Federazione Russa
Siberia – Chakassia, Tuva e Baikal
Estensione a Mosca

Abakan, Salbyk

Ragazze tuvine

Sciamano di Tuva

Yurta

Argaan









Sintesi del viaggio
Partendo da Abakan, capitale della Repubblica di Chakassia, si segue un ampio anello che porta a Kyzyl, capitale di Tuva, e, rientrati, ci si sposta più a nord utilizzando la transiberiana per raggiungere Irkutsk ed il lago Baikal. Il viaggio abbina l’esplorazione naturalistica, storica, etnica ed anche spirituale di due delle più affascinanti e remote regioni della Siberia, le repubbliche di Chakassia e Tuva, e raggiunge Irkutsk ed il lago Baikal con la transiberiana. Si avrà l’eccezionale possibilità di incontrare lo sciamanesimo siberiano con il rituale del kamlaniye, si ascoltano le particolari melodie del canto polifonico, ci si immerge in una natura eccezionalmente intatta e diversificata. Si ammirano le tombe reali ed i preziosi Ori degli Sciti, scoprendo le misteriose origini indoeuropee di questo antico popolo. Si resta basiti dallo stupefacente Baikal.
- Mosca
- Abakan
- Minusinsk
- Shushenskoye
- Kyzyl
- Ustuu-Khuree
- Taiga della Chakassia
- Kazanovka
- Abakan
- Krasnojarsk
- Irkutsk
- Sljudjanka
- Port Baikal
- Listvjanka
- Irkutsk
- Mosca
Presentazione del viaggio
È un percorso che sfata il pregiudizio sulla Siberia come terra inospitale, piatta e gelida, la patria di esiliati tristi e alcolizzati, per scoprire un inaspettato mosaico umano e le numerose meraviglie naturali, con laghi purissimi immersi nelle foreste, circondati da monti ricchi di leggende, ed un patrimonio storico di valore che esprime tradizioni antiche ed affascinanti.
ESTENSIONE A MOSCA
Il volo di rientro da Irkutsk passa da Mosca; abbiamo così prediposto una breve estensione (due giorni) per cogliere l’opportunità di visitare la spumeggiante e coltissima capitale russa.
SIBERIA: “TERRA MERAVIGLIOSA E PURA”
In lingua mongola Siberia significa “terra meravigliosa e pura”. E così si presentò, con la natura sconfinata, le montagne imponenti e le ricchezze minerarie ai primi coloni ed ai cosacchi che vi si avventurarono nel XVII secolo e che ne completarono la conquista nel corso di 80 anni. Ma la Siberia è anche stata una terra di confino e di esilio, ed oggi presenta un caleidoscopio di razze, religioni, etnie e tradizioni diverse. Questo spazio immenso, grande come il Canada e l’India uniti insieme, fa parte della Federazione Russa ed è diviso dalle regioni russe europee dai monti Urali. “Siberia” è un termine di riferimento geografico, non di regione amministrativa, in quanto il territorio è suddiviso tra diversi Stati e Repubbliche che dopo la disgregazione dell’Unione Sovietica sono rimasti fedeli alla Russia entrando a far parte della nuova Federazione.
SCIAMANESIMO SIBERIANO
Le tradizioni sciamaniche in Siberia sono molto radicate, in modo particolare nella regione di Tuva; si estendono, ad ovest di Tuva, fino regioni degli Altai ed a est fino alla Buriazia ed al lago Baikal, arrivando fino alla lontanissima Kamchatka. Nel contesto di un immaginario popolato da spiriti personificati in animali, montagne, fiumi o laghi vengono eseguiti affascinanti rituali immersi nella natura (conosciuti come Kamlaniye), quando gli sciamani per comunicare con le entità della natura ballano intorno al fuoco, cantano, usando un linguaggio con cui cercano il contatto con gli animali e suonando un tipico tamburo. Sono rituali molto coinvolgenti ed interessanti a cui anche il visitatore, se ha opportuni contatti locali, può essere ammesso. A Kyzyl, la capitale di Tuva, si contano numerosi centri e cliniche sciamaniche che offrono consulenza, trattamenti o rituali per il benessere dei pazienti e delle loro famiglie. Non si tratta di un’attrazione turistica, ma di un aspetto centrale della cultura del luogo, da trattare con rispetto e attenta considerazione delle credenze locali.
Nel corso del viaggio sarà possibile assistere al suggestivo rito del Kamlaniye.
CHAKASSIA
Le terre che formano la Repubblica di Chakassia, situata a nord della parte occidentale di Tuva, furono il luogo di origine degli Unni, popolo nomade e guerriero le cui incursioni interessarono l’Impero Cinese dal II sec. a.C. al II sec. d.C e che tra il VI e V sec. li resero ben famosi anche in Europa. Il loro progressivo spostamento verso ovest lasciò il posto a popolazioni di origine kirghiza, che, frapposte tra l’Impero Cinese e l’Impero Russo, cedettero man mano ai secondi a partire dal XVII sec. La Chakassia venne a far parte ufficialmente delle Russia nel 1727, in seguito ad un accordo di spartizione ed i confini con l’Impero Cinese divennero effettivi quando a protezione delle frontiere vennero posti i guerrieri Kazaki (i famosi Cosacchi). Durante il periodo sovietico la Chakassia ebbe riconosciuta solo una modesta autonomia regionale, mentre lo status di Repubblica lo ottenne nel 1992, dopo la nascita della Federazione. La capitale è Abakan, che è il punto d’inizio del viaggio; sul territorio, grande un quinto dell’Italia, abitano circa 600.000 persone in maggioranza russi.
TUVA
La Repubblica di Tuva è una remota regione della Federazione Russa situata a nord ed a est dei monti Altai, nella parte più meridionale della Siberia a ridosso del confine con la Mongolia, un territorio frapposta tra le repubbliche degli Altai ad ovest, della Chakassia e della Russia a nord, e della Buriazia e dalla Russia ad est. Qui si incontrano la taiga, la foresta boreale e la tundra, un territorio dove si passa gradatamente alla steppa mongola. In uno spazio che si estende su una superfice che è oltre la metà dell’Italia vivono solo circa 310.000 persone delle quali oltre un terzo risiede a Kyzyl, la capitale. Qui i fiumi Kha-Khem e Bi-Khem (Grande e Piccolo Enisej) confluiscono nell’Enisej: per i russi questo è il “padre di tutti i fiumi” ed un suo riferimento appare spesso nella loro letteratura. Un tratto importante del territorio, così lontano dai mari (Tuva è il punto geografico più centrale del continente asiatico!) sono i laghi che lo costellano e ne impreziosiscono gli orizzonti, con molte zone dove le acque hanno anche qualità terapeutiche note da secoli. I tuvani raccontano miti e leggende che popolano ognuno di questi specchi d’acqua, indicando anche il nome dello spirito della natura che secondo loro lo abita.
Nella gran parte della Siberia si incontra una prevalenza di russi, mentre nella Repubblica di Tuva il 77% della popolazione è autoctona: l’etnia tuvana conta circa 280.000 persone, di cui circa 200.000 risiedono nella Repubblica, facendone uno dei maggiori gruppi etnici della Siberia con una propria lingua che, anche se viene scritta utilizzando l’alfabeto cirillico, appartiene al ceppo turco. Buona parte della popolazione è tuttora nomade o semi-nomade e vive dell’allevamento di renne, di pesca e caccia e della raccolta di frutti selvatici, seguendo la propria tradizione. A seguito della caduta del sistema socialista la situazione economica e sociale dei tuvani è drasticamente peggiorata e la gente cerca di mantenere intatte le mandrie grazie alla creazione di cooperative ed alla vendita dei prodotti delle renne, ma la disoccupazione tra i giovani tocca ancora alte percentuali e molti migrano verso le città. Nonostante le difficoltà i tuvani hanno però avuto successo nella difesa della propria cultura, che è molto ricca e raccoglie tratti con origini diverse, sia turchi che mongoli. Negli scorsi anni l’attenzione si è concentrata soprattutto sulla letteratura, ed è sorprendente come le tradizioni sciamaniche e del buddismo tibetano, che qui è la religione principale, siano rifiorite nonostante i tentativi di estirpazione condotti durante il regime sovietico; in particolare lo sciamanesimo qui è vivissimo e rappresenta una forte esperienza quotidiana delle persone.
La storia di Tuva, già menzionata dallo storico greco Erodoto, può essere seguita a ritroso fino all’età della pietra: già nel neolitico (5.000 a.C.) la presenza umana è testimoniata da espressive incisioni rupestri. Il grande momento storico di Tuva è legato al periodo dei leggendari Sciti, il cui regno 2.500 anni fa si estese dalla Mongolia alla costa del Mar Nero. Tra il 2000 ed il 2003 gli scavi archeologici, in un’area che ora è stata battezzata “Valle dei Re”, hanno portando alla luce migliaia di oggetti funerari d’oro che gli Sciti seppellivano coi loro re. In epoche più recenti, fu conquistata nel 1207 da Gengis Khan e qui regnarono gli uiguri, i kirghisi ed i mongoli. Poi dal XVIII secolo la regione fu parte dell’impero cinese, fino all’inglobamento nel vasto impero russo di cui han seguito le vicende fino ad oggi.
IL LAGO BAIKAL
Il Lago Baikal è, come dicono i russi, un luogo di superlativi: il più profondo (1637 metri), il più antico, il più grande dell’Eurasia, il più limpido, il più pulito, quello col più alto grado di biodiversità, il più grande volume di acqua fresca del mondo. Tutti i fiumi del mondo insieme impiegherebbero un intero anno per riempire il suo bacino. La distesa del Baikal, le cui acque cristalline sono trasparenti fino a una profondità 40 metri, è inanellata da coste boscose, che nella stagione estiva sono coperte di colorati fiori di campo, ed è contornata da speroni di roccia, grotte naturali e promontori panoramici dove la vista spazia senza fine.
LA TRANSIBERIANA
Voluta nella seconda metà dell’Ottocento dallo Zar Alessandro III per favorire lo sviluppo della Siberia, la costruzione della ferrovia transiberiana ebbe inizio nel 1891 e durò circa un decennio. Nel secolo precedente, il Settecento, l’economia siberiana era stata legata al commercio delle pellicce e soprattutto alla scoperta delle miniere d’oro che aveva incentivato la colonizzazione da ovest. I trasporti avvenivano per la maggior parte via fiume, lungo i corsi che avevano portato i primi coloni russi. Già nel 1689 era iniziata la costruzione della Grande Strada Siberiana, nota anche come la Via del Tè per le grandi quantità di tè che erano trasportate dalla Cina all’Europa. La Via del Tè partiva da Mosca e attraversava le principali città dell’Impero: Murom, Kazan, Perm e Tara fino ad arrivare al lago Baikal e poi incrociare la Grande Muraglia e la città di Kyakhta, dove le carovane di cammelli attendevano per caricare le mattonelle di tè, le sete ed il rabarbaro secco. La Via fu terminata solo alla metà del XIX secolo in quanto il canale di Suez aveva gradualmente ridotto gli scambi con la Cina ed il passaggio delle carovane. La strada per Kyakhta rimase in uso fino alla fine dell’Ottocento, e il suo declino iniziò con la costruzione della ferrovia transiberiana e l’ultima carovana percorse la Via del Tè nel 1925. La nuova ferrovia cambiò rapidamente la fortuna di alcune città siberiane. Inizialmente la ferrovia si interrompeva all’altezza del lago Baikal e riprendeva sulla sponda opposta. Nel XX secolo infine, con la rivoluzione russa, l’impatto della transiberiana divenne importante sia come aiuto alle forze rosse nella conquista della regione sia nella successiva creazione dei terribili gulag, i campi di concentramento staliniani, che rovesciarono il ruolo della Siberia, da terra ambita a terra di esilio. Dopo ulteriori estensioni verso est, la linea transiberiana fu sviluppata infine per tutta la sua attuale lunghezza di quasi 10.000 km, che ne fa oggi la più lunga al mondo.
NOTA TECNICA
La stagione è buona, la migliore dell’anno per una visita, con un clima mite e poche precipitazioni. I valori storici indicano per Mosca una temperatura minima di 12°C e massima di 22°C; Abakan: 10°C – 24°C; Kyzyl: 11°C – 27°C; Irkutsk 9°C – 21°C. Le sistemazioni sono comode e pulite e dove possibile tipiche; si segnala che nella taiga della Chakassia si utilizzano casette di legno coi sevizi esterni e che in alcune località sono sistemazioni piuttosto semplici. Si viaggia con un pulmino privato su strade asfaltate; la cucina locale è piuttosto modesta e a volte difficile per i vegetariani.
Fuso orario: l’ora di Mosca è 2 ore prima dell’Italia, Abakan e Kyzyl 5 ore e Irkutsk 8 ore.
Programma del viaggio
1°g. Sabato 1 agosto, partenza per Mosca Il volo suggerito per questo viaggio è della Aeroflot; la partenza per Mosca dall’aeroporto di Milano Malpensa è alle 18.20 con arrivo alle 22.40 e da Roma Fiumicino alle 15.30 con arrivo alle 20.15 (orari da confermare).
2°g. 2/8 Mosca – Abakan – Minusinsk – Shushenskoye Si riparte sempre con Aeroflot alle 0.10 con arrivo ad Abakan, capitale della Repubblica Russa di Chakassia, alle 8.50 ora locale. Accoglienza in aeroporto da parte del corrispondente di Amitaba e visita della città, con una passeggiata attraverso il suggestivo Dreams Garden Park (ovvero “Giardino dei sogni”), un giardino all’inglese pieno di installazioni inusuali; le visite ad Abakan si completano poi l’8/8, quando si completa l’anello esplorativo che porta a Tuva. Dopo pranzo si prosegue verso la vicina località di Minusinsk (25 km ad est), con una visita al mercato locale – famoso per i suoi pomodori – ed al museo dei Decabristi, i membri delle società segrete che parteciparono alla Rivoluzione di Dicembre del 1825. Usciti dal museo ci si dirige verso sud al villaggio di Shushenskoye (54 km), passando dall’imponente diga di Sayano-Shushenskaya: costruita nell’1987, è alta 245 metri e crea un bacino idrico di 621 chilometri quadrati dove, grazie all’acqua purissima, vi sono anche allevamenti di trote ed una parte dove vi è una riserva naturale. Arrivati a Shushenskoye si pernotta nella locanda del museo etnografico. Qui case e strade sono state conservate mantenendo intatta l’atmosfera della vita di campagna del XIX secolo, abbinata a tutti i comfort moderni. Prima di cena, è raccomandata una visita alla tradizionale sauna russa, la banya: un luogo di relax, salute e benessere dove è possibile rilassarsi dopo il lungo viaggio.
3°g. 3/8 Sushenskoye – Kyzyl La giornata comincia con una visita al museo etnografico, costruito negli anni ’70. Il luogo è conosciuto come “villaggio di Lenin” per via dell’esilio siberiano del rivoluzionario russo, che ha vissuto qui in confino insieme alla moglie tra il 1897 ed il 1900, ed è composto da 200 edifici di legno, accuratamente preservati nel rispetto della tradizione. Dopo pranzo ci si dirige con un pulmino privato verso la capitale di Tuva, Kyzyl (334 km a sud est, circa 5 ore di viaggio) attraverso le spettacolari montagne del Sayan occidentale. Facendo attenzione si può scorgere il profilo del “guardiano” di questi luoghi disegnato dal profilo dei monti, un guerriero addormentato sulla schiena con le braccia conserte. Arrivo a destinazione e sistemazione presso l’hotel Azimut (5*) o simile. Dopo cena si potrà assistere ad un concerto folcloristico di khoomei, il sorprendente canto polifonico.
4°g. 4/8 Kyzyl e rituale del Kamlanyie Si visita la città, costruita vicino alla confluenza di due fiumi, il Bii-Khem (Grande Enissej) e il Ka-Khem (Piccolo Enissej), cominciando dal monumento che segna il Centro Geografico dell’Asia: ovvero il punto dell’Asia, e quindi del mondo, più distante da un mare! Si prosegue verso il tempio buddista, per poi visitare una clinica sciamanica dove si potranno osservare gli sciamani locali durante il loro lavoro quotidiano di guarigione. Chi lo desidera potrà avere un breve consulto privato riguardo alla propria salute o al proprio futuro, o richiedere un rito di purificazione (si ricorda che per questi consulti è parte della tradizione dare un’offerta). Si pranza in un ristorante locale e si visita il Museo Regionale di Tuva, che ospita gli incredibili reperti rinvenuti nel sito funerario degli Sciti di Arzhaan, risalenti al VII secolo a.C., un favoloso tesoro conosciuto come “Gli Ori degli Sciti”. Questa misteriosa popolazione nomade indoeuropea, citata anche da Erodoto, fu di probabile origine iranica; la mitologia classica le assegna un’origine mitica, con l’unione di un eroe greco ed una donna serpente. Tempo libero nel pomeriggio per una passeggiata nel centro e per visitare le botteghe d’artigianato locali. La sera si avrà l’opportunità di assistere al Kamlanyie, il rituale con cui lo sciamano si connette con gli spiriti cantando e suonando il tipico tamburo intorno al fuoco, pregando per la benedizione di tutti i presenti.
5°g. 5/8 Kyzyl – Ustuu-Khuree – Taiga della Chakassia Oggi si svolge la tappa più impegnativa del viaggio (422 km, da 6 a 7 ore) che riporta nella Chakassia; la strada si snoda lungo gli antichi sentieri percorsi dai nomadi. Si segue inizialmente la valle del fiume Enissej verso ovest; prima di pranzo è prevista una sosta per godere la vista del monte Khairkyan, meta di pellegrinaggi annuali; in questa regione vi sono moltissimi “luoghi di potere” riconosciuti sia dagli sciamani che dai buddisti. Si fa un picnic seduti sull’erba tra paesaggi ameni e si arriva al tempo buddista di Ustuu-Khuree, recentemente ricostruito dal governo russo per la sua importanza storica e architettonica. Proseguendo, oltre Kyzyl-Mazhalik si cambia direzione andando verso nord ovest attraverso bellissimi monti; superato il passo di Sayan (2214 mt) si entra in Chakassia, tra favolose foreste di conifere. Si arriva così al campo Snow Leopard, costruito sulle rive del fiume Stoktysh a 1250 mt di quota, dove si alloggia nelle casette di legno dotate di servizi. Si è immersi in una bellissima natura; il più vicino insediamento dista da qui 150 km.
6°g. 6/8 Taiga della Chakassia Giornata dedicata alle escursioni nella taiga, godendo degli scenari e della pace di queste foreste di cedri. Si cammina verso il “ponte dell’amore”, così chiamato perché secondo la tradizione chi vuole provare i suoi sentimenti all’amata deve portarla in braccio attraverso questo ponte sospeso sul fiume. Tra luglio ed agosto la foresta regala funghi e bacche; si potrà approfittare di questa giornata per immergersi nei vapori della banya, e chi è particolarmente coraggioso si potrà poi tuffare, seguendo le usanze locali, nelle acque gelide del fiume.
7°g. 7/8 Taiga della Chakassia – Valle di Kyug: riserva naturale di Kazanovka Si prosegue il viaggio verso nord; si transita dal vicino villaggio di Khakasian, dove si trova un monumento della fertilità, e nel pomeriggio si arriva nella valle di Kyug (che in lingua locale significa “gioia”), un viaggio di 240 km che richiede circa 4 ore. Qui si alloggia lungo il fiume Askiz in casette di legno realizzate con la tipica forma delle yurte; si segnala che qui i servizi sono esterni. Si visita il museo-riserva naturale della Chakassia Kazanovka per ammirare gli scavi archeologici e le incisioni rupestri risalenti da 3000 a 5000 anni fa. Dopo cena, si assiste all’esibizione di un gruppo folcloristico del luogo.
8°g. 8/8 Valle di Kyug – Abakan La mattina è dedicata all’esplorazione del museo-riserva, che preserva il paesaggio naturale e storico di questa affascinante zona con le sue montagne, i canyon, le grotte e le foreste. Dopo pranzo si lascia la valle di Kyung tornando sulla strada principale; la si segue verso est raggiungendo Abakan, punto d’inizio di questo interessante anello esplorativo, che da qui dista 140 km (circa 2 ore). Ad Abakan si visitano il centro città ed il Museo Nazionale, dove sono raccolti antichissimi reperti archeologici, con figure in pietra che rappresentate creature fantastiche, divinità del sole e figurine con teste di animali, alcuni dei quali sono tutt’ora ritenuti oggetti di potere dalle persone del luogo. Cena e pernottamento presso l’hotel Asia (4*) o simile.
9°g. 9/8 Abakan – Valle dei Re – Krasnoyarsk Si visita la “Valle dei Re”, situata su di un altopiano attraversato dal fiume Uyuk, dove si trovano 30 tumuli funerari degli sciti chiamati kurgans, risalenti al III – IV secolo avanti Cristo. Il più imponente di questi ha un diametro di 500 metri ed è alto 11. Si prosegue verso nord in direzione di Krasnoyarsk, che dista 411 km da Abakan (circa 6 ore), uscendo dalla Repubblica di Chakassia; si pranza con un picnic. Sul percorso si sosta alla cittadina di Divnogorsk, alla diga di Krasnoyarsk, tra le più grandi al mondo, ed al punto d’osservazione di Tsar Ryba. Pernottamento presso l’hotel Krasnoyarsk (3*) o simile.
10°g. 10/8 Krasnoyarsk – Treno della Transiberiana La mattina e pranzo liberi. Ci si reca in stazione accompagnati dalla guida locale per prendere il treno della mitica Transiberiana con partenza alle 14.00 (orario da confermare), inizio di un viaggio di 18 ore in direzione sud est per Irkutsk, che dista oltre 1000 km. Si utilizzano scomparti di seconda classe con 4 cuccette (NB: se si desidera uno scomparto con solo 2 cuccette va fatta la richiesta almeno 90 giorni prima ed il costo, salvo disponibilità, è di € 120 per persona). Per la cena a bordo del treno è disponibile un servizio di ristorazione il cui costo non è incluso.
11°g. 11/8 Irkutsk Si arriva a Irkutsk intorno alle 8.30 (orario da confermare); s’incontra la nuova guida locale e ci si reca a far colazione. A seguire si dedica la mattina alla visita dei principali siti d’interesse: la Cattedrale Ortodossa – costruita in legno con ghirlande intagliate a mano, il Monumento ai Pionieri della Siberia, sormontato dalla statua di bronzo dello Zar Alessandro III, il Museo dei Decabristi ed il caratteristico Quartiere 130, con le abitazioni colorate nello stile del XIX e del XX secolo. Pernottamento presso l’hotel Ibis (3*) o similare; pomeriggio libero.
12°g. 12/8 Irkutsk – Sludyanka (Lago Baikal) – Port Baikal – Listvyanka Il treno per Sludyanka, una cittadina di 20.000 abitanti situata circa 110 km a sud di Irkutsk sula punta sudoccidentale del lago baikal, parte alle 7.42 con arrivo alle 10.00. Da qui si riparte con il treno “Circum-Baikal” alle 10.30, usufruendo di posti di prima classe; si segue la costa settentrionale del lago fino a Port Baikal, arrivando verso le 18.25; il pranzo è al sacco. È un treno speciale che prevede la sosta in diversi punti panoramici, con soste di durata opportuna per godere dei diversi luoghi. Giunti a Port Baikal si attraversa con un traghetto la foce dell’Angara, il grande fiume che proviene da Irkutsk, che in molti punti ha l’ampiezza di un lago, approdando a Listvyanka verso le 20.00, dove si alloggia in un caratteristico albergo di legno sul lago, il Krestovaya Pad (3*).
13°g. 13/8 Listvyanka (Lago Baikal) – Irkutsk Ci si reca al Museo del Baikal, che include un interessante acquario, al colorato mercato del pesce e si effettua un giro di circa un’ora con un battello privato sul lago. Per godere al meglio dello splendido panorama si sale con la seggiovia al punto d’osservazione Pietra di Chersky, una collina da cui si riesce a scorgere la bocca del fiume Angara; un altro punto spettacolare è la famosa Roccia degli Sciamani. Dopo pranzo, che per chi lo desidera può essere a base di pesce del Baikal, si ritorna con un pulmino a Irkutsk (70 km a nord); sul percorso si sosta in un interessante museo all’aperto, dove si trovano abitazioni originali russe, buriate, evenki e tafalar costruite tra il XVII e il XX secolo, inclusa una chiesa lignea del 1679: per essere preservati, questi edifici furono portati qui da una zona che oggi è diventata un bacino idrico. A Irkutsk si alloggia nel medesimo hotel.
PER CHI RIENTRA:
14°g. Venerdì 14 agosto, Irkutsk – Mosca e volo di rientro Mattina libera. Si lascia l’hotel per imbarcarsi sul volo Aeroflot per Mosca che parte alle 13.10 con arrivo alle 14.15 (orari da confermare); da qui si parte per Milano Malpensa alle 19.50 con arrivo alle 22.25 o per Roma Fiumicino alle 18.40 con arrivo alle 21.40 (orari da confermare).
PER CHI PROSEGUE:
14°g. 14/8 Irkutsk – Mosca Mattina libera. Si lascia l’hotel per imbarcarsi sul volo Aeroflot per Mosca che parte alle 13.10 con arrivo alle 14.15 (orari da confermare). Giunti a destinazione si viene ricevuti dal corrispondente locale di Amitaba e si raggiunge il centro città dove si alloggia presso l’hotel Pushkin 4* o similare. Tempo libero per una passeggiata nel centro.
15°g. 15/8 Mosca Giro della città, includendo la metropolitana, dove sono interessanti da vedere alcune delle stazioni più vecchie. Si percorre la via centrale Arbat, piena di negozi e contornata da bei palazzi, e si visita la celebre Galleria Tretyakov, che viene considerata un irrinunciabile monumento della città. Si continua con la visita del Cremlino, simbolo di due culture imperiali, quella zarista e quella sovietica, con le Cattedrali e le antiche chiese magnificamente conservate che spiccano all’interno delle mura.
16°g. Domenica 16 agosto, Mosca e volo di rientro Tempo libero; nel pomeriggio trasferimento all’aeroporto per il volo di rientro; Aeroflot parte per Milano Malpensa parte alle 19.50 con arrivo alle 22.25 o per Roma Fiumicino alle 18.40 con arrivo alle 21.40 (orari da confermare).
Viaggio non partito causa Covid
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Yurte in legno
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L’iscrizione e la partecipazione al viaggio è regolata dalle Condizioni Generali di Partecipazione; la quota include la polizza “Assistenza sanitaria, rimborso spese mediche e danneggiamento bagaglio” fornita da Europ Assistance, la polizza “Viaggi Rischio Zero” di UnipolSai Assicurazioni e la polizza “Filodiretto Protection” fornita da Nobis Compagnia di Assicurazioni. Le normative (Condizioni Generali e polizze assicurative) sono visibili nel sito di Amitaba e presso il nostro ufficio.
Amitaba S.r.l. è un operatore turistico legalmente costituito con sede in viale Ca’ Granda, 29 a Milano, iscritto al Registro Imprese della Camera di Commercio di Lecco col numero 313373, REA numero 1623197, partita IVA 13152290154. È autorizzato a svolgere la propria attività con licenza rilasciata con il decreto della Provincia di Milano numero 67762/00 del 30/10/2000. Amitaba S.r.l. ha stipulato ai sensi dell’art. 50 del Codice del Turismo (D.lgs 79/2011) una polizza per la Responsabilità Civile Professionale con la UnipolSai Assicurazioni n. 100073953 per un massimale di € 2.065.000,00.