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India


I sentieri di Siddharta

Un viaggio tra storia e significati che trascendono il tempo


PARTENZA
22/10/2016
RITORNO
05/11/2016
PRE-ESTENSIONE
ESTENSIONE
2a ESTENSIONE
DURATA
15 giorni
PARTECIPANTI
GUIDA

 Sintesi del viaggio


Il viaggio propone una visita dell’India gangetica che illustra il Paese attraverso i principali luoghi di pellegrinaggio della tradizione buddista, percorrendo i luoghi dove si svolsero i momenti principali della vita del Buddha. Da Delhi si raggiunge in volo Patna nel Bihar per visitare Vaishali, Nalanda, il Picco dell’Avvoltoio a Rajghir e si arriva a Bodhgaya (dove manifestò la piena illuminazione), quindi ci si reca a Varanasi e Sarnath (luogo del primo insegnamento), Kushinagar (dove morì), Lumbini (dove nacque), Kapilvastu (dove visse come principe) e Shravasti (il sito dove soggiornò più a lungo trascorrendovi 25 stagioni delle piogge). Da Shravasti si raggiunge Lucknow e dopo un’interessante visita si torna in volo a Delhi per il rientro.

Il cielo parla talvolta per bocca dei folli, degli ebbri e dei bambini.
  • Delhi
  • Patna
  • Vaishali
  • Nalanda
  • Rajghir
  • Bodhgaya
  • Varanasi
  • Sarnath
  • Kushinagar
  • Lumbini
  • Kapilvastu nepalese
  • Kapilvastu indiana
  • Shravasti
  • Lucknow

 Presentazione del viaggio


Molti dei luoghi che si visitano godono di una particolare atmosfera, sono un potente magnete che attira pellegrini e visitatori da ogni angolo del mondo; visitarli è un’esperienza che può essere molto arricchente. Si entra in contatto con un gran numero di persone che si dedicano ad un percorso di ricerca e la sensazione che si coglie è spesso pura e intensa. Questa realtà un poco eterica è immersa nel contesto dell’India, con l’intenso colore e le sue forti contraddizioni, una cornice che contrasta e in egual modo rafforza il pacato mondo che si incontra attorno agli Stupa.

Ci si sposta con un pulmino privato e si utilizzano alberghi di ottima qualità per tutto il percorso. La stagione è secca e il clima è il migliore dell’anno per queste regioni: si raccomanda solo di portare anche degli indumenti caldi (tipo felpa) perché di sera può essere fresco (ad es. a Varanasi le minime stagionali sono di 18°c e le massime di 30).

 Programma del viaggio


1°g.    Sabato 22 ottobre, partenza per Delhi
Per raggiungere Delhi in India Amitaba utilizza voli Air India, Etihad, Emirates, Lufthansa o di altre compagnie scelte dai viaggiatori. La maggior parte dei voli parte in serata ed arriva a Delhi il giorno successivo. Se, in base al volo scelto od altro, fosse utile pernottare a Delhi anche la sera del 22/10, Amitaba fornisce ogni servizio richiesto con un piccolo costo aggiuntivo.

2°g.    23/10 Delhi
Arrivo a Delhi, accoglienza in aeroporto da parte del nostro corrispondente indiano e trasferimento all’Ashok Country Resort, situato a breve distanza, dove è in attesa dei partecipanti la guida del viaggio. Riposo e relax; l’hotel è dotato di piscina.

3°g.    24/10 Delhi – Patna – Vaishali 
Si parte presto in volo per Patna (6.20 – 7.55); all’arrivo è in attesa il corrispondente locale. Ci si trasferisce utilizzando un mezzo privato, che verrà utilizzato per l’intero viaggio fino a Lucknow, presso l’hotel The Vaishaly Residency, situato a circa 75 km dall’aeroporto a nord di Patna, un trasferimento che richiede più di due ore. Ci si reca al vicino sito di Vaishali, sito archeologico dell’antica capitale dell’impero Licchavi, dove nel 599 a.C. nacque Mahavira, il fondatore della religione jainista, e dove nel 483 a.C. il Buddha trasmise il suo ultimo insegnamento pubblico e fu anche il luogo che ospitò il secondo concilio buddista. Tra i resti più importanti vi sono lo Stupa dove venne posizionata una parte importante delle reliquie del corpo del Buddha, il monastero d Kutagarasala dove risiedeva l’Illuminato nelle sue frequenti visite in questa città, e il pilastro di Ashoka sormontato qui da un solo, maestoso, leone.

4°g.    25/10 Vaishali – Nalada – Rajghir
Si parte verso sud per Nalanda, che dista circa 160 km, transitando da Patna; il tragitto richiede 4 ore o più. La grande università monastica di Nalanda secondo la tradizione fu fatta costruire dall’imperatore buddista Ashoka nel II secolo a.C. intorno allo stupa contenente le reliquie di Sariputra, uno dei principali discepoli di Buddha. Gli scavi hanno rivelato l’esistenza di dieci monasteri, uno adiacente all’altro, e tre templi, oltre al maestoso stupa; Nalanda poteva ospitare circa diecimila studenti e pare che vi si tenessero fino a duecento corsi d’insegnamento al giorno su diversi temi. Fu certamente il centro di conoscenza più grande di quei tempi, dove studiarono alcune delle figure principali della tradizione buddista, tra cui: Nagarjuna, Shantideva, Aryadeva, Asanga e Naropa. All’inizio del XIII secolo le biblioteche furono incendiate, le sale di lettura e i monasteri saccheggiati dalle ripetute incursioni musulmane che misero così fine alla gloriosa storia di Nalanda. Terminata la visita ci si sposta alla vicina Rajghir, antica capitale del regno Magadha, dove si alloggia presso l’hotel Indo Hokke.

5°g.    26/10 Rajghir – Bodhgaya
Ci si reca nella zona collinare nei pressi del paese dove sorge il “picco degli avvoltoi” (si può salire usando una comoda seggiovia!). Fu qui che venne trasmessa la Prajnaparamita (il sutra della saggezza) che segna l’inizio della tradizione del cosiddetto ‘secondo giro della ruota del Dharma’, il sentiero buddista mahayana. Questo fu anche il luogo dove venne tenuto il primo concilio buddista; sulla sommità i giapponesi hanno costruito una ’Pagoda della Pace’. Il sentiero da cui si scende transita da alcune importanti grotte di meditazione e dal sito del primo concilio. Dopo la visita si parte per Bodhgaya, situata 70 km circa a sud ovest, dove si alloggia presso lhotel Lotus Nikko, a distanza di passeggiata dal Mahabodhi. Chi è interessato potrà recarsi già stasera col capogruppo per una prima visita al mistico giardino dell’illuminazione: è il sito di pellegrinaggio più importante in assoluto nella tradizione buddista, che tocca il cuore di tutte le persone che vi si recano.

6°g.    27/10 Bodhgaya
Si visitano i diversi siti di Bodhgaya. Il Mahabodhi (lo Stupa dell’Illuminazione del Buddha) regala a molti un’esperienza indimenticabile; ci si potrà immergere nel vortice di persone che circumambulano ad ogni ora il giardino sacro recitando mantra e preghiere, tra i molti stupendi stupa e le persone impegnate nel ritiro delle prostrazioni e nelle diverse pratiche del Dharma. L’onda devozionale che pervade ogni cosa è al di la di ogni forza descrittiva. All’intorno vi sono monasteri di diverse tradizioni buddiste e si potranno visitare i più interessanti. Si potranno anche fare acquisti curiosando tra le moltissime bancarelle allestite nei pressi del Mahabodhi.

7°g.    28/10 Boghgaya – Grotta di Mahakala – Varanasi 
Ci si reca nei pressi di Bodhgaya alla piccola grotta detta di Mahakala, a forma di calotta cranica, in cui alcuni yogi tantrici si raccolsero in meditazione ed ebbero la visione di questo protettore del Dharma in forma terrifica, un sito che oggi è meta di pellegrinaggio. Si parte quindi per Varanasi, un viaggio di 260 km che richiede circa 6 ore; si alloggia presso l’hotel Taj Gateway (5*) o simile.

8°g.    29/10 Varanasi ed escursione a Sarnath
Ci si reca a Sarnath (circa 10 km), luogo legato alla memoria della prima predicazione del Buddha e centro di irradiazione della cultura buddista nel mondo. Il museo archeologico, il primo ad essere stato istituito in India, possiede inestimabili tesori d’arte dell’epoca Maurya (II secolo a.C.) e il Dhamekha Stupa nel Parco delle Gazzelle è di straordinaria suggestione; tutt’attorno vi sono monasteri buddisti di ogni tradizione. Si potrà anche visitare la scuola dell’organizzazione umanitaria del Progetto Alice diretta da Valentino Giacomin, che ha qui la propria sede principale. Il Progetto Alice svolge la propria missione mettendo a disposizione delle ragazze e dei ragazzi dei villaggi una scuola non confessionale con un completo programma di istruzione ispirato ai principi di consapevolezza propri dell’insegnamento buddista, formando anche insegnanti per la diffusione della scolarizzazione nell’India rurale. La sede di Sarnath è molto bella, con centinaia di bambini dall’aspetto sorridente e sereno, belli, puliti e ordinati con le eleganti divise blu. Qui si trovano anche uno Stupa ed un tempio dedicato a Tara; il prossimo progetto è la costruzione di una grande statua di Maitreya. Rientrati in città, ci si tuffa nell’incredibile realtà della città vecchia di Varanasi, dove i vicoli sono così stretti che non circolano neppure i rikshò a pedali… ma dove riescono comunque a transitare vacche e bufali, con nonchalance, tra la moltitudine di gente e i banchetti che vendono di tutto. Colpiscono molto il visitatore i luoghi di cremazione, in particolare il più antico, dove tra tempietti, devoti, cani randagi, bovini e altissime cataste di legna polverosa ci sono sempre un gran numero di pire accese e spesso spuntano dai vicoli delle piccole processioni che portano fin qui i defunti: si dice che in questo posto, tra i punti più sacri di tutta l’India, le pire siano al lavoro da oltre 10.000 anni! Sarà molto interessante percorrere a piedi gli antichissimi Ghat, le grandi gradinate che portano al sacro Gange, e al calar del sole ci si potrà sedere sulle rive del fiume per osservare l’arati, uno splendido rito officiato dai bramini vestiti con abiti da gran cerimonia tra i suoni di campanelle e salmodie vediche, con i bracieri fiammeggianti ruotati ad arte dagli officianti, mentre sul fiume scivolano i lumi appoggiati su foglie, un’offerta alla dea Ganga.

9°g.    30/10 Varanasi – Kushinagar
Ci si alza presto (… chi vuole …) per ammirare il sorgere del sole da una barca portata a remi sulle acque del fiume. Si sbarca nei pressi del luogo delle cremazioni più antico, e da qui si cammina attraverso il dedalo di strette viuzze per arrivare ai mezzi e tornare in hotel per la colazione. Quindi si parte lasciando Varanasi verso nord per Kushinagar, coprendo la distanza di 265 km in circa 8 ore; si alloggia presso l’hotel Lotus Nikko.

10°g.    31/10 Kushinagar – Lumbini
Kushinagar è un tranquillo villaggio dove i resti di un antico stupa segnano il luogo della cremazione del Buddha. Un giardino pieno di pace circonda il tempio dove una statua che lo ricorda sdraiato sul fianco destro segna il punto in cui lasciò il corpo; nei pressi i resti di un antico stupa indicano il luogo dove venne allestita la pira per la Sua cremazione. Kushinagar ispira momenti di tranquilla contemplazione; nel tempio spesso si svolgono piccole cerimonie eseguite dai pellegrini giunti fin qui da tutto il mondo. Dopo le visite si parte per Lumbini, un percorso di circa 170 km che richiede circa 6 ore; il paese è in territorio nepalese a poca distanza dal confine. Sistemazione presso l’ottimo hotel Lumbini Hokke, posto in un giardino a breve distanza dai siti.

11°g.    1/11 Lumbini
Si dedica la giornata alle visite. A Lumbini nacque il Buddha; nel Giardino Sacro nel 1996 è stata portata alla luce una pietra che segna il punto dove si ritiene sia avvenuta la nascita. Il sito è tranquillo ed è stata predisposta una vasta area protetta che si percorre a piedi o con i rikshò a pedali (meglio utilizzare questi perché è molto ampia) dove sono stati costruiti i monasteri di tante diverse tradizioni, molti dei quali interessanti da visitare; si ha così l’opportunità di vedere in un unico spazio i diversi stili dei templi buddisti dell’Asia. A breve distanza da quest’area si visitano le rovine di Kapilvastu, la cittadina, capitale dei Sakya, dove nacque il Buddha; su questo punto vi è però una controversia, perché alcuni studiosi danno il lustro di questo ruolo ad un altro omonimo sito archeologico in India – in ogni caso, si visitano entrambe le località!

LA NASCITA DEL BUDDHA

Secondo la tradizione, il padre di Siddharta Gautama fu il re Shuddhodana e sua madre la regina Maya, che lo partorì nel parco di Lumbini, non lontano dalla città di Kapilavastu, capitale del piccolo regno dei Shakya. La data di nascita del Buddha è ancora oggetto di discussioni: secondo il pandit kashmiro Sakya Sri, che giunse in Tibet all’inizio del XIII secolo, il Buddha nacque circa 2500 anni fa. Ciò concorda con la posizione generalmente accettata dalla tradizione Theravada ma, secondo alcuni studiosi tibetani, il Buddha apparve nel mondo più di 3000 anni fa. C’è poi una terza opinione che fa risalire la nascita del Buddha all’VIII secolo a.C. Nonostante le contrastanti asserzioni sulla data di nascita del Buddha, la letteratura mostra generale accordo riguardo agli eventi principali della sua vita che, al di là della leggenda, esemplifica le immense potenzialità e capacità che sono intrinseche della natura umana. Si narra che Siddharta, dopo una serie innumerevole di esistenze in forma animale, umana e divina condotte compiendo azioni compassionevoli verso ogni essere vivente, fosse giunto all’ultima incarnazione durante la quale, per i meriti acquisiti, avrebbe conseguito l’Illuminazione e predicato la dottrina che ad essa conduce. Si racconta che egli, prima di rinascere nel parco di Lumbini, risiedesse nel paradiso di Tushita, il luogo in cui gli dei vivono in perfetta beatitudine. Qui, essendo maturato il tempo dell’ultima esistenza, decise di venire al mondo. La narrazione della nascita di Buddha è arricchita da particolari straordinari: egli nasce dal fianco destro della madre, la terra trema e soffiano leggere brezze che conducono nell’aria soavi profumi, mentre gli dei esprimono il loro compiacimento facendo cadere una pioggia di fiori di loto. La tradizione artistica raffigura generalmente l’inizio della vita di Buddha mostrando la madre Maya in piedi, sotto un albero, circondata dalle ancelle e sorretta dalla sorella, mentre il bimbo fuoriesce dal suo fianco. Al parto miracoloso partecipano anche due divinità del pantheon brahmanico: Brahma e Indra. Quest’ultimo accoglie il bimbo su un candido panno, a significare che la nascita di Gautama è un evento che coinvolge non solo le sorti del genere umano, ma l’intero cosmo. Gli stessi dei si prostrano dinnanzi al Buddha nascente poiché attendono ansiosi la predicazione del Dharma (la dottrina) che li renderà finalmente liberi. Al bambino vengono posti i nomi di Siddharta (Colui che ha raggiunto lo scopo) e di Gautama poichè egli deriva dalla stirpe brahmanica di Gotama. La mamma morì pochi giorni dopo il parto ed il bimbo venne allevato dalla sorella di lei, Mahaprajapati, che era, tra l’altro, la seconda moglie del re. Gautama era venuto al mondo recando sul proprio corpo dei segni straordinari che ne lasciavano intuire la grandezza. Interpretandoli, i veggenti che frequentavano il palazzo predissero a Shuddodana, il padre, che se fosse rimasto nel mondo egli sarebbe divenuto un chakravartin, ossia un sovrano universale. Se diversamente, nel corso della sua esistenza, avesse deciso di abbandonare la vita di corte per intraprendere un sentiero spirituale, sarebbe giunto allo stato di Buddha perfettamente compiuto.

12°g.    2/11 Lumbini – Shravasti
Tornati in India ci si reca al sito indiano di Kapilvastu, ubicato nella località di Piprahwa a circa 110 km da Lumbini, molto meglio curato del ‘fratello’ nepalese.  Si prosegue quindi per Shravasti, che da qui dista altri 126 km, un viaggio di circa 6 ore in tutto;  si alloggia presso l’hotel Lotus Nikko.

13°g.    3/11 Shravasti – Lucknow 
Shravasti fu capitale del Kosala ed è anche citata nel poema epico indiano della Mahabharata; le rovine di questa antica città sono venerate sia dai buddisti che dai jainisti perché qui predicò anche Mahavira, il loro maestro spirituale. Il Buddha vi risedette per 25 stagioni delle piogge, in un giardino nei pressi della città che gli fu donato da un ricco discepolo che, secondo la tradizione, per acquistare questo bel terreno dovette ricoprirlo di monete d’oro da consegnare poi al re. Qui si trovano i resti di diversi monasteri e uno Stupa costruito sul luogo in cui il Buddha compì dei miracoli ed a breve distanza si trovano le rovine dello stupa di Angulimala. Si lascia Shravasti in direzione sud ovest per Lucknow, capitale dello stato dell’Uttar Pradesh, che dista circa 180 km, un percorso di circa 6 ore. Lucknow è una città interessante, che per le sue caratteristiche culturali e ambientali si fregiava del nome di ‘Costantinopoli dell’India’. Si alloggia presso l’hotel Clarks Avadh.

14°g.    4/11 Lucknow – Delhi e volo di rientro
Ci si reca a visitare il sito di maggior interesse della città: il complesso di Bara Imambara, costruito nel 1784, dove la sala principale a volta, costruita senza pilastri di supporto, è tra le più ampie che si conoscano realizzate con mezzi tradizionali; la grande moschea e la parte chiamata ‘il labirinto’ completano questo unico insieme. Il volo per Delhi parte alle 18.50 con arrivo alle 20.05, dove si procede con l’imbarco sul volo intercontinentale. La maggior parte dei voli di rientro parte tra le tarde ore della sera e le prime del mattino. Se per vari motivi si preferisse pernottare a Delhi, con un piccolo costo aggiuntivo Amitaba organizza ogni servizio necessario: trasferimenti, pernottamento presso l’hotel Ashok Country Resort o altri.

15°g.    Sabato 5 novembre, arrivo a destinazione.

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Bodhgaya, Mahabodhi

L’iscrizione e la partecipazione al viaggio è regolata dalle Condizioni Generali di Partecipazione; la quota include la polizza “Assistenza sanitaria, rimborso spese mediche e danneggiamento bagaglio” fornita da Europ Assistance, la polizza “Viaggi Rischio Zero” di UnipolSai Assicurazioni e la polizza “Filodiretto Protection” fornita da Nobis Compagnia di Assicurazioni. Le normative (Condizioni Generali e polizze assicurative) sono visibili nel sito di Amitaba e presso il nostro ufficio.

Amitaba S.r.l. è un operatore turistico legalmente costituito con sede in viale Ca’ Granda, 29 a Milano, iscritto al Registro Imprese della Camera di Commercio di Lecco col numero 313373, REA numero 1623197, partita IVA 13152290154. È autorizzato a svolgere la propria attività con licenza rilasciata con il decreto della Provincia di Milano numero 67762/00 del 30/10/2000. Amitaba S.r.l. ha stipulato ai sensi dell’art. 50 del Codice del Turismo (D.lgs 79/2011) una polizza per la Responsabilità Civile Professionale con la UnipolSai Assicurazioni n. 100073953 per un massimale di € 2.065.000,00.