India
Kalachakra a Bodhgaya
Gli insegnamenti buddisti del Dalai Lama









Sintesi del viaggio
Viaggio di studio in India per seguire gli insegnamenti buddisti del Dalai Lama a Bodhgaya con il conferimento dell’iniziazione di Kalachakra; si svolgono a Bodhgaya, luogo dell’illuminazione del Buddha, con una possibile prosecuzione per Varanasi, Sarnath, Kushinagar, Lumbini, Shravasti e altri luoghi legati alla vita di Gautama Buddha.
Bodhgaya è un villaggio nel cuore dell’antico regno Magadah, la terra santa del buddismo, cosparso di templi e monasteri di tutte le tradizioni buddiste (tibetani, birmani, bhutanesi, giapponesi, tailandesi, ecc.), dove sembra non essersi mai spento l’eco delle gesta di Buddha. Dopo sei anni di ricerca spirituale e di stretta ascesi, Gautama interruppe l’austera disciplina a cui s’era sottoposto e s’incamminò lungo le rive del fiume Nairanjana che incornicia Bodhgaya, l’antica Uruvela.
Presentazione del viaggio
Bodhgaya è un villaggio nel cuore dell’antico regno Magadah, la terra santa del buddismo, cosparso di templi e monasteri di tutte le tradizioni buddiste (tibetani, birmani, bhutanesi, giapponesi, tailandesi, ecc.), dove sembra non essersi mai spento l’eco delle gesta di Buddha. Dopo sei anni di ricerca spirituale e di stretta ascesi, Gautama interruppe l’austera disciplina a cui s’era sottoposto e s’incamminò lungo le rive del fiume Nairanjana che incornicia Bodhgaya, l’antica Uruvela. Qui si sedette sotto l’albero della bodhi (un ficus religiosa o pipal) raggiungendo l’illuminazione completa e realizzando la mente dell’onniscienza. Accanto all’albero venne eretto dall’imperatore Ashoka, illustre pellegrino del II sec. a.C., un tempio (il bodhigara – da cui il nome di Bodhgaya) che esiste tuttora: il grande stupa, chiamato il Mahabodhi, si trova al centro di un magnifico parco disseminato di stupa e di stele con sculture del Buddha. Questo è il cuore del mondo buddista, meta di pellegrinaggio ininterrottamente da 2500 anni; qui anche la terra sembra risuonare delle preghiere accumulate in millenni di devozione e spesso tra gli stupa del giardino s’incontrano praticanti impegnati nell’esecuzione delle prostrazioni. L’albero che vi è custodito non è lo stesso di venticinque secoli or sono, poiché la pianta originale fu sradicata dai musulmani, ma è comunque un discendente diretto nato da un pollone del pipal originario che era stato portato anticamente a Sri Lanka.
Ricevere qui gli insegnamenti e l’iniziazione di Kalachakra da S.S. il XIV Dalai Lama, la massima autorità del buddismo tibetano, è un’opportunità di ottimo auspicio. (Per maggiori dettagli sul: Kalachakra). Il Dalai Lama terrà un’esposizione eclettica utilizzando il contenuto di un compendio di testi fondamentali: ‘Gli stati della meditazione’ di Kamalashila, ‘Le 37 pratiche del Bodhisattva’ di Thokme Sangpo, ‘L’addestramento mentale in 8 versi’ di Langri Thangpa e ‘La lode all’oltremondano’ di Nagarjuna. L’incredibile capacità espositiva e dialettica del Dalai Lama porterà tra di noi, nella vita e pratica quotidiana, contenuti e significati di questi pilastri di saggezza. Dopo questa potente introduzione alla pratica buddista Sua Santità darà il conferimento dell’iniziazione di Kalachakra, e concluderà questo vasto programma con un Jenang (trasmissione) per un auspicio di lunga vita.
ORGANIZZAZIONE DEL VIAGGIO
Amitaba ha una più che decennale esperienza nella partecipazione a questi eventi; a Bodhgaya abbiamo seguito tutti gli insegnamenti che vi ha tenuto il Dalai Lama e le iniziazioni di Kalachakra del 2002 e 2003. Conosciamo quindi bene le difficoltà che si possono generare per l’affollamento e la situazione ambientale che si viene a creare: si è immersi in un momento fantastico di estatica condivisione dei più profondi contenuti della scienza della mente buddista dove però chi viene dall’occidente rischia di essere disturbato e negativamente distratto dalla quantità di gente che crea turbini di polvere, dai nugoli di mendicanti che ti attorniano, dalle povere condizioni igieniche generali e così via. Un evento come questo può anche essere faticoso, quando si seguono gli insegnamenti ci si siede a terra per molte ore tra una folta folla di persone che si accalca; arrivare ed uscire dallo spazio sacro coperto da grandi tendoni dove si tengono gli insegnamenti e l’iniziazione implica a volte code lunghe per i controlli di sicurezza. Si è così deciso di utilizzare per il soggiorno l’hotel migliore disponibile, il Lotus Nikko, di proprietà giapponese, che offre un’isola tranquilla di confort e relax ed è posizionato a pochi minuti di cammino da Mahabody e dal sito degli insegnamenti: per raggiungerli da qui non serve neppure il rikshò.
Si raggiunge Bodhgaya in volo da Delhi via Patna, facendo così un viaggio comodo, e si rientra sempre in volo da Varanasi, avendo modo così di visitare anche questa città santa e la vicina Sarnath.
Gli insegnamenti impegnano solitamente parte della mattina ed a volte anche il primo pomeriggio; per partecipare è necessario registrarsi (portare 1 foto). Vengono tenuti in un vasto spiazzo alle spalle della via principale di Bodhgaya, dove viene allestito un grande palco e l’area è quasi tutta coperta da tendoni, sotto cui si assiepa una vasta folla di pellegrini giunti da tutta l’India, dalle regioni himalaiane ed anche dal Tibet, oltre ad un folto numero di persone di tutti i paesi del mondo. Dagli altoparlanti si sentono il tibetano e a volte la traduzione in Hindi, mentre la traduzione inglese si ascolta con una normale radiolina, reperibile anche in loco. Lo stesso vale per la traduzione italiana, a cura di Teresa Bianca, che trasmette con una radio a raggio corto, per cui per ascoltarla senza interferenze ci si siede vicini.
Chi partecipa agli insegnamenti per la prima volta o è poco preparato in merito ai contenuti che verranno esposti potrà avvalersi dell’aiuto della capogruppo e traduttrice, che potrà ripercorrere con i partecipanti interessati i contenuti delle lezioni, condividendo l’analisi ed il dibattito utili ad una comprensione personale.
Durante il soggiorno sono previste due escursioni, una a Rajghir e Nalanda e una alla grotta di Mahakala.
Rajghir dista circa 100 km; ai bordi di questa città antichissima si sale al Picco dell’Avvoltoio, dove il Buddha insegnò i Sutra conosciuti come “Perfezione della Saggezza” (Prajnaparamita), che trattano prevalentemente il tema della vacuità; è un luogo di pellegrinaggio per i buddisti di tutto il mondo, ricco di templi e stupa di tutte le tradizioni. Per salire (se funziona) c’è anche una seggiovia! La panoramica via di discesa transita dal punto dove venne tenuto il primo concilio buddista.
L’università monastica di Nalanda, non lontana da Rajghir, secondo la tradizione fu fatta costruire dall’imperatore buddista Ashoka nel II secolo a.C. intorno allo stupa contenente le reliquie di Sariputra, uno dei principali discepoli del Buddha. Gli scavi hanno rivelato l’esistenza di dieci monasteri, uno adiacente all’altro, e tre templi oltre al maestoso stupa; Nalanda poteva ospitare circa diecimila studenti e pare che vi si tenessero fino a duecento corsi d’insegnamento al giorno su diversi temi. Fu certamente il centro di conoscenza più grande di quei tempi, dove studiarono alcune delle figure principali della tradizione buddista, tra cui: Nagarjuna, Shantideva, Aryadeva, Asanga e Naropa. All’inizio del XIII secolo le biblioteche furono incendiate, le sale di lettura e i monasteri saccheggiati dalle ripetute incursioni musulmane che misero così fine alla gloriosa storia di Nalanda.
Non distante da Bodhgaya in un luogo impervio tra i monti circostanti, si trova la piccola grotta detta di Mahakala, a forma di calotta cranica, in cui alcuni yogi tantrici si raccolsero in meditazione ed ebbero la visione di questo protettore del Dharma in forma terrifica.
Al termine degli insegnamenti ci si reca alla città santa di Varanasi ed a Sarnath, il luogo della prima predicazione del Buddha.
NOTA TECNICA
Il clima nelle pianure gangetiche dell’India a gennaio è secco ma può essere freddo, con temperature che in alcune occasioni di notte possono essere vicine allo zero; durante il giorno con il sole le temperature sono normalmente equivalenti alle nostre primaverili. E’ quindi necessario avere con sé anche degli indumenti caldi. Portare delle foto per l’iscrizione agli insegnamenti e per l’ingresso in Nepal se si segue il programma dell’estensione “La vita del Buddha”. La radiolina per sentire la traduzione ed i cuscini per sedersi a terra possono essere acquistati a Bodhgaya.
L’hotel dove si alloggia è il migliore di Bodhgaya, situato in posizione tranquilla ma vicino al luogo degli insegnamenti ed al Mahabodi; è dotato di stanze con bagno, acqua calda e telefono.
ESTENSIONE: “LA VITA DEL BUDDHA”
Al termine degli insegnamenti a Bodhgaya è prevista un’estensione del viaggio che porta nei principali luoghi di pellegrinaggio della tradizione buddista. Da Varanasi si va a Kushinagar, luogo dove morì l’Illuminato, quindi a Lumbini dove nacque, Kapilvastu dove visse come principe, e Shravasti, il sito dove soggiornò più a lungo trascorrendovi 25 stagioni delle piogge. In ciascuno dei siti chi è interessato avrà il tempo sufficiente per fermarsi a contemplare e meditare. Da Shravasti si raggiunge Lucknow e da qui Delhi in volo, rientrando in Italia. Ci si sposta con un pulmino privato e si utilizzano alberghi di ottima qualità per tutto il percorso; accompagna l’estensione Teresa Bianca.
Programma del viaggio
1°g. Mercoledì 28 dicembre, partenza per Delhi
2°g. 29/12 arrivo a Delhi
Accoglienza in aeroporto da parte del corrispondente indiano di Amitaba e trasferimento preso l’hotel Florence Inn, nella zona centrale, dove è in attesa dei partecipanti l’accompagnatrice. E’ prevista una visita guidata della città.
3°g. 30/12 Delhi – Patna – Bodhgaya
Il volo per Patna della Jet Lite parte alle 11.20 con arrivo alle 12.50 (orari da confermare). Da Patna, capitale dello stato del Bihar, ci si trasferisce con un mezzo privato a Bodhgaya, un viaggio di circa 4 ore. Si alloggia presso l’hotel Lotus Nikko, la sistemazione migliore disponibile.
4°g. – 6°g. (31/12 – 2/1/2012) Bodhgaya: preparazione del Mandala
Eseguita l’iscrizione si avrà il tempo per ambientarsi. In questi giorni S.S. il Dalai Lama con in monaci del Namgyal, il monastero che prima dell’invasione cinese era posto all’interno del Potala a Lhasa ed ora è situato di fronte alla Sua residenza a Dharamsala dove vive in esilio, che sono particolarmente esperti nello studio e pratica del Kalachakra, eseguiranno i rituali per la preparazione del luogo dove viene trasmessa l’iniziazione e la sua consacrazione. Verrà quindi iniziata la costruzione del mandala di sabbia: le coordinate del diagramma vengono fissate personalmente e con estrema precisione ed attenzione dal Dalai Lama; i monaci poi cominciano a disporre le sabbie colorate impreziosite da opportune sostanze, mentre all’intorno spesso si susseguono rituali e cerimonie. Questa fase non richiede la presenza dei partecipanti, ma molti pellegrini siedono in meditazione e preghiera nel recinto sacro per condividere anche questa fase. Si avrà il tempo per esplorare Bodhgaya, dove si trovano un gran numero di monasteri che avranno alcuni importanti Lama presenti; ma il punto focale, il magnete assoluto, è il Mahabodi, il sacro Stupa nel giardino dell’illuminazione del Buddha, un luogo dove a molti viene spontaneo eseguire le circumambulazioni recitando mantra, chi anche con le prostrazioni, e sedersi a meditare tra gli stupa del giardino. In questa fortunata ricorrenza del Kalachakra invece che essere ‘soli’ si condividerà lo spazio con migliaia di monaci e pellegrini, immergendosi così in una potente, inimmaginabile onda devozionale. Il giorno 1/1 è prevista l’escursione a Rajghir, al “Picco dell’avvoltoio”, e a Nalanda.
7°g. – 9°g. (3/1 – 5/1) Bodhgaya: insegnamenti di S.S. il XIV Dalai Lama
Gli insegnamenti si tengono solitamente al mattino, ma gli orari possono variare ed a volte si svolge una sessione anche nel pomeriggio. Ci si accomoda in terra nel vasto spazio di fronte al palco, cercando di tenere il medesimo posto per l’intera durata degli insegnamenti.
10°g. 6/1 Bodhgaya: danze rituali
Le fasi preparatorie saranno state completate e nella giornata di oggi i monaci eseguono un ultimo rituale di preparazione eseguendo danze rituali in costume nel luogo dove è stato posto il Mandala di sabbia; viene solitamente utilizzato il costume dello Sha Nha Cham, la danza dei Cappelli Neri. Nel corso della giornata è prevista oggi l’escursione alla grotta di Mahakala.
11°g. – 13°g. (7/1 – 9/1) Bodhgaya: conferimento dell’iniziazione di Kalachakra
Il conferimento dell’iniziazione di Kalachakra da parte di S.S. il XIV Dalai Lama del Tibet inizia oggi e dura per tre giorni, di cui la parte finale si svolge il 9/1 in occasione del plenilunio. Gli orari vengono comunicati giorno per giorno. Per un approfondimento sulle modalità del conferimento e sul contenuto del Kalachakra si possono consultare le pagine del sito di Amitaba dedicate a questo tantra.
14°g.10/1 Bodhgaya: Jenang di lunga vita
In questa ultima giornata viene conferita una trasmissione per la lunga vita; S. S. il Dalai Lama solitamente conferisce un Jenang di Tara o di Avalokiteshvara (alcuni traducono Jenang con ‘iniziazione’, ma il significato è forse più appropriato come trasmissione o conferimento di energia spirituale). Le cerimonie si concludono in mattinata, e si avrà il pomeriggio a disposizione.
15°g. 11/1 Bodhgaya – Varanasi
Si parte con un veicolo privato per Varanasi, un viaggio di circa 6 ore, dove si alloggia presso l’hotel Taj Gateway. Ci si reca al calar del sole nella città vecchia sul Ghat principale per godere del coloratissimo “arati”, uno splendido rito officiato dai bramini vestiti con abiti da gran cerimonia tra i suoni di campanelle e salmodie vediche, con i bracieri fiammeggianti ruotati ad arte dagli officianti, mentre sul fiume scivolano i lumi appoggiati su foglie, un’offerta alla dea Ganga.
16°g. 12/1 Varanasi, escursione a Sarnath
Ci si alza presto per andare ad ammirare l’alba sul Gange con la barca. Dopo colazione ci si reca a Sarnath (circa 10 km), luogo legato alla memoria della prima predicazione del Buddha e centro di irradiazione della cultura buddista nel mondo. Il museo archeologico, il primo ad essere stato istituito in India, possiede inestimabili tesori d’arte dell’epoca Maurya (II secolo a.C.) e il Dhamekha Stupa nel Parco delle Gazzelle è di straordinaria suggestione; tutt’attorno vi sono monasteri buddisti di ogni tradizione. Si potrà anche visitare la scuola dell’organizzazione umanitaria del Progetto Alice diretta da Valentino Giacomin, che ha qui la propria sede principale. Il Progetto Alice svolge la propria missione mettendo a disposizione delle ragazze e dei ragazzi dei villaggi una scuola non confessionale con un completo programma di istruzione ispirato ai principi di consapevolezza propri dell’insegnamento buddista, formando anche insegnanti per la diffusione della scolarizzazione nell’India rurale. La sede di Sarnath è molto bella, con centinaia di bambini dall’aspetto sorridente e sereno, belli, puliti e ordinati con le eleganti divise blu. Qui si trovano anche uno Stupa ed un tempio dedicato a Tara; il prossimo progetto è la costruzione di una grande statua di Maitreya. Rientrati in città, si avrà il tempo per un ultimo tuffo nell’incredibile realtà della città vecchia di Varanasi.
PER CHI RIENTRA
17°g. 13/1 Varanasi – Delhi e volo di rientro
Mattina a disposizione; si salutano i partecipanti che proseguono con il programma “La vita del Buddha”. Il volo per Delhi della Spice Jet parte alle 16.15 con arrivo alle 17.50 (orari da confermare); a Delhi si viene ricevuti dal corrispondente indiano di Amitaba. Si avrà a disposizione un veicolo con autista per recarsi in città. In tarda serata si torna all’aeroporto internazionale per imbarcarsi sul volo di rientro.
18°g. Sabato 14 gennaio, arrivo a destinazione
PER CHI PROSEGUE CON L’ESTENSIONE “LA VITA DEL BUDDHA”
17°g. 13/1 Varanasi – Kushinagar
Si lascia Varanasi verso nord coprendo la distanza di 265 km per Kushinagar in circa 8 ore. Si alloggia presso l’hotel Lotus Nikko.
18°g. 14/1 Kushinagar
Kushinagar è un tranquillo villaggio dove i resti di un antico stupa segnano il luogo della cremazione del Buddha. Un giardino pieno di pace circonda il tempio dove una statua che lo ricorda sdraiato sul fianco destro segna il punto in cui lasciò il corpo; nei pressi i resti di un antico stupa indicano il luogo dove venne allestita la pira per la Sua cremazione. Kushinagar ispira momenti di tranquilla contemplazione; nel tempio spesso si svolgono piccole cerimonie eseguite dai pellegrini giunti fin qui da tutto il mondo.
19°g. 15/1 Kushinagar – Kapilvastu – Lumbini
Si parte per Lumbini, un percorso di circa 170 km che richiede circa 6 ore; il paese è in territorio nepalese a poca distanza dal confine. Prima di varcare il confine si visita la parte indiana del sito di Kapilvastu, la capitale del regno dei Shakya di cui il padre di Gautama era il sovrano. A Kapilavastu c’era la reggia che ospitò il giovane principe tra gli agi e le delizie finché Siddharta decise di intraprendere il sentiero spirituale. Sistemazione presso l’hotel Lumbini Hokke.
20°g. 16/1 Lumbini
Si dedica la giornata alle visite. A Lumbini nacque il Buddha; nel Giardino Sacro nel 1996 è stata portata alla luce una pietra che segna il punto esatto dove avvenne la nascita. Il sito è tranquillo ed è stata predisposta una vasta area protetta dove sono stati costruiti i monasteri di tante diverse tradizioni, molti dei quali interessanti da visitare; si ha così l’opportunità di vedere in un unico spazio i diversi stili dei templi buddisti dell’Asia.
LA NASCITA DEL BUDDHA
Secondo la tradizione, il padre di Siddharta Gautama fu il re Shuddhodana e sua madre la regina Maya, che lo partorì nel parco di Lumbini, non lontano dalla città di Kapilavastu, capitale del piccolo regno dei Shakya. La data di nascita del Buddha è ancora oggetto di discussioni: secondo il pandit kashmiro Sakya Sri, che giunse in Tibet all’inizio del XIII secolo, il Buddha nacque circa 2500 anni fa. Ciò concorda con la posizione generalmente accettata dalla tradizione Theravada ma, secondo alcuni studiosi tibetani, il Buddha apparve nel mondo più di 3000 anni fa. C’è poi una terza opinione che fa risalire la nascita del Buddha all’VIII secolo a.C. Nonostante le contrastanti asserzioni sulla data di nascita del Buddha, la letteratura mostra generale accordo riguardo agli eventi principali della sua vita che, al di là della leggenda, esemplifica le immense potenzialità e capacità che sono intrinseche della natura umana. Si narra che Siddharta, dopo una serie innumerevole di esistenze in forma animale, umana e divina condotte compiendo azioni compassionevoli verso ogni essere vivente, fosse giunto all’ultima incarnazione durante la quale, per i meriti acquisiti, avrebbe conseguito l’Illuminazione e predicato la dottrina che ad essa conduce. Si racconta che egli, prima di rinascere nel parco di Lumbini, risiedesse nel paradiso di Tushita, il luogo in cui gli dei vivono in perfetta beatitudine. Qui, essendo maturato il tempo dell’ultima esistenza, decise di venire al mondo. La narrazione della nascita di Buddha è arricchita da particolari straordinari: egli nasce dal fianco destro della madre, la terra trema e soffiano leggere brezze che conducono nell’aria soavi profumi, mentre gli dei esprimono il loro compiacimento facendo cadere una pioggia di fiori di loto. La tradizione artistica raffigura generalmente questo avvenimento della vita di Buddha mostrando la madre Maya in piedi, sotto un albero, circondata dalle ancelle e sorretta dalla sorella, mentre il bimbo fuoriesce dal suo fianco. Al parto miracoloso partecipano anche due divinità del pantheon brahmanico: Brahma e Indra. Quest’ultimo accoglie il bimbo su un candido panno, a significare che la nascita di Gautama è un evento che coinvolge non solo le sorti del genere umano, ma l’intero cosmo. Gli stessi dei si prostrano dinnanzi al Buddha nascente poiché attendono ansiosi la predicazione del Dharma (la dottrina) che li renderà finalmente liberi. Al bambino vengono posti i nomi di Siddharta (Colui che ha raggiunto lo scopo) e di Gautama poichè egli deriva dalla stirpe brahmanica di Gotama. La mamma morì pochi giorni dopo il parto ed il bimbo venne allevato dalla sorella di lei, Mahaprajapati, che era, tra l’altro, la seconda moglie del re. Gautama era venuto al mondo recando sul proprio corpo dei segni straordinari che ne lasciavano intuire la grandezza. Interpretandoli, i veggenti che frequentavano il palazzo predissero a Shuddodana, il papà, che il bambino, qualora fosse rimasto nel mondo sarebbe divenuto un chakravartin, ossia un sovrano universale. Se diversamente, nel corso della sua esistenza, avesse deciso di abbandonare la vita di corte per intraprendere un sentiero spirituale, sarebbe giunto allo stato di Buddha perfettamente compiuto.
21°g. 17/1 Lumbini – Shravasti
Prima di partire si visitano le rovine della parte nepalese di Kapilvastu. Si rientra quindi in India prosegundo per Shravasti, che dista 225 km, un viaggio di circa 6 ore; si alloggia presso l’hotel Lotus Nikko.
22°g. 18/1 Shravasti
Shravasti fu capitale del Kosala ed è anche citata nel poema epico indiano della Mahabharata; le rovine di questa antica città sono venerate sia dai buddisti che dai jainisti perché qui predicò anche Mahavira, il loro maestro spirituale. Il Buddha vi risedette per 25 stagioni delle piogge, in un giardino nei pressi della città che gli fu donato da un ricco discepolo che, secondo la tradizione, per acquistare questo bel terreno dovette ricoprirlo di monete d’oro da consegnare poi al re. Qui si trovano i resti di diversi monasteri e uno Stupa costruito sul luogo in cui il Buddha compì dei miracoli.
23°g. 19/1 Shravasti – Lucknow
Da Shravasti ci si sposta nella città di Lucknow, capitale dello stato dell’Uttar Pradesh che dista circa 220 km, un percorso di circa 6 ore; si alloggia presso l’hotel La Place Sarovar Portico. Lucknow è una città interessante, che per le sue caratteristiche culturali e ambientali si fregiava del nome di ‘Costantinopoli dell’India’.
24°g. 20/1 Lucknow – Delhi e volo di rientro
Il sito di maggior interesse a Lucknow è il complesso di Bara Imambara, costruito nel 1784, dove la sala principale a volta, costruita senza pilastri di supporto, è tra le più ampie che si conoscano realizzate con mezzi tradizionali; la grande moschea e la parte chiamata ‘il labirinto’ completano questo unico insieme. Il volo per Delhi della Jet Lite parte alle 15.35 con arrivo alle 16.35; all’aeroporto si viene ricevuti dal corrispondente indiano di Amitaba. Si avrà a disposizione un veicolo con autista per recarsi in città. In tarda serata si torna all’aeroporto internazionale per imbarcarsi sul volo di rientro.
25°g. Sabato 21 gennaio, arrivo a destinazione
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Mandala di Kalachakra a Leh (2014)
L’iscrizione e la partecipazione al viaggio è regolata dalle Condizioni Generali di Partecipazione; la quota include la polizza “Assistenza sanitaria, rimborso spese mediche e danneggiamento bagaglio” fornita da Europ Assistance, la polizza “Viaggi Rischio Zero” di UnipolSai Assicurazioni e la polizza “Filodiretto Protection” fornita da Nobis Compagnia di Assicurazioni. Le normative (Condizioni Generali e polizze assicurative) sono visibili nel sito di Amitaba e presso il nostro ufficio.
Amitaba S.r.l. è un operatore turistico legalmente costituito con sede in viale Ca’ Granda, 29 a Milano, iscritto al Registro Imprese della Camera di Commercio di Lecco col numero 313373, REA numero 1623197, partita IVA 13152290154. È autorizzato a svolgere la propria attività con licenza rilasciata con il decreto della Provincia di Milano numero 67762/00 del 30/10/2000. Amitaba S.r.l. ha stipulato ai sensi dell’art. 50 del Codice del Turismo (D.lgs 79/2011) una polizza per la Responsabilità Civile Professionale con la UnipolSai Assicurazioni n. 100073953 per un massimale di € 2.065.000,00.