India
Gujarat, Rajasthan e Unt Mela
Con la festa di Dewali e la fiera di Pushkar









Sintesi del viaggio
L’India raccoglie un vasto insieme di mondi culturali e religiosi, dove l’intreccio di storia, mito e folclore vive in uno spazio umano variopinto arricchito da aree naturali molto belle. Questo percorso esplora due delle regioni più evocative; inizia con la festa di Diwali a Jaipur, che si celebra con una famiglia nobiliare Rajput, e raggiunto il Gujarat segue un circuito che porta nelle regioni tribali di Jambughoda e Chota Udepur, quindi alla montagna sacra jainista di Palitana, al Parco Nazionale di Sasan Gir dove vive il leone indiano e da Ahmedabad, la capitale, rientra in Rajathan alla magica Udaipur. Si prosegue per Ranakpur, capolavoro dell’arte jain, e Joyawar, dove prospera un ambiente rurale fuori dal tempo, e si giunge a Pushkar mentre è in pieno svolgimento la grande fiera, famosa per il mercato dei cammelli, un importante momento di pellegrinaggio induista.
Presentazione del viaggio
Il programma inizia da Delhi, da dove si raggiunge Jaipur nel Rajasthan in occasione della ricorrenza del Diwali. Si prosegue in volo per Ahmedabad, capitale del Gujarat, e ci si sposta nella regione di Jambughoda e Chhota Udepur, dove si incontrano le popolazioni Rathwas e Nayaks. Dopo la visita di Champaner ci prosegue per Bhavnagar e da qui si visita Palitana, l’incredibile montagna sacra dei jainisti; arrivati poi al Parco Nazionale di Sasan Gir, dove vive il leone asiatico, si fanno due safari con la jeep. Da qui inizia il percorso verso nord; si rientra ad Ahmedabad, dove oltre ai diversi siti, incluso l’Ashram di Ghandi, ci si reca al museo Calico, e si continua per il Rajasthan a Udaipur, gemma dell’India. Dopo la visita di Ranakpur si esplora la regione di Rawla Jojawar, dove risiedono i Rabaris, un’etnia dedita all’allevamento dei cammelli si arriva a Pushkar, anche questo un importante momento del viaggio, perché il soggiorno avviene durante il pieno svolgimento della grande festa del Kartika Purnima e dell’Unt Mela. Da Pushkar torna a Delhi per il volo di rientro.
Il viaggio si svolge nella stagione migliore dell’anno, soleggiata e piacevolmente calda. Per i trasporti si utilizzano veicoli comodi, dotati di aria condizionata e di recente immatricolazione. Gli hotel utilizzati sono tutti di buon livello e i rispettivi siti sono indicati nel programma; buona parte sono palazzi storici riconvertiti, dove si avrà anche l’occasione di incontrare le famiglie di origine nobile.
PUSHKAR: LA GRANDE FESTA DEL KARTIKA PURNIMA E DELL’UNT MELA
Pushkar, situata a 14 km dalla città di Ajmer, è un paesino situato sul bordo di un mistico laghetto che la tradizione dice essere di origine divina. La grande fiera dei cammelli che vi si svolge ha una storia molto antica. Le sue origini vengono dall’Unt Mela, una festa iniziata a latere del grande raduno religioso del Kartika Purnima come momento di incontro tra i carovanieri che scambiavano merci e animali, che pian piano si è espansa fino a diventare la più grande fiera del mondo per lo scambio dei cammelli ed ha incluso eventi sportivi e culturali. Oggi sono molto popolari ad esempio le corse con i cammelli e i cavalli e le manifestazioni di musiche e danze del Rajasthan.
L’importanza del raduno religioso del Kartika Purnima, che è all’origine di tutte queste manifestazioni, si rintraccia già in alcuni scritti del IV secolo dove troviamo menzione di questa località e riferimenti alle leggende che la permeano. Si racconta che Brahma, il Dio creatore del pantheon induista, fece cadere dalle proprie mani un fiore di loto per sconfiggere un demone; nei tre punti della Terra su cui si posarono i petali l’acqua sgorgò nel mezzo del deserto formando tre piccoli laghi blu. Sulle sponde del più grande di questi Brahma radunò per una celebrazione ben 900.000 esseri celesti, ovvero la gran parte delle divinità induiste. È così che da tempo immemorabile nella ricorrenza annuale di questo magico evento che cade nel Kartika Purnima, ossia i giorni del plenilunio tra ottobre e novembre, giungono folle di devoti al tempio di Brahma, lo Jagat Pita Shri Brahma Mandir, che è uno dei rari siti dell’India dedicati al Dio creatore induista, per rendere onore alla divinità con preghiere, cerimonie ed abluzioni nelle acque sacre del laghetto. Per i fedeli questi riti hanno il potere di purificare le negatività accumulate nel corso di infinite esistenze e possono condurre, nella prossima esistenza, direttamente nella Terra Pura di Brahma.
Programma del viaggio
NB: Chi fosse interessato ad effettuare una visita di Delhi, è possibile partire prima o fermarsi dopo il tour; per ogni dettaglio contattare Amitaba.
1°g. Mercoledì 22 ottobre, volo per Delhi
Per raggiungere Delhi Amitaba utilizza voli Lufthansa, KLM, Swiss o di altre compagnie scelte dai viaggiatori. Accoglienza in aeroporto da parte del corrispondente indiano di Amitaba e trasferimento presso l’hotel Plazzio Gurgaon (5*).
2°g. 23/10 Delhi – Jaipur, Diwali
Si parte con un mezzo privato per Jaipur, la celebre ‘Città rosa’ dell’India, così chiamata per la colorazione delle case nella città vecchia; la distanza è di 275 km, un percorso di 5 o 6 ore. Si alloggia presso l’hotel Shahpura House (www.shahpurahouse.com), una casa nobiliare Rajput divenuta hotel; si avrà del tempo libero per fare un giro nella città o rilassarsi. Oggi ricorre la festa di Diwali, o ‘festa delle luci’, un’importante ricorrenza induista quando si celebra Lakshmi, dea del benessere, e le case vengono ripulite da cima a fondo, decorate con i fiori e ornate di luci. Si partecipa insieme alla famiglia nobile di Shahpura alla cerimonia che si tiene nell’hotel e al sontuoso banchetto allestito sulla terrazza del tetto.
3°g. 24/10 Jaipur
Giornata dedicata alla visita di Jaipur. Si inizia con un’escursione sui colli nei pressi della città con il palazzo di Amber, situato su di un colle nei pressi della città, dove si potranno salire le scalinate che portano a questa affascinante reggia a dorso di elefante; il magnifico sito è parte del Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Rientrati, tra i siti principali si ammirano il celebre Palace of Winds, il Palazzo Reale e il Jantan Mantar, l’osservatorio astronomico, anche questo parte del Patrimonio Mondiale Unesco.
4°g. 25/10 Jaipur – Ahmedabad – Jambughoda
Si parte in volo per Ahmedabad (9.35 – 10.45, orari da confermare), capitale dello stato indiano del Gujarat. Da qui si prosegue con un mezzo privato, con cui si segue tutto il circuito fino a Delhi; la meta di oggi è Jambughoda che dista 190 km, un viaggio di circa 4 ore: si segue l’autostrada verso sud fino a Vadodara e da qui si continua in direzione est. Nella regione collinare di Jambughoda, immerse in una bella natura ricca di foreste di teak, vivono diverse minoranze etniche. Si alloggia presso l’hotel “A home for nature lovers”, la residenza del Raja della regione, che risiede in loco con la moglie.
5°g. 26/10 Jambughoda
Si visitano i villaggi di etnia Rathwas e Nakyas, dove le attività sono l’agricoltura tradizionale e alcune semplici forme di artigianato; l’ambiente e le case sono molto ben curati e dall’aspetto umile ma pulito. Tra i Rathwas è diffusa una particolare forma d’arte, conosciuta come Pithora, che consiste nella decorazione della stanza principale delle case con vivaci dipinti naif realizzati con colori naturali. Ci si reca quindi al mercato settimanale dove confluisce la popolazione locale con automezzi di ogni tipo stracarichi di gente, potendo ammirare i diversi costumi e gli interessanti gioielli delle donne nel contesto variopinto degli scambi di semplici prodotti locali, implementi di prima necessità e vendita di animali. Nel pomeriggio si raggiunge la cittadina di Chhota Udepur (48 km), nei pressi del confine col Rajasthan. Situata sulle rive di un lago, era la sede di uno dei piccoli principati del Gujarat orientale. Vi sono alcune case nobiliari, non sempre visitabili, e diversi templi tra cui è particolarmente interessante quello jainista per il connubio di stili che lo compongono.
6°g. 27/10 Jambughoda – Champaner – Bhavangar
Il sito di Champaner, Patrimonio Mondiale Unesco, dista circa 20 km. È una vasta area archeologica i cui siti datano dall’VIII al XIV secolo, si individuano le vecchie mura e sul monte che funge da sfondo vi è il tempio di Kalikamata, un’importante meta di pellegrinaggio induista. I monumenti principali sono le due moschee, con la più grande situata in un bel giardino e impreziosita da un bacino d’acqua. Dopo le visite si parte per Bhavnagar, che dista 250 km, un tragitto di circa 6 ore; si alloggia presso il Nilam Bag Palace (www.nilambagpalace.com), una heritage property, edificata nel 1859, che ospitava la famiglia reale di Bhavnagar. La città è situata vicino al mare ed ha un suo porto, ma la parte più interessante sono le stradine della parte vecchia, un vero pullulare di negozietti di ogni tipo frammisti a vetusti ma affascinanti palazzi.
7°g. 28/10 Bhavanagar – Palitana – Sasan Gir
Si parte presto per Palitana, che dista circa 50 km a sud. Per esplorare il Shatrunjay (che significa ‘luogo della vittoria’), il monte sacro alla religione jainista ornato da ben 863 templi edificati nel corso di 900 anni. Per salire si percorre un lungo sentiero gradinato con 3950 scalini su uno sviluppo di circa 2 km, un lungo tragitto che non tutti percorrono interamente, ma se si riesce ne vale decisamente la pena. Se servisse, alla base è possibile assoldare 4 portatori che fanno accomodare su una sedia e partono al galoppo arrivando sulla cima del monte! Difficile rendere a parola la visione delle due cime del monte letteralmente coperte di templi che formano un insieme straordinariamente armonico, protetto da fortificazioni. Si incontrano molti pellegrini jainisti vestiti di bianco; lungo la via procedono a piedi nudi con un portamento nobile, portando il tipico bastone a punta. Per la discesa è possibile seguire anche un altro sentiero più diretto che arriva in un altro lato del monte. Dopa la visita si prosegue, ora in direzione sud ovest, per il Parco Nazionale di Sasan Gir, che dista circa 3 ore, 160 km, arrivando in serata. Si alloggia presso il Lion Safari Camp (www.campsofindia.com), un lussuoso campo situato lungo il fiume Hiran tra i manghi; le tende sono pienamente arredate, dotate di bagno proprio, acqua calda e aria condizionata, da far invidia agli ufficiali del vecchio Raj britannico!
8°g. 29/10 Sasan Gir
Il parco Nazionale di Sasan Gir è l’ultima casa del leone asiatico, e, oltre al ‘re della foresta’, ospita molti leopardi, iene, cinghiali, pavoni, innumerevoli caprioli e vari tipi di erbivori, mentre nella acque si vedono i coccodrilli. Si effettuano due escursioni in jeep per vedere gli animali, una al mattino presto, partendo prima di colazione, e la seconda nel pomeriggio. Nell’arco di due esplorazioni non vi è mai la certezza di vedere i leoni, ma una buona probabilità.
9°g. 30/10 Sasan Gir – Ahmedabad
Si parte in direzione nord est per Ahmedabad, che dista 330 km, un percorso di circa 6 ore; si alloggia presso l’hotel The Gateway Ummed (www.thegatewayhotels.com). Nel pomeriggio si visitano i punti di maggior interesse della città: l’Ashram di Ghandi, il tempio jainista di Hathisingh e le moschee di Jumma e Sidi Sayed.
10°g. 31/10 Ahmedabad – Udaipur
Si visita il Calico Museum, che raccoglie una fantastica collezione di tessuti antichi. Si parte quindi per Udaipur nel Rajasthan, un percorso di 260 km che richiede circa 4 ore. Si alloggia presso l’hotel Amet Haveli (www.amethaveliudaipur.com), un heritage hotel situato sulle rive del lago Pichola con vista sul Palazzo di Udaipur e del Lake Palace.
11°g. 1/11 Udaipur
Udaipur è una delle perle dell’India, conosciuta come la “città dei laghi”, con il grandioso candido palazzo del Maharaja che si erge sulle acque. Si potrà percorrere in barca il lago Pichola, ai piedi del palazzo reale e dei Ghat, le scalinate per le abluzioni, visitando anche il palazzo lacustre, il Jag Mandir. In città si vistano il Palazzo del Maharaja e il tempio di Jagdish.
12°g. 2/11 Udaipur – Ranakpur – Jojawar
Circa 90 km a nord di Udaipur si visita il tempio jainista di Ranakpur, da alcuni ritenuto il più bel sito in assoluto di questa religione; apre ai visitatori alle 12.00, così si partirà con calma. Il tempio risale al XV secolo ed è dedicato ad Adinatha, il primo Tirthankara; lo compongono ben 1444 colonne cesellate ognuna in modo diverso con raffinatezza estrema, disposte in 29 sale tenute con meticolosa pulizia, dove i sacerdoti lucidano anche le pietre dei pavimenti. La struttura principale ha quattro lati simmetrici ciascuno con la statua di Adinatha, un modo di rappresentare la conquista delle quattro direzioni cardinali, ovvero la liberazione. Dopo la visita si continua verso nord per altri 65 km arrivando a Rawla Jojawar. Questo tradizionale forte tra le colline di Aravalli è ora un heritage hotel, dove si prende alloggio, ed è gestito dai due figli del Raja (www.jojawar.com). Nel pomeriggio si effettua una ricognizione con la jeep; si incontrano i Rabaris, un’etnia che si dedica all’allevamento dei cammelli.
13°g. 3/11 Jojawar – Pushkar
Prima di partire si effettua un giro col trenino rurale a vapore nelle colline Aravalli, passando un’oretta attraverso questo interessante ambiente rurale assieme alla gente dei villaggi. Continuando verso nord dopo 180 km (4 ore circa) si arriva a Pushkar, una delle importanti mete di pellegrinaggio dell’India. Sulle gradinate che portano alle acque del lago si assiepano i pellegrini che eseguono le abluzioni rituali e si trovano alcuni importanti templi, tra cui il principale è dedicato a Brahma, il Dio creatore del pantheon induista, oltre ad uno stuolo di tempietti minori. Al tramonto, quando il sole scende oltre le placide acque sacre, è molto suggestivo ascoltare i suoni delle cerimonie officiate dai bramini mentre i pellegrini posano dei lumini su foglie di loto che galleggiando sul laghetto, creando un’atmosfera veramente magica. Il viaggio porta a Pushkar nel momento più vivo dell’anno, quando una vasta folla si riunisce per la ricorrenza del Kartika Purnima e il grande festival dei cammelli, rendendo il luogo vibrante e vivo. Si alloggia presso il Pushkar Palace (www.hotelpushkarpalace.com), un heritage hotel; il Palazzo, il cui nome era Kishangarh Kunj, fu costruito 400 anni or sono dal maharaja di Jaisalmer.
14°g. 4/11Pushkar, la grande fiera dei cammelli
Giornata dedicata al grande festival. È un momento di raduno per pellegrini e mistici induisti che giungono al laghetto sacro per le abluzioni purificatorie, con una profusione di cerimonie e atti devozionali. Ma l’insieme è reso ancora più interessante dalla vasta fiera degli animali, dove avvengono scambi e acquisti di cammelli, cavalli, asini, bufali ecc., e dal contorno variegato di gare di corsa di cammelli e cavalli, spettacoli e folklore, che fa ritenere il raduno di Pushkar uno degli eventi più interessanti dell’India.
15°g. 5/11 Pushkar – Delhi e volo di rientro
Si rientra a Delhi, che dista 410 km, un viaggio di 6 o 7 ore. Ci si reca in centro dove si può cenare prima di raggiungere l’aeroporto internazionale, dove la gran parte dei voli di rientro parte in tarda serata o nelle primissime ore del mattino.
16°g. Giovedì 6 novembre, arrivo a destinazione
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Jaipur, Palazzo dei venti
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