antico, dove tra tempietti, devoti, cani randagi, bovini e altissime cataste di legna polverosa ci sono sempre un gran numero di pire accese e spesso spuntano dai vicoli piccole processioni che portano fin qui i defunti: si dice che in questo luogo, tra i punti più sacri di tutta l’India, le pire siano al lavoro da oltre 10.000 anni!
8°g. 2/1 Varanasi – Bodhgaya
Ci si alza presto per andare ad ammirare l’alba sul Gange con la barca. Dopo colazione si parte per Bodhgaya, che dista 255 km, un viaggio di circa 6 ore. Si giunge qui alla vigilia del grande raduno buddista del Kalachakra, quando SS il Dalai Lama tra il 3 e il 14 gennaio tiene un importante ciclo di insegnamenti e conferisce questa importante trasmissione spirituale: un momento molto intenso che attira migliaia di monaci e stuoli di pellegrini. Si alloggia presso l’hotel Lotus Nikko, il migliore disponibile situato a pochi passi dal Mahabodi. Chi si fermerà a Bodhgaya per seguire questo grande evento e chi è interessato ad entrare nell’area degli insegnamenti dovrà effettuare la registrazione (serve una foto).
9°g. 3/1 Bodhgaya
A Bodhgaya si trova un gran numero di monasteri dove in questa importante ricorrenza vi saranno alcuni importanti Lama presenti; ma il punto focale, il magnete assoluto, è il Mahabodi, il sacro Stupa nel giardino dell’illuminazione del Buddha, un luogo dove a molti viene spontaneo eseguire le circumambulazioni recitando mantra e sedersi a meditare tra gli stupa del giardino. Qui durante il Kalachakra anziché essere ‘soli’ si condividerà lo spazio con migliaia di monaci e pellegrini, immergendosi così in una potente, inimmaginabile onda devozionale. Nell’area degli insegnamenti oggi iniziano le attività con la consacrazione del luogo, un preliminare necessario per poter iniziare la costruzione del grande mandala sabbia utilizzato per la trasmissione.
10°g. 4/1 Bodhgaya, escursione a Rajghir e Nalanda
Ci si reca a Nalanda, 84 km a nord est di Bodhgaya. La grande università monastica di Nalanda secondo la tradizione fu fatta costruire dall’imperatore buddista Ashoka nel II secolo a.C. intorno allo stupa contenente le reliquie di Sariputra, uno dei principali discepoli di Buddha. Gli scavi hanno rivelato l’esistenza di dieci monasteri, uno adiacente all’altro, e tre templi, oltre al maestoso stupa; Nalanda poteva ospitare circa diecimila studenti e pare che vi si tenessero fino a duecento corsi d’insegnamento al giorno su diversi temi. Fu certamente il centro di conoscenza più grande di quei tempi, dove risplesero alcune delle figure principali della tradizione buddista, tra cui: Nagarjuna, Shantideva, Aryadeva, Asanga e Naropa. All’inizio del XIII secolo le biblioteche furono incendiate, le sale di lettura e i monasteri saccheggiati dalle ripetute incursioni musulmane che misero così fine alla gloriosa storia di Nalanda. Tornando verso Bodhgaya si arriva a Rajghir (15 km); nella zona collinare nei pressi del paese sorge il “picco degli avvoltoi”, dove venne trasmessa la Prajnaparamita (il sutra della saggezza) che segna l’inizio della tradizione del cosiddetto ‘secondo giro della ruota del Dharma’, il sentiero buddista mahayana; per salire (se funziona) c’è anche una seggiovia! La panoramica via del sentiero di discesa transita dal punto dove venne tenuto il primo concilio buddista.
PER CHI RIENTRA
11°g. 5/1 Bodhgaya – Patna – Delhi e volo di rientro
Si salutano l’accompagnatrice e le persone che si fermano a Bodhgaya e accompagnati da autista del corrispondente locale di Amitaba si raggiunge l’aeroporto di Patna per imbarcarsi sul volo per Delhi alle 17.55 con arrivo alle 19.00 (orari da confermare); giunti a Delhi si procede con l’imbarco sul volo intercontinentale. La maggior parte dei voli per l’Europa parte tra le tarde ore della sera e le prime del mattino; se la sera del 5/1 a Delhi fosse utile disporre di un hotel Amitaba potrà prenotarlo e predisporre ogni altro servizio necessario con un piccolo costo aggiuntivo.
12°g. Venerdì 6 gennaio, arrivo a destinazione.
PER CHI SI FERMA A BODHGAYA
Dal 5/1 ed a seguire: vedi il programma Insegnamenti e conferimento dell’iniziazione di Kalachakra.
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Varanasi
L’iscrizione e la partecipazione al viaggio è regolata dalle Condizioni Generali di Partecipazione; la quota include la polizza “Assistenza sanitaria, rimborso spese mediche e danneggiamento bagaglio” fornita da Europ Assistance, la polizza “Viaggi Rischio Zero” di UnipolSai Assicurazioni e la polizza “Filodiretto Protection” fornita da Nobis Compagnia di Assicurazioni. Le normative (Condizioni Generali e polizze assicurative) sono visibili nel sito di Amitaba e presso il nostro ufficio.
Amitaba S.r.l. è un operatore turistico legalmente costituito con sede in viale Ca’ Granda, 29 a Milano, iscritto al Registro Imprese della Camera di Commercio di Lecco col numero 313373, REA numero 1623197, partita IVA 13152290154. È autorizzato a svolgere la propria attività con licenza rilasciata con il decreto della Provincia di Milano numero 67762/00 del 30/10/2000. Amitaba S.r.l. ha stipulato ai sensi dell’art. 50 del Codice del Turismo (D.lgs 79/2011) una polizza per la Responsabilità Civile Professionale con la UnipolSai Assicurazioni n. 100073953 per un massimale di € 2.065.000,00.