India
Kumbhamela a Prayag
Itinerario nel cuore dell’evento









Sintesi del viaggio
Partecipare al Kumbhamela è un’esperienza intensa ma non impossibile! Gli appassionati della cultura indiana e dei grandi accadimenti del mondo hanno desiderio di parteciparvi, almeno una volta nella vita; questo itinerario, organizzato sulla base della pluriennale esperienza di Amitaba e condotto da Vittore Buzzi, entra nel cuore dell’evento, con 4 notti al centro del Kumbhamela a cavallo del Magh Amavasya, l’abluzione di massa principale.
Presentazione del viaggio
Il Kumbhamela è un evento epico a cui molti appassionati della cultura indiana e dei grandi accadimenti del mondo ha desiderio di partecipare, almeno una volta nella vita. Amitaba segue questa vasta saga dell’India dal 2001, dove proprio a Prayag produsse anche un documentario cercando di ritrarre i contorni di un evento che coinvolse circa 50 milioni di persone; successivamente andammo a Nasik nel 2003, a Ujjain nel 2004, a Prayag per l’Ardhmela del 2007 (il Kumbha che si tiene a metà del ciclo astrale) e ad Haridwar nel 2010. Per gli amici viaggiatori con cui abbiamo condiviso queste esperienze ognuna di queste occasioni è stata memorabile e ricca di spunti. Il prossimo colossale appuntamento è a febbraio 2013, che si prevede di dimensioni analoghe se non addirittura superiori a quelle del 2001; ma non c’è da temere per questo: siamo ormai dei veterani e faremo in modo di godere assieme di uno dei momenti più vasti e intensi che la cultura dell’uomo è riuscita a creare.
Per partecipare abbiamo previsto due opzioni: questa, che prevede 4 notti nel cuore del Kumbhamela a cavallo del Magh Amavasya, l’abluzione di massa principale; e un’opzione più estesa (Kumbhamela, Oceano del Sanata Dharma) che prevede di trascorrervi 9 notti e di essere a Prayag anche per il Basant Panchami, la seconda abluzione per importanza.
Questo viaggio inizia con una visita di Delhi, mirata a coglierne e ritrarne alcuni degli aspetti più peculiari, e di proseguire in volo per Varanasi, dove comincia il forte incontro con l’anima più profonda dell’India e si avrà anche l’opportunità di visitare Sarnath. Ci si tuffa quindi nel Kumbhamela raggiungendo Allahabad, l’antica Prayag, in pulmino. Qui si alloggia in un campo posizionato in modo opportuno per raggiungere i luoghi di abluzione e le aree di interesse principale della sterminata distesa di campi, popolati da milioni di pellegrini e dove risiedono i Maestri di tutte le scuole mistiche dell’India. Il campo ha caratteristiche che lo rendono fruibile anche per noi occidentali; si dispone di luce elettrica, tende ampie dove si sta in piedi arredate con letti e lenzuola, poltroncine e tavolini dotate di servizi igienici privati a cui si accede direttamente dalla tenda stessa: una struttura tipo quelle a casetta che venivano utilizzate dagli ufficiali del Raj britannico. Il cibo, che al Kumbha è rigorosamente vegetariano, viene preparato e servito nel campo stesso nel rispetto delle regole igieniche. In sintesi, un luogo reso il più possibile accogliente, per consentire dei momenti di relativa tranquillità.
Da Allahabad si rientra poi a Varanasi e da qui si torna a Delhi in volo.
INFORMAZIONI GENERALI
In merito ai contenuti del Kumbhamela abbiamo raccolto un insieme completo di informazioni sul sito di Amitaba; consigliamo di consultare inizialmente la pagina Kumbhamela della sezione Cultura.
PARTECIPARE AL KUMBHAMELA, OCEANO DEL SANATANA DHARMA
Nella cultura religiosa indù un rituale importante e caratteristico è la celebrazione dell’abluzione di massa, il bagno rituale collettivo che il devoto compie allo scopo di raccogliere su di sé le benefiche energie cosmiche che permettono di purificare il karma. Così egli facilita il raggiungimento degli obiettivi spirituali che costituiscono il fine ultimo dell’esistenza per tutti i fedeli del Sanatana Dharma, la legge eterna, come essi stessi definiscono la loro religione. Prayag, dove il sacro Gange, lo Yamuna e il mitico Saraswati confluiscono, è il punto dove al momento propizio, determinato da attenti studi astrologici, il sacro nettare dell’immortalità che qui cadde durante la mitica saga di dei e demoni che se ne contesero il possesso, genera un’apertura sottile verso i regni celesti: in quel mentre un solo bagno nelle acque è in grado di pulire e purificare da tutti i peccati.
Per questa ricorrenza così d’auspicio genti da tutte le parti dell’India confluiranno nella città santa di Prayag [Allahabad], che diventa anche centro di folclore, con rappresentazioni della Mahabarata (il più importante poema epico indiano che racchiude nella Bhagavad Gita l’essenza dell’induismo), recitazioni dei Veda, canti, maghi, fachiri, incantatori di serpenti e anche venditori di ogni tipo di mercanzia. Il cuore del festival è però rappresentato dai mistici, Yogi e Sadhu. Confluiscono a migliaia per il Kumbhamela dalle montagne himalaiane, dagli Akhara e dagli Ashram, spesso anche nudi come i Sadhu Naga che vestono solo di cenere funeraria. Siedono attorno a piccoli fuochi sacri (i Dhuni) conversando e in meditazione, a volte eseguendo spettacolari esercizi di yoga. Guidano le processioni verso le acque sacre seguiti da migliaia di devoti, assorti nelle recitazioni.
Nel Kumbhamela i diversi aspetti di festa religiosa, evento culturale, mercato e circo delle meraviglie si mescolano armoniosamente tra canti dei Kirtana, rappresentazione teatrali delle epiche tradizionali, danze e concerti, esibizione di Yogin, satsang di insegnamento tenuti dai più importanti maestri di ogni tradizione, pellegrinaggi ai templi, abluzioni collettive tra offerte di luci e fiori, coloratissime processioni, incessanti celebrazioni dei sacrifici prescritti dai Veda, il tutto con una partecipazione di massa che ha dell’inverosimile ma che, grazie ad una esperta organizzazione, riesce a svolgersi in un’armonia sorprendente.
Partecipare a questo incredibile evento è un’opportunità eccezionale per immergersi nella realtà più vitale dell’antica cultura dell’India, toccandone le vette del più sottile misticismo e la potenza di aggregazione rituale. È un’esperienza che richiede però di amare l’India accettandone anche le contraddizioni e le difficoltà; per un occidentale può essere difficile diventare un goccia in un fiume di persone, circondato a volte da un frastuono inverosimile e muovendosi nell’assoluto caos. Ma questo, per chi conosce bene l’India, è un invito…
NOTA TECNICA
Si raccomanda di portare indumenti caldi perché specialmente quando ci si reca in riva al fiume all’alba può essere piuttosto freddo e umido. Le tende non hanno riscaldamento ma i letti sono comodi e caldi; di giorno è piuttosto caldo.
Programma del viaggio
1°g. Domenica 3 febbraio, partenza per Delhi
Per raggiungere Delhi Amitaba utilizza voli Lufthansa, Swiss, Jet, KLM o di altre compagnie scelte dai viaggiatori; la maggior parte dei voli giunge a Delhi nelle prime ore del mattino successivo. Se si preferisse o fosse utile per motivi di scelta del volo pernottare a Delhi in andata e/o al ritorno una notte in più Amitaba organizza tutto quanto necessario in funzione delle richieste dei viaggiatori.
2°g. 4/2 Delhi
Si alloggia presso l’hotel Ashok Country Resort o simile; si effettua una visita guidata di Delhi.
3°g. 5/2 Delhi – Varanasi
Il volo per Varanasi parte alle 10.30 con arrivo alle 11.45 (orario da confermare); si alloggia presso l’hotel Haiffa, nei pressi di Assi Ghat. L’esplorazione della città inizia passeggiando sui Ghat lungo il Gange, le lunghe gradinate che portano alle acque del fiume, fino a raggiungere il cuore della città vecchia dove si trova il luogo di cremazione più sacro dell’India. Qui, tra gli stretti vicoli dove non transitano neppure i rikshò a pedali ma tra negozietti e persone convivono bufali e vacche, si incontrano il tempio di Shiva e anche un sito nepalese. Sul Ghat principale al calar del sole ci si potrà sedere sulle rive del fiume per osservare l’arati, uno splendido rito officiato dai bramini vestiti con abiti da gran cerimonia tra i suoni di campanelle e salmodie vediche, con i bracieri fiammeggianti ruotati ad arte dagli officianti, mentre sul fiume scivolano i lumi appoggiati su foglie, un’offerta alla dea Ganga.
4°g. 6/2 Varanasi
Chi lo desidera potrà alzarsi presto per andare ad ammirare l’alba sul Gange con la barca. Dopo colazione ci si reca a Sarnath (circa 10 km), luogo legato alla memoria della prima predicazione del Buddha e centro di irradiazione della cultura buddista nel mondo. Il museo archeologico, il primo ad essere stato istituito in India, possiede inestimabili tesori d’arte dell’epoca Maurya (II secolo a.C.) e il Dhamekha Stupa nel Parco delle Gazzelle è di straordinaria suggestione; tutt’attorno vi sono monasteri buddisti di ogni tradizione. Si potrà anche visitare la scuola dell’organizzazione umanitaria del Progetto Alice diretta da Valentino Giacomin, che ha qui la propria sede principale. Il Progetto Alice svolge la propria missione mettendo a disposizione delle ragazze e dei ragazzi dei villaggi una scuola non confessionale con un completo programma di istruzione ispirato ai principi di consapevolezza propri dell’insegnamento buddista, formando anche insegnanti per la diffusione della scolarizzazione nell’India rurale. La sede di Sarnath è molto bella, con centinaia di bambini dall’aspetto sorridente e sereno, belli, puliti e ordinati con le eleganti divise blu. Qui si trovano anche uno Stupa e un tempio dedicato a Tara; il prossimo progetto è la costruzione di una grande statua di Maitreya. Rientrati in città, chi lo desidera avrà il tempo per un altro tuffo nell’incredibile realtà della città vecchia di Varanasi e partecipare all’arati sul Gange.
5°g. 7/2 Varanasi – Allahabad (PRAYAG)
Si parte dopo colazione in pulmino per Allahabad, un tragitto che usualmente richiede meno di tre ore; ma durante il Kumbhamela non si possono fare stime di tempo perché l’ingresso all’area dove si svolge può essere molto lungo. Prudentemente, porteremo con noi un pranzo al sacco e bevande. Il grande raduno mistico inizia già qui, entrando a far parte del fiume di persone che vi confluiscono, con un tranquillo caos dove in effetti i flussi sono piuttosto ben organizzati. Giunti al campo, dopo un poco di relax si inizia ad esplorare l’area dell’evento.
6°g. – 8°g. (8 – 10/2) KUMBHAMELA a PRAYAG
Dal 9 febbraio la vasta distesa del Kumbhamela viene chiusa all’accesso dei mezzi meccanici; noi saremo già lì e tutte le esplorazioni si effettuano a piedi: passeggiare in questo contesto offre una grandiosa opportunità di vivere a contatto con l’India più vera e intensa, immersi in un mistico e sereno caos, contornati da personaggi dall’aspetto archetipo tra miriadi di situazioni interessanti. La data più importante è il 10 febbraio, quando avviene l’abluzione del Magh Amavasya, ma per avvicinare i momenti rituali sulle rive di Gange e Yamuna non è però necessario attendere questo giorno, perché ogni mattina già da prima dell’alba moltitudini di pellegrini si recano alle acque sacre per abluzioni e pratiche rituali, continuando con intensità diversa per tutto il giorno. A parte questi momenti anche spettacolari di natura collettiva la permanenza nell’area del Kumbhamela darà l’opportunità di conoscere un ampio spettro delle diverse realtà e contenuti di questo incredibile e vasto raduno, potendo spaziare dai colorati, pittoreschi, vari e strabilianti contorni ambientali che coinvolgono la vita di milioni di pellegrini agli eventi culturali e rituali, piccoli o grandi come le offerte vediche eseguite con 108 fuochi, visitando anche i campi dove risiedono gli yogi.
9°g. 11/2 Prayag (Allahadab) – Varanasi
Si parte in pulmino alla volta di Varanasi in tarda mattinata per poter godere di un’ultima perlustrazione delle cose che più ci avranno colpito; si alloggia nel medesimo hotel utilizzato all’arrivo – i tempi del trasferimento non sono pianificabili. Alla sera, tempo permettendo, chi lo desidera potrà fare un giro in città col capogruppo.
10°g. 12/2 Varanasi – Delhi e volo di rientro
La mattina è libera per riposo, acquisti o un giro sul Gange; il volo per Delhi parte alle 14.50 con arrivo alle 16.20 (orario da confermare). Giunti a Delhi ci si trasferisce alle partenze internazionali per il volo di rientro. Se si preferisse o fosse utile per motivi di scelta del volo pernottare a Delhi Amitaba organizza tutto quanto necessario in funzione delle richieste dei viaggiatori.
11°g. Mercoledì 1372, arrivo a destinazione
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Campi a Prayaga
L’iscrizione e la partecipazione al viaggio è regolata dalle Condizioni Generali di Partecipazione; la quota include la polizza “Assistenza sanitaria, rimborso spese mediche e danneggiamento bagaglio” fornita da Europ Assistance, la polizza “Viaggi Rischio Zero” di UnipolSai Assicurazioni e la polizza “Filodiretto Protection” fornita da Nobis Compagnia di Assicurazioni. Le normative (Condizioni Generali e polizze assicurative) sono visibili nel sito di Amitaba e presso il nostro ufficio.
Amitaba S.r.l. è un operatore turistico legalmente costituito con sede in viale Ca’ Granda, 29 a Milano, iscritto al Registro Imprese della Camera di Commercio di Lecco col numero 313373, REA numero 1623197, partita IVA 13152290154. È autorizzato a svolgere la propria attività con licenza rilasciata con il decreto della Provincia di Milano numero 67762/00 del 30/10/2000. Amitaba S.r.l. ha stipulato ai sensi dell’art. 50 del Codice del Turismo (D.lgs 79/2011) una polizza per la Responsabilità Civile Professionale con la UnipolSai Assicurazioni n. 100073953 per un massimale di € 2.065.000,00.