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Etiopia


Spedizione in Dancalia

Itinerario di 15 giorni


Cascate Awash

Lago Afrera

Ertale

Vulcano Ertale

Celebrazioni a Lalibela

 Sintesi del viaggio


Questa spedizione di 15 giorni porta in Dancalia, la regione che da diversi esploratori è ritenuta tra i punti più spettacolari del pianeta grazie ai suoi vulcani ed affioramenti che hanno dato origine a paesaggi “extraterrestri”; da qui si prosegue per l’altopiano etiope, portato all’attenzione del mondo per le stupende chiese rupestri.

Si prova, ma non ci si sazia mai del piacere del mondo.
  • Addis Abeba
  • Awash
  • Samera
  • Lago Afrera
  • Ertale
  • Assobole
  • Dallol
  • Lago Assale
  • Gheralta
  • Makalle
  • Lalibela
  • Dessie
  • Addis Abeba

 Presentazione del viaggio


La Dancalia è un grande bacino vulcanico attivo posto sotto il livello del mare abitato dalla popolazione Afar, solcato da miriadi di crepe aperte dal calore del sole e caratterizzato da straordinarie concrezioni saline che si colorano talvolta di mille striature. Qui si sale sul vulcano Ertale dove nella notte i giochi della lava, nei momenti quando il vulcano è più attivo, si fanno intensi, uno spettacolo primordiale; a Dalol nella piana del sale si formano i gayser e colpiscono le variopinte formazioni cristalline, che creano uno spettacolare paesaggio cromatico unico al mondo. Prima di risalire sull’altipiano, si completa l’esplorazione della regione percorrendo il canyon del Saba.

Il verdeggiante altopiano è invece la culla di antiche tradizioni religiose e custodisce, scavate nella roccia, preziose chiese rupestri in ottimo stato di conservazione. Al di là delle magnificenze naturali, infatti, l’Etiopia, unico paese africano non assoggettato ad imperi coloniali, ha mantenuto vive antiche tradizioni e si distingue dai paesi confinanti anche per la religione cristiana copta. Si visitano le due aree più belle, dove si trovano i reperti storici e artistici più interessanti, iniziando dal Tigray con le splendide chiese di  Gheralta, e spostandosi poi a Lalibela, il luogo più sacro per la religione cristiana etiope.

Si tratta di una “spedizione” perché la Dancalia, dove si svolge la parte più importante del percorso, è priva di servizi e presenta condizioni ambientali difficili (la media è di 35 gradi, con minime di 30 e massime che nei casi estremi possono andare anche oltre i 50); per accedervi sono necessari particolari permessi e una scorta militare, una precauzione questa che viene utilizzata per via della vicinanza dei confini e dare così tutela assoluta ai visitatori, una cautela che incide molto sui costi del viaggio. Non vi sono quindi rischi alla propria incolumità, ma difficoltà di natura pratica: caldo e sistemazioni spartane (volendo Amitaba fornisce il materiale da campeggio salvo il sacco lenzuolo o il sacco a pelo); di gran lunga compensate dal piacere di esplorare una delle aree più affascinanti del mondo, dove la natura rivela appieno la propria potenza primordiale.

Per ogni chiarimento o richiesta, contattateci: amitaba@amitaba.net – tel.: 02 33614196

 Programma del viaggio


1°g.    Partenza per Addis Abeba

2°g.  Addis Abeba
Arrivo ad Addis Abeba. La giornata è dedicata alla visita della città, il cui nome significa “Nuovo fiore”. Si visitano il Museo Nazionale che conserva importanti reperti e resti fossili di Australopithecus Afarensis fra cui la celebre Lucy, un’ominide vissuta nella valle dell’Awash tre milioni e mezzo di anni fa. Si visita anche il Museo Etnografico, che ospita una splendida collezione di strumenti musicali e di croci copte e le stanze con gli arredi dove abitò l’imperatore Hailè Selassiè. Nel tardo pomeriggio giro panoramico della città.

3°g.   Addis Abeba – Awash 
Partenza per il parco nazionale dell’Awash (214 km ad est dalla capitale), il più visitato di tutta l’Etiopia; con il particolare paesaggio vulcanico e le belle cascate il parco è una meta particolarmente apprezzata dagli appassionati di avifauna: sono state censite ben 460 specie di uccelli, di cui alcune endemiche.

4°g.    Awash – Samera 
Giornata di trasferimento per raggiungere Samera, capitale della regione dell’Afar, situata 418 km più a nord; lungo il tragitto si passa nella regione in cui furono ritrovati i resti fossili dell’ominide Lucy. Prima di arrivare a destinazione si visitano le sorgenti calde di Alalo Bed, ribollenti pozze di colore blu scuro poste in un ambiente selvaggio dove spesso si vedono branchi di gazzelle che si abbeverano nelle pozze più fredde; l’aspro paesaggio che le circonda è di una surreale bellezza.

5°g.    Samera – Lago Afrera – Ertale  
Partenza sempre verso nord per il lago Afrera, posto a 112 metri sotto il livello del mare nel cuore della depressione della Dancalia. Si percorre una pista che si snoda tra sabbia e lava, attraversando alcuni villaggi Afar, esplorando la zona e giungendo fino al vulcano Ertale – il cui nome significa “Monte che fuma” – il principale di una catena di vulcani situati nella parte centrale della depressione dancala, posizionati lungo una dorsale che è parallela al Mar Rosso. Tutta la zona è interessata da fenomeni di vulcanesimo. Si pernotta in tenda o in capanna tipica alla base del monte.

6°g.   Ertale  
Partenza molto presto per raggiungere a piedi la sommità del vulcano, un dislivello di 500 mt che richiede 3/4 ore. Giunti in vetta si visitano le due caldere; nel pomeriggio riposo a causa del caldo molto forte (circa 40/45 gradi). In serata partenza per il cratere del vulcano per godersi lo spettacolo del lago di lava. È possibile scendere nella caldera durante la notte per ammirare lo spettacolo della lava. Pernottamento in tenda o nelle capanne locali.

7°g.   Ertale – Assobole 
Dopo un’eventuale ulteriore esplorazione si scende alla base del vulcano. Si parte dopo pranzo; la pista, una volta lasciata l’immensa distesa di lava, attraversa una pianura alluvionale dove spicca una catena di vulcani, che quando piove a volte si allaga creando pascoli verdi. Si transita dal villaggio di Vaideddu e dalla Piana del Sale che è situata verso l’estremità nord della depressione della Dancalia e si estende fino al confine dell’Eritrea. Qui ogni giorno arrivano dall’altopiano etiopico le carovane di dromedari e muli per caricare i blocchi di sale. In serata arrivo a Assobole, villaggio Afar che sorge sul fiume Saba. Sistemazione in tenda nei pressi del bel villaggio.

8°g.    Assobole – Dallol – Lago Assale – Assobole  
Si parte al mattino presto per Dallol attraversando quel che una volta era il fondo di un mare ed ora è una pianura infinita di sale. A Dallol la terra ribolle, i geyser sono in attività, le formazioni di cristalli hanno geometrie bizzarre. Sorgenti sulfuree e coni di sale creano un paesaggio quanto mai suggestivo con colori sorprendenti: rosso, verde e giallo alternati senza logica apparente. Si prosegue con l’esplorazione della zona della cava del sale, dove gli Afar scavano solchi rettangolari sino a raggiungere lo strato più profondo dal quale, aiutandosi con bastoni usati come leva, sollevano i blocchi di sale e li riducono a dimensioni che ne consentono il trasporto sui dromedari. Proseguimento per il piccolo monte di sali di magnesio chiamato il “Monte rosso”, un’isola formata da spuntoni di solfato di magnesio che si ergono sul lago Assale, a 116 metri sotto il livello del mare. Rientro ad Assobole.

9°g.   Assobole – Melabidai – Gheralta 
Partenza per il trekking nella gola del fiume Saba (5 ore circa); la depressione della Dancalia è ora alle spalle, qui si è ora a 70 metri sopra il livello del mare. Il fondo del canyon è percorso da un rivolo d’acqua profondo sino alla caviglia, che si guada infinite volte, tra pareti di arenaria rossa alte anche 200 metri; per tutto il percorso si incrociano le carovane del sale. Sosta per il un pic-nic all’ombra di un anfratto roccioso e dopo un breve riposo si prosegue il cammino tra le gole del canyon, che in certi tratti sono così strette da lasciare posto solo al letto d’acqua. Giunti al villaggio di Melabidai si prosegue in jeep per Gheralta, nel Tigray.

10°g.    Gheralta – Makalle  
La giornata è dedicata alla scoperta delle chiese del Tigray, significative e interessanti quanto quelle di Lalibela, solo meno famose e meno visitate. Le amba sono particolari formazioni rocciose con la cima quasi piatta e le pareti verticali: Gheralta è un’amba molto importante, perché tra le sue rocce sono custoditi almeno un quarto dei monumenti di pietra della regione del Tigray. Un reticolo di chiese aggrappate a montagne a volte inaccessibili sono forse il segreto meglio conservato dell’Etiopia copta; i ricercatori hanno censito oltre 150 chiese rupestri, di cui tre quarti ancora in uso. Si visitano le chiese Maniam Papaseity, Abraha Atsbeha e Maryam Korkor, raggiungibili con passeggiate e agili salite. Nel tardo pomeriggio si raggiunge Makalle.

11°g.    Makalle – Lalibela  
Partenza per Lalibela. La strada è asfaltata sino a Gashena, poi svolta verso Lasta e attraversa la regione montagnosa in cui si trovano il massiccio dell’Abuna Josef (4260 m) e Lalibela. Arrivo nella città santa dei copti etiopi e sistemazione in albergo.

12°g.    Lalibela e Natale Copto  
Si visitano le chiese rupestri di Roha, l’antica capitale della dinastia Zagwe nel XII secolo che prese il nome di Lalibela in onore del più famoso dei suoi sovrani. Oggi Lalibela è un piccolo borgo reso celebre dalle sue 12 chiese rupestri, ancora funzionanti, che è sede di emozionanti cerimonie religiose, in occasione delle quali i sacerdoti indossano abiti sgargianti realizzati con preziosi tessuti damascati e portano ombrellini cerimoniali coloratissimi. Le chiese scavate nella roccia tufacea di colore rosso mattone, di una straordinaria perfezione architettonica, sono frutto di raffinate tecniche costruttive i cui segreti sono ormai perduti nel tempo e che hanno valso a Lalibela il nome di “Petra africana”. Il complesso di 12 chiese è suddiviso in due gruppi distinti: quello nord-occidentale con la bellissima chiesa di Bet Mariam adornata di delicati affreschi e il gruppo sud-orientale, con l’imponente Bet Amanuel, che con i suoi fregi e architravi sporgenti che esemplifica nel modo più evidente questo stile architettonico. Il complesso è coronato dalla magnifica chiesa di San Giorgio, che sorge isolata ed è forse la più suggestiva di tutta l’Etiopia.

13°g.    Lalibela – Dessie
In mattinata si visitano i meravigliosi dintorni di Lalibela: con una passeggiata di circa 30 minuti si arriva al monastero di Ashetan Maryan, arroccato sul monte Abuna Yosef a 3150 mt, da dove si potrà godere di uno stupendo panorama. Nel pomeriggio si parte per la cittadina di Dessie.

14°g.    Dessie – Sembete – Addis Abeba e volo di rientro  
Partenza per Addis Abeba; lungo il percorso si visita il coloratissimo mercato di Sembete, punto d’incontro delle popolazioni dell’altopiano. Dopo cena trasferimento in aeroporto ed imbarco per il volo di rientro.

15°g.    Arrivo a destinazione.

rcorso, arrivando a Luxor nel pomeriggio.

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Dallol
Cascate Awash
Lago Afrera
Ertale
Vulcano Ertale
Celebrazioni a Lalibela

L’iscrizione e la partecipazione al viaggio è regolata dalle Condizioni Generali di Partecipazione; la quota include la polizza “Assistenza sanitaria, rimborso spese mediche e danneggiamento bagaglio” fornita da Europ Assistance, la polizza “Viaggi Rischio Zero” di UnipolSai Assicurazioni e la polizza “Filodiretto Protection” fornita da Nobis Compagnia di Assicurazioni. Le normative (Condizioni Generali e polizze assicurative) sono visibili nel sito di Amitaba e presso il nostro ufficio.

Amitaba S.r.l. è un operatore turistico legalmente costituito con sede in viale Ca’ Granda, 29 a Milano, iscritto al Registro Imprese della Camera di Commercio di Lecco col numero 313373, REA numero 1623197, partita IVA 13152290154. È autorizzato a svolgere la propria attività con licenza rilasciata con il decreto della Provincia di Milano numero 67762/00 del 30/10/2000. Amitaba S.r.l. ha stipulato ai sensi dell’art. 50 del Codice del Turismo (D.lgs 79/2011) una polizza per la Responsabilità Civile Professionale con la UnipolSai Assicurazioni n. 100073953 per un massimale di € 2.065.000,00.