Giappone
Conoscere il Giappone
Un incontro con la storia, la cultura e la natura di un mondo affascinante

Kamakura, Kencho-ji

Kyoto, Kinkaku-ji

Daisho

Giovani ragazze

Stradine di Kyoto









Sintesi del viaggio
Il viaggio offre un incontro approfondito con il Giappone unendo ai siti più noti, che non possono mancare in una visita del Paese, diversi luoghi meno turistici vicini al cuore della cultura che ci aiutano a capire meglio un mondo che ha sviluppato tradizioni con contenuti e caratteristiche uniche. Si spazia da Tokyo all’immortale Kyoto arrivando fino ad Hiroshima ed includendo una visita al monte Fuji, s’incontra il mondo feudale nei castelli di Matsumoto e Himeji, si scopre l’armonia dei culti religiosi zen, shinto e shingon in preziosi templi dalle proporzioni perfette da Kamakura all’isola sacra di Miyajima, si gode del senso estetico passeggiando tra i curatissimi giardini e nella cerimonia del tè, ci si immerge nell’aura mistica del Monte Koya e si percorre un tratto dell’antico sentiero del Nakasendo, tra i villaggi tradizionali delle Alpi giapponesi.
- Tokyo
- Kamakura
- Hakone
- Matsumoto
- Narai – juko
- Nakatsugawa
- Magome
- Tsumago-juku
- Kyoto
- Himeji
- Hiroshima
- Isola di Miyajima
- Monte Koya
- Osaka
Presentazione del viaggio
Il viaggio inizia da Tokyo, città modernissima dove tra gli avveniristici grattacieli si visitano i quartieri tipici di Asakusa e Harajuku, i due templi principali, quello buddista di Senso-ji ed il santuario shintoista di Meiji, si ammira la vista dalle torri di Shinjuku e ci si immerge nella Omotesanto, la celebre strada che vanta i negozi più famosi. Tenendo come base Tokyo si effettuano due escursioni: la prima alla città storica di Kamakura e la seconda a Hakone. Kamakura ebbe un interludio come capitale strappando lo scettro a Kyoto tra il XII ed il XIV secolo, ed è famosa per i magnifici monumenti religiosi, tra cui spiccano la grande statua bronzea di Budda Amida del XIII secolo, i monasteri zen di Kencho-ji, il più antico del Paese che è tutt’ora attivo, ed Engaku-ji, di scuola Rinzai, oltre ad un importante insieme di altri siti ed interessanti mercati. Ad Hakone, dove il monte Fuji si specchia sul lago Ashi, si percorrono in barca le sue acque, si sale in funivia sul panoramico monte Komakatake e si osserva l’irreale valle di Owakudani, dove vi sono parecchie emissioni sulfuree.
Si lascia quindi la capitale raggiugendo la località di Matsumoto, ai piedi delle Alpi giapponesi, dove si erge un magnifico castello, perfettamente preservato, e da qui si prosegue attraversando le montagne potendo ammirare diversi villaggi tradizionali; in questa bucolica regione si percorre anche un tratto dell’antica via che collegava Tokyo con Kyoto, un contesto che sembra farci uscire dal flusso del tempo.
Proseguendo verso sud si arriva a Kyoto, culla della civiltà giapponese che vanta 17 siti Patrimonio dell’Unesco, dove si pernotta in tutto 5 notti, 3 arrivando e 2 a seguire nel corso del viaggio, godendo appieno del luogo e facendo un’escursione nei dintorni. Nella prima giornata ci si reca al Kinkaku-ji (il Padiglione d’Oro, luogo simbolo del Giappone), all’incomparabile tempio di Sanjusangendo, con le mille statue lignee del Budda della compassione, a Heian-jingu, a Kiyomizu-dera e si completa con Fushimi Inari, il celebre sito shintoista; i luoghi sono eccezionali di per sé e spesso anche immersi in giardini di bellezza leggendaria. Il giorno seguente si visita la zona di Arashima Sagano, con il tempio Tenryu-ji immerso nel celebre giardino, il bosco di bambù e la residenza storica di Okochi Sanso; quindi ci si reca alla vicina località di Uji per ammirare il Byodo-in, dove si conserva uno dei templi originali con rare rappresentazioni d’epoca Heian (XI secolo) e dove si partecipa alla cerimonia del tè.
Prossima meta: Himeji, il più grande ed importante dei tre castelli storici del Giappone, e, ancora più ad ovest, Hiroshima, per la toccante visita al Parco della Pace (non vi sono radiazioni) e dell’isola di Miyajima, patrimonio Unesco, con il tempio del VI secolo di Itsukushima, una delle icone del Giappone, il Daisho-in ed il panoramico monte Misen, dove tra le rocce plastiche della vetta arde da 1200 anni in un tempio la fiamma che vi venne accesa da Kobo Daishi. Da qui si rientra a Kyoto per poi raggiungere il monte Koya, uno dei luoghi di pellegrinaggio più importanti del Paese: dall’816 è un luogo di ritiro e pratica spirituale. Ebbe origine dal santo fondatore della scuola buddista Shingon, Kobo Daishi, che ha qui il suo sepolcro nel celebre cimitero buddista di Oku-no-in, tra migliaia di monumenti funerari in pietra, e vi si trova un importante insieme di templi, un sito eccezionale sia per la sua bellezza oggettiva che per la forte ed eterea atmosfera spirituale. Si completa il viaggio rientrando per un’ultima notte a Kyoto, dove si avrà del tempo libero per completare la propria esplorazione della città e da qui ci si reca direttamente all’aeroporto di Osaka per il volo di rientro.
NOTA TECNICA
Il viaggio è condotto da Lorena Trabucco, che si avvale di guide locali giapponesi che parlano la lingua italiana. Gli spostamenti, tutti inclusi nel prezzo del viaggio, vengono effettuati utilizzando i mezzi pubblici (treni veloci, metro, autobus); è la modalità più economica, ma in Giappone è anche molto efficace perché i mezzi sono veloci, puntuali e pulitissimi ed offre un’ulteriore opportunità di incontrare le persone del luogo. La qualità di tutti gli alloggi è ottima. Si segnala solo che a Nakatsugawa si alloggia in un ryokan (locanda tradizionale giapponese dove le stanze sono coperte con stuoie – i tatami – e si dorme sui futon – materassi trapuntati solitamente di cotone posti a terra) ed al Monte Koya presso una struttura monastica (dove la preparazione delle stanze è come nei ryokan); in entrambe queste strutture non si possono avere stanze singole ed al Monte Koya i servizi sono in comune.
Il clima previsto è fresco e la sera può anche essere freddo; rispetto alla media del Giappone è un momento dell’anno con poche precipitazioni, ma c’è da tener presente che può sempre piovere. Si consiglia un abbigliamento comodo a strati, scarpe adatte a camminare anche se fosse umido, giacca impermeabile ed indumenti caldi per la sera.
Cosa leggere prima di partire? Vi sono molte pubblicazioni interessanti; per cominciare, un buon inizio è “Ore giapponesi” di Fosco Maraini, un punto d’osservazione esterno e molto informato – forse non tutti sanno che il grande Fosco fu prigioniero in Giappone e per indurre i carcerieri ad un miglior trattamento si tagliò un dito di fronte a loro con disprezzo, un gesto … da Samurai! Ottenne così miglior cibo e dopo qualche anno sposò una donna giapponese.
Programma del viaggio
1°g. Sabato 25 marzo, partenza per il Giappone
Per raggiungere Tokyo, capitale del Giappone, vi sono diverse possibilità di volo e Amitaba può prenotare quello preferito dai viaggiatori. La maggior parte dei voli parte al mattino dall’Italia con arrivo in Giappone il giorno successivo.
2°g. 26/3 Arrivo a Tokyo
A Tokyo è in attesa dei partecipanti un collaboratore locale di Amitaba che si occupa anche della richiesta dell’abbonamento ferroviario, che va fatta all’arrivo in aeroporto. Utilizzando il treno Narita Express si raggiunge la stazione della metropolitana di Shinagawa nella città di Tokyo; da qui si arriva a piedi all’hotel Shinagawa Tobu (shinagawatobuhotel.com), situato a circa 500 mt dalla fermata della metro (NB: chi lo desidera può utilizzare un taxi). Pomeriggio e serata a disposizione; si consiglia di recarsi col capogruppo per una visita al quartiere futuristico di Odaiba, sulle isole artificiali nella baia di Tokyo, utilizzando la monorotaia che attraversa il “Rainbow Bridge” con un percorso panoramico, per un’interessante passeggiata nell’area di Chihira Junco di Odaiba.
3°g. 27/3 Tokyo
La guida locale, che parla l’italiano, arriva in hotel alle 8. Si iniziano le visite recandosi al quartiere di Asakusa, nel cuore della città vecchia, dove si erge la modernissima torre Sky Tree, la più alta al mondo (edificata nel 2012 e ingegnerizzata in modo avveniristico, è alta 634 mt con piattaforme panoramiche a 350 e 450 mt). Qui si trova il più importante tempio buddista della città, Senso-ji, immerso in un interessante contesto cittadino; al suo interno il magnifico tempio più antico risale al 1649. Nel pomeriggio si visitano le torri di Shinjuku, in un quartiere che di fatto è una città nella città, dove, nel colossale e particolare palazzo municipale, si può salire fino a 220 mt per ammirare una spettacolare visuale. Ci si reca quindi nel quartiere Harajuku al santuario shintoista principale di Tokyo, Meiji, ed alla famosa Omotesando, la strada della moda, che in origine fungeva come via di accesso regale al tempio.
4°g. 28/3 Tokyo, esc. a Kamakura
Si lascia l’hotel verso le 8 con la guida locale per recarsi in treno a Kamakura, circa 50 km a sud di Tokyo; fu la prima capitale feudale tra il XII e il XIV secolo, un periodo che fu di grande fioritura ed espansione della religione buddista, come testimoniano i molti templi e le vestigia che si trovano qui. Molti dei siti d’interesse primario sono a distanza di passeggiata; tra i più importanti vi sono il tempio Engaku-ji, fondato nel 1282, di scuola Rinzai, il Tokei-ji, che fungeva da monastero femminile ed alle cui spalle si trova un affascinante cimitero, e il Kencho-ji, che è il più antico monastero zen del Paese, fondato nel 1253 e tutt’ora attivo. A breve distanza si trova il tempio shintoista di Hachimnagu. L’immagine simbolo di Kamakura è Daibutsu, il grande Budda di Amida (Amitaba), forgiato in bronzo nel 1252 ed alto quasi 12 metri; giunti qui, ci si reca poi al vicino tempio di Hase-dera, del 736 d.C., con la veneratissima statua lignea, alta ben 9 metri, di Kannon (Avolkiteshvara) nella forma con 11 volti. Completano il piacere della visita gli interessanti mercati. Terminato il tour, si rientra in treno a Tokyo.
5°g. 29/3 Tokyo, esc. a Hakone (Monte Fuji)
Si lascia l’hotel verso le 8 con la guida locale per recarsi in treno ad Hakone a sud ovest di Tokyo, alle falde del Monte Fuji; giunti alla stazione si utilizza un autobus locale e con questo si giunge sulle rive del lago Ashi dove, prima di salire con la funivia sul monte Komogatake (1357 mt), che offre una stupenda posizione panoramica sul lago e sul monte Fuji, tempo permettendo si visita il tempio di Hakone. Questa località è famosa, oltre che per lo spettacolare panorama sul monte Fuji (3776 mt) che si specchia sul lago Ashi, per i diversi centri termali. Tornati sulle rive del lago utilizzando un vascello con l’anacronistica forma di un galeone se ne navigano le acque arrivando a Odawara-Gora, da dove parte la teleferica che si utilizza per arrivare alla valle sulfurea di Owakudani. S’inizia poi da qui il percorso di ritorno, prima in autobus e poi in treno, arrivando a Tokyo in serata.
6°g. 30/3 Tokyo – Matsumoto – Narai Juko – Nakatsugawa
Si segnala che per le giornate di oggi e domani è opportuno portare con sé solo quanto può essere necessario per una notte ed il bagaglio principale viene inviato direttamente a Kyoto; questo è importante perché un bagaglio leggero rende molto più semplice l’utilizzo dei mezzi locali disponibili nelle zone più rurali, dove può non esserci sufficiente spazio per alloggiare delle valige, ed è opportuno poter portare con sé tutto con uno zainetto per non dover tornare al ryokan dopo il tratto a piedi previsto nella giornata di domani.
Si parte in treno lasciando Tokyo in direzione ovest, il viaggio richiede circa 3 ore in tutto, sono poco più di 200 chilometri. Giunti nella cittadina di Matsumoto ci si reca a visitare il castello, uno dei tre più importanti ed interessanti del Giappone le cui parti principali, ottimamente conservate, risalgono al XVI secolo. È chiamato localmente il ‘castello del corvo’ per via delle mura scure e delle ampie tettoie reminiscenti delle ali che adornano il palazzo del daimyo, che si erge al centro del vasto complesso, tutto edificato pensando a sofisticate strategie difensive. Si lascia Matsumoto con un treno locale in direzione sud per Narai Juko (44 km, circa un’ora), inoltrandosi tra i monti. Questo paese, nato come luogo di sosta nel punto più alto dell’antica strada, il Nakasendo, che collegava Kyoto con Edo (Tokyo), è stato preservato con grande cura e vi si ammirano le costruzioni tradizionali di epoca Edo (XVII – XIX secolo). Dopo una visita di prosegue verso sud, sempre in treno, per la tipica cittadina di Nakatsugawa (77 km, circa un’ora e tre quarti), anche questa sorta come punto storico di sosta con costruzioni tipiche del periodo Edo. Ci si accomoda in un ryokan; qui è molto gradevole passeggiare nell’area del centro.
7°g. 31/3 Nakatsugawa – Magome e Tsumago-Juko – Kyoto
Si raggiunge con un autobus il bel villaggio tradizionale di Magome (circa 10 km), per seguire a piedi da qui una tappa dell’antica via del Nakasendo, il percorso preferito in epoca antica perché evitava, nel collegare Kyoto a Edo, il guado di diversi fiumi ed era quindi ritenuto meno pericoloso. Si parte così a piedi per Tsumago-Juko, che dista nove chilometri con un dislivello in salita di 257 metri ed in discesa di 405, un percorso che richiede da due a massimo tre ore per i meno allenati. Anche Tsumago-Juko è un paese ottimamente preservato, e l’insieme dona una bella esperienza di quello che era il Giappone antico. Oltre Tsumago-Juko si raggiunge la stazione ferroviaria prendendo il treno per Nagoya, da dove si prosegue con un treno veloce per Kyoto, che dista circa 230 km in tutto, un trasferimento di circa 3 ore. Giunti a Kyoto si alloggia presso l’hotel Kyoto Tou Nishinotoin, ubicato a circa 850 metri dalla stazione del treno principale della città, e si trova qui il bagaglio che si era lasciato a Tokyo. Kyoto è la capitale culturale del Giappone e ne è stata la capitale politica fin dall’VIII secolo, con un’interruzione nel periodo di Kamakura, e fino al 1868, quando l’imperatore si trasferì a Tokyo. Preserva un meraviglioso insieme di luoghi interessanti, si contano più di 1000 templi buddisti ed oltre 400 santuari shintoisti, oltre a giardini esteticamente perfetti, con 17 siti Patrimonio dell’Umanità. Nel corso del viaggio si alloggia qui 5 notti, avendo modo di assaporare questo magico luogo, che conserva l’antica anima del Giappone.
8°g. 1/4 Kyoto
La guida locale arriva in hotel alle 8. Si iniziano le visite dal Kinkaku-ji (il “Padiglione d’Oro”), forse il più celebre edificio storico del Giappone, con il tetto d’oro che si riflette in un laghetto. Si prosegue con il tempio Sanjusangendo, che risale al 1266, dedicato al Budda della compassione Kannon (Avalokiteshvara), del quale nel magnifico tempio vi sono 1000 statue lignee originali che contornano la figura principale. Si prosegue con il santuario di Heian-jingu e quindi con il tempio Kiyomizu-dera, fondato nel 798, ma con gli attuali edifici del 1633; posto su di una collina con una bella visuale su Kyoto, è composto da diversi padiglioni di cui Hondo è il più importante. Si completano le visite di questa interessantissima giornata con il tempio shintoista di Fushimi Inari, un affascinante e venerato complesso con una lunghissima galleria di torii (piccole arcate) arancioni, composto da 5 santuari e da un susseguirsi di templi minori lungo il sentiero che sale sul monte. In serata chi è interessato si potrà recare nel quartiere di Gion per assistere ad uno spettacolo di rappresentazioni classiche giapponesi, dove in uno spazio di tempo contenuto si ha una visione d’insieme delle arti rappresentative.
9°g. 2/4 Kyoto S’inizia la giornata raggiungendo Arashiyama Sagano, un’area di Kyoto ai margini dei monti che sorgono ad ovest. Qui i punti salienti sono il Tenryu-ji, uno dei templi principali della scuola zen Rinzai, ornato da uno dei giardini più belli di Kyoto. Nei suoi pressi vi sono il bosco di bambù, un luogo magico dove passeggiare, e la casa storica di Okochi Sanso, che ha anch’essa uno stupendo giardino con una visuale panoramica. Da qui si prosegue raggiungendo in treno per l’ora di pranzo la località di Uji, circa 15 km a sud est di Kyoto, dove si trova il tempio di Byodo-in, Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Nato come palazzo, divenne un tempio buddista nel 1052; il luogo è stupendo con diversi templi che si specchiano sull’acqua, ed è considerato l’esempio più prezioso dell’antico stile Heian, che è caratterizzato dalle forme snelle ed armoniose delle rappresentazioni. A Uji si partecipa alla tradizionale cerimonia del tè e quindi si rientra col treno a Kyoto.
10°g. 3/4 Kyoto – Himeji – Hiroshima
Si segnala che per le giornate di oggi e domani è meglio portare con sé solo quanto può essere necessario e il bagaglio principale potrà essere lasciato presso l’hotel di Kyoto, dove si torna dopodomani; questo rende i trasferimenti e le visite molto più semplici. Si lascia Kyoto col treno in direzione ovest per Himeji (circa 130 km, poco più di un’ora). In questa località sorge il grande forte di epoca Sengoku, parte del Patrimonio dell’umanità UNESCO: è il più grande dei tre castelli storici del Giappone, conosciuto localmente col nome di “airone bianco” per via dell’aspetto candido brillante degli esterni. La costruzione iniziò nel XIV secolo e venne successivamente ampliata, con lo stupefacente insieme attuale che risale al XVII secolo. Completata la vista si prosegue col treno veloce sempre in direzione ovest per Hiroshima (240 km, circa un’ora e un quarto), dove si alloggia presso l’hotel Hiroshima Apa Ekimaee Ooashi. Ci si reca con la guida locale al Parco della Pace, con il Memorial Museum ed il Bomb Dome. È una visita toccante da ogni punto di vista, in un luogo dove lo sguardo cade con naturalezza ed un sospiro di profonda speranza verso la Fiamma della Pace, che verrà spenta nel giorno in cui l’ultimo ordigno nucleare presente sulle Terra verrà distrutto! (Si segnala che non vi sono più radiazioni residue)
11°g. 4/4 Hiroshima – Isola di Miyajima – Kyoto
Si lascia l’hotel alle 8 con la guida locale prendendo il treno per un tratto fino all’imbarcadero del traghetto per l’isola di Miyajima, situata nella baia di fronte ad Hiroshima, Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Qui le tre cose principali da vedere sono: il santuario di Itsukushima, del VI secolo, con il famoso portale rosso sulle acque, uno dei punti più celebri del Giappone; il tempio Daisho-in della scuola Shingon, ai piedi del monte Meisen; ed il monte stesso, alto 530 mt, a cui si accede con una panoramicissima funivia, che porta a circa 45 minuti di cammino dalla vetta. Le visuali già dal punto d’arrivo della funivia sono eccezionali; il sentiero che giunge sul punto più alto, tra le rocce dalle forme plastiche della sommità, rivela alcuni templi stupendi ed in uno di questi arde la fiamma accesa da Kobo Daishi, fondatore della scuola Shingon, circa 1200 anni fa. Tornati sull’isola principale col traghetto si raggiunge in treno la stazione di Hiroshima, da dove si prende il treno veloce Shinkansen in direzione est per Kyoto con un cambio alla stazione di Osaka, un viaggio che da qui richiede due ore in tutto (sono circa 360 km); si alloggia nel medesimo hotel.
12°g. 5/4 Kyoto – Monte Koya
Si segnala che per Monte Koya è meglio portare con sé solo quanto può essere necessario e il bagaglio principale potrà essere lasciato presso l’hotel di Kyoto, dove si torna dopodomani; questo rende i trasferimenti e le visite molto più semplici. Si parte in treno per il monte Koya, situato 123 km a sud, accompagnati da una guida locale; dalla stazione di arrivo si prende poi una funivia che arriva sui monti al paese di Koya-san, dove si alloggia e si cena presso il Riokan Sainan Inn, che come tutti i luoghi d’accoglienza qui a Monte Koya è una struttura monastica, in giapponese uno “Shokubo”. Questo magico altopiano, coperto da foreste e circondato da otto cime, venne scelto dal monaco Kobo Daishi nell’816, al suo rientro dalla Cina, come luogo di ritiro. La sua figura è molto importante in Giappone poiché fondò la scuola buddista Shingon, il cui centro principale è qui a Koya-san, che oggi viene seguita da circa 10 milioni di fedeli ed ha approssimativamente 4000 templi nel Paese. La tomba del veneratissimo maestro, che per i fedeli sta solo dormendo, è qui a Monte Koya, in attesa della venuta del prossimo Budda, Miroku (Maitreya). L’intero luogo è pervaso da una quiete solenne; vi sono due parti distinte, ad occidente il Garan con i templi e ad oriente il vasto cimitero di Oku-no-in. Oggi ci si reca nel recinto sacro del Garan, dove si trovano otto edifici principali, tra cui il Kondo (Sala Dorata) e la pagoda arancione di Konpon Daito. Nei pressi, vi sono poi il museo ed il vasto tempio di Kongobu-ji, sede della scuola Shingon.
13°g. 6/4 Monte Koya Al mattino le persone interessate potranno meditare coi monaci Shingon. Dopo la colazione tradizionale ci si reca in quella che è forse la parte più suggestiva del Monte Koya, il cimitero buddista di Oku-no-in, importante luogo di pellegrinaggio con migliaia di Stupa in pietra dove si trova il sepolcro di Kobo Daishi con l’edificio principale, il Toro-do, ornato con migliaia di lanterne, ed il veneratissimo santuario di Kukai. Nel pomeriggio si potrà tornare al Garan ed al tempio di Kongobu-ji.
14°g. 7/4 Monte Koya – Kyoto
Dopo la tipica colazione giapponese si scende in funivia alla stazione del treno locale con cui si prosegue la discesa fino alla stazione del treno veloce per Kyoto, dove si arriva per l’ora di pranzo e si alloggia nel medesimo hotel. Il resto della giornata è libero.
15°g. Sabato 8 aprile, Kyoto – Osaka e volo di rientro
Con il treno Haruka Express si parte per l’aeroporto di Osaka, che dista circa 100 km; vi sono partenze ogni 30 min circa ed il tragitto richiede un’ora e mezza; si deve essere presenti in aeroporto tre ore prima dell’imbarco. La maggioranza dei voli di rientro parte verso fine mattina ed arriva in Italia nel corso della medesima giornata.
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Kamakura Tokei-ji
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Amitaba S.r.l. è un operatore turistico legalmente costituito con sede in viale Ca’ Granda, 29 a Milano, iscritto al Registro Imprese della Camera di Commercio di Lecco col numero 313373, REA numero 1623197, partita IVA 13152290154. È autorizzato a svolgere la propria attività con licenza rilasciata con il decreto della Provincia di Milano numero 67762/00 del 30/10/2000. Amitaba S.r.l. ha stipulato ai sensi dell’art. 50 del Codice del Turismo (D.lgs 79/2011) una polizza per la Responsabilità Civile Professionale con la UnipolSai Assicurazioni n. 100073953 per un massimale di € 2.065.000,00.