Egitto
Dall’oasi di Siwa al deserto bianco
Magia del Sahara

Siwa, Shali

El Arag

Baharyya, Gabel el Mahrum

Deserto bianco, tramonto

A piedi nel deserto









Sintesi del viaggio
Il viaggio ripercorre i tracciati delle antiche carovaniere e attraversa i tratti più spettacolari del Deserto Occidentale dell’Egitto. Si visitano le oasi di Siwa – una delle più belle e interessanti di tutto il Sahara – e di Baharyya effettuando anche dei tratti di percorso fuori pista. Vengono allestiti i campi (3 in tutto, di cui i primi due consecutivi) in luoghi assolutamente spettacolari: a El Arag, tra le dune di Qattara ai bordi del Mare di Sabbia e nel Deserto Bianco.
La scelta dei luoghi e dei tempi di questo percorso sono il frutto dei molti viaggi esplorativi effettuati da Amitaba in queste zone; si visitano le parti più suggestive del deserto egiziano calibrando al meglio gli spostamenti: le distanze maggiori si coprono nel primo e ultimo giorno su strade asfaltate dove ci si muove rapidamente e senza scossoni.
Presentazione del viaggio
La scelta dei luoghi e dei tempi di questo percorso sono il frutto dei molti viaggi esplorativi effettuati da Amitaba in queste zone; si visitano le parti più suggestive del deserto egiziano calibrando al meglio gli spostamenti: le distanze maggiori si coprono nel primo e ultimo giorno su strade asfaltate dove ci si muove rapidamente e senza scossoni. Arrivati al Cairo ci si sistema in un comodo hotel di Giza, nei pressi delle piramidi. Si parte dal Cairo seguendo la costa mediterranea transitando da El Alamain per poi immergersi nel deserto da Marsa Matru. Raggiunta Siwa ci si ferma due notti per godere di questa splendida oasi e del deserto circostante. Si riparte seguendo la strada tracciata sul percorso carovaniero che congiunge Siwa a Baharyya, abbastanza buona ma con dei tratti spesso invasi dalla sabbia. Si tiene questa direttrice lasciandola per delle deviazioni esplorative che portano ai punti scelti per i campi, attraverso luoghi che consentono di ammirare la bellezza più pura del vastissimo deserto. Da Baharyya si raggiunge il Deserto Bianco con un percorso fuori pista che scorre a sud della strada che porta all’oasi di Farafra con spunti panoramici spettacolari e, dopo un’esplorazione del Deserto Bianco e una visita alle meraviglie naturali di Abu Tuyur, si rientra al Cairo.
È un itinerario ben sperimentato da Amitaba; pur essendo avventuroso non presenta pericoli e i tratti fuori pista si svolgono a distanze non eccessive dalle strade di collegamento. È un viaggio ideale per chi desidera conoscere il deserto e per chi ha visitato i siti archeologici dell’Egitto e voglia approfondire la conoscenza di questo paese avvicinandosi alla sua incredibile bellezza naturale. Questo programma è stato apprezzato da conoscitori esperti del Sahara sia per l’assoluta magnificenza dei luoghi dove si svolge che per la capacità organizzativa che abbiamo saputo offrire. È stato eseguito anche con dei ragazzi: la più giovane aveva solo 6 anni!
Programma del viaggio
1°g. Sabato 3 aprile, partenza per il Cairo
Al Cairo ci si sistema nella zona di Giza, vicino alle Piramidi, presso l’Oasys Pyramids Hotel o il Cataract Hotel.
2°g. 4/4 Giza (Cairo) – oasi di Siwa
Partenza con le jeep che trasportano tutto l’occorrente per il viaggio nel deserto. Si segue la costa mediterranea transitando dal mausoleo italiano di El Alamain e pranzando lungo il percorso. Nel pomeriggio inizia la traversata del deserto in direzione sud verso l’oasi di Siwa; la strada è ancora asfaltata e dritta. Si raggiunge l’oasi in serata e ci si sistema al grazioso hotel Paradise.
3°g. 5/4 Siwa
Esplorazione dell’oasi. Lo scenario è idilliaco, con palmeti e colline erose dal vento dove sopravvivono piccole abitazioni costruite con mattoni di fango crudi, tra dune e specchi d’acqua salata su cui domina la fortezza di Shali. Qui si trovano i resti del tempio di Amon, famoso nell’antichità per il suo oracolo che fu consultato anche dal grande Alessandro; l’archeologa Liana Souvalzi ritiene di aver individuato nell’oasi la tomba del grande condottiero. Chi lo desidera potrà fare un gradevole bagno alle “fonti di Cleopatra”, dove si sosta per il pranzo. Nel pomeriggio escursione tra le spettacolari dune di Bir Wahid, dove si trovano anche delle fonti di acque termali in cui ci si potrà immergere; si gode il tramonto dalle dune. Si rientra per la cena all’hotel Paradise.
4°g. 6/4 Siwa – El Arag
Si lascia Siwa in direzione est costeggiando uno dei pittoreschi laghi salati dell’oasi. L’ambiente diventa sempre più selvaggio, si lascia la strada per raggiungere l’incantevole bacino di El Arag, dove si pone il primo campo. Tra i pinnacoli di roccia rossa si trovano miliardi di conchiglie fossili che donano una sfumatura argentea ad un luogo di inimmaginabile bellezza, dove nascoste tra le pareti si trovano antiche tombe rupestri. Il riverbero del fuoco del campo sotto un’indimenticabile volta di stelle sarà la cornice di questo primo campo.
5°g. 7/4 El Arag – Al Qattara
Parte del percorso avviene fuori dalle piste, nella vastità del deserto; meta di oggi è il bordo meridionale della depressione di Al Qattara, ai margini della zona dunaria di Setra, posta ai bordi del Gran Mare di Sabbia, dove si pone il campo in un’area che impressiona per il senso di vastità.
6°g. 8/4 Al Qattara – Baharyya
Raggiunta la strada si prosegue verso l’oasi di Baharyya, lasciando di nuovo la strada carrozzabile per esplorare Alam el Gard, un bacino di formazioni erose dove ci si ferma per il pranzo. Si arriva all’oasi nel pomeriggio in tempo per una visita; sistemazione in un grazioso e pulito alberghetto, il Beshmo Lodge.
7°g. 9/4 Baharyya – Deserto Bianco
A sud di Bahariyya un percorso fuori pista ai bordi di una frastagliata falesia, dove si insinuano le sabbie porta ad Agabat, sul bordo settentrionale del Deserto Bianco. E’ un punto panoramico eccezionale nei cui pressi si trova una particolare formazione forata; si raggiunge la “fonte magica” per il pranzo. Nel pomeriggio ci si addentra nello spettacolare ambiente dei funghi di gesso, bizzarre formazioni rocciose di un candore abbagliante, frutto del lavoro erosivo dei venti. Si pone il campo in un luogo di indimenticabile bellezza.
8°g. 10/4 Deserto Bianco – Baharyya – Giza (Cairo)
A nord del Deserto Bianco si raggiunge la zona di Abu Tuyur, gioiello di bellezza naturale, caratterizzata da formazioni meno sagomate e più imponenti. Si torna poi sulla strada iniziando il tragitto di rientro, lasciandola per una breve deviazione che porta ad uno spettacolare arco di roccia (Gabel el Mahrum) dove si sosta per il pranzo. Lungo la strada la “montagna di cristallo” stupisce per l’abbondanza dei quarzi. Raggiunta Baharyya si completa il viaggio nel deserto raggiungendo in serata Giza, dove si alloggia nel medesimo hotel utilizzato all’arrivo.
9°g. Domenica 11 aprile, volo di rientro
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Giza, la Sfinge
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