India
Kumbhamela, oceano del Sanatana Dharma
Il più grande raduno umano che questo pianeta conosca









Sintesi del viaggio
Il più grande raduno umano che questo pianeta conosca esprime la quintessenza di millenni di ricerca spirituale, milioni di esseri accomunati dal Sanatana Dharma, la legge eterna, ala ricerca di una purificazione e di un abbraccio col divino. Vivremo nel cuore del Kumbhamela per circa 10 giorni, tanti, ma anche pochissimi per chi vuole avvicinarne un poco l’essenza.
Il Kumbhamela è un evento epico dove molti appassionati della cultura indiana e dei grandi accadimenti del mondo ha desiderio di partecipare, almeno una volta nella vita. Amitaba segue questa grande saga dell’India dal 2001, dove proprio a Prayag produsse anche un documentario cercando di ritrarre i contorni di un evento che coinvolse circa 50 milioni di persone; successivamente andammo a Nasik nel 2003, a Ujjain nel 2004, a Prayag per l’Ardhmela del 2007 (il Kumbha che si tiene a metà del ciclo astrale) e ad Haridwar nel 2010.
Presentazione del viaggio
Il Kumbhamela è un evento epico dove molti appassionati della cultura indiana e dei grandi accadimenti del mondo ha desiderio di partecipare, almeno una volta nella vita. Amitaba segue questa grande saga dell’India dal 2001, dove proprio a Prayag produsse anche un documentario cercando di ritrarre i contorni di un evento che coinvolse circa 50 milioni di persone; successivamente andammo a Nasik nel 2003, a Ujjain nel 2004, a Prayag per l’Ardhmela del 2007 (il Kumbha che si tiene a metà del ciclo astrale) e ad Haridwar nel 2010. Ognuna di queste occasioni è stata memorabile e ricca di spunti per gli amici viaggiatori che l’hanno condivisa con noi. Il prossimo colossale appuntamento è a febbraio 2013, che si prevede di dimensioni analoghe se non addirittura superiori a quelle del 2001; ma non c’è da temere per questo: siamo ormai dei veterani e faremo in modo di godere assieme di uno dei momenti più vasti e intensi che la cultura dell’uomo è riuscita a creare.
Per partecipare abbiamo previsto due opzioni: questa, che prevede 9 notti nel cuore del Kumbhamela e di essere presenti quando si svolgono le due abluzioni principali, il Magh Amavasya e il Basant Panchami; e un’opzione più breve (Kumbhamela a Prayag) che prevede di trascorrervi solo 4 notti a cavallo del Magh Amavasya. Questo viaggio inizia con una visita guidata di Delhi e di proseguire in volo per Varanasi, dove comincia il forte incontro con l’anima più profonda dell’India e si avrà anche l’opportunità di visitare Sarnath. Ci si tuffa quindi nel Kumbhamela raggiungendo Allahabad, l’antica Prayag, in pulmino.
Qui si alloggia in un campo posizionato in modo opportuno per raggiungere i luoghi di abluzione e le aree di interesse principale della sterminata distesa di campi, popolati da milioni di pellegrini e dove risiedono i Maestri di tutte le scuole mistiche dell’India. Il nostro campo ha caratteristiche che lo rendono fruibile anche per noi occidentali; si dispone di luce elettrica, tende ampie dove si sta in piedi arredate con letti e lenzuola, poltroncine e tavolini, con servizi igienici privati a cui si accede direttamente dalla tenda stessa: una struttura tipo quelle a casetta che venivano utilizzate dagli ufficiali del Raj britannico. Il cibo, che al Kumbha è rigorosamente vegetariano, viene preparato e servito nel campo stesso nel rispetto delle regole igieniche. In sintesi, un luogo reso il più possibile accogliente, per consentire dei momenti di relativa tranquillità.
Da Allahabad si rientra poi a Varanasi e da qui si torna a Delhi in volo.
INFORMAZIONI GENERALI
In merito ai contenuti del Kumbhamela abbiamo raccolto un insieme completo di informazioni sul sito di Amitaba; consigliamo di consultare inizialmente la pagina Kumbhamela della sezione Cultura.
PARTECIPARE AL KUMBHAMELA, OCEANO DEL SANATANA DHARMA
Nella cultura religiosa indù un rituale importante e caratteristico è la celebrazione dell’abluzione di massa, il bagno rituale collettivo che il devoto compie allo scopo di raccogliere su di sé le benefiche energie cosmiche che permettono di purificare il karma. Così egli facilita il raggiungimento degli obiettivi spirituali che costituiscono il fine ultimo dell’esistenza per tutti i fedeli del Sanatana Dharma, la legge eterna, come essi stessi definiscono la loro religione. Prayag, dove il sacro Gange, lo Yamuna e il mitico Saraswati confluiscono, è il punto dove al momento propizio, determinato da attenti studi astrologici, il sacro nettare dell’immortalità che qui cadde durante la mitica saga di dei e demoni che se ne contesero il possesso, genera un’apertura sottile verso i regni celesti: in quel mentre un solo bagno nelle acque è in grado di pulire e purificare da tutti i peccati.
Per questa ricorrenza così d’auspicio genti da tutte le parti dell’India confluiranno nella città santa di Prayag [Allahabad], che diventa anche centro di folclore, con rappresentazioni della Mahabarata (il più importante poema epico indiano che racchiude nella Bhagavad Gita l’essenza dell’induismo), recitazioni dei Veda, canti, maghi, fachiri, incantatori di serpenti e anche venditori di ogni tipo di mercanzia. Il cuore del festival è però rappresentato dai mistici, Yogi e Sadhu. Confluiscono a migliaia per il Kumbhamela dalle montagne himalaiane, dagli Akhara e dagli Ashram, spesso anche nudi come i Sadhu Naga che vestono solo di cenere funeraria. Siedono attorno a piccoli fuochi sacri (i Dhuni) conversando e in meditazione, a volte eseguendo spettacolari esercizi di yoga. Guidano le processioni verso le acque sacre seguiti da migliaia di devoti, assorti nelle recitazioni.
Nel Kumbhamela i diversi aspetti di festa religiosa, evento culturale, mercato e circo delle meraviglie si mescolano armoniosamente tra canti dei Kirtana, rappresentazione teatrali delle epiche tradizionali, danze e concerti, esibizione di Yogin, satsang di insegnamento tenuti dai più importanti maestri di ogni tradizione, pellegrinaggi ai templi, abluzioni collettive tra offerte di luci e fiori, coloratissime processioni, incessanti celebrazioni dei sacrifici prescritti dai Veda, il tutto con una partecipazione di massa che ha dell’inverosimile ma che, grazie ad una esperta organizzazione, riesce a svolgersi in un’armonia sorprendente.
Partecipare a questo incredibile evento è un’opportunità eccezionale per immergersi nella realtà più vitale dell’antica cultura dell’India, toccandone le vette del più sottile misticismo e la potenza di aggregazione rituale. È un’esperienza che richiede però di amare l’India accettandone anche le contraddizioni e le difficoltà; per un occidentale può essere difficile diventare un goccia in un fiume di persone, circondato a volte da un frastuono inverosimile e muovendosi nell’assoluto caos. Ma questo, per chi conosce bene l’India, è un invito…
NOTA TECNICA
Si raccomanda di portare indumenti caldi perché specialmente quando ci si reca in riva al fiume all’alba può essere piuttosto freddo e umido. Le tende non hanno riscaldamento ma i letti sono comodi e caldi; di giorno è piuttosto caldo.
Programma del viaggio
1°g. Domenica 3 febbraio, partenza per Delhi
Per raggiungere Delhi Amitaba utilizza voli Lufthansa, Swiss, Jet, KLM o di altre compagnie scelte dai viaggiatori; la maggior parte dei voli giunge a Delhi nelle prime ore del mattino successivo. Se si preferisse o fosse utile per motivi di scelta del volo pernottare a Delhi in andata e/o al ritorno una notte in più Amitaba organizza tutto quanto necessario in funzione delle richieste dei viaggiatori.
2°g. 4/2 Delhi
Si effettua una visita guidata di Delhi accompagnati da una guida indiana che parla la lingua italiana per ammirare i siti principali della città vecchia e di Nuova Delhi: il Forte Rosso, la moschea di Jama Masjid, India Gate e così via. Si alloggia presso l’hotel Ashok Country Resort o simile.
3°g. 5/2 Delhi – Varanasi
Il volo per Varanasi parte 10.30 con arrivo alle 11.45 (orario da confermare); si alloggia presso l’hotel Taj Gateway o simile. Nel pomeriggio ci si tuffa nell’incredibile realtà della città vecchia di Varanasi, dove i vicoli sono così stretti che non circolano neppure i rikshò a pedali… ma dove riescono comunque a transitare vacche e bufali, con nonchalance, tra la moltitudine di gente e i banchetti che vendono di tutto. Colpiscono molto il visitatore i luoghi di cremazione, in particolare il più antico, dove tra tempietti, devoti, cani randagi, bovini e altissime cataste di legna polverosa ci sono sempre un gran numero di pire accese e spesso spuntano dai vicoli delle piccole processioni che portano fin qui i defunti: si dice che in questo posto, tra i punti più sacri di tutta l’India, le pire siano al lavoro da oltre 10.000 anni! Sarà molto interessante percorrere a piedi gli antichissimi Ghat, le grandi gradinate che portano al sacro Gange, e al calar del sole ci si potrà sedere sulle rive del fiume per osservare l’arati, uno splendido rito officiato dai bramini vestiti con abiti da gran cerimonia tra i suoni di campanelle e salmodie vediche, con i bracieri fiammeggianti ruotati ad arte dagli officianti, mentre sul fiume scivolano i lumi appoggiati su foglie, un’offerta alla dea Ganga.
4°g. 6/2 Varanasi, escursione a Sarnath
Chi lo desidera potrà alzarsi presto per andare ad ammirare l’alba sul Gange con la barca. Dopo colazione ci si reca a Sarnath (circa 10 km), luogo legato alla memoria della prima predicazione del Buddha e centro di irradiazione della cultura buddista nel mondo. Il museo archeologico, il primo ad essere stato istituito in India, possiede inestimabili tesori d’arte dell’epoca Maurya (II secolo a.C.) e il Dhamekha Stupa nel Parco delle Gazzelle è di straordinaria suggestione; tutt’attorno vi sono monasteri buddisti di ogni tradizione. Si potrà anche visitare la scuola dell’organizzazione umanitaria del Progetto Alice diretta da Valentino Giacomin, che ha qui la propria sede principale. Il Progetto Alice svolge la propria missione mettendo a disposizione delle ragazze e dei ragazzi dei villaggi una scuola non confessionale con un completo programma di istruzione ispirato ai principi di consapevolezza propri dell’insegnamento buddista, formando anche insegnanti per la diffusione della scolarizzazione nell’India rurale. La sede di Sarnath è molto bella, con centinaia di bambini dall’aspetto sorridente e sereno, belli, puliti e ordinati con le eleganti divise blu. Qui si trovano anche uno Stupa e un tempio dedicato a Tara; il prossimo progetto è la costruzione di una grande statua di Maitreya. Rientrati in città, chi lo desidera avrà il tempo per un altro tuffo nell’incredibile realtà della città vecchia di Varanasi e partecipare all’arati sul Gange.
5°g. 7/2 Varanasi – Allahabad (PRAYAG)
Si parte dopo colazione in pulmino per Allahabad, un tragitto che usualmente richiede meno di tre ore; ma durante il Kumbhamela non si possono fare stime di tempo perché l’ingresso all’area dove si svolge può essere molto lungo. Prudentemente, porteremo con noi un pranzo al sacco e bevande. Il grande raduno mistico inizia già qui, entrando a far parte del fiume di persone che vi confluiscono, con un tranquillo caos dove in effetti i flussi sono piuttosto ben organizzati. Giunti al campo, dopo un poco di relax si inizia ad esplorare l’area dell’evento.
6°g. – 13°g. (8 – 15/2) KUMBHAMELA a PRAYAG
Dal 9 febbraio la vasta distesa del Kumbhamela viene chiusa all’accesso dei mezzi meccanici; noi saremo già lì e tutte le esplorazioni si effettuano a piedi: passeggiare in questo contesto offre una grandiosa opportunità di vivere a contatto con l’India più vera e intensa, immersi in un mistico e sereno caos, contornati da personaggi dall’aspetto archetipo tra miriadi di situazioni interessanti. Le date più importanti sono il 10 febbraio, quando avviene l’abluzione del Magh Amavasya, e il 15 febbraio, che è la ricorrenza del Basant Panchami. Per avvicinare i momenti rituali sulle rive di Gange e Yamuna non è però necessario attendere questi giorni di grande auspicio, perché ogni mattina già da prima dell’alba moltitudini di pellegrini si recano alle acque sacre per abluzioni e pratiche rituali, continuando con intensità diversa per tutto il giorno. A parte questi momenti anche spettacolari di natura collettiva la nostra permanenza nell’area del Sangam, la sacra confluenza, ci darà l’opportunità di conoscere un ampio spettro delle diverse realtà e contenuti di questo incredibile e vasto raduno, potendo spaziare dai colorati, pittoreschi, vari e strabilianti contorni ambientali che coinvolgono la vita di milioni di pellegrini agli eventi culturali e rituali, piccoli o grandi come le offerte vediche eseguite con 108 fuochi, visitando anche i campi dove risiedono i più importanti Maestri spirituali dell’India e gli ordini monastici, compresi i mitici Akhara dei Naga. Si cercherà di organizzare anche degli incontri con alcuni di loro e con persone di riferimento culturale. Si effettueranno anche alcune visite, come ai templi nel forte Moghul che si affaccia ai bordi del Sangam, e chi lo desidera potrà andare in barca col capogruppo ad esplorare la confluenza, unendosi alle centinaia di piccole imbarcazioni stracolme di pellegrini.
14°g. 16/2 Prayag (Allahabad) – Varanasi
Si parte in pulmino alla volta di Varanasi in tarda mattinata per poter godere di un’ultima perlustrazione delle cose che più ci avranno colpito; si alloggia nel medesimo hotel utilizzato all’arrivo – i tempi del trasferimento non sono pianificabili. Alla sera, tempo permettendo, chi lo desidera potrà recarsi sui Ghat col capogruppo per assistere all’arati.
PER CHI RIENTRA
15°g. 17/2 Varanasi – Delhi e volo di rientro
La mattina è libera per riposo, acquisti o un giro sul Gange il volo per Delhi parte alle 14.50 con arrivo alle 16.20 (orario da confermare). Giunti a Delhi ci si trasferisce alle partenze internazionali proseguendo con il volo di rientro. Se si preferisse o fosse utile per motivi di scelta del volo pernottare a Delhi Amitaba organizza tutto quanto necessario in funzione delle richieste dei viaggiatori.
16°g. Lunedì 18/2, arrivo a destinazione
ESTENSIONE BHUTAN
Per il programma dettagliato, vedi Bhutan: Tsechu di Punakha.
15°g. 17/2 Varanasi – Delhi
16°g. 18/2 Delhi – Paro
17°g.– 20°g. (19 – 22/2) Visita del Bhutan con il festival di Punakha
21°g. 23/2 Paro – Delhi e volo di rientro
22°g. Domenica 24 febbraio, arrivo a destinazione
PROSECUZIONE NEPAL
21°g. 23/2 Paro – Katmandu
22°g.– 27°g. (24/2 – 1/3) Visita del Nepal
28°g. 2/3 Katmandu – Delhi e volo di rientro
29°g. Domenica 3 marzo, arrivo a destinazione
ESTENSIONE INDIA
Per il programma dettagliato, vedi Storia e folclore dell’India Rajput
15°g. 17/2 Varanasi – Delhi
16°g.– 23°g. (18 – 25/2) Visita del Rajasthan con i festival di Nagaur e Jaisalmer
24°g. 26/2 Jodhpur – Delhi e volo di rientro
25°g. Mercoledì 27 febbraio, arrivo a destinazione
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India, Kumbhamela
L’iscrizione e la partecipazione al viaggio è regolata dalle Condizioni Generali di Partecipazione; la quota include la polizza “Assistenza sanitaria, rimborso spese mediche e danneggiamento bagaglio” fornita da Europ Assistance, la polizza “Viaggi Rischio Zero” di UnipolSai Assicurazioni e la polizza “Filodiretto Protection” fornita da Nobis Compagnia di Assicurazioni. Le normative (Condizioni Generali e polizze assicurative) sono visibili nel sito di Amitaba e presso il nostro ufficio.
Amitaba S.r.l. è un operatore turistico legalmente costituito con sede in viale Ca’ Granda, 29 a Milano, iscritto al Registro Imprese della Camera di Commercio di Lecco col numero 313373, REA numero 1623197, partita IVA 13152290154. È autorizzato a svolgere la propria attività con licenza rilasciata con il decreto della Provincia di Milano numero 67762/00 del 30/10/2000. Amitaba S.r.l. ha stipulato ai sensi dell’art. 50 del Codice del Turismo (D.lgs 79/2011) una polizza per la Responsabilità Civile Professionale con la UnipolSai Assicurazioni n. 100073953 per un massimale di € 2.065.000,00.