India
Arte e misticismo dal Maharashtra a Bodhgaya
Estensione: La vita del Buddha









Sintesi del viaggio
Il viaggio offre una grandiosa esperienza dell’India: si segue un ampio arco attraverso le parti naturali più belle del Maharashtra e del Madya Pradesh, avendo una visione d’insieme dell’India centrale, per culminare nelle pianure gangetiche con un’immersione in due dei punti più vivi della cultura e della spiritualità dell’India: la città santa di Varanasi nell’Uttar Pradesh e Bodhgaya nel Bihar.
Il viaggio inizia da Mumbai (Bombay) con la visita della città, vero cuore pulsante dell’India che offre una miriade di siti d’interesse, e dell’isola di Elephanta, dove si trovano stupende sculture. Si parte quindi con un veicolo privato seguendo un itinerario che porta ai siti rupestri del Maharashtra: a Kanheri, Karla, Bhaja, Ellora ed Ajanta, dove si scoprono luoghi di ritiro spirituale ed interi templi scavati nella roccia, un lavoro che si è completato nel corso dei secoli tramandandoci alcuni dei più raffinati capolavori d’arte antica conosciuta; una testimonianza dell’evoluzione di stili e di contenuti rappresentativi.
- Mumbai
- Isola di Elephanta
- Kanheri
- Lonavla
- Bhaja
- Ellora
- Aurangabad
- Ajanta
- Jalgaon
- Bhopal
- Sanchi
- Varanasi
- Sarnath
- Bodhgaya
- Nalada
- Rajghir
- Patna
- Delhi
Presentazione del viaggio
Il viaggio inizia da Mumbai (Bombay) con la visita della città, vero cuore pulsante dell’India che offre una miriade di siti d’interesse, e dell’isola di Elephanta, dove si trovano stupende sculture. Si parte quindi con un veicolo privato seguendo un itinerario che porta ai siti rupestri del Maharashtra: a Kanheri, Karla, Bhaja, Ellora ed Ajanta, dove si scoprono luoghi di ritiro spirituale ed interi templi scavati nella roccia, un lavoro che si è completato nel corso dei secoli tramandandoci alcuni dei più raffinati capolavori d’arte antica conosciuta; una testimonianza dell’evoluzione di stili e di contenuti rappresentativi. Negli spazi quieti ed ombrosi ricavati nel cuore delle falesie rivaleggiano per bellezza e plasticità figure di Bodhisattva, Thirtankara e divinità induiste, e si respira ancora la forte ispirazione che ha reso queste opere realizzabili. In questa regione si visita anche la città di Aurangabad, che ai tempi di Aurangazeb fu capitale dell’impero Moghul, con vestigia di particolare interesse. Ci si sposta quindi in treno a Bhopal nello stato del Madya Pradesh, un’interessante città ornata da due grandi laghi artificiali, punto di partenza per andare a Sanchi, uno dei principali siti buddisti dell’India, dove tra i resti di antichi templi si trova l’immortale stupa di Ashoka e, nei pressi, le grotte di Udaygiri. Si lascia Bhopal in treno per Varanasi, la città santa dell’India, dove si potrà toccare con mano l’intensità spirituale dell’induismo, e da qui si prosegue con un veicolo privato per Bodhgaya, cuore del mondo buddista e meta di pellegrinaggio ininterrottamente da 2500 anni; qui si visiteranno anche Nalanda, Rajghir e la grotta di Mahakala. Si lascia Bodhgaya per Patna, da dove si prende il volo per Delhi e si rientra.
La stagione in Maharashtra e Madya Pradesh è ottima, con un clima secco e piacevolmente tiepido; anche nelle pianure gangetiche del nord gennaio è solitamente secco ma può essere freddo, con temperature che in alcune occasioni di notte possono arrivare anche vicine allo zero, mentre durante il giorno con il sole sono normalmente equivalenti alle nostre primaverili. È quindi necessario avere con sé anche degli indumenti caldi. Si utilizzano alberghi di buona qualità e, nelle località minori, i migliori disponibili.
ESTENSIONE “LA VITA DEL BUDDHA”
Si può arricchire ulteriormente il viaggio con un’estensione che porta nei principali luoghi di pellegrinaggio della tradizione buddista, dove si svolsero i momenti principali della vita del Buddha. Si torna a Varanasi e Sarnath (luogo del primo insegnamento) e da qui si raggiunge Kushinagar (luogo dove morì), Lumbini (dove nacque), Kapilvastu (dove visse come principe) e Shravasti (il sito dove soggiornò più a lungo trascorrendovi 25 stagioni delle piogge). Da Shravasti si raggiunge Lucknow e da qui Delhi in volo per il rientro. Ci si sposta con un pulmino privato e si utilizzano alberghi di ottima qualità per tutto il percorso.
Programma del viaggio
1°g. Venerdì 1 gennaio 2016, partenza per l’India
Per raggiungere Mumbai Amitaba utilizza voli Air India, Etihad, Emirates, Lufthansa o di altre compagnie scelte dai viaggiatori. Il volo suggerito per questo viaggio è della Air India che parte da Roma Fiumicino alle 19.40 e da Milano Malpensa alle 22.30; se si utilizzano altri voli che richiedano servizi diversi per trasferimenti, pernottamento od altro Amitaba predispone tutto quanto necessario con un piccolo costo aggiuntivo.
2°g. 2/1 Arrivo a Mumbai (Bombay)
Arrivo a Delhi alle 10.15; si riparte per Mumbai alle 13.00 con arrivo alle 15.10. Si viene ricevuti in aeroporto dal corrispondente indiano di Amitaba; trasferimento all’hotel Fariyas (4 stelle), nei pressi del Gate of India, dove si incontra la guida del viaggio.
3°g. 3/1 Mumbai e isola di Elephanta
Ci si reca con un traghetto che parte dal ‘Gate of India’ all’isola di Elephanta, che conserva alcuni dei templi rupestri più belli dell’India, tra cui splende una magnifica statua di Shiva nella forma di Trimurthi, i cui tre volti designano i ruoli divini di creatore, preservatore e distruttore, una rappresentazione scultorea di tale bellezza che sembra generare la presenza stessa della divinità. Tornati in città si visitano la casa di Gandhi e alcuni interessanti siti che ci avvicinano all’anima di questa grande metropoli dell’India: la piscina sacra di Banganga, il tempio di Mahalakshmi e la moschea di Hanaji Ali.
4°g. 4/1 Mumbai – Kanheri – Lonavla
Si lascia Mumbai utilizzando un veicolo privato, che verrà utilizzato fino a Jalgaon. Ci si reca a nord della città a Kanheri, un sito immerso nel bel parco di Borivali, che dista circa 40 km; immersi in una stupenda natura si scoprono un gran numero di luoghi di preghiera cesellati nella scura roccia basaltica, con alcune rappresentazioni artisticamente raffinate tra cui spicca una celebre raffigurazione di Avalokiteshvara. Si parte quindi in direzione sud est per Lonavla, che dista circa 120 km, un viaggio che dura 3 o 4 ore. Nei pressi di Lonavla (12 km) ci si reca alle grotte di Karla che risalgono al II secolo a.C.; il tempio rupestre più interessante ha anche delle dimensioni ragguardevoli, profondo circa 40 metri e alto quasi 15, contiene uno stupa ed è ornato con 37 colonne e stupendi bassorilievi. Si alloggia presso l’hotel Sarovar Portico.
5°g. 5/1 Lonavla – Ellora
Prima di lasciare la zona di Lonavla ci si reca a visitare il sito di Bhaja (14 km), dove si trovano 18 grotte con alcune statue rupestri particolarmente belle, anch’esse del II secolo a.C. Ellora dista circa 320 km, un trasferimento attraverso i bei paesaggi del Maharashtra che richiede 7 ore. Ad Ellora si alloggia presso l’Hotel Kailash.
6°g. 6/1 Ellora
Giornata dedicata all’esplorazione dell’incredibile sito di Ellora i cui 34 templi rupestri scavati nella roccia vulcanica sono uno dei grandi capolavori artistici dell’India. Di questi, i 12 che appartengono alla tradizione buddista furono scolpiti tra il VII e il IX secolo, includono monasteri e cappelle con molte raffigurazioni statuarie e bassorilievi. Tra i 17 luoghi di culto induista, costruiti nello stesso periodo, spicca il tempio del Kailash, una celeberrima, gigantesca costruzione interamente ricavata cesellando la montagna. Vi sono infine 5 templi jainisti, costruiti tra il IX e il XII secolo, che ispirano per la loro raffinatezza e la grazia con cui sono state scolpite le figure del Mahavir e degli animali. In serata ci si potrà recare al vicino tempio di Ghrishneswar, che custodisce uno dei 12 Jyotirlingam dell’India.
7°g. 7/1 Ellora – Aurangabad – Ajanta
Tra Ellora e Aurangabad si incontrano due siti molto interessanti; nel paesello fortificato di Khuldubud si trova la semplice tomba dell’imperatore Aurangazeb, ma il posto è venerato per le reliquie di Maometto che vi sono conservate, motivo di un importante festival annuale in occasione dell’anniversario del Profeta. Proseguendo si incontra la splendida città fortificata di Daulatabad, le cui rovine molto estese e ben conservate arrivano fino alla sommità di un ripido colle dove si trova un antico palazzo. La cittadina di Aurangabad, che dista circa 30 km, fu la capitale di Aurangazeb, il grande imperatore Moghul del XVIII secolo; si assapora il fascino dell’India classica visitando il Bibi-ka-Maqbar, il “piccolo Taj Mahal” costruito da Aurangazeb per Rabia-Ud-Durrani, la sua prima moglie, e la piscina sacra di Panchakki dove, accanto alla tomba del santo sufi Baba Shah Muzaffar, ancora oggi è in funzione un mulino del XVII secolo. Sulle colline a nord del ‘Piccolo Taj’ ci si reca a visitare delle interessanti grotte di meditazione buddiste che risalgono al VI e VII secolo. Lasciata Aurangabad si raggiunge il sito di Ajanta, che dista 102 km, con circa 2 ore di viaggio. Si alloggia alla MTDC Guest House dello Stato del Maharashtra, l’alloggio migliore disponibile.
8°g. 8/1 Ajanta – Jalgaon
Il sito di Ajanta, costruito tra il II secolo a.C. e il III secolo d.C., rivela 30 grotte suddivise tra monasteri e 5 templi di preghiera. Le grotte di tradizione Hinayana sono piuttosto semplici e austere, mentre i 3 templi Mahayana e i monasteri di questa tradizione presentano stupendi affreschi, alcuni ottimamente preservati. Il sito rimase sconosciuto per secoli, e fu individuato per caso da dei coloni inglesi nel 1819. In serata ci si trasferisce a Jalgaon, che dista 52 km, dove si alloggia presso l’hotel Maitreya, il migliore disponibile.
9°g. 9/1 Jalgaon – Bhopal
Si lascia Jalgaon in treno alle 6.20 del mattino arrivando a Bhopal, che dista 423 km, verso le 15.10. Un viaggio in treno in India è sempre anche un viaggio nel viaggio, ci si immerge nel ritmo tranquillo del paese attraversando zone molto rurali, con le stazioni che assomigliano più a dei mercati che a dei luoghi di transito. Giunti a Bhopal si ha a disposizione un nuovo veicolo privato con autista con cui fare una visita della città; si alloggia presso l’hotel Noor-Us-Sabha Palace. Bhopal è una città ricca di verde costruita intorno a due grandi laghi artificiali dominati dalla collina di Shamla, in cui la preponderante presenza musulmana è evidenziata dalle tre grandi moschee la maggiore delle quali, Taj-ul-Masjid, è la più grande dell’India.
10°g. 10/1 Bhopal: escursione a Sanchi e partenza per Varanasi
A Sanchi, che dista 50 km da Bhopal, si trovano i famosi stupa, capolavori dell’arte Maurya costruiti nel II secolo a.C. dall’imperatore Ashoka, che era originario della vicina città di Vidisha. I grandi stupa sulla collina, considerevolmente restaurati dopo la riscoperta avvenuta nel XIX secolo da parte di militari britannici, conservano ancora le palizzate e le porte cardinali dei circuiti di circumambulazione originali. Sugli architravi delle porte magnifiche sculture rappresentano episodi delle vite precedenti del Buddha. Non lontano da Sanchi ci si reca alle grotte di Udaygiri che rivelano una famosa rappresentazione di Varaha (Vishnu nella sua incarnazione in forma di cinghiale) e, nei pressi, si trova la colonna di Eliodoro, fatta erigere in onore di Vishnu da un ambasciatore alessandrino di Taxila (Pakistan) nel IX secolo a.C. per commemorare la sua conversione all’induismo. Si rientra quindi a Bhopal per prendere il treno della notte che parte alle 18.45 per Varanasi; la classe di cuccetta può essere AC2 o AC3 (ovvero, rispettivamente carrozza con aria condizionata con cuccette a castello o castello a 3 livelli; vengono fornite lenzuola pulite e coperte). Il tipo di cuccetta di cui si disporrà dipende dal momento dell’iscrizione al viaggio, perché i posti disponibili su AC2 vengono solitamente assegnati dalle ferrovie indiane parecchio tempo prima (i posti sono nominativi).
11°g. 11/1 Varanasi
L’arrivo a Varanasi è previsto per le 11.10; si viene accolti alla stazione dal corrispondente locale di Amitaba e ci si trasferisce presso l’hotel Taj Gateways. Nel pomeriggio ci si tuffa nell’incredibile realtà della città vecchia di Varanasi, dove i vicoli sono così stretti che non circolano neppure i rikshò a pedali… ma dove riescono comunque a transitare vacche e bufali, con nonchalance, tra la moltitudine di gente e i banchetti che vendono di tutto. Colpiscono molto il visitatore i luoghi di cremazione, in particolare il più antico, dove tra tempietti, devoti, cani randagi, bovini e altissime cataste di legna polverosa ci sono sempre un gran numero di pire accese e spesso spuntano dai vicoli delle piccole processioni che portano fin qui i defunti: si dice che in questo posto, tra i punti più sacri di tutta l’India, le pire siano al lavoro da oltre 10.000 anni! Sarà molto interessante percorrere a piedi gli antichissimi Ghat, le grandi gradinate che portano al sacro Gange, e al calar del sole ci si potrà sedere sulle rive del fiume per osservare l’aarati, uno splendido rito officiata dai bramini vestiti con abiti da gran cerimonia tra i suoni di campanelle e salmodie vediche, con i bracieri fiammeggianti ruotati ad arte dagli officianti, mentre sul fiume scivolano i lumi appoggiati su foglie, un’offerta alla dea Ganga.
12°g. 12/1 Varanasi, escursione a Sarnath
Ci si alza presto per ammirare il sorgere del sole da una barca portata a remi sulle acque del fiume. Dopo la colazione ci si reca a Sarnath, ubicata a pochi chilometri dalla città, il luogo legato alla memoria della prima predicazione del Buddha e centro di irradiazione della cultura buddista nel mondo. Il museo archeologico di Sarnath, il primo ad essere stato istituito in India, possiede inestimabili tesori d’arte dell’epoca Maurya (II secolo a.C.) e il Dhamekha Stupa nel Parco delle Gazzelle è di straordinaria suggestione; tutt’attorno vi sono monasteri buddisti di ogni tradizione. Ci si reca a visitare la scuola dell’organizzazione umanitaria del Progetto Alice diretta da Valentino Giacomin, che ha qui la propria sede principale. Il Progetto Alice svolge la propria missione mettendo a disposizione delle ragazze e dei ragazzi dei villaggi una scuola non confessionale con un completo programma di istruzione ispirato ai principi di consapevolezza propri dell’insegnamento buddista, formando anche insegnanti per la diffusione della scolarizzazione nell’India rurale. La sede di Sarnath è molto bella, con centinaia di bambini dall’aspetto sorridente e sereno, belli, puliti e ordinati con le eleganti divise blu. Qui si trovano anche uno Stupa e un tempio dedicato a Tara; il prossimo progetto è la costruzione di una grande statua di Maitreya. Si rientra quindi in città, dove si torna sul ghat principale per ammirare il rito dell’aarati.
13°g. 13/1 Varanasi – Bodhgaya
Dopo colazione si parte con un veicolo privato alla volta di Bodhgaya, che dista circa 260 km, un viaggio di circa 6 ore. Si alloggia presso l’hotel Lotus Nikko, a distanza di passeggiata dal giardino sacro. Ci si reca al Mahabodhi, lo Stupa dell’Illuminazione del Buddha, il sito di pellegrinaggio più importante in assoluto nella tradizione buddista, che tocca il cuore di tutte le persone che vi si recano.
14°g. 14/1 Bodhgaya, escursione a Nalada e Rajghir Si effettua un’escursione a Nalanda, che dista circa 90 km; si incontrano qui i partecipanti giunti per eseguire il programma ’La vita del Buddha’ con il capogruppo italiano che seguirà questa parte. La grande università monastica di Nalanda secondo la tradizione fu fatta costruire dall’imperatore buddista Ashoka nel II secolo a.C. intorno allo stupa contenente le reliquie di Sariputra, uno dei principali discepoli di Buddha. Gli scavi hanno rivelato l’esistenza di dieci monasteri, uno adiacente all’altro, e tre templi, oltre al maestoso stupa; Nalanda poteva ospitare circa diecimila studenti e pare che vi si tenessero fino a duecento corsi d’insegnamento al giorno su diversi temi. Fu certamente il centro di conoscenza più grande di quei tempi, dove studiarono alcune delle figure principali della tradizione buddista, tra cui: Nagarjuna, Shantideva, Aryadeva, Asanga e Naropa. All’inizio del XIII secolo le biblioteche furono incendiate, le sale di lettura e i monasteri saccheggiati dalle ripetute incursioni musulmane che misero così fine alla gloriosa storia di Nalanda. Tornando verso Bodhgaya si arriva a Rajghir; nella zona collinare nei pressi del paese sorge il “picco degli avvoltoi”, dove venne trasmessa la Prajnaparamita (il sutra della saggezza) che segna l’inizio della tradizione del cosiddetto ‘secondo giro della ruota del Dharma’, il sentiero buddista mahayana. È un luogo di pellegrinaggio ricco di templi e stupa di tutte le tradizioni
PER CHI RIENTRA
15°g. 15/1 Boghgaya e grotta di Mahakala – Patna
Si visitano i diversi siti di Bodhgaya. Il Mahabodhi (lo Stupa dell’Illuminazione del Buddha) regala a molti un’esperienza indimenticabile; ci si potrà immergere nel vortice di persone che circumambulano ad ogni ora il giardino sacro recitando mantra e preghiere, tra i molti stupendi stupa e le persone impegnate nel ritiro delle prostrazioni e nelle diverse pratiche del Dharma. L’onda devozionale che pervade ogni cosa è al di la di ogni forza descrittiva. All’intorno vi sono monasteri di diverse tradizioni buddiste e si potranno visitare i più interessanti. Nel pomeriggio ci si reca alla piccola grotta detta di Mahakala, a forma di calotta cranica, in cui alcuni yogi tantrici si raccolsero in meditazione ed ebbero la visione di questo protettore del Dharma in forma terrifica, un sito che oggi è meta di pellegrinaggio. Si salutano i compagni che proseguono col programma ‘La vita del Buddha’ e si raggiunge Patna (circa 115 km), capitale del Bihar, dove si alloggia presso il Maurya Patna hotel (www.maurya.com).
16°g. Sabato 16 gennaio, Patna – Delhi e volo di rientro
Si viene accompagnanti all’aeroporto dove il volo Air India per Delhi parte alle 9.25 con arrivo alle 11.10; si riparte da qui con il volo intercontinentale.
PER CHI PROSEGUE CON L’ESTENSIONE “LA VITA DEL BUDDHA”
15°g. 15/1 Bodhgaya e grotta di Mahakala
Si visitano i diversi siti di Bodhgaya e nel primo pomeriggio ci si reca alla piccola grotta detta di Mahakala, a forma di calotta cranica, in cui alcuni yogi tantrici si raccolsero in meditazione ed ebbero la visione di questo protettore del Dharma in forma terrifica, un sito che oggi è meta di pellegrinaggio.
16°g. 16/1 Bodhgaya – Varanasi
Si completano le visite a Bodhgaya e si parte con un veicolo privato per Varanasi, un viaggio di 260 km che richiede circa 6 ore; si alloggia presso l’hotel Taj Gateway o simile.
17°g. 17/1 Varanasi, escursione a Sarnath
Il programma è simile a quello svolto il 12/1, è previsto di recarsi in barca sul Gange per l’alba, quindi Sarnath e l’aarati sui ghat; se richiesto, con un modica cifra si potrà organizzare un programma diverso accompagnati da una guida locale.
18°g. 18/1 Varanasi – Kushinagar
Si lascia Varanasi verso nord coprendo la distanza di 265 km per Kushinagar in circa 8 ore; si alloggia presso l’hotel Lotus Nikko. Kushinagar è un tranquillo villaggio dove i resti di un antico stupa segnano il luogo della cremazione del Buddha. Un giardino pieno di pace circonda il tempio dove una statua che lo ricorda sdraiato sul fianco destro segna il punto in cui lasciò il corpo; nei pressi i resti di un antico stupa indicano il luogo dove venne allestita la pira per la Sua cremazione. Kushinagar ispira momenti di tranquilla contemplazione; nel tempio spesso si svolgono piccole cerimonie eseguite dai pellegrini giunti fin qui da tutto il mondo.
19°g. 19/1 Kushinagar – Kapilvastu – Lumbini
Si parteper Lumbini, un percorso di circa 170 km che richiede circa 6 ore; il paese è in territorio nepalese a poca distanza dal confine. Prima di varcare il confine si visita la parte indiana del sito di Kapilvastu, la capitale del regno dei Shakya di cui il padre di Gautama era il sovrano. A Kapilavastu c’era la reggia che ospitò il giovane principe tra gli agi e le delizie finché Siddharta decise di intraprendere il sentiero spirituale. Sistemazione presso l’hotel Lumbini Hokke.
20°g. 20/1 Lumbini
Si dedica la giornata alle visite. A Lumbini nacque il Buddha; nel Giardino Sacro nel 1996 è stata portata alla luce una pietra che segna il punto esatto dove avvenne la nascita. Il sito è tranquillo ed è stata predisposta una vasta area protetta dove sono stati costruiti i monasteri di tante diverse tradizioni, molti dei quali interessanti da visitare; si ha così l’opportunità di vedere in un unico spazio i diversi stili dei templi buddisti dell’Asia.
LA NASCITA DEL BUDDHA
Secondo la tradizione, il padre di Siddharta Gautama fu il re Shuddhodana e sua madre la regina Maya, che lo partorì nel parco di Lumbini, non lontano dalla città di Kapilavastu, capitale del piccolo regno dei Shakya. La data di nascita del Buddha è ancora oggetto di discussioni: secondo il pandit kashmiro Sakya Sri, che giunse in Tibet all’inizio del XIII secolo, il Buddha nacque circa 2500 anni fa. Ciò concorda con la posizione generalmente accettata dalla tradizione Theravada ma, secondo alcuni studiosi tibetani, il Buddha apparve nel mondo più di 3000 anni fa. C’è poi una terza opinione che fa risalire la nascita del Buddha all’VIII secolo a.C. Nonostante le contrastanti asserzioni sulla data di nascita del Buddha, la letteratura mostra generale accordo riguardo agli eventi principali della sua vita che, al di là della leggenda, esemplifica le immense potenzialità e capacità che sono intrinseche della natura umana. Si narra che Siddharta, dopo una serie innumerevole di esistenze in forma animale, umana e divina condotte compiendo azioni compassionevoli verso ogni essere vivente, fosse giunto all’ultima incarnazione durante la quale, per i meriti acquisiti, avrebbe conseguito l’Illuminazione e predicato la dottrina che ad essa conduce. Si racconta che egli, prima di rinascere nel parco di Lumbini, risiedesse nel paradiso di Tushita, il luogo in cui gli dei vivono in perfetta beatitudine. Qui, essendo maturato il tempo dell’ultima esistenza, decise di venire al mondo. La narrazione della nascita di Buddha è arricchita da particolari straordinari: egli nasce dal fianco destro della madre, la terra trema e soffiano leggere brezze che conducono nell’aria soavi profumi, mentre gli dei esprimono il loro compiacimento facendo cadere una pioggia di fiori di loto. La tradizione artistica raffigura generalmente questo avvenimento della vita di Buddha mostrando la madre Maya in piedi, sotto un albero, circondata dalle ancelle e sorretta dalla sorella, mentre il bimbo fuoriesce dal suo fianco. Al parto miracoloso partecipano anche due divinità del pantheon brahmanico: Brahma e Indra. Quest’ultimo accoglie il bimbo su un candido panno, a significare che la nascita di Gautama è un evento che coinvolge non solo le sorti del genere umano, ma l’intero cosmo. Gli stessi dei si prostrano dinnanzi al Buddha nascente poiché attendono ansiosi la predicazione del Dharma (la dottrina) che li renderà finalmente liberi. Al bambino vengono posti i nomi di Siddharta (Colui che ha raggiunto lo scopo) e di Gautama poichè egli deriva dalla stirpe brahmanica di Gotama. La mamma morì pochi giorni dopo il parto ed il bimbo venne allevato dalla sorella di lei, Mahaprajapati, che era, tra l’altro, la seconda moglie del re. Gautama era venuto al mondo recando sul proprio corpo dei segni straordinari che ne lasciavano intuire la grandezza. Interpretandoli, i veggenti che frequentavano il palazzo predissero a Shuddodana, il papà, che il bambino, qualora fosse rimasto nel mondo sarebbe divenuto un chakravartin, ossia un sovrano universale. Se diversamente, nel corso della sua esistenza, avesse deciso di abbandonare la vita di corte per intraprendere un sentiero spirituale, sarebbe giunto allo stato di Buddha perfettamente compiuto.
21°g. 21/1 Lumbini – Shravasti
Prima di partire si visitano le rovine della parte nepalese di Kapilvastu. Si rientra quindi in India prosegundo per Shravasti, che dista 225 km, un viaggio di circa 6 ore; si alloggia presso l’hotel Lotus Nikko. Shravasti fu capitale del Kosala ed è anche citata nel poema epico indiano della Mahabharata; le rovine di questa antica città sono venerate sia dai buddisti che dai jainisti perché qui predicò anche Mahavira, il loro maestro spirituale. Il Buddha vi risedette per 25 stagioni delle piogge, in un giardino nei pressi della città che gli fu donato da un ricco discepolo che, secondo la tradizione, per acquistare questo bel terreno dovette ricoprirlo di monete d’oro da consegnare poi al re. Qui si trovano i resti di diversi monasteri e uno Stupa costruito sul luogo in cui il Buddha compì dei miracoli.
22°g. 22/1 Shravasti – Lucknow
Da Shravasti ci si sposta nella città di Lucknow, capitale dello stato dell’Uttar Pradesh che dista circa 220 km, un percorso di circa 6 ore. Lucknow è una città interessante, che per le sue caratteristiche culturali e ambientali si fregiava del nome di ‘Costantinopoli dell’India’. Si alloggia presso l’hotel Clarks Avadh (hotelclarks.com/clarks-avadhlucknow).
23°g. 23/1 Lucknow – Delhi e volo di rientro
Ci si reca a visitare sito di maggior interesse della città: il complesso di Bara Imambara, costruito nel 1784, dove la sala principale a volta, costruita senza pilastri di supporto, è tra le più ampie che si conoscano realizzate con mezzi tradizionali; la grande moschea e la parte chiamata ‘il labirinto’ completano questo unico insieme. Il volo per Delhi della Air India (AI 0812) parte alle 18.15 con arrivo alle 19.20 (orario da confermare), dove si procede con l’imbarco sul volo intercontinentale. La maggior parte dei voli per l’Europa parte tra le tarde ore della sera e le prime del mattino. Per chi preferisse e per chi è partito dall’Italia con Air India che vola il 24/1 alle 14.20, con un piccolo costo aggiuntivo Amitaba organizza i trasferimenti e il pernottamento presso l’hotel Ashok Country Resort o altri nei pressi dell’aeroporto.
24°g. Domenica 24 gennaio, arrivo a destinazione.
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Ajanta
L’iscrizione e la partecipazione al viaggio è regolata dalle Condizioni Generali di Partecipazione; la quota include la polizza “Assistenza sanitaria, rimborso spese mediche e danneggiamento bagaglio” fornita da Europ Assistance, la polizza “Viaggi Rischio Zero” di UnipolSai Assicurazioni e la polizza “Filodiretto Protection” fornita da Nobis Compagnia di Assicurazioni. Le normative (Condizioni Generali e polizze assicurative) sono visibili nel sito di Amitaba e presso il nostro ufficio.
Amitaba S.r.l. è un operatore turistico legalmente costituito con sede in viale Ca’ Granda, 29 a Milano, iscritto al Registro Imprese della Camera di Commercio di Lecco col numero 313373, REA numero 1623197, partita IVA 13152290154. È autorizzato a svolgere la propria attività con licenza rilasciata con il decreto della Provincia di Milano numero 67762/00 del 30/10/2000. Amitaba S.r.l. ha stipulato ai sensi dell’art. 50 del Codice del Turismo (D.lgs 79/2011) una polizza per la Responsabilità Civile Professionale con la UnipolSai Assicurazioni n. 100073953 per un massimale di € 2.065.000,00.