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India


Crociera sul Gange e Shivaratri a Benares

Le nozze di Shiva e Parvati


PARTENZA
14/02/2009
RITORNO
28/02/2009
PRE-ESTENSIONE
ESTENSIONE
2a ESTENSIONE
DURATA
15 giorni
PARTECIPANTI
GUIDA

 Sintesi del viaggio


Il viaggio porta in India a Varanasi (Benares) in occasione di Shivaratri, le nozze di Shiva e Parvati, una tra le più coinvolgenti ricorrenze religiose induiste che trova il suo naturale luogo di celebrazione a Benares, l’antica Kashi dei Veda, città di bellezza e vitalità uniche. Tocca luoghi poco conosciuti di elevato valore spirituale, artistico e storico e una parte importante è il tragitto di quattro giorni in barca sul Gange tra Allahabad, dove periodicamente si svolge il grande raduno mistico del Kumbhamela, e la città santa di Benares, un percorso affascinante da noi più volte sperimentato.

Il cielo parla talvolta per bocca dei folli, degli ebbri e dei bambini.

 Presentazione del viaggio


Scivolare lungo le tranquille acque del Gange fermandosi a visitare i siti che vi si affacciano è il miglior modo di entrare nel ritmo di un viaggio che porta a contatto con la profonda anima dell’induismo, vivendone per un poco i ritmi più antichi.

Il programma prevede di lasciare Delhi in treno per Jhansi e di proseguire da qui per Allahabad con un pulmino privato visitando Khajuraho, Kalinjar, Chitrakoot e Kaushambi. Questa prima parte ci immerge nella storia e nel mito dell’India, godendo della qualità artistica dei templi Chandela, della loro imprendibile fortezza che si erge tra le foreste e dedicando una giornata al sito dove secondo l’epica del Ramayana la coppia divina di Rama e Sita visse per molti anni.

Da Sitamarhi, nei pressi di Allahabad, ci si imbarca su di un piccolo vascello a motore riservato ai partecipanti; oltre al piacere della navigazione attraverso il sereno mondo dei villaggi che si affacciano sul Gange, questa crociera tocca siti raramente turbati dal turismo. Tra questi spicca Vindyachal, una propaggine dei monti Vindhya a circa 80 km da Benares, da tempo immemore santuario della Dea Madre e rifugio della Dea Durga. Durante la navigazione si trascorrono tre notti in campi attrezzati cui si approda con la barca, preparati da personale indiano che si occupa anche della cucina. I campi sono ben allestiti, le tende hanno i servizi, la luce e letti con lenzuola.

A Benares ci si immerge nell’atmosfera incredibilmente spirituale e piena di contrasti di questa antichissima città, che in questa occasione è particolarmente amplificata. Si percorrono i sacri Ghat, le gradinate che portano al fiume, tra i pellegrini ed i Sadhu, gli affascinanti mistici che hanno rinunciato agli aspetti esteriori dell’esistenza, giunti fin qui da ogni parte dell’India lasciando i propri luoghi di ritiro per festeggiare le nozze del loro Dio. Ci si potrà sedere al tramonto sulle rive del Gange osservando l’aarti, la splendida cerimonia officiata dai bramini sul ghat principale, ascoltando i suoni delle salmodie vediche, con i bracieri fiammeggianti ruotati ad arte dagli officianti, mentre sul fiume scivolano migliaia di lumi appoggiati su foglie, un’offerta alla dea Ganga. Ma tra ogni cosa, la processione di Shivaratri è il momento in cui confluisce con più vigore l’incredibile potenza mistica del luogo.

Durante la permanenza a Benares ci si recherà anche a Sarnath, luogo del primo insegnamento conferito da Gautama Buddha. Il percorso di rientro a Delhi riserva poi dei momenti magnifici, iniziando dal villaggio di Orchha, microcosmo di quanto di meglio l’India sa offrire, e portando a Datia, Sonagiri e Gwalior.

ALCUNE NOTE SU SHIVARATRI

La notte di Shivaratri, notte di luna nuova del mese lunare di febbraio-marzo (Phalgun), si celebra la festa per le nozze di Shiva e Parvati, la coppia divina dalla cui unione si manifesta l’energia del cosmo. Questa celebrazione dell’atto creativo che dà vita all’universo viene vissuta in uno spirito di totale, festoso abbandono dai fedeli del Grande Dio e della Dea, e trova il suo più naturale luogo di celebrazione a Benares, l’antica Kashi, la città sacra vivente più antica al mondo considerata nella tradizione vedica il ventre di Shiva. A Kashi, secondo il mito, il Dio stesso ha cercato l’espiazione e la liberazione dal peccato di brahamanicidio commesso con la decapitazione del dio vedico Daksha.

La benevolenza della coppia divina che garantisce la liberazione dal ciclo delle rinascite si festeggia con una notte di purificazione (Yoga) e di ebbrezza (Bhoga), la cui indissolubile complementarità,  quintessenza dello spirito di Kashi, viene rappresentata in un antico rilievo del tempio di Kardameswara,  dove, accanto al guru che sgrana il rosario immerso nella recitazione dei mantra, il discepolo prepara il bhang, l’inebriante mistura che è tradizionalmente consumata da tutti i devoti per Shivaratri.

 Programma del viaggio


1°g.  Sabato 14 febbraio, partenza in volo per Delhi 
Per raggiungere Delhi Amitaba utilizza voli Air India, Lufthansa, Qatar Airways o di altre compagnie scelte dai viaggiatori. Accoglienza in aeroporto da parte del corrispondente indiano di Amitaba e trasferimento all’hotel King’s Castle.

2°g.  15/2 Delhi – Khajuraho   
Partenza in treno per Jhansi alle 6.15 del mattino con arrivo alle 10.30, da dove si prosegue con un pulmino privato per Khajuraho, un percorso di 180 chilometri che richiede circa 5 ore; all’arrivo ci si accomoda presso l’hotel Usha Bundela (4 stelle). Ci si reca a visitare il giardino dei templi scoperti in questo villaggio nel XIX secolo, edificati dalla dinastia dei Chandela tra il X ed il XIII secolo, capolavori del medioevo indiano universalmente celebri per le sculture che rappresentano il maithuna, la congiunzione mistica del principio maschile e femminile. Un momento molto speciale è al tramonto, quando le pietre rosse dei templi risplendono enfatizzando le incredibili sculture che li ricoprono.

3°g.  16/2 Khajuraho – Kalinjar – Chitrakoot  
Prima di lasciare Khajuraho ci si reca per una visita all’interessante sito jainista; si parte quindi per Kalinjar, che dista 150 km, un percorso di circa 3 ore. Qui si trova un’antica roccaforte fondata dalla dinastia Chandela nel IX secolo ed espugnata solo brevemente da Akbar nel XVI. In magnifica posizione sulle propaggini dei monti Vindya, al centro di una foresta che si estende a perdita d’occhio, l’estesa superficie della rocca racchiude tesori di arte induista e moghul la cui solitaria e straordinaria bellezza proietta i rari visitatori nella dimensione di un’India che è ormai difficile ritrovare. In particolare le gigantesche sculture rupestri di Shiva Bhairav in corrispondenza di un accesso alla rocca e nel tempio di Nilakanth sono di impressionante bellezza. Completate le visite si raggiunge in circa 2 ore Chitrakoot, che dista 100 km, dove si alloggia nel confortevole Tourist Bungalow.

4°g.  17/2 Chitrakoot 
Si dedica la giornata alla visita di Chitrakoot, un importante centro di pellegrinaggio sulle rive del fiume Mandakini, dove, secondo l’epica del Ramayana, Rama e Sita trascorsero 14 anni di esilio nella foresta. E’ sede di ashram e meta di pellegrinaggio dei devoti che si bagnano lungo il Ramghat, centro dell’attività spirituale dove ogni sera viene celebrata una aarti, la preghiera collettiva con l’offerta di luci e profumi al fiume. Si percorre il circuito intorno alla collina di Kamdagiri, sulla cima della quale era collocata la dimora di Rama e Sita, e si visitano gli altri luoghi sacri in un ambiente naturale di suggestiva bellezza, come le sorgenti sotterranee di Guptagodauri.

5°g.  18/2 Chitrakoot – Kausambi – Allahabad 
Lasciata Chitrakoot in circa 3 ore (150 km) si arriva a Kausambi, sito della capitale del regno Vatsa nel secondo millennio a.C., che fu visitata anche dal Buddha, dove si osservano un pilastro di Ashoka ed i resti di un monastero; da qui si prosegue con altre due ore di guida circa (100 km) per Allahabad, dove si alloggia all’hotel Kanha Shyam (4 stelle). Allahabad, l’antichissima Prayaga, è un centro spirituale induista e città di grande importanza anche nella storia dell’India moderna, in quanto centro amministrativo del protettorato britannico e città d’origine della famiglia Nehru. Vi sono parecchie cose interessanti, tra cui alcuni musei ed in particolare il Museo G.B. Sharma del dipartimento di archeologia dell’Università di Allahabad, dove sono raccolti importanti reperti provenienti da Kaushambi, il tempio dedicato al Re dei Serpenti Naga Vasuki, il mausoleo di Khursu Bhag ma soprattutto il Triveni, la confluenza dei fiumi Gange, Yamuna e del mitico Saraswati. Questo è considerato il luogo più sacro dell’India del Nord, dove ogni 12 anni si celebra il ciclopico raduno mistico induista del Kumbhamela.

6°g. – 10°g. (19/2 – 22/2) Crociera sul Gange da Sitamarhi a Benares

6°g.  19/2 Allahabad – Sitamarhi – Virojpur  
Da Allahabad con circa due ore di guida si raggiunge Sithamarhi, dove verso le 10 si salpa per la crociera, osservando la vita dei villaggi che si affacciano sul fiume e degli animali acquatici che ancora lo popolano. Si segue il Gange fino a Virojpur, impiegando circa 6 ore e pranzando a bordo. A Virojpur si cena e si trascorre la notte in un campo attrezzato.

7°g.  20/2 Virojpur – Vindyachal  
Si lascia Virojpur il mattino presto raggiungendo Vindhyachal verso fine mattina, dove si trascorre la giornata visitando i templi che si trovano sulla collina sacra. In quest’area, che costituisce uno dei più importanti santuari tantrici dell’India del nord, sono collocati tre templi dedicati a Shiva (Vankhandisvara, Ramesvara e Muktesvara) e tre alla Dea (Vindhyavasini, Astabhuja e Kali) nei loro aspetti benefici e terribili. I templi sono costruiti  ai vertici di due triangoli che si intrecciano a formare un esagramma cosmico, simbolo esoterico dell’unione della coppia celeste, che viene percorso dai pellegrini con una camminata di circa tre ore. La sera ci si sistema in un campo attrezzato sulle colline di Vindhyachal.

8°g.  21/2 Vindyachal – Mirzapur – Chunar  
Partenza il mattino presto, si raggiungono i gath di Mirzapur in pulmino e dopo una breve visita ci si imbarca di nuovo. Dopo circa cinque ore di navigazione si arriva a Chunar, roccaforte fortificata nel XVI secolo dall’imperatore afgano Sher Shah e poi conquistata, dopo i vani tentativi dell’imperatore moghul Humayun, dal suo figlio e successore Akbar.  Qui si trova anche il mausoleo del santo sufi afgano Shah Quasim Sulaimani, immerso in un’atmosfera di pace spirituale sospesa nel tempo. La sera ci si sistema in un campo attrezzato a Chunar.

9°g.  22/2 Chunar – Ramnagar – Benares (Varanasi)  
Partenza per Benares; ci si ferma lungo il tragitto al tempio di Sitala ad Adalpura e al villaggio di Ramnagar, dove si visita il palazzo del Maharaja di Benares, che ancora vi risiede. Si giunge a Benares nel primo pomeriggio e si sbarca ad Assi Ghat, dove è ubicato lungo il fiume l’Hotel Palace on Ganges, uno degli “heritage hotels” dell’India, dove si alloggia. Si dedica il resto della giornata all’esplorazione della città, iniziando da una passeggiata lungo il Gange fino al Dasashvamedh, il gath principale, per l’aarti serale.

10°g.  23/2 Benares
Oggi è il giorno di Shivaratri, quando si svolge il circuito sacro di Panchakroshi, che coinvolge stuoli di giovani che cercano di percorrere in 24 ore gli 88 km del Kashi Kshetra, un percorso a semicerchio che partendo dalle rive del sacro fiume ingloba il territorio sacro della città. S’inizia la giornata godendo dell’alba sul Gange dalla barca e ci si immerge nella visita della città, percorrendo i ghat e visitando i luoghi più sacri di Benares sacra: Lolarka Kund, Harischandra, Mansing Ghat, Sitala Mandir, Dasashvamedh, Visahvanath, Manikarnika. Dopo l’aarti serale si avvicina ai ghat la grande, coloratissima, processione di Shivaratri, uno dei momenti più intensi del viaggio, dove ci si immerge nella folla dei devoti, tra rullii di tamburi, carri addobbati e personaggi che raffigurano il pantheon induista.

11°g.  24/2 Benares – Jhansi  
Dopo colazione ci si reca a Sarnath nei pressi di Varanasi, luogo legato alla memoria della prima predicazione del Buddha e centro di irradiazione della cultura buddista nel mondo. Il museo archeologico, il primo ad essere stato istituito in India, possiede inestimabili tesori d’arte dell’epoca Maurya (II secolo a.C.) ed il bellissimo Dhamekha Stupa nel Parco delle Gazzelle è di straordinaria suggestione; tutt’attorno vi sono monasteri buddisti di ogni tradizione. Rientrati in città ci si reca alla stazione per prendere alle 17.10 il treno per Jhansi, utilizzando carrozze letto con aria condizionata di seconda classe.

12°g.  25/2 Jhansi – Orchha  
L’arrivo a Jhansi è previsto alle 6.40 del mattino; si prosegue in pulmino privato per la vicinissima Orchha, circa 20 km, dove si alloggia all’Orchha Resort. Orchha è un tranquillo villaggio che nel XVII secolo fu la capitale di un regno Bundela creato dal condottiero rajput Bir Singh Deo sotto la protezione dei Moghul. Del suo periodo d’oro restano palazzi e templi di grande bellezza, tra cui il Palazzo Jahangir, costruito per una visita dell’imperatore in un caratteristico stile con elementi architettonici induisti integrati in un’architettura d’impronta moghul.

13°g.  26/2 Orchha – Gwalior  
Si completano le visite ad Orchha e si parte quindi per Datia, a circa 74 km, dove si erge il magnifico Palazzo Govinda costruito nel 1620 da Bir Singh, vero gioiello dell’architettura indiana. Si raggiunge poi Sonagiri, la collina d’oro, dove si contano settantasette tempietti jainisti ed è anche possibile assistere all’aarti. Da qui si prosegue per la vicina città di Gwalior, dove si alloggia all’hotel Central Park (4 stelle).

14°g.  27/2 Gwalior – Delhi e volo di rientro  
Si dedica la giornata alla visita dei siti, iniziando dal palazzo del maharaja in città, una interessante interpretazione dello stile coloniale britannico, ed il famoso forte costruito sul monte che domina la città, che si raggiunge risalendo una valle contornata da ripide falesie che rivelano delle splendide statue jainiste, capolavori di scultura rupestre. Il treno per Delhi parte alle 19.20 con arrivo alle 22.50. All’arrivo, trasferimento all’aeroporto internazionale: buona parte dei voli di rientro nelle primissime ore del mattino. Se, per gli orari di volo, fosse invece necessario dormire a Delhi, si viene accompagnati in hotel.

15°g.  Sabato 28 febbraio, arrivo a destinazione

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