Georgia
Le perle del Caucaso
Vestigia storiche, popoli, culture e bellezze naturali

Cascate a Yerevan

Monastero di Tatev

Garni

Stepantsminda (Gergeti), Georgia

Uplistsikhe









Sintesi del viaggio
Armenia e Georgia, perle del Caucaso, rivelano un mondo di una ricchezza storica insospettabile, aggraziato da una natura bella, rigogliosa ed a tratti selvaggia, dove la gente è legata tenacemente alle tradizioni: una regione ancora europea, ma geograficamente asiatica e strettamente collegata nella storia al vicino Oriente.
Per gli armeni il collante fortissimo è l’unicità linguistica, etnica e religiosa, che ha consentito di resistere per secoli alle pressioni islamiche ottomane e persiane, facendo quadrato attorno alla sentitissima istituzione della Chiesa Armena. Similarmente, anche la Georgia ha una fortissima identità, pur ospitando culture diverse; presenta paesaggi spettacolari ed è ornata di vestigia storiche fenomenali. E vi aleggia anche un peculiare punto d’orgoglio: infatti fu qui che l’uomo inventò il vino!
- Erevan
- Echmiadzin
- Zvartnots
- Khor Virap
- Noravank
- Areni
- Garni
- Geghard
- Lago Sevan
- Dilijan
- Haghartsin
- Haghpat
- Akhtala
- Sadakhlo
- Tbilisi
- Mtsketa
- Kazbegi
- Gudauri
- Ananuri
- Gori
- Uplistsikhe
- Akhaltsikhe
- Khertvisi
- Vardzia
- Tskhaltubo
- Kutaisi
- Tbilisi
Presentazione del viaggio
Il tour è molto completo, attraversa gli antichi percorsi carovanieri collegati alla Via della Seta per scoprire l’intreccio di culture, religioni e tradizioni. Dagli altopiani armeni alle selvagge vette georgiane, percorrendo valli e canyon che ci conducono ad architetture religiose di inestimabile pregio, fulcro della diffusione della cristianità, s’incontrano siti archeologici e musei che svelano la ricchezza storica e culturale di questi due Paesi. Si scoprono città scavate nella roccia con mirabile abilità, che ci portano a cogliere anche la vita quotidiana del passato, castelli e fortezze che hanno sfidato invasioni ed affrontato battaglie per stagliarsi ancora oggi in scenari naturali ineguagliabili. Ed anche il fervore di Erevan e Tbilisi, vivaci piccole capitali che aprono la vista su uno spaccato di storia ed architettura moderna, quasi in contrasto con le forti tradizioni.
Nel corso del viaggio sarà anche molto bello constatare come la durezza della storia di questi popoli non sembra aver intaccato in alcun modo lo spirito di ospitalità ed amichevolezza delle persone.
NOTA TECNICA
I servizi erogati sono molto validi sia in Armenia che in Georgia, sia per gli alloggi che per il cibo. Gli armeni sono molto orgogliosi della loro cucina, e il piacere di sperimentarla è parte delle gioie del viaggio; anche in Georgia la cucina è ricca e gustosa, accompagnata dai rinomati vini locali, passione nazionale. Ci si sposta utilizzando automezzi privati di buona qualità e il clima ad agosto è ottimale per una visita, perché giova del caldo secco estivo senza avere temperature opprimenti: è il mese con minori precipitazioni e la temperatura massima prevista arriva a 30°c. Non sono necessari visti turistici di entrata per gli italiani.
UNA BREVE NOTA SULL’ARMENIA
L’Armenia, situata nella bellissima regione del Caucaso meridionale, è grande come circa un decimo dell’Italia ed ha una popolazione che supera di poco i 3 milioni di abitanti. Ha una storia antichissima e la sua capitale Erevan è tra le poche antiche città del mondo di cui si conosce con esattezza la data di origine: l’iscrizione in caratteri cuneiformi che venne qui rinvenuta indica nell’estate del 782 a.C. la sua fondazione da parte del Re di Urartu, Arghishti I, che la battezzò col nome di Erebuni. Fu anche il primo stato ufficialmente cristiano della storia a seguito dell’evangelizzazione nel IV secolo di Gregorio l’“Illuminatore”, che divenne il primo Catolicos, o Patriarca Supremo della chiesa apostolica armena. In tempi più recenti le vicende furono legate al confronto tra i potenti imperi ottomano e persiano, con alterne vicende fino alla conquista russa a metà del XIX secolo. Il momento più traumatico per gli armeni fu però il fatidico 1915, quando nel corso del primo conflitto mondiale gli ottomani ordinarono la deportazione di tutti gli armeni nell’est della Siria, attraverso le montagne, d’inverno e a piedi, un’azione che fu messa in atto molto crudelmente da truppe e milizie irregolari, formate in gran parte dai curdi, nemici storici degli armeni: quello che il mondo conosce come il “genocidio armeno”. Oggi l’Armenia è uno stato indipendente, pacifico e bello da visitare; lo strascico della storia si evince dai confini chiusi con Turchia e Azerbaigian e dal supporto che l’Armenia fornisce al Nagorno-Karabakh, la regione abitata in prevalenza da armeni con cui confina a sud est e che fu teatro dei conflitti di secessione dall’Azerbaigian tra il 1988 e il 1994 – alla data di oggi è uno stato non ancora riconosciuto dalla comunità internazionale anche per le pressioni della componente islamica dell’ONU.
UNA BREVE NOTA SULLA GEORGIA
La Georgia, situata tra Russia, Mar Nero, Turchia, Azerbaigian e Armenia nella Regione Caucasica, è un paese incastonato tra le due catene del Caucaso Minore e Maggiore, storica terra di passaggio di potenze straniere e di mercanti lungo le Vie della Seta, con 4 milioni di abitanti circa, che vivono ancor oggi in prevalenza di agricoltura e che hanno mantenuto nonostante le vicissitudini dei secoli una forte identità culturale, religiosa e linguistica. I georgiani si considerano discendenti di Kartlos, pronipote di Noè, e chiamano la loro nazione Saqartvelo, la terra dei Kartveli, mentre Georgia deriverebbe dalla parola persiana Gurj. Situata in posizione geografica storicamente cruciale, la Georgia ha vissuto da sempre passaggi di dominazioni diverse (greci, arabi, turchi selgiuchidi, mongoli, persiani, russi) intervallate da periodi d’oro in cui i Regni locali resistettero ad invasioni, assedi e stermini. Già divenuto nel IV secolo il secondo stato cristiano della storia, dopo l’Armenia, tra il 1000 e il 1200 la Georgia fu centro della cultura cristiana caucasica, il periodo di David il Costruttore. Importanti vestigia di quest’epoca d’oro sono ancor oggi disseminate in tutto il paese: cittadelle, fortificazioni, torri, castelli, monasteri, conventi e basiliche sono incorniciati da splendidi paesaggi creati da una natura spesso ancora intatta e selvaggia. La cultura di questo piccolo ed affascinante paese è quindi antica e formata con influenze diverse. Dal 1991 la Georgia è uno stato indipendente e ha vissuto da allora per un decennio fasi alterne di pace e sicurezza e guerre intestine, fino alla Rivoluzione delle Rose (così chiamata per via dei fiori in mano ai manifestanti), un colpo di stato incruento nel 2003. Dal 2008, anno della guerra con la Russia per la contesa della regione dell’Ossezia del Sud, i confini tra Georgia e Russia sono chiusi.
Programma del viaggio
1°g. Martedì 13 agosto, volo per Erevan
Per arrivare a Erevan, capitale dell’Armenia, vi sono diverse possibilità di volo; i collegamenti suggeriti per il viaggio, che fanno da riferimento per i servizi di trasferimento aeroportuale, sono, per partenze da Milano Malpensa, alle 20.00 con Austrian Airlines per Vienna con arrivo alle 21.30; da qui si prosegue alle 22.20 con arrivo a Erevan alle 3.35 del mattino. Da Roma Fiumicino, con Aeroflot, la partenza è alle 14.20 con arrivo a Mosca alle 18.55; da qui si riparte per Erevan alle 20.40 con arrivo alle 0.30. All’arrivo si viene ricevuti dal corrispondente di Amitaba e ci si trasferisce presso l’hotel Tufenkian Historic Erevan (4*). Per gli orari da altre località o di altre compagnie contattare Amitaba.
2°g. 14/8 Erevan, visita della città
La giornata è dedicata alla città di Erevan; s’inizia con la visita al Museo di Storia Armena che, attraverso eccezionali testimonianze archeologiche, ci introduce alle culture che hanno caratterizzato l’altopiano armeno dalla Preistoria al Medioevo. Quindi il sito di Erebuni, città-fortezza degli Urartu dell’VIII-VII secolo a.C, dove possenti mura racchiudono palazzi, ambienti produttivi e templi affrescati. Si visitano infine il Memoriale e il Museo del Genocidio Armeno che presenta, grazie a fotografie e documenti, i fatti avvenuti nel 1915/16. Cena di benvenuto in ristorante tradizionale.
3°g. 15/8 Erevan ed escursioni a Echmiadzin e Zvartnots
Si proseguono le visite della città con il Matenadaran, archivio che custodisce documenti storici e manoscritti impreziositi da straordinarie miniature. Ci si dedica quindi alla scoperta di due siti iscritti nella lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, simbolo della cristianità del paese: Echmiadzin, cuore della Chiesa Apostolica Armena dove si visita la Cattedrale, costruita nel 301-303 da Gregorio l’Illuminatore, e Zvartnots, sito archeologico con le rovine datata al VII secolo di una tra le più belle cattedrali armene. Si rientra quindi nella capitale, dove si cena in un ristorante tipico; si percorrono circa 50 km.
4°g. 16/8 Erevan, escursione a Khor Virap, Noravank e alla Grotta di Areni
Nella valle dell’Ararat, sul cui sfondo si staglia il biblico Monte dove secondo la tradizione sarebbe approdata l’Arca di Noè, si visita il monastero di Khor-Virap. La fondazione risale al IV secolo e la sua importanza è strettamente connessa con Gregorio l’Illuminatore, che introdusse il cristianesimo in Armenia. Si continuano le visite con il monastero di Noravank, centro religioso e culturale del XII secolo spettacolarmente arroccato su formazioni rocciose di origine vulcanica. Si completa con la Grotta di Areni dove scavi archeologici hanno riportato in luce testimonianze di frequentazione umana dal Neolitico all’Età del Rame, con le eccezionali scoperte della più antica scarpa conosciuta al mondo e di strutture per la produzione di vino risalenti ad oltre 6000 anni fa. Rientro nella capitale per la cena in ristorante tipico; si percorrono circa 240 km.
5°g. 17/8 Erevan – Garni – Geghard – Lago Sevan – Dilijan
Ci si sposta verso est per raggiungere Garni, sito che presenta una continuità di occupazione dall’Età del Bronzo al Medioevo; si ammirano i resti della cittadella/fortezza, l’unico tempio pagano con la suggestiva architettura ellenistica eccezionalmente conservata in seguito alla cristianizzazione del Paese, residenze signorili e impianti termali. A nord-est di Garni, lungo la gola del fiume Azat, si visita uno dei migliori esempi di architettura medievale armena, il monastero rupestre di Geghard, capolavoro scavato nella roccia tra il IV e il XIII secolo e iscritto nella lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Ci si sposta da qui verso il lago Sevan, un vastissimo lago alpino che copre circa il 5% della superficie del Paese, dove si visita il monastero di Sevan risalente all’VIII secolo e posizionato spettacolarmente su una penisola al centro del lago. Si prosegue da qui per Dilijan, definita la “Piccola Svizzera”, una località immersa nelle foreste e costellata dalle tradizionali case con balconi in legno. Cena e pernottamento presso l’hotel Paradise (4*); la tappa è di circa 160 km.
6°g. 18/8 Dilijan – Haghartsin – Haghpat – Akhtala – Sadakhlo – Tbilisi
Visita del monastero di Haghartsin, recentemente restaurato, la cui origine si colloca tra il X e il XIII secolo. Costituito da una serie di chiese, il complesso divenne famoso come sede di un’importante scuola di musica. Si prosegue con la visita del complesso monastico di Haghpat, inserito nella lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO come apice dell’architettura religiosa armena. Fondato nel X secolo, successivamente si ampliò fino ad includere oltre venti chiese, cappelle, torri campanarie, edifici accademici dove ci si dedicava agli studi umanistici e scientifici, biblioteche e refettori. Prossima tappa, Akhtala, un monastero circondato da mura difensive e fortificazioni, unico per gli affreschi in stile bizantino, collocato in una posizione scenografica che domina la valle. Da qui si raggiunge la frontiera armeno – georgiana e si prosegue per Tbilisi, la capitale del Paese, dove si alloggia presso l’hotel Aerton (4*). Cena in ristorante; la tappa oggi è di circa 240 km.
7°g. 19/8 Tbilisi
Giornata dedicata alla visita della capitale della Georgia. Tbilisi oggi è un importante centro industriale, commerciale e socio/culturale, situata strategicamente al crocevia tra Europa e Asia, lungo la storica Via della Seta. Ci attendono le attrattive più importanti, cominciando dalla città vecchia con la chiesa di Metekhi risalente al XIII secolo; la Fortezza di Narikala, il complesso di fortificazioni più antiche di Tbilisi datate al IV secolo; le suggestive Terme Sulfuree con architetture in stile ottomano; la Sinagoga e la Cattedrale di Sioni dove si trova la preziosissima Croce di Santa Nino, la santa più venerata della Georgia, realizzata coi suoi capelli intrecciati a rami di vite; la Basilica di Anchiskhati, la più antica chiesa cittadina risalente al VI secolo. Si completa con la visita al Museo Nazionale di Storia della Georgia e una passeggiata nel centro moderno, lungo il Corso Rustaveli realizzato nel XIX secolo, che prende il nome dal grande poeta georgiano del XII secolo Shota Rustaveli. Cena in ristorante con spettacolo folcloristico.
8°g. 20/8 Tbilisi – Mtsketa – Kazbegi – Gudauri
Si raggiunge Mtsketa nelle vicinanze di Tbilisi, l’antica capitale religiosa dove nel IV secolo Santa Nino convertì il paese al cristianesimo. Cuore spirituale della Georgia, vi si trovano alcune delle chiese più antiche e importanti del paese, iscritte alla lista del Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Si visitano la Chiesa di Jvari e la Cattedrale di Svetitskhoveli sotto cui, secondo la tradizione, sarebbe sepolta la tunica di Cristo. Pfoseguendo, si attraversano i bellissimi paesaggi dei monti del Grande Caucaso percorrendo la Strada Militare Georgiana fino a giungere a Kazbegi, situata in posizione spettacolare e dominata ad ovest dalla cima innevata dell’omonimo monte (5047 m) su cui si staglia la sagoma inconfondibile della chiesa di Gergeti. Da qui, utilizzando le jeep 4×4, si arriva alla Chiesa della Trinità, situata a 2170 mt di altezza: lo scenario vale il viaggio! Al termine delle visite si torna indietro di alcuni chilometri fino a Gudauri per la cena ed pernottamento, presso l’hotel Carpediem (3*); la tappa è di circa 190 km.
9°g. 21/8 Gudauri – Ananuri – Gori – Uplistsikhe – Akhalstsikhe
Si ripercorre la strada in direzione sud per visitare Ananuri, un complesso che risale al XVII secolo costituito da due castelli collegati da mura di cinta turrite che circondano due chiese, un luogo che nel corso dei secoli è stato teatro di numerose battaglie ed invasioni. Da qui ci si sposta verso Gori, luogo di nascita di Josef Stalin, con una breve sosta al museo a lui dedicato. Si prosegue per Uplistsikhe, la più antica città rupestre esistente in Georgia, fondata nel I millennio a. C. lungo un ramo della Via della Seta. Si cammina lungo le strade antiche, tra palazzi reali, templi pagani e chiese cristiane. Si possono osservare un teatro scavato nella roccia ed il banco di una farmacia, i resti degli ampi granai ed i recipienti di terracotta per la conservazione del vino, un’immersione nella vita quotidiana dell’epoca. Si prosegue ancora verso sud attraverso la provincia di Samtskhe-Javakhetim, suggestiva per gli splendidi panorami, dalle foreste alpine alle pianure erbose, e per i molteplici spunti d’interesse culturale, arrivando ad Akhaltsikhe. Sistemazione e cena presso l’hotel Lpmsia (4*); la tappa è di circa 320 km.
10°g. 22/8 Akhalstsikhe – Khertvisi – Vardzia – Tskaltubo
Si parte per la visita della città rupestre di Vardzia (XII secolo), che ha avuto un ruolo significativo nella vita politica, culturale, educativa e spirituale georgiana. Si tratta di un insediamento fatto scavare attorno al 1180 da Tamar, la grande regina figlia di Giorgio III, come ampliamento di una precedente fortificazione. La città si espanse fino ad ospitare cinquantamila abitanti, conta centoventi abitazioni costituite da oltre quattrocento ambienti ben identificabili, oltre a una decina di chiese. L’interno della Chiesa dell’Assunzione, affrescata intorno al 1185, è sopravvissuto al tempo. Proseguendo, si effettua una breve sosta alla fortezza del X secolo di Khertvisi, che ebbe un ruolo vitale nella difesa della regione grazie alla sua posizione strategica in alto sopra la confluenza dei fiumi. Proseguendo verso ovest si arriva a Tskaltubo, dove si pernotta e si cena presso l’hotel Spa Resort (3*); la tappa è di circa 260 km.
11°g. 23/8 Tskaltubo – Prometeo – Kutaisi – Gelati – Tbilisi
S’inizia la giornata con la visita della grotta carsica di Prometeo, solcata da uno scenografico fiume sotterraneo navigabile. Ci si sposta poi verso Kutaisi, antichissima città che a più riprese ha giocato un ruolo fondamentale nella storia della Georgia. Fu tra i centri più importanti dell’antica Colchide, una regione abitata da 4000 anni, famosa per essere stata la destinazione di Giasone e degli Argonauti in cerca del Vello d’Oro. Si visita il grande complesso monumentale di Gelati, Patrimonio dell’UNESCO, che sovrasta il panorama delle colline di Kutaisi, un luogo particolarmente emozionante per la spettacolarità dell’architettura medievale della Cattedrale, delle Chiese, dell’Accademia di Filosofia e per i magnifici affreschi e mosaici ancora ben conservati. Da qui si rientra a Tbilisi, dove si cena in un ristorante tipico e di pernotta nel medesimo hotel; la tappa è di circa 280 km.
12°g. Giovedì 24 agosto, volo di rientro
Tempo libero fino alla partenza. Per chi rientra su Milano Malpensa il volo della Austrian Airlines parte da Tiblisi per Vienna alle 16.30 con arrivo alle 18.05; si prosegue alle 20.40 con arrivo alle 21.55. Per Roma Fiumicino la partenza di Aeroflot è alle 13.05 con arrivo a Mosca alle 14.50; si prosegue alle 16.40 con arrivo alle 19.35.
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