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India


Etnie del Nord Est; un viaggio in Assam, Arunachal Pradesh e Nagaland

Estensione: Tawang terra dei Monpa, con il festival di Torgya; possibile prosecuzione: ‘La vita del Buddha’


PARTENZA
26/12/2015
RITORNO
06/01/2016
PRE-ESTENSIONE
ESTENSIONE
16/01/2016
2a ESTENSIONE
24/01/2016
DURATA
12 – 30 giorni
PARTECIPANTI
GUIDA

 Sintesi del viaggio


Il viaggio porta nelle aree tribali più interessanti dell’India del Nord Est, fornendo un’avvincente sintesi di quei mondi lontani, ancora pressoché sconosciuti. Si incontrano diverse etnie; le principali: nella regione di Mon nel Nagaland, a ridosso del confine birmano, i Konyak, quindi nell’isola assamese di Manjuli i Mishing e tra i monti dell’Arunachal nel distretto di Ziro gli Apatani.

Giunti nella località di Tezpur in Assam si potrà scegliere se rientrare o seguire l’estensione che porta nella regione himalaiana di Tawang, nel nord ovest dell’Arunachal Pradesh, in occasione del grande festival di Torgya.

L’itinerario prevede di raggiungere Delhi e di proseguire in volo per Dibrugarh nell’Assam orientale, base di partenza per raggiungere Mon nel Nagaland a ridosso del confine birmano, la patria dell’etnia Konyak; si sosta qui due notti per potersi spingere fino al villaggio di Longwa, sul confine con Myanmar. Si prosegue quindi verso nord ovest tornando sulle sponde del Bramaputra a Sivasagar in Assam e da qui raggiungere la bucolica isola di Majuli, Patrimonio dell’Unesco, dove si dedica una giornata alle visite. Si lascia il vasto bacino del Bramaputra verso nord arrivando nel distretto di Ziro, una regione orientale dell’Arunachal Pradesh dove risiedono gli Apatani, una tra le etnie più interessanti dell’Asia; si sosta qui tre notti per poter esplorare le aree tribali. Si lasciano i monti dell’Arunachal rientrando in Assam a Tezpur, dove chi completa qui il viaggio prende il volo per Delhi.

Il cielo parla talvolta per bocca dei folli, degli ebbri e dei bambini.

 Presentazione del viaggio


(Per alcune informazioni sulla regione, clicca qui)

L’itinerario prevede di raggiungere Delhi e di proseguire in volo per Dibrugarh nell’Assam orientale, base di partenza per raggiungere Mon nel Nagaland a ridosso del confine birmano, la patria dell’etnia Konyak; si sosta qui due notti per potersi spingere fino al villaggio di Longwa, sul confine con Myanmar. Si prosegue quindi verso nord ovest tornando sulle sponde del Bramaputra a Sivasagar in Assam e da qui raggiungere la bucolica isola di Majuli, Patrimonio dell’Unesco, dove si dedica una giornata alle visite. Si lascia il vasto bacino del Bramaputra verso nord arrivando nel distretto di Ziro, una regione orientale dell’Arunachal Pradesh dove risiedono gli Apatani, una tra le etnie più interessanti dell’Asia; si sosta qui tre notti per poter esplorare le aree tribali. Si lasciano i monti dell’Arunachal rientrando in Assam a Tezpur, dove chi completa qui il viaggio prende il volo per Delhi.

Da Tezpur chi prosegue il viaggio si reca nella remota area himalaiana di Tawang nel nord ovest dell’Arunachal Pradesh, il territorio dove vive l’etnia tibetana dei Monpa incuneato tra il Bhutan, che ne segna il confine a sud, ed il Tibet a nord. L’area è raggiungibile in auto anche in gennaio perché l’India ha costruito una strada efficiente che viene tenuta aperta tutto l’anno per motivi strategici; è un percorso decisamente spettacolare, attraverso diversi villaggi e alcuni interessanti paesi. Si risalgono i monti occidentali dell’Arunachal valicando alcuni passi, con il più alto di 4050 mt dove è probabile trovare neve sulla strada, ma che è tenuto sempre aperto dall’esercito indiano; è quindi un percorso che regala un vero senso d’avventura. Si arriva nella valle di Tawang in un momento veramente speciale, durante la celebrazione più importante dei Monpa: il festival di Torgya presso il grande monastero di Tawang, che a gennaio 2016 sarà particolarmente sentito in quanto è un ‘Dungyur’, ovvero un momento di forte purificazione che ricorre ogni tre anni. Per la ricorrenza confluisce qui un gran numero di persone e sarà un momento speciale anche per ammirare i costumi locali e osservare danze, rappresentazioni e rituali eseguiti con ottima maestria dai monaci. Oltre a visitare le località si potrà così godere di un evento che viene visto da rarissimi visitatori; la regione è un’area tibetana che essendo all’interno dell’India non ha subito la fagocitazione cinese e le tradizioni permangono molto vive.

Rientrati in Assam si completa il viaggio con la visita del Parco Nazionale di Kaziranga, dove si cercano tigri e rinoceronti anche a dorso di elefante, accompagnati da una nostra guida locale. In alternativa, chi è interessato potrà proseguire per Patna in Bihar, senza recarsi al Parco, per seguire il programma La vita del Buddha.

NOTA TECNICA

Si ricorda che in molte delle aree visitate non è possibile effettuare cambio valuta e che le carte di credito spesso non sono accettate. Gli alloggi sono puliti con stanze quasi sempre dotate di bagno con acqua calda e lenzuola, ma si segnala che in queste remote regioni orientali spesso sono piuttosto spartani e in alcune località possono richiedere un minimo di adattabilità (ad esempio l’acqua calda può venir fornita in un secchio). Per gli spostamenti si utilizzano veicoli comodi, tipo Scorpio o Tata Safari. Il clima previsto è solitamente secco; si tenga comunque presente che ci possono sempre essere precipitazioni locali. Le temperature previste sono piuttosto fredde solo a Ziro, dove le minime notturne possono arrivare a 2°C, con massime di 10°-14°C.

Chi segue l’estensione deve essere attrezzato per le condizioni della regione; a Tawang, che è il punto più freddo dove si sosta, di notte ci possono anche essere punte di -8°C e le massime difficilmente superano gli 8 – 10°C.

 Programma del viaggio


(NB: i tempi di tappa indicati possono a volte subire variazioni significative dovuti allo stato delle strade)

1°g. Sabato 26 dicembre, partenza in volo per Delhi    
Per raggiungere Delhi Amitaba utilizza voli Etihad Lufthansa, KLM o di altre compagnie scelte dai viaggiatori. La maggior parte dei voli tra l’Italia e Delhi partono nel pomeriggio o alla sera con arrivo nelle prime ore del mattino successivo; se fosse utile disporre di un hotel la sera del 26/12 a Delhi Amitaba potrà prenotarlo e predisporre ogni altro servizio necessario con un piccolo costo aggiuntivo.

2°g.  27/12 Delhi – Dibrugarh  
Il volo per Dibrugarh in Assam, una cittadina nell’estremo est dell’India adagiata sulle rive meridionali del maestoso fiume Bramaputra, parte da Delhi alle 10.40 con arrivo alle 13.15 (IndiGo 6E571 – orario da confermare; se un viaggiatore scegliesse un altro vettore verranno addebitati eventuali costi aggiuntivi che fossero necessari per i trasferimenti), dove è in attesa dei partecipanti la guida locale che parla la lingua inglese. Si alloggia presso i tipici Heritage Chang Bungalow, costruzioni coloniali di epoca britannica poste su palafitte, immersi in una tranquilla natura tra le piantagioni di tè. Si visitano le piantagioni, il mercato locale e un centro artigianale di produzione tessile; alla sera si vedranno le tipiche danze Bihu, tra le più popolari dell’Assam, ricche di vitalità ritmica, una celebrazione delle forze della primavera e dell’amore.

3°g.  28/12 Dibrugarh – Mon  
Si parte in direzione sud per Mon nel Nagaland, che dista 170 km, un percorso di circa 6 ore; si alloggia presso la Paramount Guest House. Questo villaggio, posto a 900 mt di quota, è il centro dell’etnia dei Konyak Nagas, con i tipici tatuaggi sui volti e costumi tradizionali, particolarmente abili in diverse attività artigianali tra cui la scultura del legno; il governo dei vari gruppi è affidato agli Angh, ovvero a capi tribù a carica ereditaria. Nei pressi della cittadina si visita il villaggio di Chui, con molte case tradizionali Konyak ben preservate con gli usci ornati da corna di bufalo dipinte; si potrà visitare la magione dell’Angh, il capo villaggio, dove vengono conservati centinaia di teschi di cervi.

4°g.  29/12 Mon, esc. a Longwa  
Ci si reca a Longwa, uno dei villaggi più importanti del distretto di Mon, che dista 60 km. È peculiarmente edificato tra l’India e la Birmania, con circa metà delle case oltre il confine. Ci si reca anche ai villaggi di Tang e Shenga Chingnyu dove si possono vedere alcune interessanti magioni tradizionali degli Angh.

5°g.  30/12 Mon – Sivasagar – Neematighat – Isola di Majuli  
Si lascia Mon verso nord ovest arrivando nella località di Sivasagar in Assam, che dista circa 100 km. Questa cittadina fu per circa 600 anni la capitale dell’impero Ahom, fondato dagli Shan tailandesi nel XIII secolo; si visitano il tempio di Shiva e le rovine dei palazzi. Si raggiunge quindi Neematighat, il punto d’imbarco per il traghetto sul Bramaputra che porta all’isola di Majuli; si prevede circa un’ora e mezza di navigazione, ma la durata dipende molto dalla quantità del flusso d’acqua del fiume. Si alloggia presso il Mepo Okum Eco Camp.

6°g.  31/12 Isola di Majuli  
Majuli è la più grande isola fluviale abitata della Terra eletta a Patrimonio dell’Unesco, con villaggi tradizionali delle etnie Assamese e Mishing, un mondo dall’aspetto bucolico, fuori dal tempo; dal XVI secolo, a seguito dell’opera di Srimanta Shankerdev, ha visto una fioritura di comunità vishnavite. Si visita uno dei monasteri più interessanti guidati da un monaco, che ci accompagna nei templi e tra le celle illustrandoci le attività e la vita della comunità; i monaci sono anche i custodi della Satriya, un’antica forma di danza.

7°g.  1/1/’16 Isola di Majuli – Ziro  
Si attraversa il Bramaputra in traghetto verso nord arrivando a North Lakhimpur e si lascia l’Assam entrando nelle montagne dell’Arunachal Pradesh percorrendo le valli che portano a Ziro (120 km da Lakhimpur), una tappa che richiede circa 6 ore in tutto. Si alloggia presso il confortevole Hotel Blue Pine. Ziro è posto a circa 2000 mt su di un plateau tra monti coperti di foreste di pino, una delle zone più belle dell’Arunachal. È il territorio degli Apatani, un’importante etnia caratterizzata da molta amichevolezza; hanno un aspetto particolare per via dell’utilizzo di tatuaggi facciali e le donne portano inserti nasali tipici fatti col legno, la cui ampiezza è motivo di distinzione.

8°g. – 9°g. (2 – 3/1) Ziro  
Si esplora l’altopiano degli Apatani, rientrando in hotel per le pause pranzo. Si visitano i villaggi di Hong, Hari, Hija e altri minori con i loro mercati locali, ed anche il museo di Ziro. Il principale è Hong, e ciascun villaggio evidenzia caratteristiche proprie.

10°g. 4/1 Ziro – Tezpur  
Si ripercorre la strada fino a North Lakhimpur, nelle pianure dell’Assam; si prosegue da qui verso ovest per circa 200 km arrivando a Tezpur, una tappa che richiede da 6 a 7 ore. Sistemazione presso l’hotel KRC Palace. A Tezpur si visitano il tempio shivaita di Mahabhairab, le rovine di Bamuni, la collina di Agnigarh, punto panoramico sul Bramaputra e Tezpur il cui nome significa ”Fortezza di fuoco”, per via della leggenda che lega il luogo al mitologico amore tra Usha e Aniruddha, e il parco di Chitralekha Udyan.

PER CHI RIENTRA

11°g.  5/1 Tezpur – Guwahati – Delhi e volo di rientro
Si prende commiato dai partecipanti e dalla guida che proseguono il viaggio. Si parte per Guwahati percorrendo le pianure dell’Assam verso ovest; l’aeroporto dista 180 km, un viaggio di massimo 5 ore. Il volo per Delhi parte alle 17.05 con arrivo alle 19.35 (Air India 0890, orari da confermare; se un viaggiatore scegliesse un altro vettore verranno addebitati eventuali costi aggiuntivi che fossero necessari per i trasferimenti). All’arrivo a Delhi si procede con l’imbarco sul volo intercontinentale. La maggior parte dei voli per l’Europa parte tra le tarde ore della sera e le prime del mattino; se la sera del 5/1 a Delhi fosse utile disporre di un hotel Amitaba potrà prenotarlo e predisporre ogni altro servizio necessario con un piccolo costo aggiuntivo.

12°g.  Mercoledì 6 gennaio, arrivo a destinazione

PER CHI PROSEGUE

11°g. 5/1 Tezpur – Dirang
Si lascia la città procedendo verso nord; al punto di controllo di Bhalukpong si esibiscono i permessi di accesso e si entra nell’Arunachal Pradesh. Sul percorso a Tippi si trova un centro botanico dove vengono coltivate le orchidee; la strada si inoltra lungo un possente fiume e si inerpica nelle foreste fino al passo del Nechipu (circa 1650 mt), per poi ridiscendere ad un altro fiume a circa 630 mt, attraverso un ambiente naturale sempre caratterizzato da foreste rigogliose. Si risale il flusso delle acque fino al villaggio di Tenga (1250 mt circa) proseguendo fino a Bomdila (2350 mt circa), il centro principale del distretto di Kameng. Oltre Bomdila si valica un colle a circa 2500 mt, da dove si scende fino al villaggio di Munna (1325 mt circa) e da qui si risale la valle fino a Dirang (1640 mt circa), che dista da Bomdila 45 km. Si alloggia presso l’Awoo Resort, una semplice locanda; la tappa è di circa 200 km, da 7 a 8 ore. Dirang è un paese abitato in maggioranza da persone di etnia Monpa; è particolarmente interessante il paesello di Dirang Dzong, situato poco prima della nuova Dirang, con le vecchie case in pietra e la torre del Raj di circa 500 anni. Sui monti sopra il villaggio si trova il sito Nyingmapa di Dirang Kastung che presenta statue ed affreschi custoditi da una pittoresca comunità Gomchen. A Dirang nel 1983 venne tenuta l’iniziazione di Kalachakra dal XIV Dalai Lama, e si può visitare il veneratissimo piccolo tempio dove venne costruito il Mandala.

12°g. 6/1 Dirang – Tawang  
Oltre Dirang la strada sale gradatamente verso il passo del Se che dista 65 km ed è posto a 4050 mt, incontrando un ambiente naturale tipico dell’alta quota con scenari spettacolari. La salita necessita usualmente circa 3 ore, ma se si trova la neve può richiedere più tempo; il passo è tenuto aperto tutto l’inverno dall’esercito indiano. Oltre il valico si entra nel territorio di Tawang; la discesa è molto bella, si transita dal mausoleo di Jaswantgarth, un eroico militare indiano che si era immolato nel 1962 per rallentare l’invasione delle truppe cinesi, e verso la base del passo si vedono le cascate di Nuranang. Giunti al fiume Tawangchu (1950 mt circa) si risale lungo l’altro versante della valle fino a Tawang (2900 mt), il centro più importante della regione, posto a 75 km dal passo del Se; il tempo di guida complessivo è normalmente di circa 7 o 8 ore. Si alloggia in un semplice hotel, il Tashi Gyatsel. Tawang è un centro abitato piuttosto grande e distribuito sulle coste dei monti, il cuore della comunità dei Monpa. Il punto di maggior interesse è il grande monastero tibetano Ghelupa, costituito da circa 60 costruzioni con alcuni grandi templi e case dove vive la comunità monastica, posto su di un colle a breve distanza dall’abitato: fondato nel 1643 è stato il più grande per numero di monaci in India fino all’arrivo dei rifugiati tibetani che ne hanno costruiti alcuni ancora più ampi nell’India meridionale; attualmente vi risiedono oltre 400 monaci.

13°g.  7/1 Tawang, escursione a Lumla e Gorsam Chorten  
Si segue la valle di Tawang verso sud fino al paese di Lumla, posto a circa 2250 mt (35 km), da dove lo sguardo spazia fino al confine col Bhutan, verso la regione di Trashigang e Gomkora. Da Lumla si risale una valle laterale che porta a Gorsam Chorten (1900 mt circa), che dista altri 43 km. Questo grande Chorten ha una datazione incerta, secondo alcune fonti risale al XII secolo, secondo altre al XVIII; è stato costruito seguendo lo stile dello Stupa di Bodnath in Nepal e di Chorten Kora in Bhutan. Ogni anno vi si svolge un festival simile a quelli dei vicini Cham bhutanesi di Gomkora e Chorten Kora dove le persone eseguono innumerevoli circumambulazioni. Poco oltre Gorsam si trova l’interessante villaggio di Hapman Kaleteng, nei cui pressi vi è un tempietto Nyingmapa custodito da una piccola comunità Gomchen che contiene statue molto belle; proseguendo altri 8 km oltre Zhimithang vi è il piccolo tempio di Zangopelri, rappresentazione della Terra Pura di Guru Rimpoce.

14°g. – 16°g. (8 – 10/1) Tawang, festival di Torgya (Dungyur)  
Il festival di Torgya di gennaio 2016 è particolarmente importante perché è la ricorrenza che su base triennale diventa il “Dungyur”, un sofisticato rito dedicato alla purificazione dai demoni con l’evocazione di Palden Lhamo e l’esposizione di uno specifico Thongdrol, una gigantesca tanka. L’evento dura tre giorni e si tiene nel grande monastero di Tawang il cui nome significa “benedetto da un cavallo”, punto focale della vita culturale dei Monpa. Fondato nel XVII secolo da Lodre Gyatso per incarico del V Dalai Lama, coordina le attività spirituali di altri 17 monasteri minori diffusi in tutto il territorio. Pare che il punto dove è stato edificato sia stato prescelto da Lodre Gyatso, popolarmente conosciuto come Mera Lama, perché il suo cavallo gli sfuggì e si rifiutò di muoversi da lì dopo esserci giunto: il Lama prese questo come un segno divino che fosse questo il luogo dove sarebbe dovuto sorgere il grande Gompa. Posizionato su di un poggio in posizione ben difendibile, nei secoli passati era anche stato fortificato ed utilizzato da parte dei tibetani nei conflitti con i bhutanesi; questi ultimi occupano infatti la parte più meridionale della grande vallata del Tawangchu, il possente fiume che da qui scorre impetuoso verso le lontane pianure dell’India. Il Gompa è costituito da un gran numero di piccoli edifici arroccati attorno ad un grande spiazzo su cui si affacciano il tempio principale (il Dunkhang), la libreria (il Parkhang) ed il Rumkhang, che ospita le cucine; il Dunkhang è finemente affrescato e contiene molte statue di fattura raffinata, inclusa una gigantesca raffigurazione del Buddha storico. Nel Perkhang sono custoditi un gran numero di preziosi testi antichi scritti con caratteri d’oro e molti altri oggetti di eccellente valore artistico e nel monastero vengono custodite importanti reliquie. Questo spazio delimitato dai templi per il festival si anima di pellegrini giunti da tutta la regione, un’intensa opportunità anche per godere dei costumi e dei rituali tradizionali. Nel corso delle giornate si visiteranno anche gli altri siti importanti della valle: i conventi di Thukje Cheling, che ospita circa 30 monache, e di Jangchup Choling, che ne ospita circa 50, entrambi fondati nel XVII secolo; il venerato sito di Urgyeling Gompa dove nel 1683 nacque Tsangyang Gyatso, il VI Dalai Lama; e Choekhorling, di recente fondazione, dove si trova una piccola comunità di giovani monaci impegnati nello studio.

17°g.  11/1 Tawang – Bomdila
Si inizia il viaggio di ritorno, attraverso le spettacolari valli himalaiane ed il passo di Se fino a Bomdila, dove si alloggia presso l’hotel Tsepel Yongzom. Arrivando, se c’è tempo, o il mattino successivo, si visita Bomdila, un paese adagiato tra le montagne himalaiane dell’Arunachal con molte case costruite in legno e adornate di fiori ed un piccolo mercato; sono interessanti i due templi buddisti tibetani, Lower e Upper Gompa; il secondo, Gonte Gaden Rabgyeling, è un importante monastero retto dal 13° Tsona Gonpatse Rimpoce di Drepung.  La tappa è di 180 km, si prevedono da 7 a 8 ore di viaggio.

18°g.  12/1 Bomdila – Tezpur  
Si ripercorre la strada fino a Tezpur, che da qui dista circa 160 km, un viaggio tra le 6 e le 7 ore; si alloggia nel medesimo hotel.

PER CHI RIENTRA

19°g.  13/1 Tezpur – Kaziranga  
Si prosegue accompagnati da una guida locale che parla la lingua inglese. Si lascia la città verso sud attraversando con un lungo ponte il Bramaputra e si prosegue verso est arrivando al Parco Nazionale di Kaziranga, dove si alloggia presso l’hotel Iora – The Retreat. Il Parco, inserito nella lista ‘World Heritage’ dell’ONU, è situato lungo la sponda meridionale del Brahmaputra ed  è particolarmente importante per il grande numero di rinoceronti asiatici, ospita una grandissima varietà di specie diverse tra cui circa 1000 elefanti e, all’ultimo censimento, 81 tigri. Si effettua una prima escursione nel parco con le jeep.

20°g.  14/1 Parco Nazionale di Kaziranga  
La prima escursione è alle prime luci con l’elefante, alle 5.30 o alle 6.30 in base alla decisione dei rangers. Si proseguono le esplorazioni con le jeep; la prima può iniziare tra le 7.30 e le 9; la seconda tra le 13.30 e le 15.00.

21°g.  15/1 Kaziranga – Guwahati – Delhi e volo di rientro  
Si parte per Guwahati percorrendo le pianure dell’Assam verso ovest; l’aeroporto dista 185 km, un viaggio di massimo 5 ore. Il volo per Delhi parte alle 17.05 con arrivo alle 19.35 (Air India 0890, orari da confermare; se un viaggiatore scegliesse un altro vettore verranno addebitati eventuali costi aggiuntivi che fossero necessari per i trasferimenti). All’arrivo a Delhi si procede con l’imbarco sul volo intercontinentale. La maggior parte dei voli per l’Europa parte tra le tarde ore della sera e le prime del mattino; se la sera del 15/1 a Delhi fosse utile disporre di un hotel Amitaba potrà prenotarlo e predisporre ogni altro servizio necessario con un piccolo costo aggiuntivo.

22°g.  Sabato 16 gennaio, arrivo a destinazione

PER CHI SI RECA A PATNA PER IL PROGRAMMA “LA VITA DEL BUDDHA”

19°g.  13/1Tezpur – Guwahati – Calcutta – Patna
Si prosegue verso ovest per la città di Guwahati (180 km, da 4 a 5 ore di guida) dove ci si imbarca sul volo delle 14.15 per Calcutta con arrivo alle 15.30 (IndiGo 6E322, orari da confermare); da qui ci si imbarca alle 18.20 sul volo per Patna con arrivo alle 19.20 (IndiGo 6E633, orari da confermare). Trasferimento presso l’hotel Maurya Patna (www.maurya.com).

20°g. 14/1 Patna – Nalanda – Rajghir – Bodhgaya  
Da ora si segue il programma La vita del Buddha.

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L’iscrizione e la partecipazione al viaggio è regolata dalle Condizioni Generali di Partecipazione; la quota include la polizza “Assistenza sanitaria, rimborso spese mediche e danneggiamento bagaglio” fornita da Europ Assistance, la polizza “Viaggi Rischio Zero” di UnipolSai Assicurazioni e la polizza “Filodiretto Protection” fornita da Nobis Compagnia di Assicurazioni. Le normative (Condizioni Generali e polizze assicurative) sono visibili nel sito di Amitaba e presso il nostro ufficio.

Amitaba S.r.l. è un operatore turistico legalmente costituito con sede in viale Ca’ Granda, 29 a Milano, iscritto al Registro Imprese della Camera di Commercio di Lecco col numero 313373, REA numero 1623197, partita IVA 13152290154. È autorizzato a svolgere la propria attività con licenza rilasciata con il decreto della Provincia di Milano numero 67762/00 del 30/10/2000. Amitaba S.r.l. ha stipulato ai sensi dell’art. 50 del Codice del Turismo (D.lgs 79/2011) una polizza per la Responsabilità Civile Professionale con la UnipolSai Assicurazioni n. 100073953 per un massimale di € 2.065.000,00.