Egitto
Da Cairo ad El Alamein e all’oasi di Siwa
L’eco della storia nell’immensità del deserto

Strada per Siwa

Siwa, tempio di Amon

El Alamein

Siwa, Bir Wahid

Siwa, Shali









Sintesi del viaggio
Il viaggio inizia dal Cairo con il celeberrimo Museo e le grandi piramidi, che si potranno ammirare anche con lo spettacolo serale di luci e suoni. Si parte quindi in direzione ovest lungo la costa del Mediterraneo, giungendo nelle regioni che testimoniano nel modo più intenso le vicende della seconda guerra mondiale; ad El Alamein si vedranno il grande Mausoleo dei caduti italiani, i diversi memoriali della guerra e il Museo di Rommel.
Da qui ci si immerge verso sud nella vastità del deserto arrivando alla bellissima oasi di Siwa, acclamata tra le più belle in assoluto del Sahara. Un luogo inimmaginabile, circondato da laghi salini sui bordi del Mare di Dune, dove le fonti sotterranee riescono ad alimentare più di 300.000 palme da dattero. Si esplora l’oasi visitando le importanti rovine e si effettua un’escursione in jeep tra le sabbie del Mare di Dune, arrivando fino a Bir Wahid, dove nel grande nulla vi è una sorprendente vasca d’acqua termale. Si rientra quindi al Cairo dove ci aspetta una cena su un battello sul Nilo, con uno spettacolo folcloristico dove sovente si esibiscono anche i danzatori Sufi.
- Il Cairo
- El Alamein
- Marsa Matrouk
- Siwa
- Il Cairo
Presentazione del viaggio
Gli spostamenti vengono effettuati con un mezzo privato; le strade sono tutte ottime e si viaggia su asfalto; si seguono dei tratti sterrati e di fuoripista nel giorno esplorativo a Siwa, dove vengono utilizzate le jeep. Gli alberghi sono di buona qualità e il cibo è vario e sostanzioso; si consumano i pasti sempre in ristorante ad eccezione del 2/11, quando verrà predisposto un pranzo al sacco.
BREVE NOTA STORICA SU EL ALAMEIN
Il durissimo confronto militare che avvenne nel 1942 ad El Alamein nella memoria dei posteri è uno dei momenti più cruenti ed avvincenti del secondo conflitto mondiale; al di là delle motivazioni e dell’esito delle battaglie, il ricordo di un numero infinito di gesta eroiche di giovani soldati di ambo i fronti ha toccato il cuore di tutti coloro che ne son venuti a conoscere anche solo una piccola parte. Sono così stati scritti un gran numero di libri e realizzati documentari e film, e la memoria ha così portato El Alamein tra le leggende del mondo. Entrare nel sacrario italiano è un’esperienza fortissima, l’eco quasi sacrale dei passi che rimbombano nell’alta torre di marmo bianco sembra rendere vive le migliaia di targhette di bronzo, ognuna di esse epitaffio di una vita dissolta. Così, nel 1942, successe che le forze dell’Asse erano penetrate in Egitto dalla Libia conquistando Marsa Matruh e gli Alleati si erano pertanto ritirati sulla linea di El Alamein dove il fronte si restringeva a65 kmtra il mare e la depressione di Al Quattara. Vi fu un susseguirsi di attacchi e contrattacchi finché Rommel decise di difendere questa linea. In un attacco gli inglesi riuscirono a sfondare e presero un migliaio di prigionieri italiani, ma i bersaglieri chiusero la breccia al colle di Ruweisat, al centro dello schieramento. La divisione corazzata Brescia nonostante la eroica resistenza venne travolta, ma il contrattacco di Rommel ristabilì la situazione. Seguirono altri tentativi degli alleati e dell’Afrika Korps, finché il 31 luglio Auchinleck, generale capo delle forze alleate, ordinò la fine delle offensive. Si creò una situazione di stallo e Mussolini, che si era recato in Africa convinto di poter presto entrare ad Alessandria a cavallo del suo destriero bianco, dovette rientrare in patria ignorato da Rommel. A questa prima ondata di confronti ne seguirono poi altri due, tra il 30 agosto e il 5 settembre la grande battaglia di Alam Halfa, e poi ancora tra il 23 ottobre e il 3 novembre.
Programma del viaggio
1°g. Sabato 31 ottobre, partenza per il Cairo
Al Cairo si viene ricevuti dal corrispondente di Amitaba e ci si trasferisce nella zona di Giza ad ovest della città, vicino alle Piramidi, presso il piacevole Oasys Pyramids Hotel (http://www.oasis.com.eg/), dove si alloggia e si cena.
2°g. 1/11 Cairo
Le visite iniziano dall’immortale Giza, con la visita delle piramidi e della sfinge. Ci si reca quindi al Museo del Cairo, dove tra gli innumerevoli reperti si trovano le inimmaginabili meraviglie del tesoro di Tutankhamon e, chi lo desidera, potrà vedere comprando un apposito biglietto le mummie di alcuni Faraoni. Si prosegue con la visita della cittadella, il cui punto saliente è la moschea di Mohammed Ali, ed in serata ci si reca allo spettacolo “Suoni e Luci” alle piramidi: vedere le piramidi e la sfinge illuminate è una cosa da non perdere. Si pranza in un ristorante in città e la sera in hotel.
3°g. 2/11 Cairo – El Alamein – Marsa Matrouk
Si lascia il Cairo in direzione ovest arrivando ad El Alamein, la distanza è di circa270 km lungo una strada diretta e veloce, un percorso di 3 – 4 ore; oggi si porta con se il pranzo al sacco. Si visitano il Mausoleo italiano e i diversi memoriali della seconda guerra mondiale, incluso il Museo di Rommel. Verso sera si continua per Marsa Matrouk seguendo la costa del mare verso ovest per circa180 km (2 ore); si alloggia e cena presso l’hotel Revira (3*).
4°g. 3/11 Marsa Matrouk – Siwa
Dopo colazione si parte verso sud attraversando il deserto fino all’oasi di Siwa, che dista310 km; la strada è buona e priva di traffico, si prevedono circa 4 ore di viaggio. Nell’oasi si alloggia presso il grazioso hotel Siwa Paradise. Nel pomeriggio si inizia ad esplorare l’oasi: la cittadella di Shali, nucleo originario di Siwa, è vicinissima all’hotel.
5°g. 4/11 Siwa
Si completano le visite dell’oasi. Lo scenario è idilliaco, con palmeti e colline erose dal vento dove sopravvivono piccole abitazioni costruite con mattoni di fango crudi, tra dune e specchi d’acqua salata su cui domina la fortezza di Shali. Qui si trovano i resti del tempio di Amon, famoso nell’antichità per il suo oracolo che fu consultato anche dal grande Alessandro; l’archeologa Liana Souvalzi ritiene di aver individuato nell’oasi la tomba del grande condottiero. Chi lo desidera potrà fare un gradevole bagno alle “fonti di Cleopatra”. Si pranza presso l’Abdo Restaurant e nel pomeriggio si effettua un’escursione con le jeep tra le spettacolari dune di Bir Wahid, dove si trovano anche delle fonti di acque termali in cui ci si potrà immergere; si gode il tramonto dalle dune. Si rientra per la cena all’hotel Paradise.
6°g. 5/11 Siwa – Cairo
Si rientra al Cairo, un trasferimento di750 km che richiede da8 a 9 ore di guida; le strade sono asfaltate e veloci. Si alloggia presso il medesimo hotel, l’Oasys Pyramids; ci si reca per la cena su un grande vascello sul Nilo, dove si assiste ad uno spettacolo folcloristico.
7°g. Venerdì 6 novembre, volo di rientro
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Giza, la Sfinge
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