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India


Shivaratri e India Classica; est. Nepal per il Losar

Le nozze di Shiva e Parvati


PARTENZA
10/02/2012
RITORNO
22/02/2012
PRE-ESTENSIONE
ESTENSIONE
26/02/2012
2a ESTENSIONE
DURATA
13 – 17 giorni
PARTECIPANTI
GUIDA

 Sintesi del viaggio


Amitaba organizza ogni anno un viaggio in India a Benares (Varanasi) in occasione di Shivaratri, le nozze di Shiva e Parvati, una tra le più coinvolgenti ricorrenze religiose induiste che trova il luogo di celebrazione più intenso in questa mistica città, l’antica Kashi dei Veda, città di bellezza e vitalità uniche. Il viaggio porta in alcune destinazioni classiche dell’India ed in siti di elevato valore spirituale, artistico e storico fuori dai circuiti turistici.

Il programma inizia con una visita guidata di Delhi e la partenza in treno per Gwalior, una cittadina famosa per il palazzo del Maharaja e il forte che la domina, il cui accesso è adornato con splendide sculture rupestri jainiste. Si prosegue utilizzando da qui e fino a Khajuraho un veicolo privato. A Datya si visita il magnifico palazzo reale a struttura mandalica, vero capolavoro dell’arte indiana, e si sosta per due notti a Orchha potendo godere di questo magico microcosmo dell’India.

Il cielo parla talvolta per bocca dei folli, degli ebbri e dei bambini.

 Presentazione del viaggio


Il programma inizia con una visita guidata di Delhi e la partenza in treno per Gwalior, una cittadina famosa per il palazzo del Maharaja e il forte che la domina, il cui accesso è adornato con splendide sculture rupestri jainiste. Si prosegue utilizzando da qui e fino a Khajuraho un veicolo privato. A Datya si visita il magnifico palazzo reale a struttura mandalica, vero capolavoro dell’arte indiana, e si sosta per due notti a Orchha potendo godere di questo magico microcosmo dell’India. Proseguendo verso est si incontra il sito di Shital Gardhi, dove fanno da sfondo alle casupole di un villaggio rurale i resti di una cittadella reale con palazzi e mausolei tra cui brucano tranquilli gli animali, un’altra perla dell’India sconosciuta. Anche a Khajuraho si sosta per due notti: in questo villaggio sono stati scoperti nel XIX secolo i templi Chandela costruiti tra il X ed il XIII; capolavori dell’arte indiana universalmente celebri per le sculture che rappresentano il maithuna, la congiunzione mistica del principio maschile e femminile. Si prosegue quindi in volo per Benares, dove si alloggia 4 notti presso l’hotel Taj Gateway, ritenuto il miglior hotel della città.
Qui ci si immerge nell’atmosfera incredibilmente spirituale e piena di contrasti di questa antichissima città, che in questa occasione è particolarmente amplificata, e si avrà anche l’opportunità di visitare la vicina Sarnath, il luogo del primo insegnamento conferito da Gautama Buddha. Si inizierà esplorando le viuzze della città vecchia di Benares e percorrendo i sacri Ghat, le gradinate che portano al fiume, tra i pellegrini ed i Sadhu, gli affascinanti mistici che hanno rinunciato agli aspetti esteriori dell’esistenza e giungono fin qui per festeggiare le nozze del loro Dio. Ci si potrà sedere al tramonto sulle rive del Gange osservando l’arati, la splendida cerimonia officiata dai bramini sul ghat principale, ascoltando i suoni delle salmodie vediche, con i bracieri fiammeggianti ruotati ad arte dagli officianti, mentre sul fiume scivolano migliaia di lumi appoggiati su foglie, un’offerta alla dea Ganga. Si dedicherà una giornata a seguire il pellegrinaggio di Panchakroshi, quando migliaia di persone, in gran parte giovani, si cimentano in una lunga corsa a piedi nudi che segue senza soste il circuito sacro che delimita con un ampio arco di 88 km, i cui apici sono sulle rive del Gange, lo spazio del Kashi Kshetra, ovvero il territorio sacro della città, marcato da una serie di templi e luoghi di culto che hanno specifiche valenze per la spiritualità del luogo e nella preparazione mistica eseguita da questi tenaci pellegrini. Ma, più di ogni altra cosa, il momento in cui si concentra l’incredibile potenza mistica del luogo sarà la grande processione di Shivaratri che conclude le celebrazioni.

ESTENSIONE PER IL LOSAR (CAPODANNO TIBETANO) A KATMANDU

Al termine del soggiorno a Varanasi per chi lo desidera ci sarà la possibilità di recarsi a Katmandu in Nepal, che si raggiunge da qui in meno di un’ora di volo. In Nepal saranno in pieno svolgimento le celebrazioni del Losar, il capodanno tibetano. E’ un’occasione molto particolare e gioiosa, che enfatizza e impreziosisce la peculiare bellezza dei siti storici della valle con un ampio insieme di celebrazioni che vanno dalle danze con maschere e costumi, officiate nei grandi monasteri della valle, alle attività rituali collettive delle diverse comunità, dagli Sherpa ai rifugiati tibetani. Per i trasferimenti seguono i partecipanti i nostri operatori locali ed in Nepal il gruppo viene condotto da un collaboratore nepalese di Amitaba.

ALCUNE NOTE SU SHIVARATRI

La notte di Shivaratri, notte di luna nuova del mese lunare di febbraio-marzo (Phalgun), si celebra la festa per le nozze di Shiva e Parvati, la coppia divina dalla cui unione si manifesta l’energia del cosmo. Questa celebrazione dell’atto creativo che dà vita all’universo viene vissuta dai fedeli del Grande Dio e della Dea in uno spirito di totale, festoso abbandono, e trova il suo più naturale luogo di celebrazione a Benares, l’antica Kashi, la città sacra ancora esistente più antica al mondo, considerata nella tradizione vedica il ventre di Shiva. Qui, secondo il mito, il Dio stesso ha cercato l’espiazione e la liberazione dal peccato di brahamanicidio commesso con la decapitazione del dio vedico Daksha. La benevolenza della coppia divina che garantisce la liberazione dal ciclo delle rinascite si festeggia con una notte di purificazione (Yoga) e di ebbrezza (Bhoga), la cui indissolubile complementarità, quintessenza dello spirito di Kashi, viene rappresentata in un antico rilievo del tempio di Kardameswara, dove, accanto al guru che sgrana il rosario immerso nella recitazione dei mantra, il discepolo prepara il bhang, l’inebriante mistura che è tradizionalmente consumata da tutti i devoti durante Shivaratri.

 Programma del viaggio


1°g. Venerdì 10 febbraio, partenza in volo per Delhi

2°g. 11/2 Delhi
Arrivo a Delhi e accoglienza in aeroporto da parte del corrispondente indiano di Amitaba. Oggi si prevede la visita di alcuni interessanti siti che potranno sorprendere, stante che la città pulsa del dirompente fervore generato da un caotico processo di velocissima modernizzazione: ma se ci si sofferma in alcuni dei suoi straordinari siti di valenza spirituale si scopre che l’anima dell’India è sempre potente e salda, anche qui. Ci si recherà al Chattarpur Shaktipeeth, un complesso di ashram e templi fondato dal mistico shakta Shri Sant Durgacharanuragji Baba Sant Nagpal Ji, focalizzato sul culto della Shakti, che è situato nella parte meridionale della città. Quindi al tempio jainista di Dadabari, con il sepolcro del grande santo medievale jain Shri Manidhari Jinchandra Suriji, un posto dove si dice siano avvenuti parecchi miracoli. La zona, ora chiamata Mehrauli, era anticamente conosciuta come Yoginipur (Città delle Yogini). Si conclude con il Gurudwara Bangla Saheb e Sarovar: uno dei più grandi siti Sikh che include una piscina sacra (sarovar); qui ci si potrà sedere e ascoltare il canto rituale del Guru Granth Saheb. Sistemazione presso hotel Ashok Country Resort; se per via degli orari di volo fosse necessario o preferibile utilizzare una notte di hotel anche il 10/2 questa verrà addebitata a parte.

3°g. 12/2 Delhi – Gwalior
Il treno per Gwalior parte alle 6,15 con arrivo previsto alle 9,35. Qui sono in attesa dei partecipanti l’autista con il mezzo che verrà utilizzato fino a Khajuraho e la guida locale; si alloggia presso l’hotel Gwalior Regency. Ci si reca a visitare il forte costruito sul monte che domina la città, che si raggiunge risalendo una valle contornata da ripide falesie che rivelano delle splendide statue jainiste, capolavori di scultura rupestre; nell’aera del forte, le cui parti principali risalgono al XV secolo, si trovano anche alcuni antichi templi di squisita fattura. Tornati in città si visitano il tempio di Vishnu, Teli Ka Mandir, che risale al IX secolo, e il sontuoso palazzo di Jai Vilas, tutt’ora residenza della famiglia reale dei Scindia, che all’interno espone un misto di stili tipicamente eccessivi, ma che proprio per questo creano un ambiente unico nel suo genere.

4°g. 13/2 Gwalior – Datya – Orchha
Si lascia Gwalior in direzione est arrivando dopo circa 50 km di guida a Datya, un interessante villaggio dove si trova il magnifico Palazzo Govinda costruito nel 1620 da Bir Singh sul bordo di un laghetto, vero gioiello dell’architettura indiana, con corridoi e ponti che si intersecano tra ricami di pietra su più piani sovrapposti riproducendo un grandioso Mandala tridimensionale. Si prosegue da qui per Orchha, che dista circa 75 km, dove si alloggia presso l’hotel Orchha Resort.

5°g. 14/2 Orchha Orchha è un tranquillo villaggio che nel XVII secolo fu la capitale di un regno Bundela creato dal condottiero rajput Bir Singh Deo sotto la protezione dei Moghul. Del suo periodo d’oro restano palazzi e templi di grande bellezza, tra cui il Palazzo Jahangir, costruito per una visita dell’imperatore in un caratteristico stile dove elementi architettonici induisti si integrano in un’architettura d’impronta moghul. Un luogo che i conoscitori dell’India annoverano tra i siti più interessanti per il connubio tra la realtà rurale dell’India, fatta di una vita semplice ma con forti momenti di devozione, ambientata tra i magnifici resti di un passato che rivela una gloria impensabile.

6°g. 15/2 Orchha – Khajuraho Khajuraho dista circa 170 km, che si percorrono in circa 4 ore attraverso un ambiente rurale con anche aree piuttosto selvagge; all’arrivo sistemazione presso l’hotel Usha Bundela. Sul percorso è molto interessante dedicare un po’ di tempo ad esplorare camminando l’area di Shital Ghardi, dove si trovano alcuni antichi mausolei e i resti di un palazzo reale.

7°g. 16/2 Khajuraho
Nel villaggio di Khajuraho nel XIX secolo furono ritrovati i templi Chandela costruiti tra il X ed il XIII, capolavori del medioevo indiano universalmente celebri per le sculture che rappresentano il maithuna, la congiunzione mistica del principio maschile e femminile. E’ molto interessante anche il vicino sito jainista con i templi dedicati al Thirtankara Jaina.

8°g. 17/2 Khajuraho – Benares (Varanasi)
Il volo per Benares parte alle 12.25 con arrivo alle 13.10 (orari da confermare). Accoglienza in aeroporto da parte del nuovo autista e della guida locale; per tutto il soggiorno si alloggia presso l’hotel Taj Gateway. Si dedica il resto della giornata all’esplorazione della città, iniziando da una passeggiata lungo il Gange fino al Dasashvamedh, il gath principale, per l’arati serale, che è un momento particolarmente intenso e coinvolgente.

9°g. 18/2 Benares
Chi vorrà, oggi potrà iniziare la giornata godendo dell’alba sul Gange dalla barca. Rientrati in hotel per la colazione, ci si immerge nella visita della città, percorrendo i ghat e visitando i luoghi più sacri: Lolarka Kund, Harischandra, Mansing Ghat, Sitala Mandir, Dasashvamedh, Visahvanath, Manikarnika.

10°g. 19/2 Benares
Oggi si svolge il circuito sacro di Panchakroshi. Stuoli di giovani cercano di percorrere in 24 ore gli 88 km del Kashi Kshetra, un percorso a semicerchio che partendo dalle rive del sacro fiume ingloba il territorio sacro della città. Il significato esoterico di questo yatra è descritto in un testo del XVI secolo, il Kashi Rahasya: lungo il percorso ci sono 108 templi, di cui i 5 più importanti (Kardamesvara, Bhimachandi, Ramesvara, Sivapur e Kapiladhara) corrispondono alle principali stazioni del circuito; in questa occasione le immagini sacre vengono coperte di foglie di bilwa, frutti di datura e collane di erba kusha. Si segue parte del circuito… con un pulmino. Si torna quindi sui ghat proseguendo l’esplorazione e godendo dell’arati al tramonto.

11°g. 20/2 Benares
Oggi è il giorno di Shivaratri, e stasera si svolgerà la grande processione. Dopo colazione ci si reca a Sarnath nei pressi di Varanasi (10 km), luogo legato alla memoria della prima predicazione del Buddha e centro di irradiazione della cultura buddista nel mondo. Il museo archeologico, il primo ad essere stato istituito in India, possiede inestimabili tesori d’arte dell’epoca Maurya (II secolo a.C.) ed il bellissimo Dhamekha Stupa nel Parco delle Gazzelle è di straordinaria suggestione; tutt’attorno vi sono monasteri buddisti di ogni tradizione. Qui ha la sede l’organizzazione umanitaria Progetto Alice, diretta da Valentino Giacomin, che potrà essere visitata. Svolge la propria missione mettendo a disposizione delle ragazze e dei ragazzi dei villaggi una scuola non confessionale con un completo programma di istruzione ispirato ai principi di consapevolezza propri dell’insegnamento buddista, formando anche insegnanti per la diffusione della scolarizzazione nell’India rurale. Rientrati in città, dopo l’arati serale si avvicina ai ghat la grande, coloratissima processione di Shivaratri, uno dei momenti più intensi del viaggio, dove ci si potrà immerge nella folla dei devoti, tra rulli di tamburi, carri addobbati e personaggi che raffigurano il pantheon induista, condividendo l’ebbrezza dei devoti, alcuni dei quali sono piuttosto inebriati e gioiosi anche per aver bevuto abbondanti dosi di bhang.

PER CHI RIENTRA

12°g. 21/2 Benares – Delhi e volo di rientro
Mattina di relax con l’opportunità di fare anche degli acquisti. Il volo per Delhi parte alle 15.20 con arrivo alle 16.40 (orari da confermare). A Delhi è in attesa il corrispondente di Amitaba per il trasferimento alle partenze internazionali; si avrà a disposizione autista e veicolo fino al momento della partenza.

13°g. Mercoledì 22 febbraio, arrivo a destinazione

PER CHI PROSEGUE, ESTENSIONE IN NEPAL PER IL CAPODANNO TIBETANO

12°g. 21/2 Benares – Katmandu
Mattina di relax, il volo per Katmandu parte alle 12.30 con arrivo alle 13.40. All’arrivo è in attesa dei partecipanti il corrispondente nepalese di Amitaba; trasferimento presso l’hotel Vajra o Manaslu. Incontro con i partecipanti al programma ‘Losar a Katmandu’, giunti in Nepal il 19/2, con cui si seguiranno le attività di questi giorni (NB: per un maggior dettaglio di informazioni sul Losar si consulti quel programma).

13°g. – 15°g (22 – 24/2) Losar a Katmandu
Il programma di questi giorni è piuttosto flessibile, per poter seguire gli eventi di maggior interesse man mano che si svolgono: in Nepal queste celebrazioni non avvengono secondo un “calendario ufficiale” formale. Si parteciperà ad un ampio numero di eventi che vanno dalle cerimonie rituali per la purificazione delle azioni negative dell’anno trascorso, che presso alcuni dei grandi monasteri buddisti della valle prevedono danze rituali con maschere e costumi, alle festività della comunità degli Sherpa e così via. Nei tempi liberi da queste attività culturali ci si recherà a visitare alcuni dei siti storici più interessanti, avendo cura di privilegiare quanto vi è di meno ‘turistico’, ad esempio (si ricorda che questa però non è una lista predefinita: ordine e luoghi potranno variare, motivo per cui gli ingressi sono esclusi dal costo del viaggio) Kirtipur, Parping, Bungamathi e Khokhana oltre ai siti classici di Baktapur, Durbar e Patan. La sera del 24/2 è prevista la cena in un ristorante tipico di Katmandu, il Thamel House o simile, dove si svolge un programma di intrattenimento culturale.

16°g. 25/2 Katmandu – Delhi e volo di rientroa
Il volo per Delhi parte alle 15.15 con arrivo alle 16.25 (orari da confermare); mattina libera. A Delhi è in attesa il corrispondente di Amitaba per il trasferimento alle partenze internazionali; si avrà a disposizione autista e veicolo fino al momento della partenza.

17°g. Domenica 26 febbraio, arrivo a destinazione

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Amitaba S.r.l. è un operatore turistico legalmente costituito con sede in viale Ca’ Granda, 29 a Milano, iscritto al Registro Imprese della Camera di Commercio di Lecco col numero 313373, REA numero 1623197, partita IVA 13152290154. È autorizzato a svolgere la propria attività con licenza rilasciata con il decreto della Provincia di Milano numero 67762/00 del 30/10/2000. Amitaba S.r.l. ha stipulato ai sensi dell’art. 50 del Codice del Turismo (D.lgs 79/2011) una polizza per la Responsabilità Civile Professionale con la UnipolSai Assicurazioni n. 100073953 per un massimale di € 2.065.000,00.